Fiera Letteraria - Anno II - n. 44 - 6 novembre 1947

4. ________________________________ r_LE_1_l_\_L_E_T_T_~:_n,1_n_1 \----------------------·---------- crcto del grido un movimento c.hc potrebbe rnrci pcr.sarc alla preghiera m..1. in realtà non ne ha la forza. Vuole dire che ancora una volta la paro 1 a non serve, ma se in un primo tempo Ungaretti era incerto di fronte alla parola degli a\tri e riusciva &. rolvarla a costo di una disc.ir/ina inlcriore, qui la parala cede al se-nlimcr,to che alla fine non trova altre barriere di quelle della pa..iina bianca. Non è una nolnzionc di diario. è il tempo del diario sorfcrto s=nza gridi, sen· za gcati e quindi senza gesti 8Cnsibili adat– tato al rctJim~ della J>-"rola estremamente tmsparcntc. Mn a questo punto del dramma opparc un n!'tro personaggio, non più l'om– bra della memoria e In voce incerta dc! poeta, ecco che aiamo cli fronte a quella nuova persona spirituale a cui ti è a]luso avanti. Ora doii~. doo'è l'i~genua oocc Che in corsa risuonando per le slOT1:::e So/leoai>a dai crucci un uomo stanco? ... l..tJ terra ("ho d."s/otta lo protegge Un pouato di. Ja/JO[a.'. Il lettore fedele di Ungarellj riconosce d1 cd po i tempi dei diversi t'!lcmcnti che com. pongono la materia stes.,a della poesia ma d.i fronte a.I movimento del terzo verso do· vrà ricot1oscere di essere conlio una nuova diwposizione d1 dia.corso: la pronunzia a ca· rnttere esclamativo. la frase musicale, ma qui fir-,a,'mente la frase che ripete L"intera me– moria dell",uomo. La frattura che, d'altra par– te, si \niVa col primo gesto inclinato è dcter· minata dall'atteggiamcr,lo umnno del poeta: il poetn che ha compiuto per intero la pro· prin educa:vonc n( verbo ha finalmente la posaibihtà di raccontare la storia dell'uomo. E perfino dopo, quando tulio sembra fatto a posta per ricondurre il lettore all'imma· gine del primo Un:laretti : I:. forno. l'omo, cd ~ cont.nuo 3Chianto! .., bisogna invece notare subito che lo sleNO grido è piegato dal pe.ao deUa maturità del· l'uomo. Nor, basla più l'esasperazione domata dolla parola piena di aignificalo, occorre che la frase mu1icale sopporli la hequenza deJI" cose.. IL pianto qui sostiene e illumina il gri do: allora si poteva pensare, per as!lurdo, aUa felicità inumana della posizione ungaretfiana, qui diremo che il suo e-ammina è compiuto e la •ua voce risponde alla: voee di tutti ma •i badi, non già al modo dé. poeta che ot~ ller.e questi momentj di mc1nmorfosi oer un.. grazin miatcriosa di natura nrtistica ma per una formn di partecipazione assoluta. dove appunto J'1\tto di umanità aperta è ancora vnl\ '1k>liec1tazioncco1nc accade nella poesin più de$f11&. Nè d'altronde il lellorc vorrà Ira· &curare l'csatlo richiamo al primo Ungaretti: Paua la rondine r. con eua cMale C anch'io, mi dico, posterò .. Ma resti dell'omore che mi .slra..::So Non 1tolu se11no un orei.>e appannamenln ~e da/l'inferno arrioo o qualche qu1',.1c ma e u., ,•c-J.iamo che serve a ttggc1.: I c-4ui– librio dell'esperienza umana. Accethdmo per un allimo la misu,a del e breve uppannainen– fo • r.ontc a Ju$i,·a ai t1uuj pre•;,•-i('nh st:.1i di animo, il primo Ungaretti dava ,l'impregaioue di snvirsj del tempo, cioè, le sue conqui· le dovevano tasere protette da una rag1or.e esclusiva di un tempo immaginario. Questo tempo frrmo coincidova con In nozione ste.ss, ,. dì poesia_ Oro. cj troviamo di Ironie a unu maggiore drnmmatiz.znzione della •ua vicen– da e nou 1;iià per il auatferc della memoria portirolnre che suscitll mn, bensì, per I( s.enso d"eternità insupemhi1c del suo tempo e nello 11teS80 gesto della pcnetrnziont'! um..:madi que– "to tempo, Se allnM In condizione musicale poteva auumerc un pe10 detenninanlc. riso· lutivo in qud: dato ambito. qui il poela ria– pr,. I,. lraae e Accella nn nuovo dialogo. Eg! 1 lo chiama Dolore ma fouc sarebbe più f!satto credere a questa forma concrt':la e intera dt":lia passione umana. Doveva esserci un riscallo per la 1\09trl\ ul11mu poesia) Ecco che Unga– rC"ttil'ha dato senza polemica senza ridicd a truffa di ragi~nj politiche. E 'un "altra poesia sembra sotrolineare questo rnratlerc rii parte– cipaZionc lot..,lc. Le~amo: Non p1'ù furori reco a mc l'eslor ... Nè prJTlovcra i •uoi presentimenti; Puoi declinare, oulunno, Con le lue stolte glorie: Per uno spoglio desiderio, inoerno D:,tenda la stagione più clemcnlc! ... Ed è uno dei momenti che Ungarelti ci up– pare men 0 riconoscibile. nonostante il primo distacco così aperlo e talmente caratteriuato da riportarci a una ddle immar;i:ini sootan– zinli della sua virtù poetica. Il didcorso qui auume un'assoluta prostrazione al.'acc:C:nlo '"Omune, quella che abbiamo dello la fi,ura delruomo salva a slcnlo con l'architellura e In composizione delle forme partica:&i una minaccia del te~to deluso fino all'anonimato. Ma anche nl di ruori di un.a scmpliec s:eo· irafia personale il regime del movimento in– terrolto ecmbra reggere i.e preoccupazioni del– la sua poesia. Si direbbe eh,. Ungarelli in questi ultimi tmni a \'O!te a.bbia l'Cl\tito il peto dell'impa,ino ossoluto della condusione e certo spesso lcndc ancora a ollcnerc. quc· sta cifro finale n forz.a di motivi avviati, di t01lecitaz.10nj parzinli. Qui, per c:tempio, in // frmPo è m.ufo: Il tempo è mulo fra ,:ann•:li i111•nrl,,., Lungi d'approdi çrr,,·1.1 una .:0>100 .. Slremato inerle j/ rcmotnrc.. / cicli (,·,} deca 0 cluli o baralri ,li /unn ... Proteso inoano all'orlo dei ricordi, Cnrlerc /orac fu merce§... Non seppe Ch'è la •kua i/lu•ionc mondo e mcnfe, C/1c rlel mislcro delle proprie onde Ogni terrena ooce /a naufral(io. E invece vedete che forza di condus,one trova alla fine, Indico r,e~li ultimi Ire versi una delle vette ungnreltianc, unn sede illu– minata di sostanze spiriluali attive. Il di· scor:!JO finafmente è u.scito da oi:cnicondizione ambi.1ua e re'Sl11illuminnto con una forza stupcr,da. Dal punto di visln del In realizza· zione varrebbe !a J:>Cnadi studiare jn rho modo la nuovn sospen~ione derivi nettamente dalla fmsc sciolta dc11li /nnJ e rn ragione grosso modo è: ricono&eibile nel follo che .i.e in un se<:ondo tempo il poefft hn creduto di potere fissare la vitn r.e]l'ambilo di una vi. sior,c -¾ovepronunzia, ince\ligenza, m.emoria, forza escfamativa si ri801vessero nrmonjosa• mente, qui null,1 ti salva di quel cielo di pure occMioni poetiche: la realtà eubita &:li offre una cifra cho è appunto di dubitozione e di ~spen"Sione 1 di motivi cht" dureranno fir,o al tempo della sentenza, Perchè nf'I· :·ultimo Ungareuj ha comincialo a comandare questo rQ,Jime della seutcnza nSl'Oluta, della scnlenz;a nuda. senza colori e di1ci anche acn– Za vrice. e Incolore e iJC.nzasensi• come chia• merà la morte e info,lti '8enle1.u ,. morte hat, no ne.I suo nuovo dominio lo ate&!Onumero di ragioni, ~n stCSS8 natura. Ma la morte è nncora una cifra riconrcrm.ata, accre1eiuta de'. suo primo mondo: intanto era suggerita daJ– l'orcra prec'edente, ar.ch~ se apparentemente aveva un uguale peso de11lialtri atti di quello speciale paradi~ poetico: al!a forma invu· cala succede adesso la forma consacrata nd'a carne dell'esperienza, alla pronunzia della memoria flllusiva la concretezza dcJra m·eino· ria patita. Gli ultimi dieci anni del lavoro di Unguelli spes,o hanno dehnito e occu· palo certe sedi disa.rr ,ate dnl " sentimento dc) tempo,, il .-dolore • è slnto :'elemento centrale di chiarificazione. Ma ancht": sul pia– no tecnico questo 1>n&81\ggio verso una maij'· giare complelczza umana doveva ctsere con– sacrato da movimenti di grande rctpiro "' in questo scn.so la penultima parie del libro può darci tulle le delucidazioni nacelJS.'liric.Si ri– :e1':-a Folli i mieJ passi, si ser,tirà c.he l'Un· garetti del Sent1 1 mcnlo del T cml!<' ha fallo dei passi decisivi veno unn. nuova visione poetica del nostro mondo Mi pare che qui ogni motivo sia profonda~ente legato al cen– tro del(' evocazione e per la prima volta p3• rola, musica e oggetto poetico c.ollaborino a i!Juminare la figum dell'uomo. k u.sale slrade - Folli i miei poa•J come d'un automa - fche inizio slupcr,do) Che .una ()Ollad'incanto .,,i muooewno Con la mia coraa, Ora più svolgersi non sanno in 11ra~ic Piene di lempo Sroelando. a ognJ mio umore rimutale, I acgni uani che /e /anno oi'va Se ci misureno Calcoliamo le misure atene d<=I respiro fino al'.!' ulti.ma fraSe che ci soddisfa dopo un corso così difficile e comples1<> di visioni concrete. Ma subito dopo ritorna con tulla la luce l'impeto. il sen'8Q della cosa creata dell'inizlO: si direbbe che mai Ungarelli si è stacato con tnntn Jibertà e con timi.a partecipazione del mondo esterno. E ancora in Nelle uenc il leirore (..'lcrchi un .111lroesempio di quella poesia che ab~ biamo delta fnlla per movimenti a forz.e uguali. senonchè qui i,) termine da salmo. l'onsia esc.lnmativa, che qui è diventala cer• lezm imperativn, lrovano una diversa con· elusione, più imn~dinta e quindi con nitri rirle"si sul le':.to Nelle t>Cne ,già quasi uuole fomb, L'ancora galoppanlc brama, (e si pensa a chi ha tradotto Shakespeare). Ne.li#" mie oua che ,i s:clano il sasso, Nelran:lna il ,imp:onlu •ordo, L'indomabile nequi:::io, dis•ofoi: Dal rimono, latrato sterminato {ecco primo Ungarelli riporla.lo al discor110) N,J buio inenarrabile Terribile clausura, RiKatlami, e le luc o•,tia pietose Dal lungo tuo sonno. aom,nuo11i .. Si faccia atlcnzio1,a 1 sono tutti movimen1 1 nuovi, nuove lezioni dela verità, accenti pienamente ri8Cllllnti dn.11.ipnzienz.n poetica e dalla purtecipazione dell'uomo. Quest'ul– timo cnpitol 0 del Jibro è ,i la sede delle mag,,riori conquiste liricl;e ~ .appunto per questo meriterebbe un comm,.nlo che noi sinmo costrellj a illuminare bre,·emente e cor, tutta \'insufficienza. delle nostre Ioue. li tenore così ricorderl1 ~ prima imprc.ssio• ne di !t'!llura quando lesse su una rivista Dc/.unti su monlairoc: forse gr.on parie del· l'rntusiosmo non riusciva a liberarsi bene dal.la sorpre53 mn ai lrallava veramente d 1 un oggetto pieno d1 poeSÌ.."\. L'entusiasmo di icrj diventa r,aluro1lmentc un'ammjrazio– •1e sicura e giustific.:itn, k nuove letture na giungono, cioè. de! le correzioni che sono .:in• cora scoperte. progressi d'inlcrpretazione. C'è qui intanto una soluzione drammatica della visione poetica che ci stacca di mollo dall'argine cor,rcmplari\"o del ScnUrncnlo e anche dal testo indeciso e Anonimo che apre il Dolore. Ecco: /'oche c.»e m1J reslano visibili E, Per sempre. l'aprile Trnscinanle f"' nul.lole i.,aolul:ile, Ma d'improuoiao splendido: Pallore, al Colouc.•o F RA fc manifcata:ioni dcli' A ulunno Musico te v cne:tano, una delfe a11ranu1cmaggio11 era, scn.:a dubbio, gli annun:iali quattro spct· loco/i dei balletti dei ChamPs Elisécs. Il ri• fle!lso d; questo giOtJane complesso era g:'unlo in Italia allralJerso le numc,osc Jolo9rof,e vci· prodotte nelle eleganti riviste francesi cd in• glcsj. Nor, erano ignoti nenuncno i suoi sue· cessi a Pa,igi, nel ,eslo della FranGia, ini In· gh;ltcrra e in altri paesi. L'allcw, dunc,uc, era grar..dissima pc)' la prima del 24 se!• tcmbre, e il br:l Teatro della Fenice, com· pletamcn~c esàurito. Il primo p•ogramma comprendcoa: La fian' cée du o:able, Lcs amours de Jupiter, Le jcune homme cl la mort. Les Forai1.s. P.cr plessi là, s/upore e disd. ien/umcnlo - come avviene nei con/lilli Jra il pregiudizio c. la verità - 5<:guirorp al calar del sipa,io, la prima pGtlc dello ,pcttacolo. Le discuss_"oni animatissime duranle l'inle,oollo - /allo raro nei tcalri Ualiam, - /urono lo miglia.e con /erma del vivo inlercssomenlo. Data però la scarsa cultura ca;cogra/ica, molti. Jim~·nfc.~i che ogni epoca ha la pop,ia arte, era,, 1ie· nuli gravali di noslalgie e ,eminisccn:.c. Gli splendori e /asti Jell'ir:gcnua immag'· nazione venirJano conl,appodi alla ra//inata squisitcz:.a delle fluide archiletlurc degli Amo· ri di Giove. ba/Ictio idealo da Boris K!!,:hno, musicato da }acqucs Iberi e ,~aliz:.ato .tecno· g,a/ìcame.nle da ]con l-lugo. Il IJcro autore J· qwsfo ballello è il ballcrino·d1ì•clto1e co,co. grafico della compagnia, Roland Pelit. Quc· sii ha comp~o una coreografia il cu1i .ti'le è una perfezionala conlinuozi'onc di </ttel neo· classicismo del ballelto accademico modemiz• uilo che ~Ile stesse man, deg.'i iru'zia:orj d. tale es!elica càeo']rafica, cioè di Gcorges 8d· /anchine e Serge Li/or, una rJolta sem"'~ò già cS(ltlrirsi. Roland Petit. con la sua 111n..:l:J Janlosia coreog>afico e con il suo raf/inabsi· mo giuto, ha saputo dare in que!lo suo bai- Su c.ircmi /urnJ emerso, Col precipi:::io oflc orbite D'un a;:::::urro che aorle più .'\/g lurb-0. non eccita Osservale :a naturale com;>o•i. •one <ic!la 11tmosfe.ra poetiea e quir.d1. Ccme ne:lle rli.stan;:;e Le appan.:::ion,• ;ncerlc lroacorrcnlt Il ch:arorc impegnando A Jim.Ji d'in-gonni, Va pochi passi apparri I paaa.anti alta base di quel mur .. Perdeuono •loluro Di/alando il descrlo dcli' afte::.a, E la sorprcaa se, ombre, pa,looano. A gli cch ! fondi attenlo Vello strano lamburo, A quale an.,:a supremo rispondevo Vi oofonU1, brucionfo Quanto appariua cS<iusra.> Non, da remdi Ci,"Cnlisobbal;::ando, M'alldtaoono, ancora /Qmtiliari Ne/ ricordo, i pens·en dcll'orgoglic,: Non era noslaf~a, nè de[irio. Non !noidia di quiete inalterabile. Sonolineate le uhime cihe, -¾anno la sto• ria del primo Ungaretti t'! dcli' uomo e os servale ancora com.: tuui questi dali in fun· zione drammatica delerminino un'nltra nor– ma . ..rin misura dell'uomn i: et>!l'Ìluila un"al Ira nozione. Fu allora che inlraVt:tdi Pcrchè m'occendc ancora la spcron:a. E pcn53te al limite e speranza » dt"i Scnff mento e ancora una volto uvrele d1 co!po il senso dc1 progresso spir1tuaJc ottenuto d,1 Ungaretli. Il progreuo che consiste nel Ila.!" sarc da un no~ di cosa auggerlla da m.a tensi:>11c poetica al nome d1 una cosa, con– quistata nel doppio Q"iuoco di esperienze umane è poetiche. letto un irconlo dcll':·ntellcllo tale da pater d'imo.tirare - e /o /ccc I, ion/almenlc che esi,tono crnoziorJ sublimi, e capaci di manie• ne, in oita qucslo genere di danza. Con questo opera ,ua Roland Pelil ci ha ricompcr..wli del le delusioni p,ocurole col JUO orccc,/cnle bai• :Cito La fiancl!c du Diablc su muJiche di Per gartlni, elaborale e tbumentofc peno,amenlc Ja /con 1-lubcou. Ma il pubblico inlonlo ha capito rclatioamenlc poco di queste bcl/ez:c e ciò non ,alo per scorsa conoscer.za dcli' arte dello danza, ma :lop,altul(o perchè s; aspctlaoa ,,ual– cosa di spcllacolarmcnle p;ù appos,ionalo e rJo/ga,mcr.!c l,ascinonlc. Dopo lo pausa si riaprì i1 sipai:io, ed ceco :: ../ un ballcllo, Le jeune homrne et la mort. che ,/\ pc, la sua inl.eruilà drammatica di realistiche '>::' pa,sioni e risoluziOnj trascendentali (i11 pieno ::__ ) co.rispaniden=a alla mentalità paradossale del ~ medesimo poela ] e.on Coclcau. che col c,core ~ il libretto di quest'opera, gr'à per la lcrt.a o '•,/ quarta oolta dwanlc la ,ua movimentatissima ('•:· carriera a,11$lico. adror.la g/,• imporlanli quesiti '-) <f.->• ) 4 ) ( ) ( ._..,_._ .)·=·. ~5~fl.~~;;;ii .:.::-,::.: -C~E·.~:+-+-,UN-DIO➔A~NC)H 1 E ~.;.:.:.: (giuoco su temA della parità tra arr,;,re e morte) cs;gcua. ;n/aW, una sua pa,l'cola,c csp,m;o• ·.· . .. :.,=.·,= . :.·•, PER I LETTERATI ,.>\ ne; es,endo un ballello sempre uno spettacolo '•• che riiiela H stt0 $0gge.lto con i mezzi di tutte ·.··.· . ;:;:.:.'. le arti, è giu,!o che vati valori del wggellO ,:-., Posscmo venire a/fidati. con impronta di,!,tbu· >·( tiVa, alle vade arti, che crsì fip•scono col com– mentarsi tra lpro, illuminando ciascuna un, par licolote aspe.Ilo del corJenuto; Cocteau /ecc commcn'arc il valore mcla/isico del suo laooro dalla Pa&.sacaglic di Bach mentre in scena j valo,; 1cal1~!ici Ven=oano espres,i nelle /orme di una adeguala realizzazione coreografica di Rolanci Pefl. OLG•I HES\'EVIC SIG\'ORELLI BUONO RISERVATO ALLE LETTRICI E Al LETTORI DI "FIERA LET– TERARIA., PER ACQUISTARE f,E CALZE MILLE AGHI NYLON FRANCESCUI A META' PREZZO TAGLLA_1'E.' IL UUONO A )<. El) INVIATELO >·( ~.•••·;·•.:. f rancesc VIAMANZONI 16. ~IILANO Infine si cerchi la chiusa di Mio fiume ancl~ lu per vedere hno a che punlo resi· stn nel movime.r,lo legalo di un linguagJlO tra.sferilo. L'invocazione diventa. atleQ"gia– mcnto di preghiera, la iluce del simbo!o me moria esalfa dei proprio ~ntimenlo e in· fine iJ grido si piega nello tcoppio del 1>ianln, nell'ansia già placata delle l.icrimt":, Cristo, pcnso•o palpito, llslro .ncarnato ncll'umone lcnebre, Fralello che i'immotr Perennemente per riedificare Umonomenle {uomo, Sa.nto, Santo che -o/JM, Mae•lro e fratello e Dio che ci .ai Sonio, Santo clic aof/ri, l'cr liberare dalla morfe i morti E sorreggere noi ;n/c/ici 1,-ioi, dcbot,, D'un pianlo solo mio non pian110 più, Ecco, li cliiorno, Santo Sonio, Sonio che so/Jr.I. ecco IN ClIE COSA CONSISTE L'OCCASIONE * Per un'importante dltta d'espor taz:one è stata fabbrica'la una par– tila di CALZE MILLE AGUI NYLON leggerissime e di gran lus50, alcune delle quali, nell'accurato e severo ·•,,/ controllo, hanno ·rivelato degli im• =iiJ:.:;/.' pcrceltibili segni eh.e, pur non pre– giudicando nè la bellezzn nè la re· ,·atcnza delle calze, con consento- ·· ·· no a Franeeschi, per la sua scnr .. >\ polosa correttezza e per il pc;:ig=o :-: del suo nome, di inviarle -.ili' ~ero :,:.:.=.·.=.:.:.·, q_uali calze di' prim:ssima scelta, (,luindi queste ealLe, derinitc d"oc- ·· c.aaione. vengono oHerlc, firo ad ~ esamimenlo. alle gentili lettrici di çJlq,·:·:.=,·.',·.·:, « Fiern LcttcrnrtB tt, a metà prezzo del loto valore, e cioè a L. 1000 ~ln:O\ ~~~:.è L. 2000come,.. 01il.:.:;.·:·:·:·::.·:.::.: I! O(tni lcllrice o lettore può ~ ritirare fino al massimo di ..·· ... tre paia. ■ Il presente buono è valido liuo ali' CHuriwento dello ·:,:· ~ stock. • Perennemente per riedificare · Umana. mente l'uomo • che potremmo accettore co. 1 I d'"ll d l'U :-:· U,1i<;o 11ego:io di dist.rilm:ioue ·· ... / mc ormu a I uminazione ej ngaretti .:.: . .... : :: .• che 9j è rinnovalo e ir, questo sens, rispon- FRANC \,::: dc ancora il tcrz'u'lrimo verso che ci dà 6- ·:•:. ESCH{ \./ 1:ilmente tutta In figura dell'u, ..no l'U'.tun..., ~ VIA MANZONI, I6 _ MILANO tzN lcrmine del cammino un.,r<u~ttiJn~. Qual ~.·.·.· .-.·.·.· ~ cuno è, fr.1 di noi. andato ,:è. 1n là? Pcn Conto Corrente Po11tale 3 32295 •· siamo oi gridi più rotti e torbidi d""I l_;r.t.ude ">( <;> Cumpana e poi scr-,tiamo qui un <!!:~aforza \.( (_) la iorz,\ del a Cra~. ' •./ Per rlee,·erlc ri:a.,I Mileno •ggiuege,-. •I• () glorin'SU ri:::IU~l pr;(:~v:m: 1 :t:-::cr: ~; i l"lmporto delle calae (d1 uno • tre p•i•) ~ libro d, Unga.relli. qui vive un dono di >·( L. $O • p•r le •pe.-e 1"'• 1111 • ~ poesia d\c difhcilmenle potrà d&ere rilcn· •· ../ ___________ 1 • ··: fato. senz:1 il pericolo della rettorica e dello ... ··•... )··· co.duta e d'a 1 trn parie per ora segna h'oppo :t=:;: (l'.r ,,.,,; I ,1,1 di cQ/M Mi.Ilo Aghi r«&O• \.? bene il confine de\la sua conquista. e D'un :•:.,, fori dom1utdo,e li,1ino, elle .,;,,., ,pa.liio \•:::= pianlo eo!o mio t',On pian10 più •• di <1uanti :: ... ·· irall,) ••. _.z nnni non bisogna andafe indietro per ritro· 1 ~ ... :-: ... V(tre d .scn$0 d'una ~lessa sorgente... ~I ~ CARLO 00 ~\·· ·....-··• ..... ···... ··~·· .... ·::·•._.·::··:•···::·• .. ·-:r~~

RkJQdWJsaXNoZXIy