Fiera Letteraria - Anno II - n. 44 - 6 novembre 1947

.A.NliO li · N. H ., ESCJ<!11 GIOVE])Ì ~~>--->---►-➔..._>-._~~---►·'-►- Settimanale ETTERARI di lettere arti . e scienze JtOM.A6 Xovcmbre 1947 UNA COPJA LlltE Si l Direttore: G. B. Angioletti t Direzione e reda:ione: ! Lungotevere. ~or d~ Nona 3 - . Te), 55679 t Amm, nut.ra: :,one e Pubbliciui Via dei Corridori, 20-22 - Tel. 564089 t 1 EDIZIONI DELLA BUSSOLA 1 t ROMA l ~➔--+ > > ) ) ~-'-+-<---~>-++-, J SOMMARIO: Giancarlo Vigorelli: Dieci anni tra 'ermetismo ecl esistenzialismo - Alberto Casella : Giuseppe Giaco.a o clel dilettantismo - Carlo Bo : "Il dolore cli_Gi'.tsepf!e Ungaretti - Olga Rc,mevic Signorelli : Balletto francese in Italia ...'..'. G1org10 Vigolo : Crayons - Enrico Galluppi : Renato Guttuso - Enrico Fu.lchiuno• u_i: Limiti e possibilità clella scienza - Piero Bigongiari: No ~il11.ni (poesia)" - .Ettore Allodoh : S~lvemini professore - Raffaello Franchi: Cimitero clegli inglesi - Not.e e rassegne d,: E. de' Conciui, A. G. Ferrara, E. Vaquer, R. Beuincasa,j ecc. DOPO IL CONVEGNO Di PERUGIA Dieci anni tra ermetismo ed esistenzialismo Q L'.\I.LIIE ,·cita le ùaic contano. Do– po una guern1, poi, dicci anni 6 0. no anche qualcosa. di più della viia di un uomo: !=-C non sono un'epoca, sono :il_mcno un destino, - e che dire, og. g-1; quando un uorno O~>11ì dieci, ogn· cinque ann.i de'"e rifarsi una Yitn e non è pii., certo neppure ciel suo desti– no quolidiano? Dieci anni. PU1 1 ) C-!-.SCl'e una misuia capitale, e riiSchia anche di essere una misura nu\1:L .\lillcnovccen1otrenta– sette, e millenovet:l.!ntoquarantasctte eppure 1·aria del tempo è ancora queL la di .\tonaco ... C\:rchi,Hn(.)', se è pO!:i– sibile m'l'~ltra aria. )la un'altra ari::1 vorrà dire un'::.tltra illusione cli pii.1? Sarebbe come concludere, allorn, che l'uomo è ridouo a tentare di ,·iv1.:re, così 1 per inler~.!alla iw•a11ùie, come al folle Lucrezio accade,·a cli poter fare poesi:1 nei momenti di lucidità. ?\'la :il. meno quella sua poesia era l'auo del– la sua sah·ezza: oggi, per un poctn, la poe..-;ia ~ sa.lvcua? ~li a..:torg-o di .n·ere gi~, :1peno troppi punti interrogativi, uno dietro l'altro. Quando, jm·ecc, \"Oh:,·o soltan. to stabilire l'incontro :i. diswnza di due date: date, e avvenimenti, certo minori. ~e andiamo a meuerli sulla bilancia di 1uno quel che è ~ucci..-sso in c1ucsti dieci anni! Eravamo nel H)38, a.i cinque d, mar,:o: e a Fiesole si era in:u1g-urato un congresso cli ~rinori, prÒinosso in parte da akuni clementi ciel grup– po della rivisrn Il Fro11lesp;=;o . . \pd il congresso Carlo Bo con quel !-,llò di– scorso famoso l...-1.!lteruJur,, c..0111e11ila. Vedete, che clal!o spettacolo della guer• ra, siamo tornati indi-ctro acl una pic– cola rivoluzior1c letteraria. Perr-hè quel discorso di Bo fu una eccitante rivoluzione lei.lerari~. Fu \:i, c-;:irtH di na~rita dell'ermctisn10: e Bo oc.- :wc. va offerte alcune applica.doni. tra il ':17 e il '18 neg-li studi lò-u Boine, su Camp~na: .Hl Serra, su $barbaro, su :\lon1aJe. Le date co11tano, :i non scr– vir:'.!Cne rigidamente: infatti quel che fo detto ·il suo ermetismo, Carlo Ro se lo portava in corpo dal lont:rno l?i– '.Jière e da quel suo strarip~1nte volu. me delle Immagini gicn•twili cli Sain. fo./Jewz.•c. E' un fallo che - dal ")38 - l'ermetismo ,·enne in luce per tuui; e t·ioè mezza letteratura i1:i.lian:1 ne usò e ne abu'-Ò. ~li volete permetten• un paraclo~--o? La letterawra italiana anelò in ~ucrra 1..·011 l'e;rmctismo. Òg-g-i, 'a sentire certa gente, anche J 'cnneti~mo fu un c1 f:bci!,mo n della C\1\turn. Lo ha scritto, l'anno !'<.'Or o-. la rivistél c-omunista S()cietù. Sarà; a p:1rte il fatw t..·he neg-li anni ciel fa_ ~dsmo Soffki si. 1ro,·:1va cl'::iccordo ..:on Farin;n•ci ad jm oca re il confino e il campo di t.:OnrenLramento per tutti trii t.•rmctici ... Yorn:i però chiedere dove è t r:tC<.'Ì a cl i fascismo cu h urale e morale in un cliM·orso che procl:unava il prim<llO dello ~ piritu:1.lc e che, po– lemicam~nte, i•~ig-c,-a un;1 ICUC'ratura t.he rifiuta:,Se la storiu. eh GIANCARLO VJGORELLI 1 Y-r~, mi cong-edm·o cl:ill'e~p1:rien.1.aer– mcuc~, postuhtndo per me e per tulli un;:1 ,·1~a meno m·vili1a e , ile. Oggi, quel bisogno per.':>ino di cron:i.ca che i..·onforta, anche :-.e im,idia, J:.1 leltera– tura. con,temporanca, è 1:ind1ce preci– !-0 cli un Hjlra aria del tempo. lo tredo di ~!.-se;c ~ocrente, senza cercare giu– ~.11l,caz~on1, ad ;\,·ere difl?~o nel 1q_18 I c. melismo e nd 1:\:-ciarlo di:-.ta,11c i·1 questi giorni ciel HJ-17• . _\ <1uesto punto. for!'.lc ..:on un po' cli ntarclo, ricorclo che è in mar~ine al recentj~simo c:ong-resso degli s~riltori, tenuto a Perug-ìa tra i! :q. t.!d il 26 ~ettcmbre. che mi sono J:1sci~Ho ten– tare eia quc:-to richiamo rc11o~pettivo :dl'c1nrnti~m'?· lnfa!·ti, a Perugia, lo or:Horc ulfìc1alc 1 Giacomo Debencclet– ti, lrn p;.1rlato ~ouo il µe.so di questi die<-i an_ni: dirci, in .:\ltrc parole che, tenuto Jermame1)Lc eonio delle diver– sissime personali1à dei due critici e dall'essere crisLiano Bo e marxistà (.-C<"tnt<'mentc marxisrn) Debeneclt'1ti, ieri c:ra stato Bo, nel HJ,1S, ad offrire una chiave per quella :,.t;ig-ione. Je11c– raria, quanto og-g-i, nel '47. la offre neb,·ncdetti per la ~1:igionc attu:ilc. Tanto è \"ero che Dcbcneclett i. nella ~ua dotta rela7iOne, h;1 pn:.:so a par– lare clall'esi~tenzi::ili!'!mo. d1t-, grosso moclò, presiede all:t leuc.rawr:i oclier. na quanto prc~icclev:t a quella di clirri anni fa l 1 ermttis.mo .. \ parte ogni ron:-.;c 1 cr:-1zionc. i clisi·or:;i dei due cri– tii..~iitaliani valg-01\0 fr~t le i..·artc niti– che, e cli indiri.t.7J pH1 importanti rii quesri anni. La tesi lÌi (;i,Komo Debcnc<lcu1, .ac:-u1i!", ..ima. è :mchc facile, e certo Dcb\.!1,ecletti, che è un elef!ante ctrn– ~c11r dei bei tempi de)IC' ..,ccl11tc.- li Pon– tigny, ha s.ipu10 f<1c:ilitHre la tesi 11c-l– J'c(1uilibrio della :-.ua n1ltunl, la dO\•e si è fatto :1nche tenden✓.io~o. Il tt:ma tra Roma11:;o e leaJro dellu real/li e ro111a11:;o ,, te11.lro de/F-est,.slrw;.u. L:1 realtà, cioè l'cspcrie1w~1 onoccn1e,ca cle1 po:,,itivismo, ciel naturali:-1110 1 del ,·<;ri~mo; l'esbtèn7n, e c-ir,' l'e~pf>– ric1wa \".:tria1i.s:-im:1 ddl'approssim:11 j_ ,·o csi~tcn✓ .in.li :-.mo <.'Ontempor:inco. E mentre nell'epic~1 drlla n:ahà e~li ha pO'luto riscontrare una t·oncretcua cli 11101iclo, ncll'epit.·a dcli 'e::.is.tt.n;.,a- to– si ha detto - 1, un divorzio si è con– sumato tra i I prowg-oni~ta e ciò che !?"li sun.:ccle ,,. Pii.1 chiaramente: 11 Si è rotto il rapporto di pertinen1.H, cli le• g-;1lirà ira personagg-io e ,·icencb. Co. mc dire: u:a l'uomo e il sut.",de~tino 11. Sulla scorta di Proust, di PirandeJ. lo, cli Joyce, di Kafka. Dcbe11Ptktti ha percor.so per intero la parabola del- 1 'uomo moderno; Sartre e g-li csislen– zi:-ilisti <lell'uhimo bando non hanno sottoscritto che qualche codicillo alla parabola. (Sopralutto con gli interven. ti cli Gianfranco Contini e di Galvano della \"olpe fu e< defunzionato" il fe– nomeno Sartre). E quale è la favola - favola perenne, eme mi fu racilc ribattere a Debenedetti, favola eterna - della parabola? La storia dell'uomo conLemporaneo 1 ha detto Giacomo De– ben('dctti c011 lma immagine l<afkia– nn, C la storia ciel 11 fìg-!io che ha per– duto iI padre 1,. Come si vede, è ab– ba~tnnza cristiano il ncomarxista scrittore dcll'UniflÌ romana; tanto t.:he ha chiuso il discorso con queste paro– le: (( Qt:rrnto al domani, procuriamo ("hC i nostri fìg-li trovino un padre :il loro fianco, e non .sentano il bisogno cli g-uarirsenc 11. E' un voto cli salute. Tra \'ermeti– smo e l'esistenzialismo, il bisogno e l'impegno è di riuscire ad un eJito deJl'uomo. Basterà la salute? Il Premio Roma A111Aiolett1,Baldini. Palaucschi, I rompco, Vigolo e Zavalli,.i formano la commi:Jsionc giudicatrice del Premio di pitluro •• Ro– ma •· che ha prorogalo il suo l<""rmine di chiu::1uro al 31 dicembre 1947. Ne ripeliamo ,;.t Hcgo/amcnto; Lu • Collez.ione Roma• del sia. Fcm1cc10 C."lramclli attraverso In .. Fiern Lc:ucrarin • handisce il • Premio di pi:tur~ Roma •, con le moda tl.à. seguenti; I) Ln p:lrtccipazione al • P1,cm1n" e npcrta n luUi i pittori d'Italia. 2) I quadri debbono rappresentare sol tanto e.spelli della cillò. di Roma. 3) Ln dimensione delle opere è fissato in cm. 26x20. 4) Le pitture vanno recapitale n • Fiera I .e!lcraria 11, Lun1.1oteverc 1 or di Nor.a 'l · Roma: non oltre il 31 dicembre corrente 5) I premi in denaro saranno tre, rip.'tt– liti come s,egue: I. premio L. 100.000: 2. premio L. S0.000: 3. premio L. 30.000. 6) La prcmjaz.inne ovvcrrll in Roma nel gennaio. 7) I qu:,,dri Vincitori dive1,tcranno pro• prietò. do: sig. Cnramcl!i entrando a for p.m1t" della • ColleVone Roma • ehc già comprende opere dei maggiori artisti i1a· liani. 8) Per le relitantj opere invi.ate, la sic.e ;;;.aor,Jtmiz.za.z.ione del • Premio • provvede– rà a rimnnderlc a sue ,11pcse. aali .aulori. 9) N0n occorre corniCè neL'invio del l'opera, 10) Non c·è alcur.a scheda d 1 .adesione da rit""...mpire:l'invio è libero. ~J:,_ que...,rn è l ':i.ccusa che si fa, e do.'.! si rifà, :,gli ermetici: il rifiuto dc-Ila gtoria. Ln letteratura, oggi, de. ve essere « presen.::a n e non (< assen. z:1 ,,. La .storia, \'uOl pur dire la sto– ria clell"uomo e la letterntura cle,·c cs– ~ere la Lf$timonia.nza dell'uomo. \'o– g-liamo discutere conu·o il rifiuto di ·ieri, questo invito di oggi? i\la è inu- 1ilc discutere, la risposta C già stata dat:1. La rispostn, sono i <.lieci anni. Non che io '"oglia spicg-are empirica– mente un'epoc:1 lcltC'raria, mn t' pur vero d1e ~ono \'Crc tulle le rngioni ,~he oggi fanno ritem:re esaurito l'cr~ meLi..mo, e non è ~olo per parlare d1 me se ricordo che nel mio libretto E1<1'q,~,ensa ,le, se111imcnl1 1 già nel RENATO GUTTU"O: Rui;atzo che mangia l' auguria Giuseppe Giacosa o del dilettantismo di ALBERTO CASELLA 18 7-1947: in cento anni manca ancora ttn gindizio definitico sulla SLLaopera, contesa tra gli sperperi giovanili e i frntti clella matttrità . E proprio per questi ultimi non è errato considerare Giocosa tra i nostri migliori commediografi S U Giocoso manca ancora q, u.el giudiz..b de- /inifioo che, a c.enl'anni dalla nascila, doi>rc:bbe ormai garanlil'gli la fama - così dureoole e appar:ricenlc ad ogni ri'torno delle sue opere suita ribaft.a - conlro qualsia~i mula.:ione di lenden:a crUico-c$lelica. Srabi– li:zarla, inte-ndo, a, quel modo cltc, in base alla selezione Jra i conlemporanci e sufi~ media delle opinrk,ni €..Sprcs.se in un cinquan· te:nnio, ne defcnnini il oalorc::assoluto ~ al– lribui3ca allo scrillore un poslo inamolilhil.e nella storia del lealro. Dobbiamo pure, a metà di questo 11ecofo,:,labi{ire, fra gli oulo,1 del secolo scor50, quali si pos:,ono ritancrc clas11,ici, intendendo per tali coloro d1e irn· pressero alla lclferatura lealralc un set,:no e. meglio, un movimento propu{sioo. Se, per inlenderci, e:.islesse in /lolla unn '' ComéJie " col carattere di quella france.se , quali autori dell"OUoccnlo ùi s.arc.bbcro ac– colti come ·· clas:,}c.j "~ E co.,ì /01tsc/ Chè, almeno, ai polrebbe daoi.:ero cosliluire un patrimonio na:.ionalc ina/ienabiìe, ;,/ cui re– Perlor.o dioonulo stabile nell'inlcrprc,.-tazlone. sarebb,/ conosciulo ct,1/' esali o suo ·ootore nel lcmpo suo, dalle nuo1:.., s:cncrnzioni: candan· nate. oggt, a pren'4!rne wga e i.mprooi.:-ilJ(lla e speuo delurpala no.::ione da /orma:.ioni improi.Joi~e. eterogenee, mancanli di stile e di cultura, con rel(Ìe innooatrici o Jilc:ttan. feacl1e, oero obbrobr\J dei noslri lempi in cui si fanno celebra:.ioni scn-;:a rispcl ,.., e scr, za fede. Giuslamente a propoi.:10 di quella alJW nufo recenlem;nl.e a Roma in pseudo-onore. di Giocosa, fu dello che chi non cono,celk.l Come le fo8':ie ne aoeoa 0edula e sen– lila al parodia. E, per contro, un ""1o~e sl~'– mabile moderno ammelleua cl1c, a nscnl1r qucf laooro, ~ provooano cmo.zionJ insaspel· tate, di contenuto e di tecnica. . A pochi scnllori è capitala la sJod::-ia d1 essere mollo fortunall col oubblico in cia– &euna defle proprie Ja:,i produtli.ue , deteriori o migliori, come aoocnnc a Giaco11a.Il qual.: si olde acclamato con egual intcnsilà nel 1873__ La partita a 1Ku.cchi, prolòlipo della prima maniera e u,guìla da ancor più ca.Idi succeuJ - come nel 1888 ~ Tristi Amori (la cui " prima " conlraslala e sibilata ebbe Poi rcplidic lrion/ali), seconda maniera: e nel 19()0- Come le [d,1lie. ter:o e for1te Je/initio 0 maniera, ovvero pu.nlo d'arrioo (ma ancor superabile) di una vita e di una nalu– ra artistica clic scni:a dubbiol avcwno leao piuHoslo a una generica coo!u:ione d1c., non alla tonncnll,la rl.ccrca di un p~ci.•o proble– ma di pen$Ìcro e di espreuìone. Ma come non ammirare quei quindici anni d\ faf.ica rcvisionislica per aotlraritJ viri/"4?.nle alla glo· ria ottenula col romanticismo scn!ìmenlafo (in t)Crità, nlenle aD•allo lacrimo110) e alla re· latit)a fama di " Con/C'lliere poetico " giun· gendo con rar 0 /or:a di aulocrilica e d1 comprenaione eOol,ulio-a, (a lor1o definita da tal11110 " adttllamento alle mode e alle lra– sformazioni letterarie") a quel miracolo di stile, misura, modernissima decolorazione. or· gan \ca .1/rultura diafo,gica e scenico, e.sollo raffigurazione verisliea conlcmpcrola da un conlinuo a//iorarc di iatan::e morali. e spifl 1uof. che ~ T1isti omori A flri dodici anni, coi comprensibile infer me::.o - a torlo definito da. o[etini •· slefilc tr"Op,anto esòlico ·• - del dramma Diriui dcll"Animu che l1a grande imporlan::a di CtlO· lu..:.ione, per sallrar~ all"c.10spcra:.i.one deca– dente delta fonnula naturali.1la che p.ur I' a– vct1a aeclamalo ca~uo/.a {e per s-uo merito il tJCri,mo non degenerò), lf;ungendo con una malurozione falla di equilibrio !alino fra le correnti nordiche, france~. orienlali, atl'ohra sua opera non perilura. Come le foilie, che contempera. le esigenze di un pacalo reali– smo con quelle del rigoglioso iJca!bmo a cut. sia p.urc. ero fondamenlo l'innalo olli· mismo_ Ma come discreto, pudìco, e quast lullo a/fidalo alla falalJtiì innegabile del· (amore} •· Due opere d'arte modcsla ma autenli– c.a ". definì le due commedie Sil,;io D'Ami oo (Il: T carro lto\im,o, 1937). S011ilc ma. mi pare, cfrcospelfa disHn:.ione, che più tardi lo slcno crilrì::o modificò con più aperto cnlu– siosmo (Sroria del Teal'ro). c0llocandole nel• la c{a.ssicilà. E sempre circospelta fu cd ~, in fondo. la cntica nei riguardi di Giaca.sa, anclic la più faoorerJolc, quasi limoroaa d, a"unJcre una decisa rcspon$0bifiè, nei con fronti d'.un autore acclamoliuimo e lul!ora vitale e comunque crea/ore del nostro mo– derno tca,ro, ma .•. al cui atliao reslano im· Perdonabili i peccati di tiot>entil. E non ta·n– lo per i pccç11ti in sè, quanto, (vedi 1111 po· che lcoria ant:eoan11elica !) per la versal.ililà, la fac:(Jita, sen:.a dubbio geniale ma non congeniale, d; poter assumere ad ogni decen– nio una per,onaliltl artistico nuoOO o n'nno· c,ata, tale da riuscire ad fflpor~, l)o/ta a 1.Jolla. non oome hnilalore ma come copo– scuata, almeno in paln"a. Ai quale difetto • ouol aggi.ungere l'altro. in K"nso dpJ>Mlo, di rimaner tutlaoia. fra tali e tante lrasformd .zioni, .sempre lui; citk!, acmpre " eguale a se .sles::,o" (Rubeni, Sroria del Teatro cor.– re.mpor&neo): un sorridente ottimista e ideo– lista, saturo di cl1iaro borghese buon scn»o. sereno filoaofo del/a carilò e della pie.là (ma non prcd'x:atorc di re/igiosilà), con predjte– :.ione alla lencre:.:::a, insomma orlisfo (e uo– mo, fornit'is:11mo {M. Murc1, La littérature italienn.,e d"aujourd'hui - 1900} c/j qualtlÒ m,oyenncs. Di/etio, qucslo, trascuralo o non conJotota– to do B. Croce che (La letteratura ilol. della se.e. mdà del XIX sec.) gli fa Iorio 40praHut• lo del primo. aucrendo, con alln', come al Giocosa moncl1ino quelle doti} di pensiero e cli C(Jratl~re che imprimono di s~, 9empre. in quols-iosi epoca del/a oito, le opere - pur dlocrsc - del creatore. Di/clii. l'uno e l'allro. clic H. Borcleau.A (La. vie au théatrc · 1909) axnlJC a una na /.urale incoercifn°le disposizione luNa JoUcma per il .,cn,o J' ordine, della pu/i;ia morale, d; un'dica oirtuoso ca.salinJ,ta: della quale tanto e\ compcnclro1o il Giocoso da condurlo a evadere dal pessimismo, in Tristi Amori. mediante il tenero episodio del/a bambola ~ma anche l~~n. 1·n U:~ di lBa~hola. laK:;a 1nlraoedere_ concede , una Ola J; sall)cr• za ai due coniugi Jisgiunli e sulla " .speran· UJ • nasccnle " si cl1iudc 1; porla della casa do/Je la bambola non ride ,c::,iù): e in Como le ro.rlie l'amDT'e::.zadello diuolu:::ion~ /am~ liarc 8i mih'ga._ salrJando Nennele dal suiçid~o (c.'1e sul lcolro. è nolor60. non '' risnlt>C '' ma~ nutfa): .motivo per cui, in Dirilli del– l'Anima, Ciacosa. pur in/fuen:.ato da Jbs-en, non satcbbe du.,cilo, coi suoi me;:,:.i cU ro– mantico refoulé. a so.slcnere una le'"· - per quei (empi_ .e in lla/i'a (1894). auclaritsimo. nn!iconocn:.ianale, anHcon/ormis!a e anticatlo· lica - di libcrlà .,piritualc Ucmm=nile), i cui termini doveoono, a tu.; mediocre. a/,ugJlfre. (Ma proprio da quel dramma, più Intenso e spirtluale ohe non sin quello di Nora. do· ocv 0 JcrirJare lul!o il teatro dell'anima). Nè, più lardi, (1904), a comporre in lf11a per. fetta slruHura drammalica di tcalro sociale - c,uarlo aspetto d'aNioilà clie si alimenlt1 dei due prccedenli - fn pur ardrta baltasrtia sul duplice problema: dei rapporti famìliari. in una cdsi di danaro e di coscienza Ira /~ Rll e genitori. tema ancor ogai allua.le con 11 più forte. Tali difetti e le conlrappostc virlù hanno /allo si clic l'arlc di Giocosa oetll,se eonai– darata aollo l'aspetto del più tipico (cl1e non caci.ude la genialità) dilettantismo inie., come anlil.eSc alla rcllilinea pcraon'alità, CO· me carenza delle due supreme doli creat~, enlusiasmo e diJopc,azione. Non è diJ/1c1/e aocoslare a coteslo ditetlantiamo cen.:na,a d,' nomi illustri, lofi Oacar Wildc. Anaiolc France, Th. Gaul?cr, Ju[ci Lcmallrc e oia segu'J.ando. sen•a dimcnlicar gli snobisli. Resia a 1.Jcderc quanlo di perfido sia nel famoso " Chez [es ltalien& le diLenantisme figure come bcsoin, et non pas comme mo dc". E se il J'Jcllnnlismo come moda ab– bia comunque più oa.lore di quello come bi. sogno, cl1e ci ha fornito Tristi Amori. Scn:.a coniare che, in ognj modo, dovremmo e,scr grati o Giocosa di non aocr /orutlo 1 lem– pcramcnlo na:::ionafe, seguendo in ciò l' e– sempio di. i.UuslrJ dilctJanti quale il M,acl1ia- 1Jc!li autore della Mandrngola e Goldoni, d{. lcrltanl 1-la CTncnro, Quel clic vale, a considerar,. se s-i debba insistere a lener conio, sloria natural du ranlc, della brooura Riooanilc e romonlica

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