Fiera Letteraria - Anno II - n. 43 - 23 ottobre 1947

FIERA LEITl:.RARIA 7 Pagina da Genova ----- IL PURO GESTO troppo mawccio nella Slkl ,empl:cità. B,usco ava!ll.Ò Per poss..'lrC: cc11nmom... n,o l "• e lo trattenni . .::tugh uuem K0,6h un ,ungo b an• do uo,no sa1.e1lava quasi per tuttars,. \..,rnr"° J L corPo d;, Bru~ è &empre laig·ù, tra le canne. dove I acq0a r.almastra interviene con dolceu .. a a baciare la cor.sorella del fiu~ me, penetra lus nghicra e trascina a.orte oblunghe foglie d canna, pagillc di 0 u11 libr~ maceralo, un ros50 straccio. Es50 #: anco,a laggiù: il capo reclinato sul brace. o, lo ,iuar– do assorto, le labbra mule e lo S:.rar.otÌgonfia· men,o della ca~ tor.1c:ca come quanc:o pro– cedeva, guerre.o di pesnnte armatura: gh oc.eh. sor.o ancorn rivolt 1 verao le acque ba,»e della loce, J)elc~ quel.o !:rn d suo paracfjso, Il ascoltava il lruscio dcli~ oblunghe foglie e ric0tdava il grido allo del ragaizo speJduto t>er la s.ua troppa felici.à, nel folto verde: C'era un grau aolc, quea~o r ..:ordava allora quando morì, e in sua mancanza lo ricord~~ mo noi. lo porteremo sempre nel cuore. C'è– rano e.5 li ombre di s1eli aul suolo, la eh-la· rez:zn della sabba concva per ;,t mare, Ora per quei sa»i si paa~ggia trnnquill . Sullo ap aggia, !Il profondi.A si du,.endono d11e o ITc corpi bronzei: uno 11 alza e- protende dolcemente le- braccia. un altro si sgranch sce le gambe. Una donna si 11dagia col ser.o al 10!~. ma neHuno vede. ali' nfuor: della scar. pnta della leuovia e delle canne, che si ..ffeuono per bacia,~ la acarpala e la don!la. L"acqua è calma, :nvita, e così tulto il fine delt" cs1sler.la jppare 5empl1ce e a perlata d1 mano. come un s.asso che si r. ,os.sa lanciare. Al di là della foce, 11 irande COJ3rnento porge. a slxurare la spiagqia. un suo muro 11acccss1bile, focola o di luce e di ca!ore. Delimita da quella parte 11 paesaggio; ivi lutto ;: chiuso e p;\I oltre r.on s acorge I ma.:e battere lievemente gli seoili. Dove in· veCf- la vasuale ~ libera, la ,p agg a ·•: pe1dc • vista d'occhio. Ancor più l(lntar.o un cor• po nudo si alza, impercett'.b I sOno t movt· menti. calpes.a la sabbia e il mare, si erge 11.1 uno scogl:o a ( Or d'acqua. e con un e.e• lii.O l"-llurale i: .ndiHerentc, d,segna un piccolo arco di vetto sul cielo, una ricurva :.n.s.a o, Murano. Anche Brusco lo v'.de, p, ma di tnorire. . (I tole _., 90 Jl~vò. pl"eato, torb·do e fo5eo a1I u,llnt<., sco61 o, ct111gcs.o semµhce e 1 • d, rossns:ri vnpon. ca aflrettammo O ,inse..are len110so levava al.o sul mare il suo arco d'ar lungo la scarpata fine~ giungc,nmo a un so,. gemo. top.1ss..,ggo. Pù avanti c'era il fiume. e vc:,-.v La a.abbia g,à br~3va, i polpacc'. pesava• il ,ctro.ena il ponte sorvegEaio. Ma 'lCImez. r.o, il audo1c e fC:ondava. il pcUo come un zo tutto un isolotto di canne rendeva incerta a1~Uo ro,entc. 11 'lu lo è bello qui II tscl,,: ~ ooM:On~eva ,la vista. Aspettammo p,ima d mò Brusco, ed o&Servava le o~!unghe foglie ncom,'nCiare I estrema avven.ura. Dove ci era· di canna, ìl so1tile fi!o della co11enlc che tra. v-amo rifugiati l'acqua era profonda due pedi, scinava verso il maie d.ometre e v ach.cui ,. ,ià. ,otlo l'arc? $I apriva la p:c;_colaiungla. s..cl di alaa. E elzò 11 pied.- come un antico M1 Cl avventura: e smuovendo le foglie pro- gucrr;e,o dj pea,an:e armatura. ,-ocavo quel dolce ftusc., 0 simile alla breua A metà pCrco·oo, dove foue ,:1uhava via· d_ella sera. In meno alle ro 3 t:,:: scorsi appa- bile dal po:,te, si udì un grido, uno sparo e ,ne. tra un vano e 1'-ohr0,il disco roMO del Brusco rO eò verto d. me con gumde siupore, 1C>le: l'odore vegct-ale, :1 p,-imo al In ticPido cadde sul fango e appoggi~ il suo volto ,;. e la cau•:izti dei fusi: mi fecero grido\re la fless vo al braccto~ quasi per pt:endeTe ti sole mia gioia in dirci."one d; Brusco: 11 CNca- 1ulln a.abbia. Per la cadu1a il I b.o, che na' mi. grickvo "mp~•1dentemente. Ce"cnm dovc- ac:ondeva accanlo al CCOie, sc:volò ncll'ac• tono 11. E anche BruKO si :nohrò fel:ce nella qua, inzuppando,.i. Assieme alle pag:ne. lt sel\•a co 1 pi('(f 1 a baqno, mentre il tempo giace.a. che ,oleva pc,rtare sul douo, mprc saliva, ;1 caldo ci r"empiva d sudoie e di un gnata ~- ìan~ue gli fu Sommessamente divel.a desiderio dJ 1 1be,-1à. Dovt- vrdevo p"csm,s• le dolln l,eve fO~re_11te. . •. fo'.:(lie. :-vi eca Brusco. f' nalmen!c ci r'.tro. Il 'mwo ms1d1oso si er~eva verso 11 c·elo. vammo ansanti: 11 01a ,i r,a,s.1 I,►• C' dir·· i un•irtalla ion, di luce; I aoldato nudo 1ugl: Rcmmo verso il l'mitare dell'i,olot.o. Il (trande sc<>Qlir'.deva muro b'anco ind ca.va In fl'lf"f.a, ind~ffcrente, LUCfANO CBEHCMI Le • arti figurative G E.\OVA - cosa risaputa - " è sempu:-1 quu:. un qua=:o d secolo lo~ta_generos.ime.ntc cumport~t.a non da madre 10liec;h, pur J:!C~ I affer~L one. _anche ne1 t1gua,d1 dr:11 ar tosto da tn.'Urtgna dei suo pittori e rici suo: hgurna.o, d1 un clima moderno e v ve nella scullon, qu,ui che r..ella dura vita d 1 traHici 1ua Ch avari - ha 1cnùo la nacca.sità. d la cura dell'arte potesse apparire W1 meto d,. prelldere cuntauo con I mo~do ,·imoloritt. letto, o un'affe1taz or.e•. Ma tale disinleresse I della .cultura europea e mo. nd1alc, nuscc .. d<•, - pc, ti~ for~ d 1 ogn; sp rituale abban· tull.1vea .. ~en raramente per un certo abbRr· dono, eh~ ~et0gh1 alla r1gda legge del· 1a- dono rii ,.. _dole co?1e~plat1va., a acnt re nel \'Oro - e I e.ambiato da un amore tanto p 1ì profondo I cV'Olvcrs1d1 ctperie:lZt- drammall• v;vo. e ,incero, qoo.oto p 1 ù deluso ed irritalo. ~'!'ente. ,perimentalmen:e, ll!se a unro~:-r~ u1 E d1ffidmcnte gl artisti noshi emigrano. co- v11_1one forma~e. Miche ,q·1ando han'l-0 r1vcl.-to me a.1rebbe naturale e, forse. n,cc.CMario. le, c~,are _possb1I tà creative. come, per uem'" gat:, comunque, alravventu1oso ed intimo pae• p~o. Dino ~ambcn • ora to:~a1~ c~ volonlà d, dom nars, r,, finalmcn•e, d1 d1sc1pl11an1. .... -_i;. • À...., Senza par.ili presi 'ntellethwlistici, m.a con ,. abbandono all'ernoz'.oie tutto l\lturale e scv perto, Verzett ha osa'.o ncomincia1e da capo 03111volta che un.1 man era ooppo decisa mi'– nacci1wa d: uccidere il sentimento della ,ro::– tare 1à e In rrcschezza delrespres,·one che va· ria, io acco1do segre o. con il mutare citi mn· I L TEA TRO O~ ,ru ,i cr.eda trl03/lu da pre.wnz,0r.'W!. 0 ca della seconda, Quqn!o al Ciambcllone (che da fn enlo pubbbcUarlo, se m, so,.o in• il ,ot oscr I u aueoo si ti:.zolo ,n una ccrnice dotto a ,ag!f11:1$liarf Ji inlo.no ad una Jra 3 ilc p,tncipio di secolo e r'solto a bai/etio, lavo taca che ,u quel di:uoio dello spet acoto na• ,onda d; ir.AJenz"one 1ulla scia degli elemen!.i ztona/e si leoò - miziato,e e,oico C. M. Cu~ o/Je11idal lestoJ, gi ,pcl!al11,;, nel1a lo,o gran glelmno - or sor.o due anni e mezzo (in magg10,ar;za, si 11/ut~ono, :afool!a anche. ene, tempi quindi por'icola,mente calom.losi) e pur g.'come1le, di acce lar'P, come presi da 105peJ o•a gal'e:g·a, o/fidata alle cure d; c;:anr.ino loia indignazione ~r i/ Ja·to veni!.1e loro p.o– Callonc e del ,o·ta.scril!o e perfino accenrn od pol!a cosa dove non ci /o~ abba,·an.:.o 1mpcnn~,s· sollo un so/fio di biuza /"evita· "da capi,e ". /rìce. Oue1t'orca ho pc, inaegna il r.ome di Kol!Tlersholm di lbsen (1cgia df Galloni) fo Luigi P ,andelb ed è co,litu ta da un k.a- /'unico ,pe!lacolo cui i( pubbi"co acco1'e me· I o sper,'met>"ale.Il quale tuttavia avve,te ,i• no compatto, se pur allerto ed ap1.Jovan'e, c-ade,e ,u d; sè un compilo che e,ula da Nè ,i ,eppc se atlribui,e la pa,z'ale disc.z,r, quello prol'),iamenle sperimentale, pu, do es· ne alta can·cola giun'a premtduramente o a 10 a~,iduamenfo e.spietato, un compl'o più di/Jidcrza Pd l'aulore o a 1 J'una e all'alt.o cO'Tlp/e$."Q e delica'n come ,a,ebbe di " fuo· circostanza in,-:eme. Ce,to si è che la 4 i t gotenen:.rr •• del tt'al o di prosa in uro cit'à ca (/.w.•c.indamo ora da~U app,ezzamenli ,ul· in cui. co'"J)e dicevo, le compaqrie reuola,i l'inlc,p eloz;'o•i.?)a/Jc;mJ, che lbl-t!.n non è og' Piun:;ono ,olo pc, eccezione e Quasi p;n'ilc Sli ·n grado di d.,ci più nulla. d'e,seroi g'unle. Sollo que.sto luèc si spiega Ult"mo ed impegnante assurto Jo 1 lo "Spe COf1'\t f! reDJ torio di un tale compleuo ooda rimcntale " /u di dimoslra,c. 1,1imo in Italia ,ubendo. d; co,,o in c01:o d; recite, uno che ·1 fascina di u,/ope,a !Qu.si'o come A~ cerio qual eoo!u:.ione Ver.so un con cmp.!rn· 111,:one 38 di /can Gi1audU1x non risiede mento dell'c,-·uenza 11/Xf ,'mentale con, quella .solt,n·o nella dc/ ni:c:.za dcl'a pagina slam· " le'Jlrale" in sento fo•o. E pensiamo J· po· pala, ma anche nelln ma b 'da e lucente, ,e te, in fondo d!et:e,e. .sia pur modcstame,le Put sialica e p,ezio,a, Vita ch'c1,o può o,.su– ademp:ula la /uT\zione, ,e alcune inl,I prclazic.· mere ai Juochi della ,;;alta. Il pubblico, con ,t dd'o .. SJ)d imen'ale" hanro assun'o un /'itJ:er5'là della ,rna al'en~·onc ed il calore particolare tona, un pa 1 ticolo,e caro tc,e e si• del suo cotl$ tn.SO, diede seano d'aver ,accollo • Pnif,oriz'ore (da E sul, di /cyce ~ Un uomo la po.ola po,cl'ca proposta e di averne p~ di Dio J· Marcell; se, come Mamo ardati ne.·,010 il ,a/finalo !lJSIO. A qualcuno che sh crn1fatando lungo ;.1 ,~cen:e ciclo di ,er:te ha /allo appunto dcdlo 1ch'va l'neatilà in cui di p,imaoera. un pubblico che af_{iancava l'e· ha 1JO!on'a,iamen!e nt!Jrlenulo !JI prop,ia opero le~rilo efe:_,anle e ma!!(Jr.' snobistico a trttd'o d,' l·e~illla il ,o!loscr.tlo può age«Jolmenle ,i rn'elle'lu!Jfc o soltanto :nr.omorato della p.o· spandere che una tale impostaz.'one ero !n pie– .sa. ai è 11lret'o Intorno alla com.Oarnia ;,- na coerenui con il J: 1 opw.lo da cui egli ero una presen.ztr che ron cessaoa di e•.scre ,·:· mosro: poichè t,oppo facile, in un ctrlo ,err molrr,...ce. al'a·c~ c~,o .,: abbandorava a ro. cd a,b·t,a,:a ,a,ebbe ,tata la ,ie'oborazione qu•+hc più o meno ,,-,,,.nwa inlemoe.rarza. o 1ol'anlo la conlam:no:ior.e di un testo eh" Ce,'o su questo pubblico, co.tì lrt''mamerle da 1imi'i p,ocedimen'i imporeoa df 1i/u22i,e. J;.. ,../ucato e r:lov'nc.'aliz:.a!o, ci so ebbe d'l C.ooa S02!iun:c,e che al buon cii/o d· que· inlcuie,e un fu""° e non licio d'lco,10. C,edo do ,pe"/acolo d cde10 un cor.Mbuto e1-1enziale com""'"'~ •'1 J; Qu'lf,.At in',.,eJJc ."!Jllolh:ar i Jnn!a1io1ie dcf' zio.si collumi ideali da Ema'" ne alcune t,a la reoz ·onl più crtatter·,t:cJ,e, nucle l...uu.ati. il che mi con,en'i,a pu,e di /a, cenno de.Ile I GIULIO CESAHE CASTELLO ::?;;~:;:•::: ;;:;m;;:;;;::;;i;~;I Il~~ commwi•le - non /one che pc, uo suo d,· ~~ ci.so p10filar11dommaf:c0 - fu Amarsi mal:; Avevamo camminalo tulla In none, nell'Ola del coprifuoco. Per la gmnde strada denrt3, lenendoci lontano dai p.'leli, li r.oSlro pauo ern pes."nle. ovevano gli schinieri e la co~ ta:iza d'acciaio, e den:ro gloh gloh gurgo• gliava rolio che portavamo di conliabbando. J,,i1.irmmo d viagg o di ritorno veiso le 21. Ma,ciavamo sicuri fino al primo b:occo; e un tiv ., lo agg''rav?mo e, se la césa J)l'esentava diffcoltà. allendevnmo sdraiati in qualche fos– ao il giorno. Souo la luna le case.te spc1dutc nella campagna si dispo:ievano in ,il evo ccr me cubi ben del mita1i dalla zona d'ombra. Bruac.o faceva i calcoli. 11 7 per 8 )1, lo i!'I• leu~avo. e ai d scu1evo, o lungo se faccMe 56 o 63. Po: i;iuravamo che non c1 i,,a,emmo n-.ai più !X>bba,ea11 a un sim le uschio. Bru~ aco si luc~'lva sfugg:re: bella cosa il com• mere o. lib.:ro e md1pendentc I Poesie di Nicola Ghiglione A un cerio pun10 diet10 una , epe ci pan-·e d:• veder sc1nt1llare qualcosa• come la eahna di un moschet.o, e ci gC.:tammo d1 f anco aderenti alla spali era erbosa. Gloh gloh mo1 morava 1'0!10, e toc toc. rispondeva ti cuort.. 1e lo venderò l'ol o al g1o&Sis!a 11, scnten:uava .tOmme~ Bru&co. ,-d io gli sussuru\vo: tt Ma fa aucnz one che 1•on t rub;• $1.Jlla taca. come l'altra voha I u, Poi tacemmo ed awe.tammo un poco (inchè non fummo convìn:i che s trattavo di un giuoco della luna, J-';\) tard 11orcndcmmo il cnmm r.o, da pruna. aun,din– ghi, po. semp,e p;ù ,icuri. Brusco ;,uardavd vcr,o i monti, e ad un traUo m toccò al brncc.10. indu:~"r.dom; una cosa .llumina!a. lon. tana sul do . .ule: e, Che aarà quel lumd 111 chiedevo p auo. 11 Ma, è il lume di chi e: 1:a I~. te Che ,tra no : lumi a qucst.• 01a I SJrà un lum,. a petrolio) 11 e dopo u'"la ce-rra mcJ,ta· :z..one: tt L.hc gioia sturc vie no ad uo lume nella solttud111e della 1no/\lag11a I ». S,lenz.o. e folto pre-z OJO borbouova ne, nostri pelli d'ace aio. Htdevamo dell'lnaanno e e; pa,eva da co11qui.s10.re :1 mondo. u lo non ho mai avuto uu lume tuuo per mc I 11,C$Clo.mò improvviso. a Eh. m1 scappò da ,r dere. te lo po:ra, comPfate slavona. se e:• va bene 11, App.11ve una stnKia dJ mare lulla b1aoca di luce. « Dico cos\, ma prcler11co I m.:e; libri. Ne ho uno sul cuore tut.o pt:..'t me"· 11 Mt1 allora tu non K:i un commerc1ante ,,, togg1un1i 10r11dendo. .) J SAl'iDllO Cillll<.BI: Oi,elln• .saggio della 1010 città dt1 un accordo d cu, non saptcbbe-ro fors.c dire la SCI ile magia ~1a. d'allm part.t, 11 loro scontroso u ,,ola' z on llOO n Ji ,ado con ntc aohdanetà di ktupp. disposti u lottare W\ ti per imJ)Ofsi. Ques.o &p,icaa, almeno :n por .e. come qui non ai .sia mai cott tu110 un vero cerv.ro arti• si co e il r.lp :do dispade,si dei v.tnlnga or reati, nel periodo tra le due aue11e, dal!· ar– tiv tà di un11 ~lleria modctoomentc: ind.nzza· la e dal quas improvviso fo.marsi d; un no· revole gruppo da collc.t.onis:i. E .spiega 1I mo· dcs.o rd C\0 che a.s.sumono per $0r.al ;1à e av~ vcn1men1; locali. to,nto che d, quello che suc– cede da qucs1c prrli in genere poco o nulla tt sa, E le porle noi:; •1 ap.0110 anche pe,rM s.. fa a meno d1 b·1uc1re, e.on un ccce»o da quella d;$C.TCZ on.e che è abito naturale in ge.~ te aliena dal ch:edere, per wnihà e- ma.eme orgogl o atavici. Samo iR90mma in u,a zona miirginalc e di med:ocse monan.ta dcll'opcta– re a,.i1tico. Pure qucslo ~ r sapulo. Claisih· cati tra i PfOvinc,1111 gli art &t1geoovcs, resta' no oggi piò: che mai da parte: la grnve c, , in atto. econom:ca e ~Il tuale, costringe eh, vuole aopravv vere ad attuare l'at1enz1one, in tan.Q Wariparo di man fe~1 e propamm1. ag1~andos1 v goroa.lmente ed esprimendo idee le p;ù avanzale che il momcnlo, r.lp damenlt. 1upera(e, consente. Pe1ta1.to de&tcremo qual· che meraviglia a8ennando che io un clima così sra,,ore,.olc e in un ambiente artiat co d, così ldnual! 1nlC1ess1(l'unica galle,·a che non abbia scopi mcramen?c commerciai·, 11 Gcrn– va·L'lsola li, tostiene gra,•1 s..'lcrifici per star~ in p;ed, • almeno come simbolo) ti ,volgono e ma.turano esperienze dl giovani e gÌ0\•,1nis' sim Ira le p'ù vn·e, senza facili esped1cnh reclam st1ci. per serìt·là d1 nc.t<rclic e ftUlen• t1c;tà d, conqw'sle, non al d1 fUOt"ima pr0· pr10 al cenlr<" del prol,lem.., che I eterno b1· toqno di r:nnovar~ propone "d ogo1 genera• i.ione. Mano mano che ct uvv'cinavamo al b!occo de, tedeschi. raddoppiavamo le precauLioni. ~ulla ,volta Cl ,embrò rc.'\lmente di .. -cder lo oou,. percorsa do guizz~ d; acciaio. presso il poule. ed allora ci portammo a des.ro, ot· trav,-u..,mmo un bosc.hetlo di ulivi e con il cuore in gola d gettammo d. co,s.., sui bi.. nan della lcrrov1a. Quelle due &11 .scie ftcdde c1 mettevano uno sgomento nell' an mo. Oltre la ,carpata ; cespugli apinca1 di agave ci d,e– dc,o da fare prima d. po,er po,re piede aulla sabbia. F nalmentc ci sedemmo, lìbcrandoc.1 deitfi ~volucri. e allcndemrno la man oa D,. ,postosi più comodo, Brusco ,1p,c$C la Con• versa.t one, che a Ualli seminava un soli!o~ qu' o: u No, il commcrc:o è troppo: gravoso pc, mc. Vedi. Felice. la !piaggt.a) la co-– nosco saaao per sas.so . Non ,.-oalio p:\I v·vcrc tolo dj noue, desidero appar te di g100-no, rivoltoln,mì tranquillo nella snbbia. Dn bam· bano correvo ( 1 a le CAnne, e uscendone mi 'trov11.vo I pol~cc· staffilati d~ ,osso ,i, E in fant le come era. s: alzò Bn,aco. 11ndò s-ulla riva del mare, dove il r"!IC'so della luna lo sollevava in una inquiela nebbi,., mDdrePCr- 1acca, f" fece ciò che lutti i ra'"'tzz. fanno, sollevando contro luce un liquido arco di e,Ì'" 11allo Il sresio mi sembrò puro e aeomcrric:o La gcnern ono SJCCedu1a a quella de: p10- nic-ri. che hanno e.reato i presuppos:i d. un dfHtivo ,innovamento -'l1Ìst-co ·n L·gu11a - •aiutiamo per tulh il C:'110R1rrtb."lldi che da C A J, U U A POVEltl San Lo,enco _ tristi.çsimo culdo che ammala gli occhJ dei p(J/li e dei vecchi - caldo che ti cuce le -vest, s"l collo e luce net' profondi secchi. I pover, lungo ai portali f"nno a sc,arni come i p:1/li e i cani - vestiti di fame - (la 1. 1 csll' clelln fume ~ stretta ni fianchi}. Raccolgono sussidi e scarpe. n:ccn r A BA HCA l11d11giamo ,, gr,af'{/are i colori unumi Qunnt,1 c1n•sa - il tu'{) ,r111rrm eru srritto a. poppa - un nome rii vergine scpp;a - a scolortrlo Sarc/Jbe. l)(JStal<1 il çol.s o la furia d',,na burrasca. odorosa. com~ un limon, 11ello lattt,. nel tempie lo vu-olo delle vetrine sgoufwto ,foò..'f.• tlu1111"appe3i vestiLiui tli carne • LUOLJO LA VJ~CCHIADELLE UAlWlll: Venivano t parenti pc, i bagni - le stagioni si. url11'.l1rno nello specchio clelln stnw;,,. Bolli-: 1 nno scnrl11nd11si n-elln.pentola La vecch,·a delle barche puarda In uottatrr nel s110 stnrnuto d, gallo l'-0cchio b fermo e c-uccia s11lle scale il suo pollame le patate ,oi:se di Francfo - cibn degli altri a ,ncnsa da n'.m toccare, e odor di mnre frillo du-vc: s•~ al.;;Wo a pianterreno il ,nnre. 11c,:li n!Jitì e alle birnbe trc1 l'orcccl,,'o uguale. do di vedere. E benchè 1 1uo1 don; [o,,&ero incan.alatt ftn da PftnCPlO verso una scabra, densa. org.am1.ta110,1e p1ti.orica, ben Jt.h1,11a, tu110 I ma1e11ale accumulato sembra t.ru.o,· mars1 e , compo,ai o,n, volta ubb1d cute ad una tcco ..da ~u1e,ud1ne, a quella .nqu1etudule che è vicina arl ogni pt:ogrcuo .n un uom1.r non por.alo a aperder&i mn con i p ed 1 ben p1an1.u; a lerra, come V'erzett ; unu dei p,; ton nOlfri che ogg siano ir.,ieme p.i) eh a· ramen!e se S.:ess: e con più scmp) cità del ro· stro lcmp<>.Nello acu!tura un caso f01ac unico è quello di A. C. Màine, pe1 I quale I' e.er– M giovinezza pare non aia uo m lt,. Maine ha 5..lputo nlrovnre un ae stesso ~o:-.osc1u:t1, d una sponlaneità primordi.aie, superar.do con audac e a \'O!le straordinarie, le m;sure e m,;z• z,. misure della 1ua a1,1;ca. guardi.-go plro•,ica, ad un°c1à in cu~ generalmente la pruden.z.. diventa .i.bio mer.ta.le. E li.a i. g ovani depli uh:mi band. quali espe,i~nze 1n hai a p"ò valide, più 1( au1en1iche )I di quelle dello 1eul• to,e SaDC!roChcrchi e del pittore Guido Ch · ti) Dàemmo che con ne- ~d ,,mo neuuna~ ae non ci prendesse il timore di essere tac c1at1 P.nche no' da J)fov:nciali. Tutuvia la ve-– ri:à dovrà funi slradà, pur pog~i.-ndo un po· caodidame~te, innocentemen1(', ~u!la sola qua' l'tà delle opere. E altti - come lo scultQrt– G.araven1a cd il piuorc F1ccchi - si affiart uno a ques~i con una volord d" lento a,,. o,0fond'.mcnfo {troppo aDCSSO 90s_i1uita dn ab• baqlianh rir1e1th') che li flO'lC decisamènte in luce tr.a ; ii,wan1. Altri anro,a eh edono un c,cdi10 che le oOCte 1t'Ce1tti•~im"' te-Nk>M , co11vel:A-.re, Pftr!Cf"l:i.rmcn•e Novare1·0, Bo– ,clla, Mescinll'tm. E 'llV"nti 80no a co"ove. 0 c 'I nome ,t; p,.lma Viar~e. foue I~ miPI n•e p Hr:Cfiod'Italia, J)("r" ,-onerete. vuili qvalitl– oittoriche e c,e-.11t,ve~(Naruralme"'e se ~;,..i,• ~es~. inv~ cht- •~crderc in 11':f!e ,·vo1· I fl&te-ro&l. ,omma delle sue doti di mente e d cuo,e). ATflLIO PODESTA' di Maur,ac: che ,ncontrb HU-'tce una IJOl:an zio/e ind 1/e,enzo del pubbl.co , oli.e all'oslra· e smo deciso del',, crilica, la 11p,oooedutusiroo cr,lica senolJcsc. 1-o,ic Callo,.,: tenne la ,ua .-,:~ia ,u di una linea in qu:ilche modo l op– po un /orme: ma I molifJi della l cpid,tà del /'e,lto var.no rlce,cati al,ocJc, ma::ari in quel· la ,liana ed un p0' ipoc ita pruderie del r.o· sl,o pubbl'co, p, or.lo a ,candali::aui pc, qua: ..hc oppe,a 3uqfer, o ,ospct o J.~udiano, pc1 qualche mo,bosllò, così come. alite oollc., pc, qualche c,:.ide:za csprcuirJo, Un lietiss mo in· contro con lo platea fu inoec~ qi.;:llo dello ,pc/taco/o 1howiar.o, dove, se la polemica on· l,bri!annico ddl'Uomo del dest no ncn mtJtl cò di ene,e punlua\men'e raccolta, il corr /li lo. così 09'/menfe d,alo2ato, tra lovo,o co sl_rutllvo e v:olenz(J di~,u/t.ice d;. Al princ:• pio ( I prima cpi.sod,o del f'uviale Torniamo a Ma:usalemme, nuovo p4 /'/:olia) t,ooò u.:.a· n{mi/a Ji cor1sen.10, R,i;1 ! ad una ,c,ia di Ca/lor.i P<-1 1 ,o!armente Jc'Jce., che lo n•:"ld"'· va d.' una pun::,cnle al ualua. La r,p,oua di questo lieto incontro si i ovula a Milano, dOCJe il pubblico dc\ Diogene e la c,:r,a hanno anccro più w'tolincolo la po,-,10.'là della prova. Do,:o uno commcmo,a: 'one di P,t-andello nel dcci anni da')a sua ,compa13a 0 con La vita che ti diedi, alfi.data o Mara Letizia Ccl· li,' lo " Sperimen'ale " o/Jrontò uno 1 peltacolo che voleva cost'lule come ur, "diverlimenfo" tacciando ura po,al ola, dall'l,on·a cou.s'ica e amma di Fla"ano (La guerra spiegala ai po veri) atlra1Je1so la ,afret:o ,ca'tanle di Mo,co (CollaborÒI /ir,o alh Ja,w acce,a e disinle 1 e.uata d' Campar.ile (Il c1ambellonel. Con· cordi r,'roltando I con,ensi pc., i,\ pe,.1.0 più lmrued alo (Mc1eal. la commedia di Flaioro t,ooò in qualche modo attenualo il calore del .rucct'.QO da una cer'a qual .slanahez:a che ;t pubbl'co aooe,lì ua,30 la /lm, ,ottolinf!.nr-do '.;, brt,,chc:.zo dello slDcco tra la ,cinl' 1 lnnte agilitd della P'ima parte e la do 1 e.r.le po/cm/- 1-:=;;;. ·.~ t ft •-"'';;;;~•~IUSSOUNI ! LA MIA Vl'l'.A L. 4S1 (l',I-.• pubhlle1n.loae l111•1rC11I••ul vo- t ::i-~/~.!u1:•n:•'(1'~:J ~~1:•:.•;~,• ,: :b~;,;~!; i =~:d:~:'.7;:.:;;:'":~A,.;~.~;!:• ;.: ,.= ~ t ::,:!:•:,~ ;.,• ::~,;~:~'!.:;;~;\7~::1! . :b,::! I • -ua ol blau, ... •1•p.,rlo ~Il• •U1ri• polillc• h•llan• di •• ,,.,I, d<1 1>•r1<1=, 1nm, "le I•• 11ruuaa1e 1 •• p•g'•" •1o1oltle11•ficha Mn• lal<>Jr•1• ~Ofl ,. .. 111dec.••tr11II olac.o-oa, • li• ht•lru.lual ,.d ll•f'91 .... • ia.. /,. -...11,Ura /11 lwH• le ,..1,tt•rl Uhr•rl• • puu• I• E,1,r,lce ••l-',,Ot,1,. Vin Po, Ua i · lfo .. a c\oi p.,•ftue "• Il UJ,H f t ~>--+->--+-~•<-+--+->~>-< .• ( ) ( J GINO COLUSSJ LAMOGLIE DILOT (ROMANZO) L. 150

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