Fiera Letteraria - Anno II - n. 43 - 23 ottobre 1947

8 FIERA LETl'ERAll lA La diffamazione di Napoli S Na1>0li ai toeri\ono un ~coo di corhd• lerie. il cuore. la leologia. lo liJiendore em1)ireo del cielo o del mare. Di Giacomo e In Serao ci hanno Lasciato una guida s.ha · gliata; e gli uniri, di fo1to, a 11-on riconoscer. si nella loro 01)Cru &ono i nupola.ani: pO· vera gente, eé<1ltn1ae svnlu1a1a. ,!ebbene eSlU reaino impa~ibili i, 1>c.n~ino'<solo» a cam– pare. Como verità foml:uncn1ule ei può ~rnbilirc che i;.li un.ici a non cantare lo can1.oni, a non godere del mare, 11 non usufn1ire del tole, wno j na1lofo1nni; i quali, per i poe- 1i e J)Cr i foreslicri, ~i &0no fo11i una foma di bella genie, Epensicr:ua o ulleµa ancùc nel!a 1ristn..z.a. Un 1t0polo. infine, che cono· Kercbbe la ,•ir,ù per un momf'nto d'C6lr0, mai N>me ~lato generato e co~1on1e, giac, ehè fomlamenta 1 mcn1e volubili. camaleonti, doppi. di ahil:mti, ma mohi milioni. Lu g,·ntc. me– scolata allo otti,•i1ò ~nz.1 ~IO. era nu.rne– rosa come il pu'.viscolo. Lu ciuà. appunto, a ocd1io nudo do,·cv11 apparire alla mcruu– lità bigotra - alfa ti1lica meni<-"del horghe..-.e e dell'ari~ioeratico napolc1a.n,, - Sodoma o Gomorrn. Ed eru falso. Pochi giorni fo 111i son re<'tltO in "isi1a af– fettuosa d:.i unn mia arnica. poven1. vçt.lovu, che nvevn 5010 g'i ocrhi J)Cr Jli:inJtere e piunge iufolti. Mi ha dello: « Avete c.upito? Vcnh•an 0 • Era JH'nte 1ruru1uill:1. Spesso si u· briacavnno e la m:1tti11nlo sr~o ci JY,lg~wano sorridendo. Mn p11gavn110. I nostri ,·op;liono il ,,ervizio inappu111abile o bisogna stare in guardia elio all11 mnt1ioa non li 1ro\'iamo nemmeno piÌ1 nel lello, e (•i In.scino coni111i e ma:uiati. Ora non cni,itu che c1uakhe « sciffo 11 di bordo. Mu anche gli :1111crica· ni 80no dh•cntati 1>0,cri. E noi non ~1,1>ia– mo come fare. La ,5tnnza 1Jove Slnwmo era r>iccola. uno ~ntolo da 6can>e, dal lcllo lm~o. con le travi con il comò M>nnontato da un san– t'Antonio iUuminato in 1)(!rpe1uo. Sul cuprz za 1 e un Cris10 C"ol lmnino acceso ai piedi. Sull'impinnci:o un foneiulh .. 'l~o - non ,t:– Minsi iJ scg,;o. 1,eLbeno seminudo - dj due o I.re anni. « Non caJ>Ì&<'cancor"'tl » -:- mi disse la donna. Spense In la111p:1d:1 o ~nn• t'Antonio Il: il lumino a Cris10; entrambe le povere scu'1ure cOJ>rÌ con un panno per chè non ci vedessero; e JlOi;cia fu doldssi1113 con me oome una madre. Cl al1:arnmo e uscimmo: io per rilornare oi 111:ei afT:1ri: lei per 6JlCSO<'On 11udlo che le avc"o du:o per regalo e che mii,e nel JH.:IIO ~cnz.11 vede, re nè contnre. Nicnie iJlu.s1ra r,iù ,li ,11w~1n~4•emt. <'he ~o1 0 a prima "i"tn può bt.111l..-:1re irl\'en .. ron. tla. )'a:,e111j11u:n111li~mo df') nn1lOlcra110: con– ~unta a.!la virtì1 dj rcmlf'rc u11111no - tiri-O alla 1,oe:,,.ia- ciò cho prc.,so qual~i:1si altro uomo è 1>erca10. F&.-. inoltre illumina tutta lo Sloria Je.li'im111orali1il dal 1943 al '47, 610- ria J.i una <t. ll(,"t.."OSS"iui » d là da rui e'(!ra la. morto per i11digc111.::1 clic, 8e1-ontlo me. è il mcz.zo più propizio in che un uomo divcn- 1i Lris10. U m1volctano se ne vuol ~cm1lre salvare; e però snurnin e s"1ulo11eru in 1111ti i modi per riusciro alla luce. Pochi come luj lu11mo m1 conccuo d1•I buono e del cnttivo o la sua ~ustizia au.lle J>llStiioni SJ):1cca il caJ>ello pili di <fUCllndi Shukespoare. Ci è in lui l'inclinazione al prn1ico. 111 fouibi'e, al verO, Jluro in mc-.1,7.0u 1u111060le. Non so in <1uante parli del mondo re-,i-,Je ancora fonissima l'idea di una forni~lia lcgi11imn 1 dei moli figli per 11011 µro~tituire J::imog_lie, de 1 1a fcde'tà alla donna e. oon la. donna, al· le ,radizioni. Un lavoro Ji,3u111a110 iter r1•n. dcrc In ,·iln umuna. un l:n-oro dunaidico elio falli,.re percbè nCSS'un 0 vi 1>res1a atlenzio11e o aiuto. E in:anto lu gtfnte gorgheggia ,ul!e bel'e tes1e di Napoli. e al @o'o nome ritle; e ollOri e 6<'ri tori ribat10110 il rhorncllo <l li. riamo :i campare. ,·o,:li:uuoci bene» llU:· sun o simbolo di 6uperficinJi1ù e vcr:,ro trai. nto Ji una resa ìn<'Ollflizionata 1la,·11111i al• l'ol'O o al)a fortuua. Ci A>i infili per Spaccanapoli. rwl l'alomel– 'o. nello Sanità. nei relroi,eena di To. 1 ,..cfoe Chiaia, per ce111iru1i.1 di i;;lradc drll'im111c1L,:t incosa1a. nme iuo!inn:c verw il centro 1lclla terra e si a&Sisterì1 a) mir11co,1o ,·hc 11011 "i sono· più 6Cgnorit1e. ruffiani. 11nrtncr a 1 111c110 ncJ'n quanti à ucrd,è 111111 cinù 6ia ~imlicnt,a corroun. Vedrete la vecchia che curino sul· la porta; il falt'j!name che fo il mo!Jifo 1>er quariro "'>Idi: il ferraio che L:ute il ferro; il cieco che ccr1~a l'elemoSina :1 tcm1>0 J>C!"· 60. pen•hè ciò drn. lu.i cerra è la libenà M– ,olutn; jl J>role col grupp(.'tlo d.i faneiulli in– lorno <'ome 1an1r- fiufalle; la 11rosti1u.la rigi· d11 •OllO i no,·el i oensieri materni: i chio– f>Chi dcJ:,li o.c:(1uaiuoliche t'imJJOngono il be– re JJerchè a 11111e (1ue!le frasche lustre. li· moni. aranci e èUOn ,li bicchieri lo 60ie monta come u.n'is1>irazione; vedrete l'etenia N11110 1 i 1·hc ha digeri10 il faseismo, i solda– ti forestieri. i sogni di ricchezz3 e che ,ii limitn a rrcclere un'altra vol•a cJ1e 111110 quel. lo chu ~i fa quaggiù è ro1>era di un isrnnte c.·hlj- 6i ,limcmìca per l'e1ern.ilà di lu~ù Solamcn:e in rert.e ore pomcritli1111e, <1un11. 110 il so'.c si Jiffondc nel cielo come un torlo d 1 uovo tra il éUO bianco. o la luce è 11iut10S10 una nebbia afos::.i o iugannc,•olc. t1111i ~embrano o0lr~i1i cl::i~la 11c!ih; o tL1l co· lero. d::i una tri~er.i:a eh~ Ira.spare dntln p,••· l,1 <rna.si i scntimcmi \'0 1 ~ero un po' re• 611irnre. Vedi ,·ol i livi(li. 01;f"'l1i :1p1,:inna1i. sJ)at'c cun•e donde I~ brac,-ia pendono comf' a1.am1)eile. E al'.ora ti vo!ti inlorno a ct'rcn· re dove ,.ia queé-,o J>OSO. No! Sopra. vi è il cielo :17..zurrocon e.fu . mature porporinu fragrJntc come il mare. U rnuazie vc!l'Ìle I-.O\'eramen1u muovono le an– che con abbandono come onde che vanno e ven~ono. pcn~nd() a tulle a 1 tre cose <'he all'amore (l'amore da noi è una &cicn%adif– ficTsgimn. da indacare a.._,oluramen'e scm· pre. tonti sono i 6uoi inf!'ann.i e doni). o nicnlc. Ma camminano come se in foccia avessero l"itl1.uiorte e sotto i oiedi non c'è f"he un'ossea de'u.~ione. un lu1rnbre llrt!-'3• 10. che il eol,-. fa vedere in rilievo. Mnriro o mog'io ,i bi~1iccinno fino a hnstona,-.ii, vitullcrandos.i. Poi si aggi~tano alla meglio nel le·10: e lei 6.inJthio-a.a e lui l'accnrezz.'I guard,mdo nella J>are10 con lo orecchio t.c– Be al buio: 6C mai s~odano 2:ccchini nel muro o nel p,m,ime1110: non essendo,•i nul– la da 1mrn~iure domani. QuCfìlo « ouJ)a d:i mangiare» è l'orizzonte. di Nn1>0'i. DOMENlCO REA Un esempio d.;l con1n1rio ce lo può Cor nire l'esame della vita na1>0lc1ana del 1943 al luglio Je.l 19-n. quando ho \'isto la cit– tà l'ultima volta. Napoli usci,·a dalla guerra rovinata nelle muru. decimata negli uomini. e dappenuuo la miseria oome un'infezione biblico. &i eru fiJ>-1™1. Quando intcr\'ennero le truJtpe &1rnniere. Ki,•olò a la\'a il dana– ro: <'ioò lu JJoOMihiJilàdi manp:iare. donnire e fondare un poco Jj ricchcua. Le t·rupJ)C, d'aftra pane, stanche di combattere o di non combattere, rnn, comunque. de1iiose di • divrrtirSi o trovarono in 'upoli. dal clima a~ 1 i 11hitao1i. gli clementi e gli nlimenii adotti a &vilu1lparo le loro lm1111e.C'era !o ecenario, i.I Mie - che è un.a con1inuu inie– zione sen.sua'o - ~li occhi delle donne e Ja pazien,.a dep.li uomini: J>er nu fa offes.i clal· la prot:i:uz.ione; ~icuri. <.'Omeerano, che sa– rebbe staia una ,-.-.ni e propria pro:;;1ih11-,ionc: in:nnto il cuore. ~li :iffct--:i e gli idea.li . Era un modo di efru11nre l'ora e il momenlo. il 1>0r1 0 con le &ue mille navi giornaliere; i club, e i maRau.ini carichi di 1~ni a gnil!<"I di torle profom.ote. di carnlj_ tli 7,ucchero. caffè. benzina, \-cRÌnrio. mont'la aurèa. La mcr<'c richiesta l"T'n 1 11 tloml:l .: l1· H1e in· venùoni. SEQUENZE DI POLEMICHE Da tuUi i <1u11:rticriO.!l<:uri,,c,mero :H:tn· ti madri e fi~)ie pila bdle e più bianche deJ &olc. 1n pO<'he giornale i quartieri o più preci~amente « fu"i " promiSt"ui e pOpolosi corno buchi di for111i1•he. :-i riH~lirono 11111 lu1t 0 fresco 11 festa. E da <1uei ttiorni totto– brc 19-13) Napoli vi~c meg,lio che quabi11,3i alira cillù euro1)1.'a. per :.uo genio. Non po• tevano offrire e, 11frnt11tre d1c la ri1•chezza indiv"iduaJc; e que&lll riccliezzn non 1>ote, va elìoSere cho la lrnona tu,oju al rezzo di pergola1i. In buom1 donn:1 la 1,aroln ran· tlitla o canora ddl"amore. li 1>opolino na1JoOlctuno -,111>evn l'lu: <1u~1:1 Mrchbo s:ata una (C ora n fugace: che 1>reMo snrcbh"I ri1orna10 ncll'o@curi1à dei ,1uarticri: dovo finiscono nn.d1e le leggi c. •~me sol· lievo, non c'è eh(.• una reliftione più 1JaJt8• na cho cris;iunn, ... anu·cmt. e il lamento del· la J>roprfo miseria. Chi· gua.nlò la forcia a cuncllone d.i Na· po'i in tJuci giorni promulgò subi10 il tle• crelo: ciuà \'o'ulnle. J.,di1a ui \izi de:l'a pancia e della m11ura o aU'im1,reviden7,a, ciuà immorale e S)t-rò h.4icc. ,inam! Co- lui j•on.f'on<lern la nt:cc~,.i1i1 cl1 , i\cn· in freua. npprOti tundo 1ldlo ~••110 fo,orevo 1 e delle co.ec .. J>Cr.;fogo di libidiue. Mcnlrt.~ era imporlan e rile,are die \1 ,•izio a\cva valo,.. re di «commercio• di lò t!a o~ni inrimi· 1à; In quale è ,~onulc e 1mò rcflare - CO· mo u,·rnd~ ~c1111>re in <11.1c~1a 1,•rra. J~r In itleAAa raFiono che è tuua"ia la 1errn tli An· drcucdo da Pcru~i'1 o ilei rirordi tlcgli serit· tori romani. fino al 11111110 •he <"fi~1oro. redi– vivi. vi polrehbcro forse ubi1are neL'e Ele& 86 blrado - inn1t·n. Dopo 111 {'t•onfìt111 e: l"in– v~ione ai napolciaui re~w"n .ancora 11111.:i voli:a. In JJro1•rin c-:1,nieuz:;i ,·lu: ù 1111 cnor me lìllf'OO e1a.-.1iro cruro l'lli JlllÙ c,1pire qm1• Junquo definj1iv:1 di:lu~io1w. ronw 1111 1 :,ltrtt merce: quo'.:,in,i 1m lo $C.lrJ~· f.' h· rcn.• - e la violenza di ,:e1111•re ~1>c·n1n· neL1a pic1a:,,. o0rdi11 bomini.i. ~nuno r,)llrcuo della loro po1,ol:,re 1colosfo. Ocit,o ritorno all'online nn1ur:1hncn1e. nJ)– pcn:1 è cessata la ncet.--St,itù ro111111erri1de del bordello (i'o »~o nel senso .t,trc.tamcn,'e dan. I~ Purg. VI v. 18). è ,isilti 1 c anche nl– l'ocd1io nudo di colui che ri1X"rNrrc t\a· p0li <li...i,oUe e tli ~iorno con In nu.•moria bagn111a tlci ric9rdi di Nu110li :.-0110lt• 1n1p- 1>e :,lranicre. Le i.tradc crJno TIIL'7;7,0 o...--<·nrt> come a Jm:>tegl"ere la ,'1tn c 1 :inde~tin:i che denlro vi vermu:avu And1c To'cdo. Chiain e i @:Ìardini di Coniceiolo. affollati di ~c: 1 d111i.horght-.ii e ,lonne- di 1111,c le e1ù. Ern temerJrio condurre @ec...-o una Jlobildonno: correvo ri'<."'ho 'ei J"c.q~n· bnmcicatu ,•er gog:no,.amenle. l'accom1,.1gnttlorc t.li hn~cnre. Pa~su,·ano outocnrri rhc. romc carri della J>C8 o. r:u-co@.ic\':tllo 11hhriachi ~c~norinc e molie J>e~nc 1x:rhcnf• 1•t1(h11c in <111cll'ac• .:idcnlc. Il Jl()rto f:lnva in continuo al 1 armc. al cui riparo bi opcrllnrno j " bu~in~ » cl10 dipoi ovrcbhl"ro ~Mldisfa:10 il fob. biStJ,-i10 di mczz'hali{l_ (Da questo pun· lo di \'istn ~i do, rcbb,· elew1rc un m.onumento aJ <'orurablnmdo}. Cin.:,(uno aveva la Mia mnnsionc. •·hc nncln,a dn:– l'nlu<'re Ja"oro del 1>Mlner allo l'Carica· 1ore vo 1 nn'e di ~acdù di mcr<'e e a'lrc <.pe, zie: 1fal r:uncrit•rc t· C'Oct•hicre 1>~i,-ologidel go((la·o. ai ,,cndi1ori di ncJ(Ti 11bbriad1i. l\la. ra,•,li~ la nr.:.-ocilà dei ral!.<n-zi. Ricono– &ec\•nno dal "aflriio del'r mote l'arri,·o dei « me-1,zi• di p0lizio e da,-a1to l"alln.m1e (On. urla o fiSclii o --tnmi modi tli llÌ3r<~ere. a 1111:0 il rione 1J'a <"ni t·n'r.11.t ,fn\a110 DJY pumo in guardia. t\1torno II ouNt• a11i\~i1ù tli$<0re11:o ~i :-,•i·uppovano <1udlc inl!'c~no<>e \ dell'ar,i1fr·na10. tlei « -omeni~ 1>. dcl'"inler prt..-te. de Jn 111n1erni1itofferta da 1an1e donne ol ~oltla10 comt• -..old:110in ~ .~p.-r ~è. Anzi. J)('r tro <1uani fo for1u11a della ~~norinn na- ; polc:ann' l)re, ..o lo ..-1rnniero diperuleva non tfolJ• "113be'h.-zw {/<" 1!01111'-" l':IJ>Olcfnne. da· to l"itfe.1 1 e e0n·cm1wrn11eo 1, ~duette- 1>. i-ono 1 goffe o hmrte) 111r1 tln. 1 hi Jtcru·ro,i1à cld :uo I ruorc Pili 1·h<' nl piarcro e,,t.' ,0110 do.:dilc , n confon:iro: :-0110 1•:i11ari di for 1,ro11ri i ,rrni nhn,i r )e altrui ro,·aki,•. 'npo'i in ,-omrnn. non ~('mbrnv-:i c•o111erwri' 111, 111ilio1w Sull'uso del congiuntivo r:i::; 1 ~r~~~~ :i~'~;~ ~ 0 7ll~;uc\,:~~ 1 ,~~~ o d\; :::~~ Venerdì allè 9. al modo 61~"'0 che \·Orrd,hc 111:uular mr 11 Cari.ss:11M Angio'lelli. scuo 1 a dal Vasnri O dal Rol'ond e d:il ftnnotte non ho pOluto chiuder occhio; Grinun. Dc,·o J>erò nnuuouirh) u 111111 map;• per p!acure l"agi.ozione ho 111,erto fa fine-, tior serie:ù m41a critica « documcn'nw » e stra r ofTerio iii , i(!o nlla pioggia d'auttumo. I al dovuto ri~fH!IIO dc.i lt.1.lori della F,crti, i Stam1111i ho un forte raffreddore. cmjcmnj;:1 qualj non tutti. ignoron,lo il mTo liLro, ere– e kbbre. inèOnuna un"influcnzn che 11re,cdo dcrnnno alle sue scoperic. lunga. e muli14ntr. Tu110 ò na10 dallo 1:1co1woli:,cntc M>IIOlito- MICHELE SAPONAllO !t rifN~~"~t.:' ,.' 11 ;: O ~~:i;o~~i1i,: 1 f'.i~; 1 t~l~~ 11 9 Cristofanelli 11011 si nrrcudc ouobre. Caro Dirc11ore, 1( Tulti i euoi incontri 1 '1.ll !lt• doun,· ernuo lu t/U~Stll secomla rovlicn tld sìg1111r S,. slmi Jlr<:<·ari. 1alvohn 1e111J)1'l>lo~i •> ll\CVO JJfJ/taro.. che f..'!ltt pu(,b.ict1 ,, 11• ,,cc«nto , 1 ,u, @ie.ri110 io, e J>ÌÌ1i111u1111.i. in 1111 :ihr,) perio- mir.. ,,m 0 du """ /XU 1 (' m,mcim:u di ,,.,,wlti, do: <' L-~1 fama gli uvç,a. prO,'L'.rato '''" 111 ~1".e d1J1'u.Ura le solite it1si111w;:io11i. I( che ~,(/ o ~1uoli d1 don~H, .a.don!1111 i,, C..:on u11,duc1St-,1• di11ws:rare che. lilmrt111 JU'r 1111 r't'rSo, •. ~o,w nrn ◄i cu11vm11 11ulw » 1 Juo 1roucona ,-ouo I riuscilo a correggere fc$</.vcrbttlo lc1t<1rmo ~ati fm.i in uno. 0 In .:,,.nld:1~~ 1 • ~ ~~a.tanffi: T111tot:ia a1..•rejprcfeiito che il $(1/hHWlo m'<-': d,:ta a_ ~n « ,~algr(lfl? •· Co.-.a~~hc "' Jc~ge. se ,limostr(l1o (11011 u me. mn tii leuuri del- 41f_ut11 i suoi incontn f~11111111uh furono pre. I t" F.crt1} il OOll!rllr:o rii qiuuito affermai e ca~,. ialvoha 1em1,e,10,1 11u1lJr1H~O ~::i fama twlla r~11-Sior1c e 11el"n 1,reccd<'t11e r('11/ic11 1thm;ev!' 1,ro~nrn,o u,umpu..- --tuoi, d, donne I alla sua wima ri~/HJ11III. Perdi<! credo ch 0 i!1J,li ml~:~,':~ ~-ffc~n ri'l:t ,:nuumalÌl·a Ji cui .arò pr1 ferisca 11011 .10~°. cm11burre le ~,rtc j11 /a• • lii '> p rii 1. ti I vola ma fa·l,e lld,Jiri1111ra ~mp,rrrc co 11 11 16 ritenuto r~~Xln~_ 1 e. e H 1• 11 "., J)roto e ctip<tc tci sorprenrlo11e. U11esem11iQ /rn i lati' col1,e,?lo d1.51r.ir, l<.H1 1_' tld_ rc~i1eore. 01J1,u_rc I li: M,d,e'a11gelo duca ,/i Ca110.,11(1 (11 JJrO/Kr .-ora~g10s-0 •• preme,f11_11~0 U" Ilo uJ_lo 'F"nc•~: sito è riuscito i/ 54.1r>0,wro a Jimo~'.rnr" ai 111en10da qudl~ AIT\illl ~le,I rO! IP.lt~ llol\'O K.~ •· tc11ori tle In ,.~icra •• che il IJ11111111rroli {'r<I da IClllJ>O uusJ~1~s·a nc_gli ~11~L1rn21del J}IU I cL.'r:'a di Canos.,11?) Afo e'è <folr111'ro ncc~ 15ovvcn.1u~mo l111gu1~11co? • . . • · \on è CO!!a1111 po ..o. coro clirettorç, F, 1 ve- l, o3l,_naio ~.cr11.l~r" c/u, ,u ll11. prN:edf>ttte ro che gli unglo...;:,-.-.oni. ma~ ri d'ogni li- :~°'" mi wcc,~ d 1 f! 1 0rttu:,, c. d, iwt>r . I,> I~ bcrt.à, 6i .i,,"'OUO tla un. pc1.zo tlu (111a1 1a Fervi· ~f;•.::a at.te 11=1011~ . /,, ~llll .{ 1w~r~1/ìt1 d1 M,. 1ù em:11wipn1i e prcmc41i1:1110 ora tli cmarwi- f!•.~.ane.elo. ,?r<t m• dio, _cf:e . ,,11c1 ..11"<"11mcu. p:1r-.j .in.-l:c da.lt · ro11wli1•a7,io11i ortoprnfi,,fu: 1 .1en:~ nfftm~i~r;nu /1 h.o 11ni co•. tleUn loro linguu: nHI è J)llr vero .. !w un:1 m~ /nm.en e fr01 nr.' nd .1 11~ ltbro,. Come ~! J>t:.IJ'JJione 1>rcH~n1111a 1 P!i lmmor1ali di Frnn- ptio d11 11 (lllt> contauwre a ,l~111erc c,m r/11 ci:l 1 ,crdiè de,·i,le..c..icro ,•x ctrtl11'flr11 111 1bo·i- zi,)ne tl,~I co111,i11111ho rc-.;ò sen'l.t1 ri ..1,0-.111 e rhc ,,a'enti filo 1 oglii come C U4'0mo Devoto 8.i 110110 Jimituli II t•On.:,,lnlaresO'l.1111110 (r un J)iÙ ri~tro:to UbO del 1·u11ii11111i,v. dO\UIO al mi– nor u.-s 0 ddle prqJOsi,:ioni di1>end,•111i I). Pcn,onr.lmenlr non ~ilo :1 tlin i i·hc non intendo di con•e111ire l"u,'-0 dc!l'indica:i\'o in propo,-iiioni dipcndi.~n:i da ro11µi11111io11i ('O– me: 1111,/grado. ~ebf1c11c. q11«,111111q11P. beucl,;, e simili nè C'redo ,·l1e qut>--1.a min inlr:111~i. genza ~io dn a11rih11ir,j 111 1 a fin<'dH'7..:ra di spirho ci1e nccom1);1e,n:1 di re~oln le ma 1a1- 1io <lo,,..1te a rallrcd,lamc1110. Confor1a1emi. \'i J)rc1;0. ro~la ,•oftlr.J opi· nio~. 0 pi111'o-;to con un rc.frrrmJnm 1rn i lc11ori ddla Fiera in meri10 a 11'impi,•p;o tlt>l congiuntivo. Crl'de1emi •·on molta nmir-izia \'OS4ra M,\Jll,\LUISA A TAU)I X. d.R. Nè i11,,ili.11è c<Jm11glo, nè ,101,, 1-er,imerrJi. Moftn ,~;;, semp:i<.."' In, cosa: I111a~vi.m, tipO&rti/icfl. /.,'cpi.~to!11 reua ,,11it1tli 1·n1111111t•11tc det! Cff/fl ml m, « r/1" 1> f"fHlll'o per 11:rtù drt 11ru'111 do[Jo I,, « /ama I), Saponaro replica Curo A11g:ot~ri. nneoro due pnro'o. e ho fin110. Perel1è la Fiero L.eueraria ,,..10! mt•tlt:m1i i.0110 g.li Occhi relenco dei "1!0('11m('1tti » e.lit• l'acerbo mio rc1·cn$-Ort'.eeiorinn nella .sua lunga replica aJla mia ri,po,la bre,e? Quei documenti ~gli non ha dovu10 ::ifTan– nn~i a cercar!i md'to lon:ano. p.•rrhè 1111ti eomodamenlc li h:i 1ro,ati nel mio lihro. Ecco i docun~cn.i: r.11111,oi,tne .11 fra1elfo Cian,.imone arcu.:-e u~ Bn11m111·e. ~dc1t11v--e 1>aro 1 e scritlc :il carrlinale Giulio t.lc ' ,\ledi– ci con1ro p.11xi Leo1l1.-•. rri1iche a;;1lre al San· so, ino. swghi fiorentini I.' fol't.. "7.it • df'I 1515 ..cambio di ve,....i l,nr 1 c<.<.'h1 e~ llcrni. p:111· r:i che Michclanµclo foc,·, a II in~ino oi 1>n• ,,i». rorwcr--axio•1i t..._ln ,1rl Hirdo o Donato Gianno:li. dia'('l,:hi ndl:1 rh1t',a tli S.an Sil– \C,.lrO n.1 Quirinalt". \li1·hc 1 au,:,i:•o cOnlro ~•·i.11:nor.1111i e i 1>rc,·:1rir:1tori i11SJu Pielro. Si leggono N" lo nu·dc,i111e ll.1rolc nd 111to libro u ,... "P:f'. il 120. 163. 177. 180 181. 186. 203, 253. 293 e ,c~iz. Orn io 1:011 di(',"' nl mio jl.lu.io ,. inrnuto POESIA Non è ai nostri lellori che dcv' e-nere 11,egna– lata r:mporta111.a delle &01lccitaLion1 critiche contenule nell'ottavo J! nuovo ouodcmo d Poe· sia, diretlo da Falqui (cd edito da Monda• dori). EMc vanno da una nota del Marche\ s:.iLucrezio (accompagnala da uno speciale voi· ganzzamcnto antolog co a cura d 1 Cc1rantto!o} al saggio del Vosslrr sullo ,p1rilo drlle forme poet1c.he ital ane e sulla 1010 ,m()Ol'tanLa per I~ Leucrature europee (seguilo da una poslilla di Con,;ni). dal Sil&g o di Pizzetti 1ul valore csprc»ivo delle pause (seguì.o da una ~stilb d1 L,avazze111) alla messa a pur1.o del I a50J10i 11.1lla. poesia dialettale. dalla vcrn e propiia monografia del c.ompianto Stock sulla poesia l;rica tedesca conlcmporanea nlla [eroec lcll.e– ra aperta d~I M ller a.· Sunealisti d'ogni JX'C– sc. Sor.o tulli argomenti sui Quali viv ssima batte ogg; I' 11 a11unli1à 11 cr tica e poclica e:– cuh~rale: e lutti difoui risultano 1iat1nt1 .-.on quella noviti\ di riassunto e d'indR((inc eh~ ue ganrnt"sce r11 ut:lizz.azione I) tanto tocn:ea quanto rilles.siva. Non sembri pertanto inopPorluno che, in rapporto al p1ogramma in tal modo svolto e app1ofondito, si pos.s.ano, a pr0p<>s:10dei qua· derni di Pocs a ricch~giarc alcune delle ,1~– scrvu1oni falle dall' Eliot a propo, ~o della sua riv:sta Criterion e di quello che fu allora il ruo intent~ il ,:io sforzo, la 11 base comu– ne u. « Direi che fosse un in1eressc comune pc,- i più alti valori del pensiero e dell' e1pre~ s:One: che foue una comune cu1io1i1à e una comune apertura di mente pet le nuove idee. Era la presunzione che esiste»c una fratellan– za al d, sopra delle nazioni, fra gli uomini di lcttete eu,opci: un legame che non sos.:tuiva ma era invece perfettamente compal bile con l'attaccamento alla propria nazione, alla pur pria reJigionc, e con l'appartenenza a qual· siasi filosofia polit:ca. E nos~ro scopo non era tanto quello di far prev.J!ere una ptuticolorr idea. quanto quello di mar.lenerc l'attività 111· tellcttuale al livello più elevato ... 11. Dnl loro p~nlo d; vista i quaderni di Poesia 1i ri. promeUoao di fare e d1 cont' nuore a fa1e &em· Pre meglio qualcos.., di non molto divcuo .. o-ufv i,, si como<fe co111r(l(ldi:io11i'! e 1,01 ,. 11ncisa111c11te questo il 11:ii corretto met<Hfo da Mg11ir<' in u11a tliscu.uio111!? ROLANDO CRISTùF,INEI.Lt Ancora sulla Danle Alighieri Pubblichiamo la r:spotta della " Dan'c Aligliie ,J •• all'ar'icolo da noi ospitato nel ntr m,, o tro,.10. sul suo Congrcuo. Il dUlamismo che ha eontraddistinto i lavori del 42. Congres....codella li Dante Arshieri I) è dn c.onsidenu•s: un 5egno di vitalità dcli' AJ. tociaziooc, cosi come le diverse i:esi sostenule– dai vilri d~lrgati sono uni\ dimowu·ouC del· r UIO della libet~à democrat Ci\ che ha ispirato i lavori del Cong,.esro medes mo. L"a»emblea dei conqieuisti h:i. approv,110 per acclam.n.io "e la relaz. one morale deila P,csidcnza della II Dante.. 11 sull'at1ività 1voha e sulla riorganizzazione delle forz,e soc •ali, !!lii r portale, dalle macerie del dopoguerra, all'efficienza prebellica in Italia e per note' vele parte all' e.Siero (comples.s vamente un mi· lior.e e mezzo di 11duenti e.on oltre quat110- ce-1to Comtati. So:tocom lali e Sezioni\. L'as· scmble." ha pure approvato per acclamaz.·one la relazione finanziaria, ispirata ad un c.ons.1' pevolc ,cal,smo, voho a commisurare :~ pco– gr.-.mma d 0 1\1frvi1à ne: limi1i dei mezzi a d' spo1iziofle. e pertanto al er..o dalla demag()ftia e da$!.li illusionism· oggi, purtroppo, di moda. Sull'ouiv tà all'estero la maggio:anza del· 1'41uemblca ha concordalo di dare ad eua o·,rii poS& bile sviluppo, senza peraltro richie– dere per tale scopo cor.tribut~ finan7.iari al Governo. sin per non in(rangere una gloriosa tradi:z.'onc. che ha sempre manlcnu~o I"' !1 0.it >lc Il indipendente dii ogni :nnucnta fi· nt1nziarin da parte dello Staro, sia pcrc.hè lo Stnlo medesimo, oberato do !ante es·gcn1.e, è coslrct'o a lar languire e perÙ'IO spegnmc le ptopric istituzioni scolnstich.e e cultura.I all'cs.ero. Le elezion~ delle cariche soc=ali 1i sono avohc in co-i(O""mità del Regolamento e dello Statuto sociale. Anche quei delegati di eom·1a1i che, a norma d: Regolamento, non avrebbero potuto prendere par.e alla discussione, h;1nno parlato e sono stati a,c.ohati ed applauditi. Come è naturale. in tutti i conve&n· coloro che vedono. a torto o a ragione, husttal.e lt– lOfo upiraz'oni, dirficilmente poS50no tratte' nersj dal dirne male - cd è perciò che sc– c.ondo la IC1JOc rom.,na era consentito al con· dannalo di vituperare il giud:.ce - non oltre però le 24 ore. ➔• ►• ) ) ) ►• ►- ► > > ►--++- f FIElU LETTEJl.ARIA t t ~ f t LONCO~SO • I --+-+ --+'--+<->---+---+<--► ) ) > > <~ Poc:Jia: una lirica. Ne ! rafl.ia: un racc0nto cNe non $Upcri le a.elle cartelle. Sagg'o cii· lico: un Solggio che non superi le sette car• telle. Ditegno: disegni senza lim(.az. one di numc:o. Tutte le provt debbono essere in· viale dauilOKrittc in triplice copia munile d lagliando. G. B. ANCIOLF:TTl Dir•lklr• rHpt1Mobll4 EtrffllCO FULCHIGIIIO!III Redcuiore ~•p• ENNIO DI-!' CONCl!III S.&"r.iodo di ,~oaM!IW' Aui.ortz7.aztone n. 6429-B-3-1338 del 28•12-45 ConcegglonBrl.a per In dlatrlbuzlone: AOENZtA LA BUSSOLA • Via del Corridori Tip. d~ B\L860la - Lun&, Tor di Noaa. ROIU. BUONO RISEIIVATO ALLE LETTRICI E Al LETTORI D1 "FIEUA urr– TEP.ARIA., l'ER ACQUISTARE /,E CALZE MILLE AGHI NYLON .-i!ANCESCHI A META' PREZZO X TAGl,IA'l'E Il UUONO ~ ED INVIATELO A · f rancesc i VU"::::;.~~ ~ CONSISTE L'OCCASIONE >< ··::-:·· ~ >< ~

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