Fiera Letteraria - Anno II - n. 17 - 24 aprile 1947

seconda tc11: molli, della produzion~ attua. le non $CIO è inutile nl popolo, ma non scuo– te più neppure la cerchia_ larga. o ristretta, che ai interessa e vive di quelle co'\e. I nuo– vi testi validi anranno anche cui diretti o quella cerchia. è ,i può prclcnderc che la r:b,tro cri,i sia nuov11.e neces~ili di so!uzio ni nuoviHime, e,t.rance alla tradi2:ione. La noslra storia lcttcroria lin conosciuto nhrc cri,i, e le ha llupera.rc sulla via dei grandi individui sorli nelle epoche, non con !e leo rie, Lco1>ardi ,ì ri(eriva a cose !\Isa.i ,imi.i quando tcrivcvn: • Cridnno che In poesia dcbb'.) cHc;rci contcmponme..1. cioè adopera– re il linguagJio e le idee e dipinger.:: 1 co– stumi e foN'1111che gli ..ccidenti del no~lro tempo•. M11 i moderni, riepond-:vn, fanno • n\l'opposto pc1chè I poeti oggidì non l1an– no altri lettori che la genie coha e istruita, e a.I linguaggio e all'idec di questu gente \'Uol,i che il poeta 11iconformi. quando 11i dice ch'ei debbli esser contemporaneo, non già al linguaggio e: nl!c idee del popolo pre. sente, il quale dc)lc pre&enli, nè delle anti– che poceic non sa nul\n nè pnrtccipn in ..-on– lo alcuno•· D'ultra pa1te fi fft un gr:,n parlnrc di • "0· cietà ,, di • "Ocialt1à •. come nuovo termine c.hc guidi la ricerca arti11icn. E ~ ha in 3ran parte ragione, ma non si prarln nhrcttonto, da quella parlc, di •libertà•, come nuovo e più dcei110 termine che il cnmbiamcnlo del tempo ha consegnnlo alla nostrn vila di uo– mini. Mu \'Orrc1 rio:ord~ue che negli oscuri anni p.in ;i1i, unn csigem.a di libertà guidò quelli che 1cppc10 1e1i.sterc, accomunando le anime miglio1i. Fu più c-ompreas;1, im,ui di più, l'idea di libertà, che non quella di so– cinlitR: non solo, ma gli scrittori poterono t1HCrmar1i come uomini liberi ponendo dei temi • &Ociali•, loddovc non si cm p;1droni di affermarsi liberi lfOdcndo direttamente cd esprimendo l'idea ddlt, !ibertà. UJ!!'.I iroppo spesso si pretende l'inconcilinbilitò. tra i due termini, e si ignora la libertà, per pnrlare \e Poi 1:1e ne parla o vuolo) di socinlità senza opere, scn2:a prove, sc112:a. esempi. scn::u ,forzi •e non \'ocali. Quanta coutc:la ad ndopcrnrc q11ci termini! Qunnt<1 prudcnu,, occorre ad innestare disc.or – ti di morale I E ci ripugna l'abuso e In re. torica che si ra su •11lc parola: sentirla in 'bocca a chi la invoca per odi pnrti'colari e invidie; chi odia i ricchi perehè non ne ha le ricchezze, chi non $li. r-opportarc con forza quel di1a1io economico condiviso dalla mag– gior ptt.rle di noi e ne rincara le tinte, vuol pusnrc per martire, per sfrutl'1fO: chi è co– ttrclfo ad una mor11lc di vita e se ne vergo– gna, e fa peon di fronte n chi davvero vive cotì e non ha da sbdndicrarlt, e vive anche per o.ltte meno caduchç ragioni. La polemica si faccia quando si avranno altri tetti da contrapporre. nella no2:ione che tuno muta individualmente, o cioè non mu– ta ma si modifica nc\111linea di una s'.c58<1 ~·,.·lida c1pcric112:a. Fin'ora diciamo che non c'è nulla di meglio, in proaa, di ccrli ca– pitoli di Cecchi, nul\n in pittura di più rea• liu.ato di una telo di Morandi. Non bastano le intcn2:ioni, non basla 1111 avvenimento a fur di&eonosc:cre quanto aucccsa.c prima. Scrittori vivi e veri quali Bilenchi e Pratoli• oi. Moravia e Caddn, pocli quali Ungaretti e Luzi non honno mutato e sono c.ocrcnti a sè steNi. e nulla hanno da rifiutare. E ci pare che ove potc!J3C tendere l'appli– cazione pra.tica di quelle teorie li è il danno irrcparabi'e: il caduco, lo. retorica. il pom– plerismo, l'inc:onaapcvocln:a dei termini usa– li, la cronaca (non l'intcrprctarionc della c:ro– ru1ca, quale quella aha di Pratolini): e di queato bisogna diffidare. pronfi a reagire. Che poi letteratura e politica siano sepa– rate noi non abbiamo dfl concordate se fra i primi 10rgcmmo a dirlo. Ma ai sa che in certe parti, alando a ccrlc idee e teorie, è fatale giungere ad identifit"rlc per la morie dell'una e a.I scrvi2:io dcll'altrn. Quondo si mcntr&cc affcurumdo che noi ab– hi!lmo confu50 n bella posta letteratura e po– litica viene a conforto la lettura di un ar- 1icol; (e Unità • del 10 aprile) ove si affer– ma: e Q1Y-1ndo il proletariato va al potere, non annulla o prescinde dnllc ac:opcrtc lane dnUa borghcaia (Ungaretti, Mootale o Qua. .,imodo), nur..... •. E coaa c'entra il governo del proletariato con In produzione poctio ... ,e; ton cose che non hanno da c.sscrc mc– KO'atc} Fin 'ora 1010 da una parte si è SU• ,citato un tal problema coo aiHio, l'inutilità 1uperando1i solo per reconditi scopi, o per particolori n~turt; di arli1ti. E' tlata eolo una i»rtc che, per smanie politiche. ha levato .,;andali letterari: è alnfo Arngon in Francia. 11 \'Olcr mettere Cide al bando. LEOì\E P1cc10N1 Una vcccliia polemica che ebbe il difetto di Jar1i troppo parlico/arc {• Fiera Let!('ra. rio• del 17 e 31 oUobre) è ,taJa reccntemen– lc riprew do Seroni in tm ,uo giomolello fiorentino, dopo l'intervento di Vittorini, di c-ui al "Po/ilec:nìco» 30-31. Intervenimmo Q ,uo tempo quando ci fXJrrJCche giudi:.i lc1- lcrari /onero venali di ragioni politiche, od ov>--crtirc che ,u quel lerreno aoeoono forse do perdere gli steni che ,muoveuono le ac– que. Oggelto Jefla polemica J~ Cccchi: Se. roni ouo/ dare, oggi, • al nostro tempo qucl- :n~ci1r! t;~;~''.;;a ':::: ;;o;tui~c::::~ 11iomi la risfomfXJ degli • Scrittori inglesi e omcriconi • ,cgno delta polcn:.a Jcl/'ingcgno c:rilico di Cccchl. Occorrerà dire che due o tre saggi 10//i o quel libro oo/gono più di tulle le ragioni critiche e delte " opc.ra '• prc– xnti e future dei IHITi Scroni della lerrai> Si prelendc che lo "Fiera'' :ria un giornale di fXJrle, quando è /or1c l'unico /o· glia libera, aperlo a lulli R/ir indirizzi lettc_– rari c-d a lutti gli indivcdui po/ilici. E poi, se si ha Ionio ripugnon:.a dello •• Fiera ••, perc:hè ,,j in111te a iw:rir>erci o a volerci u-n– verc, perchè i più vicini corlaboratori del Jo– gtietlo ac,oniono lengono tanto aUa.&Ua•pub– blicitdi> Scroni arriva a lamentare: che qual– cuno (lor~ proprio io) "non bc,lemmi Id, dio aolo per educazione". Che ,arcbbe sem– pre un gran bel v,mtaggio per ruomo,• per– cl1è /'educazione non è poco cosa, non è mai un mafe, e chi rion la"° l'impari,.• L. P. Strascichi dcli':, hn•ilo ,, . Sopcvo che lo '' Jc1ioe, indie " è oggi di modo; mo non Jupponeoo che fdnlo rapid11- menlc si /oue giunti, come inevitabile con· sc,ll'ucn:a, al "legge, pcggr'o ". lo sleuP debbo fame le :,;pc.se.a p,oposilo del/' ·· In– vi/o agli inlcl/clluali d' E11ropo ", pubblico lo nel primo numero di quesl'anr.a della Fiera: " Invi/o" che ml pt}1c1la chidriuimo, e che /aie fu .~iudicalo da /cl/ori dùi'ntcressali. non rosi da/lei mania di so/islicarc e d, cavilla– re. Ma ceco che le inle,prclo:.ioni più im– pen.,abili si mo/t.'plicano. Ne da,ò quillchr esempio. Secondo Tomma,o Gigfio, come /01sc ricorderanno i lettori, io ero colpclJolc di invocare '' un comp/cfo distacco ddfa r.u/fu,a dafla politica". Secondo I omma.w f'io,e. invece, ho commc:uo un impcrdomr bile erro,e cimcnlondomi '' nd campo dello politica" (Gazzell.l del Mezzoa,iomo, 19 mar:.o 1947): non solo, ma Con le mie " r:/1_ labe ben con/rollate •·, io ta,ei ghmlo •· nicn femeno c/.c alla ncgazfone dc.I t,i,liancsi· mo/ ". Strano che non se ne sia uci-orf(I l'Oucnatore Romano. in un suo benri,o/o commcn/o a quello slcuo " Invito' , e :,;pe– riamo c~c il ministro Conci/o, impreuionalo dall'accusa, non s; pcnlo di m1e,mi seri/lo che condfoideva le mie idee ... * Alla singl>la,c prcJQ J; posi:.ionc del h'o• re corrisponde quella co/!eg·a/c di Lt-tte,e d'ogizi (11. 4-S. 1947). L'articolo che mi ,;. guarda si intitola " Lefferllli e uomini ": abu,alo ..-on/ apposi:.io•ne. scalurila direi/a. me~Jc daflo nuo(Ja ,clorico dominante. " Let. /eroto•·, s'intende, .sa1ei io, e "uomini" sarc:bbe,o loro. questi bravi 11iovan1' am· piamenfr " i,im,li '·. dalla bibfio,.,afio bre– ve ma esemplare. A1a non imporla, non tocca a mc lrorre il succo Jaj miei lib,i. nè h'o vo11liadi /,a,/o dai loro. Quello che im– porla, è mostrare: con quanlo scrfelò qurs/1 scop,ifori di nuolJi morid,· conducono una di– scus.,ionc. Ec..:o qu~l rhc: ,c,ivo,o: " l'o,fo– /o dal suo discorso, A. si /erma su alcune dc/ini:ioni. ::u iilcuni termini" es/remi. Si i,r,punla, per esempio. ,111/a poto/a man~ ... Vorremmo suggcdrqli di' tos/Uuirc d quella. .fil' cui lanfo si d/,,c,mc, la oa•ola uomini ' 1 . Tante v ,taz.ic. Nel mio '' Im1Uo ••, io avi· vo prccisamcnfc scritto: "Noi vorremmo che. pii ir.fcllclluali d'Europa, ridioenuli /iberi, ridivenuti cdPaci di socron.::'! e d'amore, lo :ssc.ro i p,imi a sostilu/,c. olio " m-sn " gli "uomini". E come se non bcJ'as•c., in les/lt o/1' " Invito ·• auc.vo Jotfo comporre a grandi caralfcri un sommario, nel quale an– che i più mr'opi e dblratfi avrebbero polu– lo leggere. queste parale.: " 5<.'stituire .:illa •mana n gli « uomini " ". Che coso concludere) Che occorre un mi• nlmo Ji otlenzione ne/fo /e/fora, quamlo si oJogliono conl,obaltcre opinioni nOn condi– vise; ed evitare ron,igl; super/lui. roml quello che mi rivolgono qucsli b•aùi 1011,.:.:.i, inci{flndomi o ,,.f .. a,~ /'indiuiduo, softanto qoondo cl.SO " ind1'uiduo ·• abbi'a ·· Jelinitn. i ,uoi ,nppo,li co,, gli altri••. Una c ,orfa.r.io· ne. credo tlaoortN!n'c di rico,dorc, che eiìJ mi oenne rioolta nel lonMnl,simi anni dd /:,n– Jin0 d'infanzia. * PrOJeguiamo. Giacinto Cardona, w/1' .\. vanti I d; Roma del 3 aprile, lrOIJa modo di scrloerc., sempre a pror,osUo del/' "lnvi/'1 · un buon 'numero d; affermazioni gralullc ~ bisfocchc. Fra l'aTtro; "Dopo ove, taciuta per tanfi anni /' Ang1'olct1i - ftnalmenle rotto og1l'i indugio· - rcmdscc, ccc. ". Vor· ,ei in}a,morc il signor Cardona che esal/a– menlc dal 1923 io vado c1notic:ndo le mf.– ooinioni "europee .. ; che all'Europa ho de– dicato interi oolumi, e ho conUnuato a ~;.ri– vere articoli " eu,opci " in Italia e atrr.. stero /ino al 194), sen:.a curarmi' dei uari fa– stidi che mc ne protJc.nivano; e infine l'hi: nel gennaio 1946 il Mondo di Firenz,• ha pubblicafo una mio ·· Lellcta aperta di un Europeo·• (Mi scusino i /cflorr·, ma biwgna pur ,isponde,c in questo modo a c-hi insinuo il sospclfo di Pallidi s//en:I). Con Mio ciò non mi .sono mdi sognalo Ji indr'carc, come pret,.ride ne.I suo /inguavqio ,la mc.dioc,c pubblicista, il Cardona, " ...uno nuovi:, cn nesima ricc.rta infallibile pc, sofoa,c /'l:.urn– po dall'abiuo ". Mo come continuare a d!• sculere con pc.aie che mi accusa de·r P'ÙI sl,oua~anfi misfa//0 (" Nel momcttfo sfc.s,a in cui si /a aue,tore delle libe,tò del Prnsirro ,. t!cll'a,lc, lo Anglo/cli/ nari 1•si'a o servirsi di espedienti per infl11i,e dal/' c1tcmo sui lurbamt'nli tlee1/i anirrii "). O Piore, o G1'– glio. o Giacinto, è /orse il uost,o immacola– to nome che Vi /a veder fnnlo no?,a la mia anima? Pace. pace .. * Non prenderò in considc,a:.ionc pii in.sul– tl di Qualche sciaJlmalo, mogr,ri coflabo,alo· re della Fiera. Clrc ho trooato o,pifa[{/à tn eiornciluncoli Jat/1 J,· cfomosin1.! lcilcmrl~. Non si può scende.re troppo in bono. Offensiva contro la " correttezza formale .. Roso.rio Auun{o, ne/ citalo nume,u di Lellett: d'oggi, mi rimprovera (però. cc,li collaborafo,i delta Fiera, come sanno ,er/Jit– si bene de1/a nostra liberalità! .•. Ma nient< d; male, purchè lo fcJcc/Mo. come lo la As– sunto, con un po' d; garbo...}, mi ,imp,ouc ro, dunque, di aver detto che "/e parole df!. terminano i /alti ". E così ,everamcnfc nn ammoniJcc: " la tecnica non è /inc li ~ s/c.sso ma vole romllaggio, csitio dct/(J /elle- FIEH.\ LETI'ERAIUA ratu1a che hd JaUo in /unr.ione dei risultati * 1 digni'lò ne. ao1à grande giovamento. La no· (0<>n ci sarà qualche errore di ,1amp.-t? Lo ,. ScrilJer male,. parold d'ordine. C:i st J ::; ('{:i~~zi';:;;1;!taJ;'':e1;:,s:"d';!v:f:na ~:"!J:: ~f;~:i u~~:~:-,-;i~ t1f1/J~1 \~ t::::n:. Q~t~ ~ mcffono anche gli 'editori, adcsw. Il noslrv care l'arte per /'arie, e a slampwc poche la scritfttra si chiude entro una propria amico Mondadori manda ai suoi autori uno copie numerale dei p,opri libri. Vien ooglia distrutta pu,c:r.a, essa è pc,dula, ccc.''. lJ,a. fcllertll-circolare, ùnnunciando un va,lo pia- d; cercare tm pac,e nd mondo, se ancora uo Auunlo, anche lui vuol scoprire la sua no pc, lo dil/mione del /ib,o Ualiano. An· esislc, dove la genie non li costringa a oen· Amc,ica. E meno mole che si è /ralfcn11to ch'io ho riceoulo la lcllcrd, e mo/lo mi so- dcr l'anim<1. e a /arc i bassi se1Vi:.i "spirì– dppcnd appena in tempo dal lira1c in ballo la no ro/fcgra/Q di quegli ollimi µropo~i/i. Lo tua/i·· é borsari neri o ai lettori /c11oviari. '.' lo1tc d'ovario "! Aifa crede dauvc.10 il ntt- Fiera ne ,ipa,ferà ampidmcnle. Ma a un ccr. Pc, conio nostro però, /in che è pol.Sibile. sito giovane: filoJo/o, che queste /accende fa punte,, ceco che il11chc Alondadori si lo· /In che la libertà d aiula, restiamo in quc- 11oi non le sapessimo da un pc:.:.o) Cli pore scia lrooo /gc.rc dal venia dell'Atlantico. Do. ,ftl che fu la /erro "dei conii e dei fiori": di dimostrat!i molto acuto e originale, ripe- po aver csarlalo i suoi amici. a "p,cxlurrc e douc nacquero quegli eroi dello "conci· tendo i piagnistei degli Jc1iflori mancai/ e opere ,,uonfo più degne del nome degli lc:..::o fo,malc " che soli ùencriomo come elci "divoratori d; onimc '') E quanto allo seri/lori e delle t,adi:.ioni della lctlc1alura iiiarrìvabili maestri, e che :it chiamano Don– scriocr bene o allo scriver mule, lasci che ilaUona ", esce In queste slupcflicenU par<>- le, Pct,a1ca. Foscolo, Leopardi, Manzoni, .. ognuno se fo CdV1' come può e come 1J11otc. fe: "Ma non bastano le ottime operr.; oil:gi E che ovcvano, cedo - pc, carità non ve• A ce,ta genie piace sc,it>er "bene", come il pubblico vuole uno forte attualitò di scrit- nife d 1ipcfercc:lo. lo sappiamo, lo wppiamol a ce,lo altra piace la!1a1si, ,aders,' tu/li I tura, e sia pure a detrimento dcliii conettez. - anche una g,ande anima: un'anima che gio,ni e ucs/i,si con cura. Che gliene impor- za formale, che è stato il ca.rattert! più ac- non si piegò mai a compròmcs,i con l'arte, la, a Rosario Assunto) Vada avanfi pc, la centuato delle nostre !!ltime lellcre ··. nè volle mbi l!Uadagnam' i favo,i, avrebbe sua strada, che è. degn1u1mo d, vcmr per Ma beniuimo! Bulliomoci fu(/i O scrivc:,c detto ..Amlcto. di un "u1!lorio ignwo" o di co,.so, mtl che non è quella dei le/ferali e da cani, per raggiunge,c il sacro fine di una uno follo scn:.a guslo ). degli artisti. J maggior Vendilo dei nostri libri. Ld n<nfra G. R. \NCIOLE1~1'1 RASSEGNA· DELLA ST_AMP A 1 '.l' A L .1 .\ li11' auto sco11jessi011e M OLT1 giornali itp/iani hon110 riporla/o le succcuioc nl'Hi .r.ie della mena ol E:anda del nolo regista rU-"O Eisen,lein e dc/ .suo pubblico ravvedimento allraocrso una d"' c/,iura:.ionc. d'errore e una p,omcua di /c. deità. éa figura infellelluolc di Eiu-n,lcin cl la/mente definifa e il ,uo ualore crli,lico è Id/mente ricorto.,diuto, c/,c MJrcbbc illogico qui studiare /'auvcrtimenlo sollo l'angolo vi– u•a/e del poco ccr1JCl10.Per un i11inlclligc.n!e, in/clii, sarebbe 5'olo /od.le rinnegare, rit"rti– u',usi, cambiare gabbano, ma ad Eisen,tcin 1.1og:iamo eredcrç in pieno. vogliamo c:rcdcro olla •ua buona Je-Jn, e d 1/or:.crcmo pcr– qO <f1nd41/!Jrd I moven:li p,1cologici della sua prc,a di po3i:.ione. Si pouono /are va– rie ipolesi; la prima che Eisen8'cin creda ciceamcnlo cdle dollrine bolu-euiclie e che quiridi abbia erralo in per/ella buona fede. Niente di strano, a1/ort1,, che al primo ,i. :~olah:° p!;~a ;!:~!n:~~ri:i~' a:;::,: jj: /"errore ,e l"abb1a '"'°n/e1""IO. Uni quca/ca ipole,i. apparcnlemcnle /ogici111moJ ha un aolo di/etio: quello di ammçl !ere come po,. :rib~/c clie un vero e c.o,c:icnlc ~arxi,ta,. pot- 14 1nc:orrcrc -,en::a oecorgcrsene in errori non turale fonduta dallo ~ie-,-o Hoontiuo ~ .li quJ, Micrf-.(;0110 in una dichfa1ulc•ne cdltofla.lc . ilnche ,\Ido C.,,p:i.-.so cd Ernt..-..10 )1:1.ttc,nc,·cu!).notiamo uno scritto di Giu-cppe l.ipp;u-Jni~ Di_fn,, di u,,a ,:,ruMa s,"g11ora: tu prescnt:i:done di )Iulo l'uc• clnl nl 1xiet:i Fr:inci.•co i)illbdb; e un brtH' 111ggiodi l.uli;i ~u,a!ini ,ulb llitt/"/Jri/r, ,mistfa1 f(l-rr,rrsr. * RITROVARE una firma antlc:i.. cQno,ciut:1 IICI allre eià. \h'a e presente d'im11ro,,·bo .n un art/– colo di rlcontf, "fa ..cmprc hnpressionc. Cc..l nd .H.uggrr11 Bcmt:lii di Alfredo ll:m:elli. l>Ubhlic..1to nel numero -1 del • G'.omale dcll"a.rtc,., doH l'.iu– tocc cl riport:i con !J. sua per.sooale pr~n7,a. al 1cm1>Idel proct$S0 Sba.rb:iro. alla • Cron:iu 111- ,.,,nllnu», a Somm:uug;i.,a l)'.-\nnunzlo tt:io•-anc * GLI A!-JICI di Cf:·ml!, pc:rkM::lico •crOIICllc, prendendo spw1to dal 110..troconco~ per I LIC"i ci IICl"Ì\'Ono una lunp. lcttcr.aapcrt:i a timM ricr– luii,::1t·acchin. nelb qu31c $0Tl0 ,-i,'ltt'llicruc 3-1 fron1,11! e in gr:in 1urte risalii, quel prol>!cm! cht l'impoat.ulonc dd nc.Mro 1em:i 501.1intcndt\".L Rin– i;ruiluno gli :unici di Ci:-i/ld, dolenti .wltn.nto di non Po(cr riportare- inter:i la. lcucr,, 1)CrCOII\JM"cn:-1- bili racfanl di ~pum. •• Nt:L NU!-1~:RO 33 del Dramma k-8,!Utl!amo. ol– irc alb. commedia d; Dnt~'li Amici Casa .Honestir•, un o.tto uniro r.tdiofon~o di Gian Fr.anocscol.uzi, tlul tlto!o // qu,i,to atri:-a, \'onemmo chiedere l'l(>i :illa direzione del Dramma 1,ercht commedie im– por1ant1 e .,u;nlricalf~•c'"Cng.:inodi ,·olla in volta allcrnn.ttt con :iltre in$ignifican1i (b. domanda. si notl bcue, ha un CJrattere quanto mai ~enero.le ) di piaco/a mole ma grandiuimi (lullo un. •• IIENR\' !-lll.LER sta K.1ndali1.z.'l.lldo la Fr.'l.n– cpi &ad.io ili !val\ il terribile l'ultima lri/ogia r.l:i. Si so,10 co.tituiti comil:iti per !a soppres11ioiw del rcgi~la, è slalo incri~ino(oJ. PCN~~bbc ~~ ~~f 11 ~:r\•,:t\,~:~r;~: 1 ~~~/~=~J:~~o r:!t,~~I'. un_c~e cucre. mo cerio ~ d1/~c1le ciac I aul~ ifcre altro che rec:l:unc. 11 suo 1',opfro dtl Ca,rcro crihca altc.nda, per agire. I atlcn:.ione e 1/ I J1a già ,·,nduto 1.50.000 copie e allo stcS..'10 succd,50 rimproi,ero ,uperi'i'ri. Si paasa cosi. qua.,i lo- 1l n.nia il 1'ropito dtl Ca_t,ricorno. fotanla 111 t Cl>– gicamClllc, ad una ,econda ipotesi: che Ei, ~titul10un :iitro cont:luto J)('r b difc,sadt ~llller <11 scril!ein abbia coscicnfemenle uo/ufo di, cui fonno purte Elu:i.rd.Paulh2 11,Brdon, R~ ::i:,;r:i c::~~irc sc::m~/n:de:~~::~ien~;h:: ~;;u::~11 a=~,c'?:~;o ~:~~~a!.1/arigl U>renlOBoe- condo lo 8-Clapa;NÌonc. Nel quale co.Jo ì/ ** lNIYUBBIA'.\_IE:STE di ,·a&~ inl~ t il 11ro- roiJQcdimc~lo ~otrc~b~. eucre 1lalo _eau&olo ~ 3~ 1 ;~ 0 d:~~ ~:1::- 1 ;~ ~~~;"~:!~~::i-,=: da due dwer:n motux_: lo .Paura o 11 acn10 na). sostiene l'utllit:\ di queste biblioteche che l"'f del pecca1o. E.du ,o il pnmo per prcaunla r.,pprCSl'ntan<lo.allo stata attua.le , u1u :;orta di a'ignità. reslerebbe nell'uomo Eisen,tcin una V.1$:1 eduQZ,Q11t1)()6t-clcmenlarc, SOl:O .su!)C.Ctlibllidi martconui di eoerc-n:.a, di ,inccrilà con ac 1i1·Hu111l0, di ingr:indimento, dt perlaiom.mento (ed ,lcs-,o, chç vogliamo riaparmio.rgli. Mofgrodo hanno, .,,g:giun1,i.1mo noi, n«C$5it1 di un..1 . rig.oc- ON Buio n ' "rn.ez: zogiorno abbia lcnlolo di ,pie- s«:lt:i. dc-1 lc'<t!), e potrct,ber? n ~prcsent:i.re un.a !or.te gorci il mooenlc di a/cune auloaceu•c da hnportnntl~<rTIUper L, d1ff1151onc dclb cultuu .. J<'RANCI.A Libertà dello scritt.ore Jcan-Pau\ Sartre ini2:ia nel nwne10 di feb. b,aio della ,ua rivista. Les T emps modf!r· 11es, un lungo 1aggio intitolato: H Che c:01·~ la Jelleralul'a} u. Alla fine del saggio, che ,i onn:inc:ia molto .intereuante, ne dazemo maggiore not;zia a.i no,tri lettori. Per ora vogliamo 1ipo1tare un brano che. ,i riferisce po.1tic.olarmente allo. libertà degli scrittori: (e ••• Per qlJ.lnlo la letteratura sia una COs.\ e la morale una cosa del tutto diversa, in fondo all'imperativo estetico noi scorgiamo l'impc,ativo motale. Poic:hè chi saive iico· nasce, per il fallo \tesse, di scriverei, ~ li– bettà dei suoi- lettori, e poichè chi legge. per 11 solo tatto di aprire un libro, ric:on,.._. KC la libcrlà dello scrittore,- l'opera d'arte, da qualsiasi lato la ;11prenda, è un atto di li.duc:ia nella libertà degli uomini. E. po :c.hè tanto i lettori q~anlo l'autore riconoscono 1.1. le libertà soltanto pc, etigere che es.sa M • manifesti, l'opera può defJiini cc,ne una prescnlozione immaginaria del mendo in quanto questa esige la ,libertà umana. O1tl che ri,ulta an.iit-:.itto che non c'è letteratura nera, pcrcfw per quanto scuri siano i colori di cui si d:pingc il mondo.Jo si d:pinge perchè gli uomini liberi provino di fronte ad cs&o In libertà, Così non ci sono che buoni e cattivi romanzi. E il e.attivo romanzo è q:.iel. lo c.he mirti a piacere adulando, mentre il buono è un·c,igenza e un att0 di fede. Ma ,opraltulto l'un'.c:o upetto &.>Ilo il q:.a11le l'~rtistn può prca.cntarc il mondo alle libe,-tà' delle quali vuole realizzare l'acccrdo. è quello di un mondo da impregnare sempre più di liLertà ... Non si può esigete da mc. nel momento in c.ui dimost:Yo che la mia li bertà è ind· ssolubilment~ lcg1tla a quella di tulti gli ahri ~emini, che io la adoperi pt:r provare l'aJServimento di qualc:uno Ira q:.ic. 51i. Così. ,!a saggista, pclemista, u.tirico o romanziere, parli 10hanlo di pa.ssir:ni indi– viduali o si allacci al rcg"mc della società. lo scrittore, uemo libero che si rivolge " uomini liheri, ha un _solo s,iu1ctto: 111li– bertà 11. porle di lmiocerlli, 1.10g/icmo log/icre i>io dal ** • CULTURA E PSF.UDO·CUl.1'URA" è il fondo di quc&fo eurio,o caso di ~purazione l!tola di un :irtico!o di Giuseppe Sw.h, st3m• ringoiala, ogni misteriO-'O ingranaggio di lor• F~~lc:: ;- , i~c~~~~nia:,, :i.sa ; 11 d"~u~::SC 11 ~ui~: Sulla poesia pura ture moro/i o fi,id1e. RcJla ancora u'ria ipo- "Cultura. a~Luua e conqer,•a!J•ìcc, per un iiu0 ~'::~doc:hl: i;,;!~~i ~~:7~~7~:/~-~~:,~!i': 7~ ra;: ~~te s;!;!~:~7;~sscchc a!li P:~~:u;~ 1 ~~~xljt~ Nel n. 24 dcli' Arche si legge un atlen- o.,scquro alle (mposla.;-'ioni '.ttoriche ~ ~u/. fanno al!:i cultur.i. contempor:mc.1, ma s.cm :i. un lo cd acuto 1aggio di \VJadimir WeidJè su 14-10;j de.I momento, nw- qfie il mari,:i1"10 1,u(fielent,• rigore intcllcllualc. pcrcht b cuh.u~ til~g:•~11. 1 ~~:: !n l:ic~~~~im~~~~ld~j~eov:•. ufficiale, nel ,uo veloce giro dio/cllico, ob- ~;1/::;:t /:,,t~;au~:ntco~:~~!ii~rl::~ =~ lidhà attuale della poesia italiona e spagno· ~; ,:up~~::,: 0 ~~cl;~~:;:;t::.i:~d:~~t;;a:7~ t ~:i:: ,~a~~ra ~~~~'.~lr~~t~i~ ~d:"'1: la. in accordo ccn la migliore poesia fran- c/1c aoc11ono permeno. ed Ei1en1lein a rioe, Nigniflea perderla in set"° regrl'S!!i,ù. 11 che, hen c:cse, di queS t i ultimi anni. Vi si par~ a dcrc lutto. lo ,ua Jalica. A quello punlo, lntc.<;0, non è ,per nulla in contraddl11l01te col lungo di Saba, Montale e specialmente di logicamente e cocrenlcmct"Ne il bolu-cV'ico conoclto •l~ c1·o!uzlone dcll':irlc e della cultura, Ungaretti, a proposito del quale Weidlé c.... E" st • , d" •1 • connaturato con inc\·itabile: e indi,.pen".lbllc es·ol• sl si esprime: • Il più grande poeta italiano ,:t::::.ae'Je :"::(.le: ,~~C::il;o~or~cf:,o~:;;d e: •·Cl'[O.! dei;II uomini e delle epoche,._ d.'oggi,• come i poeti spagn->li. è rlmaslo fe· con~ulo neccuario odcguorc se ,!caso e •• UX'ACITT'A IXTELLIGE:SZA ac.comp.ign.i.delc al suggerimento profondo del t.:.to isain. la proprio opera agli icopi più alii della rl- i~U:,1::;fco :,~'.~us~!llon. "'t'11m~"";~)- J~"::t':.~ ~hc e i;~ae,gtr:d!::n:l~trlele 'd"ed ,,•d~,,-,""nee,ell,· oolu:.ione JOCia!isto, ed at1rà tleciso in me- ,I; infatti. che b music:i moderna non ~ ·es.sere rito. In quesfi ,:iorni. ci ri:mlto iri/olfi, ,la Jbl» .ndon:i.ta a M: stessa. in con.certi :id Clò$3. sola. antichità cla»'.ca. Senza dubbio, mai dopo eomplc::ando un nuooo film. dcdiCLti. in:i \';l uuita .1 com1-.o,.izioni pi\l a.n- Leopardi la lingua poetica italiana è stata qu 1 ;,:c cl;f/::,,:1~°:;° : :i,: 1 et~ :p~:i J~~~~i tf!u:/·::::.:I(~:: ;~;· :~\n~,; ::::;:;":::oct!: 1 t:,: r~~;:t~ ~l~~!:ted:~ia~:~: c~t~:,u;:_ palme('le i~tere.s,; è c~c il nuorJO film del ;!.,:o: ;:;7,~Jt,1~,~:'.i / 0 ;: 11k!;i:..t":k~a::c-k~cc;:;'.: Queata poesia :ic:cella la discipl:na ma ii– i/rande regista ~uuo sta f'Cr . va/or~ e pc~ I uro qur/li. f>()<ti'amo. llo:•r il "Sac-rr du priutrmps" fiuta lo disincunaz1one Una conc:e'ntraz1onc tnlcnll alla pon con fuHt gli a/lrt da fu, Jiru dirlro u u1111s1,,,o,11·a di IJrctl,o:·cu •· :-:o.n polente della materta I uca ncn 1mpediK.c reofi.::::ali. In quulo ea.ro , non ne ,lubiliamo, ~lama che es~rc J'a.ccoiùo con qu~-...1c 1u1ok alla parola d1 traUencre questa polpa c:.ar cad~ttnno c.om ~ co5'elli di corte tutte le po. tl! :.ma. I ni,Jc.. .!1\11quale, crede a lcrto di po'er · ri· lcm1c:11c, le di/e~. e: le accuac. Perfino len- •• RITROVARCI ACCAX'I CJ .ii cJ11<11J.,orl nu11c1are la pocua pura di tendenza intellet. lc!ilh d'il"T.dagine. ,uico!ogi~ f,c11ol~•i _ ~ tlcll':ut!lc:i l\CUltur;i. 1•is:m:1_. ~nche -..::_ tu :r,!tanlo tu~li,tie<l, E:,_ poichè è un'inclinazi-cmc_pro– prcoccupolÌ come I no,ln, diverranno inulf/1. romt m q_u(",10 _:inicolod1 En1.o Ca,~• "~bb!lc:ua prra allo spmto mcd "tem:r.neo quella di con· ENNIO UE f:ONCINJ ~~ 1 ,,, F.;/'/::~)'," è :,;.:Ci~pr~Laco!:t~'.~ '~t 0:;:,ii:10 1 • 1; iiderare ogni cre~zi_one dello ,pirito come interes..'lt. Specie nur:i\'crso un·esamc co-;i 1m:cl-r una pr~senz 3 tamcb1le e una forma sc:.iho– ilO cd Krno, nitido In cunl I 1urtlco!ar!. "'lll)J)U- rea, c.h1 ,a 5-1!, ad onta delle conti11Qe ..,e ot– re co111cnu10 nel limiti di una r3.s<iegua 1:, 1"1Cr di• t~1a\i. non sia proprio da que,ti antichi pae· c~la~a:donc.dello sies_;soautore. c;tr."1.11«1 nd 0(1:11! s1 che verrà un s;i:iorno il rinnovamerito del Zibaldone •* IL GIUDIZIO :,,.,,;olutameruc. nt10,i1h·o BUI ra.i– zisn10 dato d11.Toc(luc1·illc, r!p0rta )!:i.rio Fub!n! ln un i.uo acuto 11:ig.rio: T0<:q1u·:·ilfr-<:obforuu;u,1 ùiba1ti10 n,/ ra: :i.st ,ru, pul>l>l:C:ito nel X. 1 di .\11'– n<rua. 1.'iUu.,tre i,tudio-a frauca,c, rluscl a 5Ctn• dt.r" :.ubito nel ,•;;:io ~1,W;lo dl qllclla ma.lcdet111. dot1ri111,non "ppcnJ ne k<,,,c nelle 1uginc del suo primo teorico, (~ob!n~u Mri.-.sc, Infatti: e ... orti c•t1fiomo di 1100 />OIC't nlr11lc t prt/fflamo urdc,e c-ht 1,- 1am, r lo 1/or:.o illlun iuuti/ì e cl,e // ><O– stro SQllJ[:,c, i 11osrri 11iuseoli r i 11os1ri ,irr.•i 111- ra,rno ump,,. pii, fo1ti ll1lft1 uoJlm ~-0/1111/d r dr/In 1111sfra :irr,ì •• i:md ,1.lo jU1 i,roblcm1 che l:i m~tr11 h• .su,;c;it., naturale e dell'immed" t h ~~-lco~cl~~ :-:~~,;u 1 :::r1i:~b n::~:~~ ~.al!;~~~ d,m 1 ° 1 ;E.7.icr.1.,~ngo·c.iittt Jo e ~:i:e~an,:, :~ li cd una \'ast:i. ed inform-tt:i cro,11.:11::a delle atti• e uropa intera »- ** NEL \'I XUMERO ck-11.i .H.assrgna "1Mla s1a111pa scr.ilt1icu, t rìport.110 un arilcolo di T. Mot~•lc~'lluscito .suU1 Li1c,at1,ruaio Gosrla, d:il lltolo • Calu1rnlc borghesi t1/lt1 ltrtt•oh.,a ruJ.•u. In a.'° cor 1trob:i.ttcndoun '"o!u111edi \"iltchko1·– skl (! trnndi 1r,r1i e la miUiutte drlla l~tc1a1u,a russa) !"autore scM·e: • Le 1c>1lk11:c a11tilofìfondi. slC cd a111ibo,1hui dei gra11di ,lassici russi t•t11- g11110 spittatc •1tl modo sctut,rtc; /'ui,,·,o ,wsJo sa,rbbr immune dall'a;,idild di dcuara e dal/o •• }I.OLTE P1.;m.1LIC,\ZIO'.\'.I in Itali.i., df quc– ,11 tentpi ri<;pc,cch[~noe impo,tauo un proble– m:t che da ;u,1ratta. utopia li,t fa ,c.ntirc sempre l)iù uri,:cnte nelb 6fCra. dei hbogni eollcltM: la ttoi1n,o, Pctcht ..-gli f>()Hr la ;.•trild di Dio al di fcder1-<ionedcv;U sutl europei. CO!il questo... Eu- ioprn dr/lo :•tritd umt11111. L ,1u11110:·s111 OJ1t•m11 c11r ropm che :iccan1o 31,li artico![ di Ciu~tl, l':ilurn• /u lrltualura russa è i11dif/e,c11tc cl mo,1du ma. bo. Feu.0\·. Lcfc,TC. Lombardi. rtc.,, nutrite ero- tcrlalt, rtolc, else tSJa ,:li 1111tepque il mo11do dti nacht rlcl Fcdcr:iH~a 1 1tgnal:i.ndo le coofercn1.t, volari spiri1uafi, no,r acc<1sibilc alla ragione, ma le 1M.11)blic.i.,.ior1I e le dlchfarn.1innl folle 1)f'r quc- sol1a1110 al/'fotufaio.,c. Tuttu questa g,aluita ed .,l'idcJ (o ~ ,,uest:i spcrllll7.ll .). assurda co11cttf<ma di u11a p,retrso spi,ih,alild ✓tlla lellcratu,o. riusa tra ili rDrlfi' 11ucssan'c a V,'/f. •t1 I.UICl FIORF.XTIXO scvultando nclh, ~ua ch/.:o;Jsk! pr, iufitmarc il 11obflc wgllo ,lei ,11i– opera. pul.,blic:t ll numero .?-J di A1110.,iu, tl\'i~ta gllori c/a,stici ,uui di uno futura /ib(f/Ìt, e fe• mt11.,i!edi lettere e :irti. In QUl"llonumero, oltre l{clfil dr/ popolo, Ptr farlo aJ,fm,-lrr u,ra , :,10 . ld un diset>rs.o ,ull'auson!<;mo (rno,-Jmcnto f\ll• pia ,-.,rali:wbilr ~- L' • Invito europeo & in. francese Nel secondo numero della 1ivista Ter~ d'Europc di _Parigi è apparsa la traduzione, ~fovuta a )ul1~lle Bcrtrand. deJI'. (I Invito agli m1elleu:.ial1 d Europa II da 110! pubblicato nel n, 1, annn Il della Fiera. * Nella prima pagina della Ga:::c:lte dcs Lclt,es (21 marzo) è pubblicalo un Adicu de lwcig di Sibilla Aleramo. G. B. A.

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