Fiera Letteraria - Anno II - n. 16 - 17 aprile 1947

2 non ha ragione di sc:utare alcun mezzo p:r l'uomo che si vuole educare. Se divenlas.se accelerarne ,\ proccuo di ,calizzazione. O· t1asparcntc, cs&a compromcllercbbe info1t1 ~~1ra~~~r::! 0 a~is:~~~:niÙtldiac:n ~~u~;i ~ p::ta~:bb: 1 t::~,i~i:~e~ebbdei 1·~~~ 1 ici~ l'ucmo ateuo deve divenlnre mezzo o slfu• ma s,oprallutto spaventerebbe e alicnercbbt' mento, che, come tale, può cuere 1acri!i· da $è gran pa,te di colo,o che wno ancora calo ogn; volta che ciò si presuma p-=.b~'.ca·pOco prcpaTati e che 10ltanto a poco a t)O· mente giovevole. La persca.ni ~ne, 1 la au· co possono essere condotti t: educati alla deità e il sanque sono trasvalutati nella co nuova idea. 1eicnza dd p-:.litico, che se ne serve, con Come possa ri&0lvc1si ques!o tragico ccn· animo più o meno ae.eno, ptr il e nscgu'.- traslo Ira il comunismo che. per real LLarsi, mento dei •'.!(\j fin:. Il che, se ncn è delrNo deve in qualche modo nascondcui e menti· da· radicale incc1eienza, può esser ,p egato te e 11 ccmun:,mo che, pe, coll\ rnecrc 1 soltanto in fun1ione di una e nce,:on! me- m1gl1on, dovrebbe avere la pureua d1 o~ni tafisica, che abbia li\ certezza dog al ra di v~ro ideale, CO'!'e pOS'-1compo,s1 tale in· un1 religione. E di rr nt.; ad ua diventanoj tnnseca con1r.1dd1zioneua ruomo d'azione e (uui srn~ ,: nso quel.e èi cloro che con- il teorico non è foc'.le dire, E' la contraddi· l'nuano a r11 lare di un1 dialettica mera- iione che ,egna il lim'te del1111 realtà peli· mente metodologica o di un materialismo' tie;a ne!la sua concezione '!'oderna, e J\'.la· atorìco com: c.ino:ie di in.erprelaz1one, chrnvelh. dopo quattro 5ecoh, attende e.ncorn una Ùpotl.a alln domanda da lui lormulata, alla qui\le si illudeva di aver g à "1P,'Jto ri· spendere. Il problema è riuscito soltanto a rivelare più drasticamente i suoi termini composti ed è ormai al centro della vua contempcranea, come il prohlema. della lor mtz one dei ti~\·ani de 1 do,lORUCrta. Ani· me• entusiaste si avvicinavano per ascoltare la parola della nuova affermaz:cne po!it ca e si rilraggcno deluse dalla reticenza, dalle 1frJmature amb:gue dd dis:orsc, che non suonn loro com,: quello cui isono abitrJali nella lettura dei libri dei penli\tcri e dei filosofi classici, dove la ricerca della verità '-; rivela nel tormento del più genuint> e trasparente sforzo di pensiero. La polizia segreta e le armi <lcll'inganno Un'ahr? conseguenza che denva dal ma· chiavellismo del.a d11talura per 11 pro,eta.,a– to e dal dualismo ~ govem~.nti c. di. gove: nati è data dalla nectssilà che I an10 i pn· mi di celare ai sec-:.:ndi veri rini ~eiia fo.o azione o per lo meno , I ni p1os1imi d: es· sa. Se i fini, infatti, f:.ue.o paesi e pre– aenti nella coscienza dl ognuno la di.1atu· ra pei: il prole:a11alo n n auebbe pili 1a· g1C'ndi euerc e cesserebbe ,1 du,lismo di governanli e governati. Il dualismo è d~to teoricamente e prat:camente dal p c1uppo- 1lo che la co1K1enza d~lla ma»1 non sia (c~!i:!m~~:e 1 !is~~J:e~jio:;o 1:enc:òeet:, cl~ tceha dei mc:zzi da adoperare. Il dual.smo presuppone ancora che nella .cella dei mez– zi ,1 possono U"1re. e di fronte alln slena maua, e contro le forLe reazionarie, tutte ::, 0 d:l1/~~~c:~~~'.à d~\r-1 .~1;:~~i,' ;/1it!i~: lenza e simill, via via che esse sembrino op· Cr 1 di~a1:\a~i~iot 1 l';!~:":i ;r~;:;g::~ r,?co in funzione di provvidenza o d, ostu· z'a della ragione, sl che gli ~Jomini siano indotti ad agire con l'occhio volto e un<' meta e in reallà perino per •Jn fine di cui non hanno ccn,apevolezza. · Ma 9uestt1 logie/\ della dittat,'Jra conduce, r:r q~n~rtdi~~nt:~:·:!·pr! ::ii ;:t 1 l::lt: 2 e~: la prassi della r voluzionc ru~sa e che no– ponOno non urnllerizzt1re ogni regime cosi dç_Uo tota-!itnrio. La prima è che la ditta· tura di un'é/ile tende n diventare Mimpre più rtgorosamente una dittatura personale, mach'avellicamente cc:incidenle con la diua· tura del principe, L'élite, infaui. per gcver narc con la piena consapevo! ez.ta di lull col :rn ci.,e la c(,m'1on_ono, impl ca una ,;er l'a pubbliciià del fine da conseiuire, un al tenuan; di questo nella discussione e nell: decisicne, un 1uo altcraui nel compromeuo Il segreto e -la fulminei!à dell'azione ne vengono posti in pericolo e la sct:lta de mezzi 1ubisce delle lim.lnzioni essenzial: A POCO a poco oc.corre che nell'ambito del· l'élite vengt1110 ,i, d;,tinguersi. i più e i men; informa.i;, i piu e i meno po~enti, e che a suo centro venga a porsi un uomo, il principe, che decida in ultima istanza e che .erbi nel· l'int"mità della sua coscienza il se;;ireto del l'ne da conseguire e delle armi tattiche da usare, Ogni violazione di tale .egreto po– trebbe infatti ccmpromettere tutto il risultato dell'azione pol'tica. Di qui il potenZ.:amento del &egteto ccme una delle caratteristiche fondamentali dei regimi totalitari. Segreto del dittatore, ,w aenza di segreti cil Ironie al dittatore. E, Ira ti dittatore e la mnua. la pelizia che ciò renda pcssib!le. logica, questa, che se vale nell'intem.o di un siniolo stato, vale po.i per tullo 11 mondo, qualora il line rivol,~zicnano ·voglia estendersi ad eno. Oggi sentiamo ripetere troppo spesso che questo o quelralt10 parti· to comuni,,,. eqropeo è affi!iato -, peg·w, venduto a Mosca. Chi questo afferma' di– mo1tra di non ,intendere che coaa signif:chi la logica del reafamo politico. Se si è con– v.~ntidella necessiti\ rlella rivoluzione com-J· n"sta nei termini dell'ideolo;;iia man:ist:ico– machiavellica. non 1i può non riconoscere ch'e la via meno utopistica per raggiungere il line e 4a collaboraz'.r:ne con la potenza so· victica e che tale collaborazione implica una unità d',ai:icne e quindi un centro d:rett1vo e cpindi una mente che raccolga le fila e mantenga il se9refo dell'azione. Che tutto c:ò implichi pòl la rane~nazione a divenire 1trumento più o, meno mconsapevole neHe mani del dittatore I) che questo decadere - sia pure provvisorio - o slrumento d.-1- l'az.icne del dittatore possa costare la vha di uno o di molti individui cd eventualmen· te anche 'di .intere regioni o di interi paesi, è •Jn altro problema, c\.e può l'nche con· duno a una critica demol'trice del sistema e al rigetto dell'ideologia bolscevica, me non può ~nriciare l'interna lo·dca e la conse– guente lede di chi S:S convinto di ena. La menzogna come necessità politica Le conse·guenze del machiavellismo sul piano delta prcpaganda e soprattutto delre· ducazione politica non pone.no non accen; tuarc la gravità del dualismo di gcvcrnan_t1 e governati. Il dual sino cioè si traduce tn un iato più o meno profondo tra il dire e il fare. Ira il l'.ne che si proclama e quello che effettivamente 1i persegue. Machiavelli può scr'.vere /f principe soltanto nel mnmen· lo in cui non è uomo p0litico, vale a d're nel momento in cui non realiz.:za nell'azione· il suo pensiero. Per seguire, invece, davvero il metodo mach:avellico, bis~na scrivere l"Antimnchiavelli. Questo il prcblema tragi· co del machi;well"smo: bis-::gnn pa·lare in un modo e fare in un altro, non essere il teor:co che tecr zza senza maschera,. ma J' al· tore che la mascherà deve apporsi prima di lutto finRendo ~i ririnegare Machiavelli. E a~lora la _propaganda !lcn ~uò esser lntt_a senza ch·e I idea venga intorbidata dalle 11· serve mentali, la concezione del comunismo noo può più trasparire cristalliMmenle al- deJ: 1 ~~ii;ic:b:e;:r s~h/ bis:aantu:d ;:e~j~~ Rarsi. Ncn si p:iò agire con efficacia scnz11 nascondere le propr,'e mosse: non c'è poli– t"ca a,e·.za dipl mnzia, senza i:ccorgimenti. &enu reticenze, senza niachinvellismo. t::p· pure, perchè una politica possa veramente affonnnrsi, perchè ooua destare la fede 111- dispen&ab)le a realizzarla rivoluz"onarmenle, eun deve svelarsi in lulla la sua essenza. Anche ,e si ricoJOtcl la n~cenitA del con· trario, ncn può non venire il du"bio (ed è un d'Jbb'o che dovrebbe c;l5er pr.so in con- 1ideraz.!one da chiunql!C ,ia a'>1tueln ad 11.v– vicinarsi al mondo dei giovani) che una t11.t– tica la quale II prclun~hi al d, là di un cerio h:m-o - •~n pe·s e o che ,· na1eonda per anni e anni - ad un tratto si capo– volga nelle mÒ.ni stesse d. colui che vuole t.ervirsene e d:venga la ragio1;1efondamen· tale dell'in1uccesso del programma prefisso. Per troppo realizzare. la realtà a un ce1tn punto sfogge di mano irrimediabilmente. Il che vale, naturalmente, per ogni uomo e per ogni paese, ma, se non appt1re molto evi· dente in un mondo di cultun1 arre:rata, ac· quista un particolare aspetto in Q'Je1to nostre. m.... ndo occidentale e italianot dove il pen· 1iero è giunto alle più scaltr te raffin111lezze. Qui bisogna ahra lattica, qui ci vuole altra fede nei giovnni che atcoltano, qui è trOppo fac le legger.e ne1t!i occhi nuel d-·e si v.-:.10I nascondere, e il primo dubbio ingenerato ne11Uanimi basta a far morire nella dilfi· denza il più bell'ideale. Quando ii dice che oggi il mondo è in crisi l?erchè manca una ,·era rede. si gua,da ad oriente con I-a speranza che di lì que,ta fede possa venire: ma fa 1peranz11potrà es- 1ere soddisfatta 10ltanto se da oriente, an,:l &e da noi d1e a quel mondo ci volgiamo, potrà venire una r.~spCtla,:apacc, di &0llevn· re il comunismn da un'idco!oiia mcrnmente politica a un ideale umano. che sappia re· 1istere all'analisi del più agguerr:10 pensiero critico. Per un ide~le umano Questa la eondizlone perchè il comun1sn1{) acquisti la forz11. necem:r'a a lr:ivclg~re oini opposizicne. Ma 1e questo ideale :I comu· nismo non )nte,se ragg~➔ngere, te que1ta fede critica il comunismo non r:u1;:iae a dare, quale sarebbe la sua sorte> Alla do– manda potrebbe sembrare che si do•1ene r!· 1pondere preconizzando la fine del comuni– imo ~ affermando che l'in1ufficienza dei ,uc1 presuppost; ideali bn1ti a se(,norne li! defini· t.!v~condanna. Ma q-Jcsto potrebbe avvenirt se un'altra ideologia. spiritualmente più ric– ca, riuscisse ad alimentare ·la fede delle :~:d,,;rc;è pr~~~~~aer~t; e ilaoft:~,:n·:?1°abb::: serebbe - dall'altezza alla quale vorremmto condurlo - al grado infimo della vita poli– tica occidentale e cicè all"c::trema degene– razione del liberali,mo. Il comun·imo aegne– rebbe allora la fa1e disgrc;gatrice deffideo- ~:,t~st~:ra~i,e p~:cj;~~ào PJ:1 1 ~ :i!~ilu~:~r~ del terzo staio a quella del prcletariato, si cangerebbe .anche l)t:t gli 'indh•irlui !della masse nell'ideale del co,il~,1 e del borqhe- 1ismo. Se non che la c'.viltà J:bcralc e bor– ghese ha potuto fare della bber.à il mo· 11opolio di una cl"-HC solo a patto che ,j molti non liberi ne pagaucro il prezzo. ma IC oggi' la ,tessa libertà. vuole ener r.'.ven· dicala da tutti sl clre neuuno rea!i 11, condi– zionorne il privilegio, la lotta di classe 1· m·Jta in lc11a d; gruppi e di indiv.:dui, tutti 1111 privilegio anelanti, e tutti impegnai.i nella corsa degli ego:smi più sfrenai". La piesun– ta ~ibertà diventa il principio della disgre,1a- 7.'cne, dell'.itomisn"" e del èon1eguente e;,"-~- del mmle q.ià si i',vverlono i seini p·e– mcnitori. Perchè a questa lolica 11a dato settrarsi, occorre vlvere di un'ah:a fede, ere· dere in un nuovo mendo 10ciale, che vada al di là del liberalismo e real:Z7.i nella co· nnnità degli uomini un jdeale, che non sia quello del tornaconto del siniclo e del cal– colo econom·co di chi guarda alla propria persona come al ce!ltro del mond::>. Uco SPmITO NELL.\ CASA DELL'ARTISTA S911f s1,1i /lr(- 1e11ra1' alcuni /ra11111,e11ri della 11U01>apcr, e, Niita Afakar11:;oa: Virittà. Tc11111 dctl'opr,a t la vila della ci<n·foeua Jovìttfro ;,. F.11,rmo Q,,·c11tr ,re/la ci11rl di KomJomolsk. * L'AKTE RUSSA pof!<>!a,~ t '"'" dei ,1111,i (>fù ,uro/i della ,u'rura dell'U,1lo11e sovietico. Sc.•t?I~ di le~,i(> dipint<>, ,.,i11iatur,, lnclrio11i In OJSO t in kJ/nO, rlcan1i e /appetì. Di Qutil• oll,"d!.t :I Gtcupa la ie1w/11 r111ù1iw , fo1fo,,1,t11le di Ko.lnl11 a M<>sea. FIERA LE1TERARIA J) Ilo sc,ift1> JPCJSO el,c lo JO/u spcra11(.() 1frl– fuma11/1(l "'" u,ra rlvo!111:io11c sodaUJta, prr quau– to z,u:a:iskij dichiari che io Jo110 p,ottlto dalle "200 /amig/•'c". Ra procurato certo un disJ;iou,e ag.'i a,ur•ica11i Jcri:•c11do una coumu:dfo sulla ta11- dir:to11r dri IICJ:fl ,,rgl{ Stai, U11ih ,' pn (jH(JIO '"' si crede "" oieritc della prupai:an,la ar,1ai– ca"a. E' :,ero t;IIC lrll :Jiuulo IUfli SIOIÌ U11iii pih a lu111to di 2rcnb11rg, e ehe 11011 tondivido k * INFLAZIONE E DEFLAZIONE GABRl,:t..E PEPE ESSENZA DELLA POLITICA * GIOYA.NNI M. DI SIMQNI; IL CAMBIO DELLA MONETA FR.«,VCESCO GABRIEl.J L.-\ CASA EDITHICE GJ-:ORGIA:0-A "Lo urlt- .....· tau sovitti(.o" ha pr,1,(,/icato u"" ,aec<>/ta di lirl- ~ che di (.'ortlrr uclla 1,11(/im'onr di l'ardovscl:ì. X RAGAZZEIN UNJFORME ~ ISLAMISMO E CRISTIAI\ESIMO "Clorior.e figlie del popolo so,•ietico ,. SA.l.YA.TONE ROSA.TI LE'ITERATURA AMERICANA D'OGGI SILYIO D',UIICO MESSINSCENA E REGIA Al.BERTO PINCHt.Rt..E , VIT\ CULTURU,E DELL'AMERICA LATINA ENRICO FULCHIGNONI PSICANALISI · L'ERMETISMO YA.l.ERIO .ltARU:Vl ~ ~ MANIEl\1Si110EBAROCCO i -. . A.LBERfO\!M. GIIIS.~LBERTJ ·~ -·· STORIA DEL e;;:1_····--. PARLA1\1ENTO ITALIANO ~ 1i~~~;~;~;o ~ ""'""'"'o uosr.o ~ ;_~>, UNAC~~~1ico~~D!A ~ ~ GIUl,10 GU,47,7,f.1;1,t 00 ~ L'ESISTENZIALISMO ~ ~><~•-••::~r•• :~>•::~:••-<~•

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