Fiera Letteraria - Anno II - n. 14 - 3 aprile 1947

6i _____________ ~::::::::::::::::::::::::::::::::F:·1:ER:':':L:ETT:::ER:A: IAB!~! 0 MO Cronaca e poesia di Pratolini • I L I B R I • F V P · · A h I!..===========-=====--=--=---~===-======-..: CECI.L S. FORESTER: L'lncrodoforc, Mila- A~;~;~ ~:~cheuttia ;~:~i: 1 ~ità ~;ic~ no, Mondadori, 1947, pp. 276, L. 300. gaie di recente nel confess.arci: • Ancora stor• altrimenti in rischio di sciogliersi nel va.io S'. fi . e Se con la traduzione di qucJfo roman- dito du una profonda sciagura, dubito,;o di 01 .:onc meramente poe,1coc. Mentre CCJIC '' 10 OSSI ecco zo inglese del tempo di guerra !IÌ ~ 00- aé, ChaTles l...ouis Phi!ippe ai chiedevo, ama- <!Cene, ccr1c bll11u1e, ccrLc:: ang.,.e,.ic hauno • • • ,, /ufo dimOst,arc che in Italia rron Cl S()r" ramente: - Chissà. se anche questa volta ne 01&ogno di nmancrc a1se1edatc p,::r e<1yru11c- no p"iù prcgiudi:.i na:.ionolistici e dare uscirò con un libro~ - Nd lug,io 1945 mori ,e e reauuarc il proprio coct11c1en1ed1 n· La defìnizione d:::t carnttcre umano di Ccc- ~iesta è la vcrn ,coper!a del Marti, e un robusto correttivo alla auurdJ fpcr· mio fratello, di ventisette anni. I nostri rap~ volta, C., se non tos,,e cnc 1µc&:,0 v1 co1111a-co Angiolit:ri e dello qua.uà poeiica de.le I •i può p,evedere che ena uscuoterà c.cmsen· sensibilità u/Jiciale che in pcs"1 \:> Oielò, porli, fino a poco tempo prima, erano itah ,ua la formo oc! co.,oqu10 e quel conunuo sue rimo::cos,ituisce una delle ume più peri• 11 uu tulle le paro. \,{ueiio.e orm,u un pun• per esempio, d; traJine un libro ca~ doki e drammacici in1ìemc. J.o non pensavo 1ag.1moso nvolgcu1 al 1ra1ello per impetrar- I , Add',o nll• ,,m·, di Hemingu!oy, possra· d' · \"b I tt'ahro · la 'l d p • · bbc · coJ.osc e pili tormen,ate della nuatra cri,ic~ 10 1e_n_1,o che ~1 i,~o co11~1ae1~res,a.:.1.,neiHC ... 1 poterne uscire con un I ro, u · d' ne I per ono, rn10.1m ne trarre maggior !etternria. Anche per Cecco, come per tonti c1... quuito. Le pagine aucceasiv~, ~ve mo• mo dire che lo scopo è pienamcnfe rag- sua morie mi avevo sconvolto al punto I rendimento ntcrendulc senza ball<:1e c1g110. altri nostri s<.riuoii dei primi 8 ..,., 0 .i, il pun,o vendo da queala prcmcl80 eJii sviluppa Ja giunto. Il Foreslcr, in/alfi, nella _crcr ~=i~ir;~i ad~g::~:r~:r:h: 1 \;~=-~s~~:r~1;;; cor~~;!";hcd~a ècr:;~:a ':~e~::1:cd~. u;r~~~::::~~ d.i panenzo ~ Italo unn. ccc~s,11.va_ d71011n11-1 SUI\ in_tcrpr~tazionc della pcuonali1à umano naca guerresca d'una giornata naua/e una forza attiva. C..iuii,ono dei momenh 111 dn al 1uo termine dolo1oso, manifetta una :~~~hit;o~an~~:a•v::r c~: 1 i:t~r: 1 n c~;:t 11:: ~e':fid~•; =i• l~ocvc:; 0 naoffc::~:i~~tdau~::~7i:;; ~i~;a,:tifu:;c~t?u:;!~gi:~fv/'°':'t~an:.°r:iar~~: ~~i i ;;r~\.1~~ 1 :•:\:t:":•v~~a 8 ~:: 0 ;t:,/J;a~t;~ ~~:p:ilù ~~n~: 11 ~:c:~ 1 =~ 1 ~~; 0 ~c.uassorbe 11 SO· eui :1ua; e il punlo d'oni,·o e ora 1'eccc1so I e se ne trovano anche da di~utcre. Il che italiana "che per lui è, quella di Lissa. u~anità. e ~lo ad essi, alla loro fisioo. bem- Ma intorno a •qucato aoprappiù vorremmo ~~t:~,,~o~P:::/;~;:;~1:~e ~~z.~u~f'~:dc':; l :::u;:o~ 1:i::.1 c:~a~~~ 'i:l:c:~~i:ai~ f:i~i:: ;:nsphtJ~at:.ci:~:~e•ecnc~n /'ham/;o(;:;;~i=~ bian~. ~ssiamo parl~rc. Alllora n;n 'J tra_t• precisare cnc non 1nn10 11 uaua di una Lru• • • di · à h bbc b I · ·1 'b' · • · d' · d'euer ballula da a"vcrsari più deboli. la di uscirne con u,.1libro\ a Ira.ne 11:_ -J ih'i ,modantc aonontà o mclod1c11à oc! dcuato, ~::;;;10;1\ fa~:ad\1< lu~ :nsn~:mo d:~:U~~:: f ::~~a ;r::/ ~aa:o~1~;1ch: ai :ro~~a;:m;:Pd: Per centro la marna inglese ha in gr~ che si r:ippicscnla m ~uel Qf~g,n.j ~ \ 11 :j quonto d'una creacentc accensione ch'imprì- ticamentc tonncntato do contraa,anti pa&.iio, disc:utcre quando si esca dai puri acccr- do ass6/uto tulle /e uir,u scnz.1 la mud· jtro cu•_rc.lmcsd a '.',ud' ro dirce:pia;:. 0 ad mc un riuno febbrile alle pagine più con· ni, un poeta mnlcdello ante littcram,_ tri1io 1amenti c!r1 dati di farro, vuol dire che su ma amb,a e gli uomini def!o naoe cho ue~tol:~to:c I tu':: ::Ccbiu pc~ ~oprire vnnii'à là tri st ?nli. Qui, a aca.ldarsi, _è il suo sc';llimen- cd empio; poi il auo 101men10 intcnorc è ccrli ah:i problemi il Mani non ha insi11ito dà lito/o al roman:,o s::ml>, ciascuno a do_ve l'umiltà è più .P1ofon,da. Rac~onlnÌ n ~~ ~!n~ail:~·:: f 1 ~!!~/:' p:~d;~~ ~v:~c::!t'. i.roto ridot10 a un gioco biz:zarro P:'-'rcui cg.i con eguale e assidun tennci(l. suo modo ma tu/li, dal còmandanle al mio. ftatelll;> la t'.la ~ila cosi con:ie 10, 10rdo lo che gsohanlo con la ·morte a suo frate.lo ai presenta c.ome un grazio50 mimo di sè I Qui 11aturalmentc non è il caso di sof. cuoco, incomparabilmente e/Ji.cienfi, e cac~o. ! ~ve_vol Ìtslè cd u;ita;r Q~cata doveva riuscire di 110llraui all'errore di • un :~c~~fìci~Ìi, u~:~dc~~ :e11;;;;ri1~~r;t~:r/•~n: ~r"ìf~ttc;ò d~:cn~::c atu:1:a P;J~o o!::.V~:i::~ :;~{/~/::~ q~~sl:onco:li:~:l tsro;:;;o·e~~ ~oe:i:;;a:n:~~•~gi~c d(:~:::.P::m:c~:;· uS:; ~:1:ss!v;/vik;~:~t:~ :it~::dc;:r:1~: ~I;~~ sua certa fottn:1 di cinismo verbale, e perciò I di catatfcrc generale. lozione a renderci perplessi nel giudrzn, dietro I alna. lspuate~ ducte; S1, ec tn~en• ione di affetti di abitudini, di complcaai lontano dalla vera poesia. Non mi pare che aia da accogliere la di lettori. Pc,chè codesto bianco con· dctc dettate da\!a voce del nmc:u=, del! a~- ~entro la quale' mutati con dli anni le con'. Tra così vari e divergenti par':1i, i q~ a.li : proposlo di raggruppare quei poeti realisti- denlc conlrapposlò al nero seppia grida goscia: dell'amore d·hc ~vcva. bdig7t d1bh- dizioni e gli 'alletti ., .l'avevo !.asciato il :~;;tio~::~n:i.noM:1:\igl::~:_ulR1: ... !~ s~~:'.1 tsctbo;g'.::~ri!i, S:~o "i-1~nfcc~tiq::~~ftcabud; troppo l'origine del libro che è ~s~en· 1945 P b can o e non e 1e o un grn 1z10 gno e roce, un giovane stu 1oso pa,e c e • eoe1i autobiografìci ,. proposta e ar- ..., .. ., u berau1, ncbll_ corsod I i sci nho~ltde i~cmd_ ~e genitore adouivo, di riacaltani dall'umi:iazio- C . d' h I La d I M ,'o;.m/m,'",,.'',o"':.~r,i~i·'.o'.'"• ••.~,'1"1f"'on'°no"d}4' lcttc;nri~. ~a piutt~sto una solidarietà o un ne e d~Jlo sconforto._ . . . abbia oggi indovinalo la via giuscn. In un li muove da un sugJerimcnto del Croce; cuf /u seri/lo. Ma con la propaganda •fì t lt to mano Un 1ifìu10 o una 110· Ambiente pncsoggio clima &>no gh stcni suo recente librcllo {Mario Ma1ti, Ce,co An. mo il Croce era staio molto cauto, e parlan. f J J;: ' I rd:i:t:C .;.~ la umia ~hezza di fratello•· delle_ prcccd.enti ~ronachc. !ra le ,figure, il giolien' e i poeti outabiogrofi,i tro it 200 e do di qucari poeti li avew chiamati • rima- l~i!~~a~~:~no~us/~n:;teia mae:~:~ ~uo~~; Facciamogli festa. Non lcsiniamngli la. ao· m.afj:g1orespic;co, I ha,. ~opo il fratd ?· quella it 300. Galatina, 1946), dopo nvcr di KO~ lori au1obiogratici e pseudoautobiogrnhci •. ,oliva e le belfe pasine che pur contic- lidarictà umana di cui ,i mostra più des1de· dcli.~ nonna coai um_il,a!° e .orgog_liosa. Ma con 110brio csattczvi della critico suil'Ang10- Il Marti, iuvecc, con quel!o spiriio conse. Il I J n roao che d'un giudizio lctternrio. Ma, aceor• tult mlorn.o, un form'.c~l1o d ~"? 811 ~· ~ con ]ieri, e dopo aver scgna!oto i caratteri ,omu• quc;nziMio che è proprio di tulli i giovani :t:u:i l~r:!:~ianf;rene/la g:~:;:ac coll:n~ dandogli l'una sullo garanzia di un'opera qu~nta d1spc.rala cartla Pnitohm vi 11 apec· ni a questo e a,1li altri poeti rcal!slid e bo~-Iche promettono bene, pnssando a precisare della ,. Meduw "): ,hc è pure un ,r,- 1iffptta, come prcsci)dcrc dall'altro) d 1 eh;. (e :>;pia~ge). d' ta . dalla ·a ~ch;;i ;:in~~;\:. •~bfi~~~~e c~~l]=lf•ro;~~i~~.b~:gr:6:°o, b~~!n~~:~:'ì:!:r:lc~he~ct:n a~~f~ manzo militare, ma doue si scn1e che lo men::va i:r 1:roJ:;ill=n~::;:~zadi gi:hiu\i biog~~fui•; O::Ì~~n:liz::r/:arr:gillrare ~:o:i:'s.. conia Jt di Cecco. L'inlcrp1etnzionc rOmanli- poeta in cui il 1cn1imcnto domina incontro!- autore è umanamente fibert, di Jron/e eenlc 'sulla via giusta e tuttavia con In op• ,o: e 3C stesso nella società e la socielà ca era derivatn dall'aver fn110 della malin- lato. E fìn q\1i poni11mo ca.sere d'accordo. :~~/• ,~u:a:~l~~'.a a:z:"f°:u//a ~ip~:,:t~;;i portuna cautçla di chi non ,'attenta al paSIIO ,n &e stceso) Ma questa, alla fìnc, non è conia i\ caraltcre distintivo dcll'Angiolicri e Ma fu veramente tale Cccco Angiolieri) Par- più lungo della gamba, Pratolini è giunto a :hc La aua costanza, la sua coerenza. P'.n• dall'overc assunro quesiti pi;,rola con un signi- lando di incon1rollato dominio del scntimen. Cron~ familiare (V.al! ccchi, Firenze, 1947). o'.ini dovevti, dal Tappeto Verde, pervenne ficato erroneo attribucndo 1 e il contenuto scn• to, a mc pnre che senza accorgercene ci ai Che delle altre quattro o cinque • cronoche \ riconoaceui, in Cronoco /ami/icrre, • pro- rimentale che' le dinmo noi e che ol!oro non sro11ti su un altro piano; n mc prue che si familiari I da lui scritte fino ad oggi è quti- 'ondamcnte triste, di quella tristezza che ovcvn, Invece il Mari-i riesce .a dimostu1re pani /Ionio per rimanere nella ,tessa epoca) ai certamente la migliore, senza però cessa- onfìna con l'abbandono propria di un UO· che la mnlinconin è uno dei mo•ivi c-omuni daJ pinno dell'Aniiolicri a quello di Jaeo– rc di dover essere tenuta in conio di ~ C 1 <?· no che; si (lrtende e non è più nè umilialo di Cccco e degli nitri poeii nffìni a lui e po"c. E l'tippunlo che volevo forc era pro• naca n, non rappresentando ancora, dilath, 1è offC90•· che questo parola non è il scgro di un prio questo: che il Morii si muove più nel il ra,giungimcnto e il godimento di qucllti Dolorosa felice conquisto, che sì 1ip,ei:cuo• drnmma interiore lragicam ..nle vissuto; ma ~cn110della ricerca psicologica e .mornlc, an• .- storia., cui è rivolta ogni sua mira. Un le e s'irraggia sopra ogni immagine. • Ricor· Mlnrimc un c,.p~ict"iO!'Oe il\!Offcrcnte dc•i• ziehè in quc'lo dellto cri•ica d,-1\a poesia; e nuovo e cartone• dunque: uhcrio1c 11udio 'o quèi momenti come visauli in una gio• derio di piaceri sensuali, uno S<"onrcnloche che perciò II lui è sfuggito quanlo quel mon– pcparatorio pc1 il maggior quadro (che ai inczzn lontana ... •. Un te9Sulo, il auo, tut. si manilcstn qunnclo vcn2a a m:>n""T'" oucl do sentimen111le eh .. e~!i d.-scrivc cosi be• spera sia costitui10 dal roman:io Cronache ~j o trepidante di vis\ e di parole. Che i~ rodimenlo di piec ..ri mnferiali, cui il poct(I ne, pur 'ICllU\ viungcre forse mtii ntl11 sua pooeri amonti, cui è già toccato il prcmt~ ~rol\oCa/ami!iore da un _ricordar. per_ bol_z1 conlinuamenle rende. Co,ì non pu~c si c;or- tr~sfiQ:tna7ione lirica, sia tuttavia c;ffcttiva– Libcra Stompo di Lugano): con le approasi- i porln a un raccontar d 15 tcso, Via via pttÌ rcga .. J'criorc di dare si sonc1•i u,i"i..,tcrnrc- mente dominato dnlla coscienza leuerarin mazioni le in,crlczzc i difetti di regola; ma clerc, come cedendo all'inUalz'nr del dc- tl':tionc Anacro..,i,1icn: m" l!i indiVlduano i dello ecnttore. altresl con le sollecitazioni le audacie i prc~ tino. 'i"'i•i e il e"'"""''e della vira nffettivn che .,,. gi che 1 'appartcngono a 1',mile_ ~encrc. ~t LA dclicnlczza e kt fermezza (ceco i due fu proprin di Cccco. " scri11i; dove od attrarre. a parte I nsuhat1 già stremi dell'arco sotteso che formano unn evidenti è il delinearsi sempre più nello di lclle più losc:11nceill,J'olarità dello stile di quelli futuri e il riconoscimenlo che quelli '1atolini) secondo cui 110110 colti e il\uminsti d.'ozgi ne sono un pò come Js condizione allo lcuni rpisocli, nlcuni istsnti, tcstimoni~no i' stcaso mc.do che quelli di ieri lo sono chia- rogreuo compiuto nell'affinare e nell'eq,1i 1 i ra~nte llafi nspctto agli odierni. f'crchè :,',"•,h•,lt1~,,•','"°i,,·,;inloanvo,,~, ll ,b",','.~nri 0 o,d:i°'pi7.i1oi non da oggi Pratolini si viene accostondo cd , " adeguando sd essi nel raccontare, e così de•. ,ol,.mico e dollo afogo poetico. e onzi l'ng– nudarc, così denunziare, le vicende delta pio- c·avnno. l'eSl\spcrnno. Lo stcs!O commenlo pria tnbolatA Cl'lt5lcnza. f. nella propria quel• · qu,.,i sempre taciuto: ma l'nmmonimcnto la dì tanti ellri, come lui nati di popo!o, rhe ai PUÒ ritrnrrc è limridomentc lrasfu•o poveramente. Sicchè, nel ritraJI~ un qua~sìa~ e sì clircbbc c,tc1iorizzato) nella lincnri·ì, ai brnno è portalo ad immettervi clementi d1 1 C'!! c.ti• rivadel fo1m11tsi, del succ.-dcrsi e de' oommenlo d1 glud1zio di polemica, di ri• -,wraopor~i di derermi1111tesih.!azioni e con– bcllione. É ricacc meglio quando s 'offi.da al. 1 i7ioni. Dove invece la parola si rnffredd· La cronaca spoglia dei fatti e all'annli,i dei :..:~:~ i:r:~:i~~:~!m:~,;"';l~i i~fl~~~i~:t"; =~~7ccn;~n s:::i si::;;i~;:g!::~:alom:ccc~~; -lti qut"s'a volge al scnt.-nzio•o. A\101a po'"<' che volge la cronaca alla rievocazione e del- :~:;io~~c st!~ch~ C:!~Bn~i~ul~s~ 1 ( 1 ;: ~~H: l'op: 1 ;s~!:t~t~\c:i:~ libro è come una buo- l('mpcrie elegiaca che, nonostante .gli alti e ns azione: prima o poi le ne raccolgono i baMi~ ~:i1~~ci~~:t;· riattorccr11i del ri- ~r~t~ri,;r~n cl~~a~:.sc:~~ ~h! ;:~s::r~:~ cordo agli episodi u\rimi. la narrazione di elimina nè esclude il valore', il fasc"no arti· :;it'a~!r,:cr~t.a~~np~on:io:!i1/ ~c::i:: ~ stico dcll'opcrti, anche se B volte gli .càpita cpi110di anlicnti. cancella le righe fitte i!t") di menomarlo. «io•ni in cui i ~cs•i e le parole sono fatti Questa sua Crol\<OIC'a fomiliorc • non è per durare da un"slW\ a un trarrionlo. un'opera di fantasia•· E.' un colloquio col E.' qu,.sto è il p&Mn1'1!i() dt1llo cro""C'& ,.11,. hotcl'o morto: scrivendolo • cerca ve. conso. poesia. Tmscegliernc e illustrarne gli cscm. :::~cncapn;:noal:~~u\a f'l,:n;pi~i~~sÌit~mJ;j f,:~ .-i: qui comincerebbe il diver1imcnto del cri– tello e troppo tardi •. non ai nnscondc im. :iN~n h~ più che un pinccre, analil70, cr– pcg~o di quale • alerilc eapiazionc • offra le borino sono un naluralisla deR"li 1ri1iti •· nuove pagine. Ef71i se· lo viene invano rioe•entlo. Ma qui Colloquio. Rimorso. Consolazione. E.spio- gli è d'uopo metter punto e 'firmare. zione. Termini che rivelano e limitano con adeguata chiarezza il tracciato interno e~ esterno ddl'opcrctta: il auo insorgere e 11 ENRICO FAI.QUI •uo sgorgare: dove la vivezzo non menoma In -------------, compostezza, e ol massimo la rende qua C là troppo vibranlc. Volendo dalla cronaca tr.ar • re una rÌSOn.'lnza spirih.lalc più vaSla; attin– ta, nea:li ultimi periodi, la persuasione che e per ali spiriti pili immacolati e più corrot– ti la morte è 1emprc un'assuefazione di vi– ta, è il ,ompimcnro di una conoscenza ~– ha un attimo d'incertezza (• E. per le am– mc non più pure e non ancora peccatrici, che non conobbero né il sapore dello rinun– ci& nè il gusto dell'offesa}•), per poi !ubit? ri o'lcvarai (• - Poichè dei poveri dt Spi· rito sarà il Regno dei Cicli -, disse il Cri– sto ,),e appagaui nella fiducia che,• 3<; coai è,, l'anima del fratello • aplcndc ncll E.tcr. no più alro 1. Ma per noi lo lezione resta amara Per noi rimanendo 111le,non ai stem– pcra ~ non roS'lic alla cronaca il duro peso d'• irgiullizia, sollo il _quale l'atll?rc_ 11::i vacilln!o con tulle le sue idee e conv,nz1om. TRE EDIZIONI IN CINQUE MESI (;IO\'AN/1!1 l'Al'INI LE'fTEltE AGLI UOMINI DI I >A.PA . CELES'l'INO YI Un Pa,x.i i.mnwginarfo p111lr, agli 11omi11i reali., agli. uomi11i.tl ' oggi. GAETANO TROMBATORE Tilgher e l, massimi problemi ca~d~:n?1~~1fs~~ t:: ~: . ~i ~ ~o df°i~~ sto puntò sempre la na mira pa' .c.ni ::.a, on.~ tar scaturire un vitalismo ideale, attivistico. n rcst,monmre. o!lle i limiti d un s:stema, ~~ d;~m':s i~:~a :;;:mra~:i~~à-1~1:: GIIJ~; prcscnlc: 1c1 suo o~c:iro sommovimento ct;I· lctti,·o. d,.i ountu•l'.1.2ant pensic,i e delle morali individue. Egli resta perciò un docu· mento prezioso del n mal du 11ède u e ne e 1uc1c!oes'Xlsitorc fino a pcter appar ·e ,ol· tanto un divulgatore ed. ergo, un d lcttanle dc, • mnssimi problemi n. I più dei suoi re censori e critici l'han definito, volta a volta. un esperto u pamphlétaire ,,. un "cl ia o ~ - glsta ,, o un arguto u articolista di ris\'olto u; e a sua comparn.zione si son p ru li i om ,1 Alain e Thibaudet, di Benda e Gide. Ma egli s'affida anche a una pari~ dclb_ na Pl:'e– ra configurata con una certa s1stcmat1clii p,:n· cinalmente nell'Este! ca. nella Filosofia delle Morali e in Casualismo cri1ico. Il vero è che Tilgher J)2IIÒ sulle spalle a tutto 11antagg10 dei suo~ contemporanei, il pondo gravoso dei mali eh~ &eppc far vedere e sent re. Non ~ ca52 questo schietta confessicne _è stata_ fatta dal Salvatorelli che fa prcrc$51cne d, sto· rico. Ma il pcw gli fu dolce per q:iella re– ligiosità d'intento che, anche a detta del! nver legge ma d'essere po:enia spontanea, contingente, procedente n salt'. Da ogni in· coni/o con u l'ahro u pensate o dalla crona· ca più emotiva, Tilghc, si compiace di estrarne il nocciolo ideologico e d; fornirlo con una esemplare line.,rità e vi s'indugia -ap– pena (e queuo resta il suo lalo più negati· vo), ccsicchè il meglio che possa fa,c è d' elencar temi s:i(tgf!:stivi di s\·iluppo. Come non riulCiuc a liberarsi dall'affanno del co•· rese e vclcne ne), altr; sperare il dono del· ~i:~~ 1 - e bNn~~~t 0 e, scit° a!~~} s,:~m~ras~ c,witnli se~ucn11: u forze dell'Uomo u e 11 Motivi Es:sten1.ial' Il, forniscono un prezio· ~ lnccuino 1em;i.tico. Se è vero, come d.;cc Croce, che in filc– .cnf1, 'tncunccoibdc è lii\ cominciamento ne· cessario, sì che nel c'rcolo si entra da ovri pn1te. r che tuni cnminciimo a filosol.-re da un qualsiasi problema e quesito filoscfico e critica d1 LtrOn.• salendo da essi a un inte– ro sistema; nnn è men vero che dai profan ogni impostazione problematica si comincia ad amare per merito di figure par i a quella del Tilgher. così accc,tanlc nel\11d'seo•1'vità. così elegante e fac.lc da rius.circ, ohre lutto, r,1accvole ft. nche se. in ptopos·to. si ap,c il pericolo del dilettantismo o di queTI'• cp1· curc1smo della cultura H di cui s'è fatto scm· prc gran bias'mo. lcNAZIO CONIGLIO Scalcro, stabill sopra la ~ua _f~t'ca un'au·~ di religione unica e che, 11nphc1tamcne, gli !ttidJ~ 0 0 direl{;f::1:"ti c~~~;ii ~'.nd~i~\)d~:~Ì ADRIA~OT1LCHrn: Scienza e Ma,afe - Volla corsa delle civiltà e, manim·inente, nella ci- filo:,ofia greco agli l:.sistc:nz:iali$/i, Roma viltà del nostro tempo. A volte, tra la me· r~t\so~· Bardi, E.d.'tore. 19 47· t'rczzo j~~t;a d:1 ~::;~~~ ~rs::m~~~;~ ~~ii:t~!\t~C: ------------- cristiana. Gà 1ul finire del 1919 Ci:iliotti ccm quel suo parlare tra bécero e invasato, 1 0 ammoniva di gu11rdare a coloro che seppe· ro cadere in gi11occhio, curvare il capo e di– re: Dio: gli ,:cordava che vana avventura è I far della fede un ucome seu riducendo Dio alla misura di Vaihtn'.ler: ma insieme gl pla:idcva. sebbene a condi,ione, quella sua chiusa al Saggio sull'Idealismo altualc, in cui fervido cm il richiamo all'Assoluto. Ora, il nuovo libro d; saggi, u Sc.;cnza e Morale u, che l'affezionato amico e editore dott. Bardi, ha recentemente pubbFcato, po• Confidenze di editori J, cdclc o/ ,uo programma di Jorniie un quodrQ sempre Qggiornolo dello /ettcrolur, c.,nremporanca nei.e sue l)Oric /orme e lcn d.:n.::c,e 1.ei suoi IXl!ori cucn.::ioli la " Nuo 1.1, Li.,lio;cca iio(iana •' dell'editare Tummi ne.li , di,eta do Arnaldo Bocelli, anniiunci 1-er qucs.'onno una serie di impor!onti uo umi. che ~,onno pubb:'ico:ii cd inlerVllilo re gola <!, in n,odo da dorc olla coUezione slcuo: un ,itmo c;ome di " perenne onro/ogio ". l:.scc i" quc,li giorni l'atteso libro di C. B. Ed è &, quel pc&>.da quel bilanciato co~– pil'nlo e rimpianto che deriva all'operetta_ 1\ tono d'elcgin: certa cadenzo verbale, certa 111• flcs~ione Ira ct1e!amativa cd interroJnhva: Ttll:ZA F.OlZIONt:. 3So M:GI.IAIO ~~;ii 0 i~ 1 ;~~i~i~;':nsu!a~: 1 :1cdue~e N;:~fe · della Scr.lero che, in prefazione, nnnunz'ano un Tilgher i◄ fresco e nuovo II per iurnlo ri· r:J:r'~r:. il &1\~~c, fJri:~TJ d~~o~;~~t :ut!fi1~hc~ A ~1gialelli, L'!tolia felice: viaggi, medilo:::io– m e pacsasgc In maggio usci,anno le lofl~ offese Poe-– sic di A rlllfo Onofri: uno ,cc/la rigoro,a Ct)n• clo 1 1o 1 /10 tulle le sue opere, do Comi e Bo– <ei i, e clic riprcscn/ando, o quasi vcnlonni ,folla suo mor'e un-, dei poc'i mogriari di q,ues'o pc,iodo, cos'i!uÌr<Ì scn:a dubbio un ,..uoeni-..enlo /cllcrorio di molto riiievo. Anche .,e taluni <1mbiemi e ta•. luni periodici liunno preferito ingnorureque.Ho libro, w1 pubblico immensa l'ha <1tJ.Jios<1me11te Cer• r;ato come il. meuag11io piii aui,so, tributandogli n PJU' CRANnE SUCCE,<SO Dl QUESTO DO, POCllERUA. del tutto inedito (ricordo .I Sa~~io su 1.-abr.: in • Filosofi e Moralisti del Novec.l'nto u\ è ancora un a5petlo parallelo e p1evcdu10 ,hl! si presenta della sua sete di lettura (ab bracciamcnt'o di contagio crociano in ltal"a), di q'.le11'11nsiache lo portò ad nccoslllrsi a sc.ri11i di b'ologia e fisica cosi ccmc a quel! di fil050fia e politica e diriuo, lcatro, lette– rntma, poesia ed estetica e a fa'ti d crona· ca. Quasi con curioLlà, ad indice di una u nni11metnfisica 11, di una ina.anabile fceu:a dell'uhi con1i11am, con appello nlla lczion.. Sc-'i'uironno: Lingua e cuhurn, di Brun" Mig/iorini: ,torio delle parale d'orn:i e di i""ri, clic è .~•ori- del gi.HIO e ,lei c.,s,ume: Fi~we e voci d'Italia. di Alfreda Pa!l:1n1: r-iaggi e t"IJl'en'urc, riel tempo e nello ,po:io, •oc:c-nllc e ordinrde da Antonio BaltJi,.i; Fo– ~eo1o minore. cinque sru,f{i di Mari'I F.ubini; e Fnvol11proibira romfl'l:() di Pio rl'Al,.u<u1. ,Jrj": •ma fra le scri11,ici •• nu,,ue ''. che più ho ris~osso in quc,1i /empi il -con,eriso del SALVA TOR COTTA: /I piccolo giardiniere, Mi– lano, Mondadcri 1946, pp. 256, tav. f. t. 12, L. 450. Vita romanzala di un giardino del/{) riviera ligure nel cick, di un anno, che però comincio con la domenica del/' Ao– oenlo, ,egucndo la parabola Jefr anno liturgico. f'rolagònisti, oltre il giardino, sono un vecchio e un rbga:zzo quattordi– cenne al quale q11c11finseirna I arie di curare tulle le specie di /iori. Libro, s,ntanzialrricnle didascalko ma in forma na11alioa e di piacevole lellura. Helle le /oM,.ra/ie di l-cderico Patcflani che lo illustrano con touole /uori lesto. Il vo– lume esce col " nulla osta " della l.tr ria Arcivcsc'Oui'.e. Uco VALrn1: Genie e caste/li sabini, Ro– ma, 1946. pp. 224. Miscellanea s/r,rico - biog,afko rhc con/iene accurati studi sui costelli ,abini di Lugnano e l.isci•no, una urie di ri· tratti su uomini illustri nella slori l dc/fa reg.l'nc, un saggio sullo f,nc tfci Cenci e oa~i..scritti sui V a/cri e fti '' gens Valer.a . RENE' CATH \LA: Le jordi"s des h,r•fe, p!a[' nes, Alqer, Charlot. 1946, pp. 274. t.' il ,Oman:.o di un insc<manle /rorr ccse che va in Algeria a far ope•d in me.tz :o ai piccoli muuulman;, ':)ieno Jj vocazione e di illusioni. Le quo•i a po· cr, a poco vcnl!'ono con$tin 1 c ,:alfe re,,/· tà. qui pn'ncipalmcnle personificata dal ragaz:.o Mahm;iud la cui storia dà ma– feria alla narrcz:ionc. Libro ommo, ron pagine e}/icaci che pale.semcnrc lradir– con~ un'esperienza vissuta. Ecm10 FR.l."Z1NI: In Rnuia. Venezia, Za– netti. 1947, pp. 228, L. 280. Diario di un giovane u}JiciDle deflU alpini. Va dall'csfole dr/ '42 a quella del '46 e comprende principalmente il periodo della priqion:a in Hussia, doue 1' bulore ha trascorso tre anni. Scrittura r.livoce, cDpocilà desc,illiue. sapore di Jocumcn/o: qualilà che si pou,"o rico– noscere anche a prcscir.dere dalle cbn– sidcroz:i'<lni che l'autore ,i concede e che del resto sono contenute in limi/i di'– sctcli. 1L 1'ICNA MARIO PADOAN: 'Na luce ne lo nOte (canti ch'ogg!otti). Milano, Castaldi, 1947, pa– gine 62, L. 60. 11'.'ES 8E."LSK1 ·l.AGAZ.ZI : Asoofla è una ,on– dine (Mauro e Marina a Mon!es~lvnso), So~:rcc~;O:Lit ':~;do 1 ~!;• J!~t~: k,~~;. 1946. pp. 60, L 50. EDIZIONI DEL CA VAL li NO DIRETTEDA CARLO CARDAZZO Ultima pubblicazione MILENA MILAN! L'ESTATE "PREMIO ROSA DI BRERA 1947 .. Il libro è In vendita nelle principali llbrerle al prezzo di L. 200 Inviare ordinazioni alla: GALLERIA DEL CAVALLINO RIVA SCHIAVONI, 4202 • VENEZIA nonrhè una aorlo di vaga tremuli!à. A con• traslo dc In qu11le sia In p.,uimonia (che non vuol dire risfrcllezza, avarizia, povertà) di m~z7j ali'islici con cui, più che ritratti, son rievoca•i l'smbicnle, il paca.aggio, il clima. E abc-g'i,.mo nel ravvisarli attuati secondo la drllmmalica 101pen,ione del gusro antimae– chi·iolo di Rosai con qualche veleno f': qual– che dol,ezz:a della sofferenza e della liricità del suo pe'it mailrc Charlcs Louia Philippc, Mn senza il nodo, il grovig'io, l'osperità di un Tozzi. Il riscntimcnro di Prorolini ver– so la suci•tà assume forme meno violente, meno vendicarivc: luttovia conferisce un mordente storico a in'IOddisfozioni _e reazioni VAI,LECCHI-- , j~~~n aI~j- s! 1:;~e, 011 :t: fal~~ctl:tud'; ~\~~ pubblico e dello crc•1co, L_ ____________ ,

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