Fiera Letteraria - Anno II - n. 14 - 3 aprile 1947

8 Parole al microscopio ASSENTEISMO FLOREALE L \~j:c11;t:1i~t1oe,llase li;~~~da1~a~~~n~a!~~1-- tc, ci mcuono sulln 111ada per rico11ruire qualche pagina di storia. Vocaboli comr classicismo o J('mr,lidsmo s.onr>llatti cnsì ov· viarnrnte da douico e Jcmplicc che possonn e»cre ntti in I empi e luoghi div,-,$. e ma– gari anche coniati indipendentemente a .più ripretc così che senLa :.ma documenlaz1011.– datala 'e lccaliuata non ne poniamo di, n'.11· la: ma basta guardare la struttura di om:n• teismo e pone attenzione alla p1r.sc111a rii quella e per dire che il tcrmir.e non è nalo in Italia: se no. 10nc1ebbe cerio o:ucn/ismo. Le notizie 110,;chc ce lo confe,mano: g1;\ dal Cinquecento si ernno cominciati a chia· mare in Irlanda ab,cntecs i propriclari terrie– ri inglc1i, che abitavano Ionia.no dalle loro tenule: è l'aggettivo absen/, comblnalo con il 1:Jffisso di pcr10nn ·ce (di origine france· &e, ma aaldamentc acclimatato in inglete e con un proprio 1ignific.ntol. In un art.colo a p1opo1ito delle condizioni irlnndcsi. pubbli– cato nel 1829 nelln W cslmindcr Hcoicw e intitola.tu appunto ob1enleeim1, il 1i1,ene1ale Thomp10n coniò il vocabolo che doveva lar– gamcnle estendersi 1ul continente, ben pie• lto perdendo ogni riferimento all'hlanda L'an1,o 11e1so un articoli1ta della Rellue de, Deux Mondes trasportava la parola in fran· tele, giustamente adallandola in obsen/isme ma altri non furono cosi scrupolosi 1 e auin– gendo di nuovo direllamenle all"ing,es~. prcr Pa!i:°nb~O:hè i~di!! .. : 6 iin:~:~io u ~~:~ et ~I fait II trovava che es10 meritava d' Cl– ter indu10 nei vocabolari, specie per il ur pioso u10 che ne aveva fatto il Tocqueville. Par l"Italia, i vocabolari ottocenteschi nOn regiltrano ancora nè osscnlcismo nè ouenlei– slo: non 10l0 quelli normativi, di rciola ar 11i rigorosi, IN anche quelli ccmpo!ti per combatlcre le voc:ribarbare: com:ncia a prenderne nota il Panzini nel 190S. dichia· randolo 11 non registrato e pure oggi com11· niasima u, e sempre cen precipuo riferimen· lo ai proprietari aueqti dalle loro lene. Ne– gli anl\i fa1ci1ti il senso della parola s'eRc· ,.le: quelli che non erano troppo zelanti alle adunale con cartolinA rosltl erano (acilment~ acc:J1ali d'aucnleism<>... Il VOcobioforia del· l'Accademia, benché porti un esempio d1 Oriani in cui ,i tratta di proprietari che 11 di1intercuano della terra, estende il 1ign:fi– ~ldo:rlt a::;::. abituale dal pullo in cu, Se in ouenlcismo abbiamo po!Ulo ,icono accire l'•ef' del su(filso ingle1e. dovremo aur:buire ad -ahra origine la e di J/o,co!e. Anche J/o,cale manca nei vocabolari del· l"Ottocento, nei q:Jali troviamo s::ltanto Jl<r :\ :rng;c:~~ 1 •1;i r~r:d\~:,;ianeil!:"~~: ~;; ma, &iaalle fc,le poetiche di Tolosa. sia in· 6ne al fiore botanicamente consideralo (J<r 1lic Jlo,a/i), La quinta edizione della Cru· aca. pill severa, non regi,tra nemmeno que- 1t'ultimo signiftcato. La ltorLa di floreale ha ìnizig cc.n la &eri• dei nemi coniati da Fabre d'Eglantine, per cui i mesi della primavera si chiamavano con la medesima desinenza. Germino/, fl<r ufo!, Prairial: sistema ingegnosu e p:uore– sco, ma che av.eva il difetto di 1peuare una r,.. dizione millenaria e lii già raggiunta unità europea. Re10 ufficiale nel 1793, il calendario re· pubblicana durò, com'è nato. per una doz· zina d'anni: ebbe anche effimera vcga il nome di Jloréalbtes, quelli che avcvaqo par ~C:iVl 0 Jl,it: 1 r 1}i1r:J~;io~: 1 Ja~~ 1 di d;,'!~~~i nelle rcpubbl;chc italiane satelliti). Puchè florial? Se anche in i1alianci. in pa1ecchi cui e1itiamo, a proposito dell"ac· cento d~li aggettivi latini di origint latina -oo (farinrco o loringèo}), In fiancese e in inglese cui sono di difficile animaazione, e si preferisce rafforurc la debole desineh za con una seconda terminazione più cerpu– lenta : co1ì ad e1empio, noi diciamo t.ur< r peo, i france1i Eut'Opéen, gli inglesi Euro-– peon. Per questo. da //oreus latino. il Fabre d"Eglantin aveva fallo J/oréo! (e un suo eUl· mero precur10rc nell'inglese del primo Sei· cento aveva detto Jlorea/1), Scomparso il nome del mese, ncn perciò ,comparve in Francia l'u10 aggettivale: e la fortuna dello Jtile J/orcole, tra la fine del– l'Ottocento e i primi del Novecenlo, valse a dar voga anche in Italia all'aggettivo, nel· la na forma con c. Resta limitate a: nafu• rali11i l'u10 di Jlo,ole (diagramma J/oro/e) e qu~llo, molto meno approvabile. di Jloristico come ·aggettivo di Jlo,a (zone Jlo,istichè). I paeli, che meKlio resistono alle mode (o, se si preferisce. hanno mode loro) avevano additato altre vie, e non solo usando 'jlori&a, ~m:ic~o 1 ~;:nio~ ,.C'"Ji:~?~~~ R !c1iai~ ,t ,iJ; poschi, Zanella) ovvero mutu3ndo Jlo,eo (Pascoli. D'Ann:Jnzio): il l'ucoli adoperò anche un fiori'/c come aggettivo (cibo {,ori/e, la fiorii tJioando, • che consta di fiori 11). Ma, come 1pe1so accade, la pratica prc– val1e 1ul/a poesia, f' //o,eole s'impose:. llHU!\'O i\11CLIORINI ~ >)))))) ~>--<--. f FIERA LF:'l"l'EltAIIIA f f ~ I f lONCOltSO S $ ........ (--.~.._,..._......~~•'-)-<-►·'-► Otto ~ PASSATEMPI ,\,ctt fallo l'orerchio al no.1ri .crinorl? Ecco il brano di un i1•li1no cQntcm1>0r.111«1 1,-,.. • piil co– noo;ciuti. '.\e riconOlò«IC' )o Jlllei' • lo sono nato In campa3n,. e J')fll l'll ,·i!lgg~to mc.q.a }:uropa, -ono ,1,1.•o una ,·alt.a tino a... : (1u.uui e.ampi, (tu.:r.nll ~!liii. ho dunque ,i,,.to; ter– io, mii;:liaia di rolllne e di montJ1t:rw::. mllior,i dì albtrl. centinaia e c:enlinab. di numi, tJ)l)Ule 11Qn :i.,·c,·o mai ,-b10, in 11ucl modo. la IC'ru Pensa un po', nonna, \e ali ~birri UtMlml a,•tj,_~ro fO– s1re110 11 nllSC:Qn1!,cm1i in una •i>e'QnCJ. doi>O e~re ' - ILIO ,•arie decine di anni. non IIHtl UCl)l>Urc s..i.puto (Oll'I, la IC'rrJ I.a p;arola tcrr.r, dt''n dirli, hl prts0 ora l>tr mc un 1!i;:11ific. :r.to m olto preciso: c.. ,a lndiu on 1,cr ~ andtuuo 11udla tale itOlla di tcrrJ. <14 mc .i~,a ~I da , leino, coru:.du11. c0,1I l)el'llOllalmcn1e, e ~on b 11111k ho ••i5~u10un c,:rtp 1,mpo, 1-:t l)ato?~ 1c11':1liu;omma ad~ t FIERA LETTERARIA V·o lan te ~<::::::>::;;:'.:::::,::;.:::·: < .. )(.:=•<>=·-~ .. : FRANCESCHI per 111,f- =e il nQ:n,c di un buQtl C01l()(<(C11tc ,hNc indu,·in;\tQ? lndo,fn.1.1c 111:on qua!'1lt10 11 lmrnait nat~ <lun'1Uc h1. rnl;1. 11iola, 1111an,,lo un~ scttlm:ma fa. trm;indomi su'b co,,111 cli.: ,a 1b ('cncrmto'a a C111u1otnano, In 1no.-!nda di .11:. til CR>emlogià nutlc, e I! muc 11icno di un frtt<ofo di Per gli scrittori che possiedono.un gatto llCla, vidi òllurnm11r<i di co'1)0 un11 l>IJnca tnraz,;, J-fon,y t-ur;;C sin red1gcndo uu hbro che !~ 1 ,~:c. sit~\:r1: ; 1 ~~~i'~1 ~~~ ~~n'~:;"~~n:HM·~:: avffl 11 1i1olo • I gatti di Pn!lade • e che prc- :pcranu. ad 11nnunii!ltml llbenll, grazi:,. cc•~tc, aenlerà i rilrnlli dei gatti dcglì scrillori e nr. <> ~ilo b!;.!;:;cn~:" p,:i;r:aei :,~·:10,·i~: ...1~fot;;1 i~:\~ tisi i. ·..,., tata immaJ;inc lumln04:I. 1A luce 1·,.c.1111 occu1n,·• l:.gli pregu perciò. per 110$110 mezzo, gli ,..•·~., ~~or::t~ ~7 11 ~t;ch~::,~:o~t~i:~: ~~~~,; 01 :;;. 11~ scziUori e artisti italiani che hanno o che - ·•.•' nuani.:ntc fin (knlro Il mue e 11tl odo .\tenue cheu 1 - hanno n.vuto. un g;atzo come com• !~r/u:r::o, u~~ :::~:uh 1 ~,:t ~:,,!;, 0 ~ 1 rt~~~~m:~ pagno dei lozo lnvou e delln loro ,•ila, di Si 1.13.lla! t/ il ~ignorc Ca•·1lbro the dl un mandarne a lui (La Torre, Recco. Genova) . ballo! •· il più bel ritrailo possibile: fo1ograha. disc- <> t:c:co la tlc...crl.iionc dclb bofjJ rwma d'a'!il ltni- lno, riproduzione di piUura o scultura. i11,;e. pi f.·•ta da uno scriuore d"ahrl tempi lndO\·[n,ue mc nllQ data d1 nascita dc:! gl'lto, e uno p.a• :•: e i suoi aforismi Le ùonnc d,c nun JH}rtnno . le « C:t'7,e Mille Aghi J1 n1ol dm• dic 11011 le couo~cono. ... \,m ,•npi•co d1e co~u ~•oglioro 1\i1110~1r11re 11uando 11:ir uno tli cn11.c folte a tcl:iio: pcn~1rre che io le r:1r-cio t·ol ccn c!lo. Se c'C chi ,cut.le i._. 1, C.1lze per tutti w io le ,cmlo 1•~r II l 'int.ll\ i• 1!11u •: le mie ca.xc rre.1.110la pcr– •unalili'1 tiella tlonna. r:u~~i:e ildtb;: 11 :::~e q~tkgc!e;:"''i: ~h~~::~ Il(' gina in cui si descrivono le sue idicsincuu1e :~:< offra il prez.l!Q 111ua10: dndus1rl11 dd ~ri a e le vicissitudini de!la sun vita, ove sinno no• Ci ,.ono tielle donne clic o"lllllJJrll• =d~~•~citr::.ii':;':\~ r 11 ~~~~; ,..°7'./~ 0 1 1 ~~:~ le. Le totograhe, .-intende. de\'ono enere ne- 110 le culr.e ne! iirimo negozio che di:: nuou indu~trb,, nuo,·1 : ll{uuamcntl d'in&e• re e lucide. iurontrnno. mentre ,•e ne l'Ol!U ~:~me:r: :o.tr ~~\l~:ett:'~or.~. 1~:1 tn;~,c:;~ iF-""='""='""""""""='""'"""""""""""'"""" a tre d1e ~i f:111110 spctlirc le mie coin11M"lrc. 1L quegli uomini i c1uall c0l10fco110 a 1 •··=·= .. , in Amcri,·:i. • • • -------------------------- ~;::l~~ : u/f:~:1~1i11~::i;t: 1::;:::,: \? 1,~:'c~~~~ 1::~~11t pi~ut~c c.f'c'u e::~: a :~nt.~'~. . CcOonL ,, · lOetQtorUi· I .·.·:_·,,:·,,:· __ • ·,. !~.~t·:.\~~,J~-!11•./~;:: CINQUANT'ANNI DI PlITURA ITALIANA ------- La mostra di \Losanna O. B. ANGIOLETTI Direttore responso.bile Autorlzznzlonc n. 6429-D-3-13:18 del 28-12-45 Conccsstomll'lfl per In distribuzione: AOENZl/i LA BUSSOLA • Vin del Corridori r!p. della ltU.$SOla - Lung. T-:.rdi No11a~ rn tielle mie c:1lze. f.' -0t1i111iw1 colui d1e crede di /\, uumenture la ;;;ua c!ientel:1 1tla· { i;iundomi la qualific:1 di «. calxet· · 1aio ». Quel tito o che ebbi l'on.~· re di ricc,•erc ven!'anni fa. dai 1~11~ ,;rantle Poela co11ten1poraneo, nu è coslal0 una laurea. 1•assione e t.li ~i11tere~~c. Ogni 1mio ti! {I, Cnb;c l\lil"e Aghi u ,·ontcngonu: ci111111c irnmmi di se· ta, molto ingcguo e 1111 po' della )\ mi11 auim:,. L.a tlonuu che porta !e " Cab;o Mi.le Al!hi ,, h: 1 :1,:1~1pre ,eni"anni_ Per le mie 1<. Cal1,e l\lil!e Aghi» color oro sono stato is11irato da Omero, il quo'e nel Canio XIV tlcll"II iadc, narra di una «. nuvo· la ,l'oro» che ri,•~•e le belle gmnbt. tli Ciunoue. Se 1icr e•~crc- 1< calzeHaio-» bo· .>=::, etaucro le nmn;:J1ine e i big!ieui 1lu mii e. i 0 ~arei du un pe1.i;o so· vruffauo, 111:1 per mia fo1 luna pas· .;cggo il ,scuso de!l'ur1e e il gu• &lo dcl.'estclicn che mi e'e,•ano al di ~0flr:t ,li (Jualsiusi fobhrit:11nte t!i c:1lzc Le e, Cu:ze Mille Agni ,, fra i 11rn· ti lll'l!t;i vunl:1110qucl 1 o ili 11orta· re dei rilocchi - almeno in appa· rcn1.u - allo stato th•i!e della .·:.. t.101111.a. Oop 0 le (( Calze Mille Aghi ,/··"l. ie10~1~;~!1ef;n~as~sc~1: 1 : ::::;;ncun~ .'.=\, 11110,·o tipo di « Ca'ze l\Lltc Aghi» t~nomin111e « Vuncs.;:a li, Essi: sono lic,·issime, evanescenti, tra8parcnli, ri11rignc al tatto oonrn n.a di forfollu e ,;0110 sta,e ()OSle in ,·cntli1a ut preuo cli L. ~ò>OO ul paio. Le « Citlze ì\'li:le Aghi» ~ono 1111 opera t.l'artc ruori commcr cio e per qucstu r~cione si pus· liCnu uc,1ui,:,tare ,;oltanlo a Milano pn.-sso la bottegn-cen.1.co 'o acl muc~tro culzcnuio Pilade F'rance– .sd1i in ,•iu l\Jum;oni. 16. Ove v~·n· i;ouo co11scg11111e eu€10di1c in un arliElico cofunLl,O, fuc·1,in1ile di un ,,o.unu-_. cim1uccentcsco di li· richc, rh1:. 11erve .1 cirroufomlere .i: prczioue guaine in un alone di grazia e t.li poesia Per ricc,•erle a do;nit'ili 0 in tu\lu h:ilia, franco di porlo o far!e giungere di sorµrc,a ull'in.liri.i:zo j~I~ 11:u, ~I:•;," :,~e!~; i ~.~ Il~ i 1 1 11!;:1: ,·:.··, o huncar.o, op1mre icn•irsi del C. C. Po.s1ale N. 3/32Ì95, asgiun· .. >\ gendo (du uno a sci 11:iia) L. SO Jicr le >:(IC~c pos1ali. Chi111111u..: ,·oi;li:1 cono;recre gli ul tri tipi ,li t< Ca.u: Mille .•\11hi » 1l?111amli il LiHino a;cnernlc ci,c \'1CIIC 1t11cd.10 grnlis

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