Fiera Letteraria - Anno II - n. 13 - 27 marzo 1947

____________________________ __:F..:_IERA'.::.:'.::___:L:'.E:..'.TT__'..'.'.E:R_:A:R.'..:1,1'_ _______ _______ ________ ___!:ll e ENTRALE E UROPEA CO, Le fiabe dei fratelli Grimm - er.:mo di!Jcnlati i termini estremi d1 una I polemica sociale. Ma per fe 1agioni su cspo-- ~~,:i~e r~:;~~= { a:~: 1 t 0 ~~ ia! 0 ;s:nJ: 1 ,.;!~: Cronaca internazionale :· 11/WL"o Atwcrcorue ··, è s-empre motivo di m,fog11u,. cri11ca. Nel loro gericre, lè can• .:0111 di Cluistopo11lo1. p11bblic111e per la prforn 1•Ql1<1 a Vie1111a11el 1811, scritte in m,p bf'/1" li11gua popolar(', rim,mgono k 111 11.diori ,lelfo 110f:.si11 1co-'1lleriica. responsabili del nazismo? 1 allcn:ionc di un pubblico dislrnltu su dc· lcrminati problemi clic si pro/rla11ano 111inac– ci-Os1' aff ori: .z.on/e e clic poi doveuano po,l11rc come conscgucn:.a la gucr,a di ::,pogna e quella mondiale. /Ji r,ucslo teatro più nulla resta oggi, solo, come rollami, anc()!,•a~opr<Ju ulucmo ncffa nostra memo,iu dei /rammenti di bellissima poesia. E' ~~~Tee. :~·~~:H\~ 0 :J:c111c~n: :;i:~: aionc che 1i ,iallacci11 ad una tradizione che ,i..Jc almeno all'UmQnc•1mo per continua.Je ncll'1llumini5m0: 1'011ililÀ conlto le fiabe le • Macrchcn ,. E. poiché i cln.sici di qu.;.lo genere poe,ico .ono i fNtclli Jacob e Wil– hclrn Ctimm, è naturale che oa:ai gli strali dei 1uoi avvcr..ari tcdcsc.h1 puntino aui due lamoai fratelli di HanaJ ncll'Ania. Con la -c:liffcrcnm che non a,n~ più le argomentazio– ni ra2.ion11li1tichc dci 9(.tlCccntiati nemici del meraviglio.o, ma le viYOciM1mc reo.ioni epi– dermiche dei conlcmporanci. memori del– l'inferno pa-.ato, che 01.ii reclamano la 10p– prcuionc (almeno pan.ialc) delle fia~ dei Crimm, incolpandole di ctserc una • Vor– .echule de, Cu,utamlr.c:it •, una i,cuola pr J)Qraloria alla crudeltà. I moderni nemici dei Crimm vanno dun– que alla ricerca delle origini peicologic:he del terrorit.mo nnzi•ta e le scorgono non 90\0 nel Mito di Ro11enberg ma 11cifamosi • Macr– -chen • che ne darcbbro In provo. Per di– mo'ltrarlo c.itnno frn l'altro il fauo dell'espia– zione dello cattiva mntrigna di Biancnneve co.\ rapprc.cntato: • Ma aià le pantol:>le di ferm erano Mate mcNC •ul fuoco e venivano -ora portale denlro e polle dav11nli a lei. Allora f!Hll doveva mellcre i piedi nelle .carpe rovcnli e ballare finchè non cadde a terra moria •. • Roba da ridere, non ~ •• ro>. domanda )"epuralore dei Crinun. «Non -.ntile aria delle umere di torlura nei cam– pi di •terminio> E quello po i bambini I•· Oppure c.ihlno della « Cuard1al\a delle e -che 1t: « Allora diue la (alaa sposa: - Quella non mi:rita allro che casere denudata luna. mCMa in una bolle irta dentro di chio– di appuntili, d.nanti c\ue cavalli bianehi ck– la traacinano au e giù per le atrade fino ad ucciderli\ 11. Il cri1ico tedeaco ha omeHo di 11agiunaere la chiuaura di • Cenerentola • · Come gli apoli andarono in chiesa. Ml moqiore (delle due callive .orcllaatre) li af. fiancava a deatrn, la minore I\ 1inialrl\: allo,. chè i piccioni cav11ro110tol becco un occhio nd ognunft. Poi, u1Ccndo. In m11ggiorc cam– minnvn o 11ini1tr11, ll'l minore a de1trn: al!o· i picciooi cnvnro110 loro l'Rhro occhio. Ed cr11no co•i per lulln \11vi11, punite di cecità per In loro mnlignirà e fol,itÀ •· Anche quc- 110 è un auppli1:io clic fn 01,ore 1ll11fantasia feroce ciel nan11torc po1>0larc dal quale i Crimm 1o 1:'lccolaero. Il crilico tedeaco oppone alle liabc 11if• fatte quelle di A11der10n chinmale " z.art und poe iach •• d..lic.ate e pociichc. E.gli lo– da l"arioN 1emi,licitA delle fiah.c americ:nne e domnnd11: • E' proprio ncce-uio che ai aervano ai no1tri bnmbini 'lii , .. "ini con tanta frequcnu> Non dimentichiamo che ge. ncrazioni di bombini tedeschi 10no cresciuti con lll lettura di fiabe nella forma terrific..!lnte e.be i G·imm h11nno loro d1110•· E senz.a (forte) aaperlo, 1I criiico fa auo un giudizio che una riviMft pc"dnROgica 1:1mcricano 11v,.va già nel 1885 formuU'lto co1ì: • QucJ!c fiabe .;,pec<"hiano fin troppo (cdclmcr,re tu1to il pcnaiero e 1u1t11la civiltà medioevali con le -.upcr1 izioni pcnelranli. le crudeltà e ba,. l>ilrie eh.. rurono carn1teri1tiche di quei tem• pi 01cu•i. Sembrn che i nerr,lori ai comr,iac• ciano nelle dc1crizioni orribilmente fedeli di oqni epcc-ic di m11nifc11•n1in•1c1ut.lclc. Il di– retto nrinci ..alc di quc1tc fi11be è ebc manca loro ~cl lullo la ba-e morole •· D,.llo ate-10 1pirito è la condonM del cri– liro tcdetco qullndo decide di gettare il 1uo • Crimm • nel fuoco anzichè darlo in let– tura ai pronti fitli. La traiecfia apocalittiar. per cui ca-li, in1ieme al suo cd a 1:1ltripo• t>Oli. ~ pa9Mlo. .er,,11 da allcnu1n 1 e pel no,tro ;iudi,io au tonto rigore inlOff'l"rcntc. Alla domanda: vi 10no ra'Poni auffic.ienli per incriminare l'opera dei Crimm e acru. •ria. in parte. di affinità n.,,zista. i due f111tefli. anticioando o riroondendo 1:1obbic• 'Zioni contemporanC"'. •imi 1 i a ouclle odier· ne. aiU1ti~carono lo .,,irito delle loro r.w– c:olte. Nel!. introdurionc alla wcronda cd,. zione delle " M11crchcn • (18191 es11i. cer– c.ando di definire lll na•urll delle fiabe. di– cono: " Si rarconlano le fi1:1h.cper i bam– bini oerchè ncll11 loro puro e tenue luc:e ger– mo-tlino e crcacano i primi ocn-ieri e le prim.- "'ner?ic: del cuore•· E più avanti: ,. Il Male delle fiAbe non è qu,.ld, .. cOll'I di r,icro!o o di vicinn o qua11lo di piì'1 c11t1ivo " cui ri 1i ponn nbi1u 0 Drc. ma qu:,lche cosa -di •enihile del tutto aingolorc o cui è pos- 1ibile nviri.-.11r1i. Ed i c.a1righi 10no altre!• 1anlo le•rihili... •• Scnonchè i critici tcdekhi odierni aono J)Orlnli a vedere 111conferma della loro tesi e diamo che un popolo che è 1t1to capace di produne • poc1111, • di 1alc genere e che _ha IT'andnto per ccnlo anni e più i •uoi figli ,n quc.111" pre tcuoln della crudeltà • non p0 leva non inaelv31ichire moralmenrc. Qui è f.,-ile rlb.attcre che bu_on~ p.rle dei motivi fi ~be1e.hi 111ccohi doi c:!'irmm non 10no di oriirine !educa. Bohkc e Polivka. che sono a-li •utori di • Note nllc fiabe • (1913), di– mo1lr11noche ad u. il motivo di Biancaneve lo 1i riuova prcno venticinque popoli euro– J>f!;i ohrc che p•cuo i Turchi, Indiani e Ca. bili. E la raccolta dei Crimm è 1taln lradot.. la in •cdici li"'rne. Da pnrlc nostra J)O"l!liomo ricordare che il aiè rnen:tionnlo motivo del- : ::~;~ ;~,~r~fiJ~rodo~in:~~ot, r~;r'!:iu~~~I= del •up.,lizio (li Attilio Re10lo a V'rtflgine, Qunlche nitro polemislo tedesco suggeri• ,c .. "i cri•iri odierni di cirnre dnvanli al tti– bun11le di rpurn,ionl" nnd,c Goethe con la mndrc, i romnn1ici Coerrct, Brent3no e Ar- nim che tulli caaltoro110 l'opera dei Crimm e lo imituroriv. concorrendo co1i. d11111 la loro posizione preminenlc nella letteratura tede&ea, con 111!0 • rilevn1,te • al tn..'lnleni• mento di uno ,pirito " pte·n11ziat1t •• La que• srionc coaì uuume unn piegu lldicola e au- 1oma1icamente 1i nrriva 11ll'asJurdo. M•. Kilt.a voler caaa-cnnc 111queJlionc da parte llOJlra. rcata da vedere .te il pres1i;io dei rornont1ci può veramente nncora .c.rvue • rendere apodiuico un giudizio 1ul valore ar•i,til"o e elico di un'opera poclic11. poichè gli 11n1ccedcn1i hcrdc11nni e ronumhci de· gli 11polo,1i1rinazi11i 10no numcroai e indi• 1truggibili. Né il l(loioao e appa .. ionato con• acn90 tecola,e dei bambini dentro e fuori la Cermanie. 111 quale i Crimm 1i abbando• narono come ad un cri,ma deci1ivo per lo sana bellezza e efficaci11 delle loro fiabe. può rendere 1upcrffu11 oani meditazione 1ul. la polemica risuacitala ora in Ccrmonia. Se è es.agerato il giudizio del summen1.iont1lo cri• tico ,americano del 168}, accondo il quale ai • Maerchcn • dei ç,imrn mnnc11 o;ni baJC morale, appare altrcllanto CNl.lcr1110quel fe– tOCC trionfo del cnatigo che le filibe ri1erva– no, senza cur.i.ni delle vie di mcuo .i.I M.i.le . La crudeltà congenita dei baro.bini ha difficohà nc\l"applaudirc frenetica• mente alre1pie1:ione cruddc dei colpe.voli più di quanto i bimbi a-oduno del 1rionfo dei Buoni I Alla dom11ndn - troppo totalitaria - te Jacob e Wilhclm Crimm. insieme alle loro • Kindcr- und H1u1maerchen • 1iano • e– purabili • e condannabili al tOiO, ri1pon• diomo certamente con un chiaro « No •. CiA non tog!ie ehc varrebbe la pena di esami– nare ,9eren11mcnte e ..criamenle la po11ibilità di mi1iga1e determinate conclu1ioni delle fia. be senza con ciò togliere niente di cnenziale alle loro elcrn~ e indiacutibili ragioni di e. sere: come il Bene e il Mule che 10no nel mondo. Ln mètu momle dei Crimm: di 1Con. ;riurare i démoni della forza maliana ci nv• vincerebbe di più. se 11.I trionfo damoro110 del ,Bene 11i auocia»e In dolce luce di una forza che conoKC il dominio di ac 1tcMa. SANTE 01\\'II) TEATRO intellettualistico IN INGHILTERRA f'iù che di lcol,o si potrebbe porl111cnel coso di Amlcn, /shcrw~d. Spender e Uau Lcwis, d/ cspcrim.:n/1 in /omi..1 drammatico. Dico esperimenti pcrchè non mi p~c che du e.ui sia nalo un tca/10 u,•ro e p·opr'o ma piultoslo dei lavori d,a,r.,raalici interessa.oli più pet le \ricerche lccnichc e - dal punto di viJia poetico - per l'imp 1 c1to dei cmi che per la loro e//eltioa 1xmibllità di camu– nica:ionc. Lo monran:(I di unità, l' orfijtcio sità delle tr~tc. l'eccesso di oscure allusio– ni, la poca consistcn:.a dei 8imbolici pc,~ naggi; il tono ·• clowniJtico ·• di ccrlc ai ecnde, le nume ose a,lra:.ioni. oJirc a c~ll luire la vera debofczzo d; quCJlo teatro. {o rendono di/t:cilc e spe:•'l incomp,e,u/1.// anche per un pubblico ecce:ion,1c. :,iccloè I polemico :u,cia(e in cno conlenula 1: sfaldo e perde e//lcocia per la IHCll"nZa di lanti clemcnli negativi cd inlelltt'uaf,stid. 1 ··te– mi" soc ·ali portai/ wlfa scena da questi poe.. li slmo eli sles11' che ,,,.i/,ol)ammo !'Cile foro · ~:~~ ;c;ci:sj7~fob~;lf~e~f,,~~=n o). ~~a~t un play - di W. 1-l. A udcn condncia eon queste pdrole dell'annunciolorc: •· (Jucsla JC· ra ui p,e.senliamo i{ <111odro 1fcfla dccadcnra J; un" da.uc . di come i .suoi co"'1poncnt-' .td– gnano ima IJilo ntJOC)o,ma ,cgrcfamentc dc~i– dcrano fa /Jccchfo. prrchè IJ'è la morte dcn· tro di lo,o. Noi IJ/ mo.strcrcmo quuto morte sollo Jo,m'J di ballerino ... ccc. ". E' qui on che elJidentc ,,ucflo fusione (o mcgfio co~ /uJionc) di dementi psicolo1fci (Freud) e so. ciali (,\larxl carallcriJlica della poeJia di Auden. QueJli ;,, coffo'wra:ione con /ahe,.. wood scri.sse " Thc do<1 br~al~ thc .si.· n •• ·• The aucnt o/ F. 6" e "On thc ,..,on lier, " lu/li rapprescnlali nf " G. vup Thco t,e" (.,o,lo in scqo al •• New Coun/ry "J. H. I•. C. LE i\l.ErilOIUE DI WINSTON c11un. CHILI., ,li c11i si fn un gra11 1)(1rlarc, t>b (lf,111110 Lu luce, a/meno nella foro primo 1m,te, prububilmt:rile e11tro <111cst'wmo i,i ,eg11i,o, Jn, r,iltro, ol /t11'Vrevole wi,ta. mt!11to ,le/le t.r11Uati1,>e i"n cor.$,Qfra l,'u l'rimo Mir1i,1ro o le due rivi.sie auocfole 1!1 New York, "Li/e" e "7'ime ". lle11ry L11ro, prowwtario 1ktle ririste, h,1 a11111m• cmlv che /e uallatir..-e 10110 oramai a buon 1m11to. ta ..omma doi."llta all'autore si al(• 1ircreblJe s11l/e 250.000 sierlirl'"· pari a circo !50 milioni cli lire itafiane. * Il\ HUSSIA, dopo l'o~n,cismo •mposto fllle OP'!rii di Zollccnkv. 1mcl1e le opere ili di Re.q. il; f;Jio,,rùisJ,·ji $0110 .sii.Ile uffioiat– Uimi",rj Ostrov. ~~i Sl.e.i11, di Versivskji, "!~mc ,.,-pmJ101e p'e.r succube pros1err1a• :ione olfo lettcra111ra borghe,sc occidenttr lo.". Uiun!e MJrtc i ce.11.wri hom10 decre– tnto ai 1U!r$j 1lella Acl1111atova. della Kom• miuaroro. ,le/ Sodo/c11 e del Kajin, con la motil'f1:ione dì ·· dea«/c,ujsmo clmmoso 4 P"SSimista •·. * * I TEATRI .-\ MOSCA SONO AFFOIJ.. GUSTA\ F.: TUIBQN, lo scrittore e fi LATISSIMI 11<mostan1e le accuse di non laso/o cullul,cc, /rrmce!U!, sta per wtraprt,r eJJere all'alte.:ui dei tempi e di no,i es- 1lere ml cklo d1 conferezi=4! a Roma. 1A sere, co,1.wpei.,oli tielle r111ot-eideofogie. La f'rutl ctlitriu Ave, che ha. ottem1l1> In et1pitale sot:ietica e in r..<e11a rii ,lit-ertìr&i eM:losi1:a 1/.t>i dfritli di trmhuio11e di tulle e rion v, è forse un .si11go,"Q cittadino che le s11eUf>Cre, n.e U,i:ierà tra bret.-e /a p11b• non ubbia visto a/mena u,1 balleuu o una '1!ic11:io11eco11 la ,. Sctda 1lj Ciacobbe,.. 1J1H!ra,o u11a commedia. Al bdli.uimo 100• Se,rwramw: ,. Ciò d,e Dio ha unjto ·• tra lloblwr dove lli nllermmo opere o bal• .. I, "o//11r1a1U!lfo Scnr •·, ecc ' SARTRE sfugge al linciaggio letti. e a,· ioutri d& Stato, la p1c,1otti:fono · Dcci$0mentc /. P. Sarlre non è m&lto slrn•. patico agli americani. Forse a causo degli aNico/i ,lu lui pubbli– cati dopo il viaggio in America. Un articoli.sta del "New Yorkcr ··, ad CJempio, dtcc che "La pulain Hc,pcclucsc · di Sartre e ·• l"Amlell> •· di t.idc che con molto succcuo si ,apprcaentano a f'o,irl, debbono tal• succnso più ad una " mania .. del pubblico per i due ,cri/lari che per l'c/· /etltvo valore delle loro opere. La traduz.io– r,e di Gidc l' a,ticolisto le, dc/inisce • aown– tight Jlat - /oolcd modcrn proK " che si po– trebbe t:adurrc " uno prosa moderna dai pie• li piatti'" ~utlota giù alfa meglio•·. La com– media di Sartre, poi, è de/lnUa •· l'unica COf1Yllediadel mondo che pu, lrot'ando di ua lcma tragico come: quello del linciaggio di un negro, riesce a farci ridcve •·. J:.,' slolu urta fortuna per Sa,t,e. continua l'a,ticOli,la, che nella sala, ad auislcre afta tupprcsenla– .:ionc non ui fo,se, fra lanti ·' masoc:hi11ici ,pcltalori '' neuun ·' Soulhem gcnlfcman l!Jn· ~:~~ -~e1 ~ 1 ,;t~c;;ftla a;~:"~~:ru~t!i":/°~: gro· sa.·ebbe /òccatci, In queslo caso, al po– ocm Sartre. I:. giocchè ci lrooiomo a pa,Iarc di l11ìriferiamo lo risposta da fui dola ad un Iole che gli domandauo cosa /o.ne l' t.sillcn· rialismo. •• Quello che mi /a esi,/(.YC" pore abbia replicalo J. P. Sailre. Miller non è un compi ice un giudice dei po.11i è ir1tli.sJJe1Jsabile, I preu; sono 1111rò11lfo porl11/11 rii l111ti; forse ifl "tlcmo– cru;ia SCJ1JiCfi(.'D è in ne.umi settore più tJ1ildc11tc clic a teutro ,love operni, u/fi.. cfol.i e .sig11ore in l'ussuose pell.i.ccie .,w,o 111e$cc,fo1i irisieme nei palchi. l~a crìricn dd partito comut1ista nel :settore tet.11rale è Jmncipalmerate riiio/Ja ai temi ideoloi. gici_ li m>to critico C. Klmbo11 lia scrillo 11elfa " l'r111ida ·· che " l"a~mei.smo tkt \Jtli del lflUnlO è particolarmer,te "ntito ~~t,-rtf.'~•,~. 1 '':J:: F~dz~or;,:1:ib;':''d~ Soi:iet .suprenw, ha rilcmto che no11osran– le t'i11giun::iunc tkl pwtito comu11iS1t1 aili impresflri di ,um occuparli troppo degli 1dtori e u:rittori che harin0 viassfoto ai l'estero e .wno rientrali in poui.a con Jtrtmf' ult-e e/re cor1tru.star10con sU insepamc,ui e lo ,lourilla clic sono alla ba,sc delta grnn• dc.ua deU!Uniorie Sollietica. Q1usta genie è lormlla co11 la lesta in /arei.la di idee bor• glt~i. U11 ter: 0 critico si è scaglialo in (l11esti sfumi conlro gli attori che 110,1son• t10 i°tllcr1,re/are lo 5pirito ,le/ popolo. * llANS Ll~IFIIELM, poeta 1etfosco, ù mori.o il 7 marzo flll'o.,1H!lfole di lliufl ,/et Curde,. dor..-e .si lrOL'fllJfl ricoverato 1fo ohi"(' <111111tro m111i. E,a rifilo a M1mcl1e11 Clml. (H,c11 ,wl 1891 e 111,ev11 dovuto 11bbamlo11ur11 lt1 Cerm,mia JH?rsmtnusi atle p,t•rsccu:fo• 11i e/e/ rcsimc md'sta. E" ,10111. ir1/,mi. di,e c1li fu 11110dei /irmmuri ,lei rmmi/cJltJ llrl· tim,.:isw Jw1ciato da 1m gruppo di i111cl– ·r11uali w1IC5Clii 11Jla uigilia rlcll'a.scclf1 111 1>0tcrc ili llitler. '-Il JCamJ}(UIO /11 amlt:u• aimo dell"lla!ia a1:c avei.w raggumta u11n 1·<1.sla nutorictii come onlinario di lcrtera• ScrilJc Aenry Miti« lo scritlo,c cui o,af 111m tf!fl~.50! ticlrUnirusiti, d, Pa,IOVfr. 1i vuole inlenltlre un p,Occs,a , 1 mile a quel· * lo d~i '.' Fiori del.Male":., Da ccnlo anni IMPHESSIO'òl EUROPEE DI JLLU· o p1u il mondo,. ,I nost:o ~rwfo muore. ~ STHI VIACCIATORI AMERICANI /or. non un. uomo, '~ quc.st, ~llrm, cento onm, 1111mo 1m'intcrena11te at11olo,rin edita ne li I che abbia ouu/o il }olle, u,olenfo corogeio Ji Stati Umti II e/Ira di l'hi/ii, RuJ,v, ,/afta ;,roe,:,,;: i~or::. n,1'·-:noiJ~ ~e~;•cu/~~ llo11,!UtH1MiOii11g Co. la t,esi del compila– pu_t,~Jazionc, ~uo:e pezzo .per pc:.:.o._ Ma ;::,.::,,:; 0 e 1~ ::::,~:; 0 ,,:; 11 ~:iE,:'::,?,~c/,~~ ;,?,; L 1 f1 :e ne~e~llrro •,I colpa di gro:ia, b'j~guo sol() 11110 e.~pcrWm:a tfi r..'Dlorcnssolu10, 11111 eh~ lo .11 induca,, 1n pofoere. NeUtJno. 1 noi ,mdtc un'utile buse ,li par 11 gor~ per cmio– è mlalto e/e.... : <Jues!~ ulo/c~za ~•sfm!/rf. sc'1rc megfio e 1,er irllemlcrc 1,iù n Jor1do cc_. ch_e a uolle, dwcnlu gram!tOJa pre.do - l'Americ,, ll/C.S.Su. D'mitologiu (lbbrocciti cir• mma rn /ul.la I opcrn _,!cito .sc11l(o,c an,er1~~- ci, d"e .scco~i e t1 11 /te iestimonitm::,e: ,li uo,ni· no. Ma nor non cr~d,a~o che 1f ~nondc,_sro ni come Fra,iMin, JeOcrso,i. Adnnu, c di c1ualc cc I~ mostro 11. Mr/l~. Pcnnamo pml· .sc.riltori come Jrvi11g, Coopt!t', Emerson. lo.sto_che ,t pu::ro d, mlJ~c•o non d~/ ,":ondo llaw,or,ic. /lcnry lame$, giunge a pc1g:11c tli c,:nom mo dallo s ~cs.to M1ffe,. In lui I ,~ma- co/1/emporanci come Stcp/1e11 Vi11oet1t Be, ?lnc del mondo e dc/orma/a pc, un d1Jcllo net e Siriclair Lcwi.s ~~n vi;io:. :,:~i5;/Pcimojf c:,:u;;~~t~ · * padrone, ma rimprovcriatnlJ a Mitfcr di ,olio• J.L CON.SICLIO _DEI ~1;1NISTRJ•~ "P· Cerca ·e vai IN CONSULTAZIONE GRATUITA NEI PRINCIPALI LOCALI .DELLA CIITA' * HOMA · Via Piue 7 . TcL 41725 1'1ILAN0 • \'la C. Cauti I Telefono 12342 J.ANUS P.ANNONIUS Ri1Ji.stalntema.aWmale dell'urna• rie,imo atorico e moderrw. Nel primo numtto atudi e arti• coli di Florio Ban6, Elena Berko– vit1, Aldo Biu:arri, Alfredo (;a,ella, Matteo Clio1k.i, Giulio lllyés. Ti– berio Kardoa, Carlo Keréoyi Lodovico Pi1ator, Paol; Ruaic1ka, Alberto Sninio, Leo– nardo Sinie«alli, Gaetaao Tromba• tare, Romano Vlad. Il primo fa8Cicolo sard pubbUcaio in mar-20 finca,ne il latu più abbieUo con una esflltica prUt..'UlO I a.ucgnoz,,me da w1 co111r1bu10 ::'t~à~ ~:;:e c!:;!:icn':, 1;;:1~0, ~svco;~; f'ii,':[:!:;:i;;io d:lic'/;te/;~~-ioni a /~-ore del• lll,;;=='===" animali comm <I.JC da/I uom(I. Ma ~r.1c J,. * fondo condanna. "Noi rimprooerlamo od UNA ASSOCIAZIONE ITALQ·BRffAN• Scnry Miller ., come Mn dice A,mand NICA A GENOVA è .stata inauKurata alla l'ierhal "di non CJJC,c un giudice, ma un prefft1UJ dell'Ambruciotore 1fl11gl1ihcrra, complice". Sir Noct Cl1arles. Il prC$idcnle dell'Asso• ALLO SCRITTORE E POETA DANE• '5E CIOVANNr JOEHCENSEN 50110 stati 1rib1111<1i in occa.sfone d,.11'800 compleunr•o co/P,mi onor; o Copc11agl1e11.Il Jra,,re.sca• 11i11a cu11 lt1 111asi,:ritKu - Jue,-gen.se11 l,a c110sa10 poclii mmi or sono - sortn $loti vcr /'occasio11e r1Cf'1·111i d11llc a11tnri1ti ci• vili e dal Ve5COOO. l)ul,nmcf, 1-:tiot, Mau• riuc, Clnmlel lta11no in1:Ìtlto mt!.UaJfi di Plu,uo. Tra coro11e ,falloro, ricordi e r/0- 110/ir..i di vario ge11erc, tingo/are è l'om11g.. 'l''V olfcrto clall'iwla f'rn c1,c, intorrio alla ~uuw, del paeta. l,a swbil,to u11a esposi. :ior,e 11c:rpetua ddle .sue opt!re. * cia:ione, Dr. Frat1ce.Ko Manzit.ti, ha ilfo• s1r1110 i profo ,u.li legami cM ur1is-co,10 l"l,1~ ghilterro atl'lta:ia. L'Ambascialorc i11gle5oe; /111 '1SfJT't!UCJ do parte sua la grumle sotldi• s}11.:io11e clte il popolo cli Ccruwa abbia vo- lu/U cercure cli rendere pili stth.li i legami co11 fo Cratt Brelllgr1a co,1 la crea.:io,i.., 1h·I• l'll,uo<:i,uio,io Ut1lo-bri1w1nica. L'ornlore, rfoOcrmalo che le relu.:io11j, a11g/o i1nli1,r,.(! s11110mohu impurumti per j due 1- 'uc.si , lw ri/c11c,10 che pi:rchè due r1a:im1,j si 11mi110 /'1111 1'11llr11 iJ necessario che vi Mt1 rt'(;i• ,iroco ri.f/Jetto, rispc110 che deri1m dal~, Co• 1wllce11.:<1 cum1me e daUu cor1oifia::io,1e dc• sii i111crc~ 1>1micolar~ nel rec•11rocQ 511• 1x:riorc i111eres.sc . * L \ GHECIA LIA CELEBRATO IL CEN. TEi\MtlO DEL SUO POETA ATHANASE ;~,~:~~!T?~~1.Uk?,!• ~"C:;o~i: 1 J:':: !~e~! or1oJouo, rom,.; i suoi studi dapprima a U111Ia11e:s1 e imi a Bmla, ili U11glicria, 1,l- !~~::ò cc~cbf.!d:::. la1/11Ch1;;~/:;;::t~s e /,!e'e:i LIBRERIA Scienze e Lettere i libri che vi occorrono... ->-->"'-+,._►~ ..... ~~ ) ) ) ) ) f MONDO t Rl~ST~l;ER~~O~LE I DI CULTURA f l)irettore: :.;':~~o~~' BERARDl f ltO)IA,COH!IOO'ITALL\19,Tiìl .. H!-!91 UFFICIO l'UIJllLICITA' COKSO V. >;MANUUE SI • TEJ.. 561,JU Forse più /o,le lcnsionc, pi1i forma Jram. matlea. più consistenza L'OfJiamo ìn un /acoro d; Spcnder (cli,. lu Ji,cllore del •· r;,ou,., Thealrc "1 intitolalo "Tria/ o/ a judgc. •· ma il suo pregio principale sia ne.Un poe~i<J .Jel le.tlo che lo rendi più oda/lo ,,d una lct• lu,a che allo c,opprcscnla:.ione vc,a e proprio. ~!:n°::C.~ ;i u'!c at:;;~:~: - n''~c~r:I./~~~ 11 .. MUSEO DELLE ARTI FICUHATl- /aiJOroJ,ammalico. Nelle opere lclllra/i .sud· VE Df QMSK, in Ru.s1it1, è stmo rÌII/H!rlo -/elle la cor,u:ionc ,1effa socield "'" uenulll 1lu1>0 lu parc11tCJi Ci//1.Suluilt1f111g11crrt1, I,, era, d11to figli . .studi scicmifici, 1111bbUcar1Ju 1111 Ard1cologu, Creca, ,ma Crn111111111:,a dc&'u 1. 1E,M1 ptirfa111dai greci. il Les1i,·-:, greco, sii Scriui nutPt/lici e fai.si d"I,wo• cn,,,.. ccc.. rii" fu magi.,;/rllla e c/1e era ,mu,.irr,to 11cr fo .,ua pro/or1da cult11ra, è ,mu~rfl ,li c1111:011i gioiose. r1itt1e ,ti gm·eu,, o d, /reschcz:o. Come <111cs10 .tflr~ro magi• 111rt110 sw/Ji/ilosi i11 MoUrwia ubbia /Jfl/1/IO cm1t11re /fro.f " /Jocco con tt111t11 co,wi11• :i'tmu <' b111mg11s10. tfl11ta else 11/c,wì s11oi 11111111ir11turi co11rem1,orarit!i, lo 1,m/cz:arnno I ~:- la I ani coli di SI p•1IH rormuo 2hH Uh101rulo11I d"•<i• idcnli/Ìcando,.i cof Jasci,1110, .f'cc/iè Jusci11110 Ja una parie e Comunismo e Socialismo Jal– f'afl,a - .simboleggia/i do il1i1ni i,c,w,.aggi c.s•o si 1rou,1110 111m1ero.w 011f're 1lf'i viii 11.n1i1ii1t.ori ru.s.~icvme Lcui:l.·i, Aum·.,ov• .ski. Surikov, Krnm$kOi, Lc11ium, t'«. U11 • .,..,,.,o L. 150 - Et1aro Il doppio l.l,bou111en1<1 ttlmeoir,le L. no Sen,eo1nle I,. 150 • An11110L. 1.500 y CJCJ•"•l• IJlm, '->·•<-,._►->->->->-~.e->->-►-<-►

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