Fiera Letteraria - Anno I - n. 36 - 12 dicembre 1946

4 ~ lfJ(A U:.'1i'~RARLA DJARJ ED ESORCISMI I A B B I A M o • I L I B R I * ricevuto: '!...-------------------------------------~ GOE-THE-SCHILJ..ER, Ca,tegg,o. E.io '"·· d1 ed.lore, 1946, pp. 305 . •. t,:r di'ca:~··:, G~tt:i:,.::::.. ! 1: :;·:,i:: 02 t.";;/~;:;";~ .. :~·d~U:; :;:~ !11~i;h~;· ... · 1:"c~1;;,.,~: J: ~~:·~c,.: Questa nostra b/;~.,;a;,~,l! 1 ~"?i':~h:~:t:;~'Ji"A l'intcrpellim,~a all'Assemblea e01tituenle di na~a c_di _u~a vita_- ct1:lt 1eriven in uno latc•a~ in pregiudicato I~ fona e_l'eff!ca- no San/angelo è opera di impo,/an:o ne/- Alge1!•. 3JI mdomani della pubblicationc 10 dei _suo, pnm1 vo!um1- è nello •forzo, n~lla c!a d1 <!sa, s :i.pr ~ _anc.he ricordare I ar,pl1~- I 1 • fa s,o·ia della cu tura rollo vari a.spetti. una r1v11t, localedelle primr. pagine di que- rens10ne necessa11a per conservare sempre 7101\Cdei rcmanhcl al aogno come al a m1- ta 1a Documenta anzitutto quanto ,ia ,tot-, /e• Mo giom.:ile, 11 violento atlacco della stampa uno steua io at1ra.ver10 le continue tentazioni glio,e via per neutralizzare e risolvere una condo quel rapp::nlo otlntmuo e più che aovielica, la .frc.ddczza dell'accoglie112a riser· di mutarl?. _Si vuol troppo euere _qu_alcuno. realtà, nemi~- Non per_ niente. il ricordo dj decennale Ira le due rrwggiori personali- vala a.Ilo sc.11ttore fra i g:ovani fral'ICC$Ìdi E non e è IO. Non e.e ne sono d1ec1. Non Aurclu1 J: d1 tutto 11 più mq111etoNerval Cl J 1empi tiella 6 con(i11u e tlt!i 'nuo,,i ini• là poetiche della Germania del tempo. Mni11ra. c~ _ne ao~ af_f~tt~- L"io ncn è chi;. una po: ha accompagnato au1duo in q':1esta lettura. zi son tempi ndaui ui r.i•co~amcnti. agli m0 0 , 0 ,ò 1 ,. po,J,· 5c,h"",·i'i,h,c ,,hc 1. 0 , b'b'i,~,'•" s,.li, 0 inlladbta 0 : Tra le frui che lo l.clanle deputalo d'AI- smone d1 ~u.'librio_,~- E_d ahrove: __ 11 Sc!1u1 Sohantc, che, ~ qu~o, oon 11 aa,ebbe !"':'· esami di co,cienza, a un aiiprofoudimentu di geri C,ovoni spulciò dal Joornal v'era quel- A1e, pl!Opnel":._ co,;1 .. N1en1e de!l 1_mmagma· cora prec1~ta I ~t1ual11à di questo 'Of!ianllc1· Jei Kmoii,i • dello ,iu, t: quindi alle rare alla sua rioiita e al 1uo almanacco, la sui contoduu frnnccsi c.h"' avrebbero e.e· l.K>f!e "'.olont:1na de,, ercfewon1sh. mente mo. So!lec1to, ptultOllo c.he, d1 opporsi effet" meditazioni e alle re,•isioni storiche. Già non avrebbe ,critlo i c.oJ:oqui d1 Emip:n1· duto la Frnnc.ia ,11; tedeschi pw d, riu.cire t~m1, 1,·1lupp1, cOltruz1on1, J!1Clod1;al.. contra- !nameute a qcesla re-ahà. (11.11 pure a!lraver5;0 da unni in ve.riti! la storia del noslro Ri• ti, fradotlo {l Ce.llini, rcda1to molle bai- a \'endere il k!ro grano qualche toldo più 11?, soh11nto In ~appr,'1Cr;tn1one dell 1mpou1· 11compc~ d<;I sog~) d1 cr,pr1mere m q_uru- sorgimento \'iene "'riH:duta I) secondo in• late e canti, ilampato le Elegie e rac· caro e la ,ichie,ta er" prigione .per Cjde. per- b1lttà a ~topor11 ad cw1 11. che. ~anitra I angoscia del oon poter nsol: tcudimenti 1 ,iù moderni e Jmiggior coscien- colti gli Xcnia, " e molte alite coie 1eguimento l'I ler111inidi legge contro il ge· E co1l ;1 cammino di Michaux si è ,nodato versi 11t!erame!1I!) ryclla lotta ei lo stupore d1 za; meno vi\'ut·i ,,0110 lìtale ,11\ece Jc prese avrebbero a1.iulo un andamento dUJer,o 1io renle la rivist.i. Il }ciumal contiene in .ef. rettilineo da Piume a La nuit remuc a 1 ! 0 vare I leffllt~I ~1 quuta IOt~al'anto .apropo- di contallo 1legli l,lutliof>i eo11 la nostra nell'insieme come nei particolar,". E feui estremi per l'accusa 1usa1 più 1eri di Voyage cn grande Garaba~ne. E non ai Uat· •itamentc 1':1per,o_nalla ~o_nosc1utam11ur~del: \•ita unitaria. Crediamo però cbo il pro, certo non meno e/ficace (pii.i profondo quelli che l'mtcrpellante racr.oglie. Ma non ta, nl'lluralmente di fare 11 c.onto .in questa I~- L ~•smo 41v1ene .~ì 11 r!lr.11111 blemu del Ri&Orgimeuto. 0 in gt.l'H'rr. del- /orse, ,eppure con minari ef/ell, oi,ibili-) ~ di quello c.he 1i tratta. Con la mauima sede d1 quanto in que!la denuncia restaue d1 dcli ~o ,di f~nlc 3 11 or"!re ~dJ avvemmeìi- la nostro etorin recente, ai sia fatto per Ju lo ,timolo U<'rcilato da C.:~lhe .su di1involtura si può n.ggiungere: C1dc fu in programmatico, di quel che spett~ue al pan· lo: e il &n~. I c~c,quenzai 11 m 1 (f: 1ore schcnno noi ancor più preo,:,anlc, como quello che Schiller. li Ca11egg.O oiene qumd, a top- effetti spiritualmente collabcruiomlla per plet e quato al .saggio. Su quella strada 1u! quale fissare 11 momento linco dell'ango• ri aiuta a spiegare l>Oi 8 noi li.casi e certi preientare un completamen/o indi1pen1a· ~~ 11 è 1: ;:~: ~rl~-lor~ ~~:" 1 ~ r:~~il: :: 11 t::i ~ic;~~,a~e~ar;;;ri~bbl~tt~~e c~= ICla~ V~~ da .è che gl~ ryen\menti dai ~~\i,~,;~i ,t \:;:~1:.dip~:~ib tt o:::t O suìl~ !l~li=~i~~:~~i13of~e~t~~:~~f O ~,~:c;~f: ~: ::~;..~t:~:.t~s !' 1 ~ "'1! ::Z:i:;1:· ;:;,,;;~~~r."J;,,:'d~=: .. ~t~:~ ~!?."' .. ~~r~t.;::~:~:,:~:~:~~":!~"ti~; ;~'.:~:J.:;i;~;.~~::::: .. 'i;?=:: : 0 :~ :ti:::~ t:"t 1 ,.:1~·~~11:;·~1 0 ·c~,!: dt posizioni più O 111 cno intetiellu.alis11camcn· lore oon h ch1a!l'a quasi ~' m causa. d1ret· « d:ill ':altra eiionJa ~- di quel tempo e di quel i' ambiente (che le assunte e ci troviamp nel carrpo delle espii- lam'?nle.. Ma CIÒ ~ l?&lte che egli 110:i Diciamo f'he i•ro, iene dall"allra spon- reita il più disinlercualamentt:' colto che cite, immediate 1utimo'lian,e, Resta 1",mpo· p;u\1 on':he per lanl1 altri che d1 q_uegli a~- da non perchè ndla prefnione il Volpe la iuo ,iloria a'1bia maturalo) trooa nel stazione tipica di ogni 1ìbro di questo autore. v~n1melll1_hanno fati? ~nza velami mateua lrovo mollo di inserire tlichiaraziuni con• Carteggio uno ipecchio di JinR(>!ore luci,, Un clima, pcr così dire, di d: 11 ociezione, un di ,_mrr,mone e d1 poesia. C.h«:_ la sua le1t1· lrnrio all':rniifosci!lmo, che si 1 ,ote,•a ri• dità e profondità. Goethe e S1.hiflcr di J:"!~i~ ~cnft:~:o ii,i~t!i!i~~ ;~ata v::~: ::.'aQ:a~:a a.~::: b~}e1,•;~\~~at~~h~e~: sparminre o uct:usc agli uoliani che « de- ;cutn:ci:~fc!o::!f:raf/'ie~![~j,:~/'; 1 ~~ ciopo il giuoco ccnccllol() del periodo pre· lettcral~ra detta, K'IIU d11preg10_d1oc<;a11one ~i~l:teav~ 1 11 aJiulae~t~!it~;id~~~:Cr:op!recol,~: es/elica; ,agior.ano sull'c!fe11umo, il "1in• cedcnle, il momento della ra«.0lta, il mo· (f: pc~1a~ pc~ esempio a lutto _11mov1ment~ cro.n pronti II far fiacriricio di sè ptr il tiuno, la leftcroturo /rance,e, la mwlca rrento panivo àell11.difu 1, Rifacend.-,m 1 alla d1. scntton IOfh i.I.orno alle Ed111on1du m1: rii.callo del nome italiano (gli altri erano llal1ana, la lingue ledcica; combattano c.itazione pi'I sopra riportala direi che l'au• nutt) c1 accorgeremo forse che tanta parte d1 d" • una comune baltogli'a contro ii fiiuleilmo. lore ha ,itrovato questa volta, un su, ÌQ re· ~Ma .. speuo_ qucll•_ a~parenlemcntc più com· :)Cr~~: ,,::;,':lib~~~ 1 \ 1 ~ 1 .:::1.~;~:t:"i~, ~i~ E nel loro dialogo entra d, $COrc,o, altra eliso ed indi~usso, o VI e.i si è ,""dl\10 en r~pellvr: d1 "~1idia:lx n~~,-aUl~cc.~:1:tad·a~:~ bro corrisponde, in ,;r:m parie, a un pen, ... ,er,o opin_iondil rif,erife, uHn, Jboiil,d i ~/on• ermo: ncn 11 tral a a questo pun o I allac· f • . . . _ 8 itro e 11 111111 vttlulaiioue che ci fiembra• emporoncr r1 ievo: um o I, re, care, procedendo in avanti, di continuare II cLndomentale: di _Mupo·e.~lupore ~1 pr1m1l1v! 110 singolurmentè nnacronistici; alla vi- der, Fichle, /con Pouf. gl, Sch1ef!el, porre ,n dubbio i pilastri di questo mondo; d" fronte a molln tanto p1u grand_i e potenti si..onc ,lj un'ltalia e.. tcrna. epe~ tradita e Schellmg, 1-le.~el, ecc. Va noia/o inÌir.c ma di difendersi dit euo, da tutti quei resti r• loro, Muporeddjj~lo 1pella_tore d1 fronte al· iucompreH i•er çolpe anche sue e dei suoi c/ie il carteggio ii wolge Ira il IÌ94 e 1 1 che (c.ome dice in uno d1 questi suoi peni avvend,m 11 ento: . e ucd_modi fronte alla _na· dirigenti, che ,i,e più cbr altro ,in cet1e 1605: <JMr tumultuosi e ITagici, /ra rloo· che so110 tra la liric.a, il po,-metlo in pr<K3 tura, e a villlma 1. fionte al_ !uo ne!fllCO. lu:.ioni e guerre. Eppure J1 tu/lo ciò so- e il mottetto, come quantità inu•ilizzabih di Con una ~rntlura t_rai1_~ue term_tnl c;he 1 m~· « p111gine •• in certe t( glorie da rivendi- f qlli l h . . U-d un'esperienza si accumulano nel fondo rii d_1tce ~n.1 cnmun1cab1l1tà, ogm azione del- ~b:e :• ::cn!:1t~pe~: 11 ~;!~'EJ~ 01;.rt';'c°ip:~~ ,t~an<, 0 q::,,eraf~f,~%,~ É,~n;a:io~~ r//:n ~-nuun: :!~e~. costruire un eue1e diverso da I ut ;:\ :ltdi. oggi questo slato d"onimo di :~~uad:i1:n1:~1::1>:3lei~o~\ ~"~f~~~ul: fi~~:b~: Jtt/ll:~b:;,e~:" ,:1;; ~~::1~e d; ';:;,,i u't Quella volta il mondo ,i è poslo in dub- non intervento, di stupore_ di fronte a.I. fe"?' una perenne « diCesa ._ («non potendo Cli· ques/e fette,e era ceito il m1gl101 modo bio da tolo, travalicando le in'enzioni del per- n,cn~ nal~ralc. Sono anm c.he Cli() via ~•a dl~.crcme ,I proprio lemp~. Almeno af- André Citle 10naggio aulort:, La marea montante d1 que· localizza il suo '?fcm: nella natu~a propt1a· ~~r:u:u:l:7rtfe! ~:d:;;~~i:> d~ii s~~~li~p:~~ uou 110 mondo in scompiglio diviene troppo mal· m~nlc ~ella, nell e~à perduta dell uomo,. ne· sic.eia perchè l"uomo po"" penlllle a com- !Jli al~n. nell11 wc1età, n_ell~ ma~. lcn ft, gc:ua dei padri e risemito orgoglio dei fi- prec1pi1azione da uno staio di dubb.O a uno batterla efficacemente e senza ret.idui nella !I namm~ .. qu_es.lo_ u ~' - ~I la dcli _uma_no I) e ~!\g~: :r:;~~ :n:'~::;~à ~:;i~~;a rnerl~r:~: ,tato di certezza. Ma con questo) lo temo t:!:~i.;/ 11 t:x;~ci:e~e:èa~~::s e! I~~::'. Mr:;~uo;~n~od 1 p~:~r~hi=~tr~o~ 1 .r~~~:.:: 1 a ,;r,om11ni;i11a e l'i11sidia degli nitri po- moho che ace:ucndo le 'Vicende del CAIO rool· en attaque de bélicr. est le vérit-ble poèmc L.11 I uomo, non lo SI rttcalta, pp~~i :ht.~c:l!~r~n,':~.si~~o ~\•:::i,·;~o-,co;:i I ti lettx:>riabbiano evocato i fa.ntasmi d1 Flau- du prisonnier .... La plupart des texle. qui ENZO Fonr.ELI..A j ~b';J;!•::a·r;, e~~'1:C'ti::~àln~~n:, 11 ·1Cf1~ suivent IOnt en quelque sorte des exorci1me1 ~~:t 1 /:~~ ~li1e u~:11~!" ::,7.:~f;:~e~~:<li;fe1u~ tore d csprunere I •uo~ _stati d'anuno o, ne! r:.r ;:c.;..t~r ;~:~~·:t~: d~n~~de hh!: A. GIOE: Journol (1939-42) Callimard stro e di • ew1111laritia ». e il ricorso a ~:~r:r:;e:;~I tri~~est1cl;a,~t~!i! lile "· .• . . H. 1 ~1CHAU)(: Epreuve,, Exurcbmes ;;~e (11~~~1 \:ii:1,:,:n~e, 1 >ri;•~~~/a~!~~rr::) allorchè 111ritenga lesiva di determiMti auoi Il lettore ha gia capilo, penK>, quale Il.li (!940- 44), Callima rd · l945. per dure un sostegno aali i1nli11ni. mlereui. Mii non è nemmeno di questo che,---------------·------------ Riconol>t:O che per dnr risolto al tono più 11 tratta. caratteristioo :<li que..,1'opt!ru ho .cericaro La vicenda di Ci.de ; ben altrimenti i1tru1- un po' le tmte, e che nell'obito mcnt:tle del tin. Cercar-do di pteci1are la poflala dd MIO R d • ; • Volpe, che è in somma uno storico, ha collabom.iooòomo ~ lacòle ..... ;... 11. ,coe omanzo a lCiassette anni luogo 1; comp,cn,ion• e lo ,tud;o d.; più la d1 quelle pagine, enuclearne la natura. Tro- • eomplCiliìi e divergenti as11e1ti delle cose. viamo al 12 get.naio 1941: « Ah I Je vou· Resta JJerò rl1e la i;ua linea di.retti\'a, la drli1 qu"on mo Jaiuil t1anquille, Ctre oublié; Fra i sedici e i diciott"auni I.., tcritlorc .enz.i c.,goa;lio nè pietà (che entrambi appan sua ispiru;ione (1olvoh11 il éllO path06) son libre de pen1er à mon gré .sa.ns qu 'j\ en P.rccoce. poss1~mo 1mmaçmarlo llllento a rea• J nano la v1sta) Per e1emp10, della madre del quelli, Si vedun 0 le lunghe 1n1gine dedica• ~:~~in~('notl à :a1~~dees e~e!·::~terbaia~ ~:~:ar~n I r:::::~1~:;;'.°c::! 1 1 d~~gi:em:I: 0 :a::: io sl~a .!;r:=: 1 C:-ngi: 11 ~:m;~~vae :Mc~,~~~:; ::li:~ 10 n:~lorJ::r:S~ 1 ,~1:i:: 0 e:: °:~~r~~~~: t: 11 ~!: ;:mdiaÌo~e.m::m"eiC:~ ,;!';,, d/::,~Yni~~; ;~:~a~;::r~e:___ la~! ~:~ir;;:a::r:~ 1 ~ ~i~ :~!v!ng;:;a::ai! ~;'.to~iaciòpeth:cr~;ìo ·:: ~!~~:~~e ~~Ae;;tta. ~na ri~Ji;r1:-~!:t pi!~!~~ Ci:'Z':. !e.i:d~~:i~~s c:~~:t~.s à la :r~(~~~":o :i!:~~ a~;~1~1~!:Cddl1; :: ~chi! 1 :e!di:'!a n;t:te 1 ~a~a::d~v;81J ;~ à1ar.:rut1:i,!ip~:;!i" .. 0 on(UC'.~~ e~=~u: Le balancemcnl dc m~ pen~éc. Il senw è r!Jla). Eppure un tale mNtro è ,u tempi no· iuccmprcsa. Scioccam•nre idealista, 1i limita· f":rispi. le cui ,:ravi de(icicnxc l)Olitirhe e ~~~.:~ 1 . 0 L!al pr~~~~:n/rd;\m:~na~~~:Fo~i~ :~~.:i~~dec:, 11 aliar;;:,~t,~a"z~~!irt;nne~,:1i~ :::e f;~~ t>!i:n ~~~:;e dr"chiu~~:: i 0 ;:~ ~i 1 :: 0 ~;:;\: 11 deti~iiti::n~; 1 .~:. !rt 1 ;~rv!:~:;:~ : 0 ~a :::j=~i ino~i èd:11:;~~ib1~eà ~~~ni.S~ ~~~1:: 1 ;::~:i~le ~:,l;ò~t:~si~ [)~;· prec:ie q~e1~:u;::~:ic!:mt:{~~l1enne dà ::'.:~:\a~:t:~cl c;~:ri1 1 ;:~J~)~~:1 1 11e~:~:. (•: ::1~~~~ del dialogo, della. sua illusoridi, e con et!O 1.iolo in co,po che Bompiam prctf.nla ora in prova d'una C5perien2.11 psicologie.a, nella sua non 1i afferro punto che l'O!a ru, in real ddla illu10rietà di c.gni posizione costrl.U!a una ,buona traduzione d1 Maria Ortiz (I). prcci5ione e ccmplessilà innalurale {lnnJ'u tà, nell'Italia onoccntcsca h1 mcteflra cri– au una ,ntelligenlo· comprerSone dJL, tesi e E un roman_10 breve '! perfello 1n iè, raie a rif !eue.ci dopo, 0 tenendo d'~c\io al: spina. li 11iglio ddl'uomo c',.rn. e una ccrla delle antitesi 1u un alterno spo&are le ragioni tutto IC'1o com è (senl..11gnnze. nè ewre• I età, .ma naturalin1ma alla lettura, la cu= nobihù d"accenti. c"erano ~1uu1,1.i tl'ingf'• di un ounlo di vi11a e quelle del 1uo op· tccnze) nella nanaz1onc d'una vic.cnda amo- fluidità s.upcra le Ùuai·oni p'ù ac:abr01 <l. Nè i;no nell11 5uo azione' (pila, nei suoi discor• rat:~z;!:::oq~i ~- 'M!e~;~e è ~I r::~ ;%,j~~enrc 0 t:1,~ 11 ~ 5 ~~ ~~~ ci:.~:n:: ì u~~ ~~g/"co1i::;~1; <klla v,:~ vi~~d:: ~ape:::: :-~~ ':;a r~:~1:i::~ 11~:~05~ 1 :1 1 !'i~ 1 • 1 i 1: 1 .~ ~::. ~~~~= che lo sc.ritrorc sia p~ontc,,,egli lleuo, a ri· iitpor_a appena dic1ottennc, m~ il lorc .imorc IO I due· stessi protagor1slt I quali II un11eo· rhe si possa. che ~i surcl.lhe llOllllo molto I C'.avula. E_ a c:.<.ost,ruuci_ 111. magari. un i11se- t~n ,_,cKe ~' quello meno Pl~'lo e cc1po10, no al al d1 $Opta d1 tu lo, slrClll quanto psu edilicare. Di fatto sen•irono a turbare e a giu:.mento, 11 profilo d, una nuova moralità. su, piano fisico oltre eh~. aenltmentalc, mos- è po551b1le 1mmagm~re. aut ,uffic1cn I m un ronfomlcre un'halia che 1IOH!\':l lavorare, Trcppo le;ato alla sua fi ura, d ranno gli ~ nel proced~re, _tr4z1co nella eone.lo - loro mondo am0J09(1iraccesnbile. due in uno; I( for.-:i., nd nrni;gior silcn1.io , e condu~la um, o lreppo lucidamente conac:.iodelle po· 11onc. Romanzo m prima penona, dove a un ma l'incomunic1bile nella lor:, natura resta; 11 al diAaSIN: al rli..astro, cioè. 1•er dn ere 1izioni relloriche cui quu•'a.hto intellettuali- c~rto ~u~to è detto: 11 ,l:.ravaf!IO_come fan- a_ll~1buiw:ono d'un l'altro ,roventi tlnll1aginari, deva ollu 10~1anzi:1li1àdi (Juella rcforica :i smo potrebbe port.111e. dir11nno gli altri .•. c~ul11r1tl1 10p1a una sedia, ficn ~I &Orpaware II mgannano quando più crt>dono di compren· &e.illi e a ca1>ricci, In reoJ1ù, allora, 1'1- Gide non sftulta la sua scoperta, non ai d1 lulla la tesla le persone g and1. Le circo· dersi, e la loro intima vicenda che è e.e to tolia !eguitova il suo cammino, cun le attende nulla d1 nuovo da cJ!a. E con!inua tan~e ci elevavan?· ma no: reslav_amo i~ca· uM l1agedia pas~io~nle riesce anche, , ..tto al- co1111111?1,io11i cho erano naturali in un pae– l'aMotazio:ie trnnqu Ila dei suoi appunli di pac1. E se, prcpr1o_per la_ nostra mes;,euen· !ro punto di vista, una commedia dc2li equi- se jn crc.ftcila, rho non ,;aJ>e,•a ben 1ro,•ani le tura, dei'1uo1 incon n, d I tuoi svag}u In· za_~er_lecose complicate c1 .~'"?ravano ,cm- ,oci. op1Josta a ciO l"he. mni;ari implici1amen1c. anzi tutta scoperta, suprcmime!lle 111gcnua, Ilario, diventavano oslac.cl1 11. ccn'o pagine, ha un u'mo feli-e. Pinna in clnssi 1 ,iù dclcrmiiuuui cd a 111111r·"rcntJ, ~uiMici; io un'aria niente affatto seg,_ela, ma,phc,1as1m", ahrc e.se rmpl1c1ss1me. al con- La narrazione, contenuta in me~o di due· prclende il Voli>e: l'Italia, o ctrle 611.,, come è l'aria che circola per !ulle le pa- E.' natur,dc che au queste ultime mella princip:o (senza c-t&ermai diffus~). ii fo 1cm (urono. e tornarono ad c~~rc, troppo pron– gir,e _gidiane. Quo I:' là qualche 11.perlut.,1 ri- l'11ccen!o Rad1gu~t in voce d1 prolaRonist11;.P!e più 5:Clra!a, l'.r,ngenle. ~'OC~c pc! 50.)!'" le a lnsciari,i int'nnlore: troppo d s,,lerost' vclatucc, come la 11petula 011crva11one sulla Ma no1 lettori lo metteremo mvece sulle pn- Cl: nlcum stngohum,..nle 51Ptet1c.1e dlu,i1• di schivnro i prol,lcmi. nffid1111dosi n ~o- caratte11sl1ca dei f1ance1i d1 pendere le, mots mc. Per sottolineare come Radiguet 10-nan- n1111ti, come un copit lello di nove righe ver• lnzion· bell'e ( 11 J Il J· JX>Ur dei réal·tCs, pcur det étrcs; il timotc zicre·adolc1eenle abbia an1itutto la virtù di IO la fine, mentre poche di p ù ne hl\ quello ch;t>ra~o Co:11:ad:li~:n;~rvn~v~n\~t~n : 01 ;:: per le Hu1oni t:Mreme e_ p"r la 1valori:..za- ridurre nll.i. essenzialità c!ella sua ispìra2ione conclusivo. S1ret1a ccon mia cs-1e11iva, ma ramcnle verbali. z1one dei senlimenli mediani, l'accenno ad tanle C05e co:nplicatc dei grnndi. Ccl la vi- non mar.ca nienle. E anche questa è qualità La Etoria d'halia che meri1a J"e!i,ere j 11 • un·antiuoiicità com:: (;.llratcri1!1ca fondamcn- cer.da è tutta ccn'cnuto nel tempo dell'altra che, in te..ria. sembra rnggiungi~ilc 1010 con ,lagnta, dnl '70 in poi, è <iuella di 1111 tale .del suo, spirito, i du':>bi frequenti sulla gucna mondiale. Ma che cos'è la guerra per lunghi Qnni. Rad1gu.-t la d:moslra connatu- paese che « si ( 11 le ossa » ,. ché 11011 può ;1~~~n\1~e~e~ 1 :e:~r:i·lieE pci;°~~/~~~c ~~~ ~;i~ r::::::o "ri~c~~{~c.~euc,l! d;e gf~~~ 13 ()i ques•o romonzo è italo detto (ron pro· (iui nd i mi.~urnr~i eon gli nitri, 0 for rigura cetlare ne, multati, cer!c posirioni sollo&eri· guerra per tanti piovaniuimi: quatho onni di po1ito laudativo) thc qui1nto v1 accade v1c"e :::i 11 1 ;: 1~\ 1 i 1 • 1 :. 0 ~,~~cn;j ~roob'i~~~/1 :u~f 11 ~,i~ect 1 : 1 ~l v,~~tl~e~li'C~~=:nclJ" 'ec.nl~ ~--poco che fouero ;;;i~:.e E "ftu':ac d~11::r~J~m:~':, p:l,l11mc'T:,~ ~~:n~r:l~~fzi~~:'d:.;:;1:v::~al~cfin:::· mt- Vcnosta, che CDJJirono eh<! bifogm1vo "llfO• forzate, in ~du r bbero faci!mente a lan·i al· m11liL10significava il ritorno di Giacomo 1,. 1ico della fancttlllcz1a, A 1101 ~mbra, al con· ::1;gc:,::~i~: 11 -:;e;:e::t ( 11 ~/ 11 : 11 !':.;iè 1 1 !:;, 1 1 1 1 1 ,i:~ tn d1scors1 In ma·gine. Ma chi qarllnlnebb~. cioè del mari1er10ld;;to della 11.1a amante. lr.irio, eh" il 100 pregio magiziore riScda nel• della triplice, l'altro l}er dar rupiro all'I. :io~il ~i'f~u1~,~n andare c~· ohrc le in'en- ,·c~d~ i 1: ir:!~ fd~jj/•v~:::.~:t;:°:n d~~ ::L;:;:~~:,r~u;~~= d·i~djg:::ed~ud 11 i ~::: lalia anche (uori Ji 11 uclla cu~wdia che Per ;:ioco noto che H. Michoux posso e1 ,·o che l'allegria d1 un permesso maape:taio: izlii, dirittamente realistica verlO fa cali1slro pateva Ji\f•ntarc una prigiunc) che con• se1c lra noi il lettore italiano sa iper lo i caffi 11pcrti fino a più 1.irdi del solito, il fc, sfiorMdo di continuo il cim•mo scma ca· ~cntivano 111 nostro pne~e uua maggiore meno che qu~sto ,crit •c.re si C con~uU.tato nel- d1rillo per i militari d1 baciare le ra;iazze. dcrvi dentro (tranne, fo,,c. nella papiM fi. libertà e nutoritù in a.rmonin con le forze le Ìellere contemporne f 1uKcs1un posto ab· Non è: a dire che ciò 11 d bba a una Sj>!'· Mlc). E.' davvero un breve capo'11vOro. Ed che si ,•enivn ncc111istand1,,Mn lutti e due butanza sicuro, che si lrallerà d1 definire cic di incoscien2a, che si ritohe,ebbe in in· e l'ultimo romau.o ptopriamenle d'amore - laici11no tit")lido, o nddiriuuru oslile il ma ncn di ignorare. Questo rollo, questo va- genuità. Radiauet sta I sop·a una sedia 11, luHo d"amore - della noltra eta, rne•s=••na- Volpe. !ore - a parte 9 nt più :!tenta ric.ognizione ma l.l di •laici (non s'illude che I pioli sia- la ormai da prospettive umane più compli- critic.a - può c1SC:rein U'l p i-no tempo de· no il prolungamento delle sue gambe, nè f, cale. fimt.o c:.olT'ev.ilcrc polemico, d, de u'lcia e quindi passi nel vuoto) e luUavia sfrutta al J\LOO BIZZAltRI UMUERTO MORII,\ DINO PROVENZAL: /u, murmu,anJi Milano, Cavalloni. 1946. pp. 220, L. 200: Dopo il volume Coi parg,.11 innoce ti, icrillo come rifugio nei ricordi nel perlo• ':n:if~~":c:u;'tt::\~::,:cJ~. ~~r°mu:':~ di " 'f.anfo pensovamo e Jiceoamo fra intimi • durante il tramonlato 1e,1,mc, dql quale .:gli fu per,cguifalo per ragioni ra::.ziali. Si trai/a d'una raccolta di icritl,, per le maggio,- porte anedo//ici, lcga/1 alla cronaca del pasioto e /u!lavia _lrc,ch, nel/' c,po1i::.lonc e ravr1wa/, dolio noia grazia umanutìca Jc; ProrJef 'z.ol . Sinceramente patetica e r:obile la "Lette• ra senza rispo,ta ", ictilta e ipedita Jal• l'oulorc nel '40. WILHELM ROEPKE, I/ p·oblema d ·Ila r~ri6()_ia, MilAno. Rizzoli. 1946, pp. 236. Del ROplte è uicito ,n italiano que• ,l'anno l'Ordine Jn1er:\tzionalc e si on· nu11ciano altri due oolum1 Civ1la1 Huma na c L'insegnamento dcll'Economio: men– tre già" da tempo note e d11cu ie sono opere come L1 tcrzn I r.da. . L'oppren:a• men/o pcr le teorie eco111•mico-po!1tiche del HOpkc e la .ma fila,o/io sociale è fl(l/uralmcnle discorde; mo anche chi ,, man/cnga in posizione critica t:ersu I' au· forc o_ addiri//uro gli conlra,li, non potra accogl1c,c ,enza inlerel,e il oolumc che Rizzai, oro pubblica fedelmente I odollo co,_ trto!o Il pr blema della Germania. Roplte in/ofti appare dopp.amcnle quali· /ilulo a traltorc qucilo che è (e iembro Jcbbo rnnonerc ancora per m:1it0:l ,l pro– blema centrale della vifo europea: pe, la sua qualità or,ginaria di tedeico, o,.. su/o 1n Germanio dalfo nascita fino al· 1.enlo del na.:11mo, e per quella Ji cm 1'– grato di' ei(ero e /a/lesi straniero da un /('lnpo ab~aslan:.a lungo per p te, con• templare _l oggel/o dellu su:1 indagine coi duoulo dislac,o. li libro qui tegnalato /u conclu,o subilo dopo la fine della guerra in EuMpa, nel moggio de ·4;: eoiden– lcrr.e~te con la 1pe,1nz.a che scroi, e a quulc~e coso. Ma già sci me,, Jopo, fi. cenz1ar.do la seconda cdhinne, il Ropk_c Jooc1.•ae1primcrc la iua delusione notan– do (;lie " gli errori cl,· pii.i pes :no n ,n ,ono quelli commcu/ nell'omm,ni.,fra::.ione t~~: ~:nnee,:~cua'Z~1~1:"~1e~ 11 ~~ 1 fr~C,:/t det la Gc,mania ••. Uno ,u~cc'!iuo Ari,en– ~1;-c del _maggio '46 l'On/erma e aggrava l 1mpre11,one del ROplce cbc icrirJc: u Se era pou1bile un anno /a indicare la via pc, una 1/er,1sofu.:ione del problema le~ ~es.e.o /iducio~i d1 poterla percorrere, og· 8' e ncc~~fO ammettere che nei punii eucn;:1al1 11 e /allo proprfo il ,ooeicio dt qurl che allora ii doveva rile,cre gl111to ~I /~re, e che si e lasciato 1/ugg1re quel– I_a11_1mo t:h,~ nru~ n1 eternità potrà mai rich1am!Jre . Tullaoia eyli non dispera onc.ora e propone nuoui ,imeJ,. La /ra– duz.ione ,toliona è condo•ta Ju/ lei/o più oggio,nafo. IL P1tNA POESIA ROMANESCA: (raccolta Jei p,,– m, 6 jascicol,), Roma, Fallori, 1946, pp. 96. L. 120. di tcstirron"anza. La fra~tu-nazione dell'io, le massimo quella sua ;,osi1.ionc, Non è anc-r conlraddmoni dcll'cr,mo moderno e, su u_n uomo. m:a la wrte di una rara ,s-,iratione ~li 1>ianopiù 1'1 ttamenle nmativo, la inrossib - ha mer.so gli uomini al di IOlto del suo liv~– (ll RAYMOND RADIGUET: // diaoo ,fe~:/11 ?~~:~~~ 11 . 1 ~~lu;.~Lr~:in~,~~;\tJO): FRA~CO RICCIO: Alba (poc,ic, con u•1p la ,n corpo, Milano, Bomp1ani. 1946, Pr- 187, G. C. S-.uuoni ..Ji1C1re, Firenze. Pagi;. XV.I conren1onc d1 Romb·ldo C,Jd:cri), Coacn- li à a trovare una aoluz.ione attuale al Jliuidio lo naturale ed egli li guarda attenlo e lucido, L. 200. 510 L. 600. u, De Buono, 1946, pp. 74, L. 80.

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