Fiera Letteraria - Anno I - n. 27 - 10 ottobre 1946

Flf:HA 1.tTTt::llAlll.A 7 I I I lo dialctt·co centrale con ~fhli ramrftco - :ioni p.sicologichc, un inlrcccio d'amGrc di G L I S P E T T A e O L I ma,ca inlimis!a, e qualche figu,a d'appo~· gio con u/lici 0 di in!crloculprc per contri– ! buirc ol premeditato 100/g mento della lesi. l.=============================================.J ~u~:~c c;'::0°::;;:";clt:~:r,~;:~~a, 1 ::~;:~~~ L'ULTIMO O' NE IL L Giorni senza fine il ,cn50 dell"amorc divino. D'allra parie la sua interno dialetlica ricorda un altro a'n– golarc romcnzo francese, il ")con Uaro·s ", cli Rogcr Martin du Card, la cui forma dialog ca par costruita per cspr m~re co-i maggiore evidenza le dromrnaticl1e o/terna• tivc del ,:,rol.agonista. Nel dramma di V' Nc_.ll c'è in p ù, rispcllo a que.,li modelli, una cono.sccn.:.a aggiorno/a e laft>nllu acuta dei/a ps1cofog1a contemporanea; ma cerrc u,lrurioni dell'amor pro/ano, coma ,.mbolo e presenfimcnlo dd/' amor sacro, riveiono .,in!omotid1c parentele con .I dccadcnlismo moderno. Tanto p ù che il punto più deho• le, in " Giorni senza fine" è proprio lo cnsi della conversione, /rclto/osamenfc rr• .sollo, p ù clic drommaticamcnlc oissula, con un linguaggio da messale, ,n cui si pcn,a d'un bal:.o al tono ciel ringraziamento e dcl\1, ,:tonJ1co:. 11e. (.luesle cons:C,cra:1on1 lasciano comprendere clic la moler a del dramma è /ung. dal mostrarsi omogenea; in cuo in/olli possiamo d.ahnguere sen.:a ,forzo componenti d1Llcrac, quali un imp an• scc ouai più l':dco di un congegno c;he quella di uno creo..u,a vivente; e appun– to come un congegno , .<.,slro scopcrlamc-1· te le s!rullure, -.aluo a lasciare perplcuz I circo l'origine e la nalura della Jo,:a mo- 1,icc. l..o mena in .scena forzò in toni infelfcl– Luo/is'ici con un telaio a ,·quadrature 1cl1c· rnat:chc, di un lccnico e noocccnlistico 1im– bo/ smo. A nlonio Crasi nella ptJrtc di Jolin Lo,i'ng, moslrò /ìno o un ccceu: 0 d'c1J,den ::o r' caroll cri dcli' uomo incerto e ncorotico: Programmi teatrali a Milano La dupfc:t,ì dcll'an1'ma umana è una ve– rifà antico e accellata da/te maggiori /Ìlo– •ofic. essa è la condizione cucn.:iolc della drammalicità. cioè del con/lifto che d 1ide lo spirifo dell'uomo, pensoso di sè stesso e del mondo, e d1c gli Ja parlorirc con dolore ogni ideo ,lei bene e della f bcrtà. R"sco perla dafta moderna tecnico psicol~gi~a_ e accentuala doli' a,:,:ravarsi degli .!òquil1bn nell'anima con:omporanca, codesta vcr là ero Jesi nnta a imporsi all'aUen.:ionc di un d ramm aturgo come t'O' Ne lf, avido di cu r :os.tà ps colog.1c11c f! <2Urafto dai ~greti moti delta coscien.:a. Nel suo uWmo dram– ma " Giorni •cn.:a fine", egli ;, arrivalo a ;doppiar:: materialmente il prologon sfa.' John l..Gving, in due persone uguol1 e dt· stinle, delle quali l'una rappresenta_ la fredda regione e l'a!tra l'impulso mist·~o, l'una l'in/lcuibile coercn.:o di uno log ca m,aler-ial.stica, l'altra il dolente e cl sordi– no!o dc,idcrio d: uno fede, l'una l'egoismo raz:iona/1,9/ico l'altra l'ardente desiderio d1 e/londcui in' Dio. Ammelliamo, per como– d là d'capos:.:ionc 1 clic i due aspetli male– rializ.:oti di Jolin Looing si d1io.mino l'uno Jolin e iaHro Loc.> ng; John dunq':'e sta act11.>cndo un romou,:o. q,uas, un <1U'!ob10 ... grafia, in cui, dopo aver narralo ceri~ gio– tJanili delusioni religiose del prolagon sia e , ,uccessioi passaggi atr olciff110 1 ot male• r al .1mo al marxismo, al socialismo. a lut• ti gli ;,~i. insomma, con cui cerca invano d 1 illudere la sua ,ete di rdig'onc, trova un r /ugio e una poci,'ica.:ione nefl'_ amor~ di Elsa, suo n101lie, pallido e malcrrale r:• /lena dell'amore uniocr~fe. Ma la co,cien· za in.10:,nc di Loving prospelta a John la incon,i,tcnza d. un • mi/e compromes,o; la morte di E!,a doorcbbe co,fituire per J.,hn lo prova ,9uprerno: esii doorcbbe tornare a inginocch1arft m eh ca::, per rmplorarc la /cdc, ma, dcltuo ancora U?a L>Ollodalla religione, dourebbe uccidersi, Questa of~e– no è la conclusione cui la /og ca J: LotJing L>Orrebbe :.ospingerlo: ma a John ripugna un simile rsilo e ,i dibolle ancoro nel dub• bio, Sullo scena, dopo un primo sconlro Jra John e L.... oing, tutti questi parlicolari uengon 0 forniti d<.1 fohn, a guisa d'antefatto a un ,uo 1.1ecchio zio ,acerdote che casual mente oicnc a trooarlo. Un allr 0 personog gio ,' a/laccia a soltecilare cedi impegni d a/lari; co,ì seppia mo anche che John ccr~ ca di lenire il suo interno rotJello dandosi a ,cdd liz:ic .tpecu/o:ioni commerciali. 1-ral· Ionio E.l,a, la moglie J: ]ohn, c.>ioe nello più ignara beatr'udine coniugale; m, un g;orno l'amica Lasaie, in oena di corifidcn– ze le racconta d'o1'cr c>oluto prooare t'a• c,; piacere dcU-odulter:o per oendica"i di un volgare ed oslcnlolo !rodimento di suo marito. La poocra Lau 'e locc il nome dcli' uomo con cui ha peccato, ma Ja quald1e parola /urtioomenle scamb ·ota con fohn si capisce chi a l' allro pcccalore. Per chi John, nonostante il suo omore pc-, t:.f .a, ha agito cosl} Perchè, secondo Looing. egli nutre una ,orla di incosciC"nlc ranco– rt' per l'omore che ha narcotizzato la sua •ete di oerità, ao1!iluend 0 uno umano /ìn• zionc al de,idcr:o delta conc»c~n~a. Jolin re,9pinge questo accusa di Lo1,"ing, ma ai ,ente ugualmente colpeoofc ocrso suo mo• glie e c,>.uo/ confessarsi o lei e imt,lorarc il suo perdono; incapace tuttao:a, per la .sua consuelo oerità; di affrontare dircllo1menlc la a:luazionc, ricorre ancora una t'C'l/a ad una finzione; cioè racconto ad Elsa il suo peccato e i suoi tu,bomcnt: .,pifluafi come ,i J, atta,se del ,olito pcrsona,Iqio del suo ,oma.-izo. U1sgraz1atamenlo la "ua con/es– sionc coincide CO.ti c.sa! larm:nt c cn n le pre• cedent· confidcnzl! di L ou:,. c.he f-'l.,a rion ha più un istante di ,!ub!,i >. Per di più, ,ommando,i alla 1uc;cs,i1Ja r.tG>rlc della mo,:[fil!. immag nata nel romon.:o. qucsla con/euione produce in El,a I' clfello di un .ou!cnlico auau nio p.sicologico. PerJulo o– ,:ni dcsidcr'o di tJitJerc, io donna, anco,a conoalescente di un' n/luen:a, e,c.-e sollo la pioggia; e fo po/monile sopraR~:unta mi– naccia di uccider/o, c:m1c J: à alilJCnne per i genilor. di John. Fu c:ppunlo in occasion~ .della /oro perdita. nrmosianlc le .wc ardcnh preghiere. che Jolin perse la fede; cd ora. ri- fronte alla morte imminente di ieuc: mo· gl!e, /'1ntrico!o roman.: ere è o~.9cssionato dm ritno,.,, e da/111 d•1;:,e1'tl:.1onc,. lnomio Loo,ng 0110/ pcrsuodetlo della c.-..on,ld del tullo e .-nvilarf 0 afta coc,cnle cond.us one dc;-1/a sua logica: il su C:dio; )ohn, nella cns 1 l dello ct;spera:.1onc, ncsre /1nafmentie a prooare un .seni mento puro; l'amore per Elsa, e sarà oppunlo qucslo a .taloore lo vi· te: d 1 lei e l'onimo di lui. Miracolosarncn• te, come avcs1e inlu~to su/!e soglie de//' a– gonia il nuooo senllmenlo di John. Elsa ,: -.aggrappa d1 r:uotJo alla oifa; e Jolin s'ab– batte <Ti piedi dt."lla croce, ritrovando nella -dedizione d1smlcrcuota dcli' amore il &o/fio 1'ioificolo,c dell'amore dio no. Louing. aconfitlo, precipita nelle tenebre. Sembro che la convers:one d Jolm Locing 11io il risulla'o dell'espcrien.:.a re/i· g osa dcll'nut 0 re, conoerlilosi di recente al coUolicesimo; e noi ncn abb amo cerio– mente l'autorilà di inda'!arc su ciò che ap– partiene alla st.'greta in imita della coscien– za, In/in te sono /e IJ e del Signore ed è daUtJcro preteso esorbitante L>Ofergiudicare le pro/onde ragioni cli un'anima, Ma dal momento clic l'auJorc si pone, atlraverso il suo dramma. come esemplare d, umanità, no: non pou'amo /are a meno di esami– nare il i>alore universale dc/ suo mes.w.ggio; il quale ci ,i presento, nella suo /orma or· Liouonni H1nrich, nefla parie dcli' ·· olle, ego", rigido e un tantino spe!tra/c, mono• 1,rò con pugno $0ld 0 fa h.urra.tca mentale L 'iui:io della nuot:a &'agio11c drammati• c,1 vede a M,lm10 accarilO oi primi sir1fo- 111i ,li 1111a lrrrga uttività sul:c scc,1e ufficia,. li, u,1 uaslo movime,110 di adesione alla uilo tP111mle di cui dà un i,1dice abjastan• :t1 &ig11ificatir:o il /ormnni di 11uove acca• dcmic e il riap,,nrire de.'lc più tracL'::;iona– li i.•litu:io11i di i1ucgw:me1110 e cultura. tiMica, anai più come una c,9pericn.:.o cc• ,ebrale che come .un v'i>o e ardente dram– ma d aJjet,:, L 1lincrarro m1st100 d1 Jo'1n Lov-'ng non differisce molt 0 da quello di altri tormentali spi, li moderni; partito dal• la semplice /ede dc: padri o:uula con or– dente lrosporto e delu.t0 da/I 1mpossrtu/11d di adeguare sentimento e ragione, il nostro eroe cerco o/Jannc,amenle d. suUuire una fede laica ulla fede rclig osa sm,:rrita. Cot– pit0 ancoro una oolta dalla ,uenlura, gli si ripropone drommal comcnlc il dilemm~ poslo da Barbey d'Aurcir.lly per Huysmans " Le picd de la croix ou le canon d..u ,evol– ver"; e in un trasporto d'amore m:stieo rompe /e barriere rarionali,tiche e rilrooo Gorki: scuola di Scharoff La sera tlt,1 tre ~llobre, i!·e esibilo sul ture del Gt1bbiar10 è un gr:uu!e 1wc,a •· pakoscenico deH'Elisco il Cc ,tro d'Ar1e e Gorky tOlo un med oc.re polcmi.-1n. culturri. compo~to - eomc hn spiegato, 1.1 Questa è la ragione per cui, 111c11trc in ~ipario chiuso, un tii;nore non 1 vr 1~" d! Cccuv gli uomini - pur nella I.oro !Ullitu• « tournurcs » Jemagc,gid1e - t.a giov:101 c.line asturda - Ln!zcuo fana mente in un tt che l.norano cluranle Lt giorna·n \I. riiic,o ni.ido e fel'mO, in Go:ky, con la ~ ~IF.:R,\LETI'ER,UIU Abbonamento speciale , Particolarittì ,!elle pii, reccr11i crca:ioni è un carattere &piccaJamctUe ,livu/g.,1·uo det– l'intercne per il 1eatro: così il "D ogcne'' ,mmmcia la ripresa rlell'attivitlì clic gi,j .tvol– se in modo pii, elle provvc,luto nella pttJ,.. saur stagio11e, con un Joglio pror:romnl'I clie fa sperare in ,mn &erie di mtmi/e.•ta:::oni di eccnionalc impor1a11:n. Conlin1111ndo nel– l'interlto di portare a cono.•ccn:n medianttt lcllura fo produ:ione pii, sig,riffr,ntiva op-– parsa &u.'lc scc11c di tutto il mondo, si pro– p<mc in"ltre di in,·itrre alle .•,,,,. r"unioni. alcune delle piri illmtrì persona'i ,i del tea• lro italimw e Mrn,,icro- Tra le in':ia1ive sa– lienti .•ar,ì un cor*O di Storia della regia te• nuto ,la Silvio ,l'Amico. Non uvcvamo finito di rallegrarci per fatale imc1sio1:e che act·alle a tulli i cat· l'aculcz.u1 del neologi mo d1e già il ,·eia• tivi po'emi-ti, son proprio i e.I fc11i, le lu· rio Jell'Elitco ~i ~ollevava n ilwtrarr: il cui1c dei per.s<>naggi a di.cnlar te uniche vio/on d'lngres di ,1ues:i timpatici d.let• doti simpa.iche, e la Vir ù, im•cce d'ua tanti: L'albergo tld pove,i di Gorky. ,aticinio aclo.a.o e dolcis,imo ~i manifesta Il <1ualc Gorky non hu mai macgiato in ultim o to me un cl·e oi Jitumano, di lroppo di gra.)so il Italia: poco credono al irraggiun: ;ib.le e di nemico. dranm:a1urgo, e troppo l'hanno in &Olpctto E <iuindi pollice I er&o a Gorky e a\l'Àl• come predicalorc 1•el:' mc.ntirc Eulb 6\alll bcrgo dei poi eri (in vcr,.à lJas::i.1,wd,: in rii &0lida e autentica antip.tia che si leva rutlo Na d,,jè. L':i.h:a'.c c,ualifiia, faha, è dalle nostre platee. e ci 1,rcierva dalle probabilmente un riccbc11;iamento del tito punzecchiature dei suoi ufori,;mi. Co<:a cbe lo della iraduz one tedesca), ma molti elo• non sorprende 8c ~i consitleri in pr:mo luo• gj allo •i>e tacolo Ji Pic1ro SrharofT. g~ <~uanto quel _lingua_ggio_ insata~a sa o e Un teatro di tul genere, in cui non esi5IO· m1st1c o. pcr~ nto_no ~ da~tra.10, ~nlo e .reg~· 110 parti che si maturi,10 nel progresso d'u· toso, man.ha Ja ltmtudme e di longitu~li- na logila nè situazioni da e!.aborar,:; un ne per as~omiglinro a un <1ualunque rngio• 1en1ro nel' quale ognuno d1e ~.1tru C ab ouu llllll!Cnto_fil:11o.. usque ad mala l'ucquiren e e l'imbon torc E facile capire come una platea compo• di -=è sie 60 un 1ca,ro :.HTUl!o ,uolc 11hro !>lit di italiani, cioè di tcs:e abituate a I che-l'imp~ro;vitante cundisl'endenr.a dei so· prcnd~ ogni cora ulla ldtcra, icnu pr~oc• liti i>rofestiunisti. 7•P~~s~ __ tr~~P:/le~lcd_nuttl~l~:~ 1~:.,i,~l~ll~t-:~~~: Qui t'abbandono semplice e cummoven– ,~~n~t:~ I.a ::,c~' 0 ada\a u en:rur nel g'uo- te, la fidud_a nCJ pro1Jri difet1i 1 lu tcna,•i11 co d'una iredica tlove l'el..oquen 7 a è tor• nel I er&eg,u1re, 1uor d~llc flrull~re Sartie, bida ,u 111 !,.a e 6 consolala; e il traguardo romanesche o abruz:r.e&'. (1 qu,ell ultra Jl4!r• filtal~ non è nemmeno (1uclla ragione\·olc sona _», _1;;11er~ona ,~~ea ~ .dall a~':rc· lda1;• valle. dove ,·on un pÒ di toll,cranu, ce ,e i~o ~•gni t al~. per rnca ·,' o 1>u ico e. pingr1e w11to l,c11e, n a lo c1olido, melmoso I ~ll1seo 1'•dy1_u noted,ole '.,e le soi'-p~cse.f inferno t.cnza remissione. 1,: en·o ~ 1 e acca uto a .o tmn 1_:uut? re- 01:reÌu:to l'Alberi=O dei poveri ha un=a <~ucnt~1.ore delle_ ctTeme~ d1 tea,rah 1 tl1 fe,– lecnica (i oriuonta~e •• i iw.rt.Onaggi i"n l~re IHU vohe, 1m1~rov,H:amcnte,. toU _<Ju~ll.a 6CUH alone nè moi;dente, le ha11ute non nbal.a quall'o_i~ . d, e~trane~ oss•~ d1 tln••· si acro.stano nC !!i incro1 iano e anche nei uo: u~a ~raol11a_ cosi 1rn_1,ua, d•;p~rata e mou~cn:i pi~ emox·onanti La. ,1u.11lit.à del ~a;~:~tiJa /~:: 0 c~~n~c 0 Ji c\o:~i:. dn,tlacevole '! 1 o,•tmen! 0 c. • quella dr.Ilo • an1.ino deJ~ La cor} è tanto più rar! rhe quartlo non I a,,,,,~nti sorcier: uua danzo ~ganghe.ala d, ci si arrh•a vaL la 1>ena di tirargli il capJ>cl· uu~r:11:_ !i dirà - irnchc nei 11e.rsona~gi di lo: i meglio fichi ~el 1,ig, n, io, ~ B~lt)() Cet<>\' la tecnica è dccenlta·a, anche le ~~li•_ parie del Conuco, e la Valen eh era battute di quei cotali non si (1 incontrano • a.s,,a. mai. Discorso d1e c,ule &e &i 1>eni.iche l"au- ENRICO fou1.CH1CNONI per il trimestre ottobre novembre dicembre L. 200 deU'antagon:,ta, I •uoi r:chiami alla raeio· ne, pronunciati con un duro fondo d'e,otì., amo con/erioono una sorta di barNrica coer~nza o cOdc,ta a1lrotta per.onificozione. Giudilto R"uonc, e1lranea a ogni cerebro/e preoccupaz.-one, diede al penonaggio Ji E.Isa il tono dei drammi 1entimenta/i. G :o• oonno Galletti inlcrprctò con nervosa e tor– menlala in.,o//erenza la figura di La•1ie; Mar'o Collina, Augu.9lo Maslranloni e An– tonio Forcs, furono risb~ltioamcnfe, aenz:o particolare dicoo, ruomo d'a)Jari, il prcle cd il medico. Non pon'amo a/fermare di a1'Cr ticonosciuto un 0 ,1ile nella regia, che la– aciò allo ,toto di natura i dilcUi di etero– geneilà del laooro; e /orse c,alec.>a la pena, una uolta tanto, di dar fondo al repertorio inlctletluahs11c 0 e a.mbol'1lico, 1pec1e per ci(J che riguarda la condolta scenica di John Loein primo e aecondo. In compen,o fo recilaz:'one /u eh ara, e, Jranne che nf!l- 1' incredibile finale, di una apprez:.:abilc eon· ai1lenza, G10Rc10 PROSPERI Q VANOO tiuolcl!no 1e11ta_ di_ roglie.rlo in_ca• stagna, Mano Soldall flt ge'la fulm111eo al cont.a.t:icro: srot a, @.i tende, parol,e saettanti escono dnl.a 1Hrn hocca: un fuu• co di fila, nl fluule è diffi, i'o tt ner d etro e che po11e ine,i.ubilmcnte l'avY"er1Huio ruo– combal imcnto. Meglio ancoru se al duel• lo assi~tono degli intcrlocu ori: allora Sol– dati, sempre più dcci~o ,ncll'nllacco 1 gira la testa di qua e di lii, 1apitlis•imo, J)er rac• cogl ere con"-cn•i. Che tld rc11:o non gli 111:mrano, rome è giu~to d1c non gli mnn: chino: Soldati ~a Y"i\C e nel 1:1110 lernpo. e ferrato nel rn@ n e~ticre e I on gli fonno dirct O un linguo:gio agile e ubi:ità nel contracldi1orio. la vcrilà è che Solclati u controllnre <tuello che av, iene iutorno 11 lui tanto in ~cdc 1,oli1iu che in sede, di• cia;no J>ure, lc.ten1;i:a. lnforma·o e coscien• te dei probi.emi pili diballuti, 1mi> hcn dir• ci un rn1>11re•en1:111le della 11iù alta intel· lct1ualitil irnliana. !'o'<lo1i lm i111.,hre una larga co--iosrcnza di cillù e tli conlin~nti: ha vissulo in grandi albcr~hi e tu ·av1a e capace di rnl'coa;Ucrc un giorno il fìUO zaj. no e di ,,i,·erc la « ~ua av,•cn1ura: 11011 ~li fanno perciò tlifcllo qualità ana'ina• 1rici e lut:o lie, ita in lui. ,,ia , ii rhe le me esperienze si funno p"ù nume"0lìC. Po– tremmo dm1, 1ue t!iro: ~o-tln i o delle t.."fpe• ric11zc: ,. da que•lc appunto in ogni mo• 11tln10 t'J:li 1rnc il miglior portito e I.i ptù fre.:ir:1 ironia. MARIO SOLDATI n ri~ul.a:o di 1:ue~10 renello mitraglia– tore noi i;ià lo conos,·iamo: per uh mo i· ~lalo /.,e misf.'n" di \lo11<ti Travet a ri• ,onramar('clo. n film rhe s~mbru,a 11· ~l'ilo t!alJa !'-:1r10 i:1 di Carac-eni: 11011 fo. re,·u la minim:1 piega e non denunc a,•a d minimo difo.to . Un ,•ero ~ioidlo di 1ecni– l'a e di ncrrn one per immagini. Si direb· be. e noi cc lo aui:;uriamo, che per Sol, Jati lfUC•-'o film po~-:t rap1,rc~cn1are un punto d'arri\'O, almeno in sen-o fornrnle: uno .:ililc. in O!ni modo, che Soldini Jia ~n1>ulo 1 ul con·rario di Ca-1cll1mi 1 « i.alia- 11·:n.Jre _,_ He-ta a ,edere. na ura men e. se ~oldati non si ncron:cn:erà per l'a,,\ enire (come non .11i è accontentato per il 1>:iha• 10) di ridurre o~ni impfJtllO A lcrmini di t.-l1iL110 fo1111u:i~1110. Na·o II Torino il 17 no,•embre 1906 (lo ~1cs--0 anno di naccila di I uc 1 ·ino Vi~con– li e di Hob,.rlo Hr,~-cllini). Mnrio Solda– ti c~rrdi nel cil'cma:ografo negli anni della rina-cila, rome -cerevgia1orc dei numerosi film che portaHtno lu firmu di Camerini. . regista delle esperienze (Cli uvmìni che 11w~calr.011i. li grt1·1d.e ap- 1)4!llo, ccc.). Ma la sua nttivi1l1 ed i suoi inll'res-i non crono na i nel cinem:rlog aro e non si ce:mrinno mai in es110: Soh!ati ,i e:-a ,:a ri,el:110 scriuore non rnlo dal– le co onne dell:t Fiem Lt•t·eraria. m:1 in un libro di racconti, Salmacc. ed in uno di rlC(I, primo muore fu pubbrcato 111 ICUIJK) del.e prime g;::cnei;giature, /.,,(I I cri'i1 ,lei ca&o Motta co1T.&Jionde a l'imirca alle sue 1,rimc pro\ e di I eeis a (Dura J\ e.&tm, 7'u1. to per la t/01111eJ e J., ·amicu gesuitt1 11 Ma– lomlJ. a. Le tue es1 erienze du quc ,i in– tesrano e ranno parte tlclJa SUJ forma7ione culturale nell'identica misura: cosicchè per giudi<ure la :.ua O!lCra di seri lorc e di ,cgis.a è op,,-011uno J a ti e da un unico punto di ,is a. La 6ua lunga w i amea nel t.inematot•rafo, 1u,ma che 1e1.11:isto la strada J)ÌÙ ardua della ~gìa, era già un indite tleUa 6eritlà con cui Soldo i i,i era 11, •i, ina o al li 111: e J oi hè le facili illu– •ioni e i 1c11tJlid di ,rohi lcllerati cronù •empre ,,auf a'-a:i per la I oca fetle e ,:ima l"On la <111111.è tO•IOrO 8\'e\8110 tcntoto ili cspri111e;1:1i II mezzo t!elle i111111 gini, molla fulul'ill a, cvnmo ,;ern1>rc ri1)()SIO nel suo <'e',u:10 d1c ailerulc,•amu ron ,rnsia gius· j. firn:n. Da unu parie la sua 01>e:a di sait– to:c1 che ri a,•eva in1erc•.!:t1lo e che ci ra– ce,10 giudi,0110 èenz'al ro ,omc un uomo in pos~c ~o di qual,1it im•enth•e di prim'or• ,•i·•ggi, Amcr.ca, 1 ,rimo amo·e, che (u una dine, e, d Iral rtl, il lìUo umm·no nel ci– dcll!! letture i>iù care della 11oe1r:i .adulc- 11 Cll'atografo, lento, ma 1>roprio 11c1chè ~rcnza. Per f;uCiS o, il norrc di uno lento, co-cien e e pieno di vrome se. ~rrillore cl e :ive,•o già ,lato due torgib1li Op:gi rhe Soldati ha raggfon•o il ,uo de• e for•i pro"e tlel -u 0 inJ;CEIIO e dclln hm rimo r,1111, dobbioruo dire che non l·a ca– a1t"tutl'ne alla narrativa, 11uando appariva pulo ris1>0ndc1e esaurientemente alle nofftre nelle did:M·alie iniziaU di numero~i rilm ~pe:an7e, \on ci sen bra infolli che Sol• di r}roduzione iraliana. fu ierrprc ~olloli• tinti .:,io riu~cito a portare nel cincurnto• oe::iÌo con parlico'are @oddi fazione da tul• 1,::raro <1ucUe <1uali1à e he a,•tva rivelato ti coloro che "edc,•ano uclla par1eripnio• romc narratore. Oirficol.à di linFuaggiu, ne de:li sc:it:ori nel cinematografo. I.a ri- di~fe ente tccnil'a narrati\a? In ~oi,;ni modo ,oluzione !'iù leciuima dei problemi dd t'i ceml,ra rhe Ee in un primo lem1>o (ormai rincma it3li:ano. Sodi.li-fa ione ril'onferma• lontano, del resto) Soldati è rimas10 lrop• la più lardi. f!Uando $i ,,ide che l'entus·a• po fedele agli srhcmi del ~uo 1uimo nrne– ~zro di Sol/ati per il cinf'mttlogrofo non ~lro Camerini, in un •ccondo le fue am• era pa~~crre o: e <1uan<lo lo ~i ,idc aiuio- bi7ioni non EOno Etate i·onEegnatc, 1·0111e refi-ta di Camerini. si pensò :iu·-0111a1ira• era nere-Eario. ad una impellente ,•olo11ti1 mc•1lc ad rn'e pericrn:a rhe .. :irebhe 61:lla cli wdine int<'riore. I fiuoi rilm tcndoro a imlub 1 ,iamrnlc sig,ifi1a i,a qu:m·o ,,u,~lla ragAiungere (Le miserie di Monsll Trt1· letteraria. Non è quindi c-11110 )larlarc di vct. primo fra 1u11i) ura f"ni eua cd u1rn :olrlati t·ome tli uno scritrore , he ha la, le, il!'n'ez;,a che indubbiamente sono uno •cinto la letteratura per il cinema: se Ame-1 t.icura arra per un prodollo di Jign tù &u• Un'a'tra orJ{aninn:ionc che a/foanca a un pro~ramma di co11/Pren:e e mnn,/e.<tta:ioni ,(ul trntro un cnrso di reci·a:io,ie P di e&er• ritn:ioni di regia Mt·o la rorJ:,.Te ,miti.a di l.wbella Rivn è "Galleria di Ma.~chere"'. Questn acr111lenrin.pi ,; che sc,in/11. svnlge la s11a n uiuilà nel Cir colo Liberale di via Cerva. dove .ci m:rà nei primi ~orni Jd pros.•imn oftobre (esordio 11/fici,,le con rut recital di grnnde inf<re.sse: oltre od uria no– vilà di n•1tnre /rn.,cese, De Ma11riel, due riesuma:inni cr;tiche di P. Merimé-e e di Df' Rnh,.rtn. Riun;O'IP che si pr~nnuncia p11rticofnrmcn•e felice JJ"1' il cornrtere del– la u:uola imr,rontntn ad 1m'I s,,.,.rr:ssima nf· /tt'tuo.<ta collabortuione fra allU"t:i e irue– gnanti. Il terzo anno di vita ini:iPTà, pure tra pod,i ~nrnj fn ,C::r11nfa ,,,., Teatro Drnm– mntico di l.uìgi Ordni, i.1iituto q•,csto du,. pur(' vantnn,la 11nn nri,:ine molto remotn, tiuofc porre in ri:tt1lto I va1nri rln1,.•;r.i dd– ln ,-ecitnZione tradi:irm11le itnlin·•a. lspirnto all'i11.•e1mamento di Ernrsfo Ro~si c11me a q,,,.flo ,lpf. primo dei ,rrandi nrtori di .•en• .cif,ilirii ml'dMron, jl rM1n ,._..,...,; in rWN10 come meni pii) lc~i!timi dell'nzinne te<ttnl- 1,,. le attitudini vocali o mimicl1e delrol– lievo, l'HOSSIM,UIF.NTE USCIRÀ: LA RASSEGNA MUSICALE diretta da G. ftf. GATTI Edizioni della Bueeola periore M quello del 111er1·•·0 italiano più Jichiu.rat:uncllle oommcrciale 1 ma •1ues10 è uno dono che non 1,uò portare (u~condo noi) ad outeuti1he q1ere d'ar e, 111,1 eol– lanto u fil m forma'nacnte impec( ·ab.li . Lo !forzo non real.r.za o che Sol(la,i fece con Mal mb1t1 è ancora da cancellare! La ra· gione di ,1ues10 tbandamento, in ogni modo, va ,c:ta a !liulloeto lon ano. Mario Solt!ali, con la rna opera di ro– gis.u, lacle a 110•1ro pare.e, udla s,eSN confusione in cui è 1·.adu.a la ,1uasi 10.alità Jell"1n el.cuualilà i.aliana. E lo Mhiera– mcnto t he ne è i:,u-~e.,uito non ci Eembu , I.e JJO~f• ~uhi e ca.11biamen1i molto note– , oli. Del o fiae,10 1 è an. be 1>0silule ag· g ungei.: che, tìeguend,o tali corremi domi• r unti (crcu11ici a freddo di p10Jot:i 10• tellcuuali.:iti. i e ,affinai,} egli si sia allon– tanuto <lui 6uo au.entico e legittimo 1t mon• Jo 1 -0eti o 11. Si J uò 1:ensare cosi che que• &ti inlerc &i et c,izzan:i, e di nclura <1uasi ,ClllJJrc 1on11ali!>li1 a, aLbiano impedito il li– Lero e 110:uollul!o sincero to&orgo della rna pur Leila e talda fa11101:,ia • A Venezi:1 1 come C 11010 in occasione del Fe1.iv►J,, ron Eugc11ia Crantlet Solda ti ha lnsciu o u bocca amara 1u11i i. cri.id ; ma 6i può J,re che ha sopru11u11 0 deluso I nspcl ativu di 1oloro che, ,ome noi, l're• Jcv,11110 anco1a nelle 5uc po@ìihili ù. Il di– scorso, dopo Eugc,da Crm,dct, 111i fa preoc• , UJJU IIC: al Soliali di ques1a uh.ima, sca• dcn:c Jno,a, è ma1ua10 so1>rallut o <1uel <i lìclr., ontrol » cl1e è inc<>nrcpibile abbia fono dirc110 ud un uomo come Jui prcpa• rato e in dlii;enle, srriU<>re dotato 1 ed :icu- 10 ,,~irn!oi;o, Bi,ogna pro1irio dire d1e il suo 1c1111,c1amen10 irrlquie10 1 orgi che ha 1 e luto sul J)inno fo:-molist,co dove sem• bra, a più ferraio, è nel co1111>lcsso defi– t icute 1•cr 1111 buon narratore in immag ni. E' J)<>~sibile, per Soldati, una prova d'ap· ve.Ilo? Vorremmo spe~arlo: ma C indubi– tato che, oggi come <irgi, dopo la me• diocre Crwulet, doJ>o un pa..-50 fa'so di que– tl:i 11or1a·u, il rc1,i,1a di Fogar.zuro è en• lrOlo u~fici:il111cnte in crilìi. ln1an10 1 lutti 1111111:ino pii ocd1i sulla su.a odierna fatica, la tcr1:i riduzione rornuariana che Soldati ,111 at1uol111ente girando: J)a,dcle. Corl~– Ma C ormai un hrnro rornune :1frcrmare l hc lutte le rrisi, comprese quelle di go– , crno, 11011 si risolvono mai ~u due piedi o che, in tu:i i ca.)i, conviene e-. iwrlc .... MASSIMO 'PUCCINI IJ V va 1u u1a1 vu

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