Fiera Letteraria - Anno I - n. 21 - 29 agosto 1946

FIERA LETTEI\AHIA 5 LE O S TRE I CHIESTE RAPPPORTI· TRA ARTE E PUBBLICO PRIME CONCLUSIONI Che il n,,_,cciolo dcN.a uosrra <Uleh.\e.sla fosse t1f!!lo 1er::.u e nella <JlUU"t.4 don1"61,la, aa oct:io, A qm•lle, i11/n1ti, p'1rticoliorme11to alla vri11w, l,mmo rÌJJM~IQ i11 r,,u111icra esm1ric11l<' ,.,,u.i.. Ci .sono, pr~cmi nel pubbliro e 11e.l• J'tlrti.s•u d'oggi. 1111 mo:lc.<:scrc ,, una clif– /id<'n2t1 rcciprocl1t•, come tra ~ordi cl,e 110" ri.e.scono u com,,,-en,lersi~ il gros.s& pubblico deritd-0 l'nrtis10.., dice ,di non ca– pirlo e criri.r.·u iro11iot1mcme i ,moi <1uadri ,e i siwi $/or:i, e così il pittor" :lÌ vc11,li- 01 cmt foUcu1tuJ"tO ~ o oo/ rim– c/1imL.ni ""'.,"l"c 1H-1ì in se stc..c-u,. Afo in r /ontlo ,, tutri (' due, •c,sj.5Jc urt ff"norr <li «nnprt'ntlf. >r.ci ,. di rirrovrtrp ji,lfllmPnlP, un JJ/lrllO Cf>rllllll(• tfin(,YfttlrO. 'E" tanto v<•ro que!tto. che i'(, accusr e le di/es,, nate d11lfi'ffc/1ies•. trannf! pochi.s, sime, rileva11•, ~oprnlrutto ,,,. dl'!iderio di crritò. di 1·(',(1(.,.- rh:aro /inul-u"'!.nlf!. Così, il pubblic-o 1111 c,-rcn10 le r11r;io11i dt!ll'wvenu~ 10 di.~u,cco r1rinriwr.lmC11te 11ell'a5tn111e::a formtilc degli ultimi artisti, i11 (111d loro pc.rdert, (li vi..,tn 111i oggelti rrali e la real~ IÙ in ger1Mr>, per fnbbriarr,1e una nuovo: per lo pi,i pn1uit11. priv11l11, cl,e 11011 è <le/la t'<'ra il ritl.~~tmro o l'i:11t~rprcta:io11e poclica, b("mÌ 11nn -'Orfn <li invf!n:ione /red– "" " rn:iorwlr. 1>rivu <li tra~1x:,rti ~11ri,– mf'11l(Jfj ,:• di 11ir,,ì unumc. U,lf, pillura di id<'<'. è la loro acCU$ir, e i piltori, dJU. Ct'ln– lo lom, r,111JOnf,;0110 lo .~lcrMlifJÌ~mo dc~ nrr>..!!do JJillorico del gra11 pubblico, ridotto alla rif)T0<lu:ion" fotbgrcr/ica tlcll11 realtù e al $('ntimc11ta/Umo co11ven.::io11afrdclfo lu– Jta r'fle.cct1 ndfo fH.!:~ ,r,i,c;c111a o d.elUi pal• lida 11cbbia $Uf{li alti monti. grafi, part.te d o.tcio .. , e le immagini di ~fa. l1n e di T,uma:1 M: le 1Juolc! Sos~nendo il cancello aAi.~. ma ceruunentt" non idenl1co. di unn auoluta mancon:t.1 dr wltura arti,ti– ca ne/ pubbl:CO profano un altro lettore lr'O• Kr'lve le paro!e ,e.ritte nel 1300 del pittore J\nnenini nello. sua opera e o~· veri pn'cclti della pittura•: Oggi ,i ocdono in/init;_ qua. d,i fotti da maestri che .0110 ,tali lodati' e, famosi con figure clic hanno quc$i :I moto e io spirito, oender,i a ve'!1uimo prez::o non essendo dall'ignoranza compreso iJ llOforc e fu 1Jirtù dell'arte. Fenomeno d'oggi, ha l'arin di notnrc il lettore; volendo forse intendrrc che c'è una ce::rt:1spropor%1one tra i.I prcz.:o dei moderni e dt:i d0Nhc1. Per a!tri non solo c·è ac1ssura, ma incompren1ione a.,,o/uta, 1nd1/1eren::a. diffidenza; e da parte d1 cerlo pubblico uno ,nobi,t co ,/orzo per arrit1ot"e mlcllcltivomenfe dooe qualcuno pare ,io Of"· rivalo. Una nol..izione: storie.a originale porla ul proposito A!fiero Cap1:>e.llinl, La sci.s,ura -· acrivc non può eucre p1'ù completa di oggt. Non •i hanno d'altra parte esempi di arie infc$0 1 e tanto meno gcnerttta, dal pubblico. Nel mo11do posano è /'ari•tocraz10 ,·hc genera e intende rarte, nel mondo cri• ,tiano la Chie$0 nel primo ciclo, di nuoOo 1 l',m1locro:.ia nel secondo. Con la Rioolu:10- ne France11e no.1oe il pubblico come oggi lo intendiamo, mt..' q.ue ,to non •i accorda c<>n farle, la quale, in I nea normale, precede di ctnquanta anni il gu•to ciel pubblico, e di conicgucnz-a so/o dopo cinquant'-, anni enlta nelle sue con,uctud!ni. A!cuni altri pongono m atato d'llccu..o il pubblico. Per il ~ltore ~ilvio Vitale i/ pul.blco continua a p,-etCn. I dcre cl1e fartiala r.:ineghi lo propria p(!r.o– r1al11tl in una /oiognr/ica im, !azione della rea/lii. Lo scultore Franco Canntllo vede il prob!emn COJTle una v:cenda d'i avolurione, una spcdl,e di equilibrio democratico interno del pubblico; alcuni IOno aperti alle nuove intuizioni. a.hri no. Poco mal~. dice: lo aa. rn.nno i loro nipoti. Nflturalme111e, .1'è amlato ancl1e più a fondo. e ,,unlc11,w ha crcduro ,li ravvi– !ll1rc ne,lrt /rt1tt11rt1 (a <lifesa d(•II,, piHura d'oggi), 1111't•retlittì t!PI mtmit•riotto freddo ctl accadPmico ,lell'800; quolcl,.- altro. pr~ll/>alo 011estamc11lc dcl-U, durttla del distocco (più ,li ci1111ua111'a1111i ormai. e in prof!ressivo aumr1110). lm accusato la mo- Qu.f.'sto che ripro1l,,ci<11110 è l'« Ad111110 » di Jacob E1,.st,•i11: è co~ato moltt, /<rth·" ttl ""o tmtore, d,e ,,; lm fol•arato /,c,1 15 mesi ispirandosi, unc/ic sr può 11011 scmbr:rre, alfo, e.lima di Bcel/wven. E$/XJ.tto _alla /.,ciccste: rii Lo11d~<l\hn susci~nlo l't1~te111a ~11~ .sitler<cioric ciel imbbtico, b1•11 d"cuo, a <1m11110 pare. ,w,wst,mte le f)olt•rt11cl1(•modcnu.ste dw s t11tard,1:110 111 ceri,. am~1l'l 1 /1 ,l'arte " 11011 Jar$i ''cb,wi11cerc" da certe ma,1ifesta:io11i dJ. .strcrordi.twrictù. Uiconkremo di /)rtJJ,osito Dulerot: '' /.,r gora. d~ fextr~ortlinaire e~,t le ctrr11ctèr<' de la met.liocriti>". Ma se ocserritrmo w1 l,fomo fatto co1&i11telfetto d'urti.sta, come <111('sto di Mi– clicl,111gc/o che riproducfou10, vetlinow berti' che ,,ueUo di F.pstei11 110,1 è r1l'ppt1re un ca.m ,li mNliocrjlti. Arte impopolare Ma v~cLnmo il rovescio della mcdagli ... che prc~nta loti assai pili interessanti. Il d'1eoorso sul pubblico tende ~mprc ad eNCJe f:,e.ile e sbrigativo Più difficile è b diagnus1 dell'arte che del pubb~ico è seme e germe nello &t.:uo tempo. Non può •fugg:,c ad al. cuno ci scrive Alberto Ne:ppi - /' incre– mento della cultura estetica pre,ao /e etrlcgo– r1e cMiddeltc inlel/clluali ed il rt.';/inamcnlo dc/ guaio in quanti s'infereasano, in ,edc non profe,aionalc, alla d,4ciplina del d,ac-– gno. Ciò non è sufficiente a ,:::ndcrc, come suol dir•i, popolare forte conlemporanca, t'he, ad onla di certi suoi innegabili valori, acccuib li ao/tanto alla menlo/i!à di un pub. blico prioi/egiato, l10 smarrito quegli att,i. buti na,-,,alroi, sentimentali, fanla~:oaamenle poetici, con i quali i ocechi mocalri ,apcl)d• nu conquistare l'arr'ma delle folle e il favo. re dei mcccne?ti, ,cnza ~ptlo, bcninle.0 1 delle inlrin..ecl1e qualità /igu,atioe co,ì acu– tamente oalutal.e ai giorni nostri. Ed ecoo acuti di'.k:.orsi che &1 ,equivalgono. l:.cco !e parole di A. Riccobom: Le precedenti di• ,pcraioe caper1'cnre d1e 1 come taluno ha gicl giulltorncnte precisato, non coalrtuiscono an. cc:,a arie - non accennano a consolidarsi 1n questo immediato dopoguc, r<t; i vari e.speri. menti, più che e•pcricnz.c, e I tcntafiL>i di una parie dei noafri pittori e ,c.u/fori, ten,. dcoono g~ne:rafmente .,er,o aUermazioni 1n. d,oidual,.tichc, non tulle giusl!'/icaJ.e dal se– nno dclr originc.l/ità. Da tali espcr menti da laboratorio, in c1.1ineeca,oriamentc rarti•la 110n ,'occupa clic d~ inleriori deeantazlom, non polcoa uscire ,omprc arte compiutd. Ua ciò /or1e l"insoddi,fa::ione del pubblico e quindi la ,cMtlra lamentata, che s'è ucn.u!o .-emprc più acccnluanJo d<.• un oentennio a qucala parie e che non accenna a compo~ai. D' aJtra parie il pubblico ccroo di trooare nel. l'arte ri.1onanze inleri'ori e mcliv.i di C$0/la– ::ione spirituale cd intetlcttioa. Frequentò mosl,e cd espo.1i::.ioni ap-'nlo da una aper(lll. :.a e so,tenuto da una fede. ma troppo •p<:J. ,o ne .usd deluso, ,marrito, .danco, inaoddi. a/atlo. A uspicac>a felici incontrj, caldi «::dm• bi ,p.riluolr e compren,ioni ,Ìnccre,. aperte, t'ord,'ali: fu inc>cce ,pcUatc,e di troppe eact'– ci!azioni monomaniacl1e, di lenl<.'.'.ior rientra. h', di imita.rioni parodi•h'clie, di ri.sonanzc, cac.ofoniche, di malinconiche, grige e pallido d1chiarazl'oni d' impotenzd che ,opraflaccl)O. no la oocc dei mig,·ori. Pcr:iò è divcnlato apatico, e se frequenta le esposizioni lo fa cOn uno ceda prevenzione, con tltubanzd, aa:-'C'nle e freddo, e /orse anche dominato da un tal q4ale compleuo d'inferiorità per la conoinz/onc di non essere all'c..tltezza di comprendere. da che ha tra.cfnrmato l'arre j,1 COJ1ve:11ti• cnfo. i11 ce,mcolo. i11 mtJt<'ro dt1 i,1i:iati, sotlracmluln f1 r111elfo rJ<>polarità (clic ,rn. M:.l' 1>0i d«llu /wllc:::.tl), che le. fu tiJ)ica nei secoli 1xu.~llli. A parfor clii.nro, 1,ro/onditlÌ o meno, In ,o/a ,ramie veritlÌ è che le mostr(' tf(lrtc so• no deserte. frcqm·ntatc a1>11C11a d11 clii, co– me ,wi ruui, /10$,ird'" il volto $C:Olbo di un,, vt!S,ale i11tcrt'"-~l(ltral IJ)iccolo foclierello riel me::ocn. V11 foclil'rollo e.,ile, cl•<' par ,c;nprc spe1!11-Cr$i, e che d,ì l'm1lt•11tica ri– prova dell'abis•o esis1e,1rc tra l'arto e il pubblico. CINQUE PER UNA DOMANDE INCHIESTA Noi cr(!(.lfomo />CTÒ che fermar.si alla pir~ lura cornl' è oJr,ri o ripelcre la •nlit.a immaJ:i– ne del pubblico fatta pi,; cho altro di' risu/Jati <li 1>0ct1entità. non ba•ti ad aj. /ror1lare e a ri.~of,,crc ititcrnm~t1tc il pro. blcma. Come i11/atti giri faceva notare acu• tamenw Serg!o Solm.i nella $/llll ri.~posla, ''il gran 1mbblico d'oggi vota all'arte ari• tica una ammira:ione p11rame11le d'obbli– go''. /alltr cli .sguardi riverfflti e di e.scia: mozioni poco original i, ma in .so,5t1111::.a .u disintcre.$SIJ ,li og11i ma.ni/e$ lari011C' clic e• vada, per ,,orsi eterna, il suo vircolo trnn tran quoriclia,10. L"inchiesta su arte e pubblico ha susci. t1\lo molto interesse, e notevolissimo è stato il numero delle lettene pervenute in redaz·o. ne e ~n grn.n pMte, per ragioni di spozio, non pubblicate: lcucrc di cui terremo conto appunto in questo rinasunto delle opminna. E cominciamo col citare quelli che cl rim. provernno d',wer ol)Crto l'mchLCStn, di vnler inqundtare cioè l'arte, • questo (antasmn sfu.,Jgente • come SC';:rivcqualche lettore, nei lnniti dello spazio e del tempo e di mctler– lt1 in relazione con la guerra e oon il dopo– guerm, con 1! pubblico e con le stesse cape. ricn%e art\stiche pass.'\lC. Noi non pretende• remo ccrt.amentt" con que.io di rimettere ia piedi le opere di qualche nrtiata equihbralo e neppure di forc dello atoria o della crit'.tcn d'arte ante litreram: pretendiamo unict\mcn. te di chmrire le idee, Noi. v:viamo oggi in tw mo11clo dove lo nccessit(Ì e le, furia di vivere a,f]e.rrn:w ,e.11u1respirv l'uomo: U, un mondo in cui L'arte dopo la guerra la suerrn è j('lr:a fronti 6 la pace lascia Veniamo dunque nllc 71spostc che son 11. tante clistru::io,li clic appcnn rUll,urte, 't'ià una lltlOt.'a furia sterminatrice, un con/lit• masle a i(K\cere in redazione più. ripetiamo, to. lo ria0erm. Di. con3eguem:a tiel pod> ra~: etti: !e::c.s~o::cr::: ~:111 ;: ~e;;;::o ,;~~~!;~111~;~:~l' r!'f;F:,t,: ;:u •: :~i~ ::tt strf, pì!m:1i:07eann:!o,~ch:oti;e~~;rle ilaliona tà private facilm.Nl.le a11pagabili.: così il ~::;,: d~vr:~e •:~•~;:;, 1 ':J;,':,~~'/o,.c:'. ::~i: 1 ~~~::i.. "'d~::at,:, pmti,;tà abh•• E' ,;11 monclo cvidentemellle a111ieuro- 2. Proaegue essa I' eapcrienza già in corso peo questo (.~e per europee s 'intCl«lo.,io prima del conflitto, o se ne dislacc:a} certe virtù di riflessione, di .spuata .sp 1 ri• tua/e, di $CIISO ,kll'immortale· 1 , cd i, lu- Ci riuscirà un po' difficile dorc un ordi. gico quit1<li che Ja tracU:ione i,, esso, 1·c11- ne, un senso comune alle risposte, ma ccr. ga ri.spetrata .solo l>Craccidia. • chcrcrno raggrupparle secondo le idee che IJi coritro a ciò, poi 1 come co,uegult1· espongono. Metteremo subito da parte le t1. :;a della fra,llut1ur.:ion,e politica ,, /ifosn/i- IJJ)OSIC troppo ortodoasc, di nessuna utllit:, ca dell',mitù .spirituale in/ormatric 6 di trll· in una di9Cu&sione del genere. E. non cl'iremo te l,e a:ioni cli trilli gli uomUii, ,;i, ;. ,lif- che aiano sbaJliote, ma solo abrignt'lve cd MJlta qucll'witica J,egge morale cl,e ,um anilaterah. Eccone una, di Aldo de Luc.,. permette-ca mai pi,i di due /onrfo·,ir.nrt1li In qua.le .enso ouole mai che si oofga dopo contrasti. Ar,crtasi CO.SÌ la via . Ue Ct•m• : p:~1?1:;tr:~dincro!e mztmc~~~~? l~n:a~o~ promissioni, gli CfJi gm,i d i, ceni maestri Jcl. , . l'ultimo '800. cl,(> sco, tlato i( 111611 , lo. Sl'1 1. teni~ l arte si è ~tt~ i~ un senao ~:utl~o tirono la ,iec<'.ssit(Ìdi opuor.si a(I es.rn in che ,n un altro. L ortifi~10 o la te~m~a ,,. w/.itudirte 1 ,er r."troi:are nuovi orii: onli e Ma per a~cum lettori {e non h c1~erem? queUa 1~ 1 wva ~na,riertr ài v':'ler~ cl~e f!Oi, I eempre tutti con nome e cognome) l a1t:; e in eOeJtr. rv1FF""'"ero, <111egl, ep11,w111, du:e- vamo. presero ~lit, lcllera ~ lerionl' di. ~O• gl,c doti Jormllli /w riscoperto 1111 gra,1• litudine, rhlucondola lW d.is! acco. al. d uw- ,le amore di lnv~ro e 1111avcra111c11tc (1111- t~essc. f>l!r~110nlla. s 11 1 1 crbut, c?I ~ 1 ~ 1 1/t.at~ I mirP-oole /or::. 11 di imJJegno. Noi i;orr(•m• di perd€rc ." ~011tatt1.colk f~nti di npira 1110 allora che sul filot1e di <JU<'stc $CO/Jer• :ione e <1uw_d 1 ~o~, ki ~rea_::.ionc I st essa. l'' ,~. sct1:a distn,ggen· ,1ientc del giti f(lt• Queste sol11,uluu ." ~~1:° prQ( ~~$~ 0 -,:C~ to, ~; trow.sse Ut cl1ia110 del mWVfl con• corueguc11za, mond,. g , fll':11 d' tatto tra art,c e pubblico e non solo at– nici..smo " di i,~i•en:io_~i maccli·•· 1101 e; mon ,. I tral){'rso quelle inve11:io,1i ~tttctmiche ct1re a di docume,ua:ione Pili che. c1' art.e.. . ,rW?ti consict,e 11 ti i,r cot1/ercr1:e. discu~sioni, E altretra,1~0 va11i furono ,. succcssw, 1 ~' 1 · com,,;issiimi che d"trCCorOO co11 l'an ico ,arivi di rìm1mlpllre quc.sto astrtitto_ ra::.,o• Ma.salti cr~iamo ut.~ciuo 11,. pò il 1c1111>0 ,uri.e 0011 l'ins11l1~ ~ !a _b<'Oa (Jr,tu:~.sm~}. ~ c/r,e tr~va 11 o: ,tra co, 1 fo s/1,r::arsi d; ri• col dar sfogo agi, i.st ".''' e alle ""."--~ 0 .ru. 111 trovare l'amico canale 1111 itario ciel/li. v,,. ctmtTollate (dal_ d adai. smo_ al prurutiv•smo rilli r dl'll'umat1ità, trt1di.:io11alc ,teli arte fi?o all'automat_i.smo), o ric_vca 11 f 0 un;~,,;:~ europfit, $e 11 ::.a del fJtwle, fl~t$0} p,esto, $Ì gwue della p1.tt11ra /Ul}Tt del '. P I scfrolerà nd coloniali.sm.o e 11e/ tnlnlc 5/essa: ndh, .sculrura, mila f'OC$1li o_ ,~e. esaurim('nto la musica, come i cubisti, i .surreal 1st1 e E !(cmbrt,· per Jorlm1 11, d,, certp mani/o• gli csprC$.Sionisti. . . «.azioni ,li 'molti. pittori itaL·a11i, cl,e ciò Non co,1 questo che ri vo~tiano <hst ~11G· comi,ici ad c.~.,er('comprC$0. gerc molli dcce,wi. di, storia _della pittu· EY~IO DE' C.o:\'Cli\l ra: es$(, ha imlubbwmoote $v1/uppato lcrr• eca u o 1anco rimMta ancorata ali.e cspcrienz.e deJl'tmte~ Paganin, Pcocrclti, T allernori, '/ cat:::ni, Ve• guerra: La guerra n0no,tante le rodne mo,. I dooa e dal aott~11,'Ho. ,ali che ha porl•lo con .1è, non ha minima- Una peuonalc sintesi ddl'nttiV11à arlisuca mente apostolo il piano dcll'caper:cn::.a a,lt. tra le due '3Uerrc traccia Giova.noi Cav'ic. 1 tica italiana. non ha inciso d/fatto sullo aen. t.hioh, chiedendosi quali mCJ"ili abbiano a. ,ibdità dei nostri arti,ti che non si a<>n'l /alti vuto gli nrtia.11 che lavorarono t·ra il · 18 e allettare dalle facUonerie di unt.• incompoato )! '39. arie cii,i/e, ma l1anno continuato a boliere Qucalo. - r'lspondc - che seppero op. con llerietà la loro oio di chiari/1ca1ione 1n• p0r.1i all'ambiente borghc,c e pompie"i,lico, lro,pcttillO. Un altro lettore, Alberto Ricco.. .facendo proprie le eaigcnze e /'un1'oersa/i!à boni, non si sente d1 ne,pre un'influen2a Jella cultura e dei valori quali •i manfjesla. dc.Ilo guerra. anche se non 81 è ancora fotta vano ncllu Francia d; Baudelaire e di Dc/a. eicntirc: poich~ - scrive - i duri, ,angui- croi.:r:, e Afonct. Degas, Cèzdnne; mo per nosi e doloranti colpi che la g.uer,a ci ha in. I f'allr:, lato, il più importante. vollero in ae– Jcrli incominccrt.Vlno appena da ora a pro- gu1"to, a!fraocrso cspen·cnzc cd clabord:.ioni muooere quei profondi riool,r:.mcnti mo,ali I tutte pc,aonali, ritrotJaTc la loro p,opria tra~ e .S/."irìtuali clic, operando au folla la llila: di dizione, le loro radici. riallacc:ando11 1 a Gial– un popolo polranno ripercuoterai anche .sul- IIJ, a Ma$accio, a Piero delta France.1c:a. 1 11 •ua arlc. Più peregrina, mo non Ìn90• Qualcuno d1 esai 1,d potuto ,avvioarc i modi stenibilc, l'idea di Gugl\elme Bellano, ac. del Guardi c del no.s!ro miglior ,eUecento, t: condo il quale In corrente del lempo non non per mc::.zo dcli' imila::.ionc e della c:/ra, può nè deve toccare minimamente l'arte, n ma per una congenialità interiore, una con. meno di ndurla a scherno o formula acca. aonan::.a pcr •onc.ic che ~ uno dei frutti p(~ dcmica. Per Adria.oo Ravegnani e Antonio miste,io,i e persuaa;;f della continuità de[. P1romnlli - che evidentemente giudicano ris-pirazione e dell'arte. Perfino il mothmen– da tutt"altro 'Punlo di vistu; da quello cioè to maccliiniolo è alalo riprcao, approfonditn, della formula, d,clla tcon'1ea, della scuola - ,.ocnd:calo ,, una più alta comprcnaione del• 11iruno fermi n:,coro n un'A'mi!azione banale la l'Iorio dell'ade Italiana, Si è fat.to il giro di ciò che si faccl)a vent'c_1J1nio QenUcinquc del mondo uscendo di casa da lld porta e anni fa ... La oia ~ quella del dissidio Ira rientrando per l'orlo. Non riconosccJ<C quc– conlen.ut~ mo e /ormaliamo e al c0nlcnuli- do, ignororlo, ,igni/ìca rinnegare la t).latità smo dei pr<!mi d1 Cromano ecc. •i è .osti- della nosl,a migliore twdi:.èone, tuUo un altro non to$ienuto da un a//loto m. Solo il pi1to,c Anacleto Margotti fa un terno. Lo 6tudente architetto Giuhano Greci breve discorso su certi 011pctti di un 'arte, la vede l'arte ancora incanalL~a tra il cubi.1mo quale, parlendo dal preauppo•to di doocr c l'c.1prea:,-'onismo; i g1'ovani non hanno il es.sere moderno a tutti i 00$li; di dooer dc– coraggio di rivoltar,; alla parola dei mae,tri, formore per partito preso; di doQer polc– mcn!re ,~rcbbe loro preciso dooere dir mole miu:.are per richiama,e l' aiten:,:one; finisce dei l}C(;chi. Agg'lunrie però clic .,arcbbe mol. con l'euerc folsa, manierata e prilJal di .sen– to bello e utile tentare una sinlc.,: fr:, il cu- limcnto, c~ manca di quelt'impdo d'ispi. bi,mo e il , faulJiffrn! ,. razione aponlanea, di critica inconldpcoolc, Più incline a ticner conto della narrnrivn di morale p,ofonda che è poi l' c....cnza ne– che non dell'arte hgurativa, Nino Coruso cessaria a//ìnchè l'opera commooa ed abbia Chiarelli In vede volgcrs't all'indagine pro- un oo/ore. Discorso che porta diriuo alla /onda dello ,pirito umcno nei rapporti della terza nostra domanda, che suonavo. coaì: libcrlà sociale. Un M>f/io oioifica.tore ,r!à'" sente nelle produz.ieni lel.teraric del '45 e La scissura del "40. E' i.I dramma dcll'indioiduo aolo 3: C"è ac!uttra tra l'arte e il pubblico} t,a le forze co,miche da un lato e unito Domanda che ha risc0890 il più vivo in. agU ahri FM!r ncces.,;tà di IJila!~io/e da/l'al. telCS!IC ed oHa quale hanno risposto quasi ho ... C'è un bisogno di carità e di com• 1 tutti d'accordo: esiste In &ciS&ura. Ln ragio– prenaione, un bi.sogno di pielà che sol/el)a le ne più semplice cb. tale aoiMura, addilata da prime prove ad un'olla atmru/era. Anchr. più porti, è nel pubblico. E." un distacco J>CTEgidio Bonfantc. dd quale pnrtkolar- lrn pubblico ied arte che si i>cri/ica - &e· mente ci spiace di non poter riportare In condo quanlo scrive Armando &rrese su risposto per \ntcro, lo guer?a, in cfjello 1 ha un giornale del meridione - ogni tJOlta che maturato nuoi>c e,igcnze d'ordine ,ccjalc. l' arlista .i allontana dal chiaro di lund, dal. Ecco infalti che l'orle ilaliana, a/meno quel. la ,cenctla di genere, dalla pornogrc.fia ... Il la dcll'.ultima generazione, dd Roma con I Padreterno. in..ommo, ha creato l'arte per Gulluao (ai pensi all'coolurionc della suo gli arli.1li e cerli .surrogati dell'aNe per tutll pitlura in que•li u/limi l,e anni) a Venezia gli atlri; e ciò è quanto di pièJ provoidcn. con VedolJO, n Milano con Morlotti. Ajmo- -.iole ._ poua concepire, per la ragione che ne, Te,tori, Chighine, Paganin a:i di,tacca fa,-ti,ta ai acntirebbe ocrarnente av,,ìlito se il nettamente dal/'c.sperien::.a in corao prima •uo pensiero artistico potesse cuer compre. del conflitto. Di quanto ho qui brcvemen!e so picnamenle da qual,ia,i .cmi'-btufo in e,posto - continuo Bonfanle - la critica, pantaloni. Vorremmo snpcre quale arrislo spea:e a Milano. ai ~ largamente occupata, si dlehiorerebbe d'nocordo con tale opin'10. grazie anche all'apporizione aooen.uta nello ne. Riportiamo comunque IR legittima con• ,corao febbraio del Manifesto del realismo, elusione: Arte per il popolo! .. , No, dio.mo redailo da Ajmone, Bergolli, Uooo, Morlolti, pone al popolo, ca.se , medicinali, ci nemato. Anche il e Manifesto del realismo• de– nunciava. la scissura verificatasi negli ultim\ anni tra orte e pubblico e dichiarava come dipingere e scolpire Jossc, per \ firmatari, e atto di partecipazione alla totale realtà de. gli uommi •· E.gidio Bonfante, c.n.c del m,n. nifcsto appunto ci porla, commenta: Scc<>n, do noi, le catUc di tale scisaura aono da rin. tracciarai netl'indi,>'.duc..li•'"<> clic in arie, nel. l'ulamo trentennio, si è condotto in quelle forme del tutto narcisi,!iche che sono il "n. ,il,ili,mo, l'intuizione, cqie po&izioni roman. {ichc e crepuscolari. U.c1're dal clima dello r11tretta e determinata cdcgoria che, un po. co per amcrc, .un poco per ragioni di mer– cato o per piacere .1n,:,b9slic0, oggi •i r'ntc.,ea. aa del!' arte, è quanto ci prefiggiamo, Altri lettori, com.e è acc:oduto pe, la lel. lerntura e come vedremo di chiarire in una prosaima 'Inchiesta, mcnono in stato d'accu. &a la crilieo. La scissura, dichiara pc.renio. ria.mente un lettore, ha una fondamentale cauaa: la diaonc.stà della critica, di quello parte che •i atteggia ... ad ultramoderna. Pe, ooler troppo cerearc, troppo /il~fc81fia11C, 1,oppo c.~::.ìgogolare, il critico ai è ,ov,appo.

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