Fiera Letteraria - Anno I - n. 19-20 - 15-22 ago. 1946

6 FIERA LETTERARIA ----------------------- e fo1se incoaapcvolmente - concom·1tanti al clitnl- pittorico cr~to dali'impreuioniamo, talvolta invece addirittura precorritori d1 niorluli odierni. In Sageue, ad esempio, trovKl.mo • E1 pui1 aous les cieux - Qui 4 y ricnt plus clair:i - Elle a dea oira bleu, - Rose, 1 gria -e/ verta.•. •: in Romance• .aria paro. lea : • Le / uile eR oerdat,.e et rose - Dea colline:, et des rampe, - Van, un demi - jour dc lampc, - Qui' vient brouille, toulc choae •, cd anche • Lea rosea 6tdln loulea rouges - Et la li erre, étaient tout noir••. Si direbbero contrappunti alla Manct e al– la Odilon Redon (notare in que&te morbide cromìe l'affiornre del comp/easo femminile di Vcrlam.e). Altrove poi aembTa pTecorrere addiritturo figurazioni e crudezze coloristi– che alla Kokoska, come nel fantomatico , Pierrot • di Jadis et Naguère o in questa immagine di sapore c&pressionistico dc.1 /Joèmea Saturniens: e La lune plaqudit •e• teinte.s de rinc - Par angles obtus •. ~ LJE BELLE ARTI ~ ciazione ricevette copia del/ti, circolare pre~ diaposta dol Sindacalo per la diramorione az propri i,crith·. Concludendo, deoo quindi, in nome del.– r A s.soci~..;,ione, respingere come non oblJ(et– tii>e /e affermazioni contenute ne/ corsivo del n. 14 della , Fiera•; d'altra parte d~ùO ritenere che il Dott. Corrado A loaro rei ,.~ V'è stato chi ha voluto vedere in Crimen ,1 moria - la notiasima poesia scritta ne! 1873, naia prigione di Petih Carme, à Bruxelles, e vergato con una schea-gia Ji legno intinta nell'inchiostro clandestino - un·cvocazione in anticipo dell'arte di Gu !llJVe Moreau; anzi, un penda;/ liore.squc del quadro Ul11uc et /es Prétendanl•. Ma l'arte cerebrale e compassata del pittore ideologo e mitologo caro ai Parnas.si.:mi non ci iw:mbrn il termine di paragone più csal• lo per Crimen amori, che, a nOSlT0 avv.so, richiama piullosto - almeno col suo ma"i. co preludio - i sontuosi e coloristicana!nte fastosi décors di un Bak1t: Dana un palala, soic et or, dan1 Ec.batanc, De beuax démons, dcs sotans adolescents, Au eon d'une musique mahométanc CIIIAHE FAME Font litière aux Péchés d~ !cura cinq acn'l. C'cst la fète nux Sept PCchés: o qu'elle (e,t belle I T ous :es Désirs rayonnaicnt en fcux Scrivetemi degli crrtico/i., ftllemi ww 11HJ11ugrll/il1 e la cltùuo fama è fallu. (Disegno di M1ERIGO BARTOLI) l brutaux; U!s Aùpétits( poges prompt• que 0 un [harcélc, Promenaient dea v'ns roses dans dea (cristaux. La scultura • pisana Nel campo della scultura Vcrlo'me non tii o\lontanova dni gusti comuni. A:"la im– pt-ccobile atatunria ellenica prc!er,va tutta– via i Gotici, più tormentali e, diceva, • plus pr~s dc nolrc coelir d' hom mes moderne• •; e, in controsto con la moda del suo tempo, non disdegnava affatto colui che. dai pro fcaaionisti defa scultura d'allora era ehm. m.a.to , con una punta di disprezzo, , le mol (,011coa •; anzi Verlaine ne ammtrava pro– prio la grazid- femminea. Del resto le sue preferenze in fatto di ar– te plattica aono mirabilmente dichiarate ne!. .'epigramma della raccolta Epigrmnmes, che riproduc=t1mo a conclusione del n08tro acritto, poesia che da Michelangelo - ,atua. verse li Seicento e Settecento france,se -– CJ porta d"un balzo fino a Rodin, H.odin il pQCta plastico del • préci.s incerfoin •, a[o.. ra all'avanguardia, Ola"i ancor tale ;,er al- cuni ritardatari: ' Anche .1 Pisa, come altrove, l'dea di u1:a gl'ande esposizione a carotiere slorico è partila dalla ()OS!>ibilità di disporre di molto urnteria~e rimosso in vr~visione di danni bellici. A queslo si deve 6e oggi l'anli<'o Monastero fe.mminiJe di San Mal• too, rindau310 a 6ede del Musoo Civico, acoog1'1.: una eccezionale Mostra della Scultura del Due e Trece.nto pisano. Oltre che da tulio il 1erri1or:o immedia– tamente circostante anche da altri eenlri, tra cui Firenze, Roma, Pe.rugi~ Orvieto, Arezzo, Napoli, Bologna, tutto ciò rhe di essenziale 6i r:forivn a quest'arte è conve,– nuto al.l;:t M~tra. E si comprende corno l'idea cli n.llenirla abbia suseiuilo (ntusia– smi: chi dice 6Cultura pisana fa il nome della 1>rirna seuola plasticn ital·una, in or– dine di tempo e di <1ualità, dcH'unica scuola cioè che abbia prodotto un'espres. s:iono di civiltà inesauribile e 1al.c da fe. condare i-o 6Cguito le personalità pili varie e le pill grandi. che diversi mc1ri d'elevaz·one avevano $i– nora assolutamente celali. interi com1tles– E-i dj dccorn~ioni plai,.tiche, come quelli del Battistero e di S. Maria dblla Spina, r,i possono or.1 11,<vic•n.are comod11111cn1e. E' c1uesta 111 parte (< ine.dirn », che c<».litui1cc la {:rande 60rJ>resa della mostra. Va tcnulo conio che la remozionc di rerte 6lat-ue era in mohi ca.si divenula ne– ecs!'-Uria. Ne sa qualcosa il celebre S. Mar– tino e<Juestrei, prossimo n 1>rccipitare e meraviglia come ar\cora si ~tenesse su.Ila faccia1a del Duomo lucchese, che ora, ri • fern:nato, sorride di gioventù <1ua1Ji non .avesee avvertito incedcndo calmo dall'n111i– chi1tt alll'o che w1'eco · deJ frastuomo bar– barico. E non meoo di l,.ii lo s:1 l'altro S. l\Iartino, frammentario, proveniente dalla stessa faccia1a, un prodigio di forza istili. tv:ichel·Ange, ~rmain Pilon, Puget, Pi. [gol.e Tdle ma slaluaire, et r:Ya qui voudra: En cux j'aimc la force et l'cffort qui l'è- gaie, Toul en goutant oilleur& la Grnce, et caetera. E.ii eux nvcc ,n Vie mlense, nussi, j'adore Pcut ètre mieux, de vrai ! ce précis lncer- [tain, Et c'-cst pourquoi dc tous nos modernes fencorc j~ préfère, robuste et myst que, Roc'lin. La mostra comincia col dare un:1 cl1iara documentazione del periodo eh::! precede · Nicola. Le origini della pla::.tica loscan.u, ria;,,sunle i~ alcuni pc :r.zi fondamentali, ap– pa·ono più inlcnse, esenti da influ::.si e sboccanl.i da w1 is1in10 di tradiz:one :un– bicntale, di <1uanto non uccennic.o le defi– VITTORIO ORAZI IL RITROVAMENTO dell'epistolario di Pascoli }.,'ampia e pregevolissima raccolta ddla corris1>or1de11za cli Gio11Wmi l 1 ascoli, clU! era .~lata prelcvatct cflil4! Bibliotec<1 ,uu:io– ruJe liii Firenze di1l clcfw1to ex ministro dcll'Educa:i'o11,e 11aziomJe, Carlo Alberto BiggUli, o tra~pòrtat-0. a Pctdova, in u,1 Luogo che era rimasl.Q fi11-0ra soonosciuto, è .~tara ri1rovma dall'iUusrre grecista Pro/. Mcmara VCllgimigli d~ll'Unii;ersità di Pa– dova. l.,a raccolta epi,stolare era Slllla por• tal(l a J>mloi;a per .wttr<rrla, avrebbe detto il Biggitii <1uamlo era i,, vitn, ulle 1mghie raptici dei Tedeschi. * Rimpllrio di opere d'arte Con i"arrivo dell'i11crociatore nordame• r1'.ca110 '• ll11t1lrngto11 •• 11elle acque del Me– diterraneo - destinato al porto di Trie– ste - C giu11to ttnche u11 carico di alcuni tl!!Ori artiatici italiani, alcruii dei lJuali di pcrtiiien.:a del Vatica110, che furono recali in A me.rica la scorsa vrinwvera n bordo delfll corazzala ••Missouri". Tra le opere d'arte i- anche la fllm<>sa sratuetta del •· Buon />astore" tli Mit/,('fori~eU> che il Vaticario prestò al New l'ork Me1ropolitmi Museum of Arts per il s110 gi11bilPo ,li dia. mante. * Mostra in Italia di pitture francesi n.izioni date si..t!.()ra. E' molto utile trovare, <1ui l'Annunc o– tore deJ Duomo di Carrarn. che è ancora incerto so debba allrihuirsi a un imitatore italiano oppure Eia opera di .nrli!>l;:1 france- fìe, ciò che .oe ri11or1erebbc la datazione al Duecento e ne furebbe un so"getto d'im. portanza. straordinadu per l'arte (oca.le . Basterebbe in Pisa, centro che pilloric-:1- mente ,ai esallrisee do1>0 il Ouecerllo, un pittore della forza di Gillllla, 1.er annun– ciare di quale linfa il terreno sia r:~co e pro&8imo a traboccare; come di fatto poi avvenne, meglio che nei col.ori, nel 1nanno. Tuili i fcnncnti preesistenti della 1erra l06<'ana Nicola Pieano ha la capacilà d'im. mergerli - sic. dal momento in cui si an. nuncia, nel ]260, col puhlito dc) Batti– istero 1>isano - in un bagno di cla.saicismo. Di que6IO classicii:mo sarà sempre d:fficile segnare unu dcl"ivazione. n. preri.nascimc.1.1- to pugliese non annuncia il rigoglioso fluire dello forme di Nicola. E" chiaro che la sua 1>en.onalità oont.ien.e per forza nati– va l'abbondunz.a e l'eS6enw deli'antjeJ1ilù - non. soltanto l'essenza. come gli arti6ti 60gll810ri del Quatl.roLento; dei <Jua]i pe– rallro egli posoiedo senza sforzo la scienza di realizzazione. Se c"è un artisla che non -.ubisce, ma regna e dom ·na su) suo Lem. p,o è Nicola. • D'altronde qucl,lu di Nicola è runiCJ pcrso11ali1.'.1 che la mostra lascia in1atia, J>rima di tullo J>ermellend0ci di vedere con agio, 1>erfeuamen1e in luce, le varie parli del pergamo, e 1>oi mostrando c1uanto po– chi dal)n t<Uaopera, tolti i geni, J)er così dire, della fomig.lia, sapessero trarre i.spi– ra:r~ione. 1'\on altn:·111111Lo e,j direbbe di Gio. \'anni e di Tino di Caimano,, clrn ne esco– no rivoluzionat', e rier la rarili1 o a,tcz:r.. .i di 6ignifl1·ati che una vast.a scelta Jclla Jo. ro 01>cru Ì.; ineviLabile aceoli:a, e 1)1!r1a quanLità di <>1>ere derivale da loro, che E' i11 corso di al/P5t,ime11t-0 hi Mostra di llCOmpongono, per cosi dire, il loro fasci– <J1tadri francesi co,11,emporauea che wrà no, in riflessi, vari e imprevibli. !lf>R"laa Roma OP[ mese di ollobre. Essti va \;~i~':,vtl ~:~:~o C'!,\tr::::i 1~: ~lp~!~: 0 "t t•errà in<wgurc,ta a, Ve11ezill nel mese di elemen~i di,•en,i. Sir. nelle rus1iche statue Kllcmbre, JXISS<'TÙ. ti Uoma iri ottbbre, a delle guglie dt:I 8a1ti~1ero - le p'ii anoni– ,llila11n e forse a Torino 111 ,1ovembre, 'me, verrehbe fatto di cred'ere, Se 1ut1a I.a riu,trcrci a Parigi per Nnt11le. Si Clrlcofo ricerca flilistiea dei moderni non Citrica;;. dc 1,j fig11rcr1u1t1Q :,elL<wla·Otla11ta pittori: se l)l'Oprio qucsl-0 1ipo di phi,,lica, scmpJi. Picu..~so, Matisse, Bomwrd, Dt1fy, Braqu.e, fìcata al massimo, di for1issirn,a sugge::.lio. Ltrillo, ecc. li. ,,wggior i11t.er< sse di , 1ue· .ue - la personali1à respira, vive senza :,ta Mo.~tM sani però raµprr,sentato dai J)erdcrsi nel coro o esa<,pcrarl:ii in Se sola. ;;iova 11 i ; 11 gru11 parie •CU110SCiuti it1 Ju~ !:v:jr: d:~ol~:v:c\:::a 1Sla;;;:i,~:~~~:~o:e r~~; lill. Tuue le 1e11dc11zedella gfovane pittu.- imJ>uli.o , ivificante. ra frunces~ Strranno rappreseritutc. E' pro- L'ins·eme del materiale raccol,io pcnnel. babile che una saUi dello. Mosrra aurà OC· tcrà agli studiosi u::. r,olcnne lavoro di r~ cupatt1 da riproll11:io11e dei <J11lufri più ~ ,•i.siorw; e al pubblico ha SOJ>rallulto li fr,bri dell'lm/Jressio,1ismo. merito di m06lrare una <1uanti1ù di pezzi eca Gino Bianco S. MARTINO (dalla facciata del Duomo cli Lu.cCllJ litica che tocca i d\le estremi storici, 1' A– poUo di Veio e Picasso, a cu.i Je intem1>e· rie hanno increspato la 6UJ>erficie Loglicn– done due centimelr-i circa dell'originario spes60r"C. li tempo, le coso che non distrugge, le rendo infiuitamente preziose. Così le tre statue di Giovanni tolte alla porta del. Bai. ti.stero pisano-, dove la erosi.a di ,,erde muffito, a.Ila rujnima pressione, si 6Crepola in cand_do saJe. E che dire dei gigan,eschi busti dcli.o Mado.una, degli E,•angel'6ti e elci Profeti, g.ià nelle so1>raffineslre deiJa loggia gotica deUo s1esso Ilau.isLero? Va an11ne66() certo che il non finito, di cui t' fallo abuso in, <1ueste scu.lture, torna in fuoco perfetto al nù1imo di trcnlacinquc metri da cui son vedu1e, e di oorta ]oro SJ)roporziont, in senso vcrt..icalc es5e si cor– reggono se guardato d,i ~ott'in su. l\lu in– tanto, in virtl1 prOJ>rio dj <1ues1e parlico– lnrilà, è incredibile il grado di tras1larcn– za e l'a6pctto fa11tastic-o che hanno rag– giunto: <Uvinità tirreniese in<'atcnalc la~– sl1 proprio qunnd.o finiva 1>er l'n111ira re– pubblica il t>Ogno di 6\1prcmazia nrnrinara. C'è una figura di donuti danzante, una ro– manlica Salomè, pure overa di Giovnnni, di, cui la grundine, i fulmini e gli acquaz– zoni haruw fatto spugna calcarea, tome le profondità dd mnrc di certi vasi greci, in. \'CC\) che in::;ross:mdola, ass,ott"gliandol:t. f., c'è n11a figura di Santa che r>r«orre quanto di 1>iì1ardito crecr.ì la plastica dj tulli i l<'mpi, rii:-nle!!do abissi di corruzio– ne ch'e&Sa ha ,wuto la fortuna d'ignorare. E" aura,·ers,:, QllClila l"berlà <'l1e il più grn.nd 'e Pi!-nno arriva alJe fonnclle del pul– pilo del Duomo, purtrOJ)J>o qui non CSJ)O• ~to. As1>etto all'impelo d.i que: rilievi gli ardimenli <lei barocco diventano cffe11i cercati cel t)aradosso, virtuos·!-.mi d"ampli. ficazione e giuochi d'e<1uilibrio; qui, seo- tenato~i l"o<;eano delle l).'l~ioni, 80110 onde digete la sua precis.azlone non abbta atl,Uto sempre piÌI minacci~e di cui <iualcuna Mlto gli occhi il nostro comunicato il cu 1 6cmbr11 !,Oll.lmergere IUllo, ed è contro la contenuto, t'ipeto, non /dlsava atfa1to to sp,. le forza indom,ibile di elemec.t.i, di franto rito delle traltati0e e /e.a natura facoltotwo a cui J»a~?-alo e av,cuire ~i annuJlano, che delle intese at.eue. Ja , ir)ll umanu il'S0q~e pi0<li":mdo~i. /ndipendenten,enre da qtqinto .:woenulo è Jl segr(,'10 di quello che è d~I. J1o.-ilo a ri da augurarai che gli scrittori non si rrrtg;t• m:mcrc eteni.anlLnlc nu0\O è ciò che por diM:ano nelle lol-0 po.sizioni P<J':chè se si la Arnolfo daJla terrn che, im,ieme a lui ouole eoramente riso/ocre la crisi del hbro ha e-.prc::.-.o Giotto d.:iJ ::.uo .seno: il dono e oolonzzare ringegno italiano è necessario di un"infinila cnp: 1 citii di chiu~ura e di che tulli facciano qualche temporaneo sacri· t-inlc~i e di ::.opran ~atura.le ::.ucnità nel ./io!o per rdl[glungere il fine de.sideralo. chiud<'re e !-i111e1izzare. Ecco J>crchè Il lui Per l'As.socia:tione Italiana l'..d1tori pii, che a Tino di Camaino "i. è :i.entito di MAH.1O PULLI recente il hit-01,;nu di a(•co!Jlure la "'1u1,endn C:ir tù del Museo Bardini di Firc.nr.e. F .. qui, r('::.O~i1>o::. ...ibile~ 11 dis1:1nza di alcune s:1le, i.l 1;onfron10, ci bi acoorgo di come p:irt..icoluri "t. .i.li .. 1ici e un senso di rc·men- 1:110 cl,a&::.ici::,1110, la leihino ui tre famo:,,i allorilic\'i della fol!IC di Perugia. ln Tino, i movimcllli affettivi di Giovm~ ni, lo sinlC:)i di. Arnolfo, l'opuleula cl.1ss1 citii dj Nicoln, più che alternarsi si. c<>mpe netra110 fuee nel e.ando10 d'una grnzia dol ccmente Lra::.11m:11a. li mo,rimcnto totale. cli certe, figure di Arnolfo si placa nel ritmo <luclJo d: certe nnaloKhc scuJture di Tino \0pora senza fermarsi, 1>Cr una continua efi11!'-ione del cuore. Tino è pr0t,entc con pezzi del periodo lli.s:mo, fiorentino e na polclano, c.he dimo::.lrano in 06;nuno de1 111oltepUd aspe-lii &ella iStltl arto la {)crfe. z.ione raggiunta. , Ancora un i;:rande 6Cu.ltore Jocale: Nino che qu:. I)otremo 6~mJ)re ammirare, ohre che nella celebre i\1.-idonna del lalle di S M:1ria llell.u Spinn, in vari altri i:~ezzi di non minore bellezza. Una ricca sPrie tli sculture lignee poli– crome di g_rande iutcreses, molto ta\'ole duecentesrhe, il po(:tico di Simone Marlini interamente ricom1>0::.to - cioè le parli che accotlieva il Museo riunite a quelle di S. Caterina - e vari altri di1>in1i del Mu seo Civico, com1>le1a110 1.n ricchissima CSJ><~izione. ALl~SSANDHO PAHRONCHI Gli editori e le percentuali Caro Direttore, In merito offe aOennarioni contenule nel eorsioo "Un prooedimento in danno dcgll autori" apparao nel n. 14 dçlla e Fie.ra Let– teraria• ed alla replica del Uott. Alvaro compaua nel numero successioo, ritengo ne– ceesario a nome dell' A UOCl'arione llalEana Editori ,(A. I. E.), /are le aeguenti preoisia~ rioni, che la prego di p.ubblicare nel suo giornale. L"A.s800tazione Editoriale Libraria Italiana r. l'Associazione Editori Libri e Rir>iate, esi– afent;i prima della fusione nelfo alluale A. I. E. aveoano fatta presente al :,indaoalo Nazionale Scrt'ffori le precdrie condizioni an cui versava, e oers.a ancor oggi., r editona; al riguardo ai forniocno precisi elementi di natura economica, che sarebbe qui 1uneo enumerare, alti a comprol>m'e inconteslab1l• mente oome il margine editoriale ridoJhssr• mo e la aled, aumenl'ata per la stasi q.uasi a.ssofuta delle vendile del !ibro, at>essero re– sa prenochè impossibile la prosecuzione della attr'vilà editor'afe in genere. VenrlJQ altresì fatto presente che alle ~rti detr edi• toria erano legate quelre di lulli coloro ,.-he concorrono aUQ /chvna::.ione ed alfa dil}usio• ne del lsibro ed in particolare quelle d<'gh au·tbri. Sulla base di tali constata.z.ioni, le s.urn– co,datc As.,,oci&ion't Jurono costrette a r1• chiedere a tutte le categorie aventi rappor– to con il libro (ai cartai, tipografi. ,:ro..-.sisii, librai e piazz:i.sti ollrechè a2li autori) una più stretta oo/ljaooro::.ione e dei comuni sonific, per aUuare una diminuzione degli <111.uali co. ,t:1 del libro ol fine di portarlo ad un prer• zo occessiba"/o qnche alle classi più colpile dalla presente crisi. A ccordl in tal senso furono pot,utj subi• to raggiungere con alcu·ne delle cennale ca· legoric (altri ne .t0no in corso) e nalurdf. mente furono aooiale conoer.sazioni c-'>11 ft Sindacato Nazi'onafe Scrittori allo stesso /1- ne. Q.uc.st ' ultimo, pur non potendo d:acono• .cere la fondatezza delle richie.sle consisten– ti nella riduzione di .u.n terzo per le percen– tuali cl' dutore al disoNo del 12 per cento e de/ 60 per cento Pc'I' qttelle superiori, s1 d1'chiarò conlrario ad accettarle integralmen– te. "I uttaoia il Sindacato, reiteratamente :,ol• lccitato, as.-t·curò elle oorebbe esaminato fa possibilità di consigliare ai propri i~cr1U1 di prendere in cona:derazionc: le richie,te de– gli editori, !IC-mprccliè queste ven1sser~ prc– ,entate indiotdualmente ddi nispcltioi edito– ri e rimanendo liberi gli autori mlcrcS3€lti d1 accettarle o meno. Successioamcnte il .Sindaoalo addiQenne allu comp,;lazione di una circo/dre nella GUa. le espone&>a, cii propri iscritti ta ,,.tuazrone deì fotti rconoace.ndo le d1'fjicottà prot:,pet. late dal(li editori e la opportunità di ando• re loro incontro; nel conlewnpo, al fine dr eoifore eccessive riduzioni da parte dei s1n•J goti, indicciOa le mi.ture minime al tli~tto delle quali non dooeoano accedere nel caso d, accordo Ira editore e scrittore Nessun traoisomento circa la · votontc.'rte-.– tà delle intese si p.uò addebitarç airA.t&o· ciazione Editori per la comuni'ca.:ione con t <11u.ta n e/ Uoflettino. dirama&:>,tanto piiì che i ffn~/i ed·"iori ierano già al Oorrente sia delle traltatioe inlercorse, aia delta nnh:tra del/'inlcrvento delle oSM>Ciarioni a:nda-cafl lervcnto c/ie non aoeoa, come non or,reb be potlflo avcre, alcun carotiere oincoJanle La comunic,cu:ione in riassunto fu pubbh cata sul &ltetlino soltanto dopo che I Asso- Una novità ]r~ . ~- • ~ eun invito, al libro: Cataloghi gratis a richiesta. Scriverealla 11111 Sezione Propaganda fza Monlecitori& 11J •. Roma,. FERRANIA socu;r,l PER AZIONI Ff:l(HANIA -- r.lil•no • Coro.o ~b11eo11\, 12 -- Tutti i prodotti per ra– diografia, cinematografia -- e fotografia -- ~ ;·~IGLIO~I• E PIU:• A-CCURA TI LAVORI TIPOGRAFICI= I T A L G R A F ROMA VIA CICERONE, 44 - TEL. 32286 ,,. - rvv:;cprvr

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