Fiera Letteraria - Anno I - n. 6 - 16 maggio 1946

FJEH\ I.ETl'EH\HI\ I Il tcnzionc. illu!I. trarc in ques.to .scr.itto. i. parli•. colari di questo gran dioso ed 1fic10 culturale. A R T I E S P E T T A e O L I S,a detto ,oltanto che negli A.ch ,vi di dc I Maré esiste un materiale stor:co della Ot1n za coaì imponente che ~rfino l'ultimo ra• gano si luc:c.-rcbbc vedendolo. balle:U!He. IJ.,_....,..._..., __ -=_..."'-====---=---=--=-------===============---_JJ Infatti, molti sono stati già convcrllt1 nttrtii· I l rdi ?i/4i ~--=-.:: \) .- ,._ diario Delacroix to. Sul fare del giorno ai affaccia alla h. neetro. • Ho goduto•. scrive nel Journaf, • del momento sol'Cnnc in cui la nnturn 11- prcndc le sue forze, mentre monnrchic1 e repubblicani dormono un 11onno cornu1,c ~. Questo drammatico Delncroix, qur-sto in– tero Delacroix. è stato lasciato in ombra. Peccato. Laila Romano ci ha dato mvece un Dclacroix purgato dei vr-lcni e dei pia. ceri del mondo e tutti) ravvolto in medita• zioni e chino su se stesso. come un uomo che teme di m'Cllerc il piede fuori dcll"u8c10 • Dclacroix. lnc de sang hanté des nmu .. dove sei) verso la sua incalcolabile valori:tzazione. do. vutn al veramente eccellente consnvntore Pierrc Tuga!. L'opera di Rolf de Maré interessa anche l'ltnlia. Non fu forse con i Balletti Svr-de111 che Alfredo Casella e Giorgio de Chmco, ebbero i loro primi successi intcrnozlonnli nel teatro, nttraveuo il trionfo della Giara} E non si trovn forse In più vasta documc,n tnzione della formidabile storia del Balletto Italiano proprio negli Archivi pubblici di dc Maré) Noi danzatori stranieri che vivin. rno della tradizione i1aliana, anche per qut'• eto dobbiamo a-ralitudine a dc Maré: egli ci ha dato In poseibilità di conoscere a C1\o \ 1-.,F\'l 1\1 I fondo la a1oria del Balletto Italiano. a Pa Un editore torinese. il Chiantorc. ha pub- _______ ,______________________ ) :~t~ime:l~o~i i h:U 0 1 11 ~:11~~~rv':Jestelccie:~~ blicato una traduzion'C del ]ournal d'Eugè- _...,......, ...... --.,....,.,.-.,...---,=,,.... ci ha dato un esempio di perseveranza, ge- gli uomini politici del suo tempo, In vita mondana che l'elegante e fiero L>clacro1x conduce con accanimento pari n quello del suo lavoro nella Parigi agitata fra Restau– razione e Secondo Impero, non trovnno po– sto in qucst'cdizion'C. Delacroix è un uomo ancora lcgnto al Settecento, al gu.sto e alla cultura classica, I! tullnv111 operante con <1e• ccse passioni romantiche; reazionario m po– litica, rivoluzionario in arte, superiore bensì all"C pas.sioni prntiche, che epe880 desttmo 1n lui disgusto, mn fra le quali d'altra pane 11,1 compiace di panare, mngari gettando un orgoglioso epigramma. Dopo una 1crnta dal principe Napoleone, torna stanco e annoia• ne De.lacroix,. a cura di Lalla Romano. La ncroeilA e conseguenza, quali1à. senza le fatica di trndurre la prosa di Dclaeroix. qu11li non c'è Avvenne. •pcs.90 tortuo&n, ellittica. disagevole. non è \L f(FL ,1. ~1tLJ.Olò:'- leggera, d'accordo: tuttavia scmbr.1 che la Romano l'abbia ridotta al minimo. Il ]our_ nal si compone di tre groesi volumi d'un forml\lO piuttoato gronde (Plon, colleziont– con copertina nzzurrn) 'e complessivamente di circa 1500 pagine. Non abbiamo nes1ll.lna difficoltà a convenire che per il lettore or– dinnrio un 1 oper" come questo è forse troppo foticosa, prolina e piena di ripetizioni: d'a1. tra parte In scelta fo,ttn dalla Romano, ch'C ei riduce appt'n~ n 269 paginette, risulta ccccu,vamcntc nstrcttA. Il ditirio di Oelacroix è scritto 11uagende di grande formato {non su piccole agende come dice la Romano) e ai divide in due parti: il di11rio dcli.a giovinezza (1822-24) e quello della mnturih\ e della vecchiaia (1647. 1863). Fra la primn e In seconda parie v·e una lacunft di vcntitre 'Bnni nei quali il grande pittore, troppo occupato in lavori di pennello, non acrive se non lrammcnti o "' limitn a tra9Crivcre pagÌn'C di autori predi– letti (e lt1 Romano dice Invece. 1nesatta– mentc, che le intC"Truzioni del diario sono dovute allo smnrrimento di alcuni quadcr– '11Ì). Scrive anèhe appunti sui margini degli album di disegni fatti nel 1832 durante un viaggio di alcuni mesi al Marocco: Tna si t·ratlft di note integrative e tecniche atrct- 1nmcnte legate ai di.segni, 0&sia d'un m.a– -terinl"C rnccolto soltanto in vista delle uhe– riori pitture, Ad ogni modo, se le annota• zioni del • Viaggio nl Marocco•• d"altron• -dc stupende in questo seneo, rientrano nel /ournaf proprinmcnte detto, non vi rientn,. ·no invece gli nitri ecritti, ch'e Joubin in- 1fo11i ha meuo in nppendice f!Olto il titolo ,di • Supplementi•· Ncllft sua scelta, Ullla Romano non ha ,eecluso il • Via:;rgio t11lMarocco •. n~ lo po.. ·te.va. dati i criteri da lei eeguiti nel con– -durre il suo lt11voro.'Pcrl:. ci sift perm"Csso di '11on condividere i crÌtCTi della Romano a -motivo dei quali la comnlc»a, strana e ric– ,cn peraonali1A dt'I gra11èlc pittore 1offl.(lntico è ,;dotta sohantu a pura • vit" mentale •: ,e anche queflta at1C':ffl.lll'ttl forse pili del lecito, 'Oice In Ron\l\no: • Se ci venisse osservato <:hc al:ibiamo abbondl\tO nei tagli. nspon– dcremmo che condividiamo con l'auioce l'opinione di Voltaire, che trovava tutti i 1ibri troppo lunghi a. La battuta è sp:rito. 8ft, ma comt' ri!l~tn è sospctlft, Il nostro amico MiHiroli, eh-e scnu e;NCrc Voltaire non fflftn~ certo di epirito, è d'un altro p.t· rcre ciren i tngli: per quanto minimi, dice, 11fig,trano i,empre: è come togliorc la punta del nneo 11d unn per80nn. Ora Lalln Romano hn tnglinto nneo, orecchie e fone un testi– colo "l 1)0VCro Dcl11.croix: -e, non nncorn contentn ha abolito l'intt'ro sfondo che gli dnv11 ri~ho. Chi cono9CC l'edizione int~alc del Jor.rr. nal non può che stupire di ques1a avaris,si– mn ridur.ione; che non In conoacc e s'affi– da all'"Cdir.ionc della Romnno, 111 trova da. vnnti a un Odt1croix che non risponde se non in piccola parte 111 vt'ro. I)('i lunghi p,3- ragrnfi che compongono il /oumal. ,spes,so non 110no stnte efl'rntte che poche righe, una fra8C, una 11entcnu, on nbbiamo eotto mano il IC1'to originai-e per fnrc qualche eecmpli– ffic.nzionc e dobbiamo "ffidnrci alla memoria; ma pcrchè, dollU\ndiamo. omettere tutto c.iò Che riguarCÙl I" vita mondann e scntimenta- 1e di Delt1croix. coai affa,cim,nte in &e atea.. -. ~ così n'Ceeas.'\ria n comprendere il carat. tere e l'anima di quc«•.uomo singolnrc> Dc• lacroi1t ftmnva le donne con uno elancio che specialmente in gioventù hn accenti di atraordl&lnrio bcller.u: le io&1Cguc timido per i boulcvards o le a.spetta trepidando nel suo studio. Nè trascura di annotnre, in italiano, quasi per dare più fol'U\ e immediatezza al. le p11rolc. le copule felici. Scneua1e, eppure iten1iblc agli affetti platonici. Dclacroix è rù:nasto sentimentalmente fedele per tutta I• vitn ad una donnft, l\fadame dc Forget. No111t che ritorna frequente nel Joumol. da principio con accenti d'ardore, poi vie via ispifflti •d un profondo e calmo sentUTlcn– to d"amic.ixia; e tutto ciò per lo più attnl.· verso lettel"C che Dclacroi.x trascrive puntunl– mcntc. Alcune vanno leif\8.latc per l'alta se– renità, l'ironia o la pcnipiCflCÌ.a del suo spi• rito, talvolta per uno etile che colloca il pittore ne.Un grnnde tradiz.ione dei mora– listi france.ai . Invano il lettore cercherebbe nclrediz.ione italianA unn trnccia di quelln e delle altre donne che !cc.ero tremare il cuore di Ucla– croix e portarono nel suo diario ma.seicc.io . lirico e severo un'IU'ia di romanzo intimo. E cosi lt1 aerate nei IJlllotti, gl'incontri con \11-\D \ME PAHH: Una sce,rn per i lia.Jle.tti ~m~dui I balletti di Rolf de Per le degli cattedre artisti Com' ern facilmente preuedibile, srandc in/eresse Jia ~u•citato nei lettori della • Fie. ra » l'articolo su • Le calledre degli arlisli li; e ciò è dimostrato dal numero delle lettere aull'argomcnlo clic ogni giorno continuano ad arriuarc in Reda:.ionc, Tra queste, par. ticolarmente significativa ci è apparsa la lcllera di Paolo F ragapane, del Conscroalo– rio di Musica di Firen:e; oorremmo qui lro– «:riuerla per intero, ma, date le esigen;:.e del giornale, ci dooremo limitare a ripor– tarne i punti più euen:.iali. Il Fragopane so,tiene do prindp1'0: • Nel suo articolo Scrutotor ,embra insinuare che gU artisti ilalioni, con la loro a:.ione di pro· te,ta, ai siano mcui di fronte a un pericolo inesi.tentc o quanto meno a un pericolo I che la loro immogino:.ione aoeoo dilotafo o/Ire ,· limiti dello realtà. Orbene, la realtà M , nuda e cruda è la seguente: che dal 24 gcn– are naio del 1945 non 459 pcuonc, ma 459 / 0 • miglie llioono in indicibile ansia per il loro domani; che 459 artisti italiani sono stati Molto ei è: sentito pnrlarc negli ultimi ne anche con Djaghilcv, ma i Balletti Sve- pric>ati nel più umiliante dei mod, del gra, tempi di uno • Rinascita del Balletto lta- dcei realizzarono anche il •dopodomani•· do e dcll'a'mpicgo e ridotti poco meno d1e liano •. Infatti non erano apparsi tanti dan- E se Djaghilcv si limitò all'estremo raft1- alla fame ... •· zatori e danuitrici i1ali11ni di talcnlo, qunnto nt11mcnto del cosiddeuo gusto •moderno•· Se U Frogapone pensa clic dal 24 gennaio negli Aeoni anni. Ma questa evoluzione si i Balletti Svcdcei vollero ceprimcrc piutto:110 del 1945 acl oggi neuun pas,o si sia fallo è: ora fermata. Il governo ed i teatri oggi- i aegrdi interiori della loro epoca, Perciò per modificare la portata dell'incriminato giorno non poesono disporre de.i meui in- i Bnllctti Svedesi diventarono non eolo un decreto c/1e annullalJO tulle le nomine di– Jispcnsabili per un'ndcguntn riforma delle documento di civiltà nnzionalc mn nnchc spoale .ten:.a concorso, e per alleoiare le con– scuole di dnnzn artistica e p~r riunire, in eapresscro il progresso del pcneiero nel ven dizioni degli artisti colpiti dal decreto ,tea– una istituzione acrinmenlc rappreeentativa, I tcsimo seco!o. so, ae il Frogapane è conointo di questo. i danzatori e le dnnu,trici diepcni. Ma sarebbe errato credete che r=atituzionc non gli •i tmò certo dUT torlo. Nella malinconica constatazione che, pur di Rolf dc Maré abbia avuto 80hanto un Ma per fortuna lo • realtà nuda e cruda • essendovi nncora uomini facohos1, nemmeno cafflttcrc ideologico. EU& non è ffl(II atnla non è proprio quello riferita dal Fragopanc. una priCHJto iniziftliva tenli di compiere un priva di poesia. La coac=enza legala tnntc> Non si ouol dire. con questo, che le condi– tale dovere morale. pensiamo con nostalgia alle tradizioni artistiche del proprio popolo, :.ioni dt'gli cx tilolari degli lsliluti d'i,tru– ll quelle pcr90nc di grnndc gcner08ità, le quando all'evolversi delle a1t1 dclln civihà I :.ione artistica 1iano floride, nè d,e qualche quali - altrove _ ,i 80110 picnnrncnte dt'- occidentale, di dc Maré e di Borlm t'1igeva timore per l'acocnire • a del tutto infondato. dicate alla cAuea dell'arte della Danza. C 1 un organico sviluppo, tuttavia con 1ì grnndi Ma si Ouol ,oltanto o6crmare che lo " al~ ricordi&mo d 1 Dinghilev, il formidabile crea- • salti a che all'estraneo riusciva l"~trem:.. · gan • delle 4)9 famiglie messe da un gior ton:: d,.I pili perf<"t1o teatro del nQl'ltro se l""•r>• .:: 4:~ile riconoscerlo. E questi aa.hi no ali' ollro .,ul marciapiede non sembra ri– colo (Balletti ,uni). e aopmtulto di quello provocarono moh-i dubbi sul vnlorc poetico aponderc a IX:rilà A noi ri,ulta, in/alli, svedese, che oltre ad aver crealo un di quelle produzioni: e i critici che, per il e anche al Fra,:apanc cloorebb(" risultare simile islituto (Balletti Svcde,i) _ reafini) loro dollrinarismo diflicilrnente hanno fnn· ciac sii artisti colpiti dall"incriminolo dc ciò cne prima di lui nt'S.SUna impresa pri tasia. arrivarono solo poche volte nl\'nhezza crcto non sono stati priuali del loro insc– vatn o statale in aì grande stile avcva spirituale delle produzioni di de Mar~. Ma g_namenlo, n~o, nella ~uosi_ tot~!ità, sono •la· compiuto. ose1n gli Ardu'o 1' /nlcrna;:.iona/i oggi ncHuno dubita più dc! loro ccct"z'onnlf" Il con/crmoh, come mcoricali. nelle r spcl'. della Dan;:.a (l'nrigi). messo a di8posizionc valore poetico. Oggi i nomi dei librettisti di lioc catlcdrc fino alla pub~~ica:.ionc dc, degli studiosi di tulto il mondo. Questu gran quei ballt'tti (oltre a Oorlin ste"SO, Pnul ".u~oì orgonic_i degli /s!iluti d i~tr~•:.ionc CJr dio110 rcnliuatore è Rolf de Mari- Claudcl, Jcan Coctcau, Canud,. Bln=sc Ccn h•lrca (orgonici clic, nella m,ll'/i~re ?cli.· Ncllf: sue rerre di Hildesl,org, 1n Svet1(1, drnrs, ~ranc(s _Picabia, etc,) ~ff;on~ lu ~ICH,1 :1i:1J•:!:"ii,;;~; 0 1::; 0 ;~t::::a::n~n ac~•,~:;~ Rolf dc Mnré, uomo scneibilc f: co&eientt', ~nranz1~ art1s.11cn_offcrt.n d~,. nomi dc, rt'n co} Non -alo. ma a noi risulta pure du~ 111 .. , imparò nd amor" le mcuwigliose danze dt"I liuaton mue1cnh (Dan.uA Milhaud, Arthur me~i catioi del 194S i/ Minis•ero della Pu~ suo popolo. Qucll(' d:111u, che riepccchin. Ho.neg.1cr, Geo.rge,s ~ur:(", Paulcn(', _G~rm-1111 I blico 1,tru:.ionc, oons'dcra/a la parlicolarl" vano nelle loro !orme geometriche le 111,1- Ta_1llcfcrrc, _Eric 5&11<'. etc., e co111•. nomi po.i:.ionc di que,fi insegnan'i, lin ecce:.io• gc:zzc mctafi!!iche. e eh" C":n1nov1v1ricalt' da dei loro p1tton {P1crre Bonnard. Nda d, nalmcntc consentito che ucniue loro corri. concreti giuochi mimici dal 1nofondo signi- Dnrdcl. Andréc Parr. lr~nc Lnaut. J('A I rpo,ta la normale rclribu:ìone. ficato s1mb0hco, app.,rvero ol N09tro giu Hugo, Fernando Ugcr. Gu,_1nnr All~lroorr JI Fragopanc continua'. • Nel 1110 arlicoln .stamentc mcritevo)i di eucrc poste a londa Foujit~. etc,). 'on ne llarl1a~o d qut" 1 1, Scrutator a/fermo che il prol)oe-dimcnto è mcnla d'un nuovo lt'atro nettamente svcde- ecnsaz.1onalc breve opera cm~m111ografic.'\ /orse da imputare • più dae agli uomini dic se. Non è: csclu,o che qucstft m1s.s1onc M Entr'A~le di Rcné Clair, che appartene"'" ne furono gli artefici, 0 1/'eccc:.ionalc pcr.'c·– chiari.ssc nell'animo e nell'intelletto di de come mtermcz.zo pro1cttato al ballett1' do in cui /u concepito e precisamente n Maré grazie fti suoi vingQ:i in diversi pae,, Rclasche. E se i contributi lcttt"ra11, musicali quel • parlicolare e delicato momento della dell'Europa, dr-ll"AS1a <" dell'Africa. Egli !>Ìttorici e cinematografici non fo1<,r-ro et.11 rinascila democralica del no.,tro ,,ae,e "·· sludiò dappertutto le nrti t" tornando 1n espressioni di pocsin, l'arte sarebbe 8tt1.tn Ora. rimane il /allo clic per la natura al<'.9 Svezia 1i decise a rcalinnre la eua. aspun- aempr~ garantita dall'impronta creativa dd ,o del provlkJimento e per le • deformo• ziont-, coreouafo Borlin. con,idr-rata da Fok·n et) :i'oni dei criteri e dei principii del diritto A Stoccolma conobhe il g1ovnne aanzm,.,. mc una vera rivclaz.ionc. olle quali cuo 00 incontro, an:.iehè di rina re 1vcdesc Jcan Borlin. nnlo nel 1893 a I Ballc1ti Svedesi pellegrinarono pr-r prn accnte democra:ia $0rcbbc più proprio par Haemocsand, e ,aià dal 1902 allievo del &t• di quattro anni attraver110 In Francia. il Bel- lare di sabotaggio olla dcmocra:.ia •· letto del Tcalro Hcale alln capitale. Il suo gio, l'Inghilterra. l:t Spngnn, la Svizzera, Il Fragapane continua ancora: • Scrulalor talento venne scopr-rto nel 1911 dal grnnclc l'Italia, l'Unghcrin. l'Austria, In Germnnin tt[/crma clic fa protc,fa degli artisli ero in macslro dei Balletti Rusai Michclr- Fokm. la Svezia, la Danimarca, la Norvt'gia e l'A certo aenao superflua e per di più cli'("ua Borlin, giovane dnll'animo triste. pieno di mcrica del ord 1 succcsai mutarono a,. è Riunta un po' tardi .•. ,. E, dopo aoer giu- nngoscic e presentimenti, non c.rn soddislat- condo la sensibiÙtà cd il livello culturale alificato i motivi di que,to ritardo, che non lo del balletto convenr.ionnlc. dei paesi. Ma nelle città dove i critici 11onu si p.uò cerio negare, il Fraifapane condudc In direz.ionc di Fokin gli fu quindi di Q'Tande • più rulisti del re•• la mirabile Impresa di sostenendo dae • di fotto lo ,ituazione ri- Graz.ic quindi a Rolf dc Maré e ft Jenn de Maré venne boicottata. E nel marzo 1925 mane a lutl'oggi immutato, tanto 1,iù r.:he Borlin la nuov11 compngnia Balletti Suedc,s1 la Compagnia dei Balletti Svedesi li dov~tte il nuooo decreto, che ai annunzio ìmm,– potè debu1tt1.re il 24 ottobre 1920 al Thlatre aciog-licre. Borlin tentò un nuovo 111-.ettaco)o ncntc, procede /aticoaamcnlc tra gli ingra• dea Champs-Ely,lea di Parigi. Fu il più udi- a Parigi nel 1929, ma dcpreseo dalla eua naggi della burocra:.ia statale li, to e geniale di tutti i 1eatri coreografici della sfortuna, 11tanco e fisicamente esausto, mori Molto ai è faoolcggiato incero, e ,n mod~-. storia. Di es.so non .si potevn dire che se· un anno dopo. Questo fu la • bella imprc apeciole alla periferia, sui molit.>i che rìlar– guissc la moda. per quanto fouc • un·c- ea li dei piccoli avveu.nri di rronlc a1 com dono la na,cila del noto cmendame11to. Ma. sprt'!SSionc dell'epoca•· Infatti, nel repcr- pimento di una mirabile miuionc I Tuttavia a quanto ci n·•ulla. le fosche cOnRcllurc torio non figuravano esc:luaivamentc balletti gli avversari ebbero il coraggio in varie pub non lroocrcbbero alcun /ondamcuto. Mohi.;1 svilupp,ati dal pl'ltrimonio folkloristico SYe blicazioni commemorative e storiografiche di •pecifici del ritardo sarebbero un,comc=nfc dcse (Noit de Saint ]«m, Dan,girle, O.ier- rimpiangere il mCTitviglioeo istituto ed il suo le numero.e difficoltà di carattere lecr,ico lunden. ccc.). ma anche opere coreografiche creatore coreografico. che gli 1.1//ici del Mini,tcTO •tanno dot·uto rapprcaentative di varie Mpiraz:ioni artistiche L'animatore RoU de Maré, 11uperiore a superare nella prcparo:.ione del tlec,.:to (e (L'homme et .on disir, El Greco. Mai.on tutto, e fedele all'arte della Danza, contmul:. ognuno ,a quanlo •ia più difficile modi/ica– de. Foua, Le Tombeau de Cou~rin, Boilc la ,sua opera generosa. Un altro ei sarebbe re un proweclimento, che farne uno nuo– d Joujoux, SJcating Rinlrc., /berlo, Den,ichcs, ritirato nelle euc tenute nella tranquilla pa oo): motivi generici', e non del tutto 11,i Les MUTiice, de la Tour EiDcl, La Crlcation tria. Invee.e egli, degno della sua nobiltà, ri- le1JOnti, sarebbero poi le attuali csigen:.c .. du Monde, Marcl,and d'oiacaux, Withthe ma.se a Parigi cd impiantò srli ormni celebri cleltorali che costringono i lilolaTi clei Ali– Quda, ccc..). In questi ultimi lavori gli nu• A rchilli fnl.ernazionoli della Dan:a, a:1crifi- ni•feri ad assentarsi dai loro u//ici per pc. tori aprirono strade sorprendenti. Cib ovvcn• cando pal'TÌmoni ingenti. on è nottrn in- nodi pià o meno lunghi. (Scrutato,). Biblioteca Gino Bianco 7 * \ 011 111t1i sm1110 cllt' ,,e:lfl cosklla:.io11c d<i, cr tic, u:ntrnli lw brilfot1J ,mchc> il 1,0- m~ dd 110, tr, f.11,:<'11iu 1l1m11./t>. lfo ~JiÙ. c/ie di stt>/lo dot:r<'lllù r•t·oigrrd alle com, te tK'r sigriif,corc l'"lfrgorit, clcil'"PJ>Or1:ionc r,11mt11/Uma: Ire ,oli mesi, di/"'''· i• crp1mr• Ml fo $1111 vro,a .<1111/la '\azione di Fircll:i!. .ml finire l~,ll"(l11fw111Q, 1-'ui. al soffiar<' del primo bore", i;isto che Ct1111mi1ii,,trm1,rc 111111 1 of<'I''' COtl(:cderc l"ust• d'un ta.<11si, 1ltt11fllle :.'è dtllu ~ mprc viii al vi:io del vicr, {,11('//{, alf11 vrimll 11e1·,. i_, scomvur;o,Q defi11i1i,,1111('11/('. UNICO PERIODICO ITALIANO INTEII" \IENTE DEDICATO ALLE Ll"ITERE E ALLE ARTI n1,1111w,·1 /)f VF.YO/I' l1 An""" I . 'HO • ~DO('olnl('. l, ~90 rri,uf'ot,.le I.• :?50 AIJIJOVA\lf:NTO SPECIAl6 DAl I I MACCIO Al. J/ DIC1'111Jlt.6 1916 L. 650 Amwinistn:t.ivue: P. l\ladam1 1 8 Roma ,,f d,iu;o,i,ru ,l,•lfo rt't:rnle llostr11 di 1-i1- lurt: lfl Call('rfo d"Artt• mot./...r11a /,a rmfo- 11ato 1111 rcv,('di .,e •r.,d, 11effo grmule wla di 1-:n-011•,1111 folti~~ no 1mbbfico cui Uo11el 0 lo I ,-,,11uri /w ilf11Mmto co11 e/tiara cvide11• :.11 le JH'IINr/ugJ . 1 mr;tfri, le linee di f,,r– :a drllt, /Jit111ro Nmll'lll/J<>rt111c,1. S01111 lrtl/JfHJ rwle la effic"cia ,liscorsi1;", fo cl,ii.n•:.:r, C;o,l{•lic11 " fll sicunr COIIOSCP/1• zrr J/llrft.·11 1h•lf'orn10rv 1nr ,louer so1tvli11,a· rt.• l'im1mru111;:.r, dello ri1111im1e. (!111,,1,, vr.111t1 mm1ifesln:;iu11c iniziu 11110 snic ,I, c,1111•f'B,11i 1t1m1•('rw i 111wli la d;. ri :io,1 1, 1/ei ,\114,,1 o ù1ti 1 111h•. Cfln !tr più lo– df'111,f,, ••lficflc "• C,<i:lf'llflc>r(' ,, ,,i,ì vll.~r~, crr. cl,i,, ,li 1mbblico fa COf/Sfl/X?1•olC'::adei wo- 1,h•m• ,,.,; l'iuili d1 11" c11:111r11 r0111e111po– rtm('l1. * 111occtr/'jiom~ del deciuw aiwiversario <lcll,, morte ,r; tui~i P rmulcl,'u ( IO drcem. br,• l'.136). , i• co,ti1t1ilo ml lgrigento. presso il M11,;oo cirico Arcl,eolvl{k", 1111 C:0111itt1l0 1x.•r Jr mwrn11:e ,w:io,wli alle -.crillore. Il 1,rogrt1111111a deU 011ora11:e comp~11 dc: lrrnfo:ion,, ddù• cc11eri di />i,omlC'II,, dul I trtmo o}lt, Cll'>ll 11t.1ù, del 11 Ct1os »; r<.•lf;uro t.' d cl,foru:io11e di ,lfo1111m"fl• tu ,w:iomdr ddlo t'f1.,1111<'1 (1 Caos»; c1J11ror<o rrn:.01111'" /H.'r 11110 sludio su Pirmult>llo: f'rol_l11:w11,• d; iu1t1 bon(I di studio: n111/l'r( 111::.c i11 1111/i i cr11>1.1foo,:.lti di Jiru1111cw; f'ir/11 d,' 1·,1v11r1•q•11111:io11i di O/Jl'Tt• 11i– r1,mli11lim11• d,r JJllrl1• di 11ri11wrio comw1e:11in drrimmoti<v, ,wi 11r.11ci1mli ltvtlri d'lt(l/ifl; lrt':io111' ,li fil/ m,111111111 nlo in 1111H /Ji(/.:.:,1 t/i ll_lrÌllf1111'J. S; $ltl co,;tilm:-wfo i,, ,,11c.,1i giorni 1111 Comitnlo eh,, f'''"'Jlr'!nder,ì le 11ri11civ"li 11rr,m1<1/i1ti ,t,11",,r,,. dcli" c11ll11ra e della f}tilitiro. Ci ri~<ninm,, di dire ll<"i /'ro.~,;i– mi 1111meri. vi,i 11m11i /Htrlicolari .mllu im• nor/a,itf' mtmif,,,1,1::.1'011e. CIIAVU"lQU BER1 l 'I I FRA 'CIA lr•d. • V"'• di S1eleao Uou.,; IJa yu•110 J,u,oo ,u11l1a ""l'•"Jo •11•J•n•11 la ~uadu •1111l1uul,14 d•I 11.,,.,,,;, ED. DELLA OUSSOLA

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