Fiera Letteraria - Anno I - n. 1 - 11 aprile 1946

4 FH.H \ LI•: ITFH \ HI \ RASSEGNA BIBLIOGRAFICA! . A l • 1 •umani•· Sforzal"e ver:so toni sup~rlativi. n t o o /.J° t Cl anche ,n.alinconia e tristezza VI sfavillano O con m.agnificcnz;,1. P1·osa•pittura, la sua; non d . 1~ • _ • prosa-scultura. · . l, ap l, /l l Per Papinì: e fra tuui i pro~tori italm~l Le antologie, di solito, segna:io un bilan– cio. Oppure, in riassunto, uno 1:1volgimento. Ma quest..i di Pap:ni (/·og/1c della foresta: Vallecchi. Fuenze, !ç)46), ch'cscc vivo P.1 pini, nrm può essere tenutd in <1lcuno t'.ci due conti. Autorizzandola (poidiè un elog:i-l· tiva • Avvertenza del! Editore • la lascia supporre compilala da nitri), Papini ha piut~ I0slo , '.uio ._ottoporci un aggior1i.1to ritrai• 10 ideale di se medesimo. Un ritratto, rico– nosciamolo subito, edificante, serafico; da aovrapporrc agli alt11, un po· corruschi .. agitali, che Jiotcvano esserci rimasti negli occhi. Un ritrt1tlo per i! lcmpo della pau e della ricoslru~ione. Ma quel titolo: Foglio Jella foresta; 'e quei sottotitoli: La u1la padc del Mondo, lnuenlario del Creato ... : non ricompongono sii antichi lineamenti) Per anni c:hc passino e per burrascosi chr sHmo, Papini conserva I innato mo_do d1 muoversi 'C di e9primersi. Papini è m quel gesto, in quell'accento. E a noi accade qua· si d1 rimpiangerli, oggi ch'egli prefcrisc~ m..nifcatarcisi in un a9pctto .: assai meno fa– m.ilinrc o consueto• : qu-ello della .: disteaa vena poetica, tC'IIO a un'elevazione liricamen. te .serena, a una creatrice pacata cordialità d'Mtista •· Papini bisogna sempre toma1c a idcntifi. cario nell'Uomo finito. Quello resta il suo veio ritratto d'uomo e d'arli9ta. Ed è un fotto che vi prevalgono i toni , buoni lt o i , c,dtivi :, v'occupi maggiore spazio il ciclo o In terra comunque la produzione lettera– ria di P~pini si allontana !l'Cmpre più da noi. O anche siamo noi ad allonlanarcene sempre più, Parrebbe che uno seritlorc della sua pri– vilegiata 11pecie dovesse riuscir ben'C m ogni genere e argomento. Invece le parole lo l\S• sistono m'Cglio quando ritrae la realtà che non quando attinge ali.a fnntasin. meglio nel descrivere che nel ragionare. E.gli vuole • eapr'1mer le cose colla più dìrctta evidcn• zn •. Ma, posto ogni studio e v~mto ~-cl r~n– derlc sorprendenti, nel celebrarn<e I esteno– rità non ai Hccorge affatto che l'eccC'SSO di • c~rporcn evidenza II i11tromette lo spessor~ di un diaframma opaco tra il real~ e lo dpl· tituale La compattezza della rilucente ver– nice f~rma come una corazza. Dietro che c'è) Una sensazione: che cerca continua• mente di sublimarsi. Ma, n differenza di chi ai sforza di dipingere col minimo dei colori Papini sarebbe di quelli che sciala– no n~I profondervene il massimo, Lo 3ua è una prosa per gli occhi, non per 'li cuore nè per il cervello. Un p88831{8io, un ritrntto rivelano in Pa• pini il piglio orgoglioso di chi, nel momcn• to 'ln cui li presceglie drc011crive disegna :· smalta, ritiene di redunerli dal peccato on~ ginale e di ricrearli ex novo. Ogni volta si ripete I In riconquisln dcii;, strnlucente bel– lezza d"CI pr'mcipio •. , L'uomo vide, can. tò, dipinse e la natura è trasfigurata•· ~01 non siamo ammessi che ad assistere alla , nascita di un nuovo pamdiso a, La vio• lenza verbale nc.,n lm1c1a po:nibilìtà d1 di.'.I• logo .:i.I lettore. Non un attim,) di respiro, non un margine di liberi.i,. Pi,pini ha ln programrn;l di ,1congiung'Cr1:: il terrestre al celeste il dannato all'angelico, l'umano ili divino. E p-er primo grida al miracolo. , Amplissimc1 insopportabile bellezz.a •, D~ in estasi. E. 1ullav1<1 conserv,1 qualcosa <l1 troppo materiale e carn:tlc. Q<..1olcosadi l~op· po_ vivo eh-e diventa sfoggio, di tro~po ncco che diventa sontuoso. di troppo less1cale ~hc diventa cruschevole. E. dal prepotente b1so• gno d1 mc!t.tersi a gara. col creato de,'O de– rivargli cerio fare clencativo. Dalla ecc~ù~ nalc ricchezza vocabolaristica deve V'l::mrg:li la possibilità di conferire a oen1 ~rola !l massimo spicco e nel contempo I 1mpo:.ai. bilità (I.a modestia) di graduarla. Donde l'attutirai e apeuo lo ll'}>erdeni dell'effetto d'insieme. Immagini che da sole bastcre~– bcro ad arricchire e movimentare una paa-1- na ai trovano ammonticchiate; e oa-nuna vu~I casere ri~onoaciuta, apprezzata per pri• ma: col risultato, c08Ì sopraffocendosi, di ann111larsi a vicenda. Non se n'è ancora sviluppnta una, che già spunta !"altra, e un'altra ancora, e via via ... Il gusto del voca.l>olo pregnante 't' stillan– te porta Papini a un less1calismo a metà strada tra Carducci e d'Annunzio. Oesinen• ze come quelle di e ardenza roV"enza fulg::n· za ,aggianza folgoranza ,rutilanza traboccan– za • solevano nel periodo un r'1mbombo che determina gonfiezza. E. « f rotto rorante 11, , grido terebranre •) Eccetera eccetera. H rinllacc'larsi e ripercuotersi d'alcune forme verbali suscita un croacendo, Alcune pagine ter~inano a pinnacolo, altre a a:radinata: acutizzandosi in invocazione. Ed essendo la sua una , pittura ; limitata all'e'Sterno e dcl– i' esterno compiaciutissima, quando va per bucarne la scorza, si scioglie in un brillio di sacra comunione col paesaggio. Papmi mc• conta che c'era una volta una giovirietta, la quale a primavera ai nutriva di viole per aver e la aen&azione d'incorporare nel auo sangue una parte almeno di quelle mera·,,i• glie, la sua g'1usta porzione della m.agnifi– C"Cnz.adi Dio». E. aggiunge che « l'adora– tore più devoto è quello che mangia il auo Dio•· Sarà perciò ch'egli, scriltore-pittore d'eccezionali virtù, dà l'impressione di mangiarselo, il paesaggio, E col pa<caaggio i colori. Ma alla sua tavolo:tz.a mancano quelli Ku. ri e i grigi e gli sfumati. Mancano 1 colori 1emplicemente, poveramente, profondnmente di tutti 1 secoli e di tutte le città, Niccolò Machiavelli è, senza permesso di rcplicn, il più grande•· E. somigliatane l'opera, • nel carattere e nella s:rutturn, a uno di quei pa– lazzoni toscani del Quatlro e Cmqu~cento non ancor guasti dalle grecità e roman:1à ornntive e aggiuotivc eh,. vennero poi di moda a rovinarci la guerriera purezza det castelli cittad:ni •. Papini epiega, un l'.11- tro. che e l'im~ieme clell'edihcio è serio e severo: fotto per la resistenz<1 e la como– liti:1 non per In facciata e !o sfoggio 11. Il ·ontrnrio, verrebbe fatto di osservare, <li quell'altro « palazzone• sulla cui faccia1a s1 legge, sfoggiantemenle, il nome di Pnpini. Ma è passalo il l'cmpo delle reazioni On un pezzo il • caso Papini • è per noi tutto sconiato. I suoi paradossi sono già con3a. cratis~imi. Eppure le 01se1vazìoni cui ci sol• SALA DI LETTURA ClA !Cl Pu0Pu1z10: l:,'l('i:ie i Editore Zanichelli, 811- loy,na). Nella col/('z·o11e « POC'ti cii lfomu » di Zm1ic/ielh è uscito il 1·ol11mc dedico/o "Ile cle~i<>di />roverzio. clic so11u ripor• tote ,icJ ws10 origi,rnle lat'i110 U1 wrn fo. ziorie wirticoforme11te curala. Ilo tr<ulot• to Ci11S('/J/Je l.'111Hiri11i sulfo g11id11delfo pi,ì rf'Ce11to cdizio11c tc11b11eria11(t t/1 C,,r– lo lfosi11s (l_,ipsill. 1932) co,1scnm1do col solo gioco ,tcgli occenti la musi• ca delle, mclri<a foti,w. l'recetle 1111·;,.. troduz:o,ie do! rrodur/orc. POESIA CAm.o PonTA: Poesie scelte (Ed. T ,minclli, L\lilal)O). E' /'orn ,l; c,,rfo Porta, <111es10[!r(lll{/c 11o('t<1 cf,t' tro11pi lflrenai re/i>garmu, fro i «dia/elfoliv. Quesw bello cdi:.io11e. cu– ro/a con lombarda passioni! ,fo Fi/iJJJIO Pfozzi, i,wof!t-'•rtì <1 uno rilc.truro atte11• w. e 11011,fo:11derù 11ess11110. (_,<' illustra• zio11i a colori di Giusrppl! Usetlini, so· 110 J'ÌÙ CllJ'e cfw ollegrc, 11iiì. (1111flrecl,e c-opr:cc·ose. dimos1rm10 die il pitto·rc hn ben c<111i10 fc11111110 segreto del voeta. /.,a scdrn è /11IIC1 cun i11tclligu1:.ll. U11'(1JJ/JCt1• dice « stflccobilf' 1J è mess11 a d.'svosi=i11- 11c <l~i h•ttori 11011 minorenni e 11011 ec• cessiv,1111('11/e morigerotì. G1ust:P1•1,;Ur,.,c,1u:n·1: i\lon<ludori, ~lilano). l.:ollegrio (Editooo ,.;· te, ri.slltmJm, molto ttllCSt1 dovo che lo JJrima edido11c fu rapidamente est111- riu,, dei due pr:mi volumi delle poesiP. t1e//a (< Opere com1pletc :o tfi Ungaretti, NARRATIVA Lu1c1 PrnANDELI.O: // Jn MallitÌ P~col (cd. Mondadori, l\tilnno). Moridadori ha inougurnlo una 111101X1 collc:U.mi cli mrrrtdari iurlùmi e s1ra11ieri i111it0Utt,1 «Il Ponte». U1i-0 dei (/}rimi VO• lumi tl-$Citi è il Jmnoso romanzo pira11, d-0-llia110. OpJ'ort1mame11te riproposto lll- 1.'attenzi<me ,/:ei lettorf, tropJ'O inclini n dimenticare i valori incontestabili della nostra lctternt1:ra per esnltare ,,ucrl.siasi, Signora Minivcr o fJ11alsit1si, Nurciso Ne– ro. /.,a [1resenta::.io11e ecl:torialc dcUtt nuo. va c0Ue:io11e è resa più allrlle11t.e dolla solt'.dn rikgatura e clltllc sobrie Ulustra• :.ioni. QucUe 1>er il Mattia Pascal .s-0110 d:i Fllbrizio Clcrici. D1NO Buzz.tTt: lf Deserto dei Tllrtori (ed. Mondadori, Milano). Nella collczio11e Momlculori,ow <lelfo << Svecchio » esce ,,ucsto roman::o clic giù ri.vclò qualitù sitigoU/ri di narratore 11el Du:.z(lti. A woposito di cui si è J'<lrlato tli. Kafka. Ma forse l'av11ici11amc11to deri– va eia un d,tto del n1110 esteriore; se moi, ,m Kaflw italirmo, cioè raddolcito, diste– so, lo11tww dtd tormenti, rimasti ancora segreti. del gronde scrillorc c:;c,1treuro-– peo. Perciò. una lettura meno anrae111e per gl-i,s11obs che noti J>er 1111, pubblico c1;, pi,ì modeste, ma ,mche più si,1cere pre· tese. VARIE G1.AUCOV1Azz1: René Chiir (Ed. Poligono, Milano). Tuuo il cinema di Clair si t1rticolu su due prem,essc: lirismo e ,,essimismo, ombe,lue risolti nelle illu111i11azi<mi di uno spirito luci<lo e sottile e sul p1mw B blloteca Gino Bianco lecita l'esame del 1ettorc 111prnsa d1 Foglie IL della foresta (quello lll ve1s· non conia più a d1 S'elle poesie) per quanto non facciano che nbad1•e accerlam•nt1 e persuas1on1 o.nteno r 1, comportano da parte nostra un dovere politica dei Borgia d 1 fr.mchezzo. che tiene un poco della con I fe..:~1one Gabriele Pene 111que ..10 \Olume (Lo p; Ad nllontnnarc: dalla produzione letter I htict1 de, Borg,a • Hu."ciar<l 1 ed. • \apol11 ria di Pap1ni 1,0110: il titanismo e il manie- pone a fuot·o pn,l,l1•111i !1olitil·i e pr,)hlemi risma, il campanilismo e l'univeriialisrno, il -.torici dt:ll.1 , ila italiana. i1ubg:1ndo J"opt.'• marinismo e il marinettismo, l'autonlarismo r.1 poli1ira di \Je-.-.1111dro \ I. i ,·a!Jl>Orli r e l'umanitarismo. il prometeismo e il dm• gli :1ppor1i all.1 ,it:1 ilei .. 110 -.!Jlo e ,1 quelli micisismo, il wagnensmo e il bozzettismo. dt•~li allri -.1n1i d'l1nli11. la Hl:l poli1ir;1 Perchè in ognuno di codesl'e manifestazio. 111.•i rÌ"uardi di Cnrlo \ 111 t.· di Lui– ni (ad avere spaz!o sarebbe istruttivo citar· "i \li. Il lr:111101110 d,•lla libcr1:1 pv• ne gli esempi) scorgiamo pensieri gusti mo· li1ic.1 -.i :wc1111111:1p1ò11IL1 fine li un di dai quali noi ci veniamo discost11ndo e !'oi-.1c111n di I npporti intcrilali,llli dic era• d"ffcrenziando sempre maggiormente, Reca• 110 .. j fondJti arwhe ,-11 una nrla retipriH·:1 no ormai una data. un'etichetta, intorno alle diflidenza. 11111 d1c a,e,:mo ormai -.upt·r:110 quAli non c·è pili motivo di contesa. Se il ,,erioclo dclb po_liti<·n e0tu(' bri,;?:,llll,lg· non per confermnne !"appartenenza a un gio. Il Pepe. dopo :n l'r :malizzato i I 111- reinoto periodo della nostra storia 1-elleiaria. !;~/~ / 3 :rt'\:'~:~.::~; 1 1 /; ~fì~:~· 1 • i; 1 li ,;~:•·; 1 .. : 1 1 :i ENlilCO FALQUI dcl/"o,-1,,. i 11 1111·t•;;tro cl,(, da Entre actc ,rl \Jilion,• u/ 11 juilkt tcr. 11011 lift .-.11· /Jito 1,1.1tiflH 111i rd 11,11re. t'i11u•r ssm1ff• 1>1/fl~i•> del l',<t:.zi. cfon1••H'11la 10 _,la o_lc_11. lii lr(/ j ,,;,; l'<'CÌIWl/i folO{UUt/111// dm.rw - 11i nwl<' ri,()!t-erc• 1,11I piww l"rilico f<,1- 1e;<1rio .'e /JÌIÌ :--ig11ifìrnti1·l' ragiu11i rii <turi/' e~tetica. l'!l,-,-,1,10 ~111.\: Soggi 11w:arti111ii (Ed. li Lalrvne, ,\lilai.o), Qu(•~li S(l/.!J!i di CHi olcwii 1tiù com• 1mr.~i in r'vi1,1e trn il •II (' il 15 ri1nwr• do11o aspelli c/1(' /'or/(' e Ili 11 ila di Ame– deo IJ''olf(ll1go Jw,1111> 11ro1x•sto ll ,,,ccc• tlf'11ti c.,;egeti. e .(Jltti11/111c11tefJ1wflo del co111msto fm lti <' felici1ù » dellt, -""" 11111- ,;.ico e lei crudd1ù d ti(/ s11a ('Si.sten:.c,. THADUZIONf .;;A\ll'~:LE Bu1·1.u1: Sou piccole mc, so11 J.:11· stos-c. (Lugano. 19~5). lhc :-,·cr:1110-.,ohe 11el Binn:-cimcnto nei ri– guardi dello dato: il pagan ;,imo ,-talOla- trico d('I r\l:1,·hi:" t lii , iene ('011 .. itlcr,110 •·u· mc un nitro ... in101110 della c-ri:-i itnli.ma. 11 go,erno di Alc-.-.nndro accf'nluÒ lo i-fìdu"i:i d~gli i1:1li:111inello "t:110. l .. 'l eri<,i politica ilaliaua nei primi del QuatlrotCIIIO è "Ili• cliu1a nei :-uoi uwti, i di congiure e di l01- 1c altrn,er:.-o una laq~:1 tramu di ;l\,elli• menti ,:,, in rnodo parti<'olarc, nttrrner<.o i ra1•por1i 1ra Ferrante ed ,\le~,.n1Hlro: gli i111zi dei di~a.i,lri d"lrali:t sono d:1 rifcrir,.,i pili ('hc 11ll 0 opcrn di Alc-.,.,andro. nll'allenn– •rn di F'trrantc con Piero dei Medici, il che nllarmò il Moro, il quale, n isolare Napo• li. 5,,i !,eni di A:-canio 11rcs,..o Ale1':.a11dro, Chi:1rita la po~izionc degli l>IUli illllinni du– r:mlc l'allm ion..: &tranicrn, il Pt•pe os.;cr– , a che lu rcalizz:11.:ione di 11113 i-,i:1 pure pro""'oria Jci:a di .!'tali per la dife.!'a di u11a 11tili1ò in1cri1:ilinna, ai,,.,ume il sii;!;nilicnlo tli un:1 maturilà politica certo maµ.giorc il.-llc ('it1:'1 e dei nobili francc;,i e SJiagnr,li che, uLIJi<len<lo a un~ monarchia an :ent.ra . 111, non possono esplicare ium propria vu• )0111à di guerre e di paci come i 110.!ilriEta- 1i. Se l'indipcnde111-1 degli sin1i italinni ru 1~0CÌ\'il .:ill'llalin e lu dipcndrnza monnr- chica utile a!J:1 Fr111,1cin, Ì· giuc10 •'Onsitle• rnre come .!legno di vitaliti1 e della rorz:r J>4Jli1ica ita\i:mn, il raggruppa111en10 dclla lefu. L'ovcrn di Alcssundro VI è :-cguita 1u:lle sue ,arie vicende, specie nella lolla contro i baroni; l'opera ili riordina– mento dello stato era resa difficile per la , .anc:mz:1 tli una classe onc~1:1 e compc1cn– h.: ai dife11i dcll'e,11iivoco sis1ema 1>0li1.iro nn.ministrativo dello slalo pon1ifìcio, Aie!'• LONGANESl & C. MILANO - VIA BORGI IETTO, 5 IIIUI 111101'(1 c-olf<tziv11e: ··LA FRONDA,, volumi usciti: J ULIEN CREEN I CA1'TOL!Cf LIRE 80 F. S. 'ITTI EROI E BRIGANTI LIRE 100 LAFFlTTHE lA PJNANZA SENZA MENINGITE LIRE 80 V. BRANCATI i FASCISTI INVECCHIANO LIRE 80 E' ltt tr<11hizio11e iuil a11c,.del 11Qto li– bro « Alps m1d S,mclunries o/ 1ictlmou1 mui tl1e Cm1lo11 Tici110 » cli IJ11t{er. c11• rMa ottim<1111e11te cfo Piero Dio11co11i r 1,rcr.e11Ullfl i11 b('(la l'd zio11e itl11strulc1 do 1111 ed Idre• 1ici11ese. Sam11eJ...• 811tler crn ùuwmorolo di 111110 c11u11110 ricordmm /'l- 1,Mio, e 1111cs10 bel libro I.•• rico11/er111,1: mo ciò 11011toglie cl,, ·"'' cliverte11te .~vo· rio11e, lii origiue J>Ìllttusto 1wdo1wlisticC1 11()n sio sfuggito 1111clie li {fHel 11ustro grmute am co. « Uri,, f)(rrofa i111:lese .''. sw: ta <tdo1tt1l0 1111i,,er,,alme11te dai 11c111cs, !)tessi.. Dicono <i ueiti », cOIH(' 11oi clicfo- 1110 << wt1it :o, 1.Er fermare ,mo. S'ccome l>llilfll/11 /t> /Xl;O/e cfH• ('SC0/10 ili ("Q/ISO• 11'111/f',/1(111110 lr1Jfli1111l0 (( j )), fll{l 11011 fn di.,bbio .tull'r,rigi11e dcl1"1- pnrolo ». Il 1Jirwco11i m1110/ll cirg111ame11tc che c;uestll ;. '"'" ,h•fle ,,;,; .~olc1111i <' S/Xt.s.~ose ca11• w,wtt• de,! Bwler: « che del r~lo 11e ff'. ce 11111me11da << T11tro falso: oeilì è ohè, tì:o. santlro :1,•evn aggiunto il 1,eggioramnelO "~=============aal del collegio curdinalizio per la borg:ianiz· " P. L. Colun:1:: /,ibd/i (etl . .\lugg::mi, i\Ji. lano). 8r11110 Het·el ,,resenta co11 1111/1111go, nc1110 e doc11111('fl/ot•• .~'!~f:iu iJ ccl<•bre f=. belli,,;ta fr<mee.~r. 1rad11cemfo11e J'Oi i ii– belli vili ftrnwsi. Non (' neo .-.st,rio it1 q11e• :.li tt•mpi /or l'elogio cli 1111 ge11f'rc let· terorio ton1<1t1Ja11chr lroppo di mm/a: urn è be11c rkhiaman• invece (t 1 c1111i110 stri 110lcmi1,ti. i11coJH1ci cli di.~c11tcre seuzfl vit1111<'rore e irifa11gore gli cwvcrso.ri . 11 q11esto nu.x.lcllo dossico, a 1111cs111 pros,, dove la violN1:.o è ,,loco/li 11<'ll'ir,,11ia <' l'i11rett-iu1 si Jre11t1 11ell'e 1 cgm1z,1 del dct– loto. La pre.sc111t1zi011c tif)OJ!fllfic,, è olti• ma. Hi1x1rleremo di 1111.csto1111ovoed.:tor,• mi.la, wse, che (lm1oslra 1111 BttSlo 1x1ri "' coragg:o di. offrire bei libri. be11 stampw ti, 111 tempi. llmto difficili. FRANCESf Jt:AN PAUl.HAN: E111rctic,1 . <1.ur d lCi foits cfi. 1•ers (c<l. Gallimard, Paris). Pt1uU1m1. l'ex-direttore deU11 « Nouvelle rcvne Jrmi<;oisc », fu ,,cr molti mmi w1 1w' sacrificato nella li>1terot11rt1 del suo 1x1esc, assorbito com'tra dolU: fm ·che ccli– /OrÙr/i. ;1fo U[lgi. con maggioro ,;iusti:-ia, si pari,, di lui come di 11110 dei pi,ì fini, flC1tti e avvertiti scrillori fro11cesi. A11cl1•• in l/tWsto librerto lrosJXire U.1s11a c11lt11ra profontlame11tc 1wut11a e si riveh, il suo sii/e limvù.lo, JJrÌl'O cl'i qm,l.;.insi vezzo, do· ,·e l'i111elligw:{1 e fti se11.~:1,;1 tù poetic11 feliceme,ue si (1ltermmo. E" 1111. tlirrlogu tra fm11ore e 1111mnù:o. in cui i fotti di croirnca 0Uro110 "rgo111e11to " fJÌOCe1,oh digressio11i. Il testo è ill11srrmo co11 ~,.,,sto da A/1.(lrt; U,01e. Luc ESTA'\'G: I.e mis1ère upprivo:s~ (cd. L:iffont, Man,cillc). Fro i 1111oui voeli di Fn111ciC1. torll(l/i 11 1111wm.po Sl>i.SSO<ii ritmi tr<ul:ziorwl,, (Il• lo m11.~icoli1ù del verso e ,ill'(lb/Jmulow, cordiale, è dll 1w1<1rc Luc Estc111g. I .-.uoi. motivi sot10 fucìli e i11sis1ili (« Et t1011s éco11ti<ms m1 Jond dc nous udmes - 1110111erle111eme11t Ics c/,mHls so,we- vci,irs .. , »; (( /e gard,, 1111c ife ,111 cocur ,x,rmi /es (llg,ws - long11<!s ti.es souve– nir.~•.. »). U11 allro segno ,,ucsto di ,,,, desiderio di si11ceriltÌ e di discipli11u, clic 1,orrcmmo luttavù, derio sollll11to. no11 ri11w11esse desi- za:.donc e In cpagnolizzazione di lutto il P:1lazzo apo111olico e·1>er fo vendita a.ll 'a!'la delle Poqlore. Sulle orme del Dc Snnc1is. la cri...,i itnli:11111 è ,,i:,la attraver:-o I' a111i11omia l'lu' ·:,:and:l\a E, 1 ilu111>a11<lo tra la vita cul– turale e !"etico-politica. « IJ pe11simo l"~cm• pio di govcrnauli :u:;1,:HJsini e ft-digrali a,,c. v:i educalo il popolo e In sc.-olarizz:izionc ccclcsia~lica ~li avcvu tolto la religione. Ma il di~a:,tro 1>olitico e militare non o1v– ,·ennc per qu~sta corrut1cla: i1nrerc, :iv· ,c.m1e rhe nel tlisaslro determinalo da meri rapporti di fon:a 111ili1nre, 11011 :-npen111M ,,ili ri~nllcvarc·i pcrd1è l:1 lcmprn era ~pcz. ,mia; l'uomo era infi:icehilo. Liberiamoci dal rimaH1i;!lio di mc111,1li1(1mcdic,ale per cui la ~ucrra ;,ia giudizio di Dio: l"ltalia aollì1 pcrchè 11011cl,hc forze suffieienti a H'Ollfìg:~Ctc .!'lali pii, forti. ~In. ciò ('hc è 11-~ni piì1 im1,ortantc, rh:ilia non si risollc– "i, dalla Sl'onfìua 1,erchè era malata la élln roscienz.'l politica.·cl1c i Bori;!;ia fìni1·0110 di intossif'arc. La rioro\'a d1e le nostre co11- .,idcr:1zioni non siano J)roprio infonda1e è l'esempio di Vcncr.ia, che, sconfina dalla lcg:1 di Cambray, si risollevò perchi!, no• 11osttmte una sua innei:;abil~ deca<l'cnza, a,·e, a ancora 1uohe fon,e saue in se sles- sa ». La seconda parie del volume, dcdicnta a Cesare, è ricca di exursus storici e di ri– lievi critiri: specie nella polcnùcn intorno nll"interpretazicno del Machiavelli: « Al Machiavelli che crede tutlo opera Jcila \'olonlà dei Bor~ia, sfugge l'efficacia della poli1ica venela nell'impedire che Cesare ponesse buone basi e crede che le manc;ile salde basi si dcbba110 a estre11w molig11i.tù di Jortwlll. Gli sfuggono In crii:.i delle pii'· cole ci11:'1libere e le opposizioni tuth! che i11contrò nella sua marcia il Valenlino. che lo coslr-inscro a errori, .1 mut:unenti di po– li1ica ». I capitoli sono piccole monogrnfìc di stori!I polit.ic: i e di storia diplomatica, i nn,si della politica it:iliana con qucl13 curo· pca souo hcne colti e lumeggiati, co!-Ì 1mre le o:,cillazioni dd l\'lachiavclli eh.: nd Pri11ci,,e attribuisce grandi pensieri al Va– lc111ino, 11ellc l.-ega:.io11i, ue btudia solo 1a tallica. Il lavoro bi rhiud~ con un'indagi. ne sulle finanze e ..ul!a giustiziu nello bL.t• 1,1 di Alessandro VI, ml problema della :,Ua surccssionc e sull:1 liue del V:1lc111ì110. Xotcvoli le due appendici: unu su umi rai'• coh:1 cinquccen1csca di notizie intorno ai Borgia, l'allra sulle fo111i della strage di Scnigagl.ia. Opera 11111ritadi folti e di idee, in cui fa poli1ic11 non è a:,trnllo studio dot. 1rinario, ma dc1cr111inazio11c ::-torica •li pro– lJlemi. La s1ori:1 d'Jtalia ,•i:ota nelle ,,,uc frnllurr, decadenze e i.11,oluzion.i ri fo eomprcndcre l'unporlania del 1noble111a re, ligio~o i1:dia110, nel seni-o moderno d1 e1i– c:1 della libcr1i1, e il ~ignificaio degli np• pelli ai vellri e ai liberatori che, di tìecolo in secolo, si sono vrnu1i rinnovando nelln travagliata vita politica italiaun. GIUSEPPE SANTONASTASO 1 _ VALLECCHI PIERO llAllGELLINJ PIAN DEI CIUI.LAHI Panorama siorico t!ell:i Lct1cratur:1 Italiana I . Il Duecento • 111 • L' Um■oe•io,o Il • Il Trccco10 . IV L■ poeoi■ Jcl Qu■11rocen10 ogni volumetto di circa 120 pag. L. 100. LIBEDLO roulro l"Architelturn. orgauica. pagine 140 · L. 100 CARLO GOCCIOLI n MIGLIORE E L'U[,TIMO pagine 580 - L. 250 GIOVANNI COMJSSO AVVENTUHE"TEHRENE 2-. edizione raddoppiata pagine 360 · L. 250 ,\DELIA NOFERL VAJ,CYONE NE[,LA 'STORIA del/et poesia clannunzU.uia pag. 545 · L. 300 • ALDO PALAZZESCIH THE IMPERI ... MANCATI {Cronaca 1922-1945) pag. 295 - L. 250 GIOVANNI PAPINI FOGLIE DELLA FOHESTA Scelta di versi e prose - pagg. 207 - L. 175 ENRICO PEA LA J\JAREJ\JJ\JANA pagine 270 · L. 225 n TRENINO DEI ASSI pagine 220 - L. 180 VALLECCHI

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