La Difesa delle Lavoratrici - anno IX - n. 12 - giugno() 19

la,ment,~ oollc turo ricJii-este per te •rayioni chi: 1Jn·,·,,n11mt,~ P,s,p011iamo. - .·I _.,.e,.re del C1mrG,1nu vc11ne scelta .JJUa- 110 i,1 1iir111>a<·c-or 1 l0· col ser1rrtario vol.itico ue, J>artilu v,Tc/Jè, s,• yeo91·{J.ji.camcnte non 1· il c·t•rilro tl'ltalia. è il pu,nto 1liti adulto oi;,·. e-un minore 8J1Csa e cliffiGOltà po.c~s0110 oj1!11irc le ro71prr.i;~c11tc01ti (lef. rno'Vimcnto jcm111i11ife J>llr/roJ>J>O limitato all'ftalia sel– tel1trìo1wle r ad unO, p(11tc (le{l'ltali(I. oen· traTe. S(.! JJoloyno, o Ji'irr:11.:c 8flrl..'bbero state cli 11/a[J!Jior c1,m1>(lit1ì per 11.'poohe com7ia(J·1_1e v1cridiona1ì. Ol-rtbf>ero però 0Vblir1ate ad, 'ltilU mayr11iir SJY'SO tufli i (ll'IIJ)Pi del Pie– muntr:. del oom.r1soo~ ·del brusciano, della Lomellina, r:cc. E: ap1wnto 1;crc-hè oonoscia mo lo spirito di !~acrijìcio e il (lcs:i<le-rio (l•i. rompere la c1·osta medioci·ole che anco,·a soffoc-0. re don11,/' nelle loro regioni riteniamo che esse rerrrnwv rolcnfieri a 1n·cn<1ere contatto vun 7.h mentalità vroletaria nwschile e fem- 111iuilr ohe nel 1108tro sctte11triunc è aperta o forme di lotta sempre pi/l comp1.esse e cump1ete nel C{1111po 1>oliticu e(l eco110111ico. ... LA lJTFES.-I IJI::LLE l,AP'ORATRlGl tra 1w,rla,re ne~ ~(??1tma propaganrl'! o,1i;e investe s-enui lm1,1ti, tutta qu,an,la l 011e1 a ,,;. prose/i,tismo e lii diM,l!IOZi_one r/e!ra d-Ot– trina socialista df!f-l,a qtrnle e prcc,sa,menbe ohia,mc1-to ad ooou,pa:rsi il Oonver,no. l'aro//è q1wndo avcs.-:im.o stabilito che oo.. oorre 1wo, organi:za.::ione . eà 11na vropa– gandn spcoiale m.i savete cl.ire dove t1·01.,-..a:re m,(•zzi e 11ersonc sufjìcientf. e aclalfe a. sv<;>l– r1ere tala vrogrm-wma? Anoh~ ·1,L Pm·t,to nei suoi Co1rvegni, e Oong1:css1 11-0,s-empre 1iorfa.w la, discussione sui bisogni dei Mcz– :woiorno. 111,a il tormentoso vroblcma oo– m.inoi,a, sola.m.culc ora acl cs~cre almeno in parte inoaniminato 1·er80 1111c1, sol.u~·ione 1Jer– c-J1è tra. tanti rlcpulal'i se ne trova qu,olo-nno, vochi in 'l:erità, c-hc sono clisposU. a, dc– diMrc la lon> opero. h,. lol'O parola. ·in mcz::-o a. quel proletariotu ohe ha• anoora e-osi tarclo il passo. * -;: * Si.amo int·rce clel ,postro pa.rere ciroa l'in• tcn;t►.,1 t o clelfe qiovanili rie.. calzaturifici, uffici, campi, sono ti di.~crtati e stdla Difesa, nessuna. ,·c. internssat.a. s'è fatta senlire per esporre lo ragi-0,li ,della lott:t, i mclodi altunti Pocl,i giorni or sono rocat~rni .in un per sostcnorh, i fini ottenuti e lo stato piccolo 00,rnun-0 della pronnc.La. <lt Alm- d'an.imo d-c,lle combattimti. Non ba.si, ,i, san,c\,rua., Bal,zola, ebhi occasione d'in- la critica, cumpagne oiperaie compa– tr.a'.,ùc,n,ermt ,alquanto oon le comprugne gne conLadine, c,ol!aborate .alla /Jlfe.,·a_ del Fascio Gi,o,va.1ùhe di colà e. parlan-; ,e,~po11ct?in e,:sa i ,·ost,1·i pensieri. i vo-– do de.J movime,nto fc,mminille sociaJ.sta, s'.ri dubbi, le ,·ostr<i ansie, i vost,ri ~ a.11::-unc di esse mi manikstarono 1-r lo,ro side,ri ecl ossa diventerà n,ramente. il critiche ris1,etto :U modo con cpi viene ,·ostro giorna1'.c, il giornale d,c,l,l,elavo– compilato iJ nostro giornale e lamo,ntft· ratrici italiaue ! rono ch'esso non corr1 ,spon.ck ,s0 UJ>prn- CL!:LIAMONTAGNANA. no ai desideri dcJlc cto,rnc simpatizznn· ti ,Cl'SO il nostro ideale. La ncslrn Chiarimento La, Ji'edercf.::iOnc r1iovanilc è il natu1·afr 1.~icafo ohe alimenta i qna.,Jri ·regolari clel J->a,rlito. 1l 11ostro Convegno non lm reste di clc/,il;ararc su qut.:8tio11i cìi, i·ncliri::::o Jlu- r-n n11JM~ilo ac(v1po sul problema della litico, 111a solamente il oòmpilo cli ·1>rc·para-. donna, nel .lfc.:::o,1iun10-:' re 11n 1>ia,w (li propaganda e ooltun, fra JJ1/exa, osse dissero, non ci a,·eon(.enta piè, come nc•i suoi pt':1111 tempi, pcrchè s'o\'cupa troppo di po.lit~<'«. ,di nuts~nn.a– liG"ruoo di pn.rlamcntans.rno e la.scia 111 disparte qfrC:Jla propaga,nda tr-mplice, fa,-:..i1e,concrclizz.ata in dialoghi ed in novE1He 1 .ch'è· pure 1 'uni.ca che conyiene alfa maggior parte. d,dlc contadine e d,ellc ofK1ra.1c che sono o dovrebbero es– sere. le sue lett,ri,ci. pil1 ·a.s.sidue. Tu. con– clusc1·0. che conosci qua'1cuna cleli'.1e re· dattrici della, llifega c;sponi a.cl ,l:;&a le nostro lagn.a,112e. i nosi1·i desideri, per far sì che il nootro giornale possa ac– quist.al 'c qnci 1,rogi che lo re11da.n,o sem– pr·o pièt una het,t.urn gradita. cd cffwacc per fo lavora'.,nc1 che sentono ta.nto b1· oog110 d'una paro1.a che suoni di c-0n– fod-0 e di s,prone per <•el:,attaglie che si avvi<:i.na1no. E'd i•o rip-eto qui. suHe co– Lo Hcd,,cione della Difosa ritiene iTi.~ 1'l gior1>ole del,ba estere voce ed espres– sione di « tu//e,, le donne prnletan~ I– taliane. E z,er « donne v•·oletarie,, in– tendiamo tutta la nume,·osa schie'ra do donne cl,e le condizioni econoniiche ob~ /;ligano ad "" lavoro nella eociet<Ì e per la societcì. Quf'sto nwl!do femminile del lavoro, comp•rende quindi tanto la contadina ro1J1.e/' impiega'ta, tanto l'operaia quan· lo la profe.ssionista. Proletarie tulle, percl,è t,11tte « se.rv8 " della classe do· minante, perchè tulle iigualmente, da questa o daJ suo Governo, sfruttate, di- 1·ettamente od indfretta,nente. Car., co1111>ar111c: 1-eslìamo più che ci <°' le •do11ne: non abbiamo pcrc-iò clifjicullà cul 1>11:.(.,;,•ibile in un 0'1inpu pratioo. Se ·11cJH>-.ammetter-e ll' pi(Jvanili. NOVELLA ritornerai? La n,nc cade.. cad,;, a larghe falde g<'ttata di qua e di là dal vento geli,do c.h<'s;iir.a da tramontana. I soldati mnolti ,;nll'O i pesanti cap– pot:.i ~ con I.a t··s(a coperta dal paasa· monta.gna n-0n 111-rutrano che. gli occhi -e il· naso. Es5i ..scm là. r.a,-:-,.!-J-Hi sotto i ripari; c.hi appoggiato al parapetto del– la '.,rin~ea, cb1 sc,du,o da. un'altrn. parte fum:i tranquillamente nella ,gro.~sa pipa eh.e sembra quasi un iurna.1olo. bi q,ua e di. là ,·i sono al~uni crocchi di sc,~dati che parlano fra di !ero soro· me93n11-nt.e. Ve ne sono dì o:~n i età: i.:omini fatti ed attempati, cla,1 lun.ghi h!l.±fi. dalla harha grigia,; g:-0vani im– b~1·bi ai qttsii ci si dnrebbc non piit di q u:nilici a.nni ! Chi sedut9 rn disparte pensa alla mo– glie. ai figli lasciati da molti mesi fors.c là neUa mis.cria. tormentati <lalla fame. C.cm2-. ,-olcniicri si toglierebbe di b~ca il suo pan nero, per darlo a loro ! Ma egli è troppo loniano ! E a qu-cstc tristi riflessi<?ni, al~une la~ grime gli sgorgano da.gh oe:cb1 e gli scorrono Iungo le gote .. , Un gio;-•ane dal viw palLido e clima· grit-0 dai disagi e dai patimenti. se ne sla. da un lato, in disparte, e guarda rnf'tito ... mesto. Yerso l'orizzn-nte, OYe un debole raggio di sol~, sembra .-oglia. so– praffare 1.a bufera ch3 sempre più st scatena sulla terra e pare che la nc,·e n,,lia tutto coprire sotto il suo candido mav.t.o.,. l'"n altro gi9,·ane· gli si an-icina e battcndoo-li la mano sulla spalla: Ohe! camerata~ cosa pensi. alla. fulan~ata 1 ! Su ,·ia, stiamo un po' all<'gri '. " La– i;ciami .. rispose. non ho rn;rlta di scher· zare. Son penso affatto alla fidanzata, penso alla mamma mia; s1. a.lla mamma. mia, capisci 1 )). 1',d intanto due lagrirne gli seorrono sul le pa.llide guance. «Su... coraggio, amico ... H. «_ Se tu sapessi! La ma:nma mia l_a lascia.i a letto ammalata qnan.do parti, e da cluc se~timane non ne so nulla ... u, e singhiozza cc-me un bambino. ,, Po,ero amico, hai ragione, ma fatti wra~gio · .-edrai che non sarà nulla ... ». A qialche metro di distan.za wpra una. altura stà di vedetta una eentinella, rav1-01La nd cappotlo, col mosch<tto in i.spana: è tut'.a coperta di neve. .Cammina a icnii passi per un certo tratto poi rit-0rna sui medesimi sempre coll 1 odchio vigilo e pronto se mai qual– che ,orpresa. <lowsse fare l'avversari-0. Già da un'ora è sotto la tormenta., è htanco bagnato, ma intan'o i compagni suoi si' riposano tranquilli e fidenti nel– J'cccìiio vigile di lui. Qualche cosa si vede in lontananza; sembra una forma umana ehe si avvi– cina faùicosamente awoggiata. ad nn grosso bastone da monta.naro. Tutti vol– gono Io sgu?-rdo . d_a qu~lla parti_,, a,n- siosi. EC(;o s1 avv1e1mi. . Gli si scorgo al lat.o destro 11 grosso ta6Capane conten.,nte la posta.. . Fra que,i po':er'. ,pr~lc_ta.n, lontan:1 _da ogni 1,àlp1to d1 \'1(a civile, (Jue1:Ja V1S1t11. tanLo attesa, porta un ragg10 di speran– za ad HIÙIÌÌinare i loro volti trisli. Quanti tesori e quante miseri.e sono r.inchi usi in qllfll tascapane, sporco ed Wa.nga'.o1 Novità caro., pen.sieri a!Ict· ~ucsi, noLiz:c tristi: gioi:i., amore e do- !onne stoz.se .dcl nrnstro giornali' le pa· ìorn. rote di queste compagne, che dimoska- ln quel luogo di nutrt,,iri-0 e di inau- rono e-olle critLcl1e 1nosscgli. l,a lor-0 af– tlìt3 soffcr-e,nz.c. ovo- &~tHbra. morto ogni feizione ,•èrs.o qu,c~it'urmi· 1 ie foglio t:1d il nvbih .. &'.}ntimento um,'lnu. è da tutt: diesi.dcrio di veder,1.o mi ,gliora.to .allo •~mprc atteso un rigo amn.to , c.hc rcc-h1 s.copo di poter svolger sempre pi,1 Ja. nn 1sta.nte cli conforto e di J,et,izia ! propagand,a, sc,;iailista in me~zo a!Je 1L postino giunge a.ccol'.o con -2nLnsia- d-onn·r. .e le ripeto p-crd1è credo anch'io s.mo e con; ~·ingrazia.m,Cnti, e distribuis::c cho ,·oram.ente hl difot 1 io 1naggi.or.c della ra posta. IJifesa sia quello ],amonLa.to da,lle com· C'è chi si ri,tirn Ì11 dispa.nc e sorride p,agn,, di Bal'zo'a. La JJìfesa s'occupa eh ,p1acc:·c per qualch-c fra..s) ca.1·czzcYolc troj)p'O di politiica,_ aissomi·gilia troppo ai dolla fidanzat,:i. Chi si rasse,rcna a.1!•e giol)oali. alle riYist,e destinate agli. i– n ?ti.zi ,c buone della fac1.11ig.li ~, chi invece s---:i-il,~i al Partito cd aYcn,ti i1~1 fine di runanc pens:eroso. QLta!c trist~ not,:zia po,rtarc a.lla luce i dibat',iti ddl~ varie avrà ricDvuto 7 Le malatt:,c o le ;mi1~c.riz t-0n 1 d1e,nzc pd:iti1rhc d,el socia.li.sino odi-er– dDi suoi cari, s:irannc la ca.usa di tanta 110 e dimentica di e.s3.er c.:.scnzialme.nte angoscia 7 u.n {wgnno di propaganda cte.s.tinai.~ non Il poctino cert'a anco1ya: (< Rob~ffti a.U,c00mpagne più -cos-cicnti, 'l1d abitu.a– Pi,crin.o ! - .g,1,:,<la- chi ne sa da,·e te alla discussione noli ti-ca.nelle S.ezioni noti2ia? 11 • <( E' stato ra.ecolto 1I'altro dellie gr-a.n'di c~ttà_,-ma rull.a grande fa- ieri, feò:o al vc.ntrc cla u,na schoggi.a cli l:ang,e delle contadine e dcll" operaie. g,l'anata; era n1onhondo ... - 1 ispc.n<lc E queste do,11i110 che sa.nn.o appena, a.p– uno })_ p-ena 1-e,gg-ere co•rrct\am·c-.nt:\, ou,cste don- " Bu,:,sctti Luigi dov'è?"· - "E' mor- ne che hnnno a,·ufo da.11.a so<>.ictà bor– to l'altro giorno all'avanzata.,, - ri- gh-esc u,na. ~larva, d'iRtruzionc e nuna ca– spendo un n.ltro. . . n,oocono dclJ,e loti.e di foMkmze e di prin- Allc,ca. scrollando d capo eompwngcn- c,i•pi ch<l pNrndono il nostro Partito; do qu~llo giovani cs1:5tcnze. troncate nel qucst·c donne che cli pulitic,a comprendQ– ~ore n. ?lla. :"lta, v~ttEne d~ u11a. guflTa. I no poch:<::.~:.•m . o, hanno bisogno cli ti"◊'\-a­ fratr1c1da., lonta.m da ogni ct>nforto cli re ncìil,a nosti-a Difesa .deg'.i articoli prrso,na casa, prende la pnmn. cart::>1 ima semnJici. ckrruentari. nei quali i tlo'ori 0 lcg'?.e:. . 1 . . <' le- ingiustizie del reg;·me af.tual.e ba.1- ((. ~ igli,o 1:1110;da a-enne s.cibm_anD ec1 zino allo \o,ro n1enli. nei qna;lti. lrt, dot– pa.1t1to cd 10 non h-0 fatto che p1.an &erc tri-n,a wr·iaJista <'d i metodi deHa lotta c_ontinuar:nentcj la çasa. _r:o-1. scm-l?ra come di c·las~1c :;;inno &piegati in mod-0 fa.cii-e ' u,ota, m, pare che ogm .vita. .s,ia mc,rfa e chiaro. ì\I.a per fare della Difesa l'or– l!1vorno a mi'. Quand<> m.1 acc~go a tac gana a.d<>tto dc,ll',e lettrici operaie, non ,ola m1 sembra pe.·smo 1mp◊"..s1lnle che ba.sta la buona ,·rnlonta cleìle. r<od.attnc1. tu non deb~a tornare, metto wncorn. il che ,·i,·ono , 1 uasi tutte ndfo grandi ci(– tuo, P?ttu a.I suo _posto cd .attendo... là. lontano cla quelle donnz .dì cui erse pa.s,a, I ora che tu en soltto a ntorna,re... dcrnno cs'crc le interpreti· bi,,e"na in· allora m.1 persuado e scop'[li.o in cli,rotto vec<l cb<l le confa.dine, le' opcrtie pii1 pwn\o.... . , . . , coscienti, che Yi,·ono la. Yita. proletario. t" Figlio mio· t.u cn il illbO solo so- non s'ac~on•tcnlino di critica.re l'c•pern s e~no, ilnuo w 11 co oonfoTto, t1 hanno tk·,!lc compagne che comr,ilano k1, D'!· poi tato_ '~ l.onta,no l,o,n,tano, ccl 10 che fe.,o, ma scuotano ]a. l.oro pigrizia men· tanti sacufic1 ho fatuo <l peir crcscc1·t1 tal<o e portino il loro rontributo, la forto cd onesto o,pcraio, ora non po'IBo loro co,'hborazion,'1 a:i nostro giornale. viver~ senza dr te! . . . E.si ~e che. Yivono ,·(\r.amrnt;~ coi suoi do- " Ti attendo sempre, ansiosa d1 nab- Ieri cculo suo i1wiustizio· la YÌ(a de'l– bracc_iarb e bac\art1; sì! baciarli così ['officinn. e dei ca~pi esse drrnno ìar com-e quando i>n ,bambino: ti ricordi 1 cono 3 ocrc <>l prnl-etariat~ tutto. qu,e;ti "Ma quando l'ltornera11 Ma quan- dolori qncstc in"iustizie e narrare e do1 )I ; 1 o . p 'nd j' lt t ]' d descnn1e J,e lotte che s1 combattono da ·h.- ,~e Il a I ra cai: 0 ina e à una. oc- porte delle sfruttate, JWr rendere meno e ta ,a a :'.l Ll Ltn:i-eughc: ,, grnx.e l'opprc,s.3ionz, rlclla c1a.sse capita- ." Se la. vc:di·sci, sp()W C>sro, com e ca- listica e per preparare i'l gio1•10 riella nna ! H.i:,-visa tutta Le_! . cluo occhioni r~ù~,nzion. Solo ;OòÌ la no,ll·a Di/es~ ner! o .HV/l<ll: un bel vis:•no, londo ,c,he diwnto,rà l'ori;ano nrn.ce del JHckta– bacierc1 contmuamentr. Oggi ha enia- rinto fommini,lc r far1t risuonare dalle ma(o P"r la pnma volta " babbo! lmb- sue colonne 1'cco d('}.la sua vi(.-: dei suoi ho 1 ."· Anche In. Ncnna tua L1 ,·uolc, do'ori. d llc suo loltr. E non '.·ak scu- vcdi 1 . . . . • R. ·t . ·to sa.1•eIn. propna n1grl7.Ja sott.o 11 nrete,slo .',' ,1 orna .. , n rna presto per non dell'ignoranza. 0 clcg-li errori <l'orioo-ra- f"r pr~lf(' ... "· fia o di s'jlc ! La redazione della Dzf~'", si ~~ :'-_time .par~lc son.o .soff0<'8:t_r. da, UJll 11csono crrta, sarà 1,en lict.a di n1odifi– , n,,hiozzo, <la.pai=h,1 singbwzzJ.. ca.re o di <:ompl,~Laro gh abbozzi, i pcn· P_a.ssa sul ~ruppo cl ~om 1 n 1. r-0tt.1 ·'la sic1·i mal certi espressi dalle compa,:me fl!'ttca e fam:;2:l1anzzati col!a. morte, la opPraie O contn,rlino pur di poler f~re visione delle rlue ças,i lontane, ove due d•~I no.~tn-o giornale' Jo sp<lechio fodél•o danno atkndono 1nvano .tl ritorno d-0! <lolla viit.a dPlle lavoratrici O clrllc Jottc Lo,~o-caro.à . . eh'=> combattono luttì i giorni, in .I.-" _piet c~o ognuno SE'lnteper .1 (èO~- tu',ti i 01mpi del laYoro: nelle risaii e P?,g,I,11caduti. e per I: l-0ro ff~m1ghe e nclJ.o officin.c sbala]i, ru?i laboralori e rnrtà aod1c d1 se 6U'ss1 pc:chè_/1 tral(1co negli uffici; onuiquc la giovcnLù fpm· della ~ucrr~ ~ta appun(,o m e10:_ vedere minil,c logora i suoi più bc:;rli a.nni in la. moitc, -;1,erc_ (:011 la ID(?rte, 'llir!Para- un lavoro mal rctr,bu,to e sJìhrant,,. In ro quanto e_orr_1h1b carnmma.rlc incon- questi ultimi mesi gili scioperi di mae– tro ~ o 7 m ,m_muto e: non poter sot- str.an1,e in ,gra.n pnr~r femminili si sono tra.rs1 all ornb1l<' 1kstmo. segul:ti auasi inint,cr.:9tt.u:n<:11.Lc · i\3.rlo- (RALDO [OVANAROL . Le, compagna ili ontagnana non i1;no– rerà /a.legge ?]zarxista, che il dopo guer– ra. va 1·ealizzando nel mondo del lavoro. Non sono le posteleg,·afoniche, le ban– carie, le donne cle/l"itnp1·ego privato, le ·inser;nanti, che riconoscendo il loro e( vr"oleto,r1s1no)) vanm,o orientandos1, z:erso il socialisnio? Le leggi econoiniche della societù ca· pitalista, non z,roletarùzano oggi rapi– damente le, co:-;ìdette, c 1 ass·i medie, ri– cacciandole nella falange dei z,roletari a11tenticì e fonnando ,ma sola.« c/r,s– se": il proletariato del braccio e della mente? La. Difie-sa quinili, non asso-'t't'rel)Ùt n..l v-1·oprio cò1nvito se non {luo1·dox:,;f tutto, la .complessità del movimento fun– minile e invae di essere l'espressione d, tutta la « classe ", interpreta.,se so/ton– to i sentimenti di 1111a o poche categorie di lavorat,·ici. La Difesa deve quindi soddisfare le esigenze della contadina e de"l'im]'iP– gata e provqr1a11da.re nell'una categoria. e nt/.l'altra la dott,·ina socialista e la lotta di claue, in ordine a w,a finalità, non è vero? 1: questa fi.na/-ità è il « Co1n1.lnìs1nu o a,l, quale tendono tutte le sfruttate· del braccio e del pensiero, ... Troppo 1na.1.simarismo. troppo len.ù?i• snio, ci rimprorera la 1l1ontagnana... [.,4 rispondiamo soltanto questo,. ,,he, u it no.~·tro nw.ssonalisrno avesse iT snln r,t.f},, rito d, infonnarsi 1·igidamente aik di– rettive .<caturite doi Oon_q,·essc: ~ da/ Consiglio Xa.:ionale e non 1·is~ccl,ia.,.,e oli re a.i 1i,1slri, i convincim.enf.'IJ e le a– ·•1iiraziu11 i della maggioranza del z,role– tai·iato femminile, abbando11ereinrno im- 11uldiotomente il nostro posto. l'erchì:, compagna Jf onta{lnana, le /t,- 1·oratrici le conosciam,o anche noi e non solo c, traverso le (( co1-r1,spondenze )) e op-punto venhè, le conosciamo, sentiamo che troppo spesso si nega alla contadi,,,. o all'operaia -che non sa esporre i prv– pri pen,<ieri, la facoltà di pensai'e e rli comprendere quelli degz.i altri. B poichè noi le 1-'iconoscicnno questa facolld, pen.siamo che anzichè aicarcz· :·a,,'a con ,in facilonismo mentale rhe non darò mn·i 1..tnacoscienza, s.i debUa i11i·ece spingerla a leggere, a leg_ryere e a f,u·si spiegare dalla compaqna o dal compog110 più islruilo, quello che O'>nn c,,p,sce, coc<ì come fanno gU operai nelle rtfjicine: .eolo col desiderio di co111pu'11- tlf!'e e cullo .ejor:o per riuscirl'i, s1: for· l!l((l"ono, in .-:eno alla classe 71roletorùr, ·oli autoclir/1,tti e le miglio,i scie11:e mow·hi/i e femminili de< socialismo. J,/ z·oi, compar111(1 J[ 011tngnona, n 1·rr– sle dovuto dire alla 7,oclie r;iorani 1 i di JJ11!.oolu, che r;ucsto è •il /01·0 1J1·eci1n10 ròmfJilo e '1,e ,,erciò r;111,l/oche .<11}/rr, Difesa 110n copisrono debbono for.,i spiC[Jare da chi ne m pi1i di loro, anche S"' operaio o contadino. Se ques.tb a11r,,– sle dovuto dù·P, u11'oltrr, cosa non f!l'r,~– .</edo1•11to.,cri,,ere e cioè che su/.'n Di– f<'sa n,rrn,·n lrt prOJM,9nnrla ser(lphce t<i elernentarr,. l'ercM, conlrorirmlf11te o r11101,tonf• fermo/e, i•eclc-te che rliolor;1,i, nove/I,,, voc,: ria/Te of(ìr·ine e drn' com7,i n0111-/•è la nnf{l, rl' igiene, sono rul;rirhe l11tte dr• dic11te a/le l,-ll1ici op1·1·aie e contn//1Jle. Che, 9.ue8lf' ru/Jriche u0lì-iao,fi ,,-.wn, ... 7,re la, .r:;em7,!ù·itrì r> 1·11.~iP.me il c01,tP.• ,vuto che tutte uorre,,nno, -<e è possibile

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