La Difesa delle Lavoratrici - Anno VII - n. 9 - 19 maggio 19

I DA DJFBSA.~DFJLLJ!T fotVOR:il'I'fUOl Piccola b h • rgica della lotta di classe, che è un vero O rg es I a , reagente di chimica sociale, per eosì d~re, avverrà la pola1,izzaaione defini – tiva. E' un -prodo<tto _ natu .rale e logico_ T tta te eh h . te :r-rello sfaldamento e sbra!ld ellamen:io d 1 ,- • • t • u gel?- e a, un m resse oomu- logico e fatale qualche scoria della pie- e 1 .reg:me econoIDJC<?VJgen e, °:'sia; - ne sostanzia.le , che e qu!l'llo della con- cola borgh egia' entrerà nei quadI'i della se a Iwse_ pat1sa - e un sottop1odotto -servazione dello stato di cose attuaJ e b h , tt ·1 . to · ·t •à. J ùPJ oapitahsmo oss· d 1 . . ·t 1 . t · , org e1na, tu o I ics prec1p1 er ne ,E ' t . . ., . te . ia e regime economico capi a is i~o proletariato Ne ~vrà nsalto la lotta . _ 1 ' una 1 -ca e~orèia, ,pi~ rpreci_~amen,_ vigente,_ C?D le sue superstrutLu~e poli- Sarà iù chiara. Più viva. · , .JC w1a casse,, un 01gano, pm preci- t1co,socmh faraggmose e art1fic1ose al Q . P . " f - 1 1 · 1 · d l "amente che. un organismo.. pa,ri delle fondamenta. E<l ha questo umd1 piu. aci e a n so uz10ne . e La su.a esistenza e ' persistenu. non massimo comune interesse cotal ente probl ema sociale. L'.1 q'-!ale non voi ra smentisce l'accentramento progressiyo poiohè essa ha già raggi~nto pe~ pro'. dir~ soltanto cman~1paz1one del_,pro_lc– <le_lcapitale. _Questo acoent_rament:<J s, prio conto l'ovile s'ha meooa insieme tanato dalla soggezione. alla bo1_ghesia , r1Iensce alla llll'.PI'esa :m<lust:rrale, arrabatta.ndosi la' cuccia s'è porbata a ma, 1;1ella scomp_arsa deJle cla ssi, ne1la agnco!.a, bancaria, -com.meTciale - che gomitate sino a<l :una gfeppia e ad un effet~1va ugu~glianza mat~r ,ia,le, la re– slrut~ -;- c~m metodi _e mezzi sempro abbeveratoio qualunque... denz1one d~ll m tera umamta dalle sue nuovi, a, fun_ del mu.gg10re profi~to pos- Per questa ragiono, fondamontalmen- tnb?laz,'?lll- . , . . . · s1bile - le nsorso e le necessita na,tJu.. te, squisitamente e-conomica, la piccola _Il dcstrno felice dcgh uomm1 s, com- 1·ah _ed umane, .d1 carattere g~ne.raJe, borghesia è antisQCialista, anzi anli so· pi o malgrado la loro miop e oppos1z1onc. cospicuo, pe1-manen!e, . Il c,a,p1tahsmo ciaJe, pei· difinizione, p~r Ja logica dello Argo. non d1s]lerde, ma riunisce le pro,pne cose. forze : ciò cpe è, del ~esto, un moto Il mediocre ben essere p-0rsonale ag• 5 ,pont.aneo d '°!l?' Orfl"a.n,ismo. guantato in un regime che fa l'uomo Soltant? che_1! cap,~ahsmo orea - per nemico dell 'uomo; in una societi\ di con– ]~ volontà <le, propri_ esp,menti e pei vulsionaria o feroce corsa al privilegio; 1 imp".ratwo _del pr~p)'lO essere -. degh laddove e quando pochi, naturalmente, or"t~am d1 diie.s_a, di. ~ 0 nJu 1st a, di _con- raggiungono il dominio sopraffattore o ta to. Ed ecco _1 1!1 htansmo, la diplo- sfruttatore, mentre i più restano in mazia, la burocra-zia, al med.iatora,to, il condizione di dover su biro l'ingiustiz·a .· mmuto traffico, 11botiteg.a.ismo, ecc. - 1 · b I · 1· ' Si su ddivideno, tutt,i questi organi e , mediocre enesscr~ _persona e, d1cia· queste funzioni, in obbliga .ti ed in li-ben mo, raggrnnto e st ab,hto m tale tem1,o (cioè facenti-parte délla cos,Lituzione sta- e IU _tale ~mbi_ente, cd a cagionc_appun• tale o lasciati alla iniz-iativa dei citta- to di questi, m~t,lla e connatm a nel la clini); e s i ·cataloga.rio, talvolta con cri• piccola borghes,a -~n ego1~mo bestiale. teri abbastanza . empirici, in politici, Il qualo è _anche prn fcrneo che non ncl– ooonoin icì, Jb..ilitari, sociali, ecc. In: borgh_es1a vera e propna_ , 1 cui gran- Ma poichè il capitale è il vero e solo d1 mcz~/ rendono questa _m un certo imperatore .assoluto del nostro teJDpo senso prn_tranqmlla_ e conc11lantc; men• - al disopra d'ogni arcaica soprnvvi• tre la piccola p_oss1cdo mezzi scarsi e venza, che e,nzi è Jj)ure essa; otrmai . ai combatt~ ,t, fra _v,o_lente oppos_te ccn cn• suoi servizi -, si può affermare, coo ti., s10Che essa h difende quasi con rab· più larga -comp-rensio-!le, il carattere b1a. . . economico fondamentale di ogni organo E cotab cgo1sll;o bestiale o_ttencbra e funzione - nella tessi,tur-11,dell'odietr• anche la mente d1 mo.do che, m gcnb ua socletà -;-, ossia la dipendCnza lo,ro 1~. cui ~olì~ra . è già .fa~-sc_t e. so~-~·sa, a 1 ~- ~ dal capitalismo e ]a foro convergooza biamo 1 cntcn e le -0pm10111piu elas ,1- ul medesimo. · che, bislacche, contrndclitorie. La pi e- Negli orga.i1i e nelle funzioni minori, cola borg hesia ~ nè carne, nè pesce - della gerarc.hia subordinata alla sfrut- tiene quindi un po' da.ll 'imperiahsmo tatrice dominazione cap -italistica -, s'in- cd un po' dal popolarismo, dal che esco Jìltra e s'installa una certà quantità di quella ideologia cosidctta clemocra ti ,:a gente, che, una volta a questo posto e che dilaga - inconsistente e sconclusi,,– a. quest'opera, noi definiamo: piccoli nata - appunto nel tempo nostro. Pi,,– borghesia. Essa proviene tanto dai nau- cola borghesia e politicantismo den:o– fragi della borghe sia quanto dall e av• cratic-0 si identificano. · venture del popolo. Poi si r0,roduce te· Abbiamo della povera gente che ;i nacemcnte nei limiti dc1la sua ~tretta dibatt-0 pietosàme -ntc fra l'idealis n' o cerchia. , . . trasccn .d'entalc .ed il praLicismo mn,teria- Natnralmente, c_odest_a ca.t:e_gona, <l, lista, fra la frafollanrn ver bal e e l'e– ctcrogenea forro~z1one 1n 01 ·1gi.ne , a~u . sclusivismo reale ... E,;sa dic"e: prima :i'.o. mc in prosieguo una ce!'!a omogene_ità. dopo gli altri. Lo 1·icsce incomprc_nsi: e cioè, in generale, uno spec1al1ss1mo bile il socialistico: io e tutt-i. abiLo mentale _in perfetta ris·pon_denza Quindi il suo idealismo è infecondo, alla sua s1tuaz10ne nella ccon-0m1a so- il suo sent iment alismcr sterile. Sua è la cia\e, . . , . tipica politka delle panacee, degl i ac· Codesta s-1tuaz1one~, se vo_gliamo, sca. comodanhsm1, dell e nformettc ... vera" orosettu, fra l'mcudme e 11 martello; mente ·riformabili, elci piede in due un cuscmetto tutt'altro che ideale; una fun.gazione; un duplice par.assitismo; un eq-uivoco permanente, che diYenta pseu– do istituzione. Lo spirito ed il cervello della piccolc 1 borghesia dis.eendono alle più pietose deformazione. Idee ]imitate e confus e; carattere untuo so, vaoillante, bifronte; spir ito taccagno: utilitario .. Cuo.rè di co– ni olio fegato di sciaca.Jlo·, epidermide d'fpp~potruno, stomaco di struzzo , cer· veIlo di cercopiteco.. . llna volta di più abbiamo . la prova della potenza del!' e_eonomia sulle idee e sui c,w·atteri. Sempre vera la dottrma dell 'influenza capitale esercitata ·dalle fondamentali condizioni ambienta.Ji su– gli esseri, e del corrispe_ttivo adattamen– to e confo.rmmnento di questi a quelle ln un'infinità di variazioni. Apriamo una, parnnte si. Dalla piccola borghesia, come dalla ,grossa -, sono però venuti e vengono tuttavia al proleta– rjo.to e al socialismo·, non molti, è vero, ma eletti spi1·iti e menti elevate, che ha.uno sapu,t'? e potuto !iberan;i dalle st re tto ie ego1st1che, caotiche, conve.n– , iona!i del loro amb1e_pte. E ·fUl·ono e sono preziosi contributi -alla causa santa. Ancora vanno citati quei singoli in buona !~de, innamo-ra,t-isi di questa o quella ideologia, la. quale ·non è bene spesso che utopia, e che a,J l es.sa hanno sacrificalo, con· coerenza e coraggio, gh interessi e la v;ta. Ma ognuno intende che queste eccezioni non ìnfirn:i-ano, ed :i.nzi in un certo senso -convalidano la regola. E la parentesi è chiusa. Dunque abbiamo un discreto esercito che va : d~l medio impiegato "di oommer. eia al botteg.aio eseicente al minuto; da,! p,rofessionist.a mediocre di -valore e d'affar i al burocratico iri.ca.rtapecorito fw1zionario pubblico;; dal ca~tecnic_o anivato al posto plu per serv1z1 che il iM cre è bello che per merito morale e t ecn ico .a.I mediatore di medio conio un' pigliato nei . g,arbugli dei più strani af– fari. scarpe .. Dal suo punto di rista medi"a11ò, fr:,, l'opulenz.1, del capitalista e l'indigenza del lavorator e, la piccola borghesia con– si,dera la società presente come tutt 'un b.Jocco, omogeneo, ben costrutto, intan– gibile ... Essa infatti - s'intende Yigen– do l'attuale reg'imo - si appoggia a entrambe le classi : la borghesia e il proletariato. Per ossa sono entrambe necessarie ... a sè stessa, e, natura ,ìmen– te, essa scambia questa necessità parti– colare f~r necessità sociale. Essa raccoglie gli spiccioli deUa bor– ghesia e ripulisce la ·li-orsa .al proleta– riato: . serve la prima, spoglia il secon– do. Tale è la funzione cconoròieo-sociale di questo sottoprodotto della borghesia capitalistica. Così ne abbiamo visto, fuggevolmente, l'origin e, la funzione, lo spirito, lo sco– po . Possiamo, di le,,gieri, prevederne la fine, più o meno pro.ssima, ma certa. Nella lotta, sempre pii, vasta, sempre µiù aspra, fra le due sole classi vere o proprie, la borghesia ed il proletariato fra questi due colossi della società mo'. derna, le sfumat ure interm edie sono de– stinate a scomparire. La borghesia ten– de adl accaparrare ogni sorgente di pro– fitto . Il p1·oletariato tende ad elimina– re ogni jntermediario. La funzione della distribu1.ione dei prodotti - per la quale oggi abbiamo una caterva di gente addetta col wlo scopo del lucro persona)e - sarà sem– pre più avocata ad organi dal costo nor– male, d'interesse generaJe. Le super– strutture politiohe e sociali andranno modificu.ndosi o · d.issoivendosi rapida– mente. L'empirismo e _l'cquivoçc dile– gueranno dmanzi alla logica della realtà. · Oggi il nroletariato incorpora la pic– cola borghesia nella .borghesia vera 8 propria e le combatte entrambe e con– tempora neamente come un solo nemico. Domani, sotto l'azione scmpr~ più . .en._ei·: Cose nostre Qu0.;to dialogo è fra compagn e, sor– prese, sere sono, all "u, cita dal circolo socialista, - Hai YisLo '? X eppure staGera ti ha salutata. - Che rnoi farci 7 Sarà que&tione di antipatia personale. - O di ranco1·e !... ma iù gli ha-i reso la pa.rig]ia. Brava! - Brava niente affatto, pcrchè è semp!-icemente umano non salutare cbj non ci saluta dii 'Pl'O·posito, del,iberato, tanto più se la scortesia viene da un uo– mo. l'crò è tma cosa sp,iacevole trat, tandosi di sooialisti fra cui dovrebbe esserci sempre affiatam ento e cordia– lità. Non udii altro, m,a questo breve dia., logo · mi rattristò. E' vero, è cosa spia– cevole che ndla nostra associazione vi siano ancora persone incapaci di domi– nare i loro risentimenti, i lo,ro 1·anoori: che non sapp iano elevai·si al di sopra di ogni _dissenso di vedute, nè toHcrar~ avve ,rtimenti o critiche. Il Uircolo sociali,;ta è un Lempio, ol. trepassando la soglia del quale si de– vo.no scordaTe antipatie, avversioni, ani– mosità:, astii, inimicizie, pcrchè o!tr~ quella soglia non vi sono che compagn.i animaLi d,1,l]amedesima .fede, m.iran-ti a) raggiungimento del medesimo· ideale, u– rùti da un so-lovincolo d'affetto fraterno. Uhiunque siano, a qualunque classe so.càale ap.pa, tengano,, dobbiamn amar– li e significar .Joro Ja nostra sim'Jla.trn con un saluto familiare e cordiale. Cb.e importa sapere i] nome di chi divide con iioi pa,Jpiti e speranze 1 « Il suo s,guardo, il suo saluto , ci dice: - Sane un tuo compagno. - E il nostro cuore rispopde : - -Sono un tuo compagno. - E in queste tre silla-be non udite, rn,i viste quasi , come i tre c.olo.ri sfu_ggevoll d'una bandiera, si sono inc1·ociate due correnti luminose d'i.dee, di eimpa.t-ic e di speranze :>. Con questi pensieri e con qucsLi sen!.i– menti, con animo puro e bu ono dobbia– mo varcare il limita.r e dell nostro Cir– co~o e vince1'e sc,mpre le ingi :ustifi.cate avversioni. Chi non sa accogJ.iern il sof– fio purificatore che affratella i cuori, sappia .almeno vigila .re sul .proprio con– tegno per non compiere atti d'impcrdo– na.bi ]c scortesia, per non darn s~tta– colo miserando di -sè, per non fare del « di sfatt ismo :, sociaEsta . A coloro che potrebbero o.biettare essere guestioni minime queste, tra– scurabili ne,! gi·,ave momento che .attra– versiamo, 1·ispondo che una buona edu– ca-zione socitidista. è più ,impo•rtru,te d:i qualunque conquista eco.nom-ieu, che il riconoscere le props·ie miserie è semrpre atto di -coraggiosa franchezza e che, infi– ne non do-bbi.amo •r·inunciare a<l occu– ·parci del nostro miglioramento mora.Je p:er il sem'!)lice motivo che il mondo im– pazza in m1a triste lotta che sbalordisc,, per la -su.a spaventosa tragicità. 'Teresa Aracco, Publllimioni della ibreria f!litrice Avanti! J. J, Rousseau. IL CON- 'l'RATTO SOCIALE: interes– santis,imo volume, rilegato in tela ' ·, L. E-mil,jo Cecchi. ....:.. STUDI CRI– TICI: splendido studio critico di letteratura e d'arte L. Dott. Ga·rnier. - NEVRASTE– NIA SESSUALE: pagine di igiene e di salute . . . , L. Dostoiewsky. I RAGAZZI: racconti russi , • ll i,80 4,50 2,50 1,- Per commissioni inviare l'importo anticipato. Libreria. E"ditrice 'À'lianti/. via ·s. D~\a:i.o~ 16 .,_ Mil~n.o. ' Il lavoro delladonna Ln parte che la donna ha preso ndl'at– tlvltà sodale durante la prwente guerra e quella che potrà pr€'Ildervi ancora a pace c-onclusa sugg~cono a Jules Anlll.r, di– rettore del LabOrntor io di fiB!ologindel la– voro al Conservatorio NazJonale de!]e ar– ti e mesti.eri dJI Parigi,, un artlcow com– pa,rso nella Rev11e Bleuc. Mettendo a rnlfronto la don-na C()Jl'uomo - egll_1,C~·ive - ne 1isulta una lnfe1iorita della donna in ciò che c-o,ncerne La for-.ca, le dimensioni della corporatura e li '[)eflO. La muscolatura femmlnlte è magm, s11 U!llO scheletl'o fragile, senw èreste osooe &11:ien– ti e robuste. La caratte1istica delln po– tenza muscolare della dorma, oltre che ,a debolezza, è pure quella m procedere len– tiunentc e a scatti. L.1 res]J!r.izione e l batt iti del cuore B-ODO un po' più rapidi che uell'uoruo e mettono in circolazione meno aria polmonare e meno sangue. Per queste rag.ioni fisiorogiche la. resist€'Dz.a de!~ l'organismo fenunilnlle non è compatibile C"Qn un d ispendlo considerevole di forza : ne risulterebbero gravi e pe1·icolo~i in– cofiyenieuti. La ca11adtil creatric-e, ebe corubina ed 01'dln a le sen-,;.rnio-ni, è prcvalentemei1te e normalw cnte l'a P1,nnnagq'lo de1l'uoruo: il mantenimento ed il ratl'.ornamcnto di <.ne– ste sen sazioni cJ.ratte1izzano l'altro 9e890 e Io pre<lispong-ono a realizzare opere di immn!,"iuazione (! ùi sentimento a pref -eren– w. elle opere di forte pcuslero e dl ~altla vol ontil. Il 1aYol'omu1iebre è frattanto la s"ute,;i pratica \li questi fattori fisici e morali e costituisx:e un probl<:>masociale degno èel– la. rnasi-;irua cou siù€'rar.:ione. Kel Juvoro della douna com·iene adott.a– rc alcune regole gcnemli suggerite <;)all'e– sperienza e che si posoono così rki.8Si.lm-erc : Dal punto di vùsta tisic-o: Lo Bvitare ogni sfor.Go roIDp!k~1 to, op– pure dividerlo, ripartirlo in 01,era;,;ioni più facili; e non pretendere mai uno sfor– zo co11tiuuo SUJ)('riorc a 25 cbilogramm! per le due bra cci.a c-ornplessivaruente; 2.o )Iolt:iplicare gl'iDten· aJli di 1)po,;o riducendo i perio<li '11 attivit à ; 3.o Rendere sewpre più automat1ci, mc– di.ante ruso deJJ~ macchine, g_li es-erdzji profe.Sdionali. per diminuire la fatica 1i– sultante ùal ragiou..::ménto e dall'att.-ell– zione. Dal punto di vista intellettuale: l.o EYitare ogni occupazione ebc esiga uuo sforzo ùj pensiero (-Ostante o ,::hc ~j eseJ"citi su pilJ. oggetti ,in un.a '\""Oltfl; :!.o Non R.pplicarsi che a JaYori cìi br€– ve <lur.ata; 3.o :Xon tledicarsi C'll<'a<.1un meùec;!ll!o genere ùì esei· cilz.ii, in guisa eh 't1sso dhen– ti come un'abitwline ùello spirito. Dalh1 donna non si dovrà ,pretende:·e i~be essa :-;ostitui~l'a 1'~111110 in tutti quei! laxorl ..,, 1·icllledono grnnùe dis-pendio di for-1.a muscolare o clJ'es::'tl fnc'Oia fuuzionare ron renùirnento pari a quello <.k:llluomo, 'mac– chine o utensili rornplic-ati. L·attiYitù <.l':'l– !a do-ima sarh lnrec..">C impiegata m€glio e con maggior protitto .in piccoli Javori nel – l 'oflici.na o in a_perta cain.pagna, pr':'fe'ribil– mentc ancora in c-as.a. Colle sue dita morbide, rapiùe, qu.aEi sempre nbili. e.ssa potri1 ,,,-olgere · una pre– :dosa attiYHù col cuci -re o scriy ere a mne– <:l..liua, eol copiar<'. piegare, t.a.gliure, db ·por– re con urtE-, confE:zionarc con ;:ra :1.ia .. ..\n– cbe queste occuvazfoni, neHe ql.1ali }a Ye– lodt,\ su]}plisce la forza. richiedono c-erta– mente della fatica, ma h1 nna mis"ll,·a,.:be esclu<lc•H surmeuagr,: e sal,aguarda ]e leg– gi profonde dell'orgnnizzazione del se-§o debollé,. Il rincaro della. vita inaprile QUC'f::.ti prer.tzi rjguanfano l\liJano; lllfl f=ll per giù possono and1e uppli<:ar~i alle prin– cipali dttù d'Italia. Il numero indice dei prezzi <Jei nove gè– ne1;i aJ..imentari segna un nuovo liaJz-0 di circ·.1. nove puuti, da 22:l.u3 in marzo a 232.97. L'aumento è così del 3.7 per t-ento sul mar,:o scorso, del 45.G per cento sul• l'ap1ile 1917 e del 133 per cento ci1,:n sul– l'unno 19111 . . L'aumento è dovuto iilln carne bovina e al Jatt:0-, ma, siccome 1a vad:u·...ione del prezzo me<lio della came da L. G.H a 7.10 parte dal 2V aprile , e guello del latte do. cent. UO a G.J l~•(lrteòaJ gio1110 24, C<n:,i nena meòlu generale dei prc-.tzi sul mese gli au– menti g1·u \naJ..O solo nelin. misura di 00 cen,. tesiru l per la Cli l'M e di ~nt. 3 per il la t– t.e. L'esito ~erò di questi numenti jnfiuil'i L sui nume1i indici <li maggio. Le v:1riaz.ioni n1eusil.i dei numeri lndic·i furono le seguenti: Pe,· l'anno 1917: aprile, 150.9S: mngglo 171.10: gtug-no, 178.5:t; luglio, 183.16; ag,/ sto, 18!.i.S.:,; settembre, 188.72; ottob1-e 197.09; uo,·embre. 207.01; Dicembre, 210.so '. r~r !"anno 1918: gennaio, 210.89; feb– b;a10, 214.60; marzo, 224.63; aprlle, 232.!17. Il calcolo del,fu spesa nel bllàncio setti– manale dl una f')Illigllu oper:ijq di 5 per– sone, presenta un aumento del 103 per cen– to ci rre sui soli generi alimenta1·i , in con– fronto alla ~ per g).i stessi generi D<!I primo seniestrn.19H, e. un aumento del 15(\ per cento comprese le spese d1 luce, risc9l-– du,mento,. ed affitto. RIGAMONTI GIUSEiPPiil, 'geren"te, TiPffi.qfla- .de.l.ls ·-Sooietà ·l!lùltri<.>e A·vcmU, {:lei !J, D'UIWWQ, _16,

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