La Difesa delle Lavoratrici - anno VI - n. 17 - 23 settembre

Condotta con un co~ì ri gido criterio di classe, l'az ione per la dif esa della mano d'opera femmin ile e di quella maschile al lempo stesso non ri schia darv ero di preci– pitare in un pericoloso dircr siYO, capace di distrarre te menti dall'ur gente problema ùell" ora, ma dir enta un episodio non tra – scurabi le delra zione generale del prolela– iato. in perfetta corri spondenza con le nc- èessit,'t del momento. Tregua delle classi? Che i signori capita– listi incomincino a dare it buon esempio. In att esa, lolla di classe. come prima. più di pri maol Questo i I pensiero che guida la Federa· zione meta llurgica in Franc ia: un·organiz– zazione così forte e così temuta. che nono– ta nte i tempì mal vag i, il suo segretai-io )l errheim ... gode ancora ott ima salute. (l. c. CLARA ZETKIN per Angelica Balabanoff' Le acruse contro Lenin, contro Trotzki, con. Lro la Balab{Lnoff. c,_,ntro la. Kolor,tay, ecc., ecc., di essere \·endute alla Germania. di stare al soldo del k:.1.iser, nrm voµ-Ii ono tarere. Ca– lu nnia t.e. ca!unnia ~e. qualche cosa 1·i resta .:-lempre. Cna. g1 ande '-Ocialista, Klara Z<:tkin, ,·he conc.sce e~sa pure le r;a.lunnie r· il carcere 1> le ptr-;ocuzioni, insorge r,erciò, con tutta. la su.a fierc zu.1, nella. LeiJJ: iPr Votks:e iluny, cr,ri un lungo :1 rlioolo. dedicato ali 'azion e spiega.. la da Angf-liCa Bc.dabanoff pe r la causa S,()f'i.:t.• li.e.sta. Di que~t.o articolo pieno di fierezza. so• l'ial'ista, GPnO.UP ha mandato un sunt 0 al no• !-tro A tanti! Son e: una rli(1-'-.a, quf-ll'c1r lico lo, natural– mente; giaccl,é contro !':iirnili fandpnie non ,·r• 1d• bi50orrno. :\Ja Cliu'a Zetkin conosce In Da• la.bwioff, ne ~a. la \'ita 1 ne v-gui l'op<:1:a., ne s:L i sacrHh.i fatti e le p~1.,__ecuzir.Jni sofferte pr-r il partitr.J, mentrr• r,rJn le ,•ùno..;.eono lr- masse f1rùlr:tarie t.ede~fie, al r:ui orer-diiC>giungeran– no pur e h• calunni(: df>'"~liavn:r~'l, i. Col suo , uore di <..Od<.Lli r;t<.1, crm il suo entu~iasmo di cornpa.gn ~ di frde , CLu.ra Zetkin dr-scr~11::quii1- di la \ita e l'u.ttività. <lelh Bala.t,anofl, 1·1.>m'· 'Jl'gani zza!rirn· . ,.om~ ;:dor11<1li~ta, 1;orne fJf'IJfJH· gandista. c-ome tr aduttricr·, f'om,, !-'ùC('ùl'l'Ìll'Ì· 'P <Jr.i l,isCJgnosi, o:;empri; comr> '-OCiali... t.. a, iu Ji.alia.. comr• 11<-IL.a. Svizzru.a.. "Orne in flU%i11 u Ovunque fos,;;e, es:- ;a.ha SùlJev~l-!CJ l'idea li• d!!l socialismo al diSOfJl'/1, dell:1- batta;:diu, al di S<Jpra dellP 1:oner1ti rJr•lJo 1..cio1,·i11ir-.rnu. l': IJE't'ci,J ladri ,- :.1 ... sass.i11i'! Perr·iù una II aw•11'•• dr•J go\·erno imrJedaJe? "· f;h! l'infariiia, ,, la <..toJtezza fur:-e <1ncora rnu:i~iùJf•'. .\11::a~lira. Ba– lubanoff 110n è tu.tta d<'.il':.trf!illa, <·on c·ui gli uomini 11ulitici ,•ùnfozirJW1no i lfJro l:.1.<·c•IJl– upe 1li o ffi!l.:,.(:hr-ruti. J.:1. 11tttura. l'ii :L fo;r:tiata ec,n qu1cl nobile mat~ria.Je cLe dà al r1r,r,olfJ i suoi manfri ,. i S1Joi eroi,,. Ledonne socialistedesche Le loro rivendicazio ni al Congresso di Gross -Berlin. Cn congresso di ùonne socialiste, aderenti all'azione di opposizione sro ltu dal grnppo della Cl~ra Zctkin e Lii Rosa Luxembourg, si (· radunato alcuni giorni or sono a Gross– Bel'iin (Germania). Jlra le altl' e deliberazio– ni !)l'Cse è da ri leva rsi la seguente a propo– sito del lnvoro delle donne. « L'aumento con, idererole clell · impiego cklle donne duranle la guerra , al punto cli vista politico, ( della tatti ca e dell a. organi z- . zazione. è della più alta import anza pel' il movimcnl o operaio moderno. li p·a,·tit o clern considerar e questo au– mento da tre punii di Yista. .È csscn:,-ialmente necessario aYerc un'idea chiara dd lavoro delle llonne, basat..a sui pl'incip ii fondamentali della nostra dottri– na. Il suo sviluppo de,'è essere considerato come un impo!'tante problema sto,·ico e co– me part e integrante del progresso, co.ncli– zione nee;cssaritl della realizzazione del so– ciali smo. E' soll anlo sotto la dominazione ,·apitatista che questo s,·iluppo produce, per la classe operaia. delle funeste conseguen– ze, quali l' av vilim ent o dei sa lari , l'a ccresci– mento ùl'i grava mi per la don11a. i disturbi cagionati alla sua salut e, il danno portato alla \'ila famigliare, alle cure ed alla vigi– lanza pc! ,fanciullo, al rassetto dell a casa. La trasformazione ciel diritto cli proprietà e uetle condizioni della propri etit in un or– cline sociali .sta, basalo sulla comunanza del– la propri etù. e dei mezzi di produzione. li – be1é1 it il laroro ed aboli rù. per le donne im– piegate nella industria i ma]i che ne risul – tano trop po spesso, all 'ora: attuale , per lilrn stesse, per i loro car i e per la loro classe. I.a crcsccnl e produtliYitù. del lavoro uma– no. !·isultant P dai pro gress i tecnici , la con- 1.:ent1 azione industrial e ognor crescente fra le mani delle classi farorite dalla società e l'u s,J senipre più grande del lavoro delle donnP, hanno creato le condizioni obbiet– tir e nC'cessn1'ie alla realizzazione del socia– lismo. E nello stesso tempo va ingrnnclendo in proporzio ni eno rmi l'ar1nata dei campi o– ni il cui compito storico è di conduf•re il social ismo alla vittori a mediante la conqui– si.a ciel potere pqliti co. Per migliora re attua lmente la so!'le delle donne lavoratri ci r mettei"le in istato di r·ompiere il loro compito stori co nel moYi– mento operaio, così come il loro dovere di madri , di sposr. cli massai e e di operaie, è grande doYere del Partito di svegliare le donne, ùi organizzarl e, di educarle nel so-· f'io.lismo con zelo ed enccgia infaticabi le. E nello steso tempo di lavorare con ardente passione pe!' la riforma dell'i struzione pub– bli ca. per I·eguaglianza politi ca della don– " " · per la effettiva prot ezione delle operai e e 1·ass'ic:urazione per i bisogni soc iali da part e dello Stato e dei Comuni. Perciò la conferenza dell e donne sociali– ste tedesche domanda che siano utilizzalr tull e le uccasif,ni d'a gila ri one e d'eduèazione fra le rlonne e che siano poste all 'ordin e del giorno e forte mente sostenute p,·esso le au– torit,'t legislativ e le seguenti ri vendicazioni : I I lntroduzionr del suffragio unirersa– le rg uale. Llirello . ,, segreto per i ,due sessi, a partire dai 20 anni in tutt i i pubblici r·onsessi politi ci ed amminist rati,· i dello Sta– lo e dei comuni: 21 Piena ed intera libertà Lii associa– zione. di riuni or.r· e di sciopcrn ad abro– 'razione di tutte lf' eccezioni c·ontro i gio• ~;:uii, i domestici. i contadini. c·d i la\'OJ'U· turi strani eri : 3) Riduzione dl'lle ore di lal'or-o a otto pr-r tutti gli adulti uomini e donne rd u sci pc,· i minori di unni I8. 4 Proibizionr fii ogni lavoro reddili7.i1J ai fanciulli minori di undit i anni. .j) .\fczza giornata di ripo so lutli i so– l;ati pc,· le donne lav,,ratrii'i Pd una mezza gio,·nala per settimana_ - oltr e il riposo festivo _, per Lutti I gIoran1. 6; Pruihizione del larn ro nottu rno sp,•- 1·ial1nc·nte per le donne e per i gio\·crni. 7/ Oodici giorni di riposo all'ann o, pu- 21tli, presi nelle gior·natc di la\'oro 1 per gli adulli e per i giorani. 8J Proib izione dpJl' impH•go dr lla donna ne i Javon mal sani e nr-i lavori ('he impic– ~anù proc·es~i tossif'i. gI 1'1·oil,i2ione (11far la,o rar e le donne /JllO S(•ttimane ,,,·iI11u "U ùltr, settima ne dopo il parto- HJ1 Estf'nsir,nr dcllr a,.sic·urozioni SOi'ali a tutti i laroratr,ri. 11 / l11trocluzi,,,,P LIPllrr assic:urazi<,11r. pr r la di'-o<·<·upazi<11H'. J:? Li11ifie;o.ziù1w 1ki regr,lamc·11lidel la– ~f>l'ù pt·r 111ezz.o di ,-,,initati r·on rappresen– tanza "ndaca lr. Il gtornf:de esce la 1 11 e la 3 11 Dome– nica d l ogn l m.ese, m a pe r esigen ze d'I mpaginazione gli sc r itti de b bono p e r venirci r ispe ttivam e n te prima_ dell'ulti ma e d e lla 2 a D omenica d 'o• g nl rn ee e. Per creare una L' esperienza del passato, gli avvenimen ti e gli effetti di" questa guerra , sollevarono nel campo proleta rio la questione del! 'educazione dell e nuove generazioni. In Ital ia ed in aliri Stati, scrittori , pubblicisti– insegnanri J propagand isti, pacifisti, sovvers ivi e s~ecialrnente socialis ti internazionali sti si pre– occuparono del prob lema ed apersero una inte– ressante discussione. in merito. Non mancò in questo grave dibattito la voce della donna, ed, in Francia prima, i11 Italia poi, scrittri ci e pro– pagandiste femm inili fecero senrire la loro no• bile voce. Maddalena Vernet in ,un artico lo ri– prodotlo d'a var i giornali, parla alle madr i, fa– cendo comprendere il grave errore di non edu– care i figli a sentimenti umanitarii e dì lascia·re circo lare tra loro il sentim ento guerr esco. Mar– che Bigot in un artico lo sulla Difesa delle La– JJOralrici. osserva il problema dal lato della scuola e 'propone che le donne socialiste redi• gano ii Decalogo della Pace per i 'educazione dei piccoli e poi lo diffondano nel loro paese e portino a Stoccolma la proposta di istituire un Uffic io Internaziona le del! 'istruz ione pubblica , per far controllare da una apposita Ccmm issio– nc i metodi dli insegnamento. nel quale Ufficio insegnan ti di tutti i paesi cercherebbero di in– trodurre nel! 'insegna mento lo spirito di pace. La Difesa delle Lavorntri<.i ribatte il concelto di Marthe Bigot sostenendo (col! 'esempio della grande maggioranza degli insegnant i italiani di fro nte alia guerra ) che per istit uire un contrailo pacifista su!l 'islI'uzion e pubblica, occorrono in– segnanti pacifi~t i non a·1a Teo::!oro Moneta, ma alla Romain Rolland. ma essendo questo un so– gno, restano solo i socialisti in campo per.ciò è meglio curare J'educaz:one 'dei fan<. iulli nelle famig lie. Altr i sull'A ~anti! facevano voii che la Società Editrice Avauti ! ini zi i la pubblicazio– ne di un giorna letto dei bambini, contrapp csto ai giornaletti satirici d'el nazionalismo. Alcuni anni or sono Francisco Ferrer. in lspagna, ideò e costituì la Scuoia Mcderna. poi Lui gi Molina– ri in It2.lia tentò di f2re altrettanto , ma ciò è assai poco. Prima della guerra il movimento ,socialista aveva due ba,si: politica ed economica, l'eco– nomia si divideva in resistenza e cooperazione . I diversi organismi erano i.n genera le assai flo– rid i e potent i fìnanziariam en.te ; ma niuna o ben poca cura veniva dedicata alla Coltura intellet– rua\e.. Ora che il pa~sato ci ha fatto comprendere rutti gli errori commessi. io credo sia temço di prepararci sin d'ora per l 'avvenire• Il nazic,nalisrro e il militari smo nannq di già il loro metodo applicato legalmente e si vede con quali effetti. Il cle: icalismo fin dai tempi remot i, esplicò il suo metod'o legalmente , poi. fece alleanza col militarismo e adottò il metodo dell 'educazione religiosa libera e volonta.ria , ma nei tesi.i scolastici seppe infi ltrarvi par;e dei suoi desideri . Ed ora il bambino appena nato, per l'ign oranza e superstizione della donna, per la vilt à o leggerezza dell'uomo , viene edu• cato a sentimenti cie violano la sua coscienza. Nella scucila. al sentim en.to di una religione di superstizione e di viltà , si aggiunge quello del rispetto ad ogni forma di coscienza legali z– zata. La letteratura, la stampa, il libro , il gior– nale s:•no posti al serviz io di questa violenza. Persino i socialsit i e sovversiv i in genere sono imbevu ti di sentim enti scior ini sri o supersti– ziosi. Delle Università Popolar i. delle scuole di col– tura popolare. delle biblioteche, la maggior par– te è nelle mani della borghesia, e le altre vera– mente socialiste contano poco perchè isolate . Ora io credo che per creare una nuova men– tali ·à internaziona le, si deve fare in modo che que;sta non sia mentalità borghese, ma sociali– sta, comun ista, raziona lista, internazion alista . Per far ciò, occorr e un organismo nuovo. il quale faccia capo- alla Internazionale sociali sta. nell a sua sede. Al Congresso dì Stoccolma i socia listi italiani dovrebbero sollev are la que– stione per preparare il terren o per il dopo guerra. Ecco lo schema del! 'organismo : Tu tti i par- 1i1i socialisti internaz ionalis ti, devono stanziare una ingemc somma di denaro per costituir e un Isti tuto int ernazionale di coltura sociali sta. A dette se-mmc si potranno aggiungere quelle dei lasciti . All a sede di esso deve funzion are un apposito Comit ato. il quale elargirà premi agli autor i di pregevo li opere di caran ere sociali sta. In ogni Stato il Partito socialista dovrà ist·ituire in un::i: grand e città una Uni versità socialistn. una grande libreria c~,n rivic.1e e giornali soci:1- listi educativi , le quali dipen deranno dall 'I~titu– to ln :ernazionalc. In ogni città poi. quando sa– rà possibile, si dovrà costituire una Scuola Mo– derna, con unn succursale dell a Libr eria cen– trale, un giornaleuo di propnganda e biblioteche . In r,gni paese si dovrà costi wir c un Cir colo edu– cati· o socialista. con ~oci prop ri ed azioni a fondo perduto. il quale dovrà essere fìnanziato dalle Sezioni adulta, femminile, giovanile socia– liste. dalle orga nizzazioni ecr,nomiche e dalle cr,operativc. Detto Circ olo dovrà istituire una biblio teca, una scuola di co)tura popolare. uno o più ricreatori socialisti, e se possibile una pic– cola Scuola Moderna. In ~eguito si cosrituiran• no compagnie drammatic~e, cor? i musicali I 'a- . coscienza nuova zienda cinema,tografic ai. Tuit i gli scritt ori socia– listi dovranno · cercare di dare alla sìampa del parti to, nuo\'e opére sociali ste, scientifiche , e.du– cative, amene. Tutti gli insegnanti dovranno metter si a dispo3izione del par :ito per diriger e ed insegnare nelle Università, nelle Scuole. Mo– dern e ecc. Tutti i colti , gli int el!e ìtuali , gli ab – bienti social isti devono dare quanto possono al nuovo organismo; tuui i proletari in genere de– vono cercare d 'istruir si e di isiruire gli altri. Gli ,uomini devono abbandonare il vizio, boic.oi– tare i divertiment i, le pubblica zioni, !a stampa borghese e dedidarsi con amor e al benesser e della famiglia e della collettività. Le dc.nne non devono essere più appartate ed avve rse agli uomin i, ma devono abbandonare il prete e de– dicarsi alla sana e moderna educazione dei lor o figli. I giornali socialisti dovrebbero avere unn pagina dedicata alla illu strazion e del social ismo scienoifico e nella quale i migliori pubbl icisti dovrebbero illustrare la teoria socialista nei suoi diversi aspetti. Nelle belle ani, come pittura, scultura. mu– sica, poesia, tutti gli artisti sociali sti dovrebbe · ro creare lavori di caratte re social ista. E per dart maggior forza a questo, il Comitato lnter – naziona:e, distr ibutore dei r:remi, dovrà esigere che le opere siano scritt e in Espera nto. Nelle Università, Scuole Moderne si dovrà inseg nare l'E speranto. e alla sede di ogni Circ olo educa– tivo si dovrà tenere un corso alm eno al! ·anno di Esperanto. In ogni Stato dovr à circolare una rivista scri tta in Esperanto e se possibile un giornale. Le librerie central i dovranno stampa– re edizioni in Esperanto di tutti gli scritti socia – listi , in rr:odo che tutte le bibli oteche ne siano fornice. In tal modo i fururi uomini parleran no uguale idi oma, avranno appreso alla stessa fonte I 'istru– zione e comprenderanno veramente ,I ·essenza del Socialismo comunista intern azic.nale e la pace sarà definitiva. Pegognaga. se ttemb re I917. Antenor e Melli. san o. Pubblichiamo questo scritto del compagno Melli perchè è un bello esempio di fede e di entusiasmo socialista. Ma dichiariamo subito che il socialismo 11 scientifico n, a nome del quale il .buon ·Melli SFriPe con tanta .fiamma d1 amore, è proprio tutto il contrario di questa co– struzione fantasticam ente utopistica. Tutti i partiti socialisti, tutti i pubblicist i. tutt i i maestri. tutti gli uomini. tutt e le donne . tutti i Letterati, tutti gli artisti. debbono - nèl– la men.te del buofl Melli - darsi intensam ente alla coltura socialista i11 quelle forme che egli descrive. Ed il debbono è per lui una specie di imperativo categorico, senza ch 'egli s' accorga che non si impone il socialismo per decreto e 11011 si forgia la letteratura e la scienza e non si d1fjo1ule 11epp11re l'esp eranto per dovere morale. Se dain·ero si potessero stabilire in effetto que• sii do1·eri allora meglio varrebbe dire : il socia– lismo sia.Ed ecco il socialismo scaturire fuori dalla i11iq11ità borghese miracolosamente proprio come per miracola dalla roccia. percossa dalla 1,erga mosaica, zampillò l'acqud, fresca. La nostra dottrina ci i11seg11ainvece che rion basta che gli uomini II facciano come la pensa– no » che an:i 1wr1 è possibile clrn gli uomini pessario fare come la pensano. Ci ilì1segna che fa letteratura, l 'arte, la scienza, la lingua non sono creat io11iartificiose, che possano stabilirsi a seconda di 1111 dol!ere. ma derivano da una serie di lente e f.!raduali trasfornur:ioni deter– minate in gran parte dalle dii,erse e mutevoli condizio11ieconomiche dei di11ersi ambienti so– ciali.. Fatta questa osserrazione per non lasciar passare in un giornale socialista una Ilota del lutto f uori delle nostre concezioni socialiste. ripetiamo che lo scritto del Mclii è però un bella esemp io di quella sete di sapere e di q11elentu. sic1s111r> per la coltura elle è i11 alcuni 11ostri buo– ni co111pat!11ioperai e che noi Porremmo 1•edere trasfuso in tut ti. r,i fìt,,s11fo arre() <licPl '(i cht, sr,L1i t1u.w,do '"' H'(trJ1e polranno farsi da, sè. i col:ulai, potr an– no a. lor·o 1·olta cr,ssarc di PsSf'N' schi aui. v,. scarp e si {anno ù(J(li c1uasi da sf', rale a dirP si fanno a m,ar·chino .. \la i f'o l :rJlrti .'i<Jno.<.:Pn1- 11r,, srllinri.

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