La Difesa delle Lavoratrici - anno V - n. 5 - 5 marzo 1916

- Gio,·anni, che cos'è ace.adulo? - do– mandò Pietro precipitandosi r erso l'amico. - Ella sembra pazza. - Lo è - rispose l'ami co trislame,nle. Pi etro barcoUò come un loro colpilo da una mazzat.a. - Ma perché? Che oos'è anenulo? Ed il bimbo pe rché non è qui? Che n'è del mio picoolo? - Coraggio, Pi ebro coraggio - mormorò Giovanni cercando invano le parole colte quali annuncia rgli l'orribBe svenLura. - Coraggio? Ke ho; un uomo non può Yivere come io ho Yissuto in questi sette me– si, affrontando tutte le insidie e lutti i peri– coll, se non è dolal-0 di grande cor~gio. Spesso i dolo ri moraJi sono superiori alle fferenze fisiche - soggiunse Gio\·anni. E' vero . prO\·a ne sia quest 'a ngoscia che mi stringe l'anima come una te-naglia... Pur e prefe risco tutto a questa dolorosa in– certezza . rnmm i du nque ... ~!io figlio?... - Non è j)iù; una b-Omba gettala da un areoplano austriaco, ha spento in lui la ,·ila, e la ragione in lei. - :\1a p erchè non -avverLirmi, perc hè? - doman dò P ie.tra fra i sing hiozzi. - Si sperava che ella riacquistass e la ra– !:!.'ione, che t.u aYessi potuto t,roYare almeno lei al tuo ritorno. Ed av rebbe volul-0 anche aggiunge re raI– lro rnoti,·o che a,·e,·a indotto lutli al silenzio. - Si teme,·a che tu non ritornassi, e non si ,·ole,·a ay,·elenarli gli ultimi giorni di Yita. dandoti questa notizia. ~la tacqu e. e per un·istante non si udi– rono nella camera che i singhiozzi laceranli dei due uomini che confondeYano le loro la~rime. Poi P ietro tornò pr esso la mogli e, la soos– se chiama.'l dola coi nom i più dolci che la sua tenerezza gli suggecri,·a.. ma ella 1~ima– neYa impassi bile: solo tratto !rallo usciva dalla sua apatia per ri1)elere il rit orne llo doloroso: - La guerra! Oh! com'è brulla la guerra! Scoraggialo per l'inutilità dei suoi sforzi, l'uomo la lasciò dirig endosi rnrso l'u SC<ila. Sulla soglia l'amic o gli sbarrò il passo . - Dove vai? - Ritorno in guerra , in cerca d'un a palla piel-0sa che mi liberi dall' esistenza. E respinto l'am ico. ritornò sul percorso cammino oolla disperaz ione nel cuore, colta febb re nel sangue. M ARIA Sw.uu CERRT. LA DI FJ;JS,l DELLE LA VORA TRICI CO r-x_RISPO NDEN ZE Da Mon za. Xell'ultima adunnnza del Gruppo Fe·mm:iJtilc Sociali~ta. c·erano presenti buon numero di so– cie. La relazione morale e finanziana è stata eia tutte a.ppro,·ata . Vennero rlconfennat.e le caricho socia.li• solo alla caùca cLl segre ta.ria vemie non"lin~tta ~ 1 n'aJ– tra compngnn . Venn e1·0 ap-proYale alcune pro posto fatte da una compagna o cioè: I. AJ1hona1nento del giornale locale socialisti:1 La Bria n:.a; 2. Ac• cordare un dato numer o di Difesa, dell e La vo. rat rici da clistJ:ibuirsi gr atis, nella ~1)Cra.i1z[1. che leggendo questo prezioso fogli o impOJ·ino ad ama rlo ed in seguito diventino abbo nat e; 3. Tenere una \"-OJta al mese conversaz ioni fa. miglia.ri sul socialismo, se qualche com1}agna cli ).IUan o potrà recarsi qui, come è nostro desiderio. Da Biella. AJ Congr esso te.nutosi qui domenica 20 corr. mese, la Sezion e di VngJio ChiaYazza ha •p1·e– sentato qu est'or d ine ciel gio1·no: 11 li Cong l'esso ricono scen do In ncce,;;sitù cli costitui1·e u na Sezjone Socialista Femminil e, che con1rm.·enda il 1nandamcnto, con in sede jn Biella. allo scopo di Tiunlr e gli elementi che pro fessa no o sim ,patiz.za no per la nostra id.ea, fa i1wito al Cmnitat o Fede ra le che concorde colle sezioni ed aiutato da compagn i dei si11- .goli paesi indica tma Tiunicme in Biella. in epoca da destinar1·si ». li Congres...~ ha J)e1·ò ritenuto che le don.ne s i insc ri\ ·ano nelle singole Sezio ni. Xoi ci a.uguriam.o che là do,·e. local me,nte, le isc ritte raggi ungano un num ero suffid ente, costituiscano un Gi·tpppo Femm ini le, adere nt e a1 Part.ito, come si fa già in molti centri. Da Trino Vercellese . L a L ega contadi ni e contadi ne hn. rivolto un a,ppe llo a t utti ·i comp a.gn i perchè compfa .no tutto il loro do\"ere anche per g·li asc;cnti fol'– zatame nt.e. Quest 'ap.µe llo è sta to r~,·olto in mo– do specialissi mo alle do11ne: ((alle nostre rnam. me, alle nostre donne, alle nos·tre sorn lle. Ad esse il loro giornale L a Difesa delle La vora– trici, IaJ1cia l'invito: La chiamata sott.o le ar – mi - e....::.sa dice - dìa•ada le .file dei combattent.i nel campo del socialismo; COIUi.0agne spetta a noi prenclC'I'e il loro posto! 11. Da Bologna. Si è tenuta un a ri unione dei se~net,ari delle Federazi oni Pr o,·ìn ciali Gim·anili Socia-liste cli Bologna , RaYenn a . Reggio Emili a, ~loclena, Ce:i-ena, S. Arcang elo cli Romagna . :Vla1)COl\"a– tno Pi acenza e Pa.r·ma. Fr a le alti-e deli.beraz.ioni, Yi St">gnrf~ o queila che ri gua rda J'impc.gno cli inten sifica i-e e coordi nare l' azione infantile e femmi11i1e, in a.ttesa <li ternp,i nllgiliori. Sper iamo ora c:he i sing oli circoli ,gio,·aniJi (e p.erchè no le Sezioni aclulte?) vorJ'aJlllO de· dica rsi alacre m€mte al compito delineato nell a riun ione. Da Ravenna. In una asse mblea, anim atissi ma, .:::i è svolta ~a c}~:~t.azione degli oggetti posti all'o. d. g., a } la comuni cazione della seg reta ria sulla a segnazio ne delle cariche e ulle deliber e pre– :,e dalla cHrezione; b) la giustificazione cli due soc ie moro se che si sono messe aJ corr ente; e) la d iscussione di una import.ante pM– posta ... in fiore, d1 cui vi manderemo la rela – zione al Lempo dei fru tli; d, la rimessa in \·igoi-e, cln. pa 1·te della se– gretaria. di un ,articolo del nost ro r.egolaanenio pro socie ammala.te, colla nomin a., sed uta st.a11- Le, di <Lue compagne r1ell'uffifio di virri]are e 1,1·<1\"Ye<lere secon do i casi tn.nt, , p,er J'Ùssic;t.e.n– za qua.nt.1 per J"aiuto pecunia 1·io. L'a.<-c:.embleasi è tenuta in un bugigattolo rimasto tar;rliato fur.1ri <ln.ll 'nmpio locaJe del Circolo ((.-\.ur<,ra >J, Tei":Jui1-.ito da.Jl'::wtorHà mi– lHare. e che ha un certo a.-,petto <-ug~e~ivo di catacr.,mba . Prim a e dopo gli argome nti ~urri!erjti, <-i trattò colla ma.~sìma ,·ha.cità. l'argo mento del· la calaia degli areopla11i alistrici "-li Hn,,enn a; ciuello ar dente dell e iropuia!l.ioni fatte dai no– <: -1.ri a.\.·versa1ii politici ai sociaHst i tedeschi, coini:c,lgl?:ndo ad arle la re,;p<msal)ililà. dei so– cialisti in genere d i fronte alla eo nfln.gra.zion.e + "lnrr.JJ )ea; qu ello deJJa re11c;111·a, che <'sili'l. la conquista chile del libe ro pc.nsie-ro E fu appurit.o contn, alla c·e.n!)11ru <;hc :;:.i <le– liDPrò nn ,vibrato c,nJine del gi()rno col (fnale ~j <;hiuse l'adunanza. Da Rlfred l. rn (Jlle&ta "Casa l]PJ Popr,lr, 11 domenica, 20 rorrr-r1t<· ebbf, lur>go un'iltlf.1<11iilntRriunione di <lr.Jnnr~. Parlò il compagno Alhr>rt<JAlhf-ri.<misul 1.Prn:1: u La donne e il "-Or:i:ùismo "· ~e trasse r1ryomenti r<mv;lncentissimi e fu <·ntusinst ica– rnr-r1V> ;1py,fo.1J-di1n.S.:,gui il <·r.,mr>agn<) r.ara.'>i Fr-rdinandrJ che miSP in riliovo IP prPc;enti misr•rio v,dnJi <1"11f'quali la <lr,nn:1 pili del– I lll'JT(/(J .,t,(lt.,,- i d.iS:ll!Ì - fn<:or:i.g-i:dr.t le dr)nne ad urrn Jott,1, Umooe, r:l<:N,,rnanda loro l'educazion" della fam.iglia p,-.r :.1,u<;,pic..'lre queJl'avvenire r:vJifJOO per iJ qu: .1.le < :.i <'hi;irnano oognatori r,d utopic.,ti. Ancl ie eyli t·rminiJ calorr~arncnte a,f>pln.uclito. Dr)pr> furono fatte m1r,vp in4'rjti,P. 11 lavoro '-i S\:(Jl.r(e ;:i.ttivo e [>Tf><IH<'<' tmo,d 1· is11ltn.li . Eleviiun <, Hn ~rido di protR<;ta. ri<·r l'inginst.a. ron<J:uwa a dann<) delle donne F ie<-.ol~Lrte ed nvio.J"no loro la nostra .Ci,fJlidariet.à e<l ut1 voto di JJlau!--<J ptr la lorn "git~ziunc. È con piacere che abbiamo appresa la scar – cerazione della A"alo1,osa compap:na Hosa Lu – Xembltrg . Ad essa gJi aug ur i più Ienidi che possa torna.re alle battAglie fo17.ntarnente in – tR-rrotte per volontà cl'in! a.mi <1rbitri polizieschi. Da Cas te lfi orent ino. In questi giom i 1\ pari il,0 per la vo~tirn. citià il car.issimo comp,1gno Bondi RicC'iOlt,i, aJJ'at – ti,·ità. del qu-nle molto dC\'e il nostro gntppo . La partenza. di questo com pagno, che ci avreb– be a1ic,ora. l\"alidamente aiutate, molto ci spia – ce. Ci resta però a. suo ricordo l'ope1'a. buona di propaganda alJa qua.Je egli crasi i11tera.men– te dedicato, opera cho noi continueremo . Ad esso giunga iJ1tanto il saluto e l'augurio delle compagne di fc.cle. La Se:.. Femminile . Da Grosse1:o. P er merito <li qu esta Federazione Giovanile, l' organjzzazione femmjnilc in Maremma pro – cede abbast.an1,a bene. ~oi ne siamo davvero esultanti, perchè cred eNamo (ccl a torto) che a11che in qu-est-0 ti-agico m omento, la donna fosse anco r a 1 J)licn.a. di prcg~ucLizi e viv,ent e nell o scett.icismo più [lSSOlu to. Fino ad oggi s.ono st. :1.IC ' r ,oslituite delle se– zioni a Tat.ti, Sasso d'Ombron e, Fol101iica, Grosseto e )J ontepescali . .\.llr C' (e gono molte) sara nn o defi nith·a 1ne11te co~tituile de11tro jJ corrente mese. Da Follo n ica. Ha aYuto luogo in Fol1onicc1 r:rnnunciata ri tmione della Federazione socia lista. mare m– mana . Dopo un accu r ato esame ciel promet – tente risveglio socia Jista, che si ,·erifica in pro• \'Jncia si è deciso di restare \"iepp iù a con– tatto coi gio,rani per crrcttua re con essi un in – tenso la;\"oro cli propaganda. e dj J1roselitis m o. Si è da to poi incarico ai compagni F ranceschi e Picc hetti di prende.Te acco l'cli col segretar io della F edera zion e glova irilc, r-ompag no ::\1ia• gnani ~!ari no, per conib ino,re w1 gi r o di pro. p aga nd a d a effettuar s i eia •un a compagna aJlo ~cQJ)o dì d:ire impu lso rigog lio8o al moYim en– to delle donne S'Jcia liste, Da Mont e massi. Sono -un milite ,1~c01·0 appa I'Lene11t0 a.Ila schier a dei .giO\·ani del 11o~tro 1)arl.ito che tanto contribuisce in favo re della promettente orga– nizz w ione femm:inile. Ho preso la .penna per inYiru·e un frate. 1·no sa lut o alla h1·a;\·a comp a. gna Ani ta Caipitani di )fon tema.ss i e a tutte Je altre che hanno abbr acciata la n ostr a fede e la propagano J)e!" i paesi e per le campagne . Così don ·ebbero fn 1-e tutte le donn e perchè d a esse noi aspe iti amo t.a11to. 11 nost l'O lavoro non a,-re b be efficacia se fosse an ·ersa to dalle ln.voraùici e Jo sfm'ZO gigante.-.co ch e noi fa.e. eia.mo in questo momento critico cad110bbe nel \'\loto se 11el giorno della rhHL..<;eenza di que• sta. ,nostra grande idea., le donne .che co·n05co- 110 i doloii, le sofferenze, le trepidazioni, le a 1 ·gosc.ie dell'wnanità opp1•essa, n on si sl riJ:t o-essero compatte aitorno a questo partito so– ~ialista che ha. tenuta alte ed incontaminata la bandiera. de.li e rivend icn.zionl p rolet ari e. /wanti d1mque ora e s,empre1 com pagni gio– Yani e adu lti e ,·a.Iorose donne ! Avanti per re– rnancipazione dei lavoratori e per il trionfo del socialism o! Elido Magrini. Da Tatti. La. -costituzione <loJJa Sez. SocinJ.ist.a F1emm i– nile ha fa.tic ;1,1vricci ,a.rc :il naso alt.re eh.e rulJ.e begh ine anc.hc a.gli aJ\'versa ri politici . Essi, po– nwc.tt.i, pare cl1c caschino d al le nuvole e igno– rino che Tatti è da ta11ii aoni un 'J}aese emi. nentementc socin lfata. Com unqu e noi n-on pos– siamo guarire deJJa miopia quei signo ri uomi – ni d'ordine e qneHo s.ig- nore che, politicame: n– te, si ostinmw él. non \'Ole.r vedere un palm o più jn là deJLa. punta d el naso. Un solo rilie'l"o dobbiamo farè: quello di ri– ,·endicare a noj la libertà cli az ione, di pen – sa1·la come meglio ci aggrada e di coa diuvare i compagni, gio,·ani e adultj, nell'ope ra fat– li, a pel trWllf-0 ciel nostro raclioso ideale. Le donne sociaJ isto che in ogni paese cii ~Jaremma si sono organ izza te o si organ..i.M,e. ranno io mi nuguro che, non curanti dell e orJ– tiche e d el di leggio dei ben ,pen santi , segu i– rann o e.on fc.cle il rigog lio so movimento del nost ro partito ohe giuida il pro leta riat o neJle– lotte _ per il conscgu i1nent o di un mig lior do- man ,. Eneri11a Gor elli . Da Reggio Calabria. P,asserà questo turbi ne di gue1-ra, passe– ranno questi mome:nti cala 1ni.tosi per il Par. tiLo Socialista e per il proleta riato e verrà anc he il giorno in cui la nostl'a rossa bandie– ra S\"entolerà co11 m aggjore energ ia nelle pie• cole borgat è, nei paes i montagnoli, in mezzo ai contadini, E tutti costo ro, uomini e donne, della nostra– s,·e.nturata Calab ria ~ ridesteranno, compren – derann o finalmente la nost.ra parola di giusti– zia, di umanità, :i.I nqst-ro sentim ento socia • lista. V. Suraci. Il giornale esce la 1 9 e l a 3 3 Dome– nica di ogni m e s e, rna per esigenze • d'impagi nazion e , gli scritti debbono, pervenirci rispettivan1. e nte prilnfl. dell'ultima e della 2 a Domenica d 'o- – gni mese . llo fed e inc ,·ollabile nel trionf o della pace e della fr alellan:.a dei pop oli: essa è fondala so• lidament e su la le(J(Je universale deUa utilità; e quando gli uomini si persuade ra.nno che. l'e.çscr buoni tonw più con to che l'ess er catti– vi, quando i popoli capiranno che per aver la pa ce è necessa rio disfarsi di tutte quelle 'istitu:.ioni, le quali, basate sul vrivilegio e sulla violen:.a, han bisoano, per vii.-ere, delle di scordie e della (J'lLerra.__oh! allora , solo allora il regno della (Jillsti-:.i.a e della Libend"""ftl:nrs arà più un sogno e una illu sione ! M. RAP JSARDJ. RlG AM ONTI 00J SEPPl1l, 11ereo.ta T>p. Ed!I.Fi,:.e della Soct,,tà u Avanlf I u .\1ilano - Via S. Damiano 16.

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