La Difesa delle Lavoratrici - anno V - n. 5 - 5 marzo 1916

An n o V - N. 5 . 5 Marzo 191 6. Conto corrente colla. Posltt. Il li ES C E LA V E L.A 3 . a DO MENICA D E L .M E SE ■ ■ ABBO NAl'iiE.l'fT0 1 U n nu m e r o Cenll . 5 Anno . L 1.5 0 Semestre. . L. O.BO REDAZION E ED AMMINIS TRAZI ONE: ::,o copie .. L. I.SO l00 cop ie . . L. S. - EST ER O IL DO PP IO NOI E LORO è\on di .rado, in cfllest'appassionalo. ta– lora arrabbiato discuter d i pa rte. intorno all a guerra, i nazionalisti nost rani s'Jncon– tr ano sulla nostl·a via ad esecra re il rnili ta– ri.,mo ... per cccellcn ca, qu ello del Kaise r. ~ oi e loro incominc iam o a differenziarc i là doYe essi sognano con voluttà la distru– zione di quel '!)Opolo senza d istinzioni di responsabilita, col mezzo stesso della forza militare. :Ila, fino a questo pu nto, sott.o la min accia e l'ope ra compiuta che turba le entità nazionali, benché pe rm eati d'alt ro spiri to critico, noi poss iamo vedel'e negli av– versari politic i la sinc eri tà dif€-nsiona1e 1 il sogno d i forza pe r la ritorsione d' una vio- 1enza. :\"on CO$Ì. quando, come ora, certa stam pa guerrafon daia va oltre la dif-esa e la vit– toria e. dimentican do l'esecrazione d'una Yiolenza che ri tenne causal e della sua guer– ra di risposta e di puni :;ione, in comin cia a rantarci certe antifone viete di voler copiar e il pangerm anismo kai.serista con un panita– liani.smo milita.re . Per quanto il nosLro senso gffime.t r ico ci ra5sic.uri intorno alla possi – bilità di certi s,·i lupp i compa rativi e c'im – ped isea di prende rli su l serio, come un pe– ricolo meno remoto, pu re, Yale la pe na di coglie r costo ro in flagrante ingiusti zia, di imp edi r loro d i ritirar e le batter ie, con qual– che imp rud enza scoperte nella foga della tesi. Se la moral e cid le non consiste nel 11 via di Qua che ci voglio star io n se non fu del tutto coccodrill esco o scettico quel mar e di oianto n ?·r-:.ato ner la sorte rJP.1::t. f.Prhia e dtl Belgio, se reale- fu la constatazion e del mo;ido chil e che uno squ ilibr io di forza a1·– mat.a. tra le naz ioni rwppresenla un ,pericolo per la pa cifica ci,·iltà . a che scopo compia– cersi di sognare per l'Italia : ((La più gra n– de flot.ta. il più grande esercito 1>. qua ndo, a pace equa conchiusa tra le nazioni. si fos– se dinanzi alla rip resa della Yila norma le• E" dunque ver30 resecrato errore che ten– dono i moralisti cavalle reschi, i difensori dei deboli cont ro il milita rismo teutonico? E' questa la promessa di pace du ratura che lanciano ai popo li, nell'ora ·grave dell'es tre– mo sacrificio per le pat rie? Se 1e grandi marine e i grandi ese rciti, dopo le paci d'equilibrio. non servono a nuove violen ze, a che sen·ono? Come si fa milita rm ente una più gran.de na zione, sen za ingran dirla con la conquista? '\"on mai come dinanri a queste confessioni che qua e là scattano dalla foga della Lesi "ult ra », noi abbiamo sentita la santità pi ù grande della nos tra esecrazione del più ese– cralo impe ri alismo moderno. non mai ci :==iamo sentiti nel nostro sogn~ interna ziona– li.,la. maggio rmente, supremamente italiani in faccia ai destini del popolo nostro nel confronto brusco con cerla sedicente italia – nità rodomontc,sea e catastrofica. C'i, una propo,ta sola per quanto fu- turista nella 7azzarra balorda del gue-rra– fondai'1TIO italico - che saremmo tentali di prenrJerE- sul :,;"rio e far no.-:tra: quella :li ,·endere la nostr'arte delle gallerie e dei mu– sei pBr far qu.ailrini. A patto che fr,;;-e dato a noi di devc,lveme il frutto non ad un' Ita– lia, fatta di cannoni e ca.5erme,di coraz zate r,, di sottoma rini tome sognano 1P civili, le italiche anime futuriste, ma per la g-rande mc,bilitazion" dell'alfabeto tra lB plebi del paese, p&r la rie.e.rea amoro» e la ripuli– tura sapiente dei sepolti valori nativi, per la gu(:rra alla fame-. per la gara orµ-07,li<.l"...a delle operf: di vita con 1&miglic,ri nazioni del mondo. E forse ... chi sa•.. l'esodo di quc-i ,rrandi pat rimoni morti potrebbe portar via dal– l'Italia certo odor- di muffa e di sepol<;ro, insieme con .(·<·!W servilismo acratltJnc~ at– torno ai for~tie-ri che, a dir vero, mf:ntre i nazionalisti dormivano ha mai tnorgoglilo noi sovve~ivi, sognanti una dignità per vgni uomo. Su. nw-imperialisti in coda, chi è più anli -kaiserista di noi? Chi più italiano, più rivendicatore del di– ritto d elle genti? A. ZANETTA. MIL ANO - Via S. Damia no, ·16 - MILANO ESTER O Il•• DO P PI O Guerrafondaio mattoide. La nostra più alta mis s ione E' il Papin.i, uno di quei futu risti che han– no e,salt..-=i.Lo la gue rra come u igiene del mon– do :i! Costui, in un libro intito lat-0 La 11aga del solda to, h::i 1il coraggio d i scriv ere xoba di qu esto genere : (( Ci voleva 'Un bagno caldo di sangu e ne– ro, dopo tanti u midicci e tepi dism i di lai/ e ma terni) e di lagrime fraJerne. Ci voleva una bella in11afiatura di sangue... /11.nan::,i tutto siamo troJ)pi. E la guerra leva di torno 1tna infi,nità di uomini che vive ano, perchè erarw nati ... Fra le tante m igliaia di caro– gne abbracciate nella rnorle, e non più di– verse che nel colore dei vann i quan ti saran– no non diro da piangerr, ma da ram men– tare? Ci rnellerei la tesla, che non arrivano ai diii del/r>mani e dei J)ie d1mess i insie me.. Von si rinfaccino, a uso di perora-;ione, le lacri?ne delle mannne . A. che cosa possono serv ire le ma dri , dopo una certa età, se non a piangere?.. La gu erra inoltr e giova alla agricoltura ed alla mod ernità. l campi cli battagl ia rendono 71er nw lti anni assai 71ù't di pr im a, sen ::,aaltra spesa di concio. Che br>icavoli rnangeranno i fr ances i, dov e si amnzucc hieranno i fant i tedeschi, e che gros– i;:f' patate si caveranno in Gali:ia qu est'altro anno.I ... A mi amo, amianw la gu erra, ed as– ~aporimnola, do buon gu stai, fìn che essa du ra ii . la morte della compagna Julie Romm. E' su,pm-fluo ripetere alle lettrici de , La I:'J;esa ii che la nostra pi ù altia. missione è la 'vlal.ernilà . Ma tant o alta è quest<1m issione che n on moli.edonn e sono in grado di valut arne Lui,. f.a l'importanza, spec ialme nte in ra pporto al- 13 questioni sociali . Troppo si è detto e scritto che il senti – ment o d i mal "rnilà è innato nella donn a; cne questa - destina la per legge di natura alla riproduzion e della spede - viene dalla N~tura stessa dotala <lel divino istinto della materniitA onde 1 p'Llò essere madr e squisita e subl•ime solo in for za id'i ta.1e istinto. E' avven uto che Jo esaltazioni dell'isLinlo mal~rno. falle per secoli e secoh da poet i, letterati e studi osi, han no conlribu ito a crea– rn in cer t.e .donne un o stato d'an imo di così Lntnquilla sicur ezza sulla 101,0 ca,pacità na– tnrale ad essere madrri pe rfette, che le rende quasi nonc urainti di a,pprend ere i 'dov.e,ri che loro derivano dalla mal ernita. Prurtll'oppo - come ha ben e dim ostrato la compa:gna Ram belli nel suo recente art icolo: ,, Terza nel du ello ))- i1 sentim ent.o mater– no non è egu ale in tutte le donn e. Non solo non è eguale; ma in ak une è ad'diri ttura ne– gativo. Da.lla d01rna. che lulto s,ubi&e e lullo af– fronLa p€r la sua maLe:rnità , ch e per questa è capace cli piegarsi aNe ,abnegazion i pqù su– blim i e di innalz are la sua ani1na fino al– l'~roismo e fin o al martirio , arriviamo - per un a ll"i.ste seala di degradaz ioni psich i- La New ror ker Volks-;eilung, organo dùi eh~ - alla madr e che uccide la sua creatur a ,r .('ialisti di _ ·e-.·: Ycrl~t l!e-Nl' ~n. .r;.otizi&. ,...,;t ;• ~~ -n nl).., .~h-1' ..._~ fa f'"'-t:n•.:ìto»p i:: guoc;.J.;1a &.ì· la morte della com.pagna Juli a Romm {una 1~1zianclola alla delinqu enza o alla ,prostit u– cognata di Edoardo Bern ste.in) c.he, in pochi z1one. Ma senza ne,ppurn avv enturalfci in giol'nì, soccombette a una polmonit e. La questo abisso di miseria morale nel qua le si compag na Romm . che aveva ora (32 a'llni, agitan~ poch.e misere creabure, dobb iamo ipu– cliresse con gran de abili tà, fino ali' ultimo re malmcorncam ent e c011stata re che il senU– ista nle di sua vita, la pa gina della S ew Yor- mento d·i ma ternità va atten ua.in.dosi in gr an krr l' olk •, ;eih.mg dedicata al movimento numero d i donn e. A ciò contribui scono mol– Ìemmini le, e fu anche molto attiva nel cam- Lissime cause. 'Nelle classi 1proletarie 1 ,per le po leUe.rario e cr itico. Suoi rom.anzi e sue preoccupazi oni e le 'cifficollà finanZJiarie, la noYelle Yirlero la luce nella Neue Zeil e in maternità non 1)UÒessere ~1 d ivino compJ e- alt re riviste. lam ento dell'a.more e della vita, la gioia su- Nella lelteratura opera ia tedesca la Romm prema che corona d i gloria la felic.ilà d ella occupa anche un posto im por twnte .per la donn~; ma de:7e essere tenu ta oome una di– popolari zzazione delle 01)ere di Zola. Jbsen sgrazia. Inf att i, nelle fam iglie povere. l' an– e rlei mode rni auto ri .russi. L'organo dei so- nunz,io di una nuo va mate rnit à è quas i sem– c-iaJisti ame rican i le ded ica ora un caldo ne- pr e accolto con dOOore. crologio, scriven do che la sua morte è una Poi, la necessità del laYoro quotidian o, al– gra,·e perd ila per •il movimento soci al~sta lontanando la donn a p roletaria d alla casa, i~Lernaziona le p in par ticolare per il movi- non solo la sottrae mate.r ia.lmente all'ad em– mento sociali sta femmj,ni1e. pimento di molti d ei suoi doveri di madre, ma la distrae da quella conLinu ità di vigile Lencif'ezza, di 1preoccupaz ion~ e di cure af– ROSA LUXEMBURG liberata dal carcere Dopo un anno di pr1gion ia è stata ridala alla libertà la compagna Rosa Luxembur g-, condannata per propaganda anti militari sta. Come è noto, contro di lei erano stati inten– tali due proce,;si per simile vropag anda. L'uno finì, con la condanna alla pena da lei ora finita di espiare; l'altro finr... con la fu– ga,.. degli accu;;alori. La compagna Luxemburg aveva infatti parlato di fréquenti maltrallamcnli di sol– dati nelle r:a.i~rme,citando faUi real i. Fu– rono chiamati testimoni; questi confe rm aro– no l'a.<.s,•rlodr•lla Luxemburg ... e il processo w.. nne, aggiornato. Poi scoppiò la guerra con rélativa lre,zua dei partiti, e il proces::io ven– nf~ d~·finitiva,mc,nte sepolto nf'gli archivi del NJmando militare. Quella tregua dei partiti p; rò, didro cui si rifugiò l'autorità m,ilitare pf•r non sentir più narrazioni di maltratt.a.– mf·nti di ~!dati, non servi a salvare la Lu – xr mburg dall'anno di carcere, a cui era sta– ta r·o1Hlanna.t.a. Ella r·ra malata <,rJ aveva ottc·nulo di pro– trarre• l'r-spiazione dr-Ila JX,na. Ma un be.! di la Luxe:mburg intervPnne, Sénza prendenri la parola. a non so qi,alr; adunanza, e a11ora J,, autorità militari ne ordinarono l'arresto per ½spetto di fuga. Come so le autorità lc– desche non SWJJ(lSSero benissimo che la Lu– xc•mburg non è donna che fugge, ma ha semprr, paeat.c, di tJf'r,ona quel che le vol– lero far pagare anche ingiustamente! fettuose ohe deriva dall a inin te.r.rotta vici– nanza della madr e al bam bino e pone la madr e stessa ne-Ila con dizione cli conosce re o <li srn tirc tutti i bisogn i materi aJi e mo– rali della sua crea.Lura. Però, 1:1aJgra1.jo le d ifficoltà e gli sten li in mezzo ai qu ali la madre proletaria è co– slrella a svolgere il suo com pilo, è certo che nelle classi rpovere il senti mento di maler– nita rima ne più vivo che neLle classi bor– ghesi. In queste ulti me, l'anima femminile _ specialm ~nl.e per qu anto ri·guarda l'istinto materno - si va facend o sempre più ari da e s ,,perficialc : '!)er la ecluca.zione falsa che si dà alle fanc iulle, pe r i cattivj csem!f)i che es;e trovano nel le lor-o stesse case, per la fredda arti ficiosità che domina nei irwpporti fr1!- 1 singoli membr1 delle famiglie, '})er i mille imf){'.gni e le mi lle inutili ... necessità della v·ita elegante, in mezzo ai quali si svolgo affrellata e persino ... affaticata _ l'esist.<.,nza delle sionorr. iVJa non è ,per le signore che io sc:rivo queste mie modestissi me note. Io mi rivolgo a voi, compagne ,p,roletarie che leggete la n~t ra u Difesa» o voglio ancora una volta ricordarvi l'importanza della nostra missio– ne di madri. ai Ani della lolla di classe e del lrionfo d,-1 Socialismo. E vorrò anche permette rmi di darvi - in questo ed in allri numeri del nost ro giornale - dei eansigl1 pratic.i che rpot:ranno esservi d i q1,alehe aiuto nell'a dempimento del vo– stro altissimo compito umano e sociale. E' ormai scientificamente provato, e gene- ralmente riconosci uLo,che alla san ezza e al– la forza fisica corr ispond e sempre il 1niglio– rc equilib flio moral e : che l'uomo sa.no e for– te è gene ralm ent e più buono , intffiligent.e? g.iusto, fermo di animo e di caratt ere, valido e tenace nella lotta, dotalo di sic ma ,perce– zione del bene e <l'el maJe. .EJeco qu indi come la ~1atern ilù, in quanto rj•guaroa l'alleva– mento e l'ed ucazione dei figli, di venta altis– sima mi ssione sociale : ecco come la donn a -- anc he sen:zra uscire dal le mura domesti– che - ,può essere ,uti lissima alla Società a collaborar e efficacemente alle buona oatt a– gl ie ,per il trionfo della civiltà e d eLla giu– stizia •umana. Anche la p [ù umile proleùaria , sia pure p riva di coltura e di risorse inte llettua li, p uò esplica re un 'opera valida ed efficace per il div eni1re del Socialismo, solo 0he assolva de– g~am en te il suo compi Lo di maldlre : che sap– pia allevare - per le lotte del domani - clei figl ri sani, forti , equ ilibrati . Ma p er il compJ ato ad empimento dei do– veri di maternità, man cano a moltissi me donne -:--:anche coli.e - le necessarie cogn i– ~101 .1~1 1g1eme, di pedagogia e di psicologia.. ,infantil e che dovrebbero venire fornit e a LuU,e le scuol e e che, i11vooe, nessun pro– gmmma didatti co contemp la. P,erci:iò io mi propong o di idJare dei m<r– ?esf.ti consi_gli .alle lettri ci de la 11 Difesa. ))' In un a sen e d1 convers a:::.ieni senza pr etese d ~ eompagn~ a c rr.:pag.110. ' E comincio sub ito, oggi, intratt enendo le mei lettri c,i sul ,pr imo periodo della ma ler– rnla : la gsesta zione. Si deve anziliutto ten ere ,presente che la gesla2none non è un a ma latLia, come molte donne credono. E' una fase nell'evoluzione dell'organ ismo femminile deslinal-0 all a ri– produlllone. Perciò l e donn e - e specia l– mente le giovani donn e - non d ebbono al– darmars1 o tormentarsi con v, a.ni timor i co– •me taluno fanno quan do si a ccorgo no di es– S6re mad ri . Certo , come jn tutt e le fasi d i evoluzione dell'.organ !smo umano , nel ,periodo della ge– st.azwne su mani festa una IJ}iù int e nsa atti ~ vit~ ld.el siste ma nervoso e dei vasi sangui – gni ; s1 p.rodu cono importanti cambiamen ti si modificano le, proporzioni deg li elem en ti cosLitutiivi de l sangu e. E', insom ma, un vero eccesso •di aWvil.à che deve spiegar e l'or ga– msmo fernm1nile per Ja formazion e e lo svi– luppo del bambin o. Da tale eccesso deriva quin d i' uno squi librio nelle funzioni di mol – li organi e di. lutto •il sistema nervoso, sq ui– llbrio che origi,ia i di sturlYi d egli intest ini e della ve_scica, le nau see, i sonni agitat i, le vampe di calore, ùe ,palpilazioni di ouo– rc, ecc. Ma Lutt i quest i fenomenri non costi– tuiscono , rip eto, un vero e ,proprio stato mor– boso e spa riscono ,poi senza lasc ia re conse– guenze. 8'. po i errato il ritene re che tutti gli incon– vemen t1 prodotti ,dalla gest azio ne sia no sen– oa rim edio . .Seguendo ,un adatto ,•egime di vita, è 1 poss1b!le, n on dico -eliminar Li ma atten uar li sensibi lmente. E ogni madr ~ ve– ramente degna di qu esto n ome, che vog!,ìa dPgn.amente assolvere il suo com~Jilo , ha il preciso d overe id. ii attenersi sc1•u,1)0losamen te a certe ·presc r,izion i che rendendo meno do– loroso il ,periodo d ella gestazi one influiran– no beneficamente sullo svilupp o e sulla ro– buste zza ciel bambin o che d ovrà n asoare. ~ 01 cprossimo nu mero ved remo fi no a. qua l ~rnnto sia possi btlo conciliar e le ourre e i ri– gua rd i richicsui dallo stato d i ges tante con le manchevolezze d ovute •alJa poverlà della raso pr oletarìe e con le esige nze croate d al– la necessità di un lavoro quotidiano. A. M ARI.

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