La Difesa delle Lavoratrici - anno V - n. 4 - 20 febbraio 19

-- L,._ ......... '=""'trr.:- :: Un mutilato. LA DIF EJSADELLE LAVOllA'l'lU CI Per la gioventù femminile Riprod uciamo con piacere questa lettera di Gin o Tonello, indirizza ta all' Ava nguardtia di Roma, ed il commento fatto seguir e dal giornal e : Ho letto, con compi,acimento, ,la circolare di– ramata ai soci del Circolo Giovanile Socialista, dalla nuova commissione esecutiva del Circolo stess o. Nella circo lare in par olia, sono contenut i proposit i di intenso lavoro di propaganda e d 'a– zio,,e sccialista. Benissimo. lo, perb, avrei de– siderato. 1anto des idera to, che la nuova com– missione esecu~iva non ia,vesse dimenticato d 'in– cludere nel suo programma di lavoro ftnch e la propaga nda femmi nile. Nella nostra Bologn a, purtroppo , tanto -dagli adulti , Quanto dai giov,:mi, si è trop po .trasc u– rato l'e lemento fem minile , specie qu ello prole– tario . Ora ia me sembra che uno dei princip ali doveri della propaga nda giova nile sia quello di attirare !,a giova ne lavoratrice nelle file della or– ganizzazione socia lista, si nd,acale e politica. Alcuni giorn i fa mi recai ,a Molinell a - la Roc:r. inespug nab ile del socialismo Emili,ano, - ed .assistetti -ad un a asse mbl ea di que l cir– colo masc hile e femm inile. Molti m:1;1i era no assen ti : alcuni in carcere; ii num ero di que sti .asse nti non era picco lo: ma il vuoto da es.si lasc iato nell e file rosse ena ed è ricoper,to dal numero, sempre ieres cen te, delle giovani operaie. Oh! se in tutti i circoli av venisse qu ello che ,,i fica a Molin ella I I nostr i compagn i che, ogni giorno, debbono abban donare il nostro mo– vimento per recarsi ove le esigen ze dell'ora at– tuale li richiedo no, partir ebbe ro più liet,i, e più ser eni quando sapesse ro che la bandi er-a delle rivendic azion i proletari e, .anche se diminuisce in modo impr ess bnante il numero dei compag ni, non si abbasserà ma i perc hè altre mani proletarie 58.ranno pront e ,a tenerla alta ,in mezzo alla Verso l'Internazional e La grande industria ha dato vita in tutt i i pae– si ad una classe nuova (il proletar iato) che, non possedendo null a, nè avendo alcuna speranza di arrivar a possedere, non teme punto - come il piccolo proprietari o e il borghese nati dalla Ri– volu zione contro l.'anli co regime - ell e il nemi– co dal di fu ori venga a spogli arlo , e, in mar1can– za di ricchezze da dif endere, guarda i popoli strani eri senza paura nè odio. Ne l medesimo temp o, sono sorte su tutti i mercati del mondo dell e potenze fi nanzia rie , le quali, sebbene aff etti no il rispetf.o dell e vecchie tradizioni, sono per la loro stessa f unzione esse n– zialmente distrut tive dello spiri to patriottico e 11azioT1ale. Oggi pu re come d11emila anni or so110 per di– scernere l 'avve nire bisogna guardare non alle impre se dei potenti della terra. ma ai movime nti confu si dell e masse labori ose. l o credo all'uni ofle futura dei popoli e l'in– voco con quell'ard ente cari tà del genere umano. che per tanti secoli estinta dall a barba rie euro– pea, si è riaccesa nei cuori più alt i dell e età modern e. E invan o rni si opporrebbe che queste sono le illus ioni del sogno e del desideri o : è il deside ri o che cre a la vita. e l' avvenire si pren de fa cura di reali zzare i sogr1i dei fil osofi. A NATOLS FRANCE. FIORI VERMIGLI Un gio11ane belga - narrano le cronache di guerra - è stato co11dan11ato come spia alla f u– cilazi one, ed ha dovu to att endere il suo dici ot- massa. Qu este mani, 0 compag ni, noi dobbi amo sa- !esim o anno, per subir e la condanna in regola perle scegliere in mezzo al pro letario femmi- col codice tedesco. nile ! Voi dir ete : ebbene, che è la tragedia di un o A Bol~ na - ed io ne faccio for,male pro- in confront o alla tragedia colletti va che tr aPolge posta ai compa gni della com miss ione esec utiva popoli int eri? A che ri dire i singoli orr ori per - il Cir colo giova nile deve stud iare un p.iano rinfoc olare gli odi scatenati già senza f reno, di prop aganda che sia poss ibile svolg•ere , tene n- snll a terra rossa di sangue e li vida d 'ir a ? d) conto delle condizioni ia.ttuali, per le giov.ani Non soccorr ono f orse megli o in quest'ora . pa- operai e. role di bontà, parol e d' amore che valgano a ri- II monito sev ,erissimo che ci viene da mille chiamare gl i uomini alla loro stessa creta _:J tr istissi mi episodi jn ques-t'ora di guer ra, per Forse.. ma Giaele. come la sorell a ebraica aver tras cu rato, quando av,evamo la poss ibilità non sa le_ev~n~eli che fr~si del .Cri sto che por.ge ganteggerà in odio, in quell' oa d'amore. che t sete di giustizia infinita di libe rtà I mza j one G1 AÈ LE. LA NUOVA RECLAM.E per il prestito di guerna. L 'avete vista? Avete lei lo? Non vi pare un monumento di sinoo– rit ù? Due poveri coniugi vecchi so110 seduti rLinanzi all a rozza scrivania sul cui ri alzo campeg;gia il ritra.tt.odel figliolo, soldato ne– gli alpini. Ne.Ile mani del padre alcune mo– nete e sul piano della, scriva;ni1. la cartella del prestito per la. guern. Sotto la scri tta: " pel nostro interesse, per Jué, per la Pa– tria )). Rispondono così aJl'i nvocazione della pri– ma réclame. Quindi l' in,teresseoC<:upa il pri – mo posto: la Patri a... l' ultimo e... ne) mezw sta.. . il bene. Povero figliolo! Quando una pall a nemica ti avrà strnppato all' amore de' tuoi vecchi , resteranno loro il 5 % e la Patria. Ma po– tranno con.solarsi così" l o ne dubito. L. M. di far lo, la prop agand a soda lista fra le masse la guar1cw sim stra a chi ha battut o la destra, =,==~ - ~ == = ""• = = === = :o.--.Z- ..;,'== ·~- c-..-"-"~~ =-= femm in ili deve spingerci o:d iniziare una ,au'Cf~ ~ n sente le esalta zioni dell o spirit o rollandiano opera di divulg azione delle nostre .idee fra le che 1 1 uole elevarsi (< sopr a la mi schia n . AP PENDCE Vita ed avventure d' una rivoluz ionaria russa (.Yotf'. autofJio(Jra(iche ). A ;·olte quei po-vPri ,L.,gra ziati si tra.scina– vano ai fJiefli di m!rJ T>atlre , atbraccia.ndogli le tarinocehia lo r,rPga.\·cwo di riJeggert; i ma• nift• tl, di chieder~ per contrJ loro wccorso a qu~lla regir.>ne rni<-J,erio~a eh.e si ch.Jama tri– buw.tle, doyJ') ...-enivano da mP spo-;sati e truci. AUora (•ompres: com~ fo::.-sero in 111ili i miei sf r,rzi, wme fos;-;..er•J indbpf!ns~i.bili -.·.ede, enor• mi tra.•,Jorma zi(mj ,e(x,t1rJrnidi.e e prA'.tiche, m;i restai sr-m.pre solamente liher;Jle, sognavo sol– tanto riforme. Pn rt\'erP- qualche <;.Onsig-lio, ,. sentire che co.">a. f*TL<;:J_-~r,J, c:rca . I~ doloros :1 questiùfrP,, m enti più rna.turP delb mia, andai a P ietroburgo con Jflia rna<Jr,• e mb .-,0rellr1. A ve\'o a11ora diciarinc,...-e anni. ~PI nostro scom– part!rnento S!":llì un pdnci.pe .cdovane- ed ele– gante che rit.orna\ ·a. da una rnist::ione uffida.Je n ella. Sib,·r a. Di5'!"11s<=e p r c,r" con me su l'ar– gomento dei eontadini; le sue parole erano <li fu0<·0 1 e nell'ardore deU:t dii--Cussione le n0stre \·oci s'alzava no '--P,mpre più vivaci. Allo r a mia madre, comi; già a\·eva fatto la. mia nutrice quella volta, mi pregò di parlare sornmesc::,o. Quel g-iovan~ pr:n,-i/l')e vr:i P. 11n ver– chin esiliato. Il SUDnome è P iPtro Kropntkinr. A P ietrobu rgo entrai neJ grupp(J dei liber ali oostitui to da uom ini e donne appù.rten~nti alla oohilt à e forn: ti di una coltura univer-;itaria· n ,n:) mOOici r!i nrer·oris-ulti, irirJr nalisU, r r,ma.n. donne de l lavoro. Gi aele conosce l 'od io che arm ò la mano della Gra zie. cana << Avanguar dia n ,ed abbimi tuo serell a ebrai ca. l' odio che il mite e credente con fede f\i}anzoni, parv e identifi care con Dio: Gino Tonell o. << Quei che in mano all a maschia Giael e pose La ~ioven tù socia lista che 1m fatt o suo il motto e il programma di elevazione femmin 1:1e non può che incorag giare i compagni di Bologna ad ac– cettar e il consiglio de l To_nello ; la realtà crud a dell'ogg i oi ha inse gn ato che o:c crre ,eliminare le due debolezze del movim ento socialista : la donna e il fanciull o per trasformarl i in elementi di for za e di speranza . L 'Avanguardia. ... Ad esso io sono spesso condott o a m edi– lar e quanto, per un a men te pur a e sana il ~ompito. di m iglio rar e con l'aar icolt ura d le in dustrie la madr e ter ra sia più bell o di tutte le vane yl orie che possono ac(Juistar si deva. stan dola con ima con timta vi ta, di ouerra e di COU(Juiste. \ VASHI NGTON. ~j:i~~~~~~:.ti, inso m ma le per~one pi ù note .Da clie l'insegnament o supe ri 0re era. stat o rigorosa ,mente proibito alJe donne , i libera li ave\·~o btituito dell e catte dTc d i scic n~e na– tura.li e fJf>litic fle e si era.no così seri anientc r,0mprome.-,si r,re'-,SO J a poi i zia. lo seguivo con passione qust.i C'orsi, non manc:m~o rnai al~e loro riunio ni seg rete ; m ia ruadre si ,paventò ancora e mi ricon du~~ a c:asa,. jo pP,r(J 1,er tre anni d 1 seguitrJ vi r i– V"Jrna1 r,nr·ora e \h;ibi altre città della Ru s– !):a; o\·m1,1ue tro,·ni libe-rali. Allù ra n11che rnfo padre \·r,lle fal'lf 1i ritor. n:tre a ta-,a; ma quivi io risol\' et.ti d: basb re a .me s~essa e r.dutare i Cùnta.<l in i. M io pa dre m1 :ipn_ una. r,ir·rola r,ens:onf!' per gir,vanette r-! g,::1z e alle (•onos<:..enze dei miei pc1.renti, nusr:n :,d nverr 1m 1Juo11 11umero <f allieve. \b_t'iw, 11) a c-a:-r•tta nella. qurile p rJte \·o ,la r Jr,zu.,ne an_c:J1e n.i conV.1dini. :\1i n.vvi<"imd cns l fiPmpre fJiU a loro. Compresi. th~ ciascu11 COHtadino i·:1cdiiud(~\·a nel r,uor.e 1I 1·1cordo rlei C'olpi di knut l';<·evi,ti e dellr> soff~1:err1~ <;le11a. lunga, d11r;L ..;(•hiavitlJ! Jn qui>-lle. r,r11me gJacova wpita, ma viv:J, una vaga :1<.;p1n1zion~all,1 libPrtà. l!(~po.tre ;inn.i mi rnaritrti con un prop,.ie– fr1.110 d1 foud;, I ber;ll<!, uornrJ da lle vedutP. la r µ-~w, .rhe .,'ir~ter?s" 'a.va i,rùfcmdarnente n.11,,' <rue~ st.1<JnJ (•he _si. <11<.:.eu~evrtn tJ nellf~ tt<;Sf'mhlee df'I d1strr•Uo. J-,g/1 fondo, se.condo IP mie idN! una St;uo/;1 d' 1grien! ' u1·:t per i ,·onia.dini. - ' Qual r1mrJ dei più giovn.ni J)T()pri~tari <li fo ndi s'.int.r,e~•·ava. nlla. nos'ra OfJOI'Et f! con es'>i ci s-_1 riuniva. d1 frequn,te. Q111~.;;ta fu Jn mia ul– trrna ,prO\':.L di 1~jforrne libe.rali. Bi.<.f>gna eccr,Prl.rneut2 rie le l~g-gi, P. in tutti : rnr.,rJi, p··irna ,Ji. dec·idr;r:-;i a, rit~llar· , -;i. Ci rn~ftf•111rnrJ ;1 ..:.'ndu:u-P IP l"!2°o:ri ,. !'.!'liNJilti; trr,- il maglio ed il colpo guidò. n Epp erò lasciate l~ rid ire il suo stra zio davaniì a quest 'agonia del giovanetto che a'ttende il suo diciottesimo armo per salutar e la vit a. ed è la peggiore f ra tutte le agoni e, sia di chi mu ore in un letto come di chi si spegne abban dona.lo senza un soccorso sul campo! L asciat ele f!ri dare il suo orr ore per l 'atroce tortur a di. quell a madre - se madre aveva an• cora il gioPanell o belga - di quella madre che ha dovuto segnare col battif.o del cuore il pas– sar dei min uti. dell e ore , dei giorni, fin o al tri– ste compleanno del figli ol Gli uomini che oggi si cercano per uccidersi dall' una all 'altr a trin cea, si stendera nno un gior– no le mani, perchè sanno che in essi non è sin – Rola colpa. Ma l 'e redità di dolore che lascia il giovanett o belga. ri viJJrà nel domani di pace. gi- vamr~o i li e.s.:tl diritt i cont ad inesch i, suffrag i lo~al~ da lungo tempo dimenticati; all or a co– mlll ctarru~o a spiega re ai cont ad in i in qu al e modo essi po~~ ro usar e dei du:itt..i che già P?~ deva.n_o. Ess i accorsero nu1neTosi a.Ilo e,Jc– z1?Dt ~o~al1 e. nom i11avano come g iud ~ci a rbi– tn d ei hbe ralt ones ti, che onef;tamenle tu LC-la– v~no gl( i.11t.~ressi d~i lavorator i. Quan do i più dispolic 1 dei p roprteia r i dei fondi , scacciati d:JJI~ loro ca.riche, 1wrd~tiero il mezzo di riem. 1-m·-,1 le ta-:,che, per l\'0nclicars i, ci denu ncia- 1:0110al minbtro deg li iJ1t.crni, !accn doc,i pa_s. .-;are pe 1· 11n a bando. di co~pirato ri. Mult.i f u– ro no esilia.ti i11 Sibe Tia, mio ma.rito ed io furn- 11? J•nsli sotto sorveglianza della. polizia, o uno :pa.dre f u privato delle funzioni di arbi– t1:o J.Jer?ilè a.Ye,a perme.--so quell e nost re riu– riw rn g'llHlJ.cate cr im ina li. Tutto questo fu fo t. to s.enza. pre;ce. ;s.o ! E,1·asa)no pmiiti pe r aver nw:;,.-;o al corre 11t.e i c·o11t.adi11i dei loro diri tt i l1~gali. A.1101 a. jl go\en 1O d a,pvarvo pro prio come rett.lrnento era: un !-istcma di conuzio 11c che <.:i servi.va delle ~uc ~P e, della sua po!ilia se– gn:Lit p~r sorvogli:11·c gelosamente , contadini sue v1tt un e. Si presentò pro[>r:o in quel tempo un avtve- 11_irnento i.natieso: 1111 liherale, oh a.mato Nie– c1aew, creo 1in g111ppo ri\'Oluziom1rio. Furono SCfJJJCrti, arrc-;tati; il lùrn processo "hc el_Jlm luogo nel 1871 fu il pri mo gra..nde .Jvve11:rnN1io <h•lla lunga. lotlrt PCI' la libertà. Cominciò l'int<•rminabile pru(" .P%io11-0 dei con– dannali pol:t 1 <·i --.11/la r•r.t1H lf' \ia Siberia.na. Qti(hli _ j)l"OCl!:--."ii JJl►JI Si l'ÌIJ!lfJ\ "ll l'()IIO ,p iù 1)01'· chi• qu,•1 docume,n11 f111·01H1 lcLLi da.i mig li or i l!l)pJ•a.L, ,, lo s.pirtr.J ri I 1zio11arir, fcee prosc– liil. -\\'f•io 111 (fue-1 --111,p'J n· 11Vs0i arwi, Io o 11111, m·Hit'J t\·ovarnn ma \'ita iute r :1 druva.nii DIFFONDET E La " Di fes a,. e l' " 1\van ti ! Abbonamento cumulativo per un anno L.18. - a. noi, sent ii allora il dove re di parlar e fr an . cam enie e chies i al mi o comp a gno , se era di– s posto di affronta.Te l'-csilio, forse anch e la 11:orte , pe'!' la ca us~ d ella libertà ; m i risp ose (h no, ed 10 allora l abba nd ona i. Pa 1-:t,ii p~r J(ieff_; là ro1trai in un gr uppo rj. volu_z1on ar1O e po1 pelleg rina i d i città in cit,tà , '-e1;11-ma ~d.o le nos tr e idee fra i liberali r uss i e 1s11aelJL1. ,\nd ava mo ~ rnpr e cresce ndo (li n u– m e-ro, e l'i'--Olve,m.m_o di com incia.1se la prOJ)a– gr,nda fra i con ta d in i. Er~vap10 divisi in due gru1)J}i: un o avéva 1.10 uc1a 11_ ~ina le.n_ta ech_,c.azione che preprurasse 1 oon t~d m 1 alla r 11\·oluz1one; l' al tro c1•ecleva ne– tessa r 1a un.a. conffiu1·a .di contadi ni, che agisse cume l ~ra m1m ecl1aia.. lo app art enevo ap pun to a ~Juesio gruppo, co-..tituit~ per la m ag gior p~u .te da gen to che a:'evn. vissuto tr a i conta clrn1. ] ndossu.011~1~ abiti_cont adiùt!SChi !l)er in – ga nn are la: po~17:1a e vin cere la diffidenza dei ta ~ .JHt!f110}1; m is,1 gros5e scarp e, cam icia e cal – z.nn 1 d1 g rOS'-a teJa, mi coprii d'un r uvjd o m ant _ello, o _cer c~i d'imbnin ìre iil m io volto 0 ~e m ie m.a-J}l ,quind i com in cia i a vive re p resso 1 to n taclu11. la.\·orando e mn.ng iand o con 10,,0 e. udop~ran_do . sem1pTe il loro lin guaggio. Via g: giavo ,L p1ed1, fabbrican domi dei passaport i coudure~òo d avn31•0 un' esiste nz a ill egal e. Di n_ottc ~ orenpavo dr l mio ln.\·oro cl'orga.n izza.– z1one. Jo,ù ecc1wenr un'idea! Jm mag-in at..evi un a ~~:mza h.a<..,;:,n, dnl pa.vi1nento e dal le 1paret i di f<u1go_ <11~-.;ercatoe J>oco più ni to del vostro C\11>0 1_l ~tt~ di pog lia. La sta.nz n c,ra gremita d 11om•n1, <li dnn ne e <li fanc iulli. AllO"'"iav o J)rec;.1,;o un bravo contad ino, al qu ale la Siberia 110n facevo. p~1ur a ed a.ve \·a r agg rup :pato pur e un gru ppo d i g~nte for te, coraggiosa, ,pron ta a qu.alunqul' perico lo. (Conti nua ).

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