La Difesa delle Lavoratrici - anno III - n. 5 - 8 marzo 1914

VARIETA' NOSTRI BAMBINI. Ecco un 'altra lettera int eress ante che vo– glio sottop orr e alla pubbli ca discussion e. Mammin e, leggete e descriv etemi , poi , espo– nendo fran camente il vost ro pensiero. Ecco la lettera : « Leggo tan to sulla Difesa come su ,Mam– ma e bambino )) i suoi arti coli e m'interes– so parti colarment e di quelli che tr attano la questione sessual e. Anch'io dico, come Lei, la verità ad ogni coslo e sempr e sono sincerissima coi miei piccini. Oggi però mi trovo in un vero imbarazzo. Ne giudi chi : Il mio bimbo ma ggiore ha sette anni ed è molto sveglio. Tutto vuol sapere , di tutto vuol rend ersi conto e quando non è persua – so mi dice i suoi dubbi e non esita ma gari a dirmi che sbaglio. A dire il vero mi piace così per la sua grand e schiettezza. Giorni fa a bruci apelo mi chiese: Che vuol dir e CORRISPONDENZE A MILANO, Il gruppo femmi nile soci ali sta si adun ò la sera del 21 p. p. Er a presente un bu on numero di socie. La segretar ia comunicò l'iscri zione di otto nuove socie. Comuni cò anc he che le conversa – ti on.i di pr opagan da nei circoli rionali inco– mincerann o domeni ca 23 nei circoli di via Fr i– si e Crocefisso e domenic a, primo marzo, in quelli di Yia G. Brun o, Solari e Fr anklin. Die– de anche comun icazione dell'invi to, ri volto al grupp o, di partec ipare al la discussione sul voto alle donne che si farà all'Univer sità Po polar e. P er il grupp o parle rann o Abiga ille Za.. net ta con tr o la collaborazione di classe , Mar– gherita Sarfatti sosterrà che- il diiitto del voto all a donna deriva da necessità econ omich e, Regina Terruzzi tr atte rà la questio ne in Hnea gener ale . Carl otta Clerici fa poi un app ello all e donne perch è faccian o qu alc he opuscoletto di pr opa– granda elementare per le don ne, in forma fa– cilissima , access ibile anche al!e più incolte. Si discute poi sulla part ecipazione dell e don– ne al congresso d"Anc ona. La Terr uzzi dice che il cong resso do,-rebbe studiare il modo migliore per in ten sificare la propagand a tra le donne , negletta molto, per– chè anc ora la ma ggio ranz a degli uom ini anche socialisti non ne vedono la nec essità. Un inc i– tamento preso dal cong resso può essere un monito e un in coraggiame nt o. La pr opost a Terruzzi verrà st udiat a da una commi ssione che nomin erà il comitat o e le cui conclu sioni sa.rann o mandate al congresso. Per quello che riguard a la legg e sull a pre• cedenza del matrim oni o civil e che si discute rà alla Camera, il gruppo, dop o vivace crit :ca al progett o che viene a dare un valore al mat ri– monio re ligioso e pur consider and o la relati– vità della su a imp orta nza dal punto di vist a socialista vota l'or dine del gio rn o Ra imondo, già votato dal gruppo parl am enta re socialista. Pe-r un convegno pro vi nci al e femminile . Il Gruppo F emmin ile Socialista sta pr epa– rand o pel 22 corr. un convegno fra le donne iscritte nelle sezioni del Par tito e le rapp re– sentant i delle orga.n12zazi oni economi che della Provin cia di Milano. Si tratterà della organiz zazione economica e polit ica delle lavo ra trici e dei mezzi più effi– caci di propaganda. Speriamo che le compa– gne interverranno numerose . Sa rà una bu ona giorna ta di la voro anc he perché il Convegno coincide con qu ello dell a Federazi one Socia li– sta Pr ovinciale. Di scussione sul voto all a donna . Per mancan za di spazio non possiam o dare on dett agliato resoconto dell a discuss ione fat– ta all'l.iniversità P opolare inlrJrn o al diritt o di voto aUa donn a. LA DlF ESA DELLE LAVORATR l Cl sposa rsi, mamma ? Sposa rsi v.uol dire unirsi per formar e una fami glia, fu la risposta. Che vuol dire forma re una famiglia? Ave– re dei bambini cari come lo siete Lu, e la Lea per il babbo e la mamma, amarli, cre– scerli buoni e sani. Dunq ue tu prima non avevi bam bini. Per– ché hai dovuto sposa re il babbo per farci ? Che vuo l dire sposare , mamma? Mi dica Lei che cosa avr ebbe rispo sto. So– no rimasta cosi mal e.. ho finto (perdoni questa volta ho pr oprio finto ) una sofferen– za imp rovvisa. Egl i, che mi adora , nell 'an:.. sia di portarmi il rim edio che gli chi edevo , s·è dim enticalo la sua curi osità insod disfat– ta. i\1a se ritorna alla cari ca come me la ca– verò ? ii Io ho risp osto, come il cuor e mi dettava, alla int elligent e e scru polo sa mammina. Ohi ce ne fossero tante cosi. Ora vorr ei che altre mamme int ervenissero nel dibattito e sono certa che ce ne troveremmo tutt e con– tente. L UISA DRAGII I MARTEGANl. E PROPAGANDA Ci lhniti a mo pel'ciò a ricordare le nost re compagne che portarono efficacemente la lo– ro par ola. La prof. Terruzzi che presiedeva la discussio ne seppe porre chiaramente il que– sito, e richiamare energicamen te alla serietà della discussi one allor ché qualch e antifemmi – nista vecchio stampo, suscitò ire e sdegni. La compagna Sarfatt.i tr at tò il tem a pr atica men– te, persu adend o l'udi torio. La compag na· Za– netta pol emizzò vali damen te con le su ffrag iste borghesi , dim ost ran do l'assu rdi tà della colla– borazio n e di classe e la necess ità della asso– luta intransigen za da parte nostra. Il prof. Barbagallo por t.ò la discussione su un terr eno più teorico - e a pa rte qualche pa– radosso - fece giuste obbiezi oni alle femmi– niste che avevano parlato , pur dici=iinrn nd osi favo revole al voto della donna. P arl aron o pure in favore, e alit and o la no– ta socia lista i compa gni avv. Rom ano e. avv. Ferra ri. Non osta nte l'a mbiente pre ssochè bor– ghese , la par ola socialist a fu qu ella che su– scitò i migli ori entusiasmi. Da NIGUARDA. La sera del 21 febbraio Abigai lle Zan etta pa rlò, app lau ditissima sul tema : - Chi siamo e che cosa vogliamo. Illu strò con parole sempl ici )'ori gine del pri– vilegio e le lotte storiche contr o di esso. Dal nascere delle bor ghesi e ca pitalist iche, ne ac– comp agn ò lo sviluppo e il gradu ale pred ominio econ omi co e politico fino all'urto col proleta– riato e le attuali manife sta zioni della lotta di cla sse; ril evò il ca ratte re transitorio dei ' mi– glio rament i della vita proletaria tutelati dalla embrional e legis lazione sociale e additò il cam– mino delle più vere conqui ste del socia lismo. Da LEGNANO, Domenic a 15 febbrai o. la sezione socialis ta ha tenuto uno splendido comizi o nella sala della Carnera del Lavoro, per pr otestare con– tro le spese e lo sperpero del den aro in Libia, che in nome di una fatalità storica, sfrutta il pr oletar iato e lo mette sotto un peso di sten– ti e di mi serie, semin ando in tu tta l'Ital ia la dis occup a zione e la fame . Aprì il comiz io il compagno Gild o Vigna ti di Legnan o che con· parola franca e chiara spiegò il significato di qu el com izio. P ar lò poi l'avv. Donati di Mi– lano che con par ola gent ile e chia ra fece un lun go ecf a pplauditissimo discorso. Pr ese subi– to la paro la il dott or Arzuffi di P arabiago che con par ola ch iara e fiorita fece egli pur e un o splendido discorso seg uit o da frag or osi ap– plau si. . P ul'e la comp agna Giselda Brebbi a portò tra noi la sua bell a e convi ncente parola per dire la necessità di fianc heg-giare l'azi one pa rlam enta re da par te delle mas se pr oletarie, le quali devono tene rsi pronte anch e ad usa re mez zi più persu asiv i. Rivolze nd osi alle don– ne disse che ment re il nr 0JPt:1 riato combatte con la miseria , la disoccupazione e la fame ca rdin ali e il papa no n aven do altro a pensa– re, sono molto pre occup at i per i balll più o meno peccaminosi. F inì invitand o i prese nti a. la sciare ogni pre giudizio ed ogn i superstizio– ne, per unir si a noi nel grande eser cito pro– leta rio del socin.lismo, il qua le solo può por– tare pace e giu stizia . Erano pi:esen ti moJlissime don ne; la com pa– gna Br ebbia fu sa lutata con gra nd e acc lama – zione ed app lausi. P er ultimo chiu se il comizio il compagno Ravizz ini portan do l'adesione della. nost ra Ca– mera del Lavoro, e il comizlo fini col gr ido di abbas so la guer !'a. GUEL FO. Oa MAGENTA . COMIZIO di tessi trici a. \ lag-ent a. Dopo il recente vitto i·ioso sciopel'o delle tes– sit rici di cui l'Ava nti ! di ede notizia si é costi– tuita qui un a lega che rac colse sJ bit o num e– rose adesioni. I ca tt olici, dolent i e jn quiet i di vedere sor– gere un focolare di ema ncipaz ione pro let ari a ha nn o subi to dato l'a lJarme e sono corsi all 'o– pel'a cli disorga nizz azione non tl'a scurand o ness un mez zo, per diffamar e le person e e le· istituzioni (come la Fed erazion e Tess ile) che hanno sor retta la felice agi tazione di quest e br ave opern ie. Vivamente desiderata dalle tessitrici, é ve– nuta sul posto la com pag na Zan ett a che, in un a. num erosa vivac issima adunanza, parlò loro t.ra l'entusias mo più vibraJ 1te smasc he– rando le pove re menzog ne dei disorganizzat o– ri, delle loro pr opag andiste , dei loro gior na lu– coli, ri ven dica nd o alla 1·csistenza ed a.i su oi meto~ i di lotta i benefic i otten ut i ora e qu elli che s1 pot ranno ottenere e mettend o in gu a r– dia le oper aie contl'o l'ope1·a crumir esca dei cat.tolici che brigan o per creare unii. lega gia l– la, una delle solite fabbriche di crum ire con le qu ali frustrare, a benefic io degli industr iali affamat ori gli sforz i di dife sa economica e mo– rale dell e povere tessitri ci. La Zanetta venne fatta segno ad un a accla – mazione entu siastica e parti lascian do le mj– gliori disposizio ni baltag .liere tra queste lavo – rati:ici. Oa MORB EGNO, Sabato sera, in occasio ne della confer enza T~n ·uzzi, il Teatro Socia1e di ).Iorbegno era stipato : tra platea e palchi si poteva calco– lare un 500 person e e fra queste as sai n um e– roso era il cet o femminile . Pr esent ata con elevate e vibranti parole dal– l'av v. Enz o Ferrari, la prof. Terruzzi, acc olta da fragorosi app lausi, comincia il suo dire sempli ce e pi ano attirando senz 'altro l'atten – zione viva dell'uditorio. Si rifà alle evoc he in cui 18. donna era o schiava nel vero senso della par ola, op– pure anc he idealismo di bellezza e di virtù fi– no ai tempi moderni in cui se in teoria' la ~onna è simbolo di grazia, di elevaz ione e di 1~e~li~mo, in fatt o ess;:i è poi tenu ta in con– d1z10m troppo inferiori di fronte a ll'uomo. Questo è per_ I.e donne in gen ere, ma per le donn e lavo ratnc 1, per le dom )e che sono est ra– ne;e a lla cas a e alla famiglia perchè assorbite dall 'officina o dai lavo ri ca mpestri la vita è inolto più dura. · E qu_i la conf e!enziera viene a fare il qu a– d'.o miserevole d1 tutta qu ella povera schiera d1 donne che sono oppresse . dal giogo del la– voro, estenu ante dell officina , di quell a schi e– ra di m_artiri , per Ie q~~li è scompar so per sempre 11 sereno e la g101a di una vita di fa– miglia, e avv izziscono su l lavoro che deve ma nt enere gli ag i delle classi ricche . Non di– ment i~a la conferenziera un cenno per la be– neme nta c~as ~ delle maestre , e fra qu esta le ma est re. ? asi lo che non hann o anc or oggi una pos1z1~ne ed un pane sic uro e dipendon o a1'.c~ra ass ieme alle guardie di questur a, dal Mrn1stero dell'Interno. Inutile dire che la confe ren za è termin ata tra l_e ovazioni gene rali e gli applausi insi– stenti e rip etut i. Da TORINO, Mercoledì 5 febbraio si te nne una conferen – z~ sul tema - La donna e la sua emancip a– ZI0!1e. - L_~ c~mpa?na Baudino par lò asco l– tati ss~a p1u d1 un _ora suscitan do molte ap– pr ovaz19m dal pubblt co assai num eroso e com. post o d1 molte don ne. Se~ uì poscia il com a– gn o Maz zuccato pure app lau dit o. Chiuse pla comp ag na Per rnne la qu ale si com pia.equ e del. la riuscita del nostl'O movimento malg rado le persecuzioni dell a questura. Conclusione: molta propaganda e relativa visita dei ques turini ai par en ti della segreta – ria per intimidirli e spaventa rli . Tutti ra ggi ri e pr ess ioni inut ili e noi confjn ueremo con maggior entusiasmo . Da CASTEL L ET T O CERVO . Nel pomerig gio del gior no 2 corr. tu nost.ra os pite grad iti ssima la compagna Argia Bian – chi, la qu ale tenn e din an zi a folto pubblico, tra cui numerose donne, una smag liante con– ferenza su ll' u attuale momento politico 1,. La Bian chi fu ap plauditis sima. Prima di sciogliers i, il comizi o inviò un plauso al Grup– po parlament a re social ista ed un augurio af– fettuoso aJJ'on . Tura t i. Nella mattinata la compagna Bianchi aveva par lato davanti ad al tro pubblico affolla to ed ugualm ente a ppl a ud ita, a Buronzo , su l t.ema u Socia lismo e relig ione u. Da SCHIO. Domenica 8 p. p. unitame nte ai giovani so– cia1isti di qui, compi emmo un a pas.c;egg ia ta fraterna. Ci rec ammo a Santorso dove il giovane com– pagno Casa rotto tenne un breve di scors o eso r-– tando ci ad un a ma gg ior e ope ra di proseliti– smo per attirare ne11a no str a Lega Tessil e tutte quelle com pagne che ancor oggi , bench~ convint e della necessità di quest'opera di pre– pa razione, se ne rim angono appa rt ate ed in– differ enti. Ebbe poi pa rol e O.i in coraggiamento e dì lo– de per le convenute , che sfidando le dicerie e le n:iald icenza delle beg hin e, insisto no imper – territe nella foro opera di minuta pr opag anda. Rivol se poi parole di incit amento ai giovanj comp ag ni, che malgrad o l'indolenz a deirli a– dulti non desistono Gal ferreo proposit o di or– ganizz a re la nostr a ma ssa ope raia. LE.A. Da CESE NA . Ln. compa gna Vit.toria Mari a ni Rambelli ha diretto al circ olo socia lista di Cesena una lei-– tera incit ando i compagni a fare nuovi abbo– namenti nlla vostra (( Difesa ,, perchè anc he le loro donne imp arino a parteci pare al mo– vime nt o sociali sta, sgombrino la loro mente dai preg iudizi. si elevino intellettua lmente e moralmente. Qualche abbonamento è stato ra ccolto; speri amo che negli -altri centri l'e– sempio sia imitato e che il giorna le il quale combatte tante buone battaglie per la donn.a pr oletaria entri in ogni casa socfa.lisla . Da NAPOLI, Dinnanzi ad un pubblico folti ssim o la dotw– ressa Ba rbarossa parlò del socia lismo e dell è donne. Trattò lun ga men te dello sfruttam ent () del fo.voro ~emminil e e dell e tristi cons eguenze c~1e ne deriv ano alle donne specie pel loro fi– sico. Ill~s trò. af.lche tu tti i dannf che conseg uon o per Il miglioram~nto. della razza principal– mente per le spec ie d1 lav oro a cui esse sooo sottoposte . · La conf erenz iera ebbe ca lorose approvazioni. Parl ò poi l' ope raio Camoobasso inci..ta nd-0 i comp agni di. S. Carl o all' Arena a persiste n ne~la loro azione che ha avuto già un lusin– ghiero. successo da pnrte degli abit anti di quel – la seZione. II socio Cafag-ni insistette ancora ne lle idee espre sse dal Cam p~basso , ed annunziò prossi– me co:iferenze, . prima tr a le quali quella di clomemca prossima di corso Bovio sul u socia – lism o ne ll'ora presente,,. Ci rall egriam o coi comvClgni della Prop agan. da, i quali pv.bblicando l'app ello dell'Union e dell e 10:m~ socialiste, aggiungon o calde pa– role di inc i!ament .o, perch è i compagni tutt i lavorino aU'elevam ento della donna e promet– t~n~ una larga rapp resen tanza di dg.nne &Q– ~~a.l~s;~o~~- Convegno femminile del Congreuo HIGAMON TJ GIUSEPPE, gerente. Tip. Ed itri ce della Soc ietà u AVANTI I 11 MiJmo - Via S. Damiano 16 VOCI DALLE OFFICINE E .DA I CAMPI BoTgonovo Vol Tidrm P, 15-2-1915. Car a Difesa , Sono una tu a auidua della rubrica - Voci delle officine e dei c:;rnpi. - Er() un po' titu– ban te n ello s,;rive r ti, ma mi decisi r ico rdand o gl.i incitamenti di Magda perché i pr oletar i le chiedesser o consigli. Mi sono fidanzata ad un giovine sociali sta che per la sua attiva propa'}a nfla anticl erical e e antimililtiri 1ta ha s1ipulo acr1uit lar si un pò– sto in pr ima {!la nell' P&ercit o pr olPtar fo e so– ciali sta. E' nostra iTit Pnz.fonP..di unir ci in ma– trimonio fra qualch e m Pse. I miei oenit nri vo– gli oM a lntti i co.,ti che si vada davanti al rrr ete, altriment i dicono rii vol ermi .,cacciare di casa. Mia mad r e poi mi au icura che mnri• r ebbe da l dU;piaceu. l,a mia futura suoc era minaccia il mio fidanzalfJ , ancnra min orennP, di non crmcederP.. il consenso. Noi nl)n , appia – mf) decidere . Se dovessimo cedere ai volPri dei n fJ1lri ye– nit ori sarebb e per una sol -vr.ilta, pPr ,;hè' iu se– gu ito far emmo il n ostro do1Jere da , nciali sti. col non mPtlere piU JJiPde in chiesa P col non dare il batt esimo ai nostri bambini . Jnsnnmia far emmo il 1acri(lcfo di andau in chi n a sot– la11tc, per evita r e un dolore ai nostri vecchi. Consig li aci. Una com71ayna di P... Cara comp agna , La domanda che tu ci fai non è nu ova per questa rub rica. G à altre volte Mag da trattò l'a rgomento e già alt ri arg ome :1ti consim iJi venn ero svisce rati su qu este colonn <:?. s .'.fiZ.J. ti– more di contra dd irci poss iam o r pete re qu i 1 che non si può fissa re un a soJ:i nonna per tu t,. ' t i i rasi . A noi tutt i, disp iace di far soffrire i noi;tri pa renti e specia lmen te le madr i, le buo– ne madri che molte volle darebbe ro la vita per poi. Nessun anatema dunaue al socia lista che compie un atto cont rario alle sue conv inz ioni piu tt..oslo di arr ecare un dolore tropp o forte a persone vecchi e. deboli, e incap ac i di com– pr end erci. PerfJ molto spesso , anzi più spesso che non si credo, r1ueste situazi oni si possono vincere con ~Yanta sodidsfar.ione nostra lo puoi capi– re. Bas ta :ivere un po' di sp irito di sacrificio, ed an che un po' di tnttica . Conoscevo due fl– d:inzati rtrn si trovava no nel caso tu o: ebben e si mise ro d 'acco rdo d i usn.re una stratt agem– ma . Lo sposo lasriò crede re di no n voler ce– dere e di ati~an don:ire piutt osto In rap:azza ~rnata. I ge nitori della sposa imp ens ieri ti per I ab~and onr_:> venn ero tost.o a tr ansa zionr. Si sa, 1 ma~r1rn<Jni S()fJ r,iuttos to sca rsi... e /e mamm e in fond o son bu one. M a nel ~f:tS() tuo c'è anch e la madrr di lui r..,he nega 1.~ cc,r1srn~o e il nucsitr, si complica. hh henc: .di al tuo fidan zat o C'he ~ vuol e,~·se– re f)roprw nelle pr ime fllc delJ'e!'-lercito nost ro de.ve ese r~itar si ancora un po' nelln. lotta. Di~ g/1 ~he .'!J?,Cct!è cc;111battc puLhlic:1m(•ut.c eon– tro il clcr1~al1~mo, si provi a vi11r·Prr• la pri– mr1 battag l•a fra le m ura dornestic hr. Cara Lucia, Vorr ei che tu li occupassi ·un J)o' di n . c_o1~me~sealla vendita nel maoaz:inu Bocco~~- 1?-.i, 1n:ima di tutto quan to abbiamo al gio rno; n,a li:a .. E la paga è settim anale . (Juadaqna·– mo (J'l.~1,1~di 6 magre lirette la settimana C'è la ~:::;:/[!/;ne, 711:a è. voctt cosa; ver n ~i tutl o · l . n9n riu sciamo che ad a11Pr e 2,50 2 no a _(/torno i l che, come tu . vedi è un J ' ,. c_J,u"o. _dal e le e.,;_genze deliri... trflete e \7 e;;~ vive_n,_ pn cui il mauro sti1Jencli o fa -un mr– ravi(JlM / O u verde .~accou ia ,1. I Qurst in verno , JJcr sopra mercato alJIJia rmuto un fr eddo can ,. Or. ni lan ' . mo lt> la domenica (si VP l ? 1 lo, spr ~w tmen – feri per mezza {fior:1~t~ i~1..i1~ce11dere ~ calori– fln!~11zP de_lla dilla )_con la scus~ 0 ~l 1 e~ 1 : 1 :a r f l~~ r(!,.,t01t", (li, una pulitura ai calorife ri non c't I n scaldru, 1,,nt:1. A bf.Jiamo passato - d;ll e m 7 ~ 1 nat r, d,,ue aiontatP int er e con le m . al.l! – ze, cr,n 'l.l1L aran lren,it ,o in tutt o _alni paonaz – il freddo. 1 corpo ver l?icnrrPr e?. LJro te.Ylar e? A chi? Il com11zenda - lorr Docconi è trorJpo lontmu, · drr11ttori hanno tvtt o l'i n trrPsse ean: ,':e s{nl e. I vada cosl ... dunr iue ! a cosa ()1 1 undn mo·rl il comm P'r•rdin d Sie t~ giova ni ancora, e il sa crifi ci') che fa– ~~te r1tard:1ndr, il _girir~ o dellfl vc,Stre nozze, I \' J d:u:à con la. sndd 1sfaz10!1e della vittoria, umi mag~1rJre s11mlfìa di felic1t.à per la vita tutta. E 10 pur<' come il poeta >mi qual r fu il no str o ;,e~tin r? a~. o Bocconi , l11sriar ci un a (Jiornata di lib 1•:là I ;ult o.\to che pot1~~r, dr,dicar;-; all e no str~ rriye , s~c~em:~~'[i 1 ~;t~t~ uaz.. tn o dOVPVa r estar chiu so pn l tl . n~•r~> tultn il giorn o chiu sP dentr o u_ o, ci l<>n– l.'1{JtnnP, quind i, senza colaz ione ; en~a prov– r1urlla r,wyra li retta di stip end io cshiJlo, .cn," dPll o. (' ~, W u altr o dir t, 1wn vr/. Ma il di dr,lla tua fe.Yla e, ch 'fJn Cfl ta rdi a n1>11ir non ti sia orn ve 11• AcC'.etta.t,t> il ronsig li,,? Se no. ac cctt :,te al- m enr1 J:!Ji a11g-urj che vi fa lu ri a. ra ra Dife-;a : sta bene che si islitv iscrrno t le IJr,ll " ?Per" per lo (Jio vin r,zza o1Jbrrnd 1,1 ,:~~; pn l(f dtf P.rn della giovan~tta f'cc.: lu ll h1l '~ f'.OS{': r,lfl /ln.ch.P llVTPm() 'J1USti stipendi di {Otnf', insuffici enti. per noi e per_ le nostr e famiolit , s,e r ~steremo dell e bra ve ra gaz: e ci vorrd del– l er~umo. E l'er oismo, sai , non è di tu tte. Ti saluto e li prego , se vu oi , di aiutarci. Una dell e tan te comme11e. Diamo posto volentie ri alla letter a della com– mcss !l _del_la ditta Boccon i. perchè, in fondo, le cond 1~ion1, sue sono quelle di tutte le impie– g_rLLe rn az iend e private. E quale cons iglio po&– s!an:io dare? 11 solo che fu dat o mille volte, che si rip ete continu amC>nte a tutt a la gent e che ~~. '~!:; c~1_e è sfrutt ata. ,L~ impie g~te devono fo;!te I aua . Qua.ndo .1 orga n1zzlz1one sarà r i '. a c~_ncorr e~za dim inuita, il krumirag – g o ,_cso piu diffici.le , allora esse potrann o far vaJ~1e le loro 1 ag-1oni. cor~tr~~[Z' ~! I:> ~ra un proge tt o di legge per un i d .. ·lt · / .imp iego. M a la legge che ric onosc e fì . 1 r 1 1 cci lavoratol'i è se mpr e monca insu!– ~icie nte , è 1 ! 11. pnll_iativo che_non affron t~ e non ~t: :lvdeo '~:)à 1 ;,~~~ 0 1~~i blemi d_el l~voro. Anche no qu :dche ga ranzia 1! r le unp1egate avran– pune1, 1eiitc viul'lt d ' . Pgg.e sa rà sempre im– app licaz ion e, 1 ~ I' s~. '. 10 • 11 . ' 1 sarà , per la sua Le iin )ie at s:a111zzaz.10ne forte e vigile. s m o, , 10 ~ s:nte enJ 1 pe, su adun o ; iso late come nora nza la necess~tfn~orn, eh~ in piccola mi– le, non ott err ann o . JJ· cl ffi <h 1 ment o sind aca– ~~-oram enti illu so rt~i\. a, od otte rrann o dei mi– -;1 rip ete i-a per lo · nche appr ovata la legge tre _cat.eg~rie di la~~ r~~oar~.to è succ esso ad ai:. La H Difesa 11 ca ra. dis·1g10 della tua cond~??lmessn che sente col tt;, un bisog no di di i.z:ne anche , cert a.men– l:ne tutt o I a iut o d'_gn1t n~ ova , è pr onla a i l:o che tu f) le tuernc~ragg iament o e il con- 1crP. compagne le vorrete chle -

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