La Difesa delle Lavoratrici - anno III - n. 5 - 8 marzo 1914

8 Jllarzo 191.4 . Conio cori-entecolta Posta. lii • E~CE T ,A 1 .a E LA 3 . DOMENICA DEL JtlESE • a A!lfilOIJAf,1ElffO: REDAZ IONE ED AMM INISTRAZI ONE: Un numero Cent . 5 Anno 1. 1.so :jl.' me ::::n l.". . L. o.ao MIL ANO - Via S. Damiano, 16 - MIL ANO 50 copie .. L. 1.50 I00 copie. . I, , 3. - E S T ER O IL DO P P IO Dopo l'inganno, la verità La discuss ione alla Camera sui pro:vyedi– men ti finanziari resi necessari dalla guerra libica si è allar gata, pe,· merito del Gruppo parlam enta.re socialista, ad un esame critico di tutt e le responsabilità dell'impresa, ~ei suoi ra pporti pòlitic i, dipl omatici e milit a– ri. Il dibattito , necessariament e agitato e ,~ibrat o, giacchè non si affronta un ayveni – mento qual'è la conquista militare della Li– bia senza che anche il tono della discuss ione parlam enta re risulti profondamente muta– to, se non ha chiariti tutti i punti oscuri dell'impr esa, doYrebbe però aver dimostra – to come -non a,·essero torto quelle minoran– ze che nel periodo dell'esaltazion e pat riot– tica si tennero nettamen te all' oppos izione, riv endican do il dir itto di critica . condan– nan do le degen erazioni nazionaliste. pa r– land o di pace , di ia,·oro. di bont à, di giu – stizia , mentr e imperversava l'apol ogia della violen za, della distruzi one. e semb rava un dovere patriottico glorificar e la gue rr a che dev·essere invece aborrita come un flagello, guardai« come una sup rema in fermità del– la nostra vita sociale. Il par tilo socialista , man tenendo inta tto il suo patrimoni o di idealità , andando deli be– ratam ente contro corrente, ha acquis talo il diritto di parlar chiaro e iorte al Parlamen– to e al P aese. Ora anche gli altri parlano. Intorno all'impr esa libica si moltipl ican o i _dissensi. Ri ser ve ap erte, critich e vi vac i, pa– role scett icbe, previsioni pessimistiche si so– no sentite, alla Camera, dagli stessi depu– iati di maggi oranz a. Pochi han no avuto il . di confessare che nessuna supre- n- spmgeva l'Ìfalia ad affrontare la costos a e sanguinos a conquis ta africana ; ma molti hanno criticato la condotta della guer ra, i criteri di governo, l'azione diplo– matica e milit« re. Il min istro delle Coloni e. difend end o sè stesso e il govern o, non può dire d'aver trovalo quei larghi cons ent i– men ti che suggellano un'imp resa gran dio– sa. 1'on gli sono mancat i gli applausi, ma gli è ma ncato il successo di convinzione. L'amb iente è cambia lo. Lo spi rito pub blico , svanite le illusioni, ha rip reso contatto con la realtà, riacquist and o con la sensibi lità normale la consa pevolezza degli errori com– piuti , del sang ue spa rso. dei tesori sottratti allo sviluppo delle opere civili, dei grandi interess i offesi. Risvegliatas i dal sogno fu– nesto, l'Italia conta le sue ferite e la mag – gioranza degli italiani gua rda con ricono– scen za a quel partito d'avan gua rdi a che 1,rridand o a tem po la pr otesta contro la gue r– ra si è nobilmente ostinato poi a servire Ja veri tà, serven do cosi gli in teressi della pa– tria in arm onia alla concezione superior e dell'umanità . E la vend etta della storia - cosi presto Per le nostre emigranti. Dal giorn ale delle organiz zazioni svizzere - L'Op l!r aio di Bnna - si app rende che alla me– tà di marzo sarfJ. ten uto un convegn r1 a Zu– rig o per discu ter e sull'organizz azione degl i ope raj italiani occup ati neJle fabbrich e tessili svizzere. Ognun o sa come neJJ'indus tria tessile sviz– zera lav orano mi,zliaia e migJiaia di donn e e ragazze italianeJ nella gr anclis!,ima mag gio– r anza restì6 afh. organi zzazione di resistenza.. IJ conve;,rno di Zurig o al quale in terve rran· DCJanche i rappre sentrint i della Fed,·razirJn"' Tessile italiana e d.:Jh. Società Um !l.nitaria, r: un altro tentativ o per sottrar re l'elem ento fem– min ile ita lian o aJl'inconsapevolezz a enorme in cuj 1:,i tr ova. Le nostre oi:craie in }svizzera, in questi ult: – mi anni, hann o subit (}sup in:i.mente un pf.)ggirr r amento nelle loro non già liete condizi oni di lavo ro. La tend enza al pegginram Pnto si affnr– merà an cora di più con tutti i suo i conse– guenti danni, se dft. r:,a.rte d"'lle operai.e n n r;i pr ovvederà a corr ere ai ripari. Queste operaie che gene ralmen te pro\'engo– no d:iHe plac;he delJ' ll alia setten tr ionale più ar retr ate e più povere, hanno però bisogno di esser e as ,;,istit.e da speci ali organi di tu tela e da pers one che sappian o inte rpr etare e S'lddi – Star e le hro esigenze specific he, cc.me Javora– tri ci e come emigrant i. Ora que sta tute! t e questa assistenz a è svolta un icame nte da lla Opera Pia Bonom eJJiana, la qua le come è fa– ciJe in tendere, assolve il suo compit o con m;Jl celat o caratte re c,mfess ionale , a lut b dann ,, dell e CJrl!n.nizzazioni nostre e delle nostre stes– se ideal ità sociali. l'ealizzata si - è in ciò; quei depu tati con– ::;ervator i e liberali che a du e anni di distan– za si accingono timidam ente ad espr imere suir imp resa lU,ica un pensiero critico , deb– bono rifnl' Si alla camp agn a socialista , deb– bono rip etere le afferm azioni che la stampa sociali sta andò serenamente pubbli can do, nell'ora dell'infatuazion e militar ista, affron– tand o le accu se di antipa triottismo. Sulle caste labbra dei pi ù zelanti tutor i dell e isti– tuzion i è stato possibile cogliere in quest i giorni. .. espr essioni ant ipatriottich e e riser– ve o dubbi che fann o pensare, non senza tristezza , alla così detta unani mità del sen– timento popolare per la gue rra libica, van– tata ed esaltata forse da ques ti stessi tardi– vi censori ! Malgrado ciò la Camera , nella sua mag– gioranza , ap provò i prov vedim enti finan – ziari , sanzi onand o ancora una volta l'i m– pr esa afri cana con un voto di fiducia al mi– nistero, riconoscente a Giolitt i di aver ri– dotto in formu le semplici quelli che sono i gra vi problemi e le consegue nze gravi clel– !a gue rr a. :\la tal i consegue nze rimangono. La guerr a è costata un miliar do e mezzo. ~ alto costerà ancora nell'avvenir e. Il mini – stro del tesoro , on. Tedesco, così mal e ac– colto dalla Camera tanto che dovrà proba– bilm ente mutare il tono e lo stile delle sue relazioni finanzia1'ie, non ha potuto nascon– dere la possibilità che i contribuenti ven, gana chiamati a nu ovi sacri fici. L'Italia ca– pital istica e militare , più pesante di respon– sab ilità, più ricca di territorio costiero , an– cora e per mollo tempo imp egnata a ... pa– cifl2nre la Giren&icn . :r~~!amt-rà mezzi rr.;ig.. · giori per foggiare nu ovi strum enti di offesa e di morte. Chi scon ta in definiti va gli err ori dei di– rigenti e le colpe del siste ma? La classe la– voratri ce. La famiglia operaia vedr à le an– gustie crescer e nella sua via dolorosa. Ma sarà anche semp re più stimolala a prepara– re le sue difes e sul ter reno economico e sul terr eno politico, fortificando la compl essa azione socialista intesa a mu tare, a miglio– rar e, ad abbattere, a rinnova re. Giorno ver · rà in cui la società cap ital istica sarà inca– pace di osare una nuova guerra. Continue- · rà invece. sem pr e più serrata , sempre più formida bile, fino al compimento supremo, fino all'avvento della società futu ra , la lot– ta delle classi; la battag lia che la classe operaia com batte per la pr opria elevazione e per il proprio riscatto contro tutte le for– ze di sfruttamento e di oppression e, in una solidarietà perfetta dell'uomo e della don– na c~e divide ndo insieme le respo nsabilit ii della vita vengono ad ave re comunanza di int eressi, di diri tti. d i aspir azioni. l a Difesa delle la vOTalrici. C'er a fi no a qualche :rnno fa a SL-Ga11n - il cent ro dell'indust ria tess ile svizzera - un Regreta rinto operaio itali ano sussidi ato dal1a Societ~ Cmanitaria. L'istituzione avrebbe po– ~uto f !1.ov? re_ molto, se non le fossero ma ncat i 1 _mezzi .d 1 vivere e di sviluppa rsi. Invece cessò d1 furn:10nare. .Ocf'orre rebbe dunque uno sforzo per fn.r 1·i• v1v~re q1.1esto seg reta riato e per crearne ma– gari altn ancora. Le__ n:gan izzazion i svizzere fanno già gravi saetlfi t1 per la clasc:e rJperaia emigrn tn. Sa- 1•élJbe bene che la. Fed erazi one tess ile come g ià._ qu ~JI~ edil izia a.vessr; un seg reU1rio italia– ~rn ,n fsv1zzera. E lo potr ebbe avere merc è nna rntesa con l[l O">rlferJer.:rzio11r· del Lavoro e la .!-tessa. SocietéJ. Umanit aria. La /Ji~P!W dPl~r• l.a ro rr,lr ici, denun ciando 'fUest:, b1~ogno r 1."n<_mrl e ;id un pr ecipu o suo cornr,1t.o: quell o d 1 d1fo11dere fr a le donne lavo– ratri ci, le più r-.,fù 1 turwte, clie oltre a dare la Jr,ro fat ica ttlln sfr uttarnc1JtO padr onale. sono da.11'.t furia inca17:ante del bisog no, costr ette a la~c1ar c la pr or'.ri.a. cas:1, il vil laggio , la... pa,. lr içt r,er csr,or81 in alt ra terr a al d leggio di c~11 sfrutt andole le gr atifica cùl nomign olo di cmcale. C0 /1 Uì'i!C~T O Al cun e compn gnc ci do111anda110 a chj t!ero no i11dirizz ru -,· gli .il'l icoli e Jo corri– wr,oudr nze; da o~gi i11~ir izzi110 tutt o alla H.t•dnzin11t-1leJJa '•JJifi:sa dcJJe Lavorat ri ci,, Via 1-,. Damiano . 16. Le n uove l eggi sull'ordinamento della famiglia Progetto di legge per la pr ecedenz a ciel ma – t1 ff.;-ilmi_oci~ile ~ul reli gioso - progetto di leg- 1~ per 11 cl1vorz10 - progetto di legge per la ricerca della patei-ni là - chi dunqu e oserà an. cora affermare che la politica è un u affare per gli uomini )), è u una cosa che non rigu ar– da le donn e ? )) .Ecco!~ qu i, bella e lam pante, la dim ostra – z1on~ viva _de~ cont.rario. Le più gelose nostr e maml estaz10ni di sentime nto, gli att i più im portanti e più intimi della nostr a vita di don– ne,_ le vicende anche più segrete della nost ra an!....~a_ e _del nostr o cuore - ecco che i signor i uomm1 s1 radun ano a discute rne per conto lo– ro, e doman i, ancora e sempre per cont o loro, deciderann o inappeli abilmente in prop osito. E a noi poi, a noi povere donn e, che siamo pu~·e, ~enza. dubbio, le pr incip:-tli inte ressat.e in mat eria --: a noi verr à comunicato quel che hann o deciso, lo legge remo sui giorn ali, sen za che nessuna di noi abbia potuto interven ire nel djbatt ito o ap ri r becco sull 'a rgome nto, senza che siumo hemmen o sta te consult ate ! Eppur e, vedete ironia del caso! tu tti si bat– tono nel nostro nome. Tutti pretendono di vo– ler ~ife_nderci: Tutti han no in bocca (non ga– rant1r e1 che li abbian nel cuore ) soltanto i no– s~ri interessi. Siam o come qu eJle dame del me– d!O _ev~ che vedevano dai palchi i cava lieri ar– mati d1 ferro scendere in campo a difendere i loro colori. A noi non resta che app laudir e e dir e cc grazie tante ! 11 Sì, ma se invece ce li lasciassero difendere da noi, i nostr i inter essi? Ah, qu esto no! La ca·,-alleria dei signori uomini non arriv a a tan– to. Curiosa cava lleri a la lor o! Prima ci legan o le ma ni e i piedi, ci mett ono in cond izioni di dover essere, per forza, in tutt o e da tu tti, cal– pestate e oppress e, e poi snudan o il brand o (si dice c0si) e si mettono a gri dare : Pest at e sì, pestate pure , ma in questo punto e non in que l– l'altro! pestate, ma pianino, con buona grazia, se:nz!: f$r troppo strill are ! Proponiam o un a !nf~J 'l!8i":"' pe .. ·chè ve nga 1 Ju-.t.1.ito chi pasi.a più d" gueJ tanto che va ben e! Non vi pare cne sia. ca rità pelosa? e non vi pare che sareb be ora per_ la_ donna di dire, come dice quel pe– sce a cui s1 domandava se pr eferiva esser m an– giato a lesso o fr itto: Grazi e tante. ma io ve– ramente vorr ei non ess ere mangiato in nl!s– suna maniera ! Basta, di slegarc i e lasciarci difendere da noi sole, non vogliono sent ir par lare. Eppure, volete che ve la dica in un orecc hio? Anche queste nuov e leggi, non ce le hann o per nien te affatto regalate per gen erosità loro. Essi ca– piscono che, le donne, non sono più come pri– ~~• compl eta mente delle assenti dn.lla vita po– ht1ca, e che è nece ssari o comi nci are ad occu– pars i_un po' anche dellè ingiustizie che pesano su d1 loro e dei diritt i che comin cia no a tar valere. La ricer ca della paternità è la più ìmpor– t~nt.e e la più intere ssan te delle tre leggi og– g~ pres ent ate al Parlamen to ita liano, sull 'or– dinam ento della fam iglia. Sinora, e anche adesso? una povera ragazza che per lusin ghe, corruzione e seduz ione si abband oni a un uo– mo, senza il permes so del sind aco, e di que– s~o abban_dono le rimanga il i-icordo durev ole di un figlw; quest a ragazza non ba diritto di avere dall 'uomo nea nche a un centesimo di s1:1ssid!o per il bambino. Egli, l'u omo, che si è rhvert ,to con lei e di lei. che ha divi so con lei il_ gaud io di un a ineffabi le ora d'am ore, potrà piantarla dopo un giorn o o dopo ven ti an ni, prend erne un' al tra o dieci altre, sposa rsi e mette_re su un 'altra fam iglia, anche se da qu el- 1.3 pr!ma ~on~a abbi.a avuto non uno , ma pa- 1ecch1 figli. Se tutti que sti fl~li rimar ran no ~ mJ)re a carico della sola donna, della po– , e~a madr e abba ndonata, se ella domanderà ali uomo un _soldo di ai uto per alleva i li, !"uo– mo, po~rà rid erle su lla facc ia, nnche se ella o.bb1~ in _man u proinesse e assic ur azioni di ~iatrii:i10H1~ o le~tere, con le qu ali animetta ct1e 11 fi~ho o 1. Og!J sono suoi. Tut to que st o non serv11"à a niente: la legge non pei-mei.le la ri– cerca della pnte rnità.. , ,D,i fron_te a una tale enorm ità, a un'ing iu– sllZla cosi grande e orribile, in verità non vi è_ct:1 mera vigliar si Uel grand e numero di bam – b J111 che vrngo no abb andonati anche di lle ma– dri ,_ ir1felici o incoscient i, e \eng ono affidal i agli_ o~piz\ di trovat elli : nè vi è tro ppo da me– rav 1gli ars1 se altl'e donn e, anc he più inclei;ne del nome san to di madri, perdono la testa si– no al punt o cl, comm ettere il più at r(jc-· d •i de– !itti; l'inftu_itici dif>. In altri paesi, per esempi o rn ? er~nan1a, dove esiste .cla tempo la leµ-;:_:-,, sullu nce1 ca della patern1ta, 11011 esiste, per cont ro: neanche un solo osnizio per tr ovatelli. Non s-1 ammett e, laggiù, che una 111ad re pos– sa ahl)a ndonare la sua creatur a : ma non si ~mrnetLe nemrnen ù che possa disin:e essa.rsenc JI padr e. E se questo padl"e, se qu csL u 11no, non ha coscienza dei suoi doveri e d i dir itt i che ~la la creatura. da lui mes sa al mondo e degli olJIJJiglii che egli ha USSllnto qua11d I l',ha falla na scere per il suo pi;1cere di u,1ora _ ebbene, a_llo_ra pefisa la legge a dco rdarg lielo ~ 1 ;~,~t rg-11 Tlspettare questi doveri e ques ti oU- .T:Jlf; J'e~senz;t della. legge che prcstr, verrà d_i:,cus~a alla Carnera. italiana , e aLa qual e il Grup1 11 Par h rt11·nt r, S ,rHdis ta d..ti à tutt n u E S TERO IL D O PP IO suo appog gio. Donne italiane , e voi socialis te e lavo rat rici ita liane, all'ert a! E' una legge di impo rtanza vita le per noi. poichè con essn ver– rò. riaff ermato il pri ncipio della responsabilità ~essua le del ma schio. Sta a noi vigilar e perchè ti progetto veng a votato senza mu tilazion i che g!i scem.ino o tolgano éfficacia. E perciò dob• IH~O a1uta_re e inco raggi are i nostri compa– gn i deputati ten endo desta la C(uestione neJ paese , e dimostrando di intere ssa rcene e di co~pr enderne il grande valo re. , ~1 pu~ anzi dire elle quest o della ricono– sc1_ut~ _ricerca della pate rni tà, sia il fecond o prrn_cq~10_di tutto il futuro ord inam ento della f~m_1gl_1a, così come Io vagheggiamo noi so– c~a!1si1: ~ltro che ·precedenza del matrimonio ~!vile-~ divorzi o!. Questi sono pannicelli caldi, 11med11 nece_sari, doverosi. m·gen ti se volete , ma sempre msuffi cienti -e provvisorii. L' avve nire invece sta nella unione di un uomo e di una donn a, della qual e lo Stato prende atto, e nella quale intervenga sola– mente per quan to riguard a il bene e la difesa dei ~ rzi inconsapevoli e incolpevoli, i figli, i quah vanno tut elat i sempre, in ogni ca.so co'l\– tro le debolezze, l'incoscienza o la colJ)ev.ole leg~ere ~za di cui troppo spesso si macch iano i gemt.or1, e ~peciahne nte i padri , vers o que sti rover i frutti del loro egoismo . MARGHERITA GR.Ass1NI SARFATTI. Al DI LÀ DEL CONFINE Da GRENCHEN \t;vizzera). La contempor anea lotta di classe genera d~Ile man ifestazioni sempre nuo ve di solida – rietà proletaria... Esse dimostrano che, ma l– grado la lentezza dell'or ga nizzaei one economi – ca e politic a degli sfrutt ali e, in ispecial modo delle sfrutt ate, ~a coscier1:za di classe conqui– sta le masse. V1 sono dei momenti in cui gli antagonismi di classe assumono un carattere f iprij~~~;e~;~li .palp~b-ile, da rendere ril;>elli --~ Da alcune settimane si svolge in !svizze ra una lotta accaniti ssima fra capitale e lavoro. E'. una lotta tipica: gli oroIOgiai di una fab– bnca essendosi rifiutat i di sostituir e dei com– pagni scioperanti, i proprietari della fabbrica hann~ prncl amat~ una serr ata. 11 capita lismo non s1 cont ent a d1 avere a sua disposizione il lavo_r~, la salute, l'energia delle masse lavo– rn~rtc1; vuole essere padrone anche della di– gnità_degli operai. Vorrebbe obbligare i lavo– rato ri 8: tradire i propri fratelli. .. Chi ha com– messo 11_ delitto di leso-crumiraggi o è gettato sul lastrico e condannato ... alla fam e. La caratter istic a speciale della lofia alla quale ora allu diamo , consiste nel contributo preziosiss imo che vi por tano i lavoratori di tutte le naziona lità che lavo rano a Grenchen e le _donne... Una solid arietà non mai verifi– catasi, u_na_dis_ciplina meravigliosa, un senti– me~to dr_ dignit à che non si smentisce mai. Dinanzi a questo spettaco lo di lotta austera e solen_ne ci si ~om_anda: quali sono i legami c~e _uniscono gli sc10pera nti di-Grenchen? Ita– li ~m . russi, svizzeri, francesi e ted esch i, uomi– m ~ donne, r~g~zze e madri di famiglia indi– gen~ e fores t1er1, tutti identici nell a loro te– nacia .... Sono schiav i dello stesso genere di vi– ta! figl_, della stessa miseria e dipen denz a, fi– glia.stri_ ~ella stessa matri gna - Ia società cap ~talrstica - protagonisti dell a stessa tra~ ged1_a ~el lavoro, compiuto per gli altri, mal ~f~~Je~mto , non tenuto in nessuna consid era- . In uno_de~Ji ult!~i c~mizi dei ser rati, i.n cui s1 ten??e10 d1scors 1 in diverse lin gue, e al qua.. le assistettero ben 2000 perso ne, in ma io– r~nza do~ne, il presidente del comizio c~~1U– n1~ò fra l altr o che una sa rta invit ava le ope– ra,,~ ser_rate ad arip rofitta re d"ll' nzio involon– tario e msoJJto rer imparare a ramm en dare e ratto p,pa re. Epis~dio oltr emodo sintom ati~o: la .sa, ta prol ctar ra non dispone che del pro– p_r10 lavo ro e lo offre alle comp ag ne di mi .. e– r~~ come prova tan? ibile della soli d,11"1efà. f~ alt~a prirte le oper:ue, che entra no giovanis– srn1e in _fo.hbrica, n.on ha nno potut o imparare a fa_re ciò che la vita le obbliga a fare ;,iù di ogni altro lavo ro domestico : qu ello cioè di I at– t?p pare .e ramm endare, di ren dere por tab ile ciò che 11 temp o già hn logorato. . P_urtropp o altr a funzi one Ja società e·•nii a~ l1~t1ca n?n riserva alle su e vittime sfr iHl t~~: c1ca re :1cch~zze, oggetti riuovi, sempre JJiù mo~ern, e d1 lusso per gli altri, per i ricc hi - ag~ 1~sta r roba _vecchia, anda nte, cons um 11 ta }i~'i/ uso pr opn o e que llo del marito e dei Oggi la _ s~rta proletar ia sten de la ma– n.o soccor ritn~e per addestrar e le sorelle al– I ardu o coi:rip~to del rattoppo, domani quelle stesse. man i s1_~tenderan no, nun ierCJsee tm ite fl~; a1uta1·e gli innum eri frate lli e sorelle ncn P 1 U a r_n.tiop pare e rimodernar e il ,ecchio, ma ad abba~ier lo, per creare, su lle roviHe del µas– ::,atu s<1c1ale una società di libe ri e di ugu:ili. In cJuesta solenn e prevìsio ne, il comi zio lut– to quanto e !e donne in parti colare applau di– rono fre_neticnment c il modesto, ma significante ~~olo d 1 solidarietà che la pr oletaria sa rt a of. •ri,.. a al le pro letarie orol ogia ie. A NGELICA BALA.BANOFP,

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