La Difesa delle Lavoratrici - anno II - n. 17 - 19 ottobre 1

VARIETA' I nostri bambini. (Vedasi numero precedente della Difesa). Le due amiche - secondo l'accordo preso fra loro - si sono recale nei prati coi fi– glioli e mentre questi giuocano, esse parla– no sedute sulla sponda di un ruscello. Sono due lavoratrici e soltanto. alla domenica possono concedersi la gioia di oziare un po– co. Sono entrambe intelligenti e amano riempire i loro ozi conversando su argomen. li interessanti. Oggi - come già avevano deciso - di– scutono intorno alta bugia. " L'altro giorno - dice l'una - tu volevi dare l'olio di ricino al tuo Lino e non ci sei riuscita. Perchè? Perchè hai voluto ricor– rere all'inganno. Hai versalo, furtivamente, l'olio nel caffè ; hai chiuso le finestre per– chè il bimbo non vedesse ; poi, prendendo Lino sulle ginocchia, glì hai tenuto questo . magnifico discorso: • Siccome il mio Bebè oggi è molto buono, io voglio regalargli una tazza di caffè buono, buono, dolce, dolce I » E il risultafo delle tue manovre? Il risultato fu cbe il bimbo scoperse subito il tranello s'infuriò, rovesciò tutto e l'olio ... se lo bev– ve il pavimento». " E come dovevo fa.re? Ho provalo inutil– mente tu.!.ti i mezzi I ,, • Non ha.i esperimentato ancora il solo mezw logico e sicuro ! Tu devi porgere fran– camente l'olio al piccino, dicendo: questo si deve bere. Se non ti riesce colla persua– sione, nè colla suggestione, devi darglielo per forza. Meglio, oh I molto meglio impor– glielo con un atto di ,;olenza che sommini· strarglielo mediante l'inganno. Ricordi quando il !uo Renw fu ammalato di febbri infettive? Ogni volta che dovevi sommini– strargli una medicina erano scene e scene ... una cosa pietosa I Ogni volta riuscivi a trion– fare della sua ripugnanza promettendo co– se impos.sibili ... un cavallo bardato d'oro .. un pulcinella gigantesco.. un asinello vi– vo... una passeggiata nelle nuvole.. una scalata alla luna ... un viaggio sul dorso del– la balena ammaestrata. Io fremevo a sen– !ire tante corbellerie ! Quando, poi, il bim– bo fu guarito e reclamò il suo credito, tu ri– dendo gli dicesti ch'erano tutte storielle per renderlo docile I E lui? Lui restò muto, co– gli occhi sbarrati, poi ti rinfacciò una frase da te, altra volta, de!,ta a lui: « Non si de– ve promettere ma.i quello che non si pub mantenere». Che umiliazione per te! Che trisl-e lezione per lui I » • Hai ragione, lo capisco. Però tu non pensi che mentre i !uoi figli si adattano, quando cadono ammalati, a fare tutte le cu– re necessarie, i miei si mootrano ribelli.. a lutto .... alle medicine.... al medico .... alla mamma I R una disperazione I » • Sai perchè? Ai miei figli ho insegnato, imponendo loro inflessibilmente la mia. v~ lontà, che quando si è ammalati si ha l'ob– bligo di curarsi Mai una volta, si trattasse pure di curare disturbi lievi, ho tollerato che rifiutassero una medicina e l'ho data loro con inganni e promesse. Io dico: que– sto si deve bere. E loro bevono. Talvolta tentano ribellarsi, strillano, fuggono, si na– s,:x,ndono, fingono di avere il vomito, ma quando vedono ch'io sono inflessibile, cosa vuoi che facciano? Ahi se noi, mamme, vo– gliamo plasmare delle anime forti. dobbia– mo insegnare a.i figli nostri come si pos.sano superare gli os!acoli. Abbattere gli ostacoli perchè il fanciullo trovi la via piana è er– rore, gravissimo errore ... Scusa, ho divaga– to. Torniamo al~ bugia. Ti ricordi quando siamo andate alle nozze della nostra amica E1vira? « Verremo anche noi, mamma? ,, mi banno chiesto i miei figli? • No, ho risposto, io, perchè disturbereste. Voi resterete a ca– sa colla nonna"· Nè occorse altro. Feci tran– qujllamente i miei preparativi, tranquilla– mente me ne andai, salutata con gioia dai miei pìccì'ni. a: Torna pre.sto, ma.mma » m.i disse il più piccolo. Tu, invece, ti prenara- LA DIFESA DELLE LAVORATRICI sti di nascosto e quando venne il mvmen\o della partenza inventasti una storia strana che i bimbi. non credettero ... Pochi giorni dopo, avendo scoperto lutto, ti dissero al– cune frasi assai umilianti per te e per loro ... Cose puerili, dirai tu. No, non sono cose puerili. Sono cose piccole si, ma è appunto con queste piccole cose che si fanno degli uomini forLi, diritti, oppure dei fantocci, oppure delle anime torbide!. .. Ora sono stu– fa di predicare. Ricominceremo domenica. Voglio sviscerare un altro argomento anche più grave, restando nello stesso tema. Luisa Draghi Marlegani. CORRISPONDENZE Da MILANO. Il 14 sera in un locale della Camera del La– voro ebbe luogo un numeroso convegno del gruppo femminile socialista. Fu deliberato di indire un comizio in Mila– no domenica 19 corr. per _invitare il proleta– riato femminile ad aderire al programma ed alle candidature del partito socialista e per chiamare le donne a part.eciparo attivamente alla loU.a.elettorale. Vi narler.a.nno tre oratrici del gruppo e si solleciterà l'adesione delle rappresentanze del– la Direzione del partito, dei Candidati, della Camera del Lavoro. Furono presi tutti gli accordi sia per l'or– ganizzazione del comri.z.io, sia per le presta– zioni delle donne al lavoro delle elezioni. Del luogo e dell 'o.ra precisa del comizio saa-à dato avviso nell'1t Avanti! n e saranno distri– buiti manife.stini d'invito davanti agli stabi– limenti. Da STRADELLA. Da qualche tempo tra le operaie che lavo– rano nella fabbrica ialiana di perle serpeg– giava un vivo malcontento per i modi scortesi del direttore e per le frequenti, forti mult.e alle quali per un nonnulla venivano soggette le operaie. Sabato scorso il direttore invei con– tro un 'operaia, per un' ine~ia, minàociandola di lioonziamento. Le operaie in9,.ignate abban– donarono il lavoro dichliarando che non l 'avreb– bero ripreso se non quando il direttore s'dm– pegnerà di usare modi più civili e saranno ridotte le fortissime multe. Si recarono alla Camera del Lavoro ed ottennero da questa affidamento d'aiuto. Il colloquio avuto dalla commissione inca– ricata, con l'industriale non condusse a nes– sun accordo. ma le due parti si lasciarono con l'intesa che 1e operaie avrebbero presentato un memoria.ile coi loro desiderata. Al memo rial e non. fu risposto e solo al segretario d-ella Camera del Lavoro che chiedeva un colloquio fu risposto che per la lamentata crisi generaJe era impossibile concedere alle operaie quanto domandavano e che sarebbero state riammes– se quelle che accettavano le sue proposte. Co::.i la vertenza è più che mai aspra. Da TORINO. Anche nella regione Valdooco si è costituito un gruppo femminile sccialista che, per oon– siglio della ca.ris.sima compagna Angclica Ba..– la.banoff abbia.mo chi.amato col nome vene– rato cli Augusto Bebel. Il gruppo fu costituito per ·iniziativa dei compagni del circolo I maggio e ooll 'interven– to dell'instancabile compagna P.ao.Lina Pe'r– rone. Nella prima. adunanza tu.rono elette le .com– pagne Barberis Emma, Bert-Rosa, Giorgelli Ma.ria, Maia Emilia, Ferrone Emilia a far parte della commissione esecutiva; Paisio Ma.– rianna, Reinotti Giuseppina della cQmm.issi.o– ne d~ controllo; Paisio Marianna segretaria, Barberis Emma vice segretaria. Si deliberò cli tenere nel detto circolo per domenica, 12 Corrente. una riunione dei vari gruppi esistenti nella nostra città, allo scopo di prendere varie deliberazioni e di coorcli– nare il lavoro. 11 gruppo, animato del più ~ande enrnsia– smo, lavorerà per la conquista dell'ideale socia,. lista e !ara. di tutto per strappare le donne al prete, in questa regione ancora, sfortunata– mente, asservita al prete. Marianna Pai&•io. I Da DAVOS (Svizzera). In seguito alla confe1,enza Brebbia si è scrit– to che qui si sarebbe potuto fare un forte sin– dacato femminile. Esso doveva essere costi– tllli.to daJ più umile e più sfruttato person;tle d'albergo. A Davos ci sono centinaia di ra– gazze italiane, le quali 'Per un salario di 35 a 45 franchi al Illese la\'orano da 15 a 18 ore al giorno. Incredibile, ma vero. E noi per qu& ste vogliamo fare qualchecooa. Esse rispon– dono al nostro appello. Giovedì sera si è tenu7 ta un 'imp0rtante assemblea; molte ragazze S.I sono inserite, aumentando cosi. il numero del– le organizzate. Si è• anche eletto wi comitato provvisorio, il quale d'accordo col comitato degbi altri sindacati dovrà tracciare un pro– gJamma di lavoro. A Davos, quest'anno si è dato un meraviglioso impulso all'organizza– zione edile. Ora non s.i deve più penn.ettere che queste povere ragazze vengano sfruttate in modo indecente. Si ricorrerà ai boicotta.isgi ,e alle denuncie; ma questo barbarico stato di cose de,ve c.essare. J7ROJ7AQA~DA MILANO. Affollatissimo uditorio, prevalentemente o– peraio, alla c001ferenza tenuta dalla compa– gna Abigaille Za.netta la sera del 9 al ci.roolo di via Paolo Frisi, 8. L'oratnice accennò al suffragio allargato concesso da Giolitti, ed incitò la massa lavo– ratrice a trarne il maggiore vantaggio possi– bile, per la tutela del proprio diritto e per 1-a. proprja difesa di classe. Illustrò la necessità di introdurre il suffragio femminile, parifi– cando in tal modo i doveri ed i diritti dei d-ue se.ssi, come ne sono oggi pari gli oneri della vita civ,He. Spiegò il contenuto del program– ma socialista, dando poi le norme per la votazione. Con una calda perorazione incitò i lavoratori a partecipare fervidamente alle e– lezioni, per la rigenerazione del Parlamento, ciò che sarà un passo di più verso l'emanci– pazione dei laivoratori. La conferenza dell'in– faticabile compagna nostra ebl)e. entusiasti– che accoglienze, le quahi sono indice sicuro del risveglio proletario dall'.aissenteismo tanto caro e proficuo alla classe borghese. P.arl..a,rOinO, fo ,sostegno d" el.le candidatw·e socia.liste: a Milano la compagna Regina Ter– ruz:;i che illustrò ampjamente il programma del partito socialista, softennandOSi .sul feno– meno dell'emigrazione, sui problemi della scuoJa:, ,sui danni recati daJla guerra. Nel coUegjo di Schio parlò a S. Orso, a Magr_è, a Pieve, a Torre la compagna K1eroni davanti a un pubblico sempre numerus~imo. A Bu– sto Ar.sizio e a Milano nel salone de!Je case po– P-Ola1idi via Solari, con la consueta lucictitA di pensiero parlò So{ìa Avoni. A Lam.bratie, ascoltata con vivissimo inte- resse, parlò Ines Saracchi. . A Torrevecc.hia, nel collegiio di Pavia a ~o– stegno della candidatura CaJclara. Pia Gri– ziotli. A Lissanza, Angera e Tornio parlò Giselda, Brebbia con quella sua arte di oratrice che sa dire ·1e cose più elevate ed astruse nel modo p.iù semplice ,e più comprensibile per tutti. BORGOSESIA. Giovedì, 19 Maria Giudice parlò, in pubblico comizio. sull'attuale momento Polib:co. La piazza rigurgitava di gente e la conferenziera fu vivamente applaudita. Sabato, 11 corr. con la solita facilità persua– siva di parola, parlò a Postua, domenica a Cellio Ailoche, Caprile, Crevacuore. Maria Giu– dice, accolta ovunque, col massimo piacere, fu ascoltata, capita e, applaudita. C~SENA. La lotta elettorale procede qui alacre e vi– gorosa da parte dei socialisti, con molto fer– vore ed efficacia cli propnganda. Si sono già fatti, in favore del nostro candiadto avv. Giom– mri. una ventina di comizi, rigurgitanti di pub– blico, fra cui si è sempre notato un discreto numero di donne. La compagna Rambelli ha diramato la se– guente circolare. Compagne lavoratrici. Se noi donne siamo escluse dal voto politico e amministrativo, se siamo considerate, non la metà, ma una frazione trascurabile e insi– grni.ficante fra i 39 milioni d'italiani, è opera VOCI DALLE OFFICINE E DAI Magda ripete una preghiera già fatta al· tra volta; la ripete alle compagne che non hanno la pos.sibilità di studiare, che non J)06SOOD quindi risolvere i dubbi che Il&!OO– no nella loro coscienza, a quelle che deside– rano imparare, a quelle.che possono. avere bisogno di un consiglio fraterno: Scnvano. Ogni lettera procura una gioia a Magda. Aver vissuto l.a.nti anni la vii.a. del partilo, averle dato il più fervente entusiasmo ~ vanile, aver !alto nel lavoro, nella lotta, nel– lo studio, anche nel dolore qualche espenen– za, e poter metterla a disposizione delle compagne più giovani, v_oi_ non potete un– maginare quale grande g101a p_rocun. Care. compagne, scrivete a Magda. Anche se non sapete bene esprimere il vostro pen– siero. Scrìvele come potete. Nessuna let– tera la stanca, nessuna domanda le pare im– portuna. Questa rubrica è per voi_, operaie ~ ~n– tadine che non potete sfoghare volurru. S1&– te voi 'che dovete darle vita. Magda attende e a tutte manda, intanto, il suo fraterno sa,. luto. Cara Magda, Ho tetto qualche numero della Difesa delill Lavoratrici e mi ha pre10 un grande detid.eno di latlorare io pure per la tlOltra idea eh,. in fondo, e anche la mia, per quanto, t :111u.ta s,empre coli km tana ed edranea daUa trita po- litica. vi siano per m~ tanti punti oscuri che non riesco a ,piegarmi. Ma dimmi tu. che pos– so fare segregata in un piccolo paese, sen:z.a aiuto, nè ouida, dove la parola del sociaJismo arriva coli -raramente, quasi di nascosto, com.e una voce che dà noia a molti; riPSt:e incom– prensibile ancora agli altri? Se aveui la coUura nece11ana e mi mettessi a far propaganda, oltre al mettermi in urto con la mia famiglia, tarei sicura di perdere il Lavoro che mi dà il pane. Dammi tu un consi– glio, Magda, te ne ,ard motto grata. Una buo– na ed affettuosa stretta di mano della tua R f. Carissima, Grazie della tua lettera. E' già molto conso– lante che, nel piccolo paese segregata da ~ vita politica, ti sia giunta._ commovendoti, la voce del soriali~m-0. Vuol dire che, se ti manra la coltura, tu hai l'anima ~ocialista. E. più di tutto, a me lo dice qu{'l tuo bisogno di lavorare che è sempre un'indice di sincerità di fede. Mettendoti a far propaganda ti metterffiti in urto con la tu::i. fa.miglia, mi scrivi. PurtrouPo, cara compagna mia, è un doJore che obhi:: i.mo avuto qua.si tutte, anche no1, entrando nella yjta attiva del partito. Qu.asi sempre la fami– glia non ci ha ascoltate, non c_i_ ha. comprese, M ha pror:urate le sofferenze piu vive, perchè del giudizio degli altri c'importavo. poco, ma del rammarico sincero dei n06tri genitori per. chè ci allontanavano dalla loro corrente d Wee, tutt~ abhi:imo ci:offerlo. E' una lotta che abbiamo vinta. tuf'e E ''101- te volte i nostri genitori 'hanno dovuto convin- cersi, che jl socialismo, di cui temeva.J10 tanto, a. noi non davn. che una bontà nnova, una sere– nità maggi.ore e che al partito che non ci disto– glieva affatto daJla famiglia e dal lavoro, noi davamo il tempo che aJtre don11e dedicano alle mille fiivolezze della vita. Bisogna aver un DO' di tatto con la fam.iglia, evitare fin dove è r,ossihile l'urto violento, fn– r8 un'opera Jenta ed assidua di persua.Slo11,e. Provati. L'altra questione più importante, per le con– seguenze che ne J)<)SSOnO derivare, è Ja oroba– bilità deJla perdita del lavoro. E qui, dn co– scienza, io non oso darti un consiglio. Vi sono cose che dobbiamo risolvere da sole. misuran– do le nostre fon,e, pensando col cuore e con la testa. Io Potrei citare l'esempio di donne che al socialismo hanno sacrificato tutto: posizione ed avvenire. Ma si tratta di tempre eccezionali e di donne rhe, rol loro Psempio, !'lOnostate J)('r noi tutte, una. jZUida luminosa. Ma certi sa.criflzi e certi eroimi.i il socialismo non li nuò imPorre a nessuno. Tanto più quan– d() la dL<,OCCUpazione significa la miseria e una !iPriP di orivazioni imposte non n noi soJe. ma anche alle persone che vi sono con noi. Ora tu leggi quando puoi i nostri giornali, tonnati delle convinzioni più salde; credi a me per fare propaganda non basta essere sociali– ste per ~entimerito, bisogna anche esserlo ner convinzione. E jntanto credi tu di non poter lavorare per il soc.ialismo, anche senza essere iscritta al partito•? La propaganda tu puoi farla in mille mcdi. Essa non si fa solo con le pubblicazioni ~ con le conferenze; c'è una forma di propaganda della vigente legislazione borghese, la. quale negandoci i diritti politici e amministrativ:i, oi mette al pari dell'idiota e del delinquente ma– schio e c'impedisce di tutelare i nostri più vitali interessi. Solo il Partito Socialista, comprendendo fa. grande ingiustizia perpetrata contro la donna, ha incluso nella sua oiattaforma elettorale, fra i comma indicanti nuove riforme per le 1ivendicazioni del proletariato maschile e fem– minile, questO: Il s1dfrayio universale per gli adulti d'ambo i sessi. Perciò, o lavoratricl. dovete in quest'ora sentire il dovere di pa,rtecipare con tutte le TO– stre forze all'odierna Jotta eletlorale, facendo attiva propaganda per la vittoria ae1 parlito socialista, il solo, ripeto, che difenda i nostri diritti politici e ciYili. , Alle vostre parole calde cli fede ,e di entu– siasmo. tate seguire la dtlffusione d-el prezioso opuscolo di Anna Ruliscioff, sul suffragio fem– minile. Saluti fraterni. Vittoria Mariani Ra1nbetli. Segretaria del Comitato Elettorale. VENETO. Le nostre compagne lavorano alacremenU!, in solidarietà coi compagni anche nel Veneto, ove il orete, spesse volte, impera non solo 'in confessionale e .in sacristia, ma anche colla violenza, sulla piazza. Immaginatevi una mandria d1 conl.ad.ini be– lanti o urlanti, condotti da un.o, due preti, che si mettono in marcia verso il candidato o il propagandista. che non sia dei loro. Appena Io vedono, o che egli accenna a par ... lare, essi lo assalgono con urla, invettive e fi– schi, ed il prete, alla testa della ciurma, fa il cont.rabasso con le mani e con la voce, incitando: u Su. da bravi figliuoli, bene, a– vanti, più forte, cacciate via satana. ed iJ paradiso vi aspetta 11. Allora: 'Ì bastoni si alzano, i pugni minac– ciano, il prete gongola, e se il malcapitato propagandista, non se ne va al.la svelta, corre il pericolo di passa,re un brutto quarto d'ora. Accanto a questi paesi ve ne sono però altri in cui i.I risveglio della coscienza proletaria e veramente mitabile. In questa plaga s.ingolare lavorano Ange– lica Balabanoff e Carmela Baricelli. La nostra compagna Carmela Baricelli, la.– vora da tempo nel collegio di Chioggia Cavar– zere, vale a dire sulle acque della laguna, in so_stegno di Angelo Galeno. un vecchio soldato dell'Internazionale sociali-sta che, insegnante governativo, ebbe a soffrire, nei tempi più· tor– ~idi, le P.iù feroci persecuzioni, organizzatore mstancab1le, che seppe dare per la prima vol– ta, rn:ia coscienza di classe ai pescatori ed ai, fax:<:hrni. del porto cli. Chioggia. Egli ha ben d1ntto d1 sperare una sant•a vittoria. La Baricelli, sempre applaudita ed accolta con vive s_impatie, Ila parlato or nei teatri, or sulla p1az~. a Cavarzese, a Chioggia, a Pegolotte ed 1n altii luoghi minori. Adesso è stata requisita dai sociaHsti di Pa• dov_a! e sabato 11 parlò a Brusegana, feudo politico del vescovo Pelizzo, dove ancora non era arrivata una voce socialista. .Dopo la con_ferenza che comrrì~e l'uditorio, SJ formò s111?1toun circolo soeialista, e ben. cento elettori furono guadagnati alla causa nost~a. Ora. è aspettata nel collegio di Vigon– za. m quello di Treviso e altrove. La Balabanoff è pure .aspettata. a Padova.. MOGLIE. Angelica Balahanoff vi tenne, a scopo di pro-– paganda. elettoraJe, una delle sue confer9nze che tra.sc: 1:nano gli ?-"imi e pare li elevino ver– so una vita e un ideale migliore. II teatro e'"ragremito di uomini e di ùonne. QuaJche cosa di quel discorso deve c-:sere nim~s~o nell_'an.imo dei lavoratori e deUe iavo– ratn-01: u.n incitamento al lavoro. un pilJ. riro– fondo od10 contro la guerra, un amore r,iù grande non tanto per l'uomo elle personifica. li tot~ ,q:panto per la sua infinita bontà, per• la rettitudine. cl9:l ~uo pensiero rimasto sempre, se!1za devrnz.1o_m. veramente Gocialista: Ca– millo Prampoltni. VOLTERRA. In u.n giorno Angelica Balabanoff parlò in 3 parti w,J nos_tro collegio: a Castagneto Car– ducci, a Camp1glio e a San Vincenzo. Parlò, come semJ}re, commovendo e persuadendo il numeroso uditor.io. CAMPI più _m~desta, non meno utile, ·che si pu❖ fare ogm s:iorn~, .nelle conversazioni in famiiglia, con gli arn1c1, con qualunque persona. con Ja ~aie tu parli. Osn.!- volta che tu cerche-rai di distruggere un preg:iudizio. di stabilire una. ve: rità, di stimolare allo studio, di far compren– dere un'ingiustizia farai un'opera socialista. Il POPolOignorante, anche se non vuol senti– re, in molli casi, parlare di socialismo oel ter– rore che suscitano le idee nuove, per la sugge– stione del prete, pel timore del padrone, molti bisogni di giusti2J.ia, molte ribellioni inconscie le ha nel cuore. Non .si _soffre impunemente. Tu puoi fare, oo~e st ~ice, un buon lavoro di preparazione e. cli serruna. Parlare dell'ingiustizie, per esem– pio, delle sofferenze che procurano il disagio e– conom.ico. il lavoro prolungato, la maternità nlle case miserabili, di mille altre cose. Nessun proletario ti Potrà dire: u Hai torto 11. Anche senza parlare di socialismo tu metterai come ~:zi~~i~~~i~;o cuori, pensieri nuovi e a.soi- E il giorno in cui un soaialista parlerà loro a. viso aperlo troverà il terreno preparato. Questo lavoro cosl umile e cosi bello l'avrai fatto tu. Leggi, cara., la nostra ,e Difesa II vi troverai ta.nte idee e tanti consigli che t'aiiuteranno nel tuo compito. E scrivimi pure . Magda. RIGAMONTI GIUSEPPE, gerente. Tip. Editrice della Società «AVANTI! >

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