L'attuale crisi del matrimonio è . . una crisi di concetti t Un viso volgare e ambiguo ... sempre avuto dei risaltati quasi eguali: così si è visto che una meclia si deve segnare in tal modo : manovali senza me tiere e braccianti operai nelle fabbriche aiutanti ed operai specializzati impiegati ufficiali, impiegati più alti, professioni libere, ecc 5,2 figli 4,,1 » 2,9 » 2,5 » 2,0 o meno eJlo stesso modo, come vediamo diminuire i figli nei ceti superiori, vediamo un aumento terribile tra i minorati, specialmente tra i tarati di malattie ereditarie e mentali. Riassumendo le infinite dimostrazioni di questo follo, dobbiamo dire, che le doti innate dei figli nei ceti medi e superiori sono assai più alte di quelle della massa. Si potrebbe forse osservare che questo è dovuto alle migliori condizioni ambientali dei primi. Ma non è co ì. Se ne ha una chiara dimostrazione negli orfanotròfi, dove Lutti stanno nello stesso ambiente eppure si distinguono enormemente i figli dei vari ceti. E' oggi ancora una opinione largamente diffusa, che molti sim1 giovani non possano far carriera soltanto perchè mancano loro i mezzi per poter studiare. Questo succede soltanto in casi rarissimi. Quindi il privilegio del « ricchi», nei riguardi degli studi, non esiste, perchè gli altri ceti non hanno, malgra60 ~ 50.....__---l 3:4 941La propaganda demografica non può basarsi su i fattori e- . . conomici ...o una fanciulla dai tratti nobili e puri? Ammesso un rapporto iniziale di 3 a 4 tra i I numero medio dei figli nei ceti superiori e quelli inferiori, , cdiamo la totale sparizione della classe dirigente. Pur volendo ammettere, che ambedue i ceti abbiano il medesimo numero di discendenti, ma i matrimoni avvengano nel primo con una media d'età di 33 ·anni e nell'altro di 25 anni, basta già questa piccola differenza per portare il rapporto da 50 %: 50 %, in tre sole generazioni a 11 %: 89 o/ 0 . Una propaganda demografica che si basi in prima linea sul fattore economico, sarà destinata al fallimento, perchè proprio nei ceti superiori non mancano i mezzi, ma manca la necessaria mentalità. oi crediamo che occorra proteggere in ,prima linea la gioventù da quella invasione di ideologie e tendenze internazionalistiche a cominciare dai pericolosissimi effetti del cinematogra.f o e della letteratura leggera e «gialla». Queste influenze arubient.ali possono sì cambiare la sorte della Nazione perchè l'estirpazione dei ceti più elevati lasce· rebbe il popolo ben presto sulla via del tramonto generale. Una vasta propaganda, anche tipologica, deve ridare ai gio33 anni 50 50.___---I 25 anni vani il giu to ideale di bellezza, che il cinema ha devastato e bisogna inoltre mettere fine ad una propaganda prettamente numerica al posto di una qualitativa-selezionante. Gli esempi di altri Stati hanno mostrato, che una difesa contro i pericoli di impoverimento culturale non può essere attuata con basi naturalistiche o solamente do il loro gran-de numero, una discendenza dotata delle qualità necessarie. dopo 30 anni 60 a. 90 a 150 anni antropologiche. La grave crisi nel la quale versa attualmente il matrimoPer quanto una intelligenza superiore sia dovuta a cause innate, è provato il fatto che si trova già una sensibile diversità tra figli in ceti, che come ambiente non sono tanto diversi, come per es. laureati e impiegati medii. Ora, dalla volontà di vita dei ceti superiori dipenderà· anche l'avvenire di tutta la Nazione. Cosa accadrà, se quelli che noi abbiamo definiti « ceti uperiori » si estingueranno con il ritmo che dimostrano (e ancora troppo ottimisticamente!) 1 diagrammi qui riprodotti? 28 Biblioteca Gino Bianco nio è in prima linea una cri i di concetti e quindi è uno dei compiti più grandi dei razzisti, di porre l'argomento su di un piano metafisico. Il ristabilimento del matrimonio su base di severa religiosità, senza compro• messi, deciderà se l'Europa è destinata a rivivere o scomparire. E' dunque necessario, che anche il concetto « razza » sia giustamente inquadrato tra i vari valori supremi, e solo allora possiamo essere sicuri che i ceti superiori saranno preservati da una inevitabile sradicazione. ELIO GASTEINER
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