La Difesa della Razza - anno I - n.2 - 20 agosto 1938

per la DEI tale problema, escludiamo, per necessaria giustizia, dai ceti superiori, i « neo ricchi », gli aristocratici degenerati. gli « arrivati> per scaltrezza o per protezione, i neo-nobilitati ecc. Esclusi questi, l'ascesa' nei ceti superiori è in linea generale riservata soltanto a coloro che veramente possiedono qualità supenon. Premesso tutto questo, andiamo al perno dell'argomento: la prolificità della mas a del popolo è as ai maggiore di quella del ceto superiore. La fig. 1 ci mo tra quale sorte tocca ad una azione che adotta il sistema dei due figli per famiglia. Mille famiglie si sono ridotte dopo 300 anni a solo otto; eppure, se 8i prende là media dei ceti uperiori, in Italia, siamo ancora al di sotto di 2 figli in media. razza 81JP.EBIOB.I Questo vuol dire, che un impoverimento culturale è inevitabile. Di fronte a questa catastrofica situazione, che con le tati tiche relative alle varie città potrebbe essere ben illustrata, sta il fatto che invece le famiglie, i cui figli non raggiungono nemmeno nelle cuole elementari il minimo del punteggio richiesto, hanno una media di circa cinque figli. Se si pensa che per favorire tutti gli scolari, si è dovuto abbassare il livello di istruzione delle scuole elementari e che pur tuttavia ci ono ancora dal 10 al 15 % di bocciati. orge un problema di incommensurabile gravità. La fig. 2 mostra che il numero dei figli sta in rapporto inverso alla capacità sociale dei genitori. Le indagini che si on fatte presso di,·erse . 1azioni hanno IL NUMERO DEI FIGLI SU 100 FA.BIGLIE laureati alti impiegati e 1•roCessorl BibliotecaGino Bianco • processioni libere co1U1Uerelanti IJSJ,, 'I artigiani piccoli impiegati manovali L.7

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