La Difesa della Razza - anno I - n.2 - 20 agosto 1938

Fig. 9 - Tipica fotografia di ebreo, con ben manifeste le caratteristiche della sua razza. ritratti di grandi italiani, di tutti i tempi e di tutte le regioni siamo colpiti dalla inconfondibile fisonomia e dalla notevole somiglianza (fig. 2). Sono questi i più puri esponenti delle nostre caratteristiche razziali, figure ,gigantesche che in tutti i tempi hanno dominato la storia dell'umanità. Ad uguale risultato si giunge osservando una serie di bellezze femminili immortalate dai nostri massimi artisti (fig. I e I bis). Invano in una qualsiasi di queste figure si potrebbe identificare un tipo regionale, esse sono al disopra di ogni tipo regionale, perchè rappresentano l'immagine reale della razza italiana. E' meraviglioso osservare come nelle diverse regioni d'Italia vi ·sia quasi un compenso; infatti mentre gli Italiani di alcune province P.iÙspesso corrispondono al tipo ideale della razza per quello che riguarda alcuni caratteri, quelli di altre province più spesso vi corrispondono per altri. Valga per tutti l'esempio del colore della pelle, degli occhi e dei capelli, da una parte, e quello 4ella .forma della testa, espresso dall'indice cefalico, dall'altra, per cui, se più spesso gli Italiani di alcune regioni si avvicinano all'ideale della razza per la pigmentazione chiara, nello stesso modo gli Italiani d'altre regioni vi corrispondono meglio per la forma della testa. Il che dimostra ancora una volta come l'ideale della razza, rappresentato dalle figure dei nostri grandi, è veramente un ideale nazionale. Si comprende da quanto è stato esposto come giustamente il razzismo italiano respinga nella maniera più recisa l'aff ermazio- -ne che gli Italiani delle province meridionali e delle isole appartengano ad una .comune razza mediterranea di origine africana, comprendente anche le popolazioni semitiche ·e camitiche. L'esame del tipo razziale del .più civile popolo camitico, quale fu quello degli Egiziani, mostra come sia inaccettabile l'idea dì una pretesa unità razziale mediterranea. Si osservino i particolari del naso, delle labbra e dell'occhio e si veda come si stacca dal nostro tipo razziale. (fig. 3). 10 BibliotecaGino Bianco Fig. 6 - Ebreo del . ;urkeslan (asi~co anteriore). fig. 3 - Se poi facciamo ·1 paragone ,con una civ.ile popolazione enntica dell'Asia Minore, le differenze appariranno ancora maggiori, come è indica o ,dalle figure che rappresentano tipi dell'antica Assiria. (fig. 4~ Identico al nostro appare invece l'ideale estetico degli antichi Greci poichè anche essi erano Arìi, come noi~ Arrivati a questo punto, bisogna aggiungere come la maggior parte dei moderni antropologi impiega il termine di « orientale » per indicare il tipo somatico molto diffuso fra diversi popoli semitici e camitici, del quale è dato un esempio con la .figura 5, e quello di « asiatico anteriore> per indicare invece il tipo che abbiamo rappresentato con la .fig. 6. « ordico > è .invece il termine per indicare il tipo estetico classico_ (figg. 7 e 8) Da quanto è stato esposto appare quindi come sia pienamente giustificato l'indirizzo ariano-nordico seguito dal razzismo italiano per l'azione di d1 esa e di. esaltazione della razza italiana. Questa chiarificazione dei termini è necessaria dato che questa azione si deve svolgere n n solo nei riguardi delle popolazioni negre propriamente dette, ma di tutte le popolazioni semitiche e camitiche, il che non sarebbe stato possibile se il razzi mo italianu fosse stato semplicemente impostato sul termine molto comprensivo e vago di e razza bianca». E' -soprattutto po· nei riguardi degli ebrei che uesto indirizzo appare in tut o il suo vafore, dato che gli kbrei banno una origine razziale completamente diversa dagli Italiani (fig. 9). Gli Ebrei rappresentano in Italia l'unico elemento semita di fronte alla popolazione ariana. Dal punto di vista somatico gli Ebrei dell'Italia per lo più si avvicinano al tipo « orientale » con forte influenza « asiatica anteriore »; sono caratterizzati dal naso semita inconfondibile, dalla forma particolare del labbro inf erio.re, da \m certo grado dii sporgenza della faccia, dall'occhio a mandorla, dai capelli scuri e spesso ricci, o crespi, dalla; statura mediocre, infine dal modo inconfondibile di muoversi e di parlare. Il fatto che talora tra gli Ebrei si trovino individui con i Fig. 7 - Venere dei Medìci.

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