La Difesa della Razza - anno I - n.2 - 20 agosto 1938

', • se1enza CONCETTI DEL RAZZISMO TALIANO Fig. 1 - Donne di razza italiana: una figura di 'rmano. Concetto fondamentale per il razzi mo italiano è che esiste una netta di tinzione tra il gruppo <lei p ,oli ariani e indoeuropei da una parte e il 0 n1ppo dei popoli canìito-semiti dall'altra. Questa distinzione ha le sue basi non solo i profonde di ff crcnzc culturali, ma anche e soprattutto in differenze razziali. Il gruppo dei popoli ariani comprende a sua volta un sotto-gruppo indo-irano ed un altro europeo; a questo ultimo appartengono, gli Italici, gli Illiri, i Greci, gli Slavi e i Germani Il gruppo camito-semita è suddivi o in ·ece nei camiti, che comprendono i Libi, parte degli Etiopi coi Somali, Dancali, Galla, gli Egiziani, e nei semiti, distinti, alla. loro volta in semiti settent ionali, quali i Caldei, i Siri, gli Ebrei, i Samaritani. i Fenici, e semiti meridionali, quali gli Arabi ed altra parte degli Etiopi. E' con il primo apparire della civ tà dei metalli che gli Arii hanno occupato l'Italia, imponendo la loro civiltà e la loro lingua. Da quei tempi preistorici la composizione razziale dell'Italia non ha subito grandi mutamenti, p ichè le genti che nei movimenti mio-ratori giungevano nella p~isola erano soprattutto di Fig. 1 bis - Donne di razza italiana: una figura di Botticelli. . ongme anana e quindi venivano facilmente assorbite in ·poche generaz1om. Con 2f_na ragione si può quindi parlare oggi di una razza italiana che comprende tutti gli Italiani dalle Alpi alla Sicilia. Questa affermazione non può essere contra<ldetta dall'esistenza di differenze somatiche fra gli Italiani, come per esempio nel colore dei capelli o nell"indice cefalico. Contro la malevolenza di questa insinuazione bisogna reagire energicamente, poichè, come afferma il :Montandon, sviluppando la teoria ologenetica del nostro grande Daniele Rosa, si sa ormai con certezza che le migrazioni non costituiscono l'unico fattore della distribuzione geografica dei caratteri razziali. Infatti da una determinata razza si possono differenziare per una diversa distribuzione di detti caratteri dei tipi particolari, che possono più o meno pre,·alcrc nelle diverse regioni occupate dalla razza originaria. I caratteri razziali fisici e psicologici di tutti gli Italiani oscillano quindi intorno ad un tipo ideale, che non è il risultato di una astrazione, ma corrisponde ad individui reali. Se noi così osserviamo una serie di rig. 2 - Uomini di rau jtaliana: Leonardo da Vinci, Vittorio Alfieri, Giuseppe Garibaldi, Vincenzo Bellini. 9 Biblioteca Gino Bianco

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