donne chiesa mondo - n. 68 - maggio 2018

DONNE CHIESA MONDO 2 DONNE CHIESA MONDO 3 I NTERVISTA AL CARDINALE O UELLET Quando interviene lo Spirito Rufino Tamayo «Donne che raggiungono la luna» (1946) «La Chiesa cattolica, seguendo l’esempio di Gesù deve essere molto libera dai pregiudizi, dagli stereotipi e dalle discriminazioni subiti dalla donna. Le comunità cristiane devono realizzare una seria revi- sione di vita per una conversione pastorale capace di chiedere perdo- no per tutte le situazioni nelle quali sono state e tuttora sono compli- ci di attentati alla sua dignità». A partire da questa riflessione l’as- semblea plenaria della Pontificia commissione per l’America latina, guidata dal cardinale Marc Ouellet, ha elaborato in Vaticano dal 6 al 9 marzo una serie di raccomandazioni pastorali, proponendo «seria- mente la questione di un sinodo della Chiesa universale sul tema del- la donna» sulla scia di quello sulla famiglia e sui giovani. Al centro della dichiarazione, in quattordici punti, emerge uno sguardo teologico sulla grandezza della dignità e delle vocazioni femminili in coerenza con la Rivelazione, che lo stesso cardinale Ouellet approfondisce nell’intervista della sociologa María Lía Zervi- no. I testi presentati in questo numero ripercorrono le difficoltà, le speranze e le attese delle donne latinoamericane nella Chiesa di oggi, con un ventaglio di voci che coinvolge laiche e religiose operanti nel- le istituzioni ecclesiastiche. Perché, come sostiene suor Mercedes Le- ticia Casas Sánchez, messicana impegnata con i migranti lungo il confine con gli Stati Uniti, «seguendo una tradizione centenaria, nel- la regione la fede si trasmette in linea femminile». In tutti gli articoli il criterio è quello del paradigma della recipro- cità come chiave di lettura per percepire il rapporto tra il femminile e il maschile, privilegiando la logica «dell’insieme a» e della «relazio- ne». La teologa brasiliana Maria Clara Bingemer sostiene che «ac- canto e oltre al modello tradizionale della parrocchia, dove i servizi erano troppo concentrati nelle mani del sacerdote, la Chiesa in Brasi- le ha adottato, in molte sue diocesi, il modello delle comunità eccle- siali di base, scelta che ha permesso a molte donne di esercitare capa- cità di coordinamento e doti direttive e organizzative. Per la storica María Luisa Aspe Armella «le donne sono il volto migliore della Chiesa in Messico e in tutta l’America» in quanto «noi non siamo parte della struttura della Chiesa, siamo l’infrastruttura». E l’infra- struttura è ciò che non si vede ma che sostiene tutta la costruzione. ( silvina pérez ) L’ EDITORIALE DONNE CHIESA MONDO Mensiledell’OsservatoreRomano direttoda L UCETTA S CARAFFIA In redazione G IULIA G ALEOTTI S ILVINA P ÉREZ Comitatodi redazione C ATHERINE A UBIN M ARIELLA B ALDUZZI E LENA B UIA R UTT A NNA F OA M ARIE -L UCILE K UBACKI R ITA M BOSHU K ONGO M ARGHERITA P ELAJA Progettografico P IERO D I D OMENICANTONIO www.osservatoreromano.va dcm@ossrom.va perabbonamenti: donnechiesamondo@ossrom.va di M ARÍA L ÍA Z ERVINO I l cardinale Ouellet, discepolo del grande teologo svizzero Hans Urs von Balthasar, è sempre stato sensibile alla questione femminile nella Chiesa grazie alla sua vicinanza a una mistica: Adrienne von Speyr. La riunione plenaria della Pontificia commissione per l’America latina (Cal), tenu- tasi a Roma dal 6 al 9 marzo, ha sviluppato il tema «La donna, pilastro nell’edi- ficazione della Chiesa e della società in America latina». È stato il Papa ad asse- gnare questa tematica alla Cal. Quali pensa siano stati i motivi di questa scelta? Il maschilismo clericale che Papa Francesco ha messo in evidenza in più occasioni? O forse i riflettori della coscienza sociale puntati sulla donna nella Chiesa? Il Papa non ha dubitato un istante: quando gli abbiamo presentato due temi, ha scelto subito. È molto sensibile alla condizione generale delle donne: tante situazioni di mancanza di riconoscimento, di mal- trattamento, di solitudine, di tratta di persone. D’altra parte, il docu- mento di Aparecida segnala l’irresponsabilità maschile, l’assenza di padri, la libertà sessuale — nella mentalità e nella cultura — che gli uomini concedono a se stessi ma non alle donne. Si tratta di una cul- tura maschilista che va messa in discussione e che si riflette anche sulla stessa Chiesa, sulla mentalità clericale, sul disprezzo verso le

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