donne chiesa mondo - n. 64 - gennaio 2018

DONNE CHIESA MONDO 4 DONNE CHIESA MONDO 5 ruolo degli ormoni sullo sviluppo della ghiandola mammaria in con- dizioni fisiologiche e nella carcinogenesi. L’obiettivo era quello di comprendere i meccanismi cellulari e mo- lecolari attraverso i quali l’esposizione a ormoni endogeni ed esogeni contribuisce all’insorgenza del tumore della mammella in modo da poter prevenire e curare questa patologia. Fino a due secoli fa, il cancro della mammella colpiva principal- mente le suore perché l’incidenza di questo tumore è legata alla sto- ria riproduttiva e aumenta con il numero di cicli mestruali, mentre una prima gravidanza a un’età giovanile e l’allattamento sono fattori protettivi (l’effetto protettivo diminuisce con l’avanzare dell’età e si arresta a trent’anni). Una parte dell’aumento del tumore al seno che si registra oggi nelle nostre società dipende dal cambiamento dello stile di vita delle donne che ha comportato gravidanze scarse e tardive con conseguen- te aumento dei cicli mestruali. Questo viene accentuato da una pu- bertà più precoce, probabilmente dovuta a diversi fattori ambientali. Ma soprattutto l’incremento di questo tumore, come di altri tumori ormonodipendenti (cancro dell’endometrio, della prostata e dei testicoli), segue un andamento parallelo a quello della presenza in ambiente di sostanze chimiche di uso comune, alcune persistenti, che hanno la capacità di alterare la normale funzionalità ormonale: familiari. Io stessa ho avuto tre figli e questo non ha scoraggiato af- fatto il mio impegno lavorativo o diminuito la qualità dei miei studi, anche se occorre avere una grande determinazione e organizzazione per conciliare le esigenze della famiglia e quelle del lavoro. Piuttosto, la mia esperienza mi dice che il fatto di essere minoran- za ci esclude automaticamente da una dialettica paritaria con i nostri colleghi maschi, i quali hanno generalmente una maggior confidenza con l’esercizio del potere e più forti ambizioni personali. Ciò com- porta che molto spesso la voce delle donne non venga ascoltata. Inoltre, generalmente gli uomini eccellono nel farsi ascoltare e un po’ meno ad ascoltare la voce altrui. Il problema di saper comunicare la propria immagine e sponsoriz- zare la propria attività è talmente importante per la carriera che mol- te donne seguono corsi di strategia della comunicazione, al fine di competere con i colleghi maschi sullo stesso terreno. In questa situazione vedo profilarsi due problemi: il primo, è che le donne maggiormente motivate nel far carriera tendano a mascoli- nizzarsi; il secondo, più grave, è che il profilo scientifico e l’impor- tanza del lavoro di ricerca possano passare in secondo piano rispetto all’abilità di saperli presentare. Come giudica la qualità delle ricerche proposte e sviluppate dalle donne? Dopo molti anni di professione nella ricerca biomedica, posso dire che spesso in questo campo le donne propongono progetti più inno- vativi e importanti per la qualità della vita e più aderenti ai bisogni delle persone. Non sempre, però, la rilevanza degli obiettivi viene premiata dal sistema di pubblicazione e, quindi, di valutazione per l’accesso ai finanziamenti. Inoltre, ho notato che le donne hanno una maggiore apertura all’interdisciplinarietà, e questo implica la capacità di saper ascoltare e assumere il punto di vista dei colleghi. Per questo rappresentano un vantaggio, in quanto la sempre maggiore comples- sità dei problemi da risolvere richiede un approccio multidisciplinare. Per tutte queste ragioni abbiamo un grande bisogno di talenti femminili nella scienza. Lei si occupa di un problema sanitario molto rilevante per le donne, il cancro della mammella. Qual è l’obiettivo dei suoi studi? Il cancro della mammella, che è il tumore più frequente e la se- conda causa di morte nelle donne, risulta in costante aumento e ci siamo chiesti il perché. Il primo passo è stato quello di studiare il Uno dei numerosi ritratti attraverso i quali il pittore svizzero Ferdinand Hodler ha raccontato le sofferenze della sua amata Valentine Godé-Darel malata di tumore

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