donne chiesa mondo - n. 57 - maggio 2017

DONNE CHIESA MONDO 2 DONNE CHIESA MONDO 3 di S YLVIE B ARNAY Immagini in movimento L’ Annunciazione di Cestello (1489-1490) si apre su un passo a due: l’Angelo dipinto da Botticelli pochi anni prima della fine del XV se- colo entra nella danza e la Vergine Maria, invasa dalla grazia, accen- na un movimento. Come in La Primavera dipinta alcuni anni prima (1478 circa) i corpi hanno la leggerezza dell’aria, la potenza del ven- to, la fluidità di una pioggia che scintilla al sole. Da ragazza la balle- rina Isadora Duncan passava ore in contemplazione davanti al dipin- to fiorentino: «Restavo lì finché non vedevo veramente i fiori dipinti sbocciare, i piedi nudi danzare, i corpi muoversi, finché un angelo della gioia veniva a visitarmi, e allora pensavo: danzerò questa imma- gine...». Come in La Primavera , L’Annunciazione del pittore profuma di vita. Il Verbo si è fatto fiore. La pittura si è messa in movimento. Mosse da un’arte cinetica, le immagini di fine Quattrocento dimo- strano un’inventività che rende viaggiatori. È l’inventività dell’esege- si. L’interpretazione della Scrittura di fatto porta ogni contemplazio- ne a un passaggio al quadro vivente. Nella Bibbia, infatti, ci sono cammini che invitano il viaggiatore. Un sentiero si apre quindi attra- verso le reti del significato prodotte dal gioco dei percorsi e delle as- sociazioni. Allora la parola non si legge più, diviene un verbo che si ode quando si entra nel soggetto. Nella pittura fiorentina, la Vergine non è più libresca. È, tutta intera, la vita stessa del libro santo e dell’opera dipinta. Botticelli, che dipinse in quegli stessi anni La Ma- donna del libro (1480-1481 circa), ha delineato una nuova immagine. Sullo sfondo di una finestra aperta sul cielo chiaro di un mattino di visione, la mano della Vergine e quella del bambino sfogliano le pa- John Collier «Annunciazione» Maria degli altri Maria non è solo nostra — cioè dei fedeli cattolici e ortodossi che la venerano — ma fa parte anche di tradizioni non cristiane, come l’ebraismo e l’islam, e naturalmente non ne possono prescindere i protestanti. Con questo numero di «donne chiesa mondo» vogliamo guardare a Maria anche dal loro punto di vista, capire come gli altri l’hanno immaginata, l’hanno raccontata. È un nuovo punto di vista che ci apre a scoperte interessanti. Per gli ebrei non c’è solo la ben nota leggenda denigratoria dell’adulterio che Maria avrebbe perpetrato con il soldato romano Pantera: il rabbino Riccardo Di Segni ci fa partecipi di una svolta narrativa per cui «assistiamo a un paradosso, in cui la figura di Ma- ria, persino in un contesto polemico, conserva aspetti di innocenza e se ne comprende e condivide la sofferenza personale». Nell’islam Maria riveste un ruolo di primaria importanza, è l’unico nome fem- minile che compare nel Corano. Se pure non considerata madre del figlio di Dio, la sua immagine è intensamente carica di valore simbo- lico e spirituale. Ma fa parte anche della storia, fondendosi con il culto che gli sciiti riservano a Fatima, figlia di Maometto ed essa stessa madre di due figli morti martiri, occasione appunto della sepa- razione, all’interno del mondo islamico, fra sunniti e sciiti. Per la protestante Marion Muller-Colard la Madonna — per lei una donna come le altre — è oggetto di amore, compagna di un destino femmi- nile condiviso da tante, così vicina che suscita il desiderio di parlarle direttamente, di darle del tu. Ma Maria è anche una delle immagini più frequenti, e più strug- genti, nella storia dell’arte occidentale, protagonista di quel passaggio essenziale per la tradizione cristiana che è il Verbo che si fa carne, che diventa uno come noi. Le modalità con cui questo mistero è sta- to rappresentato diventano patrimonio dell’inconscio collettivo, e a loro volta servono a decifrare le apparizioni mariane da parte di gio- vani e inesperti testimoni. Un modo nuovo di illuminare questa figu- ra così importante per noi, per dedicarle ancora una volta il mese di maggio. ( lucetta scaraffia ) L’ EDITORIALE DONNE CHIESA MONDO Mensiledell’OsservatoreRomano acuradi L UCETTA S CARAFFIA In redazione G IULIA G ALEOTTI S ILVINA P ÉREZ Comitatodi redazione C ATHERINE A UBIN M ARIELLA B ALDUZZI E LENA B UIA R UTT A NNA F OA R ITA M BOSHU K ONGO M ARGHERITA P ELAJA Progettografico P IERO D I D OMENICANTONIO www.osservatoreromano.va dcm@ossrom.va perabbonamenti: donnechiesamondo@ossrom.va

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