Critica Sociale - anno XLII - n. 1-2 - 1-16 gennaio 1950

20 CRITICA SOCIALE appoggio del gruppi dominanti" e delle autorità costituite). o·gg, poi, In Cina, la rivoluzione sociale cl1e pare apportata dall'esercito vittorioso di Mao Tse-tung, 11a spalancato le porte a nuovi problemi di prospettiva mondiale offrendo vaste, se pur non Immediate, possibilità di rinnovamento spirituale al popolo cinese. LUCIANO SAFnRIO DAVID SHUB, Lentn. - Milano, ed. Longanesi, 1949, pagg. 594. - Lire 1400. Lineare eppure complessa personalità, quella di Lenin, che grandeggia tra le più eccezionali di questo primo quarto di secolo. Ma per conoscerla a fondo, nella sua inesauribile e sorprendente singolarità psicologica - fondata in pari tempo sulla esaltazione del volontarismo dell'individuo rivoluzionario e sulla di lui totale subordinazione ad una causa che lo trascende e lo tiranneggia -, negli inimitabili moventi russi, ad un tempo tradizionali e rinnovati, della sua condotta, nella mutabilità ed insieme nel rigorè coerente della sua linea po– lltlca, cosi pronta. sempre ad avvicendare le più spietate In– transigenze ed i più inaspettati opportunismi, le improvvise impennate e le lunghe, pazienti attese, assai più che la vi– sione di uno storico estraneo, vale, come in quest'opera, la narrazione di un russo che ne fu per decenni seguace ed amico, che assieme a Lenin conobbe il faticoso periodo del– l'esÌllo, prima di scorgerne, turbato, il trionfo. Questo vasto materiale recato dallo Shub, un russo esule in America, è vivido e spesso di prima mano - spe~ie per ·quanto riguarda le Vicende di Lenin prima della rivoluzione d'ottobre -. Ed è tutto inteso a sbalzarne la personalità nella sua eccezionalità, senza piaggerie apologetiche ma senza intenti denigratori. E, ahJmè, oggi_ opere concernenti n comunismo che non si subordinino inlmedlatamente ad un assunto di. propagandi!, o di contropropaganda - perdendo in partenza la loro impar– zialità per una :finalità strumentale - sono, si sa, più che ~re. Benchè voglia essere essenzialmente una biografia - ed una biografia colorita di episodi, di aneddoti, di riferimenti - e non già un testo di storia politica, il libro de.Ilo Shub ha l'abi– lità di mostrare come, nel particola~e ambiente dell'autocra– zia zarista e della vita sociale russa agli inizi <;leisecolo, la stessa azione di un partito socialista di principi! marxisti fosse condizionata da un ambiente eccezionale e come in esso con– fluissero fatalmente certe tradizioni rivoluzionarie, tra terro– ristiche ~- bakuninlane, tra• populiste e nichiliste, tutt'affatto peculiari della Russia. l:d ecco, a scompaginarne le trame con– suete, ma a creare un nuovo e singolare orientamento - il bolsr.evismo - comparire, senza precedenti e. senza paragoni con il socialismo occidentale, \a personalità di Lenin. Tutta dominata, sin dagli inizi, da una tale certezza nella finale con– quista rivoluzionaria del potere, attrave-rso l'opera paziente e lungimirante ùi élites ristrette ma assolutamente coerenti ed assolutamente devote di rivoluzionari professionali, da confe– rire all'azione dei bolscevichi e di Lenin in particolare una Inimitabile impronta, più di intransigenza che di proseli– tismo, più di attendismo di una crisi che certamente si aprirà che di penetrazione consapevole in grandi masse, più di aprio– ristica dittatura - anche se interpretata come dittatura del proletariato - che di suscitamento democra_tico di forze. In– tendere tutto, vita, forze, azione, sviluppo stesso degli avveni– menti esteriori, come mezzo In funzione di un fine, di un fine deliberato e previsto : questa è la gran forza di Lenin, quella che non gli vien meno nelle òre più fosche, quella che non gli fa mancare l'appuntamento r,on la storia, anche quan– do il verificarsi di questo appuntamento sembra abbia qualche rosa di miracoloso. Ed è. in confronto di questa perentorietà del fine rivoluzionario che la stessa spregiudicatezza di Lenin -- e qui vengono documentate le connivenze con le supreme autorità tedesche sia nel famoso viaggio attraverso la Germa– nta in guerra nel « vagone piombato », sia gli aiuti finan– ziari forniti dai tedeschi all'azione eversiva dei bolscevichi - assume un carattere che 'difficilmente è valutabile a chi non lo sappia inquadrare in .tutto un metodo d'azione politica, nlont'a!fatto ossequiente ai canoni tradizionali. Il libro, tenuto in tono narrativo e giornalistico, è di pia– cevole lettura; semmai rischia di cascare nella sciattezza e nella genericità, rispetto all'epica grandiosità di certe pagine che ci hanno lasciati altri, Trotski" In prima fila. « Lenin è morto, ma il leninismo è tuttora vivo. La tattica muta per adeguarsi alle nuove situazioni, ma 11 giuramento pronun– ciato da Stalin sulla bara di Lenin guida ancor oggi i destini dell'Unione Sovietica" èonch1de lo Shub, ed è appunto per questo che, anche se questo libro non apporta nuove rivela– zioni, esso resta pur sempre utile a chi voglia formarsi un'idea della genesi del bolscevismo, attraverso la personalità· che vi ha infuso una inlpronta inelimli1ablle. g. p. BibliotecaGino Bianco PERCHE' LA"CRITICA,, NON MUOI Sottoscrizioni ff.no al 15 gennaio Rtporto Bidome Giorgio BaJestrt GfovanlJl.i Amfossi Pietro N~ Federloo N. N. Zaillfagnd-ni Umberto ComeMJattl Guido Guamotta Gilov·atmi Fa,leMio A'1d10 MM-tillla Luigi, Fll'UCOO Gtovamm1 Taissotti Genlt,i,le M-ov'ia Gliovam,n,i Ghiarutfimd, Gi,ov1llllm Chia.ruAllimd•Antomfo SuLra Giacomo Mairialil/Ì Glns,e,ppe Am:e.5chi Alberto M<l'lldo(lfoRodolfo SOO<l'll',i• Amerigo Perugia Gu 1 ido Ga,leotti Gi-u.lfo Fio,romi, Angelo Pecorari ltallo Brognd Bi1lllli08, M<llZzad-i Luigi Na,va Cado Vol·pin<i, Pa,o·l,o Specos Ercole PugliÌ!eSe Gj,u~do Pet,l!n,o Man4o Lauri Lui-gi Clllllltond Ger,olamo Mamcim Felici-amo Biinoltti Ftriam,cesco Naitadi f'ii'61"Pao,J,o Alberghmi L!fb<e!ro Gaddin'i Bru.no Ci-cogn,rurni wigi F~,oo-1,o Natail-ino Albani Giusto '11a ve,da Cel'eS,tino Gozzi Guido Rms.selJ,iAmeHa Gahbi A"irami,i, Tota,le L. 1.012.368 » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » " » » » » » » » » >> » » » )) » )) » » » » » » )) » » 500 1.000 200 1.00-0 60 3.500 2.000 1.000 500 500 500 500 500 500 500 500 1.000 500 10.000 500 590 500 100 1.000 200 2.000 500 500 50-0 50-0 500 500 500 500 500 500 500 200 1.000 200 8.500 200 1.000 500 500 L. 1.059.528 Direttore: UGO GYIDO MONDOLFO Vlce-dl~ettore i,espons.: ANTONIO GREPPI Autorizzazione Tribu~ale ll!lano 8/10/1948 n. 646 del Registro Tipografia Pi-nelli - Milano - V~ Farneti, 8 PANETTONE · PAN FRUTTO - TORTA MILLESTflLE - CAKES _BISCOTTI_ AMARETTI - TORRONE - CIOCCOLATO - CARAMELLE. FONDENTI_ PRALINE$ - CONFETTI - CONFETTURE - MARMELLATE. MOSTARDE _ MARRONI- CANDITl - FRUTTA CANDITA - GELATINE DI FRUTTA _ GfLATI - SPUMANTI E LIQUORI - SCIROPPI - SEMILAVORATI.

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