Critica Sociale - anno XLI - n. 17 - 1 settembre 1949

384 CRITICA SOCIALE mente nl primo anno di svolgime.nto dell'E.,R.P., in circa 400 milioni di dollari ed è stato finanziato in parte con gli « aiu– ti condizionati » accordati dall'E.R.P. allo scopo d'intensifi– care gli scan1bi intereuropei, e in pa11e con pagamenti in oro e divise pregiate effettuati dai paesi debitori, fuori del sistema dell'accordo, e ipart'icolarmente dalla Gran Bretagna. Ciò che si stampa ENRICO PARESCt - Dove va il socialisn10? - ,Mi1lano, ed. Giuf– frè, 1949, pag. 146, lire 550. Come sempre quando si tratta della discussione di proble– mi di fondo, non possono ma.ncare, su questo libro, ris-erve e dissenSi, e nof1 soltanto su punti particolari ed accessori. ~la, al di là di questi, esso va 1ion solo segnalato, h<.>nsi raccomandato- a quanti· - e vorremmo fossero· tutti i socialisti - si pongono, non in astratto ma concretamente, H problema « di quel che signi.fica oggi per noi occidentaH il so<>ial1smo » e di come possa trova·re attuazione la « concezione di un sociaHsmo concreto e ,realizzaitore, profondainente radkato nel– la storia» conscio bens} dei suoi limi-ti e delile su,e pos·sibi– Iità ma ta,Jc da improntare di aff!.ato ri-nnovatore ogni suo atto. Sociallsn~o aperto quindi, con una volontà concretista e con il crHerio della g1,adualità ad un'o·pe·r.a di riforme e . di ri,nnovmnento, 1na aHeno da,l m,ed:ere iin queHa, degenera– zione del riformismo « che puntella giorno per gio.rno, il tra– montante caipHa·liSn10 ». Forse non ci sentia1no di sottoscrl.vere i,l pren1atLU'o ottimi– smo di chi, t'itiene che « la strategia -centralistka, 1purm1lente di– plon1atica, dcj varti-ti co-muni,sti, nei quali la « ragion di Stato» si è sostituita all'internaziona.Jismo sociaHsta, ha fat– to H suo tempo,» e c:hc pertanto è ormai matura Ia soluzione clcll'intcrnaziona,le che, eH,minando l,e conti,add,izion.i dei si– ste111i capitalistici, « no.n può ormai trovare fond,a,mento 11el– l 'i1nteresse comunista o socia,Hsta dt una sola nazione, ma deve ,punta,re su.J contem.poraneo confluire d•ei:ili interessi pro– letari di molte ». Ma accetti.amo senz'a.Jlro la tesi che « aHa politica di potenza, nella quale gli i,nteressi proletari vengono s01nrnersi nella generica o·pposizione a contra,pposti interessi C'S1pansionistici, venga sostituita una autentica J)Olitica ideo– _logi.c,a socia 1 Hsta » che susciti iin eg,ni ,nazione, a s•econda del sno genio e cleHa sua. concreta situa12:ione economica, « uno slancio ri'Voluzionario, oi,oè costruttivo, e che queste non mor– tiifi-cate energie ,ricolleghi .poi S•Ul .p,ia,no internazionale ». Nella prima parte il nostro compagno, ,pur giustamente diffida-nte delle insidi.e, non solo ideologi-che, ma pratiche, del « 1~evlsi,onis1110», sente la necessità di una « 111essa a. pun– to· » de-lrla stessa ideologia socialista, consapevole che è pro– pr-io dell'aut-cntiico ma,rxista l'adegua·rsi al}la di,na.1nica storica ed ,economitca, •rinnnciaindo. al tent.ati.vo dogm,aUco e bigotto di hnporre ad una realtà riluttante i propr,i teorici- schemi. Questo porta l' A.. ad a.JJ.a,rgare i,J concetto di• classe a·l di là d"ll'angusto operaismo, ed il concetto di 'lotta di classe al cJ.i là dell'ambito esclusivistico del tenore di vita della classe operai,a, per fa,rne skumento, di trasformazione dello stato e de1'la società. iMoHo acutamente il Pa-resce, fautore delle so•luzioni colliettivis-te e ·pi•ani,ficatrdci del socialismo, analizza gli s,vHu,p,pi del ,più mo.der.no capitaUsmo, iper rileva,re che non necessariamente tutte •le soluzioni pi.anificaf.rici hanno carat– tere socialiista e ,per indi,viduare qualit Ti.forme struttura-li, con quale s1pirito, .con quale correlazione tra mezzi, e fine, s·iano ve– rameute •le ta1Ppe di re<tlizzaz.ione de-I ,s,ocia,Jismo. E a taJ fine, nella ,terza •parte, con ponderato. ll'ealismo. e con acuta visio,ne della realtà sooi,a,Ie ed economi,ca dn dirvenio:e, · egli tratteggerà in concreto quelle di-rettive e quei •postulati di un programma socia-Usta che vorremmo divenissero base di meditazione e d•i discussione ,per ogni nostro compagno. Niei suoi obietti-vi più immediati e contingenti questo programma, mi,ra a « mettere in essere una costituzione economica nella quale non sia possibHe H « sottoconsumo » per ef.fetto di una distri-buzione erronea del beni- e non sia possibHe •la « sotto,produzione » rper- effetto di una trrazio.nale organizzazione della produzione». Più importante ci sembra tuttavia -1,, seconda parte do<ve l'A. •si sofferma ad analizzare « lo .strumento» per le reailiz– zazioni socialiste. Giustamente 'l'A. ammonis•ce sui pericoli di limitare H socia.Jismo ag}j sforzi •per il miglioramento del te– nore di vJta delle classi depresse, e51posto fatalmente alle fluttuazi-oni cicU.che economiche che •si veri.fica-no all'interno del sistema, capitalishco. « Ammettendo unieamente la s,pinta sa.Ja,ria,Je ed ob-Jia,ndo ,Ja, fotta antica.pifaHstica (fotta per le riforme strutturali- i.n senso colletti,vista,) si abbandona la « via del socialismo » e sostanzialmente si contrihui,sce a man- Biblioteca Gino Bianco tenere i-n vita 1-1 sistema cou tutte le conseguenze di carattere economico e moralie che si combattono. Il mo,vimento o,peralo ... non è tutto H socia,Jismo. Questo aggiunge a,JJa « lotta per Il tenore di vita » un altro elemento che è quello della fonda– z.ione di una nuova società senza classi ». Per un'azione so– cia'1ista che renda coerente ed attivo lo sviluppo della società _1per la sua tras-fo,rm.azione sono necessari « uno strumento ed una pT-as'5i: occo.rre ci.oè un pa,rtito socia-lista ed occorre una politica ». 1'l nostro compagno, che non intende minimamente tenersi cam1pato sulle nuvole tratteggiando un nuo,vo utopismo, ma che ha il merito di tenersi sempre aderente all'attuale realtà storica ed ai pro,blemi da essa dettati, non disconosce gli o..stacoli che vi si fra,ppongono, s,pecialmente per quanto concerne l'unità prnletaria, dato che « l'unità che, specie sotto la pressione comunista, si è tentato d'inst8uraret è un'unità fittizi-a, s•pecie di a,bbraci>io soffo·catore » mentre « ,l'unità pro– letari-a si fa aHa base e la fa l'nnità d'in.teres·se ». Ma l'A., che dedica un intero e acuto ca,pitolo all' a.nnli.si di « comuni– sti e cattolici in Euro,pa », non sottova-Juta J,e difficoltà frap– poste alla ricostituzione di una nni.tà di class•e daHa con– tra-pposta esistenza di un « partito vaticano » e di un « pa•r– lito filo russo », giacchè - se si può ammettere la buona fede delle due concezioni contra,stainti, l'una, unican1,ente ge,– losa degli i,nteressJ, di,plomatici deHa Chiesa e della difesa dell'area della pe,netrazione deJ.Ja fede ca.Uo,Jfoa·; •l'altra instan– cabile nel di.fendere ovunque ,1a di,plomazia dello Stato so– v,ietico e nel teuta1·e l'unificazione del mondo, attravefSo J,a conquìtsta arnut.ta, sotto H segno del comunisino - sta di fatto che « l'interesse di classe viene ad ess,e-re fa·lsamente i,n,dir-izzato vieì·so scoipi esterni e, quindi, svuotato del suo contenuto essenzial,e ». Fel'mamente per,suaso che il sociaHsmo .-appresenta la for– ma· ,più progrep.i1a della organizzallione collettivista, il nostro compa,gno, cosi poco tenero ver,so H mito de!J.a « terza for– za » quando ad esso sia insi,ta una. < politd.oa non socialista o addirittura antiso<>ia,Jista di puntello o di, resta•urazione dell'ordine capita.Jista, conclude la sua •anallsi dell'attuale cri·si del socialis1no, a·m1noneJJdo che esso debba saper vin– cere il mito dei comunisti e 1 la paura dei catt0Uci1, umanriz– zando il mito e uccidendo la paura. « Sol,o cosl operando potrà ri-avere credito, ma esso d·i,mentica s,pesso e volentieri la pri.ma :parte - lf\, umani.zzazione del inirto,. cioè, in parole ,povere, la battaglia per un socialismo concreto - e si affanna a cer,,ar di !Placare la paura. Il po-polo cosi si ritiene tradito e i paurosi, ,non vedendo che cosa es,so voglia, si :inantengono guardinghi. Oggi, forse, i,l socialismo eur0;peo potrà combattere la sna più bella. battaglia e riguadagnare il terreno perduto, ma per poterlo fa,n" è necessario che si sciol,ga dalla, colln– sLone in cui si trova con Je politiche uffi-ciaU - che non sono politiche socialiste anche se fatte da mini,stri sociali,sti - e prenda un'i,niziativa autonoma ... Il socialismo interna– monale non /PUÒ nè' deve mutua,re da terzi· Ja, sua politica in– ternaz·ionale e deve con questa C'ercarc di i,nfluire su quella dei sLngoU Stati, anche se questi ISta,bi, retti da sociaUsti, paventino, per interessi particolari, ta•Iie intervento ». I ,e citazioni riferite non possono d,a,re che, una pal,lida e ma,nchevole idea dell'i,nteresse di questo libro, esHe di moLe, ma denso di contenuto. Lo stesso suo indagare i problemi del socialisn10 a-ttuale sul pia-no ideologico e su quello pra– tico, sotto <l'as-petto deJ.la situazione politica generale e sotto quello del,Je co.nc, rete soluzioni economiche e sociali, offre conrtinui spunti di. meditazione: e se non a tutti di consenso, certamente a ·tutti di costrutt-i'va crittca e di meditata pelerai-ca. g. p. GIOVANNI PIOLI: Gli obiettori di coscienza da>1anfi alla legge, a cura dell'Antore. Li-re 60. Mentre H caso Pj1nna suscita interesse e di•scus,sioni, questo documentato o,pus·colo fornisce rhia,rimenti di grande utilità e, per H pubblico 1talia:no, nuov1i·, sulla ,posizione degli obiet– torJ.. di coscienza di fronte alla legislazione dei vari paesi. E' una trattazione in icui la conoscenza deHa materia non va disgd.unta da un alito d-i pas,s.ione e di ideal.1sn10, di cui, in– dipendentemente dal pensiero di chi Jegge, bisogna render merito all'Autore che affronta IP"r la sua tesi oneri e fatiche. iLo segna.Jiamo quindi ai ;nostri lettori (1). (1) Per e.ventuali richieste versare l'importo snl Conto Corr. Postale N. 3-2801 i,ntestato a Aldo Rescigno - iM.Ua,no. Direttore: UGO GUIDO MONDOLFO Vice-direttore respons.: ANTONIO GREPPI _Antorizzazione Tribunale Milano 8/10/1948 n. 646 del Registro Ti-pografia Pinelli - Milano - Via Farnetl, 8

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