Critica Sociale - anno XLI - n. 13 - 30 giugno 1949

CRITICA SOCIALE , 295 Il dibattito sulla riforma agraria 11. - I contratti' agrari Il !Progetto di Ti,forma dei contratti agrari pretende d'ispi– rarsi alla « esigenza di assicurare una sufd:iciente ~rmanenza del conduttore o del -lavoratore sul fondo» e di salvaguairda– re contemporaneamente l' « esigenza di una razionale colti– vazione». Per conseguire questi scopi agisce sui contratti agrari in due modi : a) tenta il prolungamento deHa durata; b) crea, difficoltà allo scioglimento. Una fornwda vaga. Il tenta1i,vo di p-rolungare la durata viene afifida,to ad una formuJa·che IPUÒ,creareinconvenienti senza essere operante al fine desiderato. Dice 1a .formula adottata dal progetto: « I contrtltti di mezzadria ,afifitto, colonia parziaria e com,parte– ci,pazione hanno una durata non inferiore al periodo del– l'avvkendamento agrario normalé della zona>. Detta formula è vaga e perciò non adatta a ,fissare la du– rata di un contratto, la quale deve, vicevel"Sa, essere inequi– vocabile. L'indeterminatezza deriva ,princ~almente dal fatto di non potere sempre precisare i termi,ni di un avvicenda– mento colturale (non .«agrario» come impropriamente si esprime il progetto). L'inizio, Ja fine e quindi la durata sono tainto più incerti quanto più 'l'ordinamento ,produttivo è evo– luto ed intensivo. Solo gJi ordinamenti 1Primitiivi,arretrati o semplici affidano alla vicenda fra colture miglioratrici e de– pauperatrici la Teinteg.azione della for,tilità. Il progresso tecnico si manifesta con l'i,rrigazione, i concimi chimici, le colture intercalari ,i <lappi prodotti, la forte densi,tà di bestia– me e così via, tutti ,fatti che sono in parte causa ed in parte éffetto deUa rottura dei tradizionali 1Schemi di àiv.vicenda– mento i quali sono ·ben definiti e perfetti solo quando s.ervono peT ,teorici scopi ,scolastici. Tutto ,si può riformare in agricoltura (bene o male, con profitto o con perdita, necessariamente o no) ma tentare di sostituire la durata dei contratti, inequivocabilmente serJ14Jre espressa in un preciso numero di anni, ,con un'espressione che !Per sua natura è indeterminata, ,fa l'impressione che 1Più della riforma si vadano cercando le complicazioni. Per l'affitto in zone ad ag·ricoltura intensiva e irrigua Ja formula del !Progetto non pòrta innovazioni sostanziali alla pratica in uso che si concreta in durate piuttosto lunghe, non certo inferiori al « peTiodo di normale avvicendamento > dato, e non concesso, _chedi questo sia possibile '{}recisarèl'a~iez– za. Per l'affitto, invece, in zone a,d agricoltura pure inten– siva, ma asciutta, dove la pratica dell'avvicendamento è sem– pre elastic~, ma purtuttavia osservata entro cer.ti Jimiti, la formula del progetto è contraproducente; difatti la <locata dell'affittanza è già oggi più lunga del periodo di avvicen <lamento. · La -formula resta inoperante nelle zone ad agricoltura esten– siva dove, in ef.fetti, lamenta una durata in genere troppo br.eve per tutti i contratti agrari. Ma nulla modifica il ll'ifeTi– menti al iperiodo di avvicendamento perohè ivi l'avvicenda– mento è ugualmente assai breve. .Colonia ,parziaria e mezzadria si ll'eggono da secoli sulla fo11muladella durata annua con tadto rinnovo salvo disdetta. E' una formula tradizionale ohe off.re la possibilità della du– rata brevissima (anche di un solo anno) insieme alla possi– bilità della durata -infinita. IJ ,progetto non fa che sostituire il periodo annuale con un iperiodo l()Oliannuale di durata meno fluido e più gravido di inconvenienti, come vedremo. La compartecipazipne è un contratto che si .fa di solito per col.tura (grano, bietdle, granturco, canapa ecc.) e che· consiste nel corrispondere una quota parte del prodotto al lavoratore che compie le operazioni colturali comprese fra -la semina e il raccol,to. Si inizia a,ppunto;con la semi,na e finisce con .Ja raccolta di quel prodotto. Non ha significato dire che la durata deve commisurarsi all'avrvicendamento per· chè se così si potesse fare, non si avrebbe più la comparteci- BibliotecaGinoBianco pazione i4 cui oggetto è la coltura singola e non il terreno, come mostra d'intendere il progetto. E' un contratto per sin· gola coltura_ e solo ·per certe colture: vi sono colture dell'av– vicendamento che non si prest:mo a questo contratto (forag- ' gere). In merito alla compar,tecipazione v'è di più da dire: essa interessa -l'avventiziato agricolo, il bracciantato e e1J,tranella politica del lavoro di queste categorie seguendone la regdla– mentazione -in uso. Le colture a compartecipazione si distri– buiscono annualmente secondo Je regole dell'imponibile e di lumi e siccome avviene !Pure, come è detto, che certe colture non vi ·si prestano, da ciò sorge evidente che il contratto stesso, per questo duplice ordine di diverse ma concomitanti esigenze, non si presta alla dutata,..-pluriannuale. Esistono contratti di a.ffitto e di conduzione parziaria che interessano fondi o terreni il cui ordinamento produtti'Y'o è basato esclusivamente o quasi esclusi,vamente su col.ture ar– boree (vite, fruttiferi ,olivo ecc.) le quali non sono sottoposte ad avvicendamento colturale. Come deve intendersi la durata in questi casi? Non crediamo possa invocarsi la 'durata mi– nima di tre anni, di cui parla il progetto (art. 1) sia perchè l'eccezione sembra ri,ferirsi piuttosto a terreni investiti a colture erbacee non soggette a rotazione, e sia perchè per le colture legnose il minimo di 3 anni è irrisorio. Il progetto, che pur parte daNa premessa di assicurare s'uf– ficientè -permanenza dei la,voratori su•! fondo, evidentemente non intende dare un tal diritto a tutti i lavoratori, dato che neppure parla dei contratti di salariato ,fisso, i quali si pre– sentano come caratteristiche tecniche che si prestano a quel fine assai -più della compaTtecipazione che, viceversa, viene ammessa esplicitamente. La esclusione dei contratti di sala– .riato fisso sembra totale e definitiva giacchè la ,relazione al progetto dice che « si è volutamente Òmessa Ia i:egolamenta– zioµe dei contratti di puro la'Y'oroagricolo. i quali troveran– no ·regolamentazione in altra legge, essendo,• in diversi casi, la loro trasformazione imprescindibile elemento deila tra– sformazione agraria, necessaria in molte zone d'Italia». I sa'1ariati .fissi formano i quadri della mano d'opera nelle zone più evolute, afifatto bisognose di trasformazione. Sono quindi esclusi anche dai provvedimenti av,venire annunciati nella riportata motiivazione dell'omissione. La quale però sembra dovuta, più che altro, alla volontà di smentir~ chi sostiene che il progetto .favorisce i contadini ricchi e tra– scura i bisognosi. Se anche le promesse saranno mantenute, resta il- fatto .fondamentale che questo progetto, come tutta la politica agraria e sindacale di questo dopoguerra, ha po– sto in primo piano la sistemazione dei contadini ricchi. E non casualmente sono questi soli che possono arrivare a gµe!la proprietà cui si mira ad ogni costo. . La conclusione in materia di durata dei contratti agrari si può togliere dal « princ~io 111ornnale » che ha ispirato la formula di riferimento aJ.l'a,vvicenda,mento: « assicurare una sufficiente permanenza del conduttore e del lavoratore sul fondo». Orbene, la .formula adottata ha la stessa precisione cli quel « sufd:iciente» introdotto nel ,principio. Lo scioglimento dei contratti. Identico sp_irito presenta -la formula della cosidetta _giusta causa, posta a base delle diffice1ltà introdotte per rendere me– no facile -lo scioglimento dei contratti. Le di.fficoltà frapposte allo scioglimento dei contratti. dan– no come risu-ltati immediati altrettante difficoltà che autotna– ticamente sorgeranno in sede di sti.ptÌlazione. Oggi i contr~t– ti agrari si stipulano con grande cautela e sulla base di re- . ci-proche garanzie morali e anche materiali. Molto più caute saranno le parti quando dovranno stipulare contratti a di-ffi– cile scioglimento. Non solo grande prudenza, ma addirittura per,plessità coglierà il concedente se (come appare dal pro– getto )sarà fai solo tenuto ad un legame indefinito che l'altra parte può interrompere a volontà. La fluidità dei contratti ne ,soffre e le conseguenze !Possono-essere assai ,pesanti. Per ,rendere possibile -lo scioglimento dei contratti il pro– getto richiede: inadempienza contrattuale, fatti illeciti, tra-

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=