Critica Sociale - anno XL - n. 23 - 1 dicembre 1948

536 CRITICA SOCIALE ohe permette alla contessa Bellentani di fumare «Carnei» e fracassa di botte il primo disgraziato che le capiti fra le mani• un Brusadelli che è solo l'esponente di tutta una class; di ignobili sfruttatori del lavoro e delle sventure altrui· una camorra spaventosa in tutta la burocrazia, per due t~rzi parassitaria ed in larg~ parte corrotta; bilanci militari da Paese padrone del mondo; masse di disoccu– pafr che chiedono lavoro; il fascismo che risorge insolente, se pur non ancora minaccioso; ed altri infiniti problemi la cui soluzione è per noi questione di vita; e ci sono di quelli i quali dicono che non si saprebbe tosa fare all'opposizione se non delle chiacchiere ! Orbene, a tutti questi problemi ed ai molti altri esistenti, -la maggioranza conservatrice proporrà sòluzioni che, evi– dentemente, quali socialisti, non potremo, nella m,aggior par– te dei casi, approvare ,quantunque il respingerle sistemati– camente, e per partito preso, sarebbe un delitto ·di cui non dovremmo macchiarci. Alle soluzioni conservatrici è nostro dovere opporre quelle suggeriteci dalla ideologia che ci guÌ– da, ossia inspirate al metodo marxista, se è vero che per noi tutti i problemi vllnno r.isolti nel quadro della lotta di classe ed avendo di mira, come mèta ultima, l'ascesa al po– tere dei, lavoratori. Queste le gran<di linee di una costrut– tiva 01l1:,osizionesocialista. Ma, S<'· si ritiene che siamo ancorà nell'astratto, avvici– niamod di più al concreto. Vadano i nostri deputati ed i nostri senatori, sereni ma implacabili, alla tribuna per' ad~ ditare le soluziòni socialiste di tutti i problemi, grandi e pic– coli, che travagliano il Paese e per denunciare, quanqo è il caso, l'incapacità o la colpevole inerzia della maggioranza e le torbide mire della pse11do-opposizione.·Mettano la bor– ghesia di fronte alle sue responsabilità, allorchè rifiuta le soluzioni proposte nell'interesse dei lavofatori, e mettano questi in condizione di -distinguere i veri amici dai nemici, ivi compresi quelli che barano al gioco. Si vuole qualche esempio ancora più concretQ<di che cosa possa :tiare una opposizione costruttiva, veramente socialista? Tengano presente i nostri gtuppi parlamentari quel tale pia– no Tremelloni · senza l'aècettazione del quale, se non sba– glio, il partito avrebbe voluto che non si partecipasse a nessun Governo, e dimostrino che, grazie a quel piano il problema x o il problema y avrebbe· avutC!> una diversa so– luzione da quel.Ja adottata, e spieghino i benefid che da tale soluzione sarebbero derivati. Dimostrino_ che la nazionaliz– zazione delle industrie elettriche, ohecchè ne dica Morandi, si può fare, e pongano in• luce i vantaggi di un tale prov'– vedimento. Non permettano che siano i liberali a chiedere che venga posto un freno allo strapotere dei prefetti : con– tro gli abusi del potere esecutivo. furono sempre i socia- listi in prima linea. · E, parlando di più ~ic coli problemi, chiedano, con ferr:.a decisione, che il barb; Ì.r o art. 625 del Codice Penale sia mo– dificato ; che si p-rovveda affinchè i bimbi di Cassino non vadano raminghi per l'Italia; che si prendano adeguati prov– vedimenti diretti ad evitare che i detenuti siano uccisi in carcere;' che si facria in modo che le madri e le vedove dei morti per -la libertà possano mangiare e non _siano derise con pensioni di fame; che vengano coordinati gli enti as– sistenziali per dare .alla sicurezza sociale almeno un prin– cipio di attuazione; che non si istituiscaho troppi treni ra- .. pidi di lusso, mentre la povera gènte è costretta a viaggiare in piedi da Torino a Roma; che la giustizia non solo fac– ba il possible- per essere, almeno apparentemente, uguale per tutti, ma funzioni in modo che nel 1949 non siano an- cora da definire le cause iniziate nel 1940. . E potrei ancora continuare, limitatamente ai problemi che conosco, almeno per una decina di pagine ; che se poi ognu– no dei compagl}i indicasse quelli che conosce, ne verrebbe fuori una biblioteca ! Notisi che ho accennato a problemi la cui soluzione non dipende da possibilità •finanziarie che .mancano al Paese, ma solo dalla buona volontà e dal senso di responsabilità. Guai se .ci avvicinassimo ai grandi problemi riguardanti le riforme di struttura, la ricostruzione edilizia ecc. Compr~ndo che i problemi più sempli,ci possono anche ris.olv~rsi stando al· Governo, se la maggiorarlza lo vuole. BibliotecaGino Bianco Ma lo vuole la maggioranza? Questo è il punto. E se anche così fosse, cosa ne saprebbe il Paese che l'iniziativa parte dai socialisti e che la ioro soluzione è frutto della decisa volontà di essi? ' Molti dei nostri .compagni non hanno compreso che oggi per costituire un grande partito occorrono grandi mezzi fi– nauziari, mentre la no~tra onorata miseria ce lo vieta, e continuano a dire che, prima di intraprendere qualsiasi azio– ne, occorre « fare il partitò ». Non hanno mai pensato che potrebbe essere più facile raggiungere questo risultato dan– do la prova che siamo vivi? Che abbiamo una nostra posi– zione da far valere? Non perdiamo, dunque, l'occasione di fare della sana propaganda parlando dalla tribuna parlamentare a tutto il Paese. Di là Artdrea Costa e CamiUo Prampolini parlarono al proletariato ital,iano, gradatamente conquistandolo· e crean~ po così il partito. Ritorniamo là per strappare il proletà– riato a chi lo inganna. E' per ciò che sorgemmo. Non di– scutiamo più oltre se sia l'azione che crea il partito forte o il partito forte che permette f'azione :. siamo alla storia dell'uovo e dellà gallina. L'importante è che la classe lavo– ratrice si acc,orga che esistiamo, quali suoi amici e difen– sori. Al ·Governo ci andremo, in collaborazione o meno con altri, quando la classe lavoratrice sarà davvero con noi; conquistata non dai bei programmi _.edalle mozioni congres– suali, ma dalla nostra società, dalla nostra iniziativa, dalla nostra fede e, soprattutto, dalla nostra incrollabile intran– sigenza (che finora ha lasciàto troppo a desiderare). Ritorno alle origini: ecco il metodo più sicuro per ricon– <'!Uista,rel'annebbiato splendore. Ritorno alle origini con lo stèsso. spirito di una volta e senza la preoccupazione di accapa•rtare voti, che sembra essere oggi divenuta il no– stro solo obiettivo. Creiamo prim;i yn forte organismo com– posto da uomini di provata fede e che accettino in toto la vecchia e' immutata dottrina socialista. Valgono di più po– chi compagni decisi, fedeli e d'accordo che non ~na accoz– zaglia di uomini racimolata senza parlar chiaro per tema di spaventarli ed a cui sia affidato l'unico compito di. fun– zionare da :liabbrica <dideputati e senatoiti. Se di costruttivo, stando all'opposizione, non riusci,ssimo ad· altro che, a ridare ad una parte almeno del proletariato un'anima socialista ed una fede nel Socialismo, a dare alla classe lavoratrice ita.Jiana quel partito di democrazia so– cialista· la 'cui assenza· o la cui debolezza le ha fatto si– nora difetto, penso che avremmo _già fatto molto. , Alla vecchia e glòi:iosa guardia del pantito incombe il dovere di ritrovare l'antico spirito di lotta ed il giovanile entusiasmo. L'ora del Socialismo che da tempo sta passando sul quadrante. dell-:t storia e :forse sta per uscirne, lo esige con urgenza. Saranno sordi, 'i v<!cchimilit;mti, ~ 'questo appell0? MAssiMo PtrNZO Rinnovate s,ollecitamente l'abbonamento ! 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