Critica Sociale - anno XL - n. 22 - 15 novembre 1948

I 508 CRITICA SOCIALE Le cose mutarono più per la spinta inesorabile dei tempi che per l'improvvisa intuizione dell'uomo che éra ~lla Ca:a Bianca. I miti della «sicurezza» .e della « prospenty » agi– rono in modo convergente sull'opinione pubblica determinan– done un netto schieramento a favore di •una politica d'irri– gidimento nei confronti della Russia, di lotta al comunismo mondiale e di assistenza condizionata .a tutti i paesi non comu– nisti (la cui difficile situazione economica non costituiva una prpspettiva molto rosea per il commercio americano) (1). Questa elementare, ma conseguente, presa. di coscienza dei problemi mondiali da parte dell'opinione pubblica, in cui minacciò di naufragare tutto il prestigio _presidenziale, trovò un'eco immediata a Washington. La vittoria repubMicana nel. le elezioni congressuali non significò in realtà un perentorio richiamo all'isola:aionismo, ma -sottolineò la sfiducia popo– lare nella politica- conciliante ~ verbosa del 1 Gabinetto de– mocratico e il timore che gli Stati Uniti, a causa dii tale politica, finissero per essere ,sopraffatti dalla più spregiu– dicata ir,\ziativa sovietica. Sintomi d'irrigidimento verso la Russia s'erano avuti col deferimento al Consiglio di Sicurezza della quest.ione Azer– bailsiana, con l'appoggio all'Italia sul problema triestino e una sempre meno generica simpatia verso i part!iti anticomu– nisti :dell'Europa Or,ientale. L'approssimarsi delle elezioni presidenziali accelerò il processo di adeguamento della poli– tica, rstera americana alle necessità mondiali. All'enunciazio– ne èlella « dottrina 'rruman » e alla nomina di Marshàl! a Segretario di Stato, seguirono l'allontanamento di Wallace e •l piano organico di aiuti all'Europa. I governi greco, turco e cinese (del Kuomintang), indipendentemente dalla loro forma pol,itica (sulla cui democrabicità è opportuno fare le più ampie riserve) ricevettero rifornimenti militari su vasta scala; si moltiplicarÒno le proteste diplomatiche allo scopo d'infrenare la v•iolenza con cui i regimi orientali persegur– vanp il monopolio di ogni potere, e gli Stati Uniti, insieme alla Gran Gretagna e alla Francia, intervennero ufficialmen– ~ per impedire l'esecuzione di Michailovic e d, Petkov e la condanna di Maniu. Washington rafforzò intanto i vecchi legami con il Sudamerica, liquidando le antipatie antipero– ~iste e .favorendo le misure anticomuniste di quei govetrui, e dal canto suo proibì l'accesso ai comunisti 'di altri paesi nel territorio dell'Umone (provvedimento quanto mai inge– nuo) e ai comunisti ;americani tolse la facoltà d\ accedere alle cariche federali. Marshall ,impresse alla politica del Dipartimento di Stato la direttiva nuova. Intenzionalmente essa tende a scopi pacifici, ma prepara la guerra. SonO' le deficienze del nostro mondo che coltivano la guerra· in seno· all'umanità, e ogni politica che nasce ,reca con terribile evidenza queste tare fondamentali. Nella politica interna, Truman ha agito coraggiosament,e in più d'un'occasione, nonos1lante le ·sl!leanacronistiche pteoc– cupazioni di non turbare il ,iassestamento capitalistico nei diversi settori dell'economia. Pose il veto alla legge Taft– Hartley per la regolamentazione dei confl,ìttì del lavoro (so" stanzìalmente una legge antisciopero, varata in seg·uito ai 1 grandi scioperi minerari, ferroviari e portuali del 1946); propose l'abrogazione della legge razziale pota sotto il no– me di « legge per i dirini fivili », sollevando contro di sè la rappresentanza - 1 sia democl'atìca che repubblicana -,– degli Stati del Sud al Congresso e perdendo così automati– camente qualche milione dì voti in quei collegi elettorali. Truman sì è trov<ato,·al termine della guerra vittoriosa, sotto il fuoco del .capìtalì-smo .in violenta ripresa: deside– roso di accontentare ,i capitalisti, .in omaggio al « metodo americano~. e in pa,ì tempo di continuare - con innega- . bile profitto elettorale -1. l'opera intrapresa da _Roosevelt. Potè compiere numerosi passi nell'uno ,e nell'altro senso, ma su tali basi. non sì costruisce tina poJ.itica efficiente. Non tentò neppure tl'imporsi al Congresso. Non ,lo .frovò ostile che in poche ,occasioni, prova evidente della discontinuità logica e dell'intima· ·debolez:aa che hanno caratterizzato la sua politica. (1) Il sen. Va11denberg, del Michigan, ha dato una defi-nÌ– ztone incisiva dell'atteggiamento « economico » americano ver– so i paesi poveri: - Gli Stati Uniti non possono .prosperare :in' un mon<i.'o dis1ru~to. BibliotecaGino Bianco li problemn del wmuniismo negli Stau Uniti. Da quando Henry Wallace,. uomo del « New Dea!> e fra i più radicti1i del oradicale « Brains trust> rooseveltia– no, prese posizione ,contro Ja dottrina Truman e la politica _ ùi fermezza verso la Russia, il declino della 5Ua popolari– tà fu rapido ed irl'imediabile negli Stati Uniti. Un declino di popolarità non è fenomeno nuovo in Am,er,ica nè altro– ve, ma che i favori dell'opinione pubblica, non paghi di ab– bandonare l'uomo· segnam;Io per lui il principio dell'oblio, si mutino di colpo in ostilità violenta e non aliena di ~ste– rici eccessi - ,indice di scarso rispetto dei diritti della per– sona - ciò è perlomeno singolare e degno di attenzione. In sostanza, qual'è l'accusa che la quasi unanimità dell'o– pinione pubblic>arivdige a Wallace e ai suoi? D'essere « crip– tocomunisti ». L'accusa in se ~tessa è priva di fondamento e contiene una dose d'irrazionalità. Un uomo in buona fede non è un agente· straniero e, generalmente, chi è colpito da · siffatte accuse, può ·ritorcerle sugli avversari modificando– le ,in « criptofascista » o « cripto-tagliatore-di-teste-del-Bor· neo »: che per individui ragionevoli non avranno senso. Ma uno «slogan», un'im(Precazione collettiva come il celebre « dalli alil'untore » o aècuse del genere di quefle surriferite, se non sono .razionalmente concepibili, hanno però sempre un mordente Jogko rispetto al clima che li determina, Non si griderebbe agli untori, veri o presunti, se non ci ,fosse la peste iad eccitare, col suo tremendo incombere, gli animi terrorizzati e a rendere ·sospetti ,usoi e finestre. La natura del comunismo è tale che ima psicosi (ii terrore « a priori > non appare affatto ingiustificata. Le notizie che giungono dal1'Europa centro-or-ientale, la damorosa fuga e il raccon– to scritto delle personali esperienze di un alto ,funzionario russo, la tragica avventura di Oksana Kosenkina, i colpi di scena della diplomazia .sovietica non ~ontribuiscono certo a tranquillizzare gli animi nei .riguardi dei comunisti, ed hanno per effetto secondario il potere di irritare l'amer,icano medio contro chiunque se ne professi protettore ed amico. (E' evidente che gli ·amici del « pericolo ·pubblico n, I» <eon– dividono con 1u~J.'odiodella folla, e che per ,questa le distin– zioni sfumeranno man mano che crescerà il suo risentimen– to). Si pensi inoltre ai ,morbosi risultati prodotti da centi– naia d,i documenti, ,di testimonianze, di rivelazioni sensa– zionali ,ammanniti ogni giorno da una stampa notoriamente mancante di obbiettività ,e di -serenità, ai mezz,i terribili di amplificazione e di diffusione propri ·della civiltà tecnica. Il comunismo - che in Europa può ancora esser-e f,redda– mente valutato e perciò tanto più efficacemente combattu– to - diviene ,negl,i' immensi agglomerati urbani di New 0 Y ork, Filadelfia, .S. Francisco, Chicago, una mòstruosa os– sessione, come lo furono _a suo !tempo le unioni operai~, il « pericolo giallo», .ingigantito a dismisura cfopo Pearl Har– bor, come lo è tuttora la vicinanza dbi quartieri negri e delle organizz:izioni di col0re. In ,questo clima di sovraeccitazione collettiva, l'accUSQdi « criptocomunista » assume una sua fosca concretezza e un significato preciso. Walliace che si oppone alle misure di difesa interna ed esterna del Governo e alla salvaguardia dell'Europa occidentale dal comunismo, colpisce l'americano medio in un punto vitale: nel suo bi-sogno spasmodico di « sicurezz·a », una .«sicurezza» che la stessa sua decentissi– ma e spesso florida situazione economica non può dargli, una « sicur;ezza » che in realtà non possono dargli neppure le bombe atomiche e Ja proibiziom! ai comunisti stranieri di insinuarsi nel .territorio dell'Unione, perchè la scomparsa qi ogni. sicurezza.- eccetto· quella che si appoggia ad una so– lida _fede indivitluale, a valori etici e mietafisici - è ap– punto tra le caratteristiche .della c,risi attuale della: civiltà. Da peggior disgrazia di Wallace è d'essere diventato l'idolo della stampa comunista mondiale e personalmente tl « favorito» presidenziale dell'Unione Sovietica, Come Elliot Roosevelt, il sen. Taylor (che condusse una strenua batta– glia contro la ·coscrizione obbligatoria) e molte altre per– sonalità degne di stima, Hcnry Wallace è .rimasto attaccato alla valutazione ott:imlstìca del comunismo che fu propria di Roosevelt e servì ben~ssimo, in quel tempo, agi-i scopi americani volti .alla lotta contro il nazismo, ma determinò, verso la fin'e delle ostilità, la capitolazione di Yalta. Oggi la situazione impone una generale chiarificazione e quindi

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