Critica Sociale - anno XL - n. 22 - 15 novembre 1948

CRITICA SOCIALE 50-3 .sione di animi che, sotto tutti i rapporti, per le conseguenze politiche, économiche, spìrituali, per la floridezza, per la tranquillità, per la civiltà del– l'Europa e del_ mondo, ha ben altra, importanza che non una misura che induca la Russia a cercar di differire quell'episodio finale che toglie– rebbe ogni possibilità di evitare lo scoppio imme- . diato della guerra. Una guerra fredda è certo disastro .meno grave di una « gu~rra calda», ma è un disastro anche essa, e ha già prodotto tanti danni, che la sag– gezza del mo1tdo non deve tollerare che conti– nui più oltre. U. G. M. Primi passi verso l'unità socialista Il processo_ per l'unific<LZione de/te forze sociali– ste democratiche, che, dovendo essere soprattutto contrass-egnato da una esigenza di chiarezza, pro– segue più lentamente e cautamente di quanto non vorrebbero le compren'sibili impazienze di molti compagni della cosiddetta_ "base", ha segnato tn questi gior:ni un importante punto qll'attivo. Allu-, diamo al documento, elaborato congiuntamente da compagni del P.S.L.l., dell'U.a.S. e del P.S.I. e sot– toposto all'esame ,delle Direzioni d.ei rispetlivi par– titi, cl~e i nostri lettori conoscono per la pubbli– cazione che ne hq fqtta "L'Umanità". Accolto con sentimento ostile dalla direzione cen– trista del P.S.I., che si dioe tuttavia che intenda portarlo a çonoscenza delle sezioni, approvato in via di massima dalla Direzione del/'U.S.l., ricono-. sciuto, pur con parecchie riserve, come possibile base di discussione da parte della Direzione del no– stro Partito, il documento . ha ua pregio che va al di là delle tesi in esso contenute. E' la prima vol– ta infatti che compagni socialisti autonomisti del– le tre formazioni in cui è attualmente qiviso il so– cialismo italiano si trovano, non più a parlare e-a polemizzare, ciascuno· al di sopra della cinta del proprio orticello, ma, in comunità d'intenti - rac– cogliere cioè tutti i socialisti democratici in unica compagine - a discutere serenamente attorno ad un unico tavolo. Non h~ dominato il facile ed equi– voco mito di una indiscriminata unità a tutti i co– sti o di un retorico "volemoc-e bene", ma la vo– lontà di esaminare la sit1Zazione, di analizzare i problemi, di prospettare le direttive maestre del– l'azione del socialismo democratico. Ciascuno dei nostri lettori, a quest'ora, avrà po– tuto iesaminare il testo del documento e formarse– ne un giudizio. Il nostro, se non può essere di in– condizionata e tanto meno entusiastica approvazio- ne, essendovi ancora non pochi punti da chiarire, riconosce comunq'!..e che -un passo avanti è stato compiuto. Bisogna del resto tener conto che docu– menti del gener,e, frutto da .un lato di una collabo– razione colletliva, costretti d'altro lato àd essere di necessità succinti e a limitarsi a prospet_tare impo– stazioni generali, ,attraverso una analisi molto som– maria, dominati infine dalla _preoccupazione diplo– matica di dover subire una disamina da par~ di tre diverse direzioni di partito, e quindi di dover evitare,- fin dove è possibile, di cozzare contro le rispettive ,suscettibilità, sono una compilazione di per sè scabrosa e destinata, obbiettivamente.,' a pre- -stare il fianco a critiche e. a riserve. A parte quella che può essere l'esattezza e la per– spicuità delle formule; gli elementi positivi del do– cumento ci sembrano i seguenti: il riconoscimento della incompatibilità di un _patto di unità d'azione con i comunisti e la ne·cessità da parte dei sociali– sti di superare quella specie di "complesso di in– feriorità" che ne ha paralizzato l'azione; l'esigén– za di una forte ed attiva compagine socialista_ per affrontal'e e risolvere i problemi essenziali della so– cietà, dell'economia e dello Stato italiano; il pro– blema della partecipazione al governo; posto come problema politico contingente, senza alcuna pregiu– diziale astensionistica, di marca massimalistica; la accettazione dell'R.R.P., pur. notando i pericoli di sue -deviazioni, più volte da noi messi in evidenza; l'aspirazione attivamente federalista, che impronta la politica estera, ripudiante ogni tendenza ad al: leanze militari o a blocchi militari. E' un primo, ma non inconcludente, colloquio tra i-so,cialisti democratici. Il colloquio ha da prosegui– re, da approfondirsi, da perfezionarsi prima di rag– giungere completa chiarezza di ,conclusioni. E' premature presagire quali saranno gli svilup~ pi di questo passo e quale sarà in concreto il com– portamento e l'azione delle direzioni dopo le deli– ber~zioni da esse prese. E vogliamo riconoscere che il documento sarà soprattutto avvalorato dalle di– scussioni e dai consensi che riuscirà a conseguire nelle forze di " base " dei tre partiti, assai più che dalle valutazioni e dalle ris-erve dei dirigenti. Esso, comunque, è una smentita per quanti, tra impazienti ed amareggiati, pessimisticamente. asse– riscono che dell'unità socialista si parla troppo, ma nulla poi si conclude. Il processo di unificazione dei socialisti democratici non ristagna, ma conti– nua a procedere_. e ad altre tappe che esso ha se– gnato al suo attivo nel corso di quest'anno, viene ad aggiungersi questa, che, se non è forse conclu– siva, è comunque la più esplicita nell'indicare lr possibili premesse di una comune intesa. LA CRITICA SOCIALI Invitiamo i nostri abbonati, 'il cui abbona.men– to scade a.ila fine del corrente anno, a. inviarci sol– lecitamente le quote di rinnovo. ·FacilitM'anno co– sì il gravie1 lavoro dleJ:lanostra a.m.n:ù-n-istra:i:ione, e potranno avvantaggiarsi delle riduzioni 'e facili– tazioni di cui dia.mo l'elenco -nell'ultima. pagina.

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=