Critica Sociale - anno XL - n. 10 - 16 maggio 1948

226 CRITICA SOCIALE Partito socialista e del Partito cristiano-sociale a prop!)sito delle difficoltà suscitate dalla questione della scuola; DEPLORA che questa questione sia stata di ~uov? _solle– vata còntro l'interesse del paese, in un momento m cm. 1 pro– blemi economici, sociali ed internazionali rendono particolar– mente desiderabile la stabilità del governo. Proclama il .mo attaccamento assoluto a/l'insegnamento piib– blico la cui causa è strettamente legata a quella della demo– crazia. Dichi:i.ra di aver dato sufficienti prove concrete di questo attaccamento per ,non accettare, a questo proposito, lezioni da nessuno. Registra con soddisfazione i notevoli risultati che son~ stati ottenuti grazie alle iniziative e allo sforzo tenace dei socialisti che partecipano alla direzione o all'amministnlzione dell'Istruzione pubblica, sia al Governo, sia nei consigli pro– vinciali e comunali. SÌ'-.compiace in modo particolare cli constatare che la pc,-– polazione scolastica nelle scuole pubbliche è in forte awmen– to da due anni, che nuove scuole medie, tecniche e materne dello Stato sono state recentemente istituite ed altre, la cui istituzione è stata decisa dal ministro della Istruzione pubbli– ca, sono in costruzione o stanno per essere aperte. Il Consiglio generale prende atto del fatto che il progetto cli accor.clo che gli è presentato differisce in modo essenzia– le dalle posizioni sostenute, nel corso del dibattito parlamen– tare, dal portavoce del _Partito cristiano-sociale, specialmente per quanto concerne il diritto dello Stato di istituire scuole ovunque esse sono necessarie. Considera che una delle disposizioni decisive del progetto di accordo è quella che modifica fondamentalmente il regime della « libertà sussidiata» - fonte di continui abusi - facen– do prevalere la· riorganizzazione a breve scadenza dell'inse gnamento tecnico sotto la sola autorità del Ministro, che fis– serà le condizioni preventive di ogni riconoscimento. Il Consigho generale sottolinea che l'aumento del sussidio previsto dall'accordo in favore degli stipendi ·del persona!~ permanente e laico di un certo numero di scuole tecniche ri– conosciute della categoria A è una mi~ura transitoria, che non pregiudica per nulla le decisioni definitive, e che il bloc– co di ogni nuova domanda di riconoscimento costituisce una contropartita importante: Il Consiglio generale invita l'Esecutivo e i gruppi parlamen– tari socialisti a sorvegliare con la più grande vigilanza la messa in opera delle misure previste a proposito della rior– ganizzazione dell'insegnamento tecnico e della soppressione dei sussidi alle scuole inutili. Esso dà mandato all'Esecutivo di istituire un Segretariato permanente di informazione, che· sarà incaricato di tenerlo al corrente di ogni cambiamento e -di assicurare il· collegamento con le organizzazioni di difesa della scuola pubblica, Invita i dirigenti e i militanti del Partito a raddoppiare gli sforzi per lo sviluppo ed il miglioramento dell'insegna- mento pubblico. · Raccomanda ai parlamentari ed ai ministri socialisti di fare quanto è in loro pote,e per dare allo Stato i mezzi finanziari necessari ad esercitare effettivamente· tutti i suoi diritti nel campo dell'insegnamento. · Impegna tutti i rappresentanti del Partito ad associarsi e– nergicamente allo sforzq dei dirigenti provinciali e comunali a favore delle scuole, esigendo dai poteri pubblici il 'risana– mento delle finanze provinciali e corminali. Insiste sul fatto che il futuro dell'insegnamento pubblico non dipende ·soltanto dai poteri organizzati e dai rappresen– tanti nazionali, ma da tutta l'opinione pubblica. E chiede a questa di fare blocco intor,10 alla scuola pubblica. Afferma che tutto deve èssere fatto perchè la riapertura delle scuole nel settembre 1948 segni un primato nelle iscri- zioni alle scuole pubbliche di ogni grado. · * * * In questo spir_ito, il Consiglio generale accetta il compro– messo proposto, riaffermando la volontà del Partito di as– sicurare alla gioventù di questo paese i mezzi di istruzione e di liberazione intellettuale e sociale che convengono ad un popolo libero. · · iotecaGino Bianco Manciuria e Cinà terre senza pace Se la casa del vicino sta bruciando, ci si preocc.u• pa della propria; ma se brucia una casa in un ec– centrico sobborgo non ce ne oc:cupiamo: è così lontana quella casa ... Applicando la vieta immagine ai fatti che si svolgono sul teatro della politica este– ra nel momento attuale, per il grosso pubblico è evi– dente che le minacciose azioni della guerra dei ner– vi tra Occidente ed Orfente, che si svolgono a Ber– lino, Vienna, Ti:ieste, Grecia (guerra guerreggiata questa!), Turchia, impressionano assai più che non i fatti che accadono nell'Estremo Oriente, di cui la . nostra stampa non dà notizie, ma dove tuttavia può succedere l'irreparabile, .con altrettanta se non mag– giore facilità che nella vicina Europa. Ma, si sa, l'Estremo Oriente è appunto alla estremità di quel continente di cui il nostro paese è un'ultim'a appen• dke.. Già questa constatazione geografica però av– vicina di più a noi quei fatti; tra i luoghi dove av• vengono e la nostra ultima appendice c'è _il mondo slavo o dQminato dagli slavi, da Mucden a Trieste, rin C.arbin a Vienna, a Berlino! Quei luoghi così si avvicinano stranamente... · Gl( errori degli alleali e gli appetiti russi. Anche in Estremo O~ienle, durante e dopo l'ulti– ma guerra, gli alleati hanno commesso enormi er– rori a beneficio della Russia e della sua politica; erano come ipnotizzati dal fatto che la potenza giapponese s'era dilatata su tutta quell'enorme parte del mondo: dalla Birmania attraverso il Siam, nel– l'Indonesia, nell'Indocina, nella Cina immensa fino -alla Corea, alla Manciuria; e questo mondo era la base di quella potenza, mentre le sue punte avan- zate minacciavano dalle Filippine e dalle isole del Pacifico l'Australia ·e, dall'altra- parte, dalla Birma• nia, l'India. Pop0lazioni innumeri, risorse di ogni gener.e (petrolio, gomma, stagno, grassi, riso, etc.) erano a disposizione· del Giappone, ma forse l'errore' . .di valutazione più grave fu quello commesso . dai tecnici militari, che attribuirono all'armala giappo– nese stanziata in Manciuria (da 5 .a 700.000 uomini) una capacità offensiva ed indipendente, anche se la madre patria fosse stata atterra'ta ed occupata. Co– sì fu che gli alleali tirarono un respiro di sollievo quando alla fine, alla vigilia della capitolazione, eb– bero l'aiuto russo contro il Giappone. E non ce n'e– ra più bisogno! La Russia ebbe così modo di occupare metà della Corea, dove ha ormai costituito una· repubblica «progressiva», secondo le note ricette, e donde anemizza la Corea meridionale occupata dagli Ame– ricani, avendo essa in mano le maggiori risorse eco– nomiche di_ quel disgraziato paese ed accrescendo le difficoltà degli occupanti, che ctebbon risolvere ogni •giorno problemi pratici su problemi pratici. Inoltre si è annessa metà dell'isola di Sakalin, con le sue miniere di carbone e di petrolio; e con la fi– ·ne della guerra ha iniziato· una sua attività indiret– ta, per mezzo dei comunisti, mancesi; indiretta così ner dire, ma con evideoti ambiziosissimi scopi. Lo impossessarsi della Manciuria, sia pur indirettamen– te, mostra che si tenta di proseg~1ire la politica de– gli Zar in direzione de)la Cina, già attaccata del re– sto attraverso i comunisti locali della Mongolia « e– sterna », ormai perduta per la •Cina, e della Mongo– lia «interna», per metà conquistata àlla politica co– munista, quindi sovietica'. Ma ·la pedina più impor– tante è la Manciuria. Questa è l'anticamera della Cina, e chi la tiene è in posizione di minacciare e, le cir"costanze aiutando,. di invadere rex-celeste im– pero: le invasioni della Cina infatti verlnero di là. La penultima in ordine di. tempo fu quella dei Mane ciù_ nel XVII secolo, che portò sul trono imperiale cinese i loro reg!(itori, i quali ci rimasero fino al 1911; e l'ultima_ fu la giapponese. Lr. penisola del -Kuan tung, appendi-ce meridionale d•:lla Manciuria, coi porli di Port-Arthur e di Dairen - ancora in

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