Critica Sociale - anno XL - n. 10 - 16 maggio 1948

... Cri ~ tica. Socia] e IUVZST A Q.UINDICIN ALE DEL SOCI ALJSMO • F.oadata de PILJPPO TURATI In Italia: Anno L. 1500 (Abbon. sostenitore L. 3000) Semestre L. 800 Trimestre L. 425 • 700 Estero • • 2500 • · • > 4000 • • 1300 • DIREZIONE E AMMIHISTR.: Milano, Piazza Diaz, 5. Tel. 16.220. 16.319 C. C. post_. per _abbonati n, 3-8225 • Spedlzlon-, In abbonamento postnle: gruppo Il Anno Xl - N. 10 Un numero separato L. 70 Mileno, 16 maggio 19A8 SOMMARIO Politica ed attualità llomento d'attesa (U. G. M.) La Conferenza socialista di PflI'igi (PIETRO BÀTTARA) La Relazione del P.S.L.I. Per l'unità socialista (GrULIANO P1sCHEL) La crisi _belga: un insegnamento (PIERO GALLARDO) Manciuria e Cina, terre senza pace (ROLANDO ,BALDUCCI) Problemi economici e sociali Commento a direttive di riforma agraria (ALDO PAGANI) Storia, filosofia, varietà Con.dderazioni sul regime democratico parlamentare (continua) (L. PRETI) Fatti e commenti della stampa jtaliana cd estera (p. -ga. e g. p.) Ciò che si stampa: ERICH _MARIA REMARQUE, Arco di trionfo (GIOVANNI FASOLI) Mòmento d'attesa Se )'attenzione del p9polo italiano non fosse sta– ta nei giorni scorsi e n0n fosse tuttora concentrata sulla elezione del primo Presidente della Repubbli– ca e sulla. crisi ministeriale sorta in seguito alle di– missioni presentate dal governo De Gasperi, essa sa– rebbé stata attratta ·in maggior ,grado verso due im– portantissimi avvenimenti della politica internazio– nale: lo scambio di note e di conversazioni tra Rus– sia e Stati Uniti e gli avvenimenti della Palestina. Le conversazioni tra America e Russia, che par– vero in un primo momento, più che in realtà non fos– sero, preludio di una prossima intesa fra i duè grandi antagonisti, suscitarono più ·viva impressione per il fatto che venivano dopo un periodo in cui i rapporti fra le due Potenze si erano fatti più che mai tesi, testimoniati anche da uno scambio di paro– le dure ed aspre. E' noto che quell'inizio di tratta– tive che sembravano ispirate a grande desiderio di appianare tutte le difficoltà esistenti fra i due Paesi hanno suscitato preoccupazioni in Francia e, anche più, in Inghilterra. Si temette il ritorno ai sistemi di accordi particolari attuati nelle conferenze di Yalta e di Potsdam, con risultati dei quali l'Europa e il , mondo sentono ancora il danno. Si temette che per Biblioteca Gtno Bianco . questa via si potesse giungere ad una ripetizione del– la cònferenza di Monaco, nella quale, sotto ispirazio– ne inglese, i maggiori Stati dell'Eur0pa centrale e oc– cidentale si indussero a ipe'.tere un::. pietra sopra l'aggressione compii1ta dalla Germania nei S111deti. In· realtà questa volta la situazione si pi;esentava molto diversa da quella del 1938, se anche la poli– tic::. russa di oggi non differisce sostanzialmente da quella della Germania di allora. Oggi è effettivamen– te già costituito uno schieramen 1 o di forze portiche contro ogni tentativo della Russia di estendere oltre l'attuale cortina di ferro la sua espansione nell'Euro– pa centrale e occidentale; oggi non appaiono tra gli Stati avversi alla poli:ica russa quelle d·sparità di in– teressi che nel 1938 fecero sperare al Belgio e a.lla Francia che si allontanasse d::. loro un pericolo se la . Germania cercava di espandersi verso Oriente e an– dava a cozzare contro la Russia. e indussero l'Inghil– terra impreparata ::.d evitare che per la questione dei Sudeti potesse .scoppiare una generale conflagra– zione europea e mondiale. L'Inghilterra ebbe allora ad accorgersi subito dell'errore commesso e cercò di riparare con la conven•zione che offriva g::.ranzia d'intervento alla Polonia contro ogni eventuale ag- - gressione; ma ques'.o tentativo non riuscì a scorag• giare l'aggressività della German;a hitleriana e ;id evitare Io scoppio della guerra. L'America è oggi am nÌonita da questo precedente e ha potutQ_quindi subi- to assicurare Francia e Inghilterra che essa non fil-- • rebbe alcun passo decisivo e tanto meno concludereb- be qualsiasi accordo con la Russia senza previa inte- sa con loro. Ma da ciò viene nuovamente messa in forse quel- 12. speranza di un ritorno a.Ila·tranqui'Ijità internazio– nale che la notizia dei recenti stambi di dich'arazio– ni pacifiche fra Russia e America aveva suscitato in tutti. Si tratta ora di èercare in qual modo qùeste speranze poss~.no non essere frustrate senza che si rinnovino i pe~icoli di quegli avvenimenti che nel 1939 travolsero prima l'Europa, poi tutt-o il mondo nei vortici della guerra. A nostro av~iso, la situa: zione esige un pronto avviamento alla costituzione - della Federazione fÙ gli Stati democratici europei. · La convenz:one stipulata a Bruxel!(:s fra le cinque . potenze, con inclusione di patti militari, rappresenta un pericolo serio, perchè tutti i preparativi di guer– ra, anche quando sono rivolti a garantire là stabilità della pace, in realtà finiscono per condurre a:lla guer– ra; e tanto più nel caso in parola, in cui a corona– mento deH'accordo militare fra i cinque Paesi si ag– giungerebbe la garanzia di appoggio americano; il che vorrebbe dire gettare nuovo olio sul fuoco Jel

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