Critica Sociale - anno XL - n. 1 - 1 gennaio 1948

CritiCa Sociale B1VIST A Q:VINDICIN ALE DEL SOCIALISMO l'.oadata da FILIPPO TUR.A'l'J ~n ltalÌa: Anno L. '1500 (Abbon. sostenitore L. 3000) Semestre L 800 Trimestre L: 425 st ero • _ • 2500 • • • 4000 • • 1300 • • 700 DIREZIONE E AMMINISTR.: Milano, Piazza Dlaz, 5. Tel. 16.220. 16.319 C, C. post. per abbonati n, 3-8225 • Spedizione In abbonamento postale: gruppo 11 •,,. Anno XL- N. l Il Un numero separato L. 70 M'I ... •. 1 ano, l gennaio 1948 SOMMARIO Politica ed attualità Triste tramonto (U. G. M.). Il P.S.L,l. al Governo (01lSERVER) ._ Il plano MarshaLL e i lavoratori · amencani (LA,.....CJu;rrCA. So- CIAI.IB e SERAJFINO RoMUALDI), N<q/'tmminerua aet Congresso (LA <QBIITICA SOCIALE). Verso il Congresso (GIULIANO PISCHEL). Il compito del Congresso (ALFREOO POGGI). R•prendere la strada (PAOLO TREVES). Partito, Governo; Terza [orza (Gurno QuAZZA). La nostra parlecipa.zione al Governo (MAss1l\10 PuNZO). Il nostro problema cruciale (ULISSE LUCCHESI). Problemi' aconomfoi e sociali Il Lodo Da G,uperi sulla mezzadria (continua) (,Ar.oo PAGANI). Iniziativa privata o p_ianlfic.azione? - lll, (Contlnuaz-. e fine)– (CoRRA,00 BARBAGALLO)• Storia, filosofia, v.arietà Marx e I!_ pop,ullsmo russo (FELICE ANZT), Fatti e ,commenti della stampa ìtaliana ed estera (p. ga e g. p.).' Ciò -che si 11-tampa: La Cina d'o_ggi e la Cirecia antica (sticus)· - ELrs-..,ETH WisKEMAN: lta!g (P. G.) - L. SoMERHAUSRN: L'humanlsme aglssant d.e K. •Marx (g. p.) - E. FuETER: St-0rta unrv,:rsale degli ullimi ceµto anni (g. p.). Triste tramonto Molti notevoli avvenimenti si sono accumulati nei passati giorni a rendere triste questo tramon– to del 1947. Poniamo in primo luogo 'la interru- · zione della Conferenza di Londra, avvenuta ap– parentemente per il disaccordo tra la Russia e le ·Potenze occidentali intorno a'lla indennità di guer– ra di dieci miliardi di dollari che la Russia re– clama; determinata in realtà da un sostanziale disaccordo sopra tutti i, punti relativi alla siste– mazione della Germania. Non c'è bisogno di in– sistere a dimostrare quanto l'interruzione di quel– la Conferenza contribuisca ad aggravare la già difficile situazione internazionale : anzitutto per- · chè lascia sospeso il destino della Germania, al quale si rannoda, per un complesso di ragioni che abbiamo già altre volte accennato, il destino_ di tutta l'Europa ; poi anche perchè contribuisce ad inasprire sempre più il dissidio fra i -due co– siddetti blocchi e a far gravare sempre più mi– naccioso sopra l'Europa. e sopra il mondo il peri– col·J di una nuova guerra. ,, o Bianco L'occasione per la quale la terribile minaccia pòtrebbe. _co_nvertirsii~ sanguinosa realtà è pur– trc'.ppo g1a m atto. Gh avvenimenti di Grecia ap– pa101:o, tall:to per se stessi, · quanto per gli svi– luppi a cm potrebbero prestarsi, di una o-ravità _eccezionale. L'ampliarsi della guerra arm;ta tra le forze che sono al servizio del governo di Atene e queHe dei guerriglieri che hanno costituito un nuovo governo nella regione Macedone da essi occupata potrebbero da un momento all'altro pro– vocare interventi stranieri, specialmente per il fatto che l'America intende aiutare con tutti i mezzi la resis~enza del governo ateniese, legitti– mando con questo atteggiamento l'intervento dei governi satelliti della Russia e poi, in un secondo momento, a seconda dello svolgersi degli avvè– nimenti, della Russia stessa. Si può aver ancora la speranza che tanto PA– merica quanto la ,Russia siano trattenute per mol– te ovvie consideraziio~ii.dal giocare una carta che sarebbe per esse molto pericolosa, perchè, se da una parte l'America si troverebbe, per la sua lon– tananza, in condizioni di grave inferiorità e non' riuscirelrbe ad impedire che le forze del. blocco orientale di'lagassero per tutta l'Europa, fino al l\'fediterraneo e all'Atlantico,. la Russia non po– trebpe certamente sperare che la sua vittoria pos– ,;;a.essere definitiva., anche se la preparazione del– l'intervento americano dovesse compiersi con la stessa lentezza con cui si è compiuta nella passa- ta guerra. ln questa situazione la formazione di una sal– da coalizione degli Stati europei veramente de– mocratici e non legati a nesS1mo dei due b'locchi appare più che, mai come @ica forza di salvezza; e fa veramente meraviglia che continui a tener chiusi gli occhi di fronte a questa evidente realtà il P.S.I., come dimostra la recente_ relazione di Pietro Nenni sulla « Lotta socialista per la pa– ce», nella quale l'autore, se, per evidente calco– lo diplomatico, pone anche il laburismo britanni– co tra le forze che lottano per il progresso e co– stituiscono il fronte della pace, in realtà tende a mantenere l'azione del P.S.I. su quell'indirizzo che lo rende strumento della politica di Mosca. Del resto, meglio che dalle parole di Nenni, la persistenza del P.S.I. su questa via è attea stata da tutto un complesso di avvenimenti ai quali il detto partito si è associato senza riserve; di alcuno dei quali ha voluto anzi prendere l'ini– ziativa. Il Congresso napoletano per il problema meridionale, il Congresso bolognese per la crea– zione della Costituente della terra, il Congresso I

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