Critica Sociale - anno XL - n. 1 - 1 gennaio 1948

20 CRITJCA SOCIALE .E,LISABETH WISKEMAN. ltaly. Oxford University Presa, London, New York, •roronto, 1947 pp. 160 5 so. In questo nitido erl elegante volumetto, l'aut~ice, c~e in Ltalia. ha soggiornato lungamente e i problemi nostri ~a seguito con quella simpatia critica che _sola può consen~ire a uno straniero di comprendere le cose d1 un paese, analizza con ricchezza di informazione la situazione italiana, quale si è venuta determina.ndo attraverso i fatti più recenti della J1ostra storia. che essa interpreta ayendo sempre presenti 10 linee della nostra storia passata, che su quelli han potuto influire. Particolarmente 1neritevole di lode è lo sforzo del J' A. di penetrare nel vivo della coscienza politico-sociale ita. liana, superando la corteccia del convenzionalismo, cosa non sempre facile per uno straniero: ciò ohe le permette di dare giudizi acuti, 8.nche se non in tutto esatti (si vegga, ad es., il rilievo sull'interessamento degli italiani per la vita poli– tica, su una certa insensibilità a certe forme di ingiustizia sociale, sulla difficoltà di governare l'Italia con un sistema di razionamento). Degn01 idi nota è poi l'lnteresse che l'A. presta alle correnti di pensiero italiane, non solo a quelle del passato, ma a quelle attuali, ed alle pubblicazioni prin• cipa!i che le rappresentano (tra queste, ci ha fatto :piacere vt·der citata la u Critica Sociale n, sia quella di Turati, sia· lu, nostra). Insomma, questo libro è per chiarezza e per obiettività, una delle migliori pubblicazioni uscite all{estero, negli ultimi tempi, sul nostro paese. P. G. SoMERILAUSEN Luc.: L'hum~ntsme .a.gissant de l(aJ'l Marx. Pa- ds, ed. Richard Masse, 1946, pagg. 291. Di quest'opera di un serio studioso tedesco di Marx ave– vamo sentito parlare assai bene, n1a, a Jet1ura fattane, non possiamo celare una nota di disappunto. L'opera è in so– stanza una biografJa del grande maestro del socialismo mo-– derno, rivolta a tracciarne il processo di formazione Jdeolo– gica. L'A. ne- sente tutta la vivificatrice importanza; com– prende assai bene come l'umanis~no soc 1 alista che imprC'gna ,e opere giovanili di Marx non solo faccia piazza pulita di ('Once~ioni trascend"nli e metafis:iche, a com 1 nciar,e da Hrgel, rna s'illumini tutto di unJl coerenza d'azlonc pratica; attesta come queste opere giovanili, 'anche quando sono di trans·zione, ~ono dominate da quella negazione delle posizìgni ideologiche tradiziona i o Ind 'vi dualistiche e cla quell'ans:'i:osa ricerca di nuovi principi a cui s'inspira poi tutta l'opera maggiore e più nota di Marx. E più acutrupentc di altri studiosi di Marx come nd es. il Cornu, il s. comprende che questo pe– riodo' di prl'parnzione ideo:ogiça dl Marx giovane deve essere portato a tt~tto H 1849, cioè sino all'esi!Jo londinese, inclu– dendovi l'esperienza de11a rivoluzione tedesca. Oltre che• buo~ conoscitore delle opere giovanili di Marx, ancora cosi mal., note, l'A. si dimostra un infatiçabilC ric.ercatore di documen– ti', di corrispondenze, di ,:;critt1, mo:ti dei qua, i ignoti ad al- t !'I biografi. di Marx. Questi sono i pregi ..dell'opera, più che sufficienti del resto a. farne consigliare la lettura a quanti vo– gliono conoscere la formazione di Marx. Ma a questi. pregi s'accompagnano anche grosse 1nanchevo– !ezze. In primo luogo quelle che concernono il S. come bio ... grafo d:i. Marx. Certa docm.neritazione, assai minuta e talvol ... la addirittura pedantesca, che coslituisçc l'Inedito ap_porto del ... l'A., sarebbe stata più a suo posto in un'ass~i più :vasta bio– grafia di Marx. In questa dà invece luogo a squillbrj, spes– !)•.> stridenti. L'A: si diffonde talvo·ta su particolari di se– condaria importanza, riv.elandone magai,i I più reconditi re– troscena~ con le più abili r.!cerche di archivio, ma, viceversa, gli eventi essenziali e veramente orientativi sono più accen– naU che svolti, o addirittura del tutto trascurati. Ad es., il p~riodo de~l'esilio di Marx a Bruxelles porta l'A. a descri– vere un'infinità dl particolari sulla vita e sugli imn1ancal" hlll d1sst-nsi tra gli esuli ed anthe su'la vita privata di Marx, ma inv?.no vi cerchere-mmo il significato .e la portata, ben n'trlmenti ess nziali, delle polemiche intraprese contro H Wéit- 1Jng, il « véro » socialismo, Proudhon, ecc., che pur rappre– sentano l'affermaz.ione convinta delle nuove tesi del mate– rialismo stor1co e del •corriunismo crilico: ed a ciò non sop– J)Prisce davvero Il diffondersi ad analizzare la conteffiporanea missione dell'Engels a Parigi, sino a scendere ai pettegolezzi. O, se si vuole un altro ese.mpio, la complessa condotta politi– ca di· Marx durante la rivoluzione tedesca non appare suffl– citnlementf· delineata (come non appare spiegata per nulla la soppressione delta Neue rhelnische Zellung), mentre cl c;i svia su secondari eventi, come le peregrinai.ioni dell'Enge:s, ecc. A ciò s'.accompagnano poi certe analisi che appa:ono divagazioni: come quella sulla situazione del proletar:ato a Manchester o quella sulla situazione faterna del Belgio. In secondo luogo, alcune riserve vanno pur fatte anche sullo sviluppo del pensiero di Marx. Questo pensiero è indubbia- Biblioteca Gino Bianco mente complesso e spesso a:itruso: e ben si comprende quindi la preoccupazione del hlografo, e specie di un, biografo cllt intenda cogliere questo pensiero in azione, nella sua praUca concretazlone, di semplificarlo e di sintetizzarlo, come appuna– to fa il S, nel commentare le opere glovanll1, edite e soprat• tutto inedite, di Marx. Egli ben intende come Marx conduca una lotta su ,un duplice fronte, politico ed Ideologico. E di quest"ul1ima il s. non trascura l'importanza e la priorità.. Ma non sembra che l'esposizione e la crltlca di queste open che l'A. fa sia sufficiente a delineare la precisa posizione di Marx, la sua •constatazione che la critica delle idee non pu• andare oltre il superamento delle mere Ìdee e che il pr0,,, blema fondam~ntale . è quello .di tramutare il mondo circo– stante, attraverso la praxi.s in, atto. In conclusione, l'opera del Somerhausen fornisce prezioso ed In parte inedito matedal,e documentario - che in com.– plesso ha maggiore importanza delle interpretazioni delle ope• re e dello svolgimento d.el pensiero - per la biograf.a di Marx, ma non può pretendere di cost tuire, in maniera lim– pida ed esauriente, quella sintesi costante tra pensiero ed azio– ne, tra teoria e praxis, tra pensiero e politica, che è ,l'arduo e forse ·problematico assunto di ogni biografia di Marx. g. p. FuBTBiR EDUA.RDG .Storia universale degli uLttmi cent'a.nnt - To– rino, ed. Einaudl, 1947, pagg. 643, L. ~400, Non possiamo dire che questo denso lavoro dello storico svizzero $OppCrisca ad un'esigenza di sintesi non ancora sod– disfatta, o che questa sintesi compia con una nuova e genia_ le visione. Ma 1 indubbiamente l'assunto di riassumere una trama cosi , complessa e scabrosa com'è quella degli ultimi cent'anni dl storia mondia.e, conslrvando un giusto equi– librio tra la parte svoltavi dalle varie nazioni, melteiudo in opportuno rilievo, oltr~ il lato più appariscente degli eventi po:J.tlci o militari, il gioco dei Problemi e dei fattori econo– n1ici, dedicando una particolare attenz.J.one all'affaccnrsi ied all'ascesa dl nuove forze sociali, indagando la portata e le t ragioni delle trasformazioni de!;a .struttura interna degli Stati, è compllo di tale dililcollà da far meri1are un, caldo elogio a chi lo ha condotto Con la prudenza, la dottrina e l'impar– ztalilil dell'A. La stor'ìa dei cento anni che vanno dal Con– gresso di Vienna alla fine del,a prima guerr& 1nondiale ò: cosi int,rinsecamente la storla del mondo in cui viviamo che non è facile eslmersi da passionalità, da provi1ncialismi, da angustie. Si rischia sempre dJ fare, come è accaduto anche a storici insignì, una storia di idle o -di tesl od una storta dl singoli personaggi di primo plano, più drammatica forse, 1na meno profonda e consistente. L'A. ha invece il lHegio, sla di noll perdere mai di Vista la comples°slva vastità del pa.no– rama (nel quale include un esame più che esaudente della po'lit'ica co:onia!e delle varie potenze) e di serbare u~1 grande equilibrio nella trattazione delle varje parti, senza lasciarsi affasc,nare dalle imprese più spèttaColari, sia di concepire la storia come un cOJD,p}esso sviluppo ed intreccio dl forze sott _rranee, che noin perciò hanno. meno efficace1nCnte con .. tribuito alla configurazione del nostro mondo. Non è facile, ad es., trovar.e. esposto cosi Ghìaramente come fa il Fueter l'influsso che in questi cen-i:'anni di storia 11anno esercitato fattori geografici, demografid, industriali, commerc.iali, de– terminando squilJbri, crisi, catastrofi e nuovi equilibvi, più o memo consistenll. Altro pregio per il 1ettore Italiano, cosi portato a .polarizzarsi esçlusivamente sugli eventi rtsorgimen– tali, è queLo di riusci•re a dare, spec'ì.a~mente .attorno a certi momenti cruciali, come il 1848, un quadro sincrono e orga– nico della situazione complessiva europea, cosi indispensa– bile alla valutazione degli eventi. . Di fronte alla densità di trama di quest'opera ed alla se– rietà con cui è condotta, sen.za pedanterie e minuzie, 1na an– ch'? senza voli geniali e senza passionali trasporti, sfuggono alcu•11 aspetti superati di qt\esto libro, .scritto più dl ,venti ... cinque anni fa. Se~tir discorrere di « europeizzazlon'é de! nionrio » e dl « universalizzazione della civiltà europea» oggi ehe l'Europa è· travolta in una profonda decadenza t•a PP~ tcnze ex1n.1.-continentali assai più forti di lei .e dotate di un mordente, di un dinamismo che l'Europa ha .smarrito, può sembrare ironia. E sta, semmai, a dimostrare quanto labile fosse quel punto di arrivo segnato dal trattato "'di Versailles, in realtà punto di partenza per la crisi e la catastrofe del- l'Europa. g. P· Direttore: UGO GUIDO MONDOLFO Redattore respons. :. ANTONIO GREPPI Autorizz.: Allied Publications B. C, N. 288 • 10-3-194'5 Tipografia Pinelll _ Kilan~ • Via Farneti 8

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