Critica Sociale - anno XXXIX - n. 24 - 16 dicembre 1947

/ 482 CRITICA SOCIALE • niva riconsegnata con una lunga analisi, articolo per a,iti~ colo, del progetto; e quella de•i Liberali venirva acc0mpa– gnata da una dichiaraz,ione pregiudiziale ,chi: :.ubordina• il riesame dei, 'go articoli alla tP.<:>dHirn~igne de1 p,1mti « es. senziali ». · ·:.n· gl~rno seguente, pdi,, f rappresentanti_ di_tutti ~ part!t! "trentini si ,1.iiunivanoa Bolzan? con quel_lJ d1 tutti 1 par_h~1 c-i,t~li'\"i.e tedeschi. alt~atesirn (anch'essi, ca.me_ I trenhf!~• •-d1scord1 fra brci) m u11congresso, che lascio ciascuno plU .0 meno rigidamente su_!!~proprie posizion\, ma_ c~~ P<?rtò -tuttavia ad una notevohss1,ma votaz1011e,ali unamm1ta, çuca la posizione degli Italiani delle_ veccl_ùe.pro_vincie - o di lingua ,i'taliana in genere - pe1 q_ua11 .s1 ch1 1 ede ,che _n~llo statuto per l'autonomia « venga 1nsenta una d1sp0s1z1one che ne salvaguardi i diritti legittimi». La mozione ha m– ·teresse naturalmente per l'Alto Adige, considerato inte– gralme'nte autonomo;' chè pel Trentino vogliamo sperare non ce ne fosse bisogno. , Restituite così a R0ma le o-opie dell'abbozzo proposto, non possiamo prevedere lo svolgersi della vicenda. 11 problema, che all'apparenza tocca solo· la piccola .~e– gione, ebbe però or1gi-r~vaste nazionali e internazionali; e la su~ r,isoluuone ultima dipenderà ancora da un volo, nazonale, quello dell'a Costituente, che, dovrebbe rappre– ·sentare Jl pemiern e la volontà nazioi:iale. Agli sfudiosi della storia tre11tina (poichè è del trentìno che intendiamo parlare) la quale dal 1848 al 1918 presenta tutto uno sforzo saggio, costante ed eroico,- per l'unione strettissima del Trentino all' It.dia e per il distacco netto ed assoluto non solo dall'Austria•, ma dal Tirolo - tanto dal transalpi•no come d•al ci-salpino - può riuscire m;eraviglioso il fatto che, proprio in tale paese, sia -sorto un movimento politko (assai più pohtico che popolare) così vivace, così intE1nso e sostenuto da tutti i partiti, per un'autol'.omia non solo amministrativa, quale si reclama genralmente in Italia. ma legislati,va e integrde e soprattutto, speciale; tale da dare al Trentino •1.mafigura p0litica sua p,:•opria, differente da quel-la di tutte· le altre provincie. Una ragione etnica? n·o; •se tutto il Trenhno è ,compat– tamente italiano. Ur.a ragione economica? ·neppure; se sudi d'economia locale (citiamo quelli cli iCesare BaHisti) presagivano ,1 rifiorire economic0 del 'Trentino ·dall-a sua• unione all'Italia e claUa sua stuetta unione comme, oeiale e mdustriale con la Valle Padana, in cui sb-occano lé sue aperte valli. (Della riaturale essenzialità di questa 'ul'li~ne sono oggi indice i problemi delle c9municazioci in studio o 111 via d~ attuazi0ne; ad esempio quelli ·della miglior siste. mazione de.Ila .ferrovia della Valsugana-Trento-Venezia, o della strada automobilistica Trento-Vicenza, o della parte. cipazione ,con Verona e Brescia ai lavori ,,elati<vialla fu– tura congiunzione navigabile fra il Garda.e l'Adriatico). L,a nagione della richiesta autonomistica è pr0prio I poLi– tica e psicologica sorta dalla storia mondiale, moderna e, contemporanea. Dopo il 1866, .i.imasto il Trentino unica provincia del V~neto sotto il d'.lminio austriaco se l'ardore del Risorgimentd italiano, a cui esso aveva così _gloriosa– mente partecipato, cott!inuò ad operarvi neg!v spiribi e nella azione ci.vile, fino a dare nel 1914-1918 quella meravigliosa fiamma ,nota a tutti ,gli Ital·iani. prese -.insi-emeforza nel T• entin'.l stesso il partito clericale, elemer.,to qua•si e·sseri– ziale nella cattolici~sima Austrià. Il par.tifo clericale .tren- . tino fra_il •19[0 e il· 1914, aveva. creato la formula/«la cosc.u•nzanazi·onale pos·itìva, »; anti-irredentista ma non an– ti-.italiana; nel senso che mirava, pure nella conservazione e "cl so·slegn-0 dell'Austri-a, all'a tutela degli· interessi e della prospe, ità del! italianissimo Trentino. 'l'enten'nò qu.in– ~i-assa·i aH0 scopp-i0della guerra mondiale prima di togliere 11 sµo ·appogg,io all'Austria; e parrebbe che que·sto non sia stato tolto prima che l'Italia avesse promesso, (più o me!tlo assennatamente) a quel partito garanzi,e di 1 privil-egp a, vit– 'loria ottenwta,, cioè, -come a-lbra si di,sse, l'esenz·ione del c)e ? dal servizio militare e. l'accogliimentp 'di altre simili nch.1este. . . . , Ci,fu chi pensò al mantenimento . .di quegli impegni quan– do il 26-9-1920 fu emesso un decreto col quale a,ll'atto dell'a1inessione della Venezia Tridentina ali Italia, era -pre– vi-sto ,il, riconoscimento dell'aut0nomia. Autonomia di· cui il sopravvenuto-· cambiamento del regime troncò l'attuazione. Il periodo fascista non fu certo il più adatto a contro– bat'.ere lo spirito regionalista, non solo .nel vecchio partito clericale, ma in tutto il paese. da soli due anni ricongiunto ;ill'It~lia Cosicchè. quando nel 1945 anche il Trentino •c~ irie 'ogni a.ltra,prnvif!ci~: ~i s~ntì parie ?Ì un èor~o sfasè!ato,– è sentì ess·o"!Pure 1'1~tmhvp 1mpufso d1,cercare m se stesso Ja forza e il mezzo di-r.iso ,gere, al parti>toclericafe, rimasto .,... Biblioteca-Gino. Bianco intatto tielle sue formazioni durante il p,auroso diluvio' del– l'ultima guerra e fregiato~ di qual:he benemerenza utHl 4 ria nell'ultimo periodo antifascista, fu assai facile ..ttcarre a sè, nella pretesa auton0mistica i capi degli alt i rinascenti partiti e far presentare a Roma dal Comitato di Libera– zione Nazionale, la richiesta dell'autor.omia. Ottenere tale attrazione fu facile anch'e per un altro vi– stoso fenomeno, che la storia aveva procacciato al Trenti- no fra gli anni 1943-1945 in cui esso fece pa· te delh z0.na ,delle Prealpi instaurato dalla Germania,, che vi si pre– sen,tò con gli allettamenti di alleato -imichevole e di mate– riale ·sollievo fra tante rovine. Commissario per Trento fu eletto un avvocato trentino, che il popolo largamf'nte c'.>– nosceva e generalmente stimava. Così questo perinr!o. se contò anche f..a i Trentini -dei martiri p.artigiani. nf 11 e valli invece, fra il popolo minuto, ridestò il ricordo mn troppo lontano dei t~mpv di pace sotto l'Austria, mentre as·ociati al nome d'Italia non su potevano ormai più contar-e che dei malanni. quali i danni subiti dal Trentino come teatro di _ guerra nel 19 15-19 18 il malgovemo del fascismo. il disa– stro della gue, r.ra recente voluta da Mus.solin'i. Fare da· sè, dungue, fu una parola m-agica ,per questa gente. E fu a loro agitata,qinanzi in forma così_grossolana e semplii:istica che ne uscirono manìfestazioni troppo visi. bili e rumorose per essere ignotate,~come certe se itte mu– rali filotirolesi e certe adunate promosse dal! A.S.AR. (Associazione Studi Autor.omia Regior.ale) ma troppo ''o erroneamente o intenzionalmente SC),]>raval uta,te. · Questo appariscente movimento accampa-,onò da principio come base di diritto dem0cratico e il partito clericale e gli .cltri tutti, che ·si unir.émonel-la richiesta· autonomisJ;i~a. Nelle manifestazioni di quel mo vimento, per ò, apparivano segni di un altro e-lemento che complic a.va e complica le esigenze autonom,i,stiche trentine Fare da sè, sì. Ma il piccolo Trentin0 è troppo picco-lo, 'troppo p0vero per poter viv.ere da solo in regione auto– noma. L'interesse si allea alle ideologie nazionalis:iche ed imperialistiche per cui nel 1918, contro gli sfor:,i e ·gu, a111monimenti di· Leonida Bissolati l'ltdia si è annespa l'Alto Adige. Awtoaomia. du,nque sì; ma .in regione unica con l'Alto ,4\dige. Il qua1e Alto Adige dopo il vente.,nio- , fascista col dramma del!~ opzi?ni (pel qua.Je vedemmo - - appa,tire fra noi il fenomeno barbarico della trasmigrazi'.lne, ' dei popoli) (1) e dopo la sèonf1tta dell ltalia e della Ger- mania insieme nell'ultim0 immanr conflitto. risognò per un momento la ri,nasdta dell'Austria e il suo ricongiungers,i ad essa. .Il sogno si sognava da. qualcu'.lo a Vi,enna stessa. E fra gl~ alleati c 'erano que!ili- che più o meno apertamente, lo favoriva.no o non lo avversavano. E poichè c'è sempre alcu– no - magari p'Ì'wato - cui giova seminai• zizzania, si pote– r,ono trovare e sequestrare nel 1945 nel -Trentino ~oglietti (1) Come, è noto, i>! 23 giugn'o i939, si concludeva tra H'tler e Mqsso:Ini un accordo,.-nel qua'e Il fasclsono flava una delle sue· maggiori prove di suçcul\e del· ·nazismo. La ·follia ~azzlale di Hit'.èr gll faceva idear~ e volere il trapianto in massa dei Tedei;chi <le:l'Alto,. Adige in German!a. Il · nazionalismo Jta– J1ano avr.ebbe d0vut'o, Secondo l'accordo, essere soddisfatto di -questo sgo'mbero degli .Indigeni, à tutto favore,d~lla domi_ ,nazione italiana. Tuttwvla, di fronte al.la· tragedia dl questa popolazione, atterrita fra li ri-ehiamo )!eronan'co e l'espulsio– ne Italiana da:1a terra lavo1'ta e amata da srcol1, di fronte anche alle difficoltà mater'a]i deH'esecuzione del comando hl– tl-eriano, il goverllo ita11ano cercò; nel co.rso .esecutlvo, di mitigarne gli effetti. Decisa l'opzione individuale, ciascun tede– sco alto-atesino doveva scegliere foa la cit!ad-inanza Italiana ·che permetteva di rimanere .e la cittadnanza tedesca, per .hl' qual.e egli sarebbe trasmigrato in Gern:iant,, Fu quello ~ periodo di pas~ione fra gli Alto-Atesini, sottoposti da una p~rte alla pr_opaganda del nazisti, a f~vore della Germania. · e da11'alt·ra alle 11ngosçi_ose .p,evu;loni (furono· perfin fatte circolare voei che l'Ita.ia li avrebbe tras-portatl In Sicffa od. addhittura in Africa) offertè dalje i'!certez,:e Italiane, La m,11. gloranza optò - sia pur dolorosamente - per li, Germania,; ttJ.amoltissime O.PZioninon furono Condotte a term1ne, per 1~ scoppio del!a guerra. bra si éakola che siano più di tren-, tamlla quegli Alto-Atesini che, avendo optato In que le condi– zioni per li, Germania, <;hiedono, a mezzo dell'Austria e d,;i tedeschi dell'Alto Adige, . di ritornare µella loro terra, ali<! loro case. Il tragico, del 1 cato, complesso problema del loro ,ri– torno, pare - dalle comunlcazioni del glornall de) 21 e 22 novembre del corrente anno -. che siJl stato felicemente rlsol– to -nelle consultazioni cor,re nei precedenti giorni a Roma Ira una delegazione austriaca ed uni, italiana.

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