Critica Sociale - anno XXXIX - n. 24 - 16 dicembre 1947

Critica Sociale lUVlST ~ Q.UINDICIN A'LE DEL SOCIALISMO Poadata da PILIPPO TURATI In ltaUa: Al'JmO L. 1500 (Abbon. sastenito~e L. 3000) Semestre L. 800 Trimestre L. 425 Estero • • 2500 • • • 4000 • .• 1300 • 700 DIREZIONE, E. AMMINISTR.: Milano, Piazza Dlaz, 5 ■ Tel. 16.228. 16,319 C, C. post, per abbonati n. 3-8225 • Spedizione ·1n abbonamento postale: gruppo Il Anno ,XXXIX- N. 24 Un numero separato L. 70 . Il Mileno, 16 dicembre 1947 SO MM.ARI O Politica ed attualità, l( giuoco de.zia guer.ra (U. G. M.) Il:« fronte democratico popolare » e la « Terza forza» (gl. effe). Rt..orgera. l'Internaztoaaie-? (GIOVANNI Pan) La lotta per .la Germania (ROLANDO BALDUCCI). La spartizi&ne deV.a .Palestina (PIERO GALLARDO). L'autod.ornta del 1' ren.ti ,no • Alto Adige (L'osslllWATOnn) Problemi economici e sociali lnizlOJtiva~,.,ivata o pianificazione? (continua) (CoB:R.Aoo . B An- BAGA , Il C~gr o delLe Prov•néi<O d 'lta.la (PiERO GILARDONr). Storia, filosofia, varietà B', possibHe una na,stra polit•ca estera?. (continuaz.· e fine) (Gorno ClllloNm-rr). · Dat'utopia socialista all'tmpero totaettari.o (continu~z. e fine) (P,APHAEL R. ABRAMOVITCH). Fatti e comm,.,ut della s-t11mpa italiana ed estera (p. ,ga, e Sticus). ()iò clìe 8'i stampa: GurDO Qu•az•, Origtnì ed aspetH della crisi contemporanea (G, P.) e- GIULIANO MAZZONI, La con– quista de.la libertà •inaaca,te (a. J.). Il giuoco della guerra Nel momento in cui scriviamo non, sappia.mo ancora quale sarà il risultato delle trattative per il ,rjmpasto. ministeriale. Tenia:r;nosubito a dichia– rare che noi siamo tutt'altro che entusfasti del– l'ingresso di nostri compagBi neÙa compagine g0- vernativa. Per il nostro. partito, che fortunata– mente non ha clientele da soddisfare Bè altri fini recoBditi da raggiungere, l'assunzione della re– sponsabilità di governo è molto più un oiier~ che un vantaggio; ma per il compito che esso si è pre– fisso di servire al bene del Paese, affrontare iil rischio, anche con mediocri speranze di successo, può imporsi ad un certo momento •come un dove. re. E' chiaro che al Partito Democratico Cristia– no, che ha dato ormai molte prove di porre sopra agli interessi della nazione quelli della fazi0ne è che ha lasciato aHa sua ala destra possibilità di acquistare una prevalenza schiacciante, •- non si può consentire di tener da solo in mano la di– rezione del goverB9 nei mesi che precederanno la consultazione elettorale. Per giunta se, sotto il peso della responsabilità che si è addossat0, as– sumendo. da solo, in occasione dell'ult_ima crisi, il pegno di governare il Paese, ha seBti.to il bisogno ca_Gino Bianco di adottare almrni opportuni provvedimenti an– che per dimostrare che non era colpa sua' ma dei consoci .del governo, se la pRecedente a;ione del Tripartit0 era stata inconcludente sotto tutti i rapporti, è tuttavia fuor di dubbio che troppo poco _ è stato fatto di qtteHo che era oppoì·tuno ·e possibile fare per frontéggiare la difficile situa– zione del Paese. Noi noB siamo di que1li che coa– dannan0 senz'altro la politica finaBziaria del Mi~ nistro Einaudi, della quale abbiamo riconoscim.to e riconosciamo le rette intenzioni e la ril,gione– voie ispirazione; ma occorreva applicare_ quella politica con quel discemimento e con quelle cau- . tele che potevano essere suggerite soltanto da una meditata pianificazione, alla quale il liberismo del Mip.istro. Einaudi non ha 1nvece voluto consenti– re. E anche, in ·materia di assistenza ·sociale, per recare ma efficace e non_ irrisorio aiuto a col0r0 che la crisi ec0uomica getta nella disocèupaz1one e per attuare la possibilità del massimo impiego di man,o d'oper-a senza gravare irrazionalmente e indiscr-iminatamente sopra la vita delle sing0le aziende, alcune de11e quali veramente non hanno possibilità di reggere al carico del blocco dei li-• cenziameniti, :Oisognava tracciare un più ampio ·e meditato piano. · Per questi motivi noi abbiamo ritenuto e rite– niamo che il nostro ingresso nel Ministero debba · essere condizionato alla possibilità di compiere . un'opera efficace e di pronta scadenza, così nel campo dell'organismo della produzione e degli sca:t')1oidel n.ostro Paese~ come nel camp0 della si, curezza sociale, eon assunzione da parte nostl'a di onerose responsabilità,, a cui risponda per altro la poss1bilità di compiere · un'opera efficace. I ·prossimi giorni ci diranno se i compagni nostri cne hanno condotto . le trattativ'e hanno saputo raggiungere questi obbiettivi a cui era informata la lor-o azione. Non ci maravigliamo che anche in questo m-0- mento, da parte dei comun.isti, e, con acredine an– c'.hemaggiore, da parte del P.S.I., si sia fatto di tutto per render- più difficile l'opera nm,tra, per scoraggiare il nostro tentativo di superare qµesta pesante situazione da cui le sorti del proletariato e del Paese sono messe a duro cimento. Che essi ripetano ancora una volta, per suscitare contro di noi i sospetti, i clamori, gli odi dei lor_o fanatici seguaci, che noi siamo i traditori del proletaria– to,· è cosa che r1entra perfettamente nella linea di irresponsabilità sulla quale procede da tem– po il loro cammino. Ma non è lecito, in momento. così grave, anteporre meschine speculazioni - di partito e risentimenti anche più meschini all'obbli- •

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