Critica Sociale - anno XXXIX - n. 8 - 16 aprile 1947

130 CRITICA SOCIALE evitare il peggio che inesorabilmente ci_atten~e se · non si provvede senza indugio? Confess1am~ d1 non essere troppo tranquilli al riguardo,. ma c1 augu- . riamo che i prossimi eventi dimostrino che abbia– mo avuto torto a non « nutrire fiducia»: Se usciamo fuori dall'ambito della nostra vita na-. zionale .e scrutiamo il restante orizzonte dell'Europa e del Mondo, non sono maggiori gli argomenti di. speranza. La frase di Bevin : « dopo un mese di lavori non abbiamo concluso nalla » sembra essère l'epigrafe definitiva con cui dovranno essere con– trassegnati i lavori della Conferenza di Mosca. Solo su qualche punto di impor'tanza insignificante è in– tervenuto tra i Grandi un parziale accordo ..La que– stione dell'ordinamento politico da dare' alla Ger– mania, se unita'rio, 'secondo ~e.preferem;e della Rus– sia, o ·federale, secom.40le pròpost'e dell'America e dell'Inghilterra, è stata appena sfiorata, senza che' gli opposti punti ·di vista subissero il menomo av– vicinamento. Anche la questione se cop'venga af-· 1rettare, come sostengono America ed Inghilterra, a·,rimettere in cammino quel tanto cli apparato in~ dusfrfale che si .intenda ai lascìare .alla Germania, 'o si debba invece tardarlo ancora, seèondo i d'isegni della Rùssia, che dalle regio.rti·occupate ha traspor– ta,to _via gran parte del macchinario delle industrie ted_esche,è venuta sul tappeto, ma senza ·muqvere alcun .passo verso una qualsiasi soluzione. Ora. poi là ctiffiéoltà di intendersi tra i Grandi che sono at– .torno al ,tavolo 4eila çonf~renza. è aggravata ~àlla discussione insorta intorno ai confini orientali .da assegnare al Reich. E' noto che la PoÌonia,. in èam- . bio. di territori che dòvetté cederè àll'est e. al sud– 'ést del suo .territorio, .ottenne di annettete akuni . _territori .della Ger~an!a, giungendo. sino a:lla linea Oder-N~isse, che pate poi, da notizie date in que– 'sti .giorni, che e~sa abbia in al<::unipunti supera'ta. Evidentemente l'influsso che la Russia esercita in .:Polonia suscita apprensione nèll'ltighiltèrta e nel– l'America, che non vogliono ,sia· .spinta tanto. no– fèvolmènte l'a~anzata slava verso pccid'ente'.e chie– èlbn~ perciò che 'alcuni territod occupati· dalla Po– lonia e dai quali sono stati deportati gfi antichi abitatori tedeschi per lasciar posto ai nu9vi 'abita– tbri polacchi, siano. sgombratì dà questi e restitui,ti à quelli'; operazione che evidentemente aggiunge~ i:tbbe un nuovo mcitivo di dissesto ai molti che que!Je i~gioni hanno già soffèrto. Si capisce poi che la Russia si irrigidisca in un netto rifiuto dopò' l'enùn– tiazione del programma contenuto nel c·élebre <,li– storso di Tmmart : ·è logico che essa intenda te– nere tutte. le. posizioni che p~ .per· bilanciare il ~uovo .equilibri@'che l'America 'intende instaiÌrai;-e• ~e1 ~edit~r:an~o ·e nella Penisolt b~lcan;~a: quel momto che 11 fido. collaboratore cii Roosevelt Wal– .Ìà,ce,ha rivoùo in qtiestì gìòrrti ai Grarid1 e al·Mondo per_ deprecare finasptimento d'i ·una contesa. da ~ui p9trebbe sorgere il pericolo di un nuov:o conmtto, · i:tJ.oltopiù grave.del precedente,. di cui si può. dire <:_he n~rt. si, è. an~o,ra cominciato· a risa11are:le pia a ghe; appare quanto· mai fortd'ato ed opportuno. · '.,. ;Ma.anche da altre parti sorgono pericoli di .per– turbamenti. In Spagna Franco dimostra'. di v;oler d#endere in tutti i n;i.odila sua dittatura evidèntè– hiéhte sapendo che uria pedina molto fav~i:evole per ii isù:o tristo giuoco è il dissidiò 1 f'r~- 'i I due' blocchi é~ ii' timore delle pgtenze occiderÌtaÌi che un mutà~ diet:it~ di regime. ip. Spagna r,appresen1i,'un tt'.1e;~o per la Russia di estendere anche· nell'estremo' òc- · Biblioteca Gi o Bianco cidente. del Mediterraneo e sulle rive dell'At(antietl la sua influenza politica, e la loro conseguente di– sposizione,· nonostante ,la democrazia di cui si di– chiarano rappresentanti e difenditrici, ,a sostenere an– che una dittatura, pur di non. correre rischio cJ;ie un delicato settore della politica internazionale cada nelle mani del Joro avversario. Naturalmente i par– titi. spagnuoli che lottano per rovesciare la dittatura di Franco non intendono disarmare e, sebbene non · abbiano in questo momento moltè armi nella ioro ·faretra; non è impgssibile che divampi presto 'nuo– vamente la guerra civile in Spagna, nella quale gli opposti blocchi tenterebbero naturalmente cli inter– venire, sia pure in forma lilascostà, per cercare di trarne i maggiori v.antaggi per sè e per impedire che ne profitti l'avversario. . Nè la Francia potrebbe intervenire· efficacemente, pur con tutto l'interessè che la questidne presenta per lei. Troppe sono le difficoltà in cui essa si di– batte. Alla rivolta delle colonie· inqocinesi si è af giunto il serpeggiare di 'un ìnina·ccioso malcontente in Algeria, che ha richiesto il pronto iaterve11to del Ministro degli Interni (è noto che l'Algeria è con– sidetata, non corhe unà colo.nia:, mh ·come· parfy integrante del territorio· francese, nélla quale· pe– raltro gli indigeni non hanrio. ,gli stessi diritti· dei residenti. tranéesi). All'interno la Francia è assil– lata, sebbene in grado minore, dalle stesse ·diffi– coltà .d'a:lle"qualisiamo assillati rioi. Il governo Ra'.. madier, sorto so'tto promettenti auspici, non è riu– scito a creare una situazione nella quale la con– cordia dei partiti di maggioi;anza potesse avviare a una rapida· soluzione tutti i problemi della vita economica e·\della finanza; Sono a'.ppuntci 4,uesté difficoltà interne ed esterne che ha,nno dato_corag– gio al Generale De Gaulle .e ai suoi seguaci di tor– na:re clij.morosamente sulla scena politica, nella, quale il loro intervento non. se·rvfr~ certa.mente ad attenuare-le difficoltà della situazione e dei còm– piti del Governo. Noi peI.Isiamo che sia esagerato . il giudizio di coloro che v.eggono profilarsi dietri:> la figura del Generale lo spettro di un nuovo 1_8 Brumai.o, e ei rifiutiamo assolutamente di associarei alle 'f?sche previsioni di 'è1ualche ·g10rnaiista, il quale, ricordando che. in molti casi là Franèia ·subì pér prima situazion_i te qualì poi .si· esfeserò al ·-resto dell'Europa:, prospetta .il pericolo di una imminente soffoca~ione della democrazia in tutto il continente '6ù.ropeo. Ma, sJ ànohe è-"Ie'cito sperare ché questò allarllìe vada .oltre l'effettiva gravità del pericolo,'· certci· è che 'ql!esto esiste :e richie_de·da .p°at"tenostrl\ la più vigiie··atténzione' e'.la maggiore' saviezza: Al- 1'.intetno dobbial:no supei:are ~l più presto ,·questa inconcludenza .di aziòn'e pplitjq; che minaccia 'di esaurire la pazienza" ciel paese è daté aiuto agli in– triiJ:ii ,deile' forze rea;doharie ;_nel campc( interna-' zio ~aie. dobbia mo eercai-e,di costmire· al più presto una effetti.va ed efficace intesa delle forze socia2 Ust e·:dei ~ari. paesi. :i · · · ' ' . '. . ·•, ,E; 'se è lecito mesco1ai;-e ·cose pic'cole alle grandi dellé q11ali abbiamo di:scorso, chiamiamo tutti gli tt6 1 mini di. fede a 'giudièa'i,/ quale trista azione COn)– plaho (:Òlor? ~he; per sfo,&'~~e 'i. lqro r'a~cori e. ne~la ,sp~r3:nza.d1 saper. trarre ,acqua al, mohqo dei .ptc– fbli loro iJ1tetessi· settari, non sì perìtano di sca-: tenare urta; ·campagna di odio. e di. violenza contro di, noi'. :che.pur· potremmo, un giorno. essere l'ultimci ~aluardo ·tiel quale la democrazia riesca .ad opporre 1a pròpria. di~esa eontro· .le risorgenti forze àell~ reazione:· · U. G. M. ·

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