Critica Sociale - anno XXXIX - n. 8 - 16 aprile 1947

Critica Sociale RIVISTA Q_UINDICINA.LE DEL SÒCIA.LISMO ' Fondata da FILIPPO TURATJ In ltalla: Anno L. 600 (Abbon. sostenitore L. 1500) - Semestre L.·320- Trimestre L:160 l • DIREZIONE E .AMMINISTR,: MIiano, Piazza Dlaz, 5 • Tel. 16,220. 16~319. ~oma, Via Sistina, ~8 c. c. post. ppr abbonati n. 3·8225 • Spedizione In abbon•l\l•nto postala: gruppo Il Anno XXXIX- N. 8, Un numero separato L. 30 Milano, 16 aprile 1947 SOMMARIO Politica ed attualità Nubi sull'ori%%Onle (U. G, M.) ' La lerza via (LA CllITICA SocIALE e UGODWITO AI.PASSIO Gn1- HALD1) li Principe del Machiauelli e la ctemov:razia comunista (On– SEBVEB) Il tesseramenlo tlifferenziale (La C. S. e GINO LuzzATTO,) Liberia e neofascismo (E. D. L. e La ·c. S.) Problemi economici ,e sociali Comunicazioni ferroviarie .e stradali nel Mazogiorno d'Italia (contin. dal n. precedente) (CoBBADO BABBAa!u.o) li problema m·ililare (continua) (LEO,NABDO GATTO l:lo1ssABn) Storia, filosofia, varietà La second11 generazione perduta (GUIDO CmlONBTTI) llelamorfosi d.ella d.itlalura sovieli.ca (continua) (J: J. SCHRHIDER) . Panorama .ulla bibliografia mar:i:ista (conti)lua) (GIULIANO Pxs,_caEL) Bertrand Russell (Aueauo MANZONI) Falli e commenti deLLa stam.pa italiana ed estera (p. ga.) Ciò che si stE1:11pa: LEO VALIANI, Storia del ,Sociali$iuo nel secolo XX (LUIGt PeHTt) - Purreo NHNNr, Storia di quat– tro anni (L. P.) l\lubi sull'orizzonte Le nubi non mancano ·davvero sul cielo della politica nazionale ed internazionale, e sono nuvole dense e scure, che sembrano minacciare violenta tempesta. Riusciremo a vederle disperdersi; riusci– remo a vedere di nuovo un po' di sereno, per. po– ter riprendere con Iena e con speranza il nostro cammino? All'interno è il problema economico quello che tiene in ansia. la nostra vita nazionale. Un cumulo di esigenze contraddittorie sembra rendez;e dispe– rata la ricerca di un valido rimedio. Bisogna con– tenere le spese dello Stato per impedire l'inflazione; ma come si fa allora a far eseguire i lavori che sono necessari per la ripresa della vita, ·per la sod– disfazione di tanti urgen~i bisogni, per limitare la piaga 'della disoccupazione, che minaccia di allar– garsi in misura paurosa, ora specialmente che la esportazione di certi nostri prodotti, massime dei tessili, ha già cominciato· a subire una contrazione, che sembra destinata ad aggravarsi nei prossimi mesi? Vi sono categorie di pubblici funzionari che soffrono letteralmente la-- fame: un aumento ~dei Joro stipendi è necessario e urgente ·per ragioni di µmanità e di giustizia e anche per il decoro dello Stato, che non dovrebbe· consent1re che i magi– strati e gH insegnanti e altri funzionari che eser– citano funzioni tra le più delicate e vitali per lo B1bliotec_a Gino 81anco ' Stato siano costretti a· ricorrere allo sciopero per affer~aré il loro diritto alla -vita. Ma come si fa d'altra· parte ad aumentare gli stipendi s~ non emet– tendo carta moneta, deprimendo cesì ulteriormente il valore della lira, -determinando con ciò aumento dei prezzi delle merci, ·proprio mentre si bandisce l'ordine di diminuirli? Lo Stato sente il bisogno di restringere 'le spese per restringere il pauroso de– ficit del suo bilancio; ma come si fa a diminuire gli stanziamenti per i lavori pubblici senza peri– colo di accrescere la schiera dei disoccupati? e co– me si può abolire senz'altro il prezzo politico del pane, come alcuni richiedono, senza rendere neces: sario un ·nuovo generale aumento di salari e di stipendi, cç>lrisultato pertanto di dover accre!ìcere il volume del circolante e andare quindi incontr<:> all'inflazione? · · · Tra queste torµientose esigenze si dibatte la nò~ stra - vita nazi9nale; e sempre più appai:e chiaro , quanto sia stata deleteri_a la collaborazione al. go– verno 'di partiti ·che cercavano vicendevolmente di screditarsi e di farsi la forca, col risultato che sono mancati quei provvedimenti che, presi tempestiva– mente, ci avrebbero risparmiato la crudezza delle difficoltà dalfe quali pare che manchi ogni pos– sibile via d'uscita. Certo non saremmo oggi al punto im cui siamo, se fossero stati predisposti ed attuati in tempo quei provvedimenti fiscali çhe non soltanto dalle µecessità finanziarie eràno reclamati, ma anche da imperiose ragioni di _giustizia. Si sa– rebbe allora notevolmente diminuito il deficit del bilancio; avremmo dato prova all'Estero di voler fare tutto quanto poteva dipendere da noi per af– frontare e superar~ la difflcile si~uazione nata dalla guerra; avremmo dimostrato di essere degni dell~ altrui fiducia e avremmo quindi più facilmente tro– vato le borse estere disposte ad aprirsi pei- con– cederci i prestiti di cui avevamo ed abbiamo bi-' sogno; non avremmo dovuto contentarci di veder scritte sulla carta dei giornali le citre degli stan– ziamenti per i lavori pubblici, che avremmo invece potuto far eseguire su scala molto più larga. Oggi il beneficio che .sai;-ebbe potuto · derivare dalla tempestiva adozione dei. provvedimenti tribu– tari è andato in gran parte perduto per _'sempre. Ma, se non si perde altro teiµpo, si può almeno avere- la speranza che il male I}On si aggravi in maniera da condurre il Paese alla catastrofe. C'è però qualche segno che dia a sperare che i. partiti ' che detengono il potere si siano finalmente resi conto dd dovere che ciascuno di essi ha di sacri:- . ficare almeno in parte i suoi calcpli elettoralistici, i suoi meschini iqteressi di parte, pei: poter contri– buire a rimediare a questa p<1,urosa situa?:ione e ad

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