Critica Sociale - anno XXXIX - n. 2-3 - 16 gen.-1 feb. 1947

,34 C.RJiTIC.A SOCIALE miglioramento». Che cosa intende·ssero i Russi pe1: n;ii-, glioramerito risultò dalle condizi.oni avanzate nel giugno 1945 per là' conclusioò,~ di un nuovo ,trattato: retrocessione · all'Unione Sovietica dei· distretti di Kars e' di Ardahan neU'A11atolia ori e11taJe.e:revisione della convenzione di Mon- · tr.eux, nel serrso di stabilire una difesa comune r\lsso·. turca deg:i Stretti. La prima richie1ita metteva bruscamente in dis.cussione. i confi.ni orielltali della •Turchia, quali ·erano stati de.termi– nati con il trattato di Kars del 13 ottobre 1921 •e, più che per'le sue ripercussioni d'ordine territorial~, essa era preoc– cupante quale indizio del mutato atteggiamento d, Mo– sca. Parallelamente, infatti, al' passo del Cremlino, la stam– pa e la radio sovietic\1e iniziarono una violenta campagna contro I il regime tu-reo, ac9usa11dolo di fascismo e di op– pressi'bne cel'la libera volon'tà pop·olare. Nello stesso tempo anche gli Armeni furono fatt'i entrare nel gioco: il. Go– venio di Erivan, il Consiglio nazionale degli Armeni d'Ame– rica · te co.rnunità armene de:Ja Siria e di altre parti del mo~do · i•ncominciarono ·una 'grande agitazione in favore della cessione a:la Repubblica sovietica armena dei ter-, ritori armeni occupati dalla Turchia. Inòltre la stampa so– vietica diede larga ospitalità ad u.na letter,a di due pro-: fess0ri georgiani, che rivendicavano a favore della Re– pubblic., sovietica georgiana una vasta zona della costa ana-· tolica •Settentrionale, appartenente alla Turchia: . Natur-almente butto ciò fu causa di grande turbametato ac;I A11kara, par,ticolarmente sensibile ad ogni pericolo che potesse intaccare l'iJJtegrità· territoriale del paese, .fa(rendo leva sulle minorataze che numerose vivono ai su0i ·,confini: Di (;!Ui fa vivace· reazione del Governo e delr'Opinione pub– blica . culminata nelle violente qlimostrazioni antisovietiche. di I;tanbuJ e di Ankara del dicembre· 1945 e del gennaio 1946. Ma le richie~té d'ordine territoriale erano tanto più 'preoccupanti ·a qusa del loro accostamento alla questione degli Stretti. • _ , Quello .degli Stretti è sempFe stato il problema princi– pale delle relazioni russo-turche,. reso ançor più compii~ calo dall'interessato intervento delle Poteµze occidentali. 'Non è qui possibile riassumere, sia pur brevemente, le - secolari vicende della questione. Basterà ricordare c6me 'il sogrio• setolare russo d'installarsi a Costantinopoli si sì.a: sempre •scontrato con la prèoccupazione delle Pòtenze ot- , cidentali di impedire alla Russia l'accesso al Mediterraneo. " Le as\:>irazioni russe furono sul p11nto di realizzarsi durante la prima guer.Fa· mondiale, quando l'Intesa ric0nobbe · a Pietrogrado il diritto al possesso di Costantinopoli. Le vi~ ' cende. della guerra e la caduta del regime zarista privarono · d'ogni ~alore l'accordo, e i tràttati di pace rinchiuset9. an– cora una volta la Russia nellà puigione del Mar Nero.'Una riv.oluzione notevole nel regime degli Stretti venne operata · con la. convenzione .di Montreuèle del 20 luglio 1936, che ri– conobbe, c!a un'¼par'te, il diritto della Turchia à:lla sovra– nità assoluta sul Bosforo, il Mar di Marmara. e i D.rm <lane!~·e diede, dall'alt'ra, ·una certa soddisfaziOJJe aJìa tesi; russil (che da tempo tenc;leva a considerare li . regime .'de-:. gli St.retti come una questione che riguardava in primo: luogo, se-non esclusivamente, i paesi rivieraschi de,J Mari' Nero)/ stabilendo condizioni di privilegio per i movimenti delle navi da guerra deglì Stati rivierasca.i da e per il Mar Nero ·e ponendo notevo!i limit_azioni aWentrata in t,al•e· mare· delle JJavi da guerra degli Stati non Fivieraschi. Mà per i ·Russi i tisultati raggiur:iti .a Montreux potevano' con– siderar'si soddisfacenti ·solo in quanto si e~a· stabilito di · affidare l'a funzione di ·guardia'!lo degli· Stretti alla Tu.– chia e si poteva presumibilmente ritenere éhe, nel moriiento del bisogno, Ankara avrebbe cercato di favorire l'àl!fiata ed, amica Unione Sovie,tica. Le. vicende del:a guerra ave- · vane, invece dimostrato quanto le speranze russe fosser<;?ii~ 'Jusorie,' ed era perciò naturale che, a vittoria· C©t\Seguita, il G0verno di M'Osca avrebbe cercato di riapuire nuova– mente, la. questione. Ciò ·era tanto naturale che al 'convégno di Potsdam (agosto 1945} Gran Bretagna e Stati Uniti si• erano facilmel).te acc'ordati con l'TJniQne Sovietica .1,'leJ.l'am– mettete la JJecessità di · una revisione del trattat0 di.' Mont,reux,. Le -richiesti.e -rwsse; le dif~coltà e i p'/eri(!IO,fi d,eflk, si:huizioffJC: <Jittuale. · · · · · ' · Il problema della revisione è stato ufficialmente aper!io· il 7 ag0sto 1946 con una nota ·del Governo sov-ietico a quello turno,, la quale sostanzia,Jmente · chiedevà: 1) aper· tura degli Stretti al traffico delle navi mercantili d,i,tutti• i paèsi; 2) apertura degli Stre,tti al mov-imento delle navi• d;:i gue·rra degli Stati, Fivie-raschi del Mar Nero·; 3) ehiu~ sura .tll!gli Stretti al.Je navi: da guerra c;legli Sfati non r,- .u BibliòtecaGinoBianco vieraschi, tranne in casi speciali; .4) uegolament<1zi'One deJ, ,., JJuovo regime 'degli Stretti esclus1vat11ente cla parte . della Turchia e degli a'.tri paesi' rivierasehi del Mar .Nero; s)· difesa comurie degli Stretti da parte della Turchia e del11i Russia. Le richieste .sevietiche sono senz:!. dubbib, dal punto di .. vista tu,rèo, d'ui:ia gr~vi,tà estrema. S~ le pri!P: t~~ doma:nd<; rappresentano 11 ·logico ·sviluppo dei pr1nc1p1 g1a ammesSt. a Montreux, le ultime du'e costituiscono una profonda 'rie·.• voluzione nella tradizionale .Fego!amentazione del Fegime, 1 degli Stretti. Anzitutto e,sse tendono à JJegare al p_roblema , quel carattere internazi-0nale che invece ·è sempre stato cura. , delle Potenze occidentali di ·?>ffermare e che, nelle' con~ dizi.oni· attuali, costituisee forse la maggiore garanzia'. per l'integrità e 1 la sovranità della Turchia; in sec0ndo luogo. , . tendono a stabilire una poi5izione di dipendenza della Tur-: chia dall'Unione Sovietica, che finirebbe per t0gliere alla ,. prima qualsiasi libertà di movimento. ~essuria meraviglia. quindi se il Governo turco ha respinto le richieste S'OVié– tiche e ha o'ontrapposto la necessità di affidare !<1, ·solu-. zione de!la questione ad una con<ferenza internazionale; e nessuna meraviglia se •eg'uale atteggiamento è stato as- · · sunto con decisione e fermezza dai Governi britannico e norqa1:11erkano. GJ.iinte_ressi de_lla.Turch\a a prop?sito. degH,. · Stretti vengono 1,11fattt a co111c1dere con quelh dei due paesi 'anglosassoni. Ma questa coincidenza d'intere~si nulla toglie alla pericolosa situazione creata da1Je•rivendicazioni." sovietiche e soprattutto dalla tçnsione che cl:!,lla fine dell~ guei,ra è vçnutà determinandosi nelle relazioni tra Mosca e Ankara 'Per essere il loro paese sulla strada diretta tr;,. l'Euuopa ·e le. s:feue d'interessi vitali pèr la GFan Bretagna, · nel ~icinò Oriente, gli uomini· poliLci tur,chi pensano· di: poter contare sull'appoggiò di Londr;i e, conseguentemente, di Washington, d~cise a ~barrare J'ingces~o de) Mediter-. -raneo all'U.R.S.S. Ma la fluidità della· situazione· inter-·· nazionale è oggi tale da nOJJ escluderè compl~tamente là possibilità ,di un accordo tra, le' potenze ar:igl0sassoni e la potenza sov\etica, di cui la Turchia pofrabbe faéilment~ fari! le spesi:. ' · Oltre a, ciò, nella· qÙestione degli Stretti esistono condi-• zioni obiettive, di fatt0, che dovFebbero indurne a serie meditaziOJJi ,i dirigenti ,dle<lla poli-tica turca.' ita vittoriti ha enormemente' aumentato H prestigio e la 'forza dell'Uni'O– ·m~ Sovietica e impressù una dinamicità i,uova alla sua. azione di grande Potenza, interessata in ogni settore della politica mondiale. Per la, prìma volta nella sua storia al mondo russo• SÌ offre· la possibilità 'di quel libero· accesse. · al Mediterraneo ohe ha sempre costituito una de],Je sue più profonde aspirazioni, da PietFo i,[ GFande in avanti. Pensare che ess0 pO'ssa rinunciare a cogliere i frutti della vittoria, ·sarebbe assurclo. Come, assurdo sarebbe pensare aJ.la possibì-lìtà indefinita di negarglì la libertà di passag- "· gi'O da e per ,jJ .Mar Nero, specialmente 0ggi che, attra 7 vet~o la Romania •e la' Bulgaria, di_ tak mare b.a prati– camente il dominio assoluto A.Ha c0n'ferenza di Montreux Litvi,nov ha efficacemente ·esp6st0 il ·pµnto di vista del , s,po paese a q11esto proposito : « L'Unione è bagnata da tre, mari ehe• non hanno t:Fa di 1-orn nessuna 1,comunicaziOJJe:. il Baltico; if Mar Nero e !!Oceano Paeific0 .. E' -una ne– cessità ·naturale che le nostre forze navali siano libere di .comunicare· çon .i. !)©Stri_diversi porti e· le nostre diver~• .basi navali. Per ·quale m~tivo imptidire i!l passaggio degÌi · Stretti ad una navt; da ·gnena costruita ,r:ieicanti e ti del· Mar N eto e destinata ad una ba_i;e.russa situata al di · fuori di questo mare? I nostri arsehali e i nostri cantierL del Baltico sono sotto il fuoco dei cànnoni tedesehi ; t;juelli del P;:icifico sono esposti alle •aggr.essioni giapponesi. Re- , stano quelli del Mar Nero. ·Mà, a che pFo' costruì.e nayi a Sebastopqli, se queste ·rnwi noil' possono passare l'i'l'!er.a– metate gli Sttetti? ». I m0tiyi esposti dal Fappi;esentante ·sovietico ne.J 1936,sono tuttoFa validi e pe·r di più la situa– zione ge.nerale è- o.ggi favorevole al léro riconoscimento concreto. Ma la libertà di passàggio sarebbe Jirustuata se la chiave del'la porta che si ap~e e •chiude su'! Medite•r– raneo rimanesse nè'lle mani esclusive di una Potenza che, ntiH'ora critica, p0trebbe ·essere indotta, come gtà è ar'·' venuto durante la guerra, ad' ·usar,la in senso contrario \ agli .inte.ressl nussi. Di qui ooa certa giustlficazione c;lella pretesa s0vietica. di esclude•re i paesi non rivieFaschi del Mar Nero dalla. reg,0lamentazi'One del •regime degli Stretti e di partecipare, insiemi: alla Turchia, alila loro difesa. · Da .. UTI' punto di vista .generale, è eertamente· depreca- . bile ehe la t'jtiesfi0ne degli Stretti si.a• stata V;ista ,e posta clai pa<isi·maggio_rmente interessati sotto· il veccb.io pròfi!ò : dell'imperialismo, ·senza bre akun cento dell'esistenza del• l'Organizzazi0ne ·delle Nazioni l:Jnite 1a quale, se si vuole veramente·t~asformanla in·un efficace sbument0 a difed·• •·· / -

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