Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 20 - 15 ottobre 1946

330 CRITICA SOCIALE luppo ed aspetto appaiono mature per una gestione colie1ti– va, alla quale si deve evitare con ogni cura il tcricoio di burocratizzazione che le renderebbe inefficienti e accresce· rebbe in misura soverchia il potere dello Stato, c,on perico– lo delle istituzioni democratiche. · · il Convegno dà mandato al proprio Com·itato diretl'ivo di nominare una Commissione che traduca in termini più particolareggiati e c.oncreti il programma di azione. immediata s-opra esposto, la ciii accettazione da parte degli altri pa-rtiti ritiene condi· zione necessaria a continitare la partecipazione del partito socialista al Governo. Afferma -che l'attuazione rfi tale programma esige che il ;rossimo Congresso nazionale del partito, effettuando una definitiva chiarificazione p.olitica nel seno del partito stes– so, esprima una maggioranza forte: om-ogenea e decisa a traditrlo nei fatti, vincendo ogni ostaco/.o. Perciò gli Amici di « Critica Sociale» auspicanOIla sol'c– cita costituziòne di una concentrazione socialista, che associ quelle correnti che, fedeli alla finalità ed al metodo demo– cratico del socialismo, abbiano fede nel P. S. e siano soste· nitrici sinfere .e risolute dellà sua autanomia. Impegna qitindi l'attività e il fervore di tutti i compagni •ffinchè, con la cos-,ienza di una missione da compiuc, dia– no tutte I~ loro energie, partecipando intènsamente alla i,ita del Partito, per il raggiungimento delle mete •n-di~ate nel nostro programma, da ciii dipende n-on so/t,anto l'esistenza del P.S. ma l'avvenire di tidto il p.opolo italiano. Problema meridionale. Il Convegno Nazionale degli Amici d'i « Critica Sociale» racco/t(} in Roma il 22-23 settembre 1946, udita la relazione del compagno Tolino di Nap.oli, e riconosciuta la urgenza della soluzione del p~oblema meridionale nel vantaggio non solo del Mezzogiorna, ma di tutto .il Paese e per la maggio– re efficien'Za della democrazia italiana nella vita nazio•~ate e internazionale, invita gli Amici di « Criti,a Sociale» dell'Italia Meridionale a farsi promotori. di un prossimo convegno delle forze de– mocratiche dell'Italia. Meridionale disposte a seguire le di– rettive del Partito Socialista per studiare il praii!cma n:e– r-idionale e additare a/l'attenzione del Paese in ter,ni11i con· enti le proposte di ima sua organica solu,zione. DJ. 111and-1- lo al Gruppo di Napoli di provvedere a tal uopo alla im· mediata costituzione del comitato. Propaganda nel Mezzogiorno. li Corwegno Nazionale degli Am,ci di « Critica Sociale» considerato chè la situazione attuale del Partito nell'Italia meridionale e le stesse esigenze di sviluppo della sua azione tra i lavo– ratori del Sud richiedono un apportun,o decentramento del– 'ia sua organizzazione, non,hè la, creazione di u,n organo di stampa che divulghi le idealità socialiste tenendo conto· del– le particolari condizioni del Mezzogiorno, fa voti 1) che al prossimo Congresso.Nazionale la corrente ·di « Critica Socia/e» si faccia sostenitrice della ·istituzione di ·u·na Delegazione merionale, democraticamente eletta dalle Federazioni interessate, che wordlini, secondo. le direttive degli or,gani statutari, l'attività so•cialista.nel Mezzogiorno; 2) che si realizzi finalmente il progetto di un quoti– diano socialista m.rridionale. · Per -la libertà nel Partito. li Convegno Nazionale degli Amici di « Critica Sociale» avuta notizia che taluni Comitati direttivi di Federazioni Provinciali hanno emanato disposizioni rivolte ad impedÌ,,e che le Sezioni possano svolgere la propaganda arale à mez– zo di compagni liberamente scelti e debbano, invece, sotto– stare a preventive e tassative autorizzazioni dei Comitati stessi, e preso atto che la Segreteria del Partito h; ,e– vocato alcuni provvedimenti del genere presi da parte di ,111alcheFederazione, 1 inv1ta In Segreteria del Partito acchè tali provvedimenti revoèati Biblioteca .GinoBianco Per laricostruzione dell'Italia Solo in questi giorni abbiamo ricevuto il testo del discor– so pronunziato alla Costituente, nella seduÌa del 23 lugli•, dàl compagno Ivan Matteo Lombardo, nella .discu.sione sulle dichiarazioni del Governo. Sebbene in ritardo, nt diamo molto volontieri (e richiamiamo su di essa l'attenzie· nei dei lettori) la parte che espone quale dovrebbe essere il programma d'azione del Governo in materia finanziaria ed economica. Ci sono qui proposte c-oncrete di persona esper– ta in argomento, che possono trovare pronta attuazione, se il Governo sia animai.o da seria e fervida volontà. Auguria– moci c'he esso senta la responsabilità che grava su di lui e a cui deve saper far fronte, se non vuol essere git1dicat•- . colpevole di non ave, fatto quanto era sito dovere per ri– sparmiare la rovina d'Italia. La C. S. Perequare i sacrifici Ancora una volta fa guerra ha portato a galta gli ele· menti deteriori delle varie classi sociali: dal ca•pitalista •che incetta qualsiasi bènè di consumo, al commerciante tra– dizionale od improvvisato eh.e s'impingua sul bisogno al– trui, al « rurale~> che saccheggia il proprio compagno di lavoro, (.ornendog!j a prezzo esoso dieci chilogrammi di farina di polenta. Questa guerra ha visto formarsi una vasta stratificaziti'– ne di gente, proveniente dà tutti i ceti sociali, che ha ripu– diato 'il piacere e la dignità dell'onesto lavoro ed ha ac– cumulato denaro con i più immondi traffici : dalla « borsa nera», al « baito », alla ricettazione, alla prostituzione . . Una specie di borghesia di nu'Jvo ed orribile conio che del'.e vecchie borghesie no11'ha né i meriti, né le capacità. Ma un Governo ha diritto di chiedere sacrifici, altri so– crifici, alle classi più povere solo quando abbia colpito gli sperperi delle classi più ricche. L'esempio dell'Inghilterra insegni. In quel Paese. ove la solidarietà nazionale ed una fer· rea cosciente autodiscip!ina sono veramente sentite, una in– cruenta rivoluzione egualitaria è in atto'. Laggiù ricco--~ pe– vero, capitalista ed operaio ricevono non solo di che · ve· stirsi alla stessa guisa, ma anche di che mangiare alle stesso modo,· in virtù della lapalissiana constatazione fisio– logic;i che la capienza dello stomaco di un povero è uguale a quel:a di un ricco. La « borsa nera» è una cosa quasi inesistente e .comun– que· non riferibile ai generi di prima necessità. Là dove manchi però· 1a solidarietà sociale e· l'autodisci– plina, è necessaria l'azione di Governo. So benissimo che questa è funzione quasi sovrumana per un Paese come il nostro, ove abbonda· un diffuso individua· lismo che rende difficilissimi, inutili, e per giunta enor– memente costosi, restrizioni e vincoli. Ma a quelli occorre •attenersi almeno per le cose di fon– damentale necessità. Né mi si dica che in lnghi!_terta si ha tutto, mentre qui manca tutto. ' In Inghilterra il razionamento è veramente rigido eli inoltre mancano per buona parte i prodotti ortofrutticoli e, del resto, la dieta degli inglesi è sempre stata, anche per ragioni climatiche, superiore a _quella.'caratteristica della sobrietà della nostra gente. Ma laggiù la politica fisca'e ha veramente operato in profondità ed ha colpito in ·guisa sempre più fortemente progressiva la ricchezza, ed anzi, dei recenti sgravi fiscali annunciati dal Concelliere delle Scacchiere, hanno beneficiato principalmente le categorie dal bilancio più modesto. No! Non possiamo chiedere altri sacrifici alle classi po– ve1 .' sé non operiamo una violenta riduzione del tenore <li vita delle classi privilegiate, sì da non renderlo troppo ver gognosarmente dissimile da quello dei lavoratori: ape,ai, contadini ed impiegati. E' tempo di farla finita con la smania godereccia e spen· siano resi noti a tutte le organizzazioni· del Partito ed • mezzo stampa, specificando che le disposizioni adottate abu– sivamente da quelle Federazioni non hanno riscontro in aJ– cuna·norma statutaria e sona in netto- contrasto con l1rdol– t,inia e la tradizione socialista, e lesive pertanto delle aut•– nomie sezionali i dei _diritti di libera manifestazione del pr•· prio pensiero da PMte di ogm iscritto al Partito.

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