Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 3 - 31 gennaio 1946

34 CRITICA SOCIALE con prospettive paurose, non ostante l'Org.anizza- zione delle Nazioni Unite. . · -Fra poco si prospetterà .anche, in ·tutta la sua meridiana chiarezza, il conflitto (il cui. profilo s'è già delineato) fra la 1 Russia stessa e gli Stati Uniti, per iJ predominjò nel_ P.aci.tfìco Occidentale. La Russia tenterà n11tur.almente di espandere la sua inflilenz.a :in Manciuria e in Corea e forse di an– nettersi parte del loro territorio e cer9he1·à di va– lersi delle forze comuniste che in Cina non hanno ancora del ·tutto\ deposto le armi per far avanzare la sua ingerenza· anche in quella sconfinata repub– blica: e allora le superfici dell'attdto .anglosassone– russo a_ssumer.anno ~'ma mina1:ciosa espansione .. Intanto anche nel Primo e Medio Oriente si le– vano faville d'incendio. La Russia protesta per l'àzione che esercita l'Inghilterra nella Grecia, ac– cusandola di dar ,appoggio alle forze reazionarie; l 'Inghjltei:r.a e l'America sono alla loro volta mal– contente ,dell'assetto che la Russia ha dato alla Bulgaria e ~lla R~mcnia, dove dicono che l'appa– rente democrazia copre una reale dittatura co:qrn· nista. Fra poco si prevede possa esser sollevata al-– tra protesta russa per il Libano e l.a Siria, e ·certi;!.·· mente non tarderà molto che Russia e Potenze anglos.ass'oni si troveranno di fronte a lottare fra loro nella. soluzione della contesa fra Jugoslavia e Italia e poi,. forse altrettanto aspramente, nell.a questi<;me dell'assetto delle colonie italiane. Dal– l'Atlantico .al Mediterraneo e all'Adriatico in cento luoghi covanp focolari d'incendio. Non· si prepara certo sotto lieti .auspici la· nuova carta ,geogr~fi_ca e· il nuovo trattato <li pace. Non la sola Europa, ma tutto il mondo. è senza p.ace. · *** Da parte delle piccole Potenze c'è stato qualche tentativo di resiste,nza contro l'una ·o l'altra delle gr.andi, ma solo ·per motivi particolari. Non .ap– pare nessuna possibilità di intesa fra loro in noine di un interesse generale, per .piegare i grandi Stati a frenare le cupidigie e gli antagonismi loro. · .M,olte hanno interessi propri da far valere e, o non vogliono acuire, con atteg'gi.amenti di fronda su questioni .generali, resistenze o diffiden~e di questa o quella grande Potenza, o non vogliono compro- . mettere -la possibilità di avere l'appoggio :di que– ste. Non· parliamo degli Stati .asiatici che; oltre ad ave1;e le loro particolari preoccupazioni ·.a' cui soltanto òhbediscòno, non possono aver molto peso sulle deliberazioni deUa_ conferenza; ·non paHiamo neppure degli Stati dell 'Amerjca latina, quasi tutti nell'orbita degli S. U.; ma an·che gli Stati europei poco posson? fare. Norve,glia, Olanda _e Belgio, ,per quanto siano usciti moralmente rafforzati dalla .guei;rà, hanno troppo -bisogno anch ?es·sl~di. aiuti per -riparare i danni sofferti. per poter assumère · atteggiamenti autonomi. La Svezi;;_ e a Turchia hanno recato· troppo poco, ·o nessuno, aiuto alla caus_a delle Poienze vittorios_e per poter esercitare qualsiasi azione effic_acesu 'dFloro. Grecia e· Jugo• .slavia hanno dovuto mettersi. sotto l'egida. delle grandi Potenze, perchè .attendono dalla bene– volenza di queste un incondizionato appoggio , -.alle loro domande .contro -1 'Italia. Ora anche Al, bania e Austria sono nello stesso stato d'animo e la Czecoslovac_chia ha bisogno di conservai-e l' a– micizi11 russa _e .assicurarei . .anche il favore aJJ.glo– americano per poter stabilmente ricostituirsi nei Biblìote"ca Gino·Bianco - - limiti territoriali dellà pace· di Versailles, che per- siste a volere, ·senza preoccuparsi che essi furono la prima causa dello spaventoso incendio che cli– vampò nel 1939. Nessuna forza, dunque,' che possa e voglia adoperarsi eJficacemef1te e sinceramente per ·la causa della pace. *** Al· danno generale di questa condizione di cose quali danni partiéolari dovrà .aggiungere l 'Ital-ia? La ·situazione, estremamente fluida nei suoi riguar– di, sembra mutare continuamente. Pochi. giorni fa io· stesso registravo i sintomi che inducevano a · sperare hene: l'Italia ammessa a discutere le con– dizioni ,di 1)acè prima della loro definiti.va formu– lazione; assicuratole il possesso di una parte dei ·territori conte§tati. Le ultime notizie, conferiilate anche· da Nenn~ al ritorno da, °Londra, sono meno bumìe. Se anche la pace sarà pronta e l'Italia potrà discuterne le clausole, le. disposizioni dei Tre Grandi non sono benevole per noi. L'Alto Adige sarebj:,e. verosimibpente assegnato ali' Austria, il cui ordin.amento democratico, sotto la presi,denza del socialista Renner, sembra offrire garanzia di or~ine e stabilità più che non off1:.al'Italia; e in– contra le . simpatie anglosassoni per aver saputo, come ha detto Nenni, sottrarsi all 'influss0 comu– nista; le rivendicazion·i iug~sl&ve son mantenute ferme ; 1 ferme le domande della Greci.a, non solo per la restituzione del Dodecanne,so (c'he è cbsa più che giusta), µi.a .anche per ottènere, come la Jugoslavia, -il pagamento di un 'indennità; ·1e co– lonie saranno tolte tutte all'Italia, anche quelle del pe,riodo prefascista"~ e poste sotto l 'am.mi ~istrazio– .ne, I).On più di un'apposita commissione delle Na- zioni Unite ( che poteva esserti il pri~o passo ,verso una internazionalìzzazione di tutti i domini colo– niali), ma sotto un Comita~o · di delegati de.i· Tre Grandi. Sàrà questa l'ultima· parola sul problema ita– liano, o ne udremo altr~, menò. sc;nfortanti,, nei prossimi g_iorni? Certo di questi segni di incom– prensione delle èsig~nze che il momento impone, dopo un così terribile' lavacro di silngue, se si ·vuole veramente la p.ace e una· fatiiv.a colla.borazione fra i popoli, noi senti.amo dolore anche come italiani,. ma più .ancora co_me cittadini del mondo, come Uo– mini, come soçialìsti. U. G.. M. Sollec_itiamo i pochi abbonati rit11Jrdatàri a mau1- darci_ sè(1za ulteriore indugio il rinno,v~ dell'abbona– mento per il corrente. anJno o s-emestre..-Invitiqmo gli amici a p1·oc11rarcinuovi abbonati e a indicarci nonit d'i persone ccj,_i possiamo m<Ìm.darnumeri di saggio . Vogliamo che il no.stra. p_ensiero. si diffonda, perché– abbiamo coscienza che.l'opera nostra manterrà in vita· il P(prtilo. e gli restituirà forza e pre~tigio. Vogliamo perciò e,ntro l'anno raggiungere i 10 -mila abbona./i .. Per aiutarci a cocnseguire' (Juesfo risultato tutti gli amici si ·pongano all'op·era. . Additiamo ai compagni agiati l'esemp,io di un sim– patizzante che, /ìd,ucfoso nèll'effica'Cia dell'opera di ed'ucazi.one socialista compiuta dalla nostra rivista, ha versato alla nostra amministraziàne L. 3000 come importo .di 15 -abbonamenti semestrali a favole di' . persope disagiate che amino leggere e· aver; ·1a Cri- · li'ca. Al gen~roso oblatore il nostro ringraziamento per la prova di benevola COf!siderazione ·aell'opera nos·/1"0.. ..

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=