Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 3 - 31 gennaio 1946

48 CRITICA SOCIALE ·permanga Io stimolo all'incremento dell'at.tività pro- duttiva. . La forte progressività delle. aliq~ote_ porter_ebbe al ragg'iungimenlo di un evid-ente ob1ethvo sociale, at– traverso il livellamento-dei redditi da un lato e attra– verso la ridùs,tribuzione dei redditi stessi, per me~zo delle spese d,ello Stato. Dal punto di .vista econom1c<? m.i paiono del tutto ingiustificate le difficoltà c~e. s_i s.entono talol'a fra,p,po,r•re ad una forte P:ogress~v~ta delle imposte. Già ho. accennato come_ sia poss1b1le fa•r sì che essa non condll!ca alla mortificaz1one del– le. attivilià produttive; v:oiglio,ora dimòstrar~ come, al contrario, l'imposta fortemente pr-ogress1va po~sa esercitare un'azione posit'iva sull'attività _econom~ra nazionale. Il prelievo 'di forti aliquote dei redditi- ma,ggiori verrebbe a limitare i consumi di maggior lusso, con– ·sumi •di carattere marginale, che spesso si riducono_· ad una vera e prop-ria distruzione di ricchezza, men– tre, appunbo per il loro carattere di marginalità e~ al conseguente limitatissimo: mercato, si avvalgono d1 beni nella cui pr:oduzione ·d,evono seguirsi dei pro– cessi estremamente costosi. Per contro, lo Stato im– piegherebbe'i ricavi ottenuti dlalle imposl•e, stimolan– do (at-braverso stipendi, pensioni, sussidi, ecc.) consu– mi di beni medì che nell:aifase produttiva si avvalgo– no di processi t~cnici poco costosi; oppure stimolan– do odi a.ttuando direttamente. (atfraverso lavori pub, blici) la produzione di beni strumentali. Nell'un Cft.SO come nell'altro i reid'diti vengon·o a creare· un maggior volume di ricchezz.a, atit1,ruverso la ridist'ribuzione effettuata dallo Stato. Anche se consideriamo il pro,blema sollo il punto dli vista dell'utiliità, appare evidente che il maggior volume di attività per la società presa nel suo com– plesso si ottiene con un ,gray,ame massimo sui redditi maggior'i. Infat ti, per il nol!o princip,ìo dell'utilità de– orescen~e d.ei redlditi, già ricordato nella pdma parte di questo studio, si prelevano1 in tal caso fr:a:zioni di red·dito « ,poco utili», mentre oon la rid'istribuzione (in stipenldi ai dipendent[ statali; pensioni, sus_sidi, ècc., e stip·endi, salari e profitti agli addetti ai lavori pubblici cc1111piuti coi proventi di quei tributi) si crea– no redditi che presentla:no, per i singoli beneficiari, un grado ·maggiore idi uitilità. Quando invece l'entrata dlello Stato p,roviene dai redditi minori, le osserva– zioni fal'te debbono invertirsi. L'esenzione del reddito risparmialo. Un altro p-rinci•pio sul quale dovrebbe poggiare il · futuro sistema tributario è quello -drellaesenzione del reddito risparmiato; inteso nel suo più ampio signi– fica,to. Deve intendersi reddito risparmiato tutto quelao clle vi.ene d-estinato alla costituzione, all'in– cremento o alla conservazione di capi,tali (intesi nel · significatOI economico del termine), di qualsiasi natura essi siano: mobiliari, immohiliari o person'l!Ji. Jns,isto particolarmente sui risparmi" destinati ai cap,i,tali per– sonali: devono co,nsLderarsi· risparmi !ùtl'e le spese destinate all'allevamento dei figli ed 'àlla loro educa– zione (costituzione ,d~ nuovi capitali personali), al– l'istruzione professionale, sia essa t·ecnica o- scientifica (inc·remenlo dei capitali personali), nonchè tutte le s·pese ;destinate ·•alsoddisfacimento dei più elementari bisogni (conservazione dei capiiiali _personali). · Così posto il probiemà, non è chi non v.e 1dacome le maggfori .percentuali ,dù. reddito risparmia.to siano proprie dei possessori dei redditi minori. Per i red– d'Hi minimi, può addirittura dirsi che tutt'o il reddlito venga rispa,rmfato. nelle forme suddette, ' L'èsenzi•one del reddito risp•armiato, oltre a rispon– drere ad un elementare principio di giustizia fiscale (in qì.ianto la sua mancata applicazione porla ad una doppia tassazione dello stesso reddlito) (t); sarebbe uno stimolo alla formazione d.i nuovi capitali produ.t-·' tivi, ;a,umentando in definitiva i •red,dHi e le stesse entrate .statali. Perchè tale sitimolo sia efficace, occor– re però che il ,reddito risp•!).rmiato venga, accertato nel !Ilaggior n_umer,opossibile di casi, e non presunto. R1,tengo che le presunzioni a questo, riguardo pos-. sano ridursi a due·: presun_ziohe di un minimo ne- (1) Colpendo il reddi'.o rispallìlliato, si c0l.oisce un capitale Qhe 'frut– t.~n\ un altro reddito, il qua_lè a sua volta verrà colpito dal tributo. Bibllqteca·_Gino Bianco cessar.io alia conservazione dei capitali p.ersonali (co n conseguente e§em;ione totale dei redditi fino a un cèrto limite) e presunzione di un:a, percentuale di risparmio sui redd~td derivanti da lavoro, in quanto essi per la loro natura aleartoria devono t!sserc rispar– miati in misura maggiore di quelli derivanti da aJtre folnti, per loro natura inestinguibili. È que&l:a c,onsi- · derazi-orne che porta, ad esempio, nell'attuale imposta sui reddW d1 R. M., ana loro discriminazione nelle . Vlan-ie<j;?.'begorie (A, B, e, C2, D). . Quest•q, princi,pio po!Jrebbe essere applicato anche aid un'imposta personale progressiva sul totale red– dHp, usand-0 d,egJi Oippor,tuni coefficienti di ridq,zione per passa,r,e dai redditi accertati ai fini delle imposte ·reali a quelli sui quali si trat!a di applicare l'imposta personale. Ciò evita un complicato sisitema di aliqì.10- te d'imp,os,ba per ogni singof.a classe di reddito; non– chè ·le ,cl:ifficoHàche si incontTerebbero per i posses– sori di redditi parzi1a~mente deriv.inti da lavoro e parzialmente da altre fon:ti. Conclusione. Concludendo, mi pa~e che i due obiettivi eco·nomico e· sodale cui dovrebbe tendere un sistema t:ributario possano raggiungersi sufficientemente bene con un sisbema tributario· basato essenzialmente su due or– .,dini ·di imposte: reali e persònah. Le imposte reali, dii minore importanza quanHta– tiva, e quindi con aliquote basse, servirebbero di base alla fondamentale i,mposta personale, fortemente pro– gressiva. I redditi iimpo,nibili di quest'ultima_ risulte– rebbero ,~alla somma drei rredditi accértati al nome di ogni singola person a jj ,sica ai fini :delle impos,te reali, p'l'evia aprplicazi,o.ne di opportuni ooeffìcienti di riduzione per i red:dliti dedvanti da lavoro o, co– munque, aleatori e temporanei. Si dovrebbe applicare , nella sua più vasta in.terpretazione .il principio del– l'esenzione dei! reddHo risparrrrtiato (co9 accertamen– ti di!l'etti), mentre dovrebbe essere senz'altro esente quanto è necessario per i bisogni primordiali del– l'·esistenza civile. Dovrebbero in ogni caso a,p,pliea•rsi aliquote quanlo più rpossibile ridotte, po:nendlo invece la massima cura nell'acce,rtamento mediante un complesso di fuqzio– nari eél agenti ,a11Itivi ed intelligenti e, soprattutto~ ben rimunerati. Occorre ricordare che le aliquote elevate •stimolano l'evasione fiscale, mentre un difet.toso ac– certamento, che rendle necessarie le aliquote· alte., p 1rerriia gli evasori e punisce gli onesti... o quanto meno i meno disonesti, e soprrattu,tto quelli i cui red-· diti possono coJ.p-irsi alle origini, come è il caso di lavo,ratori perr conto di terzi. Ii sistema dovrebbe essere comp,leta,to dalle già ési– stenti imp,oste progressive sulle successioni « mortis causa» e sulle d10nazioni, nonchè da quelle che pos– sono considera,rsi surr-ogatorie ad esse, come l'impo~ sta di manomorta. Ridotte al minimo dovrebbero·esse,re invece le im– poste sui tras.feriment'i. della ricchezza (registro, en– trata, ecc.), che ostacolano oon inutili attriti il trasfe– rimento dei beni dia un soggeto ad un a-Ilrroe conse– guen,temente il loro giungere press•o, coloro che sono maggiormente in grado ,di sfruttarli e farli fruttare. Le imposte indirette suf consumi dovrebbero ess&rc escluse in linea di principio ed applicate di conse– guenza s-ol,tanto in casi del tutto eccezionali,, e più co,n intenti· moradizzatori che fiscali e, quindi, con aliquote proibitive, o quasi. Non mette neppur conto di dire come tutta la p)eia_de ,ci[ balzélli detta-ti dalle necessHà della guerra: e dell'immedlato d•opoguerra dovrebbero senz'al,tro ·scomparire ìn un bene orrdinaito sistema tributario, .no'n fosse altro che rper snellirlo e semplificarlo, ren- ~ dendio di corn;eguenza disponibile una parte del per– sonale, che si potrebbe ben più- utilmente ded'.icare aill'accert_amento dei redditi, nonchè per togliere di mezzo le imposizioni mul,tiple, oggi purtrorp·po tanto fre_que.n ti. ÙRLO PAGLIER0 Direttore: Ugo Guido Mo.ndollo . Redottore respons .. : Antonio Greppi Autorlzz.: Allled Publicotlons B,C. ·N. 288 . 10-8-1945 Archetlpogrono.Cill Mllono s. A. - Viole Umbria 54

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