Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 1-2 - 1-16 gennaio 1946

/ CRITICA SOCIALE 31 e coHettivo al pacifico progresso dell'umanità. In ·questa direzione dovrà _operare il nuovo umanesimo, « l'umanesimo miUtante », che soltanto' da un univer– s•aJismo concr·eto, di cui l'Inté.rnazionale démocratica. dei lav,o-ratori sarà la più ·compiuta espressione sto– rica, saprà attingere le nuove energie e la sua pr9- fon<1'ag.iustificazione ideale ·ed umana. .ANTONIO BORIO Le fonti _e lo spirito del comunismo russo_ Accostarsi all'esperienza -b~lscÌvic,i, manifèstazione singo- - lare di µn ·popolo la cui storia IIlOn è che un rinnovao:si di miti, rappres,inta put sempre un arduo tentativo che vic"enue passate e ì·ecentf, disquilibri e. turbame1I1ti ideo-1,ogici.banno spesso disorienÌa~o nei suoi termini e nelle sue esi.genze. Il ·co111u1I1ismo i-nfatti è, .nella mente· -dei più, una grande attesa, quasi apo-calittica ineo-gnita, da cui f'adesi-0111erifugge e· chè l'igno.-anza trasfigura. Pr-egevole, quindi, e opportuùa l'inda– gine, singolare per sensibilità teoretica e chi-arita intellet– tuale, che il Be1·diaeff ci offre -con l'intento di pooelrare. l'anima orientalè .del marxismo (1): Diciamo· subito che quel che-·raccomanda, e rende valida· e jndiscussa;- l'opera dell'insigne filosofo ·esistenzialista, è la pr-eoccupaziohe onesta e sincera· co1I1ç_ui ilil essa. p.-ende ri-, lievo lo sforno di- trovai- un pnnto di contatto tra Cristianesi– mo e socialismo, tra marxisfilo e panslavismo, tra· nihilismo e cult:w;a occi-dentale. Tutto il libro· può dirsi il frutto· di un.a volontà estrema di thiairificazione, di un bisogno disperato dì acèet~re e di giustifi'care i,l leninismo nelle sue ·forme e neile sue espressioni; nella sua· dogmatica intransigente e ' nel suo fluuuant-e tatti-cismo-: desiderio torÌnentat<> di 00111ci– liare Occi·dènte e .Ori~nte;_ il razionalismo fraricese e-on il simb,olismo_ alla Rasin e- alla Pugacev, l'.ìlluininismo con l'« inte!lighentzia », Car.tesio e Diderot con jurghe1I1iev -~ Pjssaire·v. _ , ,- ·, _ 1 . La valutazio1I1e del B 0 erdiaeff, condotta attraverso un'ana: lisi met,odo-logica fondata su premesse teoreti-che metafisiço- _ religiose, _pone l'accento "'SU· quegli aspetti :dell'esperienza bol:>' sceHca, cu· so-lito superficialmei;rte soppesati e ·che. troppo fa, cilmente si tende a sca1,:fare, di•tnellliicando- quanto _gi profon– damente russo, .di singolarmente neligio-so e, diciamolo' fran– camente, ·di, contraddittòrlo_ esiste nelle manifestazioni teo– retiche .e pratiche, di dotÌrina · e ,di' metod,o, del socialismo slavo. È éhiaro c!Ìe o-gnÌ esperienza' è vincolata alle condi~· zioni di fatto, -spiri,_tualvè materiai.i, culturali e politiche, che né I q~lificano in modo, inoonfondibjle la fisiono,µia, sot• · traendola alle astratte piresùpzi,oni di- dilatarne i termini al q~ là delle sue ~sigenze coqcrete. L'Europa guarda-oggi alla Russia con l'amo-re e la sedu– zione 'che solo· può suscitare' una terra così vasta per confi'ni geografici e orizzonti spirituali, così sconcerta,nte pèr la ma , nat"'1a aspra e mitica, per .Ja sùa anima rozza e patriarcale ad un tempo. Noi socialisti, e come tali marxisti, Bella Russia.di Lenin rioordiamo quella _di Puskin e di ·Gorki, di Pl-echano:v e di Bakunin, ·di Solov·iev e d'i Belinsky; e ne·. studiamo le esperienze, recooti e !,optane, con l'àtteg~ S: ia.me' nto disinteressat,o e la curiosità sollecita che, ha sem– pre avùto il pensiero -,politico occidentale per tutto ciò ,•he reca l'imp.-onta dell'irrazionalismo sociologico· slavo-. · Ma. l'accettazio,ne, che è d'uso o·gg'i (c,on quanta sinèerità e con quali riser.ve Ìnenta.Ji., IIlOn si può di:re), del marxismo– leninismo, çome esperienza d'avanguard~a .nella lotta per iÌ socialismo, ha un valore meramente dottrinario, che .smar-· risce la realtà concreta, ·ed è ingiustificato sul piano teore· tioo, come è astratto sur qu-ello politi.co_. I giovani soprattutto, disorientati da,! crollo degli ultimi valori ideali della so– cietà borghese di' Occidente, sedotti a buon titolo dalla re– surrezioÒe dell'Oriente ri·nvigorito dalla rivoluzione leni– nista· profondarnenté energetica, dimenticano spesso le fonti e Jo .spirito del socialismo, russo, che riposa su· premesse e sorge_ da pregiudizi11li • ignote a,l crit,ici·smo e~ al raziona– lismo. spregiudicato dell'anima latina. (1) N, BERDIAEFF: Le fanti e lo spirito del co'inunismo cfr -~~6~iànco >, Il bolscevismo è per no-i fenomeno- da st:udiàre e da di- · fend'ere, ma non una esperienza da ripetere, Se la teoria è, come -infatti .è, l'organizzazio;.e dell'esperienza, è chiaro che il marxismo-looinismo non .può essere altro._che i,! coor– dinamento e la risoluzìo,ne di. fattori empirici legati a con- . ,dizioni -economi-che radicalmente antitetiche allo svolgimen• to,, marxisticamente inteso, dei dat1 materiali e dei rapporV · di prociuz1one eh-e hanno storicame1I1te cr-eato le strutture della società occidenta-le. Proprio affidandosi ad un'analisi sociologica sorretta_ dal criterio metodologici>, del materia– llsmo srorico, è possibile mdividuare le ca.-atteristiche .ge– ·netkhe ed· evolutive del comunismo, orientale, richiamando (e questo c,ompito assolve egregiamente il Berdiaeff) Ìe di– rezioni e i limit1 e,ntro i quali le condizioni materiali- -del– l'iiupalcat ura sociale russa hanno trascinato l'autocrazia · , czar1sta ' ai.la « d11Latura del p•·oletariato ». · .' DIII rapido sguardo alle condizioni economiche ~ alle po– sizioni culturali d-ella Russia. del XIX seoolo, ~1'aspra di– scordanza dei rappor~i classisti ~ ·ai privilegi repugnanti 'dei ceti -aristocratici della società czarista,, soccorre e convalida quanto IIlOi asseriamo nell'amnito di un criterio metodolo·-– grno'0marx.ista, e i-1 .l:krdiaeff afferma sul rerreno- di- un'ana· · lisi filoso-fica reÌigiosa • . L'a sociologia russa ha di· volta Ìn volta accondisce&o al sansi1tionismo come. al fourie.-ismo, af hegelismo come al marxismo, sollecitando le consorterie della « intellighentzia » alle accettazioni assolutistich.e, preseinde1I1do ·dagli atteggia: ment1. cnlrni o, _comunque, di risuva. ::raggiunga che i•« 111-_ tellighentzia o> non è mai stata borghese, a differenza che nell'Occidente, bensì esclusivamente prol-etaria: d_a Necaev_ ~ .t...avn.1v, aa 1n1ca.d.owsky a ·1kacev . .i!;spress1one di un mon-~ do· inquieto- e turbato, -sm,,irito e· p-èrseguitato ~ dal sens-o della .;offer·enzà e del dolore· della vita, Jlècintellìghentzia i>. è -i-1 pr-odotto più· genuino· dell'animo' rus·so, incline ai fan- -tasmi intolleranti e alle rinuncie fideiste. Quel· che è sin– golare è che siffatta religiosità è stata spesso convogliata· verso a_spirazi-o111i -e finalità per nulla trascendent-ali. Il « 1;10· pulismo >) ne è un esempio curjoso-; ,J'a ·fede nel « mujik >) e. le' esaltazionj mistico-umanist~ch~ di .un fetrasevsky ,e di u·n Belinsky testin1oniano eloqùentèmente l,o spitritualismo, 1·01n~ntioo -0 paradossale {Id-un tempo, di ciii è pie111a la filo– sofia sociale ·delle comunità siave. ,Alcune co11cezio111i del materialismo ·leninista ripetono tal-e àbbandono pr-of:onda- " · mente ascetico: il proletario, neilo spirito 'dei pri~i, rivo-– luzionari, è· uno- strumemo·-di redenzionè es-~tologica. . Sotto certj aspetti, anche -l'esasp,erazione ateistica non. è che un inve.-timento del tradiziona.Je sentimento religioso. La negaziol!l-e tri,pnfante di- D'io s'affianca a una dedizione · esaltata- agli. interessi della· classe operaia, ad ·un· amore al– lucinato p·er l'uµianità. E in ·ciò· il comunismo altro non è che un_ Cristianesimo,. pl'imitivo. · ·, _ . ' La stessa tradizio111e lette'raria russa si snoda su una c-0n-– cezione profetica d-èlla vita e del ,mondo: il senso d_ella teo– crazia, 1così I vivo nei Karan1azov dostoievskiani, pairtecipa dell'anarchismo nichil1sta pei p'ersonaggi tolstoiani. L'odi-0 per la bo_rgqesia è aspro e irrefrenabile- in Fedorov e Leo111- 1i-ev; cne pure· non wno marxisti. 1e· forze razionali del mondo soggiogano l'esistenza del popolo; un'espiazione apo– calittica attende la terra degli èzar; tutto cammina: fatal– moote ver-so la ri:vo.Juzione, che sarà la redenzi-0ne dal male · .e dalla sofferenza: così parlano. i poeti, i romanzieri, i .pen- satori religiosi del romantici-smo euro-asiatico. , · La rivo-luzioue bolscevica non sarà infatti che la so.J~zione della pluris-ecolàire frattur~ esi-stente tra le_ classi sociali cza- riste, autenti·ca espiazione di un mondo torbido e dolorante, rinnovamento' in senso marxista di una umanità dilacerata. _, ' E si spiega, allora, perchè- i-I marxismo fu in un primo -tem- . po accolto più oon1e una fede e una religion-e ilil sostituzione delle antiche, ch_ecome sc'ienza o politica, cioè come met<Jdo_-' Per le plebi, per i èontadini dell'Ucraina e gli operai di Pietroburgo e di Mosca, che nel 1917 esc,_o,noinsanguinati dal gran, co111flitto,, H comunismo è un'aspettazione messia– nica, che l'« intellighentzia » aveva da.._tempo i~vocato e pre– parato come rigenerata espressione delle tradizioni più fe. conde dello spirito slav,o. È questo caratter-e, genuinamente russo, che rinv.igorisce ed· assicura la stabilità è la vitalità. dell'esperienza ·socialista dei popoli d'Oriente, che -~onva· lida ·i successi passati e_ pr-esenti del marxismo leninista; ma d'altra parte ne è anche il limite, perchè, se gli inìe– gralismi ortodossi e l'accettazione dogmatica e intransigente at:11a a~tlrrna rispondono alte pm schrntle ·esigenze culturali– del mondo slavo, gli atteggiamenti critici e le p1>sizioni· re– lati,vistichè con~rassegnano, la- realtà spirituale- dell'Oc~i-

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=